Archivio di gennaio 2010

Brani di corrispondenza un po’ saggia ed un po’ insensata fra Angela Braghin e Paolo D’Arpini. Il tema? L’apparire, il potere, la politica, l’essere… tornando alla casa comune dove abitano Hanuman, Muktananda e tutti gli altri santi…

Etichetta, solo   etichetta  … ricordati,  formalizza  tutto quel che fai e dici   e sei salva

Mmh… che vuol dire? Me lo spieghi meglio? Intendi dire non dare troppa corda? Vabè, giuro che non userò quello che mi dirai per cavarmela con te, ma solo con  gli altri.  Eh sì perché a me non mi hai smontata, sebbene ci hai provato tante volte… Vabè, passando da un discorso ad un altro, quello che hai fatto la dice lunga…

Si sa che il “potere” è di chi non compare, e si capisce chiaramente il perché ti hanno silurato da tante vetrine, ma come hai detto tu (che sei saggio oltre che intelligente) chi muove davvero i fili non compare mai (o quasi…) e se sei riuscito a rigirare la frittata in qualche modo è perché ci sai fare….E questo significa che per tante altre battaglie alle porte dovresti macinare di più…perché negli ultimi tempi ti sei “fermato” o se preferisci impigrito, e non te lo puoi permettere….almeno, quando sarà il mio turno io non te lo permetterò, perché tu dovrai aiutarmi, solo così potrò davvero essere creta nelle tue mani, e realizzare quello che dici, ovvero il mio/nostro destino e queste elezioni regionali sono importanti perché si sono “marrazzati” tutti per quasi 10 anni, che sono tanti, e adesso molte cose potrebbero cambiare….Di sicuro quest’anno cambieranno almeno per me, e non potrai far finta di non ricordare cosa ti ho chiesto, quando ho bussato alla tua porta, oltre che portarmi a casa….E so che non ti farai indietro, perché se io sono la tua migliore “alleata” questo vuol dire che tu lo sei per me….

……………

Sorellina. La mia stagione nella politica attiva è esaurita… ora posso solo tentare di influenzare le cose  con le evocazioni  emozionali ed etiche  (Legno) e attraverso forme pensiero… (Costumi si chiamano) che  è l’energia del Fuoco… in fondo sono alquanto indifferente e compio solo  dei doveri… anche nel pieno delle mie battaglie attive ridacchiavo fra me e me e pensavo a quanti vani scopi, quante energie sprecate, si dedicavano le anime. Tutti con i propri bancarelli alla stazione a vender mercanzie ai viaggiatori del ritorno al Sé… ognuno  ha la merce “migliore” ma nessuno che butti all’aria le cianfrusaglie per salire sul diretto che li riporta a casa… “Chi sono io?” e non “cosa faccio io?”… Beh tu che hai studiato te lo ricorderai Eric Fromm…? Eppure lui era uno con la bancarella… diceva di privilegiare l’essere ma lo affermava attraverso l’avere. L’essere è silenzio,  è gioco puro… distaccato.

Ma il destino crudele di tanto in tanto mi ributta nella mischia del mondo, le mie qualità servono a Dio per infinocchiare qualche satanasso e così mi fa fare il gioco sporco… Sì a me che sono un bambino innocente (ma purtroppo pure intrigante)… Meno male che il mio fratello più grande il Dio Hanuman, figlio di Marut Dio del vento (e qui ritorna il Legno o Vento),  mi protegge e mi aiuta con i suoi mille trucchi… Grazie Hanuman, mio salvatore e mio unico esempio! Te l’ho detto vero che anche il mio Guru Muktananda era nato in un anno  della Scimmia? Me ne ha fatte vedere di cotte e di crude e non potevo far a meno di ammirarlo per la sua libertà espressiva e per il suo genio infantile ed  “astuto” allo stesso tempo.    Coraggio….

