Alba, Albina… quanti giorni mancano alla mattina?

Ti ricordi Alba? 

Avevo promesso di dedicarti una poesia e ti avevo anticipato –senza volerlo- che sarebbe stata una poesia sulla “naja”, sul periodo più schematico e duro che un uomo, un maschio, deve affrontare. M come faccio a spiegartelo? Tu sei Alba

e non Albo.

Magari pensi di essere un “album” –chissà?-  nel quale vorresti raccogliere tutti i tuoi desideri e propensioni dall’infanzia ad oggi,  e forse sei proprio un Album… 

Ma torniamo all’alba, quanti giorni mancano all’alba?

La canzone del Silenzio diceva “brutta burbetta va in branda,  va a dormir, mentre l’anziano va fuori a divertir, a divertir…”  La tromba suonava per tutti ma gli anziani uscivano in permesso e le reclute restavano consegnate in caserma a fare i servizi, tutti i servizi….  Ecco per te che non hai ancora vissuto  quell’esperienza come,  com’è possibile capire l’attesa dell’alba?

Questa naja che è la cosa più stupida  che ci sia,  che ti obbliga a seguire gli ordini di chi sa cosa va fatto, gli ordini del potere non si discutono… Pulire i cessi tre volte? Benissimo e subito dopo vengono  lordati da chi te li ha fatti pulire, non perché  dovesse andare al cesso, no! Solo per farti vedere chi è che comanda, chiaro?

E chi è che comanda nella tua vita,  Alba?

Sai che io sono uno spiritualista e sono però anche laico, diciamo che mi  inserisco nel filone laico spiritualista, in cui non si crede in un dio personale ma si “accetta” la legge del karma, del bene e del male, dell’evoluzione e della liberazione dall’ignoranza, diciamo che è  una “via” per uscire dalla naja di questa vita. 

Nel buddismo tibetano, ad esempio, c’è una totale ammissione delle varie forme del potere, esiste la scuola sinistra e quella destra, esiste il misticismo e la stregoneria, entrambe le scuole sono riconosciute come valide, dal punto di vista della mente, solo che il misticismo ti fa intravedere l’alba e la stregoneria ti mostra  la notte buia (l’alba può aspettare….)!

Perché ti dico questo mia cara Alba? Ma è semplice ed ovvio, per noi occidentali la scienza è come la stregoneria, in Tibet usano i mantra e le incantazioni  mentre  qui gli scienziati  producono  meraviglie attraverso le formule e gli esperimenti. Ti ricordi il dottor Hide?  E Frankestein? Ti ricordi il dottor Mendel, bravo medico, lavorava per lo stato e faceva interessanti esperimenti, dal punto di vista scientifico perfettamente giustificati, anzi lo stato lo incitava a sperimentare, tanto non mancavano le cavie…. 

Aspetta, aspetta, cosa c’entra tutto ciò con gli ogm? Gli organismi geneticamente modificati?    Oppure: OGM = Ordine  Genere  Migliore.Lo conosci il proverbio viterbese “Il meglio è nemico del bene” ?

Aspetta, aspetta Alba, se è lo stato a portare avanti gli esperimenti c’è una garanzia di serietà  –mi dici-  la ricerca è necessaria per la scienza e lo stato promuove la ricerca…. Giusto… ma chi fa questi esperimenti  per lo stato? Chi è che comanda? Chi sta esperimentando i modi migliori per stabilire un ordine statale garantito dalla scienza?

No, mia cara,  non  è come sembra a te, anzi, è proprio notte fonda, l’alba ha da venì (come baffone),  e  succederà quando lo decide l’anziano, non  secondo il naturale turn over del pianeta, no lo decide la scienza quali sono i meccanismi della vita che fanno comodo! E se il cesso è pulito ci pensa l’anziano a risporcarlo subito,  così possiamo rimetterci all’opera, noi burbette dobbiamo sempre avere qualcosa da fare, non possiamo stare a pensare con la nostra testa, ci pensa l’anziano, lo scienziato e lo stato,  che  son  la stessa cosa. E se c’è qualche dubbio sulla morale del sistema… nessuna paura ecco qui il cappellano (o lo psicanalista) che confessa e ti perdona le tue seghe inutili e disperate.

Alba, quanto manca all’alba?  Ma tu studi sul computer e fai i conti: “ecco qui lo dice  wikipedia” – “ecco qui sta scritto così e lì cosà”. Ma tu lo senti l’odore del giorno, sei addormentata o desta? Aspetti il “miglioramento” od hai capito il senso del proverbio? Forse la scienza potrebbe aiutarti a trovare un “ordine di genere migliore” – né maschio né femmina, né buono né cattivo, né giusto né sbagliato, né religioso né ateo,  semplicemente “amorfo”?  Ti piacerebbe davvero… ?  Un ordine che ti da   speranza  per accelerare i tempi verso l’alba? 

Purtroppo la speranza è come l’ideale, la sai la barzelletta vero?

Ci sei o ci sarai? Se ci sarai vuol dire che non ci sei (e mai ci sarai)  ma se ci sei non  significa nulla che ci sarai. Se ci sei allora è fatta, significa che anche per te è giunta l’alba. Hai visto che non era poi così difficile e strano, succede tutto per conto suo.

