Archivio di marzo 2008

Forum su Spiritualità Laica ed Ecologia Profonda

Eventi ilaria 29 marzo 2008

Incontro congiunto Calcata  e Manziana

18 e 19 aprile 2008

“Il Cuore è sempre lo stesso. Lo Spirito non cambia. Vano è tentare di definirlo”.
Spirito-materia? Spirito-natura? Spirito-laico?
Nel mondo dei concetti e delle convenzioni sociali possiamo dare il nome “spiritualità laica” a quella “nostalgia” per ciò che realmente siamo: quel Cuore. I cercatori spirituali che riconoscono in sé e negli altri la presenza del Cuore, sono chiamati ad incontrarsi per una condivisione “alchemica”,  un’osmosi di intelligenza laica e libera da dogmi ma “vicina” al Cuore  di ognuno. 

Debbo raccontarvi ora brevemente che noi del Circolo in questo periodo di aprile festeggiamo la fondazione, con la Festa dei Precursori, quest’anno si compiono due cicli generazionali (12 + 12) da qui l’idea dell’incontro congiunto: Calcata e Manziana.
Per dare una duplice valenza al significato di “spiritualità” - la sacralità della natura e quella del pensiero… ma
“Non siam servi del pensiero…”

Si tiene il 19 aprile 2008 a Manziana (Rm), presso la Sala dell’Università Agraria – in via IV Novembre, 8 - alle h. 16, un’assemblea laica pubblica per testimoniare nuovi percorsi di vita e ampliare l’angolo della nostra visuale.
L’esperienza di ognuno dei partecipanti è indicativa di un percorso non solo teorico ma anche di trasformazione culturale continua e di pratica conseguente. Ma l’incontro non è nemmeno una tavola rotonda è semplicemente un circolo di condivisione, in cui ognuno potrà esprimersi e proporre le sue iniziative a favore della laicità. L’assemblea si svolge in spirito sincretico (sin dove è possibile naturalmente) infatti se ampliamo il raggio della nostra compartecipazione troviamo spunti per ulteriore crescita in tolleranza ed equanimità. E cos’è laicità se non questo?  

Per questo Forum, o Circolo delle intelligenze laiche, abbiamo scelto e siamo stati scelti da Manziana, un luogo di antica sacralità nella Tuscia. 
E’ bene che il nostro spartire le esperienze e le sollecitazioni culturali si manifesti in “periferia” –dove ancora esiste lo Spiritus Loci - e proprio per manifestare una concretezza e coerenza, invitiamo le persone a visitare con noi il bosco di Manziana, e la sera invitiamo tutti a portare qualche pietanza vegetariana per un rinfresco comune.
Fra i partecipanti all’incontro:  Etain Addey, Gianfranco Paris, Maria Castronovo, Stefano Panzarasa, Peter Boom, Beatrix Reichel, Jacqueline Fassero, Vittorio Marinelli, Ciro Aurigemma e  altri esponenti del movimento spirituale laico della Valle del Tevere.

Paolo D’Arpini

Programma:

Venerdì 18 aprile 2008 – Preparazione spirituale al Forum.

h. 16.00 – Al Circolo Vegetariano di Calcata meditazione sull’incontro.

Sabato 19 aprile 2008 – Forum Laico

h. 11.00 – Pic nic vegetariano a Calcata e partenza per Manziana.

h. 14.00 – Arrivo nel bosco sacro di Manziana e visita guidata.

h. 16.00 – Assemblea nella Sala dell’Università Agraria di Manziana (nella piazza principale, vicino alla chiesa). Presenziano i rappresentanti delle Istituzioni locali. Interventi a circolo intercalati da poesie e canti ecologisti.

h. 19.00 – Rinfresco vegetariano, ognuno porta qualcosa.  

ATTENZIONE: Manziana è raggiungibile facilmente a mezzo ferrovia regionale sia da Viterbo che da Roma. 

