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Israele in Palestina e nuovo sito, Kali Yuga, acque inquinate, coalizione obbligata, MUOS e sovranità territoriale, Treia Viva

Il Giornaletto di Saul del 24 aprile 2013 – Israele in Palestina e nuovo sito, Kali Yuga, acque inquinate, coalizione obbligata, MUOS e sovranità territoriale, Treia Viva

Care, cari,

siccome avviene che un indirizzo mail sia cancellato senza avviso, come è successo per “spirito.laico@libero.it” o come succede di tanto in tanto anche per alcuni blog, ho pensato che sarà meglio salvare alcuni articoli importanti che erano stati pubblicati unicamente in alcuni di questi blog (che essendo concessi gratis dal server possono essere chiusi improvvisamente senza spiegazione alcuna, come succede anche su facebook che ti cancella, così…). Voglio cominciare con una ricerca veramente importante fatta da Stefano Davidson sulla presenza di Israele in Palestina, che ho ripreso qui: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/04/22/stefano-davidson-cronistoria-disraele-in-palestina-con-riferimento-a-documenti-storici/

Commento di J.F.: “Roma con le sue legioni e la X^ Fretensis in particolare un bel colpo di pialla glielo diede…. per ben TRE volte: nel 68 con Tito Flavio Vespasiano (Vespasiano), nel 70 con suo figlio Tito Flavio Vespasiano (Tito, amore e delizia del genere umano) e definitivamente, nel 135, con Publio Elio Traiano Adriano (Adriano, buon imperatore)…”

Commento di M.B.: “… ebbe ragione, in pieno, Nietzsche quando scrisse che oramai non vi erano più dubbi infine su chi avesse vinto, quando nella stessa Roma si era finito per adorare un pescatore, un venditore di tappeti ed una prostituta…”

Per il futuro abbiamo pensato con Caterina che sarà meglio istituire un nuovo sito, a pagamento (e finché paghiamo almeno non ce lo cancellano), per pubblicarvi specificatamente il Giornaletto di Saul ed articoli e saggi che ci stanno a cuore, anche perché non possiamo caricare troppo il sito del Circolo Vegetariano VV.TT. Che è già bello carico… Insomma se fra i lettori c’è un esperto telematico disposto a impostare questo nuovo portale.. è pregato di farsi avanti….

Kali Yuga (tranquilli ragazzi: a da passà a nuttata!) – Scrive Joe Fallisi: “La versione ristretta dei quattro Yuga di René Guénon è ad usum Delphini. Le antiche scritture vediche, (pure) in questo maniacalmente precise, affermano univoche che l’ultimo Yuga nero ebbe inizio alla mezzanotte del 18 febbraio (secondo il calendario giuliano), ovvero del 14 gennaio (secondo il calendario gregoriano) del 3102 a. C., il giorno stesso, sostengono molti hindu, della dipartita fisica di Krishna. E si estende(rà) per la durata di 432.000 anni, concludendosi dunque nel 428.899. Il bello (si fa per dire), a dar ascolto al Brahma-vaivarta Purana, è che all’inizio di questo intervallo temporale sarebbero incastonati 10.000 anni di “età dell’oro”, i primi dell’”alba” del Kali Yuga – che dura in totale 36.000 anni -, a loro volta divisi in due periodi di 5.000 anni ciascuno, quello di Ganga sulla Terra e quello dei Devoti sulla Terra” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/04/un-kali-yuga-nero-nero-e-lungo-lungo-il.html

Bologna. Meditazione – Scrive Para Tan: “Lunedì 6 maggio ore 21:30, al Para Tan Centre a S.Lazzaro di Savena (BO). Serata di meditazione a offerta libera con i mantra tantrici del Para-Tan per onorare e risvegliare il divino dentro di noi attraverso una cerimonia celebrata con due potenti Shri Chakra tridimensionali direttamente dal Mahavidya Temple (India). Prenotazione: info@paratan.it – Tel. 339 5461755”

