Archivio di settembre 2009

Misteri della spiritualità laica: “Il maestro è tale solo per il discepolo mentre il vero maestro non riconosce alcun discepolo”. Scambio epistolare sul riconoscersi nell’altro senza differenze di stato, condizione, rango o natura

Affermava Ramana Maharshi di non avere alcun discepolo… e questa affermazione è sicuramente corretta dal punto di vista di un vero maestro, che ha superato il senso dell’individualità separata. Infatti per lui non esiste null’altro che il Sé di cui ognuno ed ogni cosa è la forma manifesta, ed il Sé  è presente in tutto ciò che si muove nello spazio e nel tempo.  Ma dal punto di vista empirico egli accettava che una “persona” –cioè un’entità  ancora identificata con il nome forma-  si considerasse suo discepolo…. Insomma è il discepolo che fa il Guru ma il Guru non può fare discepoli.

La stessa cosa diceva la mia madre spirituale Anasuya Devi quando –giocando con le parole- confessava candidamente “Io non ho shisya (discepoli) … ho solo shisu (figli)” e con queste parole confermava il suo amore materno per tutto e per tutti. Ed in verità avveniva la stessa cosa anche per Ramana il quale considerava benevolmente ogni creatura come farebbe un padre verso i propri figli.

Certo, da parte di un maestro pensare di avere degli allievi sarebbe come dire che si crede ancora in una scala di valori, in una gerarchia, che è sempre frutto di un senso di separazione. Ma come avviene nel sogno, in cui pur essendo tutti i personaggi sognati lo stesso sognatore, esistono apparenti differenze di rango e posizione fra le varie “entità”,  talvolta accade che una di esse funga da insegnante all’altra (pur essendo la stessa identica cosa, ovvero immagini…). Nel sogno accettiamo queste differenze ed anche nello stato di veglia (che è un’altra forma di sogno ad occhi aperti) possiamo accettare di svolgere una mansione, come accetteremmo di fare un lavoro piuttosto di un altro fra pari grado. A questo proposito mi viene in mente una storiella raccontata dal mio Guru, Swami Muktananda. In un club di ricchi potevano essere accettati solo i ricchi, e gli stessi aderenti svolgevano perciò i vari servizi interni, chi come direttore, chi come cameriere o scopino, chi come portinaio o addetto alla segreteria.  Tutti erano parimenti milionari e non si vergognavano di fare ognuno la sua parte per il mantenimento del club. Questo stato di cose  potrebbe rappresentarsi  anche nella nostra società, se fosse realmente illuminata, in cui l’accettazione delle differenze verrebbe vista come un gioco delle parti e null’altro.

Questo discorso serve comunque ad introdurre (e di cui è anche una parziale risposta) la lettera ricevuta da un’amica di Roma, che racconta la sua esperienza personale di come è venuta a sapere della mia esistenza su questa  terra e quali sono state le sue reazioni. 

Caro Paolo. Forse nello scriverti “sul serio” ho tirato fuori la famosa “carica” che tutto travolge, e in effetti mi risuonano nella mente le tue parole legate al mio quadro astrale e al mio “essere intrattabile”.

Non volevo darti la sensazione che ti stessi rimproverando, o forse addirittura aggredendo….

Il mio è stato un impeto sincero, e tu l’hai capito…. Lo so;  l’hai sempre detto, sin dagli inizi, che siamo agli opposti…. E forse non hai tutti i torti; basti pensare che tu hai la luna in leone, io in acquario: completamente, e mi verrebbe da dire perfettamente, agli opposti….

So anche io che al di là di questo, su un piano umano, ci si può incontrare… Non ho mai avuto dubbi al riguardo… E questo perché sia io  sia tu abbiamo una innata capacità di “sentire” l’altro, e ciascuno a proprio modo, lo “nutriamo” e ci nutriamo a nostra volta con scambi emotivi che non hanno né barriere né confini….