Infoline:  circolo.vegetariano@libero.it

Tel. 0761-587200

“Messaggio sociale e culturale di Calcata”

Comunicati Stampa ilaria 28 marzo 2008

Sabato 5 aprile 2008 – Tavola Rotonda

Sala Consiliare del Comune di Calcata

Nell’ambito della Fiera delle Arti Creative di Calcata questa Tavola Rotonda del 5 aprile 2008 riveste per me una particolare importanza.
L’argomento trattato è il messaggio sociale e culturale di Calcata, ovvero come “Calcata viene vista da chi all’esterno la osserva traedone conclusioni sul suo significato simbolico”. Nell’immaginifico esiste una “Calcata” che -purtroppo- è distaccata dalla sua matrice, è una Calcata che viene interpretata sulla base di un’immagine…

Per questa ragione la condivisione di diverse opinioni, in un circolo di variegati conoscitori del “fenomeno” Calcata, è estremamente significativa per chiarire meglio il senso, o “messaggio” di Calcata. Ma occorre fare molta attenzione a non confondere l’immagine riflessa (proiettata nell’immaginario) con la sostanza vera.

E dal punto di vista sostanziale trovo incoraggiante l’adesione all’incontro dei rappresentanti istituzionali, come il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli e l’assessore Renzo Trappolini, come il commendator Romualdo Luzi della Biblioteca di Viterbo, come il professor Paolo Portoghesi, il primo che conobbe Calcata e che tuttora la abita, giornalisti come Gianfranco Paris od Antonello Palieri, uomini di cultura e svolgenti attività sociali come l’avvocato Vittorio Marinelli di European Consumers o lo psicologo Ciro Aurigemma dell’AVI, questo solo per nominarne alcuni.

Ma sarà soprattutto la presenza dei Calcatesi a partire dal sindaco Luciano Sestili sino alla gente comune di Calcata, gli abitanti originari ed i nuovi integrati nella comunità, che potranno dare all’immagine la sostanza che Calcata merita.

Programma del 5 aprile 2008

h. 16.30 – Piazza Risorgimento – Nuovo Centro di Calcata – Sala Consiliare del Comune
Tavola Rotonda “Messaggio sociale e culturale di Calcata”Interventi, poesie, canti, proiezioni ed altro.

h. 19.00 – Seguirà un brindisi augurale e l’annuncio del finale della Fiera,

6 aprile 2008, nella stessa Piazza del Comune con vari item.

Info: Paolo D’Arpini – Tel. 0761/587200 – calcata2008@libero.it

Cerca su Google: Fiera Arti Creative Calcata 2008

Alberto Mengoni racconta e testimonia….

Aforismi sulla Memoria di Calcata, ma da quale parte?

Un mio caro amico dei bei tempi andati  mi ha chiesto di metter giù una lettera testimonianza dei miei ricordi su Calcata e Circolo Vegetariano. Lo  faccio con un po’ di difficoltà, non tanto perché di ricordi non ne abbia – che anzi, ne ho molti e molto importanti – quanto perché, oggi come oggi, sono assai restio a tirar fuori dalla memoria ricordi e cose che riguardano ciò che è stato il mio passato. Però, un ricordo su tutti è stampato bene nella mia memoria, e cioè quello della prima volta che capitai a Calcata. Fu verso la fine degli anni settanta, credo nel 77 o 78. A quel tempo, vivevo la mia vita con Mara, una deliziosa ragazza bionda di 20 anni (io ne avevo circa 36 o 37), con cuiavevo una relazione alquanto passionale, ma anche ‘burrascosa’, dato che lei aveva lasciato la sua famiglia e gli studi, per venire a stare con me.Ovviamente, questa relazione non durò a lungo, a causa di ripensamenti e varie problematiche che occorsero tra noi; infatti passati quattro anni, dopo che i suoi genitori la convinsero che non era il caso di convivere con un divorziato (che tale io ero) lei tornò dai suoi, ed io proseguii nella mia ricerca esistenziale, incontrando così altre compagne con cui, anche con loro, ebbi modo di venire ancora a Calcata. 