Vivere in Africa – Scrive Roberto Anastagi: “Come tu sai noi viviamo in Africa e io ho girato un bel po’ questo continente con e senza il mio camper. Il rapporto con gli animali, nell’Africa sub saharianai è completamente diverso da quello che succede in quasi tutto il resto del nostro pianeta. La maggior parte dei sud africani i bianchi vanno almeno due volte l’anno in uno dei numerosissimi parchi nazionali dei paesi del sud dell’Africa, sopratutto nel Krugher park che è un enorme regno degli animali selvatici,  per immergersi nella straordinaria natura africana…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/04/vivere-contatto-con-la-natura-in-africa.html

Cina. Archetipi – Scrive Matteo: “Carissimo, è passato un sacco da quando ci siam sentiti. Sono Matteo, ti ricordi? Probabilmente non ti ho detto che ho passato quest’ultimo anno e mezzo a vivere in Cina, a Shanghai… Già, per lavoro. Un’esperienza davvero bella, piena di scoperte affascinanti (tra cui il rito del tè cinese, di cui sono diventato grande appassionato). E ti ho pensato tantissimo in questi ultimi giorni per due ragioni: questo venerdì tornerò in Italia e sabato andrò a Calcata per festeggiare il mio rientro, il mio compleanno imminente e tanto altro; e poi, stando qui in Cina mi sono avvicinato una volta ancora al sistema zodiacale di queste parti. Avevo cominciato con te ad addentrarmi, specialmente nel discorso Archetipi (che sai mi ha sempre affascinato)”

Mia rispostina: “Carissimo Matteo, ti ricordo sempre con affetto, come potrebbe essere altrimenti? Il tuo viaggio in Cina sembra abbia portato buoni frutti”

Otuc Ato2. Inutilmente – Scrive Vittorio Marinelli: “All’ultima riunione dell’OTUC, Marco Tiberti, responsabile del divertimento acque di European Consumers ha reso noto a voi tutti gli allarmanti dati dell’ultimo rapporto nazionale sui pesticidi che attestavano la presenza di residui in più della metà dei campioni di acqua. Dopo la rendicontazione di questi dati, ho proposto all’OTUC di dare un cenno di vita con la divulgazione di un comunicato o quanto altro potesse permettere di conoscere l’esistenza di detto organo. Inutilmente” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2013/04/european-consumers-comunica-otuc-ato2-e.html

Partiti sordi – Scrive Chiunque (che ha compreso): “Chi non intende sentire la nostra voce come fa a rappresentarci? Siamo all’uso della sfera di cristallo? O siamo alla democrazia presuntiva? O siamo alla democrazia oracolare?”

Coalizione forzata – Scrive Giorgio Di Genova: “Caro Saul/Paolo, è chiaro che io, come Bersani, sono contrario alle larghe intese. Ieri nel suo discorso il presidente Napolitano ha ancora insistito su tale strada, dicendo che anche la Germania, la Francia e la stessa Gran Bretagna hanno governi di coalizione. E’ verissimo. Ma si è dimenticato un piccolissimo dettaglio: che in nessuno di quei paesi imperversa un Silvio Bugiardoni ed anzi in essi, anche per un piccolo errore personale o delle proprie consorti, i ministri si dimettono, cosa che qui da noi non accade, poiché i Bugiardoni, Formigoni, gli Scilipoti, Scaiola e compagnia brutta non solo non lo fanno, quando sono presi con le mane nel sacco,  ma s’incazzano pure con chi li indaga e con i giornalisti che diffondono le loro malefatte.”

MUOS e sovranità nazionale – Scrive Stefania Limiti: “In teoria le basi militari servono per un sistema di difesa integrato, nella realtà sappiamo che si tratta di una questione per noi nazionale all’ordine del giorno da sempre, perché riguarda la sovranità territoriale e riguarda l’impatto che queste strutture hanno nei territori in cui risiedono. Esistono più o meno circa 10 basi americane o Nato più importanti, ma poi esistono una miriade di zone in cui sorgono stazione radar o depositi di armi e di materiale militare. La commissione difesa della Camera della quindicesima legislatura fece una inchiesta molto interessante che non va dimenticata, svolta in modo molto dettagliato, quindi resta una base per avere una idea dell’impatto di queste strutture sul nostro territorio. Il fatto che siano all’ordine del giorno della politica italiana lo dimostra il recente dibattito sul sistema MUOS satellitare che..” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/04/niscemi-italia-muos-sovranita-nazionale.html

