Due inviti: ad Ostia Antica con Alfredo Santella ed a Montorio Romano con Chiara D’Ottavi e Jacqueline Fassero, nello stesso giorno ed alla stessa ora…

Ho conosciuto Alfredo Santella parecchi anni fa nel momento fortunato in cui abitò a Calcata (vedi sotto nella sua biografia). Lo considero un artista vero, il suo metodo di “riciclaggio” è unico ed affascinante. Ricordo ancora con meraviglia le sue opere in cui potevo scoprire solo dopo attenta analisi di che materiale erano composte: buste usate della spesa e rifiuti di vario genere… Ma vi assicuro che l’effetto dell’assemblaggio era scnvolgente.. rimasi così affascinato che gli proposi di fare una mostra nella sede del nostro Circolo vegetariano, che allora era ancora nella Piazza Roma. Or ora ho ricevuto l’invito per un “finissage” di Alfredo, per il 14 marzo 2009, in una galleria di Ostia Antica, con tanto di musica e tutto il resto… come si conviene ad una chiusura in bellezza.

Purtroppo non mi è possibile partecipare all’evento…. come non mi è possibile partecipare ad un altro evento, al quale sono stato invitato, altrettanto importante, quest’ultimo incontro è di carattere letteraio e poetico e si tiene (sempre il 14 marzo) a Montorio Romano, in Sabina, presso il Circolo della Conoscenza, dove Chiara D’Ottavi (dettagli al 349.7144218), in veste di traduttrice in italiano, e Jacqueline Fassero, in quanto cofondatrice della Rete Bioregionale Italiana, presentano il libro di Gary Snyder “Ritorno al Fuoco”  (http://www.coniglioeditore.it/coniglio-editore-libri_dettaglio.asp?ID_prodotto=250&offset=).

Vostro  affezionato, Paolo D’Arpini

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Qui di seguito riporto il programma dettagliato per la manifestazione di Ostia Antica:   Finissage della Mostra Personale di Alfredo Santella  – “A R T E   M. A. I. A.” – manipolazioni artistiche d’immondizia astratta. – Sabato 14 marzo 2009 – dalle ore 17:00 alle ore 20:00 – Musiche di Raffaele Pallozzi – concerto per piano solo

Ingresso Libero

Si conclude, sabato 14 marzo la mostra “ARTE MAIA” di Alfredo Santella. Tutte le cose belle hanno purtroppo fine. Queste opere però, hanno lasciato una traccia profonda ed in questa giornata, l’ultima dopo tre settimane di coabitazione, l’artista sarà con noi in un’ultima promenade fra di esse, accompagnati dalla musica di Raffaele Pallozzi al pianoforte e Vittorio di Michele al contrabbasso. A degna conclusione di questo percorso le musiche di Ellington, Monk, Petrucciani e Pallozzi stesso sigilleranno queste intense giornate d’esperienza multiculturale che hanno visto protagonista l’Arte in molte delle sue forme espressive, la pittura, la scultura, la musica, la performance, il video. Ancora un sentito grazie ad Alfredo Santella per essere stato qui al Te Fenua e per essere stato per noi veicolo di tutto questo. Valeria Lena, Teura Cenci

Galleria d’Arte e Cultura Te Fenua – Piazza Umberto I, n. 4 – 00119 Ostia Antica (Borgo Medioevale) – info: 328.3627512 – 327.7373327   -  www.tefenua.it  

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IL RIFUTO MODIFICA LA MIA ANATOMIA MODIFICA IL RIFIUTO.

Considero Pier Paolo Pasolini un artista M.A.I.A. (manipolazione artistica d’immondezza astratta), nello stesso senso che Francesco Cascioli ed io, da 25 anni abbiamo espresso nei nostri rispettivi lavori e nell’acronimo che ci rappresenta.

Pasolini ha amato e difeso questi luoghi, vi ha lasciato un segno indelebile con le proprie idee e nel suo corpo consumato in un delitto che io considero l’assassinio di un intellettuale scomodo. Grande poeta dell’umano ha fatto arte con ciò che l’eleganza borghese considerava rifiuto. Persone che vivevano ai margini del mondo sono diventati, nei suoi racconti ed a pieno titolo i personaggi di straordinaria bellezza che tutti conosciamo.

Come Gauguin cercò e trovò la poesia dove gli altri vedevano soltanto primordialità di caratteri e di sviluppo sociale.  Il Lido di Ostia fu la sua Polinesia. Insieme hanno gridato Te Fenua! Terra! avvicinandosi alle loro terre promesse. Questa galleria, splendida e disponibile, ai confini della metropoli, come dice Valeria, porta questo nome ed ha ospitato con entusiasmo questa manifestazione che spero di ripetere ed arricchire nel tempo di nuove esperienze. Spero anche e soprattutto di aver lasciato un segnale positivo fra queste mura, tra diversione e riflessione insieme a chi, con me, ha viaggiato ai confini tra bellezza e immondezza.