……………

E’ quello che sto tentando di fare con te…. Lo so, ti conosco bene, lo so chi sei e come sei…. Ma è proprio questo il punto…

Se non avessi saputo da sempre quale fosse il Sentiero non ce l’avrei fatta a superare tutto questo… Come non ce la farei a superare altro…E siccome solo tu puoi, devi in un certo senso, aiutarmi, e questo l’hai sempre saputo perché l’hai sempre fatto…

Non sarà mica un caso se sei una Scimmia, come non sarà un caso se sei riuscita/o finalmente a liberarti di tutte quelle “zavorre” che ti portavi sempre dietro….. Compiere il proprio dovere….Lo dici sempre….E il tuo è appunto quello di indirizzare, di guidare o se preferisci “influire” e in questo non puoi farti indietro…. Come non posso farmi indietro io, che sono un’innocente/incosciente (e non intrigante) “ragazzina”….

Sì, tu sei innocente/intrigante, e come tutti sei uno strumento che se suonato nel giusto modo conduce verso il Sé e così si compie la volontà divina….L’Assoluto ci aspetta per ricongiungerci, ma sai….Ho sempre avuto paura di non riuscire a compiere il mio dovere in “tempo” e dover riprendere sempre in mano gli stessi “fili”…..Sai quanto odiassi il “potere” ma quanto ne fossi sempre intrinsecamente “legato” e forse ho scelto un corpo femminile proprio per superare la brutalità di certi “giochi” che non accetto più….

Quando rinunciavo a qualcosa, mi dicevi sempre che sbagliavo, mi spingevi sempre a provare comunque….E io lo facevo, con il risultato di sentimi sempre a metà…. Infatti non conta cosa fai, conta chi sei, e questo non l’avevo capito e ho sofferto e fatto soffrire anche  troppo…. E ho troppa coscienza in questo “momento” per permettermi il lusso di giocare poco e male…

Avrai tempo e modo per ridacchiare sotto i baffi, anche con me, anche di me, ma adesso sai che non puoi dirmi questo….

Non a tutti piace stare a casa; a volte sai meglio di me quanti giri inutili si facciano solo per “divertimento” e proprio perché il gioco continui sono necessarie tutte quelle cianfrusaglie…. E sono necessarie, come necessaria è la materia, come necessaria è l’Aria, o il Fuoco, o l’Acqua o la Terra, tutto ha una sua “funzione”;  solo nel non-attaccamento e nel momento presente c’è l’Assoluto…..

……………

Buona risposta… ma senza avanzare pretese che altrimenti si vanifica tutto il discorso…

………

Mmh…. Sei sempre il solito! Se “pretendo” sai che lo faccio non per fini egoistici, e sai bene che non mi dirai di no, quando sarà il “momento” ma se preferisci che ottenga quello che voglio (e di solito sai come finiscono le mie partite… o vinco… o non perdo…. ahahhaha!) giocando e ”illudendoti/illudendomi” sia pure… a me sta bene comunque, perchè in questo caso direi che contano i risultati!

Quando saranno pronti i “tempi” ti sorprenderai di vedere cosa sarò stata capace di fare…. Adesso sai che non posso dirti nulla d’altro, non posso e non voglio influenzarti, però posso e voglio chiederti di “fidarti” di me. Beh sì, anch’io ho un “però” da dirti…. e forse te lo confesserò quando la smetterai di specchiarti, bella Scimmia….

Leggendo i commenti dei bigliettini della Notte Senza Tempo, chissà perchè, ho capito subito quale fosse il tuo…

Buonanotte a te, e bada bene ai tagli da fare…

………..

…i tagli saranno irreprensibili, tanto che non si capirà più nulla di  quel che abbiamo detto… un vero discorso dell’assurdo…

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Primavera a Calcata: Progetti per “vivere con cura” l’edizione 2010 della Fiera Arti Creative

Anche quest’anno in collaborazione con l’Ass. Apai, stiamo organizzando la Fiera Arti Creative di Calcata. Il periodo previsto è dal 10 al 18 aprile 2010. Per questa IV edizione della Fiera è prevista la partecipazione diretta di Antonio D’Andrea, fondatore del Movimento Uomini Casalinghi, di cui ricorre proprio quest’anno il XXV anniversario della fondazione, e direttore della rivista Vivere con Cura. Ecco dabbasso alcuni progetti che Antonio vorrebbe realizzare qui a Calcata durante il periodo della Fiera.