Roma. Campi Magnetici – Scrive Raffaella: “Conferenza su Campi elettromagnetici e memoria dell’acqua”, si svolge il 23 aprile presso la Casa dell’Aviatore, viale dell’Università 20 Roma. (ore 14.30-20.00). Info. raffaellarosa@yahoo.it”

Lecce. Salviamo i pini – Scrive Ambiente e Salute: “OBIETTIVO: ripristinare la saggezza nella gestione del territorio nel rispetto del “Genius loci”, lo spirito paesaggistico del territorio, A PARTIRE DALLA SALVEZZA DEI PINI DI NOCIGLIA (Lecce)  E DEL BELVEDERE DEL “VIGNALE” ad essi correlato!”

Cerveteri. Biogas – A commento dell’articolo http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/04/cerveteri-rm-no-al-biogas-massima.html scrive Francesco: “..anche in Liguria si progettano impianti a biomasse vegetali per “valorizzare” i boschi di cui questa regione è ricca. pur avendo anch’io dei dubbi sulla bontà di questi progetti penso che si dovrebbero argomentare le perplessità e l’opposizione a questi impianti con dati e considerazioni reali”..” – Continua in calce al link

Considerazione di Caterina: “….quello di Cerveteri non sarebbe un impianto a composti vegetali.. come potrebbe essere per il vetiver o la legna ma un impianto ad olio combustibile o simile. Si parla poi nell’articolo anche del numero eccessivo degli impianti previsti nella zona. Forse è semplicemente che le cose non sempre vengono spiegate. per esempio se si dicesse: questi impianti sono piccoli impianti per una produzione locale di energia elettrica per cui potremmo smettere o ridurre di tot il consumo di carbone e/o petrolio, credo che nessuno si opporrebbe (sempre affiancando la produzione di energie rinnovabili alla riduzione del consumo). E così pure io, visto che in questo momento c’è il sole, potrei andar fuori a passeggiare invece di star qui a scrivere, ma comunicare ormai è una necessità imprescindibile…. o no?”

Umbria biologica – Scrive DIT: ““Francesco Bartolozzi e Carlo Dominichini fin dai primordi della Discesa in canoa hanno promosso durante la settimana canoistica del Tevere l’agricoltura biologica. Per questo motivo sono molto fiero dell’incontro, promosso da European Consumers di Vittorio Marinelli sul tema dell’agricoltura biologica in Umbria durante la sosta serale ad Umbertide del 25 aprile p.v..”

Viterbo. Un impegno per la valorizzazione termale – Scrive Giovanni Faperdue: “Care amiche, cari amici, oggi affronto un tema che mi riguarda molto da vicino. Vi annunzio che ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni comunali di Viterbo, come consigliere nella lista civica di “Insieme per il territorio con Bonatesta”. La mia scelta è motivata dalla necessità di avere cura del comparto termale..” – Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/04/giovanni-faperdue-viterbo-deve-essere.html

Treia in festa con i Precursori – Annunciazione – Il Circolo Vegetariano VV.TT. festeggia la sua fondazione, con la Festa dei Precursori, quest’anno l’evento, che è giunto alla sua XXIX edizione, si terrà dal 25 al 28 aprile 2013, nella sede del Circolo a Treia (in vicolo Sacchette 15/a). Di seguito alcuni eventi che si susseguiranno durante la Festa dei Precursori, con il patrocinio morale del Comune di Treia e della Proloco. La mattina del 25 aprile 2013, h. 10.30, si terrà un’escursione erboristica..” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/04/treia-annunciazione-il-circolo.html

Scrive Delia: “Grazie Paolo per la segnalazione, non so nulla di Bioregionalismo Ecologia Profonda e Spiritualità Laica, concetti da cui mi sento istintivamente attratta. Leggerò dunque con interesse il tuo libro “Riciclaggio della Memoria” che ho già ordinato. Sono pienamente d’accordo con te circa il veganismo: il solo fatto che esso richieda integrazione indica che la dieta è sbagliata. Un caro saluto”

