Segno zodiacale misto della stagione dal 24 ottobre a 21 novembre (variabile): Cinghiale (Scorpione)

Lunario ilaria 19 ottobre 2009
Il Cinghiale (o maiale, Zhu).
 
Dal 18 febbraio 2007 al 7 febbraio 2008 è stato l’anno del Cinghiale (eleento fouco)
 
Dominato da Mercurio (Jen- maschile; Kuei femminile)
 
Polarità Nord- Nord-ovest. Governa le ore serali, dalle 21:00 alle 23:00
 
Ultimo dei dodici segni, corrisponde nell’oroscopo occidentale al segno dello Scorpione.
 
 Il suo elemento fisso è l’acqua, la sua stagione l’autunno e il mese Novembre.
 
Il cinghiale è semplice e dotato di una grande forza d’animo. Ha una personalità onesta, semplice e allegra ma al tempo stesso sa essere premuroso, solido e coraggioso.
Assapora la vita sotto ogni aspetto: amante delle passioni di qualsiasi genere, è incapace di resistere alle tentazioni. In particolare, ama la famiglia e il proprio lavoro, nel quale si impegna con costanza e pazienza.
Tra i suoi difetti principali spiccano l’ostinazione e l’eccessiva ingenuità, che lo porta a rasentare l’infantilismo e un forte senso di possesso.
Sarà intento ad organizzare spesso feste, raduni, e sarà il primo ad iscriversi a movimenti, circoli o associazioni di ogni genere.
Idealista e romantico, si preoccupa anche degli aspetti più materiali dell’esistenza, risultando contraddittorio agli occhi di chi non ne conosce a fondo la personalità. Può essere infatti generoso fino a farsi carico dei fardelli altrui, ma al tempo stesso peccare di egocentrismo. Gli ambienti in cui si esprime meglio sono gli spazi aperti e i boschi ed infatti le professioni che meglio gli riescono solo quelle che gli garantiscono la possibilità di spaziare, in tutti i sensi, come l’arte e la politica, essendo intuitivi ed eloquenti, anche se la sua gentilezza lo rende adatto anche a professioni di carattere sociale e assistenziale.
Poco gli si addicono professioni in cui è richiesta diplomazia e arte oratoria, la sua natura non gli consente di perdersi in chiacchiere!
I suoi rapporti più riusciti sono quelli con la Capra e il Coniglio, che come lui amano tutto ciò che di bello c’è da gustare e ricercano l’armonia. Quindi gli anni  governati da questi animali permetteranno al Cinghiale di esprimere la propria energia nel migiore dei modi, mentre incontra maggiori difficoltà negli anni del Serpente, della Tigre e della Scimmia.
 
Curiosità: Sotto il segno del Cinghiale sono nati due personaggi, all’apparenza così distanti, che hanno usato le loro doti naturali in ambito artistico, con sfumature emotive profondamente diverse ma egualmente caratterizzate da una profonda malinconia e da un sottile velo di mistero.
 
La cantante lirica Maria Callas, ( nata il 02/12/1923) dopo anni difficili in ambito privato e artistico, è riuscita a consacrare la sua carriera nelle intepretazioni memorabili e di ineguagliabile perfezione nella Norma, ne La Traviata e nella Lucia di Lammermoor.
ll suo timbro vocale è stato definito dagli esperti e dai critici diseguale, frutto di forti contrasti, quindi si è parlato delle “tre voci” che rappresentano in pieno l’animus della Callas, personaggio sfaccettato e poliedrico, come i diversi ruoli da lei interpretati.
La sua voce, in note acute e sovracute, riusciva a regalare  sprazzi estatici; nel registro medio la voce risultava quasi velata, mentre nelle note gravi vi era un’eccessiva brutalità. Ancora oggi, la Callas risulta essere la cantante lirica più amata dal grande pubblico che la conosce con l’appellativo che si è in pieno conquistata, La Divina.
La sua morte è ancora avvolta da un alone di mistero, risultando ancora poco chiaro se si sia trattato di morte naturale o suicidio, dopo la tragica conclusione della relazione profondamente tormentata con l’armatore greco Onassis.
 
L’attore Humprhey Bogart ( nato il 25/12/1899) è stato proclamato dall’American Film Institute ” la più grande stella maschile” di tutti i tempi.
Dopo i primi e stentati esordi in cui gli erano stati offerti ruoli minori, riesce ad incarnare il personaggio che rispondeva in pieno alla sua natura onesta e generosa.
Colora di  sano eroismo i personaggi  da lui interpretati, sempre profondamente affascinanti, anche se a volte perdenti.
Nell’immaginario collettivo, l’uomo si fonde fino a confondersi con l’attore,  cioè sono entrambi ombrosi e misteriosi e  il suo sorriso quasi inafferabile, che gli è valso l’Oscar nel 1952,  rende in pieno l’idea dell’uomo che era: enigmatico, problematico, sfuggente.
Amava gli scacchi, il mare, l’alccol e le donne. Amava la vita a modo suo.
 
Questi due Cinghiali, hanno regalato emozioni intense e profonde, in tono con le loro personalità  avvincenti e disarmanti.
 

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