Allora, quella prima volta… Mi sembra di ricordare che fosse un sabato mattina di una splendida giornata primaverile. Dopo esser stati in un luogo chiamato ‘monte gelato’, in cui vi sono delle magnifiche cascatelle formate dal fiume Treja, decidemmo di andare a visitare Calcata, che a quei tempi era nota per esser il rifugio di artisti anticonformisti e pittori, scrittori e scultori un po’ beat ed esistenzialisti, tipici di quegli anni. Giunti nella piazzetta iniziale, vedemmo l’insegna del Circolo VV.TT. che mi incuriosì, perché su AAM – Terra Nuova avevo letto della sua filosofia  laico-spirituale d’avanguardia. E così, mi infilai nella porticina che dava su alcuni scalini con ai lati delle bacheche sotto vetro, contenenti strane boccettine e alcuni libri e riviste di macrobiotica, di spiritualità orientale e di cultura vegetariana. Sempre più incuriosito, mi lasciai tentare e comperai una piccola bottiglietta di ‘propoli’ liquido e, siccome dall’interno di questa casa (che ora non è più la sede del Circolo, essendosi esso spostato più a valle, in via della fontana) proveniva un buonissimo odore di sana cucina macrobiotica e vegetariana, decidemmo di rimanere a pranzo. 

Da quella volta, la mia amicizia con Paolo si rafforzò, e negli anni successivi, grazie agli interessi e visioni comuni, si fecero diverse cose insieme. Mi ricordo di parecchie serate passate, insieme a tanti altri amici, a progettare azioni e attività socio-culturali, sempre con una visione rivolta al benessere ed alla emancipazione spirituale delle persone,con il punto centrale rivolto verso la salute psico-fisica e la sana alimentazione. In una di quelle serate, mi ricordo che si dette vita al “progetto”  della Spiritualità laica, con l’intervento di altre personalità, come noi interessate a quegli importanti argomenti. Mi ricordo alcune notti di   fine-d’anno passate nella sala da pranzo e poi, fuori, giù nellegrotte, con la partecipazione di numerose persone con cui facemmo delle sante meditazioni di buon auspicio per il nuovo anno che doveva venire…

Mi ricordo anche di bellissime passeggiate lungo i sentieri del Parco Valle del Treja, in mezzo alla lussureggiante vegetazione, immersi nell’autentica spiritualità della natura, felici di esistere, e di essere tutti insieme in quello splendido e meraviglioso ambiente, non ancora contaminato, come invece già erano le città da cui provenivamo… 

In seguito, però, le cose andarono in un modo un po’ diverso. Per quanto mi riguarda, con l’avanzare dell’età e con l’imbarbarimento di questa nostra società che, da qualche decina d’anni, si sta terribilmente trasformando in una civiltà desolata e decadente, non ho più sentito lo stimolo a ‘relazionarmi’ con gli altri esseri umani…  La mia visione del mondo, grazie alla ininterrotta e profonda pratica spirituale del Chan, è cambiata, e quello che una volta mi sembrava essere un premio al nostro esistere in questo mondo (ovvero, situazioni e ambienti piacevoli che sempre andavamo cercando con ostinata volontà) all’improvviso mi è apparso in tutta la sua brutale e sconcertante verità, cioè la constatazione che le cose sono in continuo mutamento, e tutto quello che si insegue diventa, alla fine, solo un doloroso ricordo. Le persone invecchiano, e poi muoiono (e quindi, anche noi stessi), i panorami cambiano a seconda della velocità di distruzione dell’ambiente, e la pace tra gli esseri viventi sembra sempre più difficile da mantenere. 