Oggi arrivano a Treia Caterina ed anche Michele con Fabiola, Upahar e Venu e pure Sonia. Domani mattina inizia la Festa dei Precusori, avrò un bel po’ da fare e chissà se riuscirò a redigere il Giornaletto. Speriamo bene! Ciao a tutti, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ogni fallimento è una pietra miliare del tuo successo.
Ogni difficoltà è una prova per il tuo coraggio.
Ogni tentazione è un test per la tua forza spirituale.”
(Swami Sivananda)

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Più M5S e meno Grillo, OGM, mobilità ecologica, civiltà panteista, Marina Canino, ubris totale, la Roma che ricordo

Il Giornaletto di Saul del 28 marzo 2013 – Più M5S e meno Grillo, OGM, mobilità ecologica, civiltà panteista, Marina Canino, ubris totale, la Roma che ricordo

Care, cari,

Ecco perché non appoggiamo un governo Bersani – Scrive Vito Crimi: “Il Movimento 5 Stelle ricorda che la procedura di conferimento del voto di fiducia nasce con il preciso scopo di far nascere un Governo creando una stabile maggioranza politica. Le votazioni sono nominali, a scrutinio palese, perché i parlamentari, se favorevoli, possano assumersi la responsabilità politica personale di sostenere un Governo, e di farlo in modo stabile. Un impegno così oneroso non può essere sostenuto dal Movimento 5 stelle a favore del Partito Democratico e del suo attuale leader Bersani, e vogliamo qui elencare alcune delle ragioni….” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/03/27/le-ragioni-di-vito-crimi-sul-perche-il-m5s-non-intende-appoggiare-un-governo-bersani/

Metodo Grillo – A commento dell’articolo sul “metodo Grillo” mi scrive Marina: “NON SONO AFFATTO D’ACCORDO! SEI ANCHE TU MANIPOLATO DALL’INFAME INFORMAZIONE DEI SOLITI?!”

Mia rispostina: “Beh si è può essere d’accordo e non d’accordo… ma non cambia l’umanità di fondo da ognuno rappresentata… Non ti sarai un po’ troppo “ideologizzata” cara Marina!? Quello che sogno è un Movimento senza stelle, in questo caso senza Grillo e Casaleggio, composto di persone consapevoli e responsabili (nel senso antico del termine, ovvero persone capaci di dare una risposta (respons abilis) e non semplicemente di reagire sulla base di un “programma precostituito” senza nemmeno sapere se sia buono o cattivo per la comunità e per il momento in cui viviamo… bisogna saper riconoscere le situazioni correnti e rispondere adeguatamente” – Leggete altri commenti ed interventi nel link: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/03/metodo-grillo-meglio-comandare-che.html

Geografia bioregionale – Scrive G.F, geografo, a commento dell’articolo http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/2013/03/12/bioregionalismo_ed_il_risvegli.html : “…sono al corrente della Rete Bioregionale e più volte sono andato sul vostro sito. Conoscevo la proposta dei geografi, se ne parlava inter nos già tempo fa. Le province così come sono strutturate non hanno senso, sono costruite su vecchissime basi statistiche poco conformi alle reali esigenze territoriali, di accessibilità, di infrastrutturazione, di morfologia, di caratteri unitari di vario tipo. Solo che ormai in molte di queste si è radicata una forte identità difficile da estirpare, connessa al voto clientelare, e la questione andrebbe affrontata di petto. Occorrerebbe fare tabula rasa di tutte le province e rifarle ex novo con  criteri stabiliti non solo numerici, ma ci vogliono soldi, tempo e un cambio di mentalità. Oppure l’abolizione delle province, se le regioni funzionassero e non fossero anch’esse un coacervo del voto di scambio, e ancora di più della malavita…”

Sistema marcio – Scrive Guido Grossi: “Come è strano il mondo: troviamo normale che l’Italia debba pagare alle banche private internazionali tassi diversi da quelli che paga la Germania per finanziare il debito pubblico. Non siamo mica tutti uguali… ci sono quelli virtuosi e quelli meno virtuosi.. poi accettiamo l’idea che la BCE, quando eroga i soldi alle banche private internazionali, applichi lo stesso tasso, 0,75% a tutte, sapendo perfettamente che ci sono quelle più virtuose, quelle meno virtuose…