Coloro che intendono partecipare ed aderire sono pregati di darne comunicazione in tempo utile, grazie. Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it    

Il tema ispirativo per la mostra collettiva da tenersi al palazzo Baronale di Calcata  di quest’anno, curata da laura Lucibello, è: “Un raggio di sole è sufficiente per spazzare via molte ombre” (S. Francesco d’Assisi) – Per partecipare prendere contatto con info.apai@virgilio.it  

Messaggio:

Ikaro Paolo, per l’iniziativa sulle arti creative faccio queste riflessioni. Per un verso è tanto carino poter fare delle attività a cui possa partecipare il sottoscritto, per un altro verso non vorrei che mi risultassero uno stress perchè come ti dicevo, ormai è un po’ di tempo, sono logorato e mi considero in pensione.
Per un verso è tanto carino poter fare delle attività a cui possa partecipare il sottoscritt, per un altro verso non vorrei che mi risultassero uno stress perchè come ti dicevo, ormai è un po’ di tempo, sono logorato e mi considero in pensione.
Certo è che amando Calcata mi piace tanto venire e giocarmi con te-voi anche come riconoscenza per tutto quello che Calcata mi ha dato e da. E quindi mi impegno a venire, rompendo gli indugi.
Come ti accennavo per telefono ti scrivo una piccola lista di attività, lasciando a te la scelta di quelle da proporre. Verrei anche per una settimana o più per poter vivere Calcata a patto di poter essere ospitat anche a pagamento in una camera decorosa.

Allora le proposte:
- La compagnia: Il teatro delle Rufe presenta lo spettacolo conviviale “Arriva Lucia”. Durata: circa due ore
- Presentazione delle campagne di vita ecologica-conviviale elaborate in questi anni. In particolare con la proposta di aprire e far vivere “Le case delle arti e delle culture conviviali” in ogni paese e quartiere con un programma settimanale di corsi-laboratori pomeridiani. E le ronde ecologico-letterarie.
- Il lavoro di cura. Presentazione dei tanti libri usciti in questi ultimi cinque anni, uno più bello dell’altro.
- Presentazione con dibattito: “Un altro capezzolo è possibile ovvero mito e realtà della lactatio maschile”
- Presentazione con dibattito: “Il maschio non esiste!  Un mondo di donne e femmine” Dalla scienza una scoperta rivoluzionaria sulla questione maschile.
- E inoltre proiezione di video, mostre, esposizione di materiale e gran bucato al torrente o lavatoio. Chiaramente puoi invitare chi desideri per i dibattiti e le presentazioni. Un karo abbraccio, Antonio 

Progetti aggiunti:

Paolo, farei così: ogni pomeriggio è dedicato a un corso -laboratorio.
Primo giorno,  dalle 15/16 in poi con cena conviviale: lab di produzioni alimentari (pane, pasta, germogli, seitan, yogurt ecc) e intanto qualcuna/o legge articoli o brani di libro

Secondo giorno, dalle 15/16 in poi lab di erboristeria pratica con cena finale idem come sopra

Terzo giorno,  sempre dalle 15-16 lab di cucito, maglieria e sartoria semplice in particolare manutenzione dei capi di abbigliamento idem letture e cena

Quarto giorno, dalle 15-16: lab di terracotta, mattoni e piasatrelle in terracotta e argilla per il corpo con massaggi e pediluvio con letture e cena.

Quinto giorno,  dalle 15-16 lab di riciclaggio artistico-artigianale di oggetti rotti o buttati

Sesto giorno,  da mattino gran bucato al torrente o lavatoio con idroterapia. Il titolo potrebbe essere: “Bianconeve e i sette bucati” perchè potremmo/potrei praticare e far praticare le sette tecniche messe a punto in questi 25 anni di sperimentazione: bucato semplice al torrente o lavatoio, bucato-danza, a mulinello, sul cavalluccio-asinello, bucato del pianista, con la cenere e stufa a legna e infine con la neve (ma credo che non ci sarà.