Perciò, alla luce di questa disillusa comprensione di come la vita è veramente per tutti noi (ciò che nel gergo buddista è chiamato legge del karma), ho deciso di ritirarmi a vita privata e di dedicarmi esclusivamente alla preparazione del mio processo finale, cioè quel momento in cui la nostra mente dovrà passare, dal suo stato di esistenza all’interno di un corpo materiale, allo stato vuoto del nulla metafisico, volgarmente chiamato ‘estinzione’.  Ecco perché non sento più il desiderio di relazionarmi con gli altri morti viventi  i quali forse sono completamente inconsapevoli di questa loro condizione,  né mi sento più di voler rinvangare ricordi ed episodi passati di una vita che non può più ritornare ad essere quella che è stata. Non si pensi che questa sia solo una visione pessimistica dell’esistenza. Basterebbe soltanto fare una profonda analisi interiore di ciò che siamo ora, di quanta acqua è passata sotto ai ponti della vita, e di come le cose alla fine portano solo una terribile delusione, dopo che ci hanno ingannevolmente illusi sulle loro irreali qualità di ‘permanenza’, per poter capire quanto è ‘vera’ la Via che ci invita ad abbandonare  le illusioni ed a meditare in profondità sulla ‘vacuità’ di questo mondo materiale.  Eppure  permangono nel mio ricordo quei bei momenti che ci sono stati, le amicizie che abbiamo sviluppato e le buone azioni… Quest’ultime, in fondo, saranno la nostra speranza futura di una buona e favorevole ‘reincarnazione’, così da poter ancora sperimentare una esistenza in questo mondo ma, stavolta, forse, con quella più evoluta capacità di coscienza che ci permetterà di capire fin dall’inizio la vera realtà dell’essere, e quindi di non venir più ingannati dalla ruota del tempo, testimone di un passato che non può più ritornare. Concludo con un sincero augurio a tutti voi di entrare nella comprensione che il mondo non è ‘realmente’ come ci appare, ma ha un misterioso segreto che deve essere ’svelato’. L’approccio ad una via spirituale autentica, che ci tolga le bende dagli occhi e ci mostri la vera faccia della realtà, è per tutti il miglior modo di arrivare a questa comprensione.  Ma ora ho ancora un ringraziamento da fare. Vada il mio *grazie*  al Circolo VV.TT. di Calcata, per aver  fatto parte del mio sentiero spirituale, che alla fine mi ha permesso in seguito di raggiungere questa comprensione.
SHANTI! 

Alberto Mengoni
http://www.centronirvana.it 

Risposta: 

Leggendo questa lettera di Alberto mi sono ricordato anch’io di tanti eventi trascorsi.
Il tempo passa per tutti… ma vedo che le nuove leve non mancano e sono fiducioso sul futuro dell’Umanità. Possiamo forse operare nel Dharma senza aspettarci risultati e godere allo stesso tempo delle opportunità che la vita ci offre… Ma questa è una mia visione, ed è risaputo che mi definisco un mezzo confuciano e mezzo taoista con inflessioni buddiste…. Rispetto le “scelte” di Alberto e lo ringrazio molto di aver, con questo suo intervento, arricchito il dialogo sulla Spiritualità Laica e su Calcata.