Chiarito questo, c’è da dire che….

Il motivo per il quale io mi sento parte di te non lo so neanche io ancora; ovvero, tu vorresti da me risposte che non so ancora darti..

So solo che una sera, nel silenzio più assoluto, mi sono messa a riflettere…. poi ho acceso il pc; non so se conosci la tecnica della “scrittura automatica” ma a volte io la uso, sia per ordinare le percezioni che ho, sia per avere visioni più nitide….

Sta di fatto che ero collegata, e ho digitato nel motore di ricerca la parola “Maestro” unita alla parola “incontro” e ho trovato stralci delle tue parole circa l’incontro che hai avuto in India con il tuo Maestro…..

Nel leggere quello che avevi scritto, ho sentito una commozione fortissima, che non riuscivo neanche io a spiegarmi….

Quella stessa notte, ho sognato….

Non so che tipo di rapporto tu abbia avuto con la tua famiglia di origine, e in particolare con tua madre, so solo che quando ti ho “visto” sapevo che il nostro incontro stava avvenendo in un momento particolare della tua vita, conflittuale e anche incerta nei suoi passi.

Non so “quantificarti il tempo” che ho trascorso accanto a te, e neanche a questo punto l’intensità dei miei sentimenti nei tuoi confronti; so solo che quando sono tornata al circolo, appena sono riuscita a calmarmi, sono scesa giù…. E come diresti tu mi sono “rotolata” nel tuo mondo…. Ho toccato i tuoi vestiti, ho letto stralci dei tuoi libri, ho visto cose sparse qui e lì…  E sapevo che potevo farlo, solo perché ero nel posto giusto, non ha importanza se forse è stato sbagliato il momento….

Non pretendo di vederti solo/a perché “ti voglio tutto per me” ma perché hai colto il punto: ho bisogno di un confronto/incontro paritario, e poi ti rendi conto da te che avremmo così tante cose da dirci che scriverle, e quindi leggerle, diventa un’impresa titanica….

Basta nel cercare risposte a domande che non ci sono…. Ovvero che io non mi sono mai posta, in compenso lo hai fatto tu per tutti e due….

Non dire “una come te”……………………….. Dì piuttosto “te” perché mi conosci, molto più di quanto vuoi dare a intendere…… E non sorprenderti se riesco a leggere tra le pieghe della tua anima, o dei tuoi pensieri, a me è bastato guardarti negli occhi per pochi istanti, e il tuo sguardo è ancora dentro di me, e ci resterà………….

Angela Braghin

 

Da parte mia (accennando un commento ulteriore al discorso) posso dire che, in senso  zodiacale, effettivamente la luna in Leone configura la Scimmia, mentre la luna in Acquario configura la Tigre… ed infatti Angelina è nata nell’anno cinese della Tigre ed io nell’anno della Scimmia (che sono due archetipi  in opposizione).  Per quanto riguarda il conoscersi od il “riconoscersi” è evidente che quando si hanno delle reminescenze karmiche queste affondano le loro radici in ciò che abbiamo tenuto nascosto a noi stessi e che si manifesta attraverso l’altro in una sorta di riflesso speculare. I nostri segreti li vediamo incarnati nell’altro.  Nella “coscienza” ogni rapporto è sempre una forma di completamento necessario, dettato dal destino per l’espletamento della parte. Il dare e l’avere non sono nelle nostre mani ma sono il risultato  di un equilibrio da mantenere nel tempo.  Riconoscendo infine la nostra matrice nella pura consapevolezza  del Sé, che tutti ci compenetra, possiamo solo gioire delle esperienze vissute riconoscendole come i modi di incontrare noi stessi attraverso l’incontro con l’altro. Per cui….

Paolo D’Arpini

Commenti disabilitati

Le preoccupazioni della vita nel mondo e sprazzi d’illuminazione nelle parole di Nisargadatta Maharaj ed il senso della vera religione nel pensiero di Jiddu Krishnamurti

 Introduzione.