Settimo giorno,  camminata erbo-letteraria

Chiaramente anche al mattino degli altri giorni si potrebbero fare camminate con raccolta di erbe e legna. Il top sarebbe di avere una cucina economica all’aperto ove cucinare e utilizzarla in mille modi Antonio D’Andrea

………..

Mia rispostina:  

Caro Antonio, considera che nei giorni feriali non è facile raggruppare persone… forse sarebbe meglio concentrare, come ti dissi, le attività  nei fine settimana… che sono appunto 4 giorni…. Rivedi se puoi  i programmi…

Per l’ospitalità, se vuoi una stanza autonoma e decente, a poco prezzo, circa 20 euro a notte, bisognerà chiedere a I Sensi della Terra (Tel. 0761/587733), io posso offrirti ospitalità gratuita al Circolo, se ti porti una brandina pieghevole… qui c’è pure il bagno. Oppure alla foresteria al Tempio, dove non c’è il bagno ma è più romantico (Lucilla la ragazza di Carrara ci ha dormito recentemente al freddo ed al gelo per 4 notti)  lì vicino c’è la maiala.   Paolo

Per adesioni alla Mostra d’Arte: info.apai@virgilio.it

Per adesione agli Eventi: circolo.vegetariano@libero.it

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Fulvio Di Dio: “Uscire di casa per iniziare il cammino verso una maggiore consapevolezza” – Bioregionalismo applicato al sociale ed alla vita quotidiana

Il seguente testo è la trascrizione dell’intervento  di Fulvio Di Dio,  in occasione della chiusura de Il Sole Invitto,   tenuto a Calcata al Centro Visite del Parco del Treja il 6 gennaio 2010  
 

Vorrei soffermarmi sul crescente culto del privato e la conseguente esclusione sociale nelle società occidentali.

Raramente si pensa a quanto questa tendenza influisca sul rapporto tra l’uomo e la terra che lo ospita.

Perché  è ancora e sempre la relazione tra l’uomo e il suo territorio che modella le pianure, che costruisce infrastrutture, che disegna le città, che determina le risposte che l’agricoltura fornisce alle domande del mercato. E se il rapporto è deteriorato, se prevale un concetto di terra come risorsa da sfruttare con investimenti immobiliari, allora sarà difficile riaffermare il ruolo centrale che la terra ha avuto sempre nelle società di tutti i tempi e di ogni latitudine.

Innanzitutto la terra va conosciuta, percorsa, riscoperta. Proviamo ad accompagnare un cittadino qualsiasi fuori dalla sua casa.

Immaginiamo una villetta nel cuore della campagna veneta, brianzola o dell’Olgiata. Insomma, in quella vasta villettopoli che è ormai diventata la campagna italiana. Un uomo di mezza età contempla soddisfatto la sua bella casa, di proprietà. Lui lavora tutta la settimana, sta a casa solo il sabato, le domeniche, le sere. Esce di rado perché in generale è stanco di andare in giro e vedere gente, e se ne vuole stare a casa con la famiglia.

E poi perché  dovrebbe uscire? Ha la sua città in casa, con tutte le comodità. Ha la macchina per fare il pane che fa da panificio, quella per il gelato, lo yogurt, il caffè come al bar senza andare al bar, ha i croissant surgelati che lievitano al microonde e il Bimbi che fa la crema, una pasticceria domestica.

Ha l’officina in garage, idraulico ed elettricista nella cassetta degli attrezzi a più piani. E la macchina per fare i pop corn per il film. Non va in friggitoria perché ha la friggitrice; non va in gelateria perché compra la crema al supermercato; ha lo stadio nel decoder, e lì trova anche il cinema con la programmazione di un multisala e le dimensioni dell’home theatre; non va in edicola perché ha Alice free. C’è un parco giochi nella sua Play Station, c’è un supermarket tra il frigo e il congelatore. Ha il Wellness Center nella vasca con idromassaggio. Non va dal fotografo perché stampa le foto in casa. Non va in giardino a stendere i panni perché ha l’asciugatrice. Non viaggia perché guarda Licia Colò che viaggia.