Paolo D’Arpini 

UOMO – DONNA, EMISFERI CEREBRALI, etica vegetariana

da L’idea vegetariana”, A.V.I., n. 176 / 2006

Il cervello si è visto essere formato da due parti collegate tra loro, chiamate emisferi cerebrali: quello sinistro e’ la parte piu’’razionale’, quello destro la parte piu’ sensibile e creativa. (Sperry R., 81; Trimarchi M., 82)
Vediamo meglio cosa dicono i recenti studi scientifici basati su tecnologie, dette ‘Brain imaging’, che permettono di vedere quali parti del cervello si mettono in funzione maggiormente durante certi pensieri, parole e azioni.
Da queste ‘mappe del cervello’ risulta che il pensiero razionale e il linguaggio attivano nella maggior parte dei casi l’emisfero sinistro, che e’ simile a un computer, in quanto accumula i dati delle esperienze in memoria e li ripete su richiesta. La parte destra del cervello e’ attivata dalla musica, dal linguaggio non-verbale, che e’ fatto di intonazioni della voce, sguardi, gesti, mimica facciale, ecc. e dalla creatività, che e’ la combinazione originale di elementi presenti in natura. Quindi l’emisfero sinistro memorizza in modo schematico attraverso modelli ripetitivi e categorie rigide e rifiuta quello che non riesce a incasellare in questi schemi. Questo emisfero e’ il piu’ veloce e serve per la sopravvivenza in quanto non si puo’ perdere tempo se si devono dare risposte rapide a stimoli, per es. in auto, in situazioni di rischio per la vita o di pericolo per la salute, il lavoro, ecc. o percepite come tali dall’individuo, questo aspetto e’ piu’ sviluppato in genere negli uomini. L’emisfero destro non ha sviluppato il linguaggio verbale o esso è molto semplice e integra, cioe’ unisce, stimoli diversi in modo non ripetitivo, ma creativo e giusto in quel momento per l’ individuo. Tuttavia per fare questo lavoro e’ piu’ lento dell’altro nel dare una risposta. Esso prevale nei bambini, in cui il sinistro non si e’ ancora sviluppato, negli artisti che l’ hanno sviluppato maggiormente, nelle persone sensibili.
Nelle donne si e’ visto che i due emisferi normalmente lavorano insieme, perche’ devono possedere sia la capacita’ di percepire sfumature di emozioni e situazioni per occuparsi dei bambini, che ancora non parlano, sia a volte essere veloce nella risposta, per proteggerli, oltreche’ per difendere se stesse. Questo si ottiene con un maggior numero di fibre che collegano i due emisferi, tramite una parte centrale detta corpo calloso, circa il 20 % piu’ degli uomini, queste cose spesso la scienza per maschilismo le ha finora trascurate.
Tutto questo vale naturalmente in generale, perche’ il cervello e’ anche plasmabile dall’ ambiente a seconda delle circostanze, educazione, decisioni, ecc.
Cosi’ possiamo spiegarci come nelle persone in cui prevale per educazione, ecc. la parte sinistra del cervello la visione delle cose avviene per schemi, modelli, pregiudizi, molto rigidi e resistenti al cambiamento; mentre nelle persone in cui prevale l’emisfero destro la percezione del mondo avviene in modo libero e creativo con apertura al nuovo e al giusto, tuttavia spesso con difficolta’ di adattamento e ipersensibilita’. Cio’ spiega anche le difficolta’ di comunicazione tra uomo e donna, tra persone con prevalente raziocinio o sensitivita’, tra bambini e adulti, ecc.
Il condizionamento in psicologia comportamentale e’ considerato una associazione tra uno stimolo neutro e uno piacevole o spiacevole, ripetuti, con una risposta, in seguito, anche di fronte allo stimolo neutro.
Ad es. associazione ‘scuola’ – ‘paura del giudizio’,poi viene ansia anche se si entra in una istituzione simile, come universita’, ministeri, ecc.
Infatti piu’ un pensiero o una abitudine si ripetono, piu’ si rinforzano nel cervello e piu’ tempo e sforzo ci vuole per cambiare schemi diventati automatici e ripetitivi. Per gli anziani, che hanno rinforzato gli schemi avuti da giovani, e’ molto piu’ difficile cambiarli. Per questo tutti dovremmo avere pazienza con noi stessi e con gli altri, poiche’ anche con la ‘volonta’ non si puo’ fisiologicamente cambiare a piacimento da un giorno o da un mese all’altro, ma solo gradualmente e con costanza nel tempo.
Ad es. smettere di fumare o bere da un giorno all’ altro o diete drastiche, provocano all’organismo una forte pressione che puo’ sfociare in altri vizi o problemi in seguito, a volte cosi’ forti da non riuscire a controllarli (es. mangiare molto, uso di farmaci, malattie, ansie, ecc.) o anche frustrazione e bisogno di parlare male o rabbia verso chi si concede cose che la persona si e’ proibita con violenza ( si tratta quindi di una repressione ).
Se si sono formati i condizionamenti nell’infanzia, solo in seguito, quando cresciamo, possiamo, spesso con grande sforzo, decidere di combattere le cattive abitudini che riconosciamo negative per noi e per gli altri, ma solo con ripetuto impegno, con contro-programmi positivi o alternativi e a piccoli passi. Applicando questo quindi all’ Etica vegetariana non dovrebbe essere una moda , influsso di un modello socio-culturale, che poi si stabilizza o una imposizione a se stessi e poi agli altri… o una paura delle malattie o del peccato… a motivarne l’adesione, ma una profonda presa di coscienza dell’unità di tutti gli esseri viventi e che il benessere personale non puo’ essere disgiunto da quello altrui e da quello dell’ambiente naturale e quindi animale…una espansione di coscienza che sta, per fortuna di tutti, prendendo piede nel mondo in innumerevoli associazioni e movimenti ecologici e spirituali, che dovrebbero poi cooperare e non combattersi a vicenda, secondo i meccanismi cerebrali automatici prima spiegati, per essere coerenti ed utili a tutto il Pianeta in difficoltà.

