“Ucci, ucci, sento odor di cristianucci..” – ” Se in chiesa a Calcata non c’è posto…” – Due lettere ricevute sul significato di cristianesimo e di ecologia

I dubbi di Massimo Sega sull’ecologia “francescana”.….io ritengo che difendere la dignita’ delle persone, specie di gente come Galileo Galilei, non ha nulla a che vedere, per me, con il sesso degli angeli, ma con la dignità di noi stessi. Certo, ognuno ha la sua dignità, ma consentimi di dire che nel nostro Paese da secoli la dignità è scomparsa, e questo, io credo, proprio a causa di quella dottrina che io sto, tra l’altro, combattendo. Qualcuno c’è stato che qualche tempo fa ha scritto che in Francia laici e cattolici sono laici, mentre in Italia cattolici e laici sono cattolici.

Nel lontano 1820 (circa) Shelley definì il nostro popolo come una tribù di sciamannati dai cui occhi non sprizza un minimo di intelligenza. Poco dopo Leopardi indico’gli Italiani come il popolaccio (sic)piu’ cinico d’Europa, e nel 1850 il Critico e sociologo Ruskin, dopo un soggiorno di un lustro in Italia ebbe a dire che questa lo faceva pensare ad un teschio di Yorick pullulante di vermi in cui dell’umano c’era rimasto solo il fetore. Dovresti leggere anche certi giudizi di Ennio Flaiano che non sono molto diversi. Forse è, tra l’altro, per questo che una rivista tedesca poche settimane fa ha indicato la nostra penisola come uno stivale puzzolente.

Codesto Circolo vegetariano di Calcata, come risulta dai messaggi che leggo, sta conducendo delle battaglie. Ebbene, permettimi di dire che la maggior parte di dette battaglie trovano la loro causa proprio nella cultura cattolica esistente nel nostro Paese, cioè sono battaglie che non sarebbero necessarie se vivessimo in un paese non di detta cultura. Tu hai parlato di “UCCI, UCCI, SENTO ODOR DI CRISTIANUCCI” e hai ragione; anche io sento odore di cristianucci, quando per tutelare l’ambiente ci si rifà ad una santo cristiano, e cioè San Francesco. Chi era San Francesco? Un cristiano!? Tu hai mai letto la dottrina cristiana e la storia di quella Chiesa alla quale ha fatto parte questo Francesco, un Francesco che oggi il proprio padre porterebbe da uno psichiatra, un Francesco che anziché lavorare e dare i proventi del suo lavoro ai poveri, andava chiedendo l’elemosina ai poveri, un Francesco che, a mio modo di vedere, ben poco di spirituale aveva, o per meglio dire aveva quella spiritualità che hanno tutti coloro che sono visionari. Ora mi domando, se questo San Francesco era tanto spirituale perché mai i suoi ammiratori, politici e non, non vivono pienamente la sua spiritualità, ma lo utilizzano solo per i propri interessi, sia pure intellettuali?

O forse questi fedeli rimpiangono l’epoca di San Francesco in cui le diversità di opinione si combattevano non con la dialettica ma con i roghi? San Francesco sarà stato pure un amante degli animali-bestie, ma non mi sembra degli animali-uomini. Non ricordo alcun suo anatema contro quei suoi correligionari che perseguitavano altri uomini per difformità di dottrina. San Francesco come già detto era un cristiano, cioe’ fedele alla Bibbia. Leggiamo cosa dice la Bibbia sugli animali:

GENESI 1/26 POI DIO DISSE: FACCIAMO L’UOMO A NOSTRA IMMAGINE, SECONDO LA NOSTRA SOMIGLIANZA: DOMINI SOPRA I PESCI DEL MARE E SUGLI UCCELLI DEL CIELO, E SUGLI ANIMALI DOMESTICI, SU TUTTE LE FIERE DELLA TERRA E TUTTI I RETTILI CHE STRISCIANO SOPRA LA SUA SUPERIFICE.

Infine una domanda. Voi parlate di spiritualità come se gli altri non l’avessero. Ebbene vorrei sapere, che cosa si intende per spiritualità?  Saluti. Massimo Sega

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A Calcata nuova non c’è posto per il popolo nella chiesa nuova? Ed allora dov’è Dio? – Commento di Antonella Pedicelli.

Mi riecheggiano forti nella memoria le parole di Gesù: “Avete fatto della casa del Padre mio una spelonca di ladri”! Casa.. mio caro Paolo, casa.. la Chiesa vista e sentita come casa, non come una specie di teatrino in cui far sfoggio della propria arte, del proprio talento, della propria “posizione sociale”, del proprio status… Oggi si va in chiesa per mostrare all’Assemblea la “pelliccia di animale raro”, massacrato e giustiziato senza tener conto del suo “respiro”, del “SO-HAM”, che gli appartiene per diritto di nascita; si va in chiesa per recitare a memoria lagnosissimi brani di formule antiquate e inutili; si va in chiesa, perché si “deve” mostrare al mondo intero la propria religione, la propria devozione ad un culto di cui si ignora tutto!

Si legge senza comprendere, si ascoltano parole a cui non viene dato il ben che minimo riguardo! Eppure alla fine il “prete” proclama “Parola di Dio! Ma chi erano Cornelio e Cipriano? Se lo chiedono gli abitanti di Calcata? Sanno perchè questi due Santi uomini vengono “festeggiati” in modo più o meno solenne? Chissà?! La chiesa era la casa di “tutti” quando Gesù parlava agli “uomini di buona volontà” nelle piazze, nel deserto, nelle dimore della gente umile, con la quale condivideva la “mensa”, il banchetto, la convivialità… Chiesa era il sentirsi realmente uniti nel nome dello “Spirito” attraverso cui si percepiva il vibrare libero della parola Amore, in un clima di ascolto vivo e vivificante. Beati allora, coloro che ascolteranno la “Messa” fuori dalla “chiesa”, perchè avranno come “tetto” Padre Cielo e come “pavimento” Madre Terra, potranno respirare il vento dello Spirito in pieno accordo con il divenire costante della Natura e sentirsi degni di “un posto speciale”, in cui tutto è “arte”! Grazie Paolo… era tanto che queste cose “volevano uscire”. A presto,  Antonella Pedicelli

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Considerazione.

…. ho capito pienamente e giustamente con “chi” e “cosa” entrambi ce l’hanno! Ed hanno anche ragione, se poi sono cristiani e forse credenti, non lo so. Per me che sono laico il discorso della vera chiesa, o della vera ecologia, è solo nel rapporto stretto ed inscindibile con madre terra e padre cielo, infatti sono il custode del Tempio della Spiritualità della Natura. La chiesa, quella di Calcata Nuova, o qualsiasi altra, è solo un po’ di cemento e mattoni sulla terra e sotto il cielo.

Mentre le “sacre scritture” -tanto per rispondere a Massimo- sono solo parole adatte ad uno specifico tempo e luogo, per cui non possono essere accettate come vere… ed è futile discuterne la valenza. Come non discuteremmo la valenza di una fiaba (salvo che non abbia una simbologia.. nell’umano). E ciò vale anche per le esperienze vissute dai cosidetti “santi” che non possono essere scisse dall’ambiente storico in cui si sono manifestate.

(P. D’A.)

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