La creazione di problemi “fittizi” è uno degli aspetti della mente. Alla base delle preoccupazioni mondane –ovviamente- c’è sempre il senso di responsabilità  per le nostre azioni dovuto all’identificazione con il corpo-mente. Il processo dell’individualizzazione della coscienza è la funzione stessa della mente. La mente è  la capacità riflettente della coscienza che assume su di sé  il compito dell’oggettivazione e quindi della creazione del cosiddetto mondo delle forme. L’esteriorità è la sua tendenza.

Eppure  non  è una condizione definitiva o   irreparabile, anche le sensazioni più negative possono essere trascese. Le preoccupazioni mondane che ci assalgono sono frutto del meccanismo  mentale che proietta l’attenzione sui fattori esteriori, desideri e paure,  ed è per questa ragione che nella meditazione si consiglia di  fissare l’attenzione sulla  consapevolezza, sul soggetto,  ignorando le apparizioni mentali,   che son solo “impedimenti” (distrazioni)  che sorgono per inveterata abitudine all’esternalizzazione,  non tenerne conto significa restare quieti  mantenendo l’osservatore in se stesso. 

Paolo D’Arpini

Attraverso  le parole di Nisargadatta Maharaj possiamo avere una idea più chiara del “problema” e di come superarlo.

Dalla quarta di copertina di “Io sono Quello”:

 ”…….. le persone vivono in un mondo in cui si identificano con il corpo-mente……………  Esistono soltanto per se stesse. Tutti i loro sforzi sono tesi al soddisfacimento e alla glorificazione dell’io, in una rincorsa estenuante alla felicità, che però…………”.

Poi  aprendo il libro a caso:

M. Prima tu crei il mondo, poi l’”io sono” diviene un individuo, che è infelice per varie ragioni. Così, va alla ricerca della felicità e incontra un guru che gli dice:”Tu non sei una persona, scopri chi sei in realtà”. Egli lo fa e va oltre l’individualità.

V. Perché non lo ha fatto dal principio?

M. Perché non gli è venuto in mente. Aveva bisogno che qualcuno glielo dicesse.

V. Ed è sufficiente?

M. E’ sufficiente.

V. E perché non funziona nel mio caso?

M. Perché non ti fidi di me.

V. E perché la mia fede è così debole?

M. Desideri e paure ti hanno offuscato la mente. Avrebbe bisogno di una bella strigliata.

V. Come posso ripulirla?

M. Osservandola spietatamente. La disattenzione ottenebra, l’attenzione chiarifica.

V. Perché i maestri indiani predicano la non-azione?

M. Le azioni della gente sono in gran parte senza valore, se non addirittura dannose. Dominate dal desiderio e dalla paura, le persone non fanno niente di buono. Prima di cominciare a fare del bene bisogna smettere di fare del male. Da qui la necessità per qualche tempo di smettere di compiere qualsiasi azione, per indagare sugli impulsi e sulle loro motivazioni, per vedere come tutto è falso nella vita di ciascuno, per sgombrare la mente da tutti i mali……………….

Ed ora un pensiero di Jiddu Krishnamurti sulla vera “religione”

Sapete che cos’è la religione? Non è nelle preghiere salmodiate, né nel compimento di un rito, né nell’adorazione di dèi di latta o immagini di pietra, non è nei templi e nelle chiese, né nella lettura della Bibbia o della Bhagavadgita, non consiste nel ripetere un nome sacro o nel seguire qualche altra superstizione inventata dagli uomini. Nulla di tutto ciò è religione. La religione è il sentimento di bontà, quell’amore che è simile ad un fiume, vivo, eternamente in movimento. In quello stato scoprirete che arriva un momento in cui ogni ricerca cessa del tutto e la fine della ricerca è l’inizio di qualcosa di totalmente differente.