“Viene la primavera e l’erba cresce da sé..” mica la devi spingere….. 

 Tuo affezionato Paolo

3 Commenti a “Alba, Albina… quanti giorni mancano alla mattina?”

  1. Elke scrive:

    Ciao Paolo!

    Grazie per il tuo pensiero, mi ha fatto piacere leggerlo!
    Facciamoci forza perché tutto ciò serve costantemente a farci diventare persone migliori.
    In questo periodo mi sono fissata nuovamente a cercare di pensare al senso della vita e anche se so che la risposta l’avrò solamente a gioco ultimato, ciò mi serve a trovare nuovi spunti di riflessione per sentirmi parte integrante di un tutto che realizzeremo, nell’interezza del suo splendore, solo al di là di questa dimensione.

    Il pensiero è il seguente: mi immagino che questo nostro stato fisico sia come un grande inconscio collettivo di un’entità superiore, spoglia del fardello dell’ignoto che per ora ci fa vivere ancora nella paura.
    Ci amputiamo da soli della felicità completa che esiste invece già di là, giacché lì non abbiamo più dubbi alcuni su qualsiasi cosa, avendo una visione totale del significato del tutto.
    In fondo funzioniamo esattamente come il meccanismo dell’inconscio, non vediamo oltre i nostri timori, cioè senza la visione globale degli eventi, solo per paura e i sensi di colpa. Ci difendiamo a costo della vita da qualcosa che in fondo non esiste.

    Siamo noi che non crediamo nella vita senza fine, nell’eterno e indistruttibile amore di Dio. Cerchiamo anzi di vestirlo come ci piace e ci tranquillizza, gli diamo le nostre idee che ci danno sicurezza, gli cambiamo nome, senso e dimentichiamo che lui invece ci vuole bene così , come a dei bambini che hanno fatto cadere l’ennesimo barattolo di marmellata perché non hanno ascoltato i rimproveri della mamma.

    Non sappiamo resistere alle tentazioni di prendere ciò che pensiamo ci faccia del bene. Siamo senza colpe, come dei bambini che devono solo crescere per diventare più saggi. Dio ha pazienza ma noi no, perché in fondo non crediamo veramente.
    Dio potrebbe anche non esserci e allora?
    Siamo più tranquilli se pensiamo che la vita abbia una sua durata limitata nel tempo, visto che il resto non ci è dato di conoscere e quindi ci incute timore.

    Il tempo però non esiste e nemmeno i limiti alla vita, che in fondo è solo fatta di essenza d’amore puro.

    E’come se investissimo tutti i nostri risparmi in una banca, sapendo fin dall’inizio che fallirà inevitabilmente. Non sarà meglio puntare su speranze più concrete? Investiamo bene e mettiamocela tutta. Visto che grazie a Dio siamo imperfetti e quindi possiamo migliorare, se non lo fossimo stati, l’unica alternativa era quella di peggiorare…meno male che Dio ci ha pensato bene per tutti noi, nessuno escluso!

    Continuiamo a fare di conto con le poche cifre che abbiamo a disposizione ma non scoraggiamoci se sul retro della pagina non vi è scritta la corretta soluzione del calcolo, bensì:

    “Se volete investire di più, dovreste fornirci garanzie maggiori!”

    Un abbraccio luminoso,
    Elke

  2. alba scrive:

    Grazie della poesia, Paolo, anche se trovo davvero buffo che il mio nome ti ricordi in qualche modo la naja…
    Buffo davvero, perchè per me qualunque forma di imposizione di qualcosa che non capisco fino in fondo e che non riesco a voler condividere è comunque ripugnante.
    Non è che non abbia dovuto nella mia vita imparare a turarmi il naso ( di rado gli occhi, la bocca e il cuore) …..talvolta per raggiungere quel che è davvero importante ed urgente per aiutare chi sta affogando nella merda a non soccombere, bisogna pure nuotare nelle fogne. Fortunato chi non ha e non avrà mai da decidere, contro la sua stessa natura, che deve perchè è indispensabile ad altri che ama, di farlo.

    Il mio nome fu scelto da due sognatori, romantici quanto bastava per costruirsi una vita “meravigliosa” , separata da una realtà che li aveva profondamente delusi..nel momento in cui speravano ( erano davvero inguaribili) che il loro mondo meraviglioso potesse diventare vero per tutti.
    E naturalmente equivocavano, ancora…se equivocàvan…

    L’alba per me è il momento in cui
    il sole sta appena per spuntare, ma
    è ancora sotto l’orizzonte e si intravede
    solo il pallido riflesso della sua luce che si spande
    nel cielo ad est…
    E’ un attimo bellissimo e struggente,
    e spesso l’ho goduto intensamente..
    tra i tetti e le terrazze delle case,
    nelle strade di Roma finalmente silenziose,
    in riva al mare nero che si accende appena,
    col canto dolce degli uccelli al nido
    tra i boschi bruni della mia terra di tuscia,
    in riva al lago della mia nascita,
    su un treno già in ritardo alla partenza,

    dopo notti passate a vegliare
    proprio per attendere l’attimo.

    alba

  3. Elke scrive:

    Così come il sole che spunta all’alba abbraccia la terra, così hai fatto tu con noi donandoci questa tua meravigliosa poesia…
    Grazie Alba!

    Elke

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