Colgo l’occasione per ringraziare Francesco Cascioli, scrittore e mio compagno d’arte da sempre, Irene Baccante in veste di lettore, la mia compagna Daniela Tiberi, la splendida Caterina Palmucci, mio arlecchino vivente ed Ezio Centini artista cioccolatiere ed i miei poeti preferiti: Claudio Evangelista, Jack Pacella, e Paf Cansanelli. Grazie a chi ci ha sostenuto ed anche a chi non l’ha fatto. Infine come al solito ringrazio chi dimentico per la fretta di proseguire. The show must go on!

Abbiamo iniziato con note di dolore, perchè la bellezza stratificata in un disagio sociale che si fa sempre più incalzante è dolorosa. Abbiamo continuato con note di colore, che il pubblico, anche stasera numeroso e attento, ha scoperto da sè nel passato vernissage con curiosa e vorace volontà di interazione con le opere stesse.  Chiuderemo questa serata nell’assoluta bellezza di note più propriamente dette, quelle del raffinato e magico pianismo di Raffaele Pallozzi.

Beh le parole ufficiali, splendide ed esaustive, sulla carriera di Raffaele Pallozzi le ha spese Valeria io ne spenderò di più ufficiose legate all’affetto ed alla stima che mi legano a Raffaele per me maestro e straordinario amico. Raffaele non è venuto solo per intrattenerci e farci battere il piedino ma anche per sottolineare con la sua arte l’importanza e la bellezza di queste nostre serate. Lo ha fatto moltissime volte agli eventi da me organizzati, solo o con apprezzati solisti portando grande contributo ai miei pensieri ed alle mie immagini.

Non sarà un concerto statico, il pubblico sarà assolutamente libero di sedersi o passeggiare tra questi rifiuti ridotti in bellezze e pensare come il jazz, la musica che suona Raffaele anche quando sembra allegra e disinvolta porta con sè il dolore antico di principi dalla voce triste presi dalle proprie case e trasportati altrove e soprattutto considerati rifiuti dell’umanità già prima di diventarlo uccisi dal lavoro forzato, dalle malattie e dall’arroganza degli stolti.  Tutto questo è MAIA, tutto questo è jazz.    Alfredo Santella

Cenni biografici dell’artista: Alfredo Santella nasce a Sulmona (AQ) patria del grande poeta latino Ovidio. Nipote di un orafo, suo omonimo, anche egli lavora per dieci anni nell’azienda di famiglia come ultimo scalpitante sigillo di una lunga stirpe. Si dedica alla pittura interrompendo gli studi di medicina. Dopo vita e studi irregolari in Roma, L’Aquila e Parigi, numerosi viaggi lo portano attraverso Europa, Balcani, Nordafrica, Turchia , India , Sudamerica, Svizzera , U.S.A.

Su consiglio del Prof. Giulio Carlo Argan, nel ‘91 si iscrive all’Accademia di S. Giacomo a Roma e frequenta il corso di pittura del Prof. Luigi Massimo Bruno. In seguito, si stabilisce a Calcata (VT), roccaforte medievale in terra etrusca nei dintorni di Roma, dove risiede una notevole comunità d’artisti e viaggiatori di tutto il mondo. Dal ‘96 al 2001 risiede in Oaxaca , Sud del Messico, vibrante ed importante incrocio tra antichi mondi e moderne prospettive. A tutt’oggi continua ad esprimere il suo linguaggio spaziando dalle tecniche pittoriche, al riciclo artistico di rifiuti, ed alla grafica tradizionale e virtuale. In questi ultimi anni il suo interesse viaggia anche attraverso il mondo dei suoni e della loro interazione con le immagini, e le musiche per circostanze da lui composte nell’ ambito del Flarry Meta Project sono in costante relazione con il suo essere pittore.

Il video “Oltre il colore: appunti di un viaggiatore”, girato nel suo atelier fra i monti d’Abruzzo nel 2004 dal regista RAI Claudio Del Signore, testimonia i momenti più caratteristici del lavoro creativo e del suo essere artista anche attraverso gli interventi sonori tratti da “Looking Music” del 2003, sempre a cura dell’artista. E’ del 2007 il romanzo‚”La meta comune”‚ di prossima pubblicazione, che segna il suo esordio nella narrativa. Attualmente vive e lavora tra Roma e Torre dei Nolfi (AQ).   Info: www.alfredosantella.com

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