La ricerca di Dio, della verità, il sentirsi completamente buoni- non il coltivare la bontà e l’umiltà, ma il cercare qualcosa al di là delle invenzioni e dei trucchi della mente, il che significa sentire quel qualcosa, vivere in esso, esserlo. Quella è la vera religione.

Ma ciò è possibile solo se lasciate la fossa che vi siete scavati e vi gettate nel fiume della vita. Allora la vita vi stupirà prendendosi cura di voi, poiché voi non ve ne prenderete più cura. La vita vi porterà dove vorrà, poiché ne siete parte; non vi sarà alcun problema di sicurezza, di ciò che la gente dice; e questa è la bellezza della vita.

Jiddu Krishnamurti

Commenti disabilitati

“Papa Ratzinger…?” Resoconto veritiero della sua “calata” a Viterbo… ed opinioni al femminile sul pontefice massimo di Roma nonché capo dello stato del vaticano

Cominciamo con il resoconto veritiero (forse un po’ blasfemo) della  “calata”  di papa Ratzinger a Viterbo:

Arrivato velocemente il papa,  é subito partito! Calato come un Fiore dal cielo, è  giunto   a Viterbo, per  la gioia di ventimila, 20.000, fedeli e non ci sono smentite della Questura:  può testimoniarlo il questore Urti, presente.

E poi la  fedele e sicura papamobile, lo porta a Piazza San Lorenzo, dove lo aspettano con ansia i Salvi,  i Salvati ed i Giusti: saranno anche Saldi?

…..Ma ecco che “un leggero venticello fa alzare la mantellina bianca del Papa. Nel seguito ci sono anche il medico personale Patrizio Polisca, il direttore dell´Osservatore Romano, Gian Maria Vian”. Non è proprio corretto, ho faticato per ritrovare il nome del  bello e impossibile, Georg Gaenswein, suo segretario: lui ha  fermato l´impertinenza del venticello. Sarà stata anche questa per Don George una   giornata di emozioni sconvolgenti?

“I rapporti tra Italia e Santa sede sono salvi. Il mio sorriso dice tutto”. Altre agenzie battono:  “Tra Italia e Santa Sede rapporti saldi”. Così dichiara  il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, al termine della messa celebrata dal Papa a Viterbo. “Bisogna comunque lavorare per rafforzare ulteriormente le relazioni chiesa-governo”

Non scherziamo… tutti saldi nella Cabina di Regia: un particolare grazie a Monsignor del Ciuco nella discreta  postazione della Rai a Valle Faul

I cristiani non devono avere “paura” di impegnarsi “in ogni ambito della società”, e quindi anche in politica, un impegno che, anzi, non deve mai venir meno, neanche se “cambiano le stagioni della storia e i contesti sociali” ha detto il Papa:  parole espresse  al  convegno dell´Azione Cattolica, con estrema determinazione,  dal segretario generale della Cei, monsignore Mariano Crociata (quando il nome è già profezia).

Nel contempo, Riccardo Muti ha eseguito  due volte l´Inno d´Italia e dice, non cambiamolo (peraltro già accaduto nel 2000). A Onna il capo dello Stato si è  fermato in raccoglimento davanti all’Albero della Memoria, la monumentale rovina sotto la quale il parroco Don Oreste ha collocato una statua della Madonna e un tabellone con l´elenco delle vittime del terremoto del 6 aprile e sorridono tutti.

In un´intervista esclusiva al tabloid britannico “Daily News”, ripresa dalle telecamere di Sky e dell’americana Cbs che la manderanno in onda nei prossimi giorni, Noemi Letizia ha parlato a lungo del suo Papi,  spiegando che questo appellativo dato a Silvio è  perché lui è dolce.

Dicono che  Viterbo, la città dei papi, detenga  due primati che resistono da otto secoli e, probabilmente, destinati a rimanere imbattuti: il primo e più lungo conclave della storia della chiesa e il pontificato più breve della cristianità.