dr. Ciro Aurigemma, psicologo
membro del Comitato medico – scientifico dell’AVI, Assoc. Vegetariana It., delegato per il Lazio
ciro_aurigemma@fastwebnet

” Cambiamenti climatici: Calcata come esepio di creativita’ ecologica”

Intervento 25 marzo ‘07
Ciro Aurigemma, psicologo, delegato lazio Avi

1°Fiera delle Arti Creative di Calcata – VT 25 Marzo 2007 – Palazzo Baronale – Centro Storico di Calcata

CRISI DEL CLIMA MONDIALE, ormai tutti conoscono i risultati degli studi sui cambiamenti climatici mondiali, per cui ci sono  stati recenti cambiamenti legislativi sulle energie alternative in  Italia e Europa, da anni si verifica una  evoluzione dell’ agricoltura e alimentazione, biologica , naturale, vegetariana, consigliabile anche per adeguarsi ai cambiamenti in atto, per contribuire alla resistenza e quindi alla  salute psico-fisica globale.

Anche la REGIONE LAZIO ha un programma di informazione sul risparmio energetico in atto.

La Conferenza ONU sul cambiamento climatico concorda cruciali passi futuri per contrastare il cambiamento climatico 

Montreal, 10 dicembre – La Conferenza ONU sul cambiamento climatico si è conclusa con l’adozione di oltre quaranta decisioni che rafforzeranno gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico. Sono state prese decisioni chiave che delineano il percorso della futura azione internazionale sul cambiamento del clima; nell’ambito del Protocollo di Kyoto, è iniziato il processo verso impegni futuri oltre il 2012. E’ stato costituito un nuovo gruppo di lavoro per discutere dei futuri impegni dei paesi sviluppati dopo il 2012, che inizierà ad operare in maggio del prossimo anno. Nell’ambito della Convenzione è stato lanciato anche un dialogo sugli approcci strategici per un’azione di cooperazione globale a lungo termine per affrontare il cambiamento del clima. Durante la prima settimana della conferenza è stato adottato il regolamento del Protocollo di Kyoto del 1997, i cosiddetti ‘accordi di Marrakesh’.A Montreal, i paesi sviluppati si sono impegnati a finanziare l’operazione dello sviluppo pulito del meccanismo con oltre 13 milioni di dollari nel 2006-2007. Il processo delle metodologie nell’ambito del meccanismo di sviluppo pulito è stato semplificato e il suo organo direttivo rafforzato.Un importante e fondamentale passo avanti è stato l’accordo sul sistema di conformità al Protocollo di Kyoto. E’ stata eletta la commissione di conformità con i suoi uffici applicativi e di sostegno. Questa è una decisione chiave per assicurare che i sottoscrittori del Protocollo abbiano un chiaro quadro di riferimento e responsabilità nel conseguire i loro obiettivi di riduzione di emissioni.

Rivoluzione vegetariana

Il bestiame genera il 18 per cento dei gas serra. Più di quelli prodotti dai trasporti. E occupa il 26 per cento della superficie terrestre: mangiare meno carne aiuterebbe la salvaguardia dell’ambiente

26 gennaio 2007 – Jeremy Rifkin su www.vegetariani.it

Fao: l’insostenibilità degli allevamenti  da  www.vegetariani.it

La fonte è insospettabile, accusata com’è spesso di «sostenere l’insostenible», incoraggiando la diffusione degli allevamenti. La Fao, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, scavalca «a sinistra» gli ambientalisti e gli animalisti con il rapporto Livestock’s Long Shadow -Environmental Issues and Options (La lunga ombra del bestiame. Questioni ambientali e possibili opzioni). Il rapporto, redatto il sostegno dell’iniziativa multi-istituzionale Lead (Livestock, Environment and Development), mostra come gli animali allevati siano un importante contributo ai maggiori problemi ambientali d’oggi; e chiede azioni urgenti e importanti.

6 dicembre 2006 – Marinella Correggia

Conclusioni

Calcata da anni è un esempio concreto di ritorno alla natura, al recupero ambientale, all’ artigianato, all’ arte e alla cultura, a modi di vivere piu’ in sintonia con la natura e ora quindi di attualità e di spunto, e quindi da valorizzare, come creatività in senso lato e vita ecologica.