Commento di Caterina: “E dico io: (ma se un paese è meno “virtuoso” che in questo momento vuol dire semplicemente che è più povero, gli applicano interessi più alti così si indebita sempre più? è qui secondo me che sta il marcio ed anche la “cattiveria” dei più ricchi”

Milano a passo d’uomo – Scrive Mobilità Nuova: “Il 4 maggio a Milano si terrà la manifestazione nazionale indetta dalla Rete per la Mobilità Nuova: una cordata di cittadini impegnati per la promozione di un modello di mobilità che metta al centro della progettazione delle infrastrutture del Paese non più la circolazione delle auto, ma i bisogni delle persone….” – Continua, con nostra adesione e varie indicazioni:
http://retedellereti.blogspot.it/2013/03/milano-4-maggio-2013-passo-duomo-per.html

Lotta per la presidenza – Scrive Fabrizio Belloni: “Pur non essendo una Repubblica Presidenziale, la figura del capo dello Stato, anche se incarnata ogni volta da un peggior figuro ha assunto una rilevanza che va al di là della Costituzione. Ed il dimenarsi della casta dimostra che i partiti non esistono più, almeno come forze operanti, essi ululano contro la magistratura, che altro non fa se non occupare lo spazio che la politica inesistente ha lasciato libero. E quando le forze sociali (non solo i partiti, ma anche i sindacati, i cosiddetti “ordini”, ecc) non funzionano più, sale alla ribalta l’Istituzione. Ed il presidente, anche se di una repubblichetta delle banane, acquisisce un potere certo, duraturo (sette anni!), decisivo. E’ solo la sempre solita lotta di potere, la miserabile guerra per la poltrona e per gli affari”

Roma. Imparare a mangiar sano – Scrive Claudia Minenna, sessuologa e psicoterapeuta: ”L’assunzione errata di alimenti, sia nella quantità che nella qualità, può essere uno dei fattori principali nella determinazione di stati patologici quali: ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, sovrappeso e obesità, carie dentarie, osteoporosi, litiasi biliare e steatosi epatica, diabete tipo 2, malattie metaboliche, gozzo da carenza iodica, alcune forme di tumori. Diversamente, una alimentazione ricca di frutta, verdura e con un adeguato contenuto di cereali e legumi protegge dalla comparsa di diverse patologie, in particolare alcuni tipi di tumori e malattie cardiovascolari ed aiuta a mantenere il peso corporeo nella norma…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/03/27/roma-22-aprile-2013-percorso-vegetariano-di-psicoeducazione-alimentare/

Francavilla. Territorio Zero – Scrive Alessandro Marescotti: “Giovedì 28 marzo 2013, alle ore 18:00, alla libreria Ubik di via Regina Elena n.83 a Francavilla Fontana, sarà presentato il libro “Territorio Zero”. Ospite della serata l’autore, Angelo Consoli, presidente del CETRI e direttore dell’Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin. Introduzione del prof. Vincenzo Cavallo e intervento dell’ing. Angelo Semerano.

Viterbo. Inaugurazione M5S – Scrive Stefano Fiori: “Inaugurazione della sede M5S in Piazza del Gesù, Giovedì 28 Marzo alle ore 18:00. Sarà un luogo di incontro con i cittadini per arricchire le iniziative avviate. Info. grilliviterbesi@gmail.com “

Le radici della civiltà – Scrive Francesco Paolo d’Auria: “ ..sulla parola civiltà esiste la interpretazione filosofica che io condivido solo in parte essendo per me la civiltà anche sinonimo di progresso. Non basta intendere per civiltà l’evoluzione del pensiero, tanto è vero che i grandi pensatori dell’antichità erano non solo pensatori ma matematici, fisici, astronomi e così via. Tornando a bomba, oggi la civiltà non è più quella del pensiero ma quella dei consumi, quella della tecnologia. E’ incivile chi, come me, non sa usare il computer come i grillini che pare siano dei maghi della tastiera, del twitter e del telefonino i phone .. di conseguenza io sono incivile e i grillini civilissimi. Pare che il Papa stia inseguendo questo concetto di civiltà e, nel frattempo, non si sa mai, per tema di fare la fine di Benedetto emerito, non fa che ingraziarsi ad ogni occasione i…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/03/il-paganesimo-come-radice-di-civilta.html