Non sono riuscita a chiudere con la chiave queste notizie Conclave, non chiedo indulgenze ma sogni possibili anche se non ci aiuta san Bonaventura a “dispiegare le ali” della speranza che “tutto muove”…

Fateci andare a Roma-Civitavecchia-Capranica-Orte, con un treno, senza ali. Avvertite ” il Padrone  della  messe che continua a chiamare come operai nella sua vigna, perché, resistendo a ogni lusinga ed insidia mondana, perseverino generosamente nel seguire il cammino intrapreso”: nessuna Azione e Tradizione che ripeta lo Spettacolo circense a cui ci hanno abituati nei secula seculorum. Chi desidera vederlo, paghi l´ingresso. Niente è gratuito, sia chiaro,  in “questa Terra bella e ricca di santi”.

Doriana Goracci

………….

 

Ed ora   l’opinione  popolare:

Cosa ne penso del  papa? Penso che si possono avere tante “visioni” in merito alla figura del Papa; oggi pomeriggio ho avuto modo di far visita a delle anziane zie qui in paese: l’evento legato al passaggio del Papa a Viterbo è stato motivo di conversazione e ho potuto constatare che la sua “immagine” non riceve, da queste parti, molte “benedizioni”! Queste mie zie, piuttosto religiose e praticanti, parlando del Primo Vescovo di Roma, lo descrivono come “lontano dalla gente semplice”, troppo erudito, troppo “Papa”, per intenderci e poco “uomo”! Che significa questo? Semplicemente che non c’è uno “scambio”, mio caro Paolo; uno scambio con la gente “comune”, con il popolo, con quelli che vanno la mattina al mercato e si fanno il segno della croce augurandosi una giornata tranquilla.. magari con un gratta e vinci da tenere ben nascosto nel portafogli e da grattare lontano da giudizi peccaminosi, a sera, quando ogni rumore si placa nelle braccia di una notte da accogliere benevolmente. Chi è il Papa per queste persone?

Sicuramente non è “l’erede” di Gesù Cristo, il figlio di Giuseppe il falegname, non è “l’amico” a cui possono confidare i loro intimi pensieri, le loro preoccupazioni..credo che, per loro, sia una specie di potente “Giudice” in grado di decretare: “Inferno” o “Paradiso” con un solo gesto della mano, ma in fondo, ormai anche questo, conta veramente poco! Ci sono troppi “ruoli” nella nostra società, troppe “immagini” di una verità che meriterebbe di essere ri-scoperta in quel posto strano e tanto lontano che in genere chiamiamo “Anima”. Stringerei volentieri la mano al Papa e lo inviterei a scuola, al mercato, a casa delle mie zie… ben consapevole però che il suo ruolo non gli permette tali “libertà”..ma allora, che senso ha la Vita, la Vita vera, quella che si gioca a piedi nudi su un prato?, Quella che ha l’odore delle mani sporche di terra, dopo una giornata trascorsa a “cavar” patate nei campi? Boh, anche io cerco le risposte che non trovo.

Hari Atma

………………………

Sono contento che alcuni si sono espressi dopo la mia lettera aperta e l’invito a parlare..:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/06/liberta-di-critica-religiosa-e-morale-e-visita-papale-a-viterbo-%e2%80%93-lettera-aperta-agli-spiritualisti-laici/

Chissà se  arrivano ulteriori commenti…?   Paolo D’Arpini

Commenti disabilitati

Roma: “Ecologia profonda, Alimentazione naturale, Spiritualità senza frontiere” dal 2 al 4 ottobre 2009 – Serre di San Sisto Via Valle delle Camene, 14 – Programma Generale

Eventi Paolo D'Arpini 7 settembre 2009

APAI e Circolo Vegetariano VV.TT. organizzano, con il Patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura – la manifestazione  “Ecologia profonda, alimentazione naturale e spiritualità senza frontiere”  che si terrà dal 2 al 4 ottobre 2009 presso la prestigiosa Arancera delle Serre di S.Sisto  – Via Valle delle Camene 14  (strada a senso unico si prende da Terme di Caracalla – Roma).
Il programma prevede una mostra a tema, una Tavola Rotonda con intervento di una ventina tra Associazioni, Case Editrici, pubblicazioni ed Enti vari, una Conferenza Stampa e la partecipazione in qualità di sponsor (viene donato da Apai un quadro per la lotteria) ad una cena di beneficenza.

Le date -  Il 2 ottobre ricorre la festa internazionale della non violenza e della nascita di Gandhi.  Il  4 ottobre ricorre la festa nazionale del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi.

Programma di massima:

- 2 ottobre mattina : Allestimento, pomeriggio: 15,30 conferenza
stampa con invito dell’Assessore Umberto Croppi. S seguire
inaugurazione della mostra e concerto spiritualista e meditativo.  h. 17.30 – Inizio della Tavola rotonda con interventi di presentazione a cura degli organizzatori e delle Istituzioni patrocinanti.

- 3 ottobre : la mostra d’arte permane all’interno dell’Arancera per la cena
di beneficenza organizzata dall’Onlus Alfredo Agrò per  la cura e assistenza gratuite a casa dei malati di leucemia tramite una lotteria per la quale Apai offre un’opera artistica. Partecipa il Sindaco di Roma ed altre autorità istituzionali. 

- 4 ottobre : Tavola rotonda sul tema indicato, inizia la mattina alle 10.30  – pausa pranzo in cui ognuno porta qualcosa e continua nel pomeriggio dalle 15.30.  Gli interventi verranno intercalati con musica poesie e canzoni. Alle h. 19.30  chiusura dei lavori e  della mostra.

 ………………………..
Per tale manifestazione verrà predisposto un catalogo che verrà messo a disposizione  per gli ospiti.

Aderenti alla manifestazione:

AAM Terra Nuova – Rivista dell’Italia Naturale – Direttore Mimmo Tringale

AVI – (Ass. Vegetariana Italiana) – Responsabile Ecologia Ciro Aurigemma

Rete Bioregionale – Etain Addey, Stefano Panzarasa, Fulvio Di Dio

European Consumers – Presidente Vittorio Marinelli

Movimento per l’Etica Universale – Presidente Franco Libero Manco

Amici della Sabina e Mondo Sabino – Direttore Gianfranco Paris

Lega Abolizione Caccia – Presidente Carlo Consiglio

Municipi di Roma.it – Direttore Roberto Mercuri

Cooperativa Editoriale Le Due Città – Direttore Antonello Palieri

Aurelio Rizzacasa – Docente di filosofia all’Università di Perugia

Fabio Caporali – Docente di ecologia all’Università di Viterbo

Edoardo Torricella – Regista della Compagnia Teatrale Il Gruppo

Alberto Mengoni – Istruttore Centro Zen Nirvana

Accademia Europea – Presidente Carlo Carli

Antonio Piacentini – Edizioni Il Punto d’Incontro di Vicenza

Manuel Olivares – Scrittore su comunità, comuni ed ecovillaggi

Nico Valerio – Scrittore scientifico, esperto di alimentazione naturale  

Giorgio Vitali – Chimico, Infoquadri

Michele Trimarchi – Psicologo, presidente ISN international society of neuropsychophysiology 

………………..

In URL il manifesto introduttivo programmatico:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

 …………………….

