“I nuovi mercanti del tempio” – Le finzioni nell’etica e nell’estetica vegetariana e la strumentalizzazione della spiritualità… nel nome di San Francesco e della cultura pseudo pacifista

Premessa.  Ho ricevuto  questa lettera che descrive alcuni aspetti della utilizzazione del vegetarismo e della filosofia pacifista a fini speculativi e di basso livello…  Ciò che viene qui descritto  corrisponde alla verità… e sta succedendo già da alcuni anni… potrei io stesso testimoniarne altri simili episodi. Per non mettere in imbarazzo l’autore di questa denuncia e gli enti incriminati uso vari pseudonimi e cambio di luoghi… ma chi sa capirà…!   Paolo D’Arpini

Ciao Paolo,

leggo della tua iniziativa  a Roma dal 2 al 4 ottobre 2009 per creare un ponte ideale fra Gandhi e San Francesco.

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/07/roma-%e2%80%9cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere%e2%80%9d-dal-2-al-4-ottobre-2009-%e2%80%93-serre-di-san-sisto-via-valle-delle-camene-14-programma-generale/

Ignorando l’argomento e conservando il massimo rispetto per il tema trattato e per le persone coinvolte, non posso esprimermi ma, di certo, il tuo coinvolgimento è sicuramente etichetta di garanzia e di salvaguardia dei più sani valori morali che lo stesso tema rappresenta.

È bene, guarda caso, proprio in questi giorni, in un luogo francescano dell’Italia centrale, un ente “pacifista”  ha organizzato  un suo  “incontro per la pace”…. All’insegna di San Francesco.

Maria è una delle partecipanti al convegno. È partita due giorni fa e da quanto mi scrive (via sms) non mi sembra affatto contenta né compiaciuta dell’organizzazione. Anzi “contrariata”, anche se apparentemente non lo riferirebbe a nessun altro, considerata la sua stessa partecipazione. E noi ne conserveremo la segretezza…

Ed infatti…. la ragione che mi spinge motivatamente a non frequentare questo tipo di “incontri” è proprio l’organizzazione: una fiera di bancarelle, di sciupii, di vendita al dettaglio, di artigiani che vendono stupidaggini fingendosi vegetariani mentre di nascosto (sotto il bancone) mangiano scatolette di carne e tonno (ho assistito allo “spettacolo”). Una galleria di signore esclusivamente interessate a mascherare la propria età attraverso abiti volgari e appariscenti; rabbini che si allestiscono il propria banchetto per vendere di tutto…. anche i dizionari e libri da cucina.. L’organizzazione, per due anni di seguito,  è stata  pessima. Una volta ho partecipato ad una cena vegetariana  disgustosa, ridotta, industriale il cui solo costo era esagerato.

Ci sono andato per due anni. La prima volta per conoscere l’argomento e capirne la compatibilità con i miei gusti e la mia mentalità; la seconda volta perché  Maria ha insistito. Quest’anno, non solo per via di impegni precedentemente assunti,  ho scelto di rifiutarmi. Davvero, ancora mi chiedo il senso di questo “incontro” in cui nulla  trasmette la religiosità di San Francesco, i valori della povertà, della pace, del pentimento, della meditazione spirituale… nulla! Solo l’esatto opposto.

Dall’esperienza professionale degli organizzatori, altro non si percepisce che un tipo di organizzazione occasionale all’incontro di figure istituzionali e ospitate da gossip. Tra l’altro, i costi sono altissimi:  Maria ha preso una stanzetta  fuori sede perché non riteneva congruo il costo di 70,00 euro a notte per l’ostello predisposto dalla stessa organizzazione.

Insomma, non saprei, ma per me che scelsi Perugia quale sede universitaria di studi e che fui completamente coinvolto dall’atmosfera mistica di quei luoghi ancora ricchi della presenza del Santo,  l’incontro  di questi giorni è e resta solo un’offesa al valore della pace e della povertà.

Un abbraccio, Luigi Gonzaga

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Postilla di conferma:

 

… Caro Paolo… per amore del “giusto”, come dici tu, fai tutto ciò tu creda sia il meglio: diffondi, informa, preavvisa…

tra l’altro, ieri sera, dal suo ritorno, Maria mi ha anche detto che la maggior parte dei partecipanti si è lamentata dell’organizzazione. Pensa che mi ha riferito che ad un certo punto, innanzi a tanta spettacolarità, un tale signore (non conosco il nome né la persona, ma Maria  era presente insieme a tutti gli altri partecipanti) ha urlato: “….basta!! basta con questo mercato!!..” e disgustato alla mediocrità del consumismo sottesa agli interessi degli stessi mercanti che ivi si presentavano quali relatori, giornalisti, scrittori ed allo stesso tempo ospiti e bancarellisti, è andato via contestando tutto e tutti. Dunque non è solo una mia impressione. Certo, Maria, per amor del quieto vivere e pur di non ledere i rapporti con tutti i componenti dell’organizzazione, sminuisce il problema e cerca di sotterrare la verità. Diversamente da lei, io sarei disposto a diffondere la verità senza temere avversità alcuna.

Fai tu, fai come meglio credi.

Un abbraccio, Luigi Gonzaga

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