Civita Castellana. Programmi agricoli – Scrive Adele: “Caro Paolo, come attivista del M5S vorrei precisare che c’è un nutrito programma sull’agricoltura che abbiamo presentato tramite i nostri Portavoce alla Regione Lazio e per vederlo basta andare sul Blog e scaricarlo. Inoltre nella sede di Civita Castellana dove vivo è appena partito un tavolo di lavoro per riunire gli esperti del settore agricolo… chiunque voglia partecipare è benvenuto. Per il resto, sono appena entrati questi ragazzi nelle istituzioni e a me sembra che già la musica sia cambiata… diamogli tempo, a mandare tutto alle ortiche si fa in un attimo, un bacione a Caterina, la vostra sempre ottimista”

Mia rispostina: “Cara Adele, come stai? Qui fa un po’ freddino ancora stenta la primavera, forse dal lato del Tirreno è meno freddo, chissà… Interessante il programma che volete portare avanti per la Regione Lazio, nel caso contattate il prof. Giuseppe Altieri che sta anche collaborando con alcuni senatori M5S per tamponare gli ogm……ed anche il prof. Benito Castorina che si occupa di vetiver. Per quanto riguarda il M5S ti informo che l’ho votato anch’io ed è per questo che me la prendo a cuore sul suo futuro.. non ce l’ho con i grillini e nemmeno con Grillo solo che se si vuole che il movimento cresca Grillo deve lasciare la gestione democratica agli eletti, che debbono a loro volta crescere…”

Ancona. Contro l’elettrodotto Fano Teramo – Scrive Barbara Archeri: “INCONTRO DEI COMITATI RIGUARDANTE IL PROGETTO ELETTRODOTTO FANO-TERAMO. GIOVEDI’ 11 APRILE 2013, ORE 9,45, VIA TIZIANO 44 PRESSO LA SEDE REGIONE MARCHE AD ANCONA. Info. comitatoaltafiastrella@gmail.com”

Cambiamenti climatici innegabili – Scrive Filippo Mariani: “Se c’è ancora qualche saccente in malafede che dice che i cambiamenti climatici ed i fenomeni estremi meteo sono solo una fantasia di ambientalisti e catastrofisti visionari, si faccia avanti! Quello che è accaduto la settimana appena terminata ha dell’incredibile. Chi ha visto il film “the day after tomorrow” ricorderà la scena in cui iniziano a grandinare palle di ghiaccio grosse come meloni. Era pura fiction allora, oggi invece è realtà! Non è di tutti i giorni che una serie di violente tempeste di grandine procurassero morte e distruzione.” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/03/cambiamenti-climatici-innegabili-europa.html

Ecologia e signoraggio bancario – Scrive A.F. commento dell’articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/03/26/ecologia-profonda-ed-analisi-su-signoraggio-giudeofobia-e-varie-ideologie/: “Cari/e signori/e, altro che “superamento degli steccati ideologici” qui rispunta continuamente la divisione in “noi” e “loro” dove “l’altro” è sempre “inferiore”, “retropensante”, “subumano”, “criminale”, etc. etc. insomma il “vezzo” di criticare, attaccare, demonizzare la persona, non le sue idee e/od azioni. Appare in tutta la sua evidente concretezza l’immagine, come giustamente scriveva Jean-François Revel che “L’ideologia è quella brutta bestia che pensa al posto tuo”. Ma non è questo l’unico problema dell’eterna “logomachia” (”guerra delle parole”, in greco) di cui molti sono vittime, spesso inconsapevoli, ma a volte anche carnefici..” – Continua in calce al link con altri commenti e mia rispostina

Putin chiede un Brics speciale – Scrive Dedefensa: “Il presidente russo Putin ha annunciato che proporrà, alla prossima riunione dei BRICS del 26-27 marzo a Durban, in Sud Africa, una decisa estensione del ruolo principalmente economico di questo gruppo di cinque potenze, finora abitualmente viene definito troppo frettolosamente, “mondo emergente”….”