Nota importante:  La manifestazione viene organizzata senza alcun contributo in denaro da Istituzioni o da sponsor. Le spese organizzative e di preparazione sono a carico degli organizzatori (assicurazione, cataloghi, allestimenti, arredi,  partecipazione alla cena di beneficenza, etc.). Si chiede pertanto uno sforzo comunitario per  contribuire alla  realizzazione dell’incontro.  Si  può contattare Laura Lucibello per donazioni od aiuto concreto ai lavori di preparazione: info.apai@virgilio.it  -  Cell. 333.5994451 – Oppure  offrendo il proprio contributo durante l’incontro in cui verrà aperta una apposita cassa donazioni e concorso spese.  Spero che ognuno possa responsabilizzarsi in tal senso  dimostrando la propria buona volontà compartecipativa.

Paolo D’Arpini

P.S.  Per inserimento canzoni ed interventi alla tavola rotonda: circolo.vegetariano@libero.it  Per  partecipazione artistica alla mostra d’arte: info.apai@virgilio.it

Commenti disabilitati

Libertà di critica religiosa e morale e visita papale a Viterbo – Lettera aperta agli spiritualisti laici

Ho notato come le mie critiche alla visita odierna di papa Ratzinger a Viterbo, espresse sia pur con chiarezza in modo dignitoso, hanno urtato parecchie persone. Non solo i giornali di Viterbo (anche on line) che hanno ritenuto opportuno ignorarle ma anche qualche amico, che oggi mi ha lasciato un messaggio in segreteria… Per dirmi chiaramente che se siamo spiritualisti, sia pur laici, non dobbiamo criticare la religione… e soprattutto non criticare un suo pontefice che ne è il simbolo…

Ho trovato alquanto contorto questo ragionamento, in quanto è proprio dove e se manca lo spirito religioso che è importante una critica ed un consiglio morale. Non crederemo mica che il papa sia “infallibile” solo perché è lui stesso ad affermarlo…. altrimenti sarebbe come nella barzelletta in cui un amico racconta all’amico: “Lo sai che quel tale dice di aver ricevuto un messaggio dagli angeli che affermano così e così…” – “E come fai ad essere sicuro che ciò che lui afferma sia vero?”  Obietta l’ascoltatore.  Ed il primo “… beh ti pare che uno che parla con gli angeli possa mentire..?”…

Nel mio caso comunque forse sarebbe meglio intendere il termine “laico” in senso morale od umano, non certo in senso ateo. Dal punto di vista formale le vere radici religiose  sono sempre nel padre  e nella madre… nel caso dei cristiani Gesù e la Madonna,  che rappresentano l’unione dei fluidi spirituali di Cielo e Terra che abbiamo ereditato e che sono presenti dentro di noi. Per questa ragione  quando i “genitori” non sono più in mezzo a noi  non si può dire che veramente siano morti (od ascesi in cielo a seconda del credo), in quanto sono presenti dentro di noi in quanto spirito.

Quel messaggio ricevuto in segreteria per  comunicarmi la contrarietà alla mia presa in giro del papa Ratzinger a Viterbo… è almeno dignitoso, è un tentativo di dialogo e non è il silenzio, il far finta di nulla, perché non si può controbattere nulla se non la propria indifferenza (”lasciatelo parlare che tanto che vuoi che dica…”).  No, non credo che Ratzinger sia l’erede del messaggio di Gesù e della Madonna ed oggi con la sua visita a Viterbo l’ha ampiamente dimostrato.. alla fine è sceso dall’elicottero ha fatto la cerimonia a Valle Faul ed è ripartito sull’elicottero dicendo che Civita l’avrebbe vista dall’alto…  così mi hanno riferito. Una benedizione molto speedy e che ha poco a che vedere con lo spirito cristiano… ed umano.

Quell’amico mi ha lasciato  detto in segreteria telefonica che se vogliamo parlare di spiritualità bisogna rispettare di più le forme religiose senza lasciarsi andare a critiche verso il papa e la religione. Vediamo se c’è qualcuno dei lettori che voglia esprimere chiaramente il suo parere (e non mancherò di rispondere), anzi questo dialogo sarà molto utile alla causa della  “spiritualità laica”…

Aspetto, Paolo D’Arpini

Commenti disabilitati