Difficilmente, se tutti ci chiudessimo in casa e la considerassimo il nostro solo habitat vitale, il rapporto con il mondo che ci sta intorno potrà essere sereno.

E difficilmente si diffonderà una cultura di rispetto e valorizzazione collettiva della terra come bene comune.

Con una conseguenza: il dis-investimento progressivo da parte dell’amministratore della cosa pubblica sugli spazi comuni, sulle attività aggregative, sulla con-vivialità che sta alla base della convivenza civile e di ogni cambiamento sostenibile.

Ecco un primo passo per abitare il territorio in modo consapevole: portiamo il nostro amico fuori casa, torniamo con lui a scoprire e vivere la terra.

Che sia il parchetto sotto casa o il cugino che vive in campagna, che sia una passeggiata o un giro in bici, o il pic nic, che sia una delle numerose aree naturali protette (riserve, parchi, oasi, che occupano circa il 10,5 per cento del nostro territorio nazionale) o le fattorie didattiche, l’azienda agricola o quella agrituristica.

Uscire di casa è già un lungo passo per riconquistare la terra. 

Fulvio Di Dio

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Roma, 29 gennaio 2010: “Olos, l’Anima della Terra” – Nitamo Montecucco ci invita al cinema “Azzurro Scipioni”

Ante Scriptum:

Nel 1991 presentammo all’Azzurro Scipioni di Silvano Agosti il primo documentario sul Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata  girato dal regista Gianfranco Rapuano in collaborazione con la giornalista Marinella Correggia. Conservo ancora una copia della cassetta originale che purtroppo si è un po’ ingiallita col tempo. Dopo quel documentario ne seguirono  altri, alcuni di registi famosi ed altri di amici e cineasti amatoriali. Ma quel primo film fu un vero messaggio della terra, di questa terra della Valle del Treja, in esso si vive la semplice convivialità ed amicizia  del Circolo, si acoltano i canti degli uccelli, lo scoppiettio del fuoco, il fruscio del vento, il brusio del fiume e le note magiche di vari strumenti primordiali (corni, tamburi di legno, canne di cicuta, dijiritù, rombo, etc.) accompagnate dall’OM e dagli armonici vocali di Pino Roveri, Alessandra Forti e dai mantra del sottoscritto. Sono molto affezionato a quel film ed alla sua  prima proiezione ricordo che ci scappò pure qualche lacrimuccia.  Ringrazio perciò Nitamo Montecucco per avermi invitato alla prima nazionale di “Olos, l’anima della Terra” che si terrà al solito Azzurro Scipioni  il 29 gennaio 2010. Ma siccome quello stesso giorno partirò per Spilamberto per organizzarvi un  prossimo incontro sugli archetipi e sulla spiritualità laica, chiedo a qualcuno di voi soci del Circolo che leggete di sostituirmi all’evento romano. Scrivetemi per confermare la vostra disponibilità.   Cari saluti, Paolo D’Arpini  

………..lettera ricevuta

All’attenzione del Presidente o del responsabile dell’Associazione

Oggetto: invito presentazione film OLOS: progetto globale

E’ tempo che la parte più saggia e consapevole dell’umanità si riunisca e collabori per invertire l’attuale tendenza distruttiva e realizzare un futuro comune di pace, comprensione umana e rispetto della Terra.

Ogni individuo, ogni associazione è determinante in questo processo di evoluzione verso una coscienza globale.