Piani diabolici in corso – Scrive Joe Fallisi: “Uno dei motivi per cui il repellente vampiro  si è posato sulla giugulare libica è perché essa contiene enormi quantità non solo di sangue-petrolio, ma anche di sangue-acqua… sì, acqua d’ottima qualità, che grazie ai regali orwelliani lo sarà sempre meno. Ci troviamo in pienissimo Kali Yuga, e i Signori del caos nella dissoluzione sono a casa loro. La conquista usuraia del mondo ne prevede anche l’impestamento, perché alla base c’è l’ubris totale, ovvero la pretesa di ri-creare, come unici rappresentanti in terra del mostro Yahweh, veri semidei infernali, un neo-mondo, una neo-natura (compreso il neo-cibo e la neo-acqua). Sembra allucinazione o fantascienza. Tra non molti anni sarà la realtà”
Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/03/ubris-totale-e-monatti-del-kali-yuga.html

Roma. Sciamanesimo e vestalità – Scrive Vesta: “ Il 4 APRILE ORE 17,30 a “LETTERE CAFFE’” via di San Francesco a Ripa 100 (Trastevere) Roma, MARINA CANINO, studiosa di MAGIA, MITI, ASTROLOGIA e DIVINAZIONE presenterà il libro di CORRADO CARDOSO “LUPI, SCIAMANI, GUERRIERI: alle ORIGINI dei LATINI” conversazione aperta sul tema: SCIAMANESIMO delle ORIGINI ed ELEMENTI SCIAMANICI nella ILIADE, nelle Tradizioni popolari ed altrove. MAGIA e SCIAMANESIMO sono le tradizioni più antiche ed anche più universali che si conoscano. Anche il grande brodo del VILLAGGIO GLOBALE contiene molti più elementi sciamanici (INTERNET, SPETTACOLO) di quanto non sembri a prima vista. OBLIO e STRUMENTALIZZAZIONE sono stati il destino di un patrimonio vastissimo e ricchissimo, che oggi potrebbe essere risolutore su qualsiasi piano, dall’amore alla guerra, dall’architettura all’economia. Info: 339.5772560″

La Roma che ricordo – Per me Roma è solo un ricordo. Un pezzo della mia vita sta a Roma ma non ce la faccio a ritrovarvi le mie radice pelose. Da Roma me ne sono andato per sempre….. Questo in parte mi preoccupa poiché se dovessi scrivere un libro su Roma, come pare che dovrei fare prima o poi, come farò a presentarlo a Roma? Come potrò affrontare la madre matrigna bellamente e coraggiosamente senza svenire per la puzza dei sottopassaggi, senza sentirmi appiccicato di sudiciume fino al midollo, senza strabuzzare gli occhi sulle nefandezze delle strade delle piazze irriconoscibili e deturpate? Chi mi confermerà che quella è proprio Roma, la Roma che ricordo? Eppure, l’amico Michele Meomartino mi ha comunicato che è stato nominato “responsabile” di una nuova collana chiamata Olis, con la casa editrice Tracce, con cui uscirà a breve il mio libro “Riciclaggio della Memoria”. La novità confidatami da Michele mi ha incoraggiato a ripescare nelle mie memorie. Visto che, prima o poi, potranno trovare accoglienza editoriale per la gloria futura della capitale che mi diede i natali e mi vide crescere. Roma è stato anche il luogo in cui vissi l’esperienza più forte di ascetismo e dove incontrai numerosi santi e saggi..” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/03/la-roma-che-ricordo-e-lincontro.html

E con ciò pure oggi vi saluto, ciao, Saul/Paolo

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“Hanno distrutto il tuo amore e ti hanno dato una logica priva di vita.
Hanno distrutto la tua intelligenza e l’hanno sostituita con l‘intelletto.
Hanno distrutto la tua vita, la tua vitalità e ti hanno imposto un modello di vita impantanato, un programma di vita.
Hanno distrutto tutta la tua celebrazione e ti hanno trasformato in un bene di mercato”
(Georges Ivanovitch Gurdjieