Body Art (?): “Maiali tatuati per sfregio o passatempo …” – Ed anche “Piercing ed autolesionismo” ovvero dove l’idiozia umana si traveste da libera espressione corporea…

Caro Paolo, sulla mia bacheca del Facebook è successo un po’ di tutto allorché iniziai un nuovo argomento sul vilipendio inflitto ai  maiali ad “opera” di un certo Win Delvoye, che esprime la sua “non arte” tatuando dei maiali fin da quando sono piccoli, continuando poi ad allargare il disegno man mano che crescono, ricoprendo gran parte del loro corpo. Bèh…non ti dico, è successo il finimondo; insulti , arrabbiature, mi hanno detto che io di arte non capisco un accidenti, Animalisti incavolati che insultavano chi non la pensava uguale a loro, tragici addii degli amanti di tale opere, con esclusione della mia persona dai loro contatti, ricerche da parte mia per saperne di più di questo strambo non artista, articoli, commenti ed elucubrazioni notturne..tutto il giorno con in testa un porco fisso… per giunta tatuato!

Non ti dico Paolo…questa vicenda io l’ho ribattezzata: “The Pigstorm!  

Ho perso un contatto offeso ma ho guadagnato almeno 20 nuovi amici animalisti che si sono appassionati al tema e anche se penso che persone a favore di certe pratiche sadiche possano fungere da stimolo per far ragionare molti altri, devo dire che come scambio non è stato affatto male! Ti invio link per il video dimostrativo e un mio commento al riguardo:
http://www.youtube.com/watch?v=3C–n7lYqd8

“Di solito prima di esprimermi in merito a degli argomenti nuovi, preferisco andare a fondo alla questione, ma in questo caso non mi è assolutamente necessario, per poter rimanere della mia opinione. L’immagine e l’atto parlano da sé; cosa che certo non fa l’arte tutte quelle volte che un non artista, si offende da solo, usando come materiale un essere che non è in grado di difendersi da vilipendi e torture varie, pur di attirare l’attenzione della gente. Artisti falliti del genere, insicuri di sè e della propria creatività, che convergono al male inflitto ad un altro essere vivente, per giunta con la scusa di farlo per il bene e la salvezza dell’animale, è doppiamente falso e vile, non solo con se stesso. A mio avviso l’arte è sentimento, che se riesce ad essere proiettato fuori dal sé, lo fa per andare in cerca di altre emozioni con le quali unificarsi e non per farlo rimbalzare sul dolore di creature, che dell’arte giustamente, sopratutto alla quale devono “vendere così cara la pelle”, se ne fregano!
Ovvio che così rimangono vivi e credo che pure loro, se potessero scegliere, preferirebbero supplire al terrore e al trauma di un vilipendio simile perpetuato alla più alta fra tutte le arti, quella della natura, pur di campare un altro po’, ma questo ragionamento lo trovo molto pericoloso. Potremmo optare per il male minore, raggiungendo però l’inferno molto prima, come a dire per esempio, che quel bambino è stato seviziato ma non è tanto grave, poiché in fondo è vivo e solo questo conta per noi, oppure che gli incidenti causati dalle persone nelle centrali atomiche, hanno ucciso e fatto soffrire migliaia di persone però ancora  viene permesso che tutto il mondo sia a rischio, perché tanto NOI siamo ancora vivi e sani. Ora il problema torna ad intonare sempre lo stesso ritornello: chi riconosce d’essere solo una delle tante specie esistenti sulla terra, non inorridirà di fronte a un paragone con i maiali,perché sa bene, che se vuole meritarsi il diritto di vivere senza soprusi o paure, ciò lo deve concedere anche a chi è leggermente diverso da lui nella forma e nelle abitudini, mentre, chi invece si sente un essere superiore stabilendolo senza la voglia di mettersi davvero a confronto per pura convenienza, non accetterà mai un discorso del genere.

Sì, in fondo è come nell’arte, dove non è solo questione di avere buon gusto, ma anche di ispirare empatia attraverso il sentimento e questo, per volere di Dio in persona, non è una prerogativa concessa esclusivamente all’essere umano, ricordando che pure lui deriva dalle bestie.”
Elke Colangelo

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Mio commento a latere:

 

Carissima Elke, questo da te sollevato mi pare un ottimo argomento di approfondimento sul concetto di rispetto verso gli animali… in effetti il tatuaggio é diventata una moda deleteria anche per l’uomo, così come il piercing, che procura danni psichici oltre che fisici, infatti sarai a conoscenza che nel sistema cinese di agopuntura si spiega che ogni parte del corpo rappresenta una situazione elementale, infatti l’agopuntura si basa sulla geografia corporale,  sai bene che il tatuaggio ed piercing si fanno con gli aghi, il piercing é anche peggiore in quanto le spille od anelli vengono lasciati stabilmente sul corpo e creano perciò squilibri energetici e psicologici… 

In tal modo si creano stati prolungati di tensione e sofferenza, un po’ come se un segnala di allarme continuasse a suonare all’impazzata e nessuno interviene…  infatti succede che la mente “cancelli” quel richiamo con la conseguenza che poi non è più in grado di risolvere il problema… Ti ricordi la storia di “al lupo… al lupo…”?  Poi quando il lupo viene davvero  il sistema immunitario non  interviene e lo squilibrio psicofisico si propaga tranquillamente  attraverso formazioni nevrotiche e malattie psicosomatiche…. Se non peggio!

Paolo D’Arpini

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