Carissimo, carissima Presidente, sono il Dott. Nitamo Montecucco, Presidente del Club di Budapest Italia. Le  scrivo per invitare lei, o un rappresentante della sua associazione, alla prima di OLOS, l’Anima della Terra, il film sul nuovo paradigma scientifico a cui hanno collaborato scienziati, studiosi e premi Nobel per la Pace. Il proposito di questo film è di fornire informazioni e conoscenze scientifiche, mediche, psicologiche e spirituali per ampliare la  consapevolezza globale e favorire la riunione dei “creativi culturali”: le  persone, le associazioni e i movimenti, che con amore, sensibilità e consapevolezza vivono e si impegnano per un mondo migliore. L’aspirazione  è di facilitare la realizzazione di una rete internazionale di collaborazione e di una “massa critica” tra tutte le associazioni e le  persone. Il film pone in evidenza lo spirito che ci accomuna: il senso di  unità e responsabilità per il benessere dell’uomo e del pianeta. Un  progetto che si sta estendo a tutto il pianeta, contribuendo ad un  orientamento positivo dell’attuale crisi ecosistemica globale.

A questo incontro abbiamo invitato i responsabili delle più importanti associazioni romane (che siamo riusciti a conoscere via Internet) che stanno contribuendo a sviluppare una nuova cultura etica e sostenibile. Siamo onorati di poter iniziare insieme a voi questo importante progetto

culturale e umano.

Il film OLOS sarà presentato in anteprima nazionale a Roma  al cinema d’essai “Azzurro Scipioni”, in via degli Scipioni 82 il 29 Gennaio 2010, alle ore 20.30 – L’entrata sarà gratuita

In questo film la Terra racconta la propria storia: un emozionante viaggio scientifico e poetico nell’evoluzione della vita e della coscienza. Dall’inconscio collettivo della vita allo sviluppo del cervello e dell’intelligenza, fino alla realizzazione della coscienza di Sé e alla consapevolezza planetaria.

Il film mostra che la Terra è oggi in grave pericolo, in quanto negli ultimi secoli la nostra civiltà è stata dominata da un paradigma dicotomico, che ha separato il corpo dall’anima, la materia dallo spirito, che ha contrapposto razze, culture e religioni, rompendo l’equilibrio dell’intero ecosistema.

Il film pone in evidenza che il cambiamento epocale, che stiamo vivendo, verso una civiltà globale, richiede un cambio di paradigma, un nuovo modello dell’essere umano e del mondo. Per realizzare un pianeta unito, pacifico e sostenibile è necessario un paradigma olistico, un modello unitario, sistemico, rispettoso della vita. Nel film oltre trenta scienziati e personaggi della cultura internazionale, dal  Dalai Lama a Ervin Laszlo, ci espongono questo nuovo paradigma con interviste, immagini, animazioni, video, morphing e musiche.

Il film-manifesto della nuova cultura planetaria emergente. Una visione unitaria che accomuna milioni di persone e associazioni ecologiste, etiche, mediche o spirituali di ogni parte del mondo. Che riunisce una moltitudine di culture e modelli antichi e moderni, scientifici e spirituali, e li sintetizza in una visione globale e  sostenibile.

Il film, nella versione tradotta in inglese, è stato anche proiettato, con grande interesse, al Klimaforum, l’incontro internazionale sui cambiamenti climatici che si è appena concluso a Copenaghen, a cui hanno partecipato quasi cento mila esponenti di tutte le nazioni e di tutte le associazioni (NGO) del pianeta. Abbiamo ricevuto commenti sul film molto positivi, a volte entusiastici.

Vi invitiamo ad essere presenti con noi a Roma e ad invitare gli amici interessati e soprattutto i membri e i responsabili delle associazioni culturali che conoscete e che purtroppo non siamo riusciti a rintracciare da Internet. Vi preghiamo di girare questo invito a tutti gli amici Vi invitiamo a sentitevi parte attiva di questo progetto globale.

Il Club di Budapest

Due parole sulla nostra associazione. Il Club di Budapest (come potrà eventualmente vedere sul sito www.club-of-budapest.it) è un’associazione culturale che – senza ideologie – opera in tutto il mondo per il risveglio di una nuova consapevolezza umana e planetaria. Il Club di Budapest è sostenuto in questo compito da sette premi Nobel per la Pace tra i quali Mikhail Gorbachev, il Dalai Lama, Nelson Mandela, Desmond Tutu, Muhammad Yunus. il creatore del microcredito, e da personaggi di rilevanza internazionale nelle scienze, nelle arti e nella spiritualità come l’ex-vicepresidente USA Al Gore, gli scrittori Paulo Coelho e Arthur C.Clarke, l’ex presidente della Rep. Ceca Vaclav Havel, il musicista Peter Gabriel, il filosofo Edgar Morin, il direttore d’orchestra Zubin Metha, l’etologa degli scimpanzee Jane Goodall, e molti altri.

