DIATRIBA OGM

Fermiamoci ai  2 interventi giunti da Viterbo e da Vejo …

Cari amici, vorrei  per il momento interrompere il discorso sugli OGM invitandovi però a leggere due lettere interessanti sull’argomento. La prima viene da Viterbo, scritta dal fisico Leonardo Chiatti, un ricercatore scientifico che opera a livello istituzionale,  la seconda lettera mi è giunta dal chimico Giorgio Vitali, che abita nel Parco di Vejo, il quale da ex dipendente di una multinazionale farmaceutica sa bene come vanno certe cose….

Per  correttezza  dovrei anche menzionare  altri appunti ricevuti, alcuni non favorevoli ed altri invece molto solidali ma non voglio allungare troppo questo comunicato e perciò, per oggi, mi fermo qui.

Buona lettura,  Paolo D’Arpini

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Dal fisico Leonardo Chiatti.

Nella intera faccenda degli OGM credo vi siano due importanti elementi da tenere in considerazione. Il primo è l’ uso strumentale della scienza, con la produzione forzata di risultati inattendibili o poco rilevanti intorno ai quali viene organizzato il baccano mediatico.
Questo meccanismo certamente esiste (facendo quel mestiere, lo vedo spesso in azione), anche se nello specifico non saprei dire quanto ha pesato.
E’ comunque significativo che molti addetti ai lavori manifestano seri
dubbi sia sulla opportunità che perfino sulla reale applicabilità
della tecnologia degli OGM (problemi della stabilità delle variazioni
introdotte, etc.).

Ma la questione ancora più seria è costituita dalla deviazione della
discussione verso falsi problemi, che fungono da specchietto per le
allodole. Il problema centrale non è se l’ uso alimentare della
tecnologia OGM sia o no nocivo alla salute; il problema centrale è se
vi siano o no giustificazioni all’ uso alimentare di tale tecnologia.
E rispetto a tale problema, che è essenzialmente “filosofico”, poiché
riguardante la definizione del rapporto tra uomo e Natura, le
risultanze scientifiche specifiche sono – a prescindere dalla loro
attendibilità- del tutto superflue.

In soldoni: posso capire che si coltivino batteri OGM in ambienti
confinati e controllati di laboratorio per la produzione di insulina
umana a beneficio dei diabetici. Ma è realmente necessario mettere in circolazione nell’ ambiente pomodori che si sbucciano da soli perché i nostri ritmi frenetici non ci consentono più di dedicare tempo a queste cose? Affrontando oltretutto il rischio di contaminazioni
genetiche delle specie diffuse?

Ha senso produrre piante sterili per obbligare gli agricoltori a
diventare ancora di più schiavi dell’ industria agro-alimentare, come
provano a fare nel sud del mondo ? E quale beneficio costoro
riceverebbero da tale tecnologia (si sostiene anche questo, nonostante tutte le evidenze siano contrarie). L’ evoluzione biologica deve essere subordinata all’ uomo, che ne è solamente un momento, o piuttosto l’ uomo deve subordinare le sue attività alle effettive
possibilità della biosfera ?

Questi sono gli interrogativi veramente cruciali dietro agli OGM, ma
anche dietro al “problema energetico”, all’ effetto serra, al
desiderato “nucleare di ritorno”, agli inutili aeroporti per voli low
cost  e quant’ altro.

E su queste, che sono valutazioni a priori ed a prescindere, non ci

sono “risultanze scientifiche”, “valutazioni di impatto ambientale” o
“comitati bioetici” che contino.   Saluti,  Leonardo Chiatti

Dal chimico Giorgio Vitali

In merito alla diatriba OGM  ho due esperienze da citare.

  • 1) Mi trovavo nel pieno delle mie attività lavorative, alle dipendenze di una multinazionale della chimica-farmacia, quando i nostri dirigenti ci comunicarono, nel massimo segreto, che la filiale americana aveva acquistato la più grande azienda di produzione di ibridi e di commercializzazione di mais. Mi resi subito conto che c’era qualcosa che non quadrava.
  • 2) Quando si iniziò a parlare di agricoltura biologica costituii con un gruppo di colleghi, una cooperativa finalizzata ad analizzare la produzione “biologica”. Noi credevamo, ingenui, che la premessa di una produzione di quel tipo dovrebbe essere la garanzia costituita dalle analisi sui contenuti chimici della produzione…Illusi!!! (Voi mi capite).
  • Giorgio Vitali.

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