Il Club diBudapest  vuole essere solo un promotore di questo progetto. Una volta avviato il progetto apparterrà totalmente ai suoi membri costituenti.

Il punto di svolta si avvicina. Il futuro del pianeta dipende dalla nostra capacità di sviluppare una nuova coscienza umana e planetaria, più unita e collaborativa, che abbracci i molti aspetti della nuova cultura cultura, dall’arte, alla spiritualità, dalla medicina olistica, all’ecologia, dai consumi etici alla pace, dalla psicologia al volontariato. Nella speranza che il futuro sia generoso di consapevolezza e di collaborazione verso un fine comune, vi auguriamo un buon 2010.

Nitamo Montecucco – Presidente Club di Budapest Italia

Associazione Club di Budapest Italia – Villa Demidoff – 55022 Bagni di Lucca (LU)  info@reteolistica.it,  www.club-of-budapest.it

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Viterbo 2010 – Per scongiurare l’aeroporto low cost ecco la lettera di Alessando Pizzi a Emma Bonino e Renata Polverini candidate presidenti alla Regione Lazio

Riporto qui di seguito l’identica lettera, per par condicio, che l’associazione “Respirare” di Viterbo ha indirizzato (!) alle due candidate  alle elezioni dirette del 2010, per la nomina del nuovo presidente della Regione Lazio, Emma Bonino  e Renata Polverini, per segnalare loro la grave minaccia per l’ambiente e la salute costituita dal progettato mega aeroporto low cost di Viterbo. Paolo D’Arpini

*

Testo Lettera:

Gentile candidata alla presidenza della Regione Lazio, le scrivo a nome dell’associazione “Respirare”, promossa da associazioni e movimenti nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell’ambiente, per segnalarle un grave pericolo che incombe sull’area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame a Viterbo, e sulla salute e la sicurezza dei cittadini del capoluogo altolaziale, pericolo costituito dall’ipotesi di realizzazione di un mega-aeroporto nocivo e distruttivo, insensato ed illegale.

Come abbiamo scritto tempo fa in un appello cui hanno aderito innumerevoli personalità del mondo scientifico, della cultura, delle istituzioni e della societa’ civile, “L’area archeologica e termale del Bullicame a Viterbo, un’area di preziose emergenze e memorie storiche e culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche, e’ minacciata di distruzione dalla volontà di una lobby speculativa di realizzarvi un mega-aeroporto.

La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come immediate conseguenze:

a) lo scempio dell’area del Bullicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell’agricoltura della zona circostante;

c) l’impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico che sara’ di grave nocumento per la salute e la qualita’ della vita della popolazione locale (l’area è peraltro nei pressi di popolosi quartieri della città);

e) il collasso della rete infrastrutturale dell’Alto Lazio, territorio gia’ gravato da pesanti servitù;

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio”.

Per un’informazione più dettagliata le segnalo altresì l’interrogazione parlamentare di Rita Bernardini, Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed Elisabetta Zamparutti del 21 luglio 2009 che riassume i termini essenziali della questione.

Il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, ha raccolto e prodotto nel corso del tempo una vastissima documentazione.

Le sarei grato se volesse prenderne visione e se volesse incontrare una delegazione del Comitato, di cui e’ portavoce la dottoressa Antonella Litta, che e’ altresi’ responsabile nazionale del gruppo di studio su “Trasporto aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute” della prestigiosa Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde-Italia). Credo che la dottoressa Antonella Litta le abbia gia’ scritto a tal fine.

Ringraziandola fin d’ora per l’attenzione, voglia gradire distinti saluti, professor Alessandro Pizzi, a nome dell’associazione “Respirare” di Viterbo.

alexpizzi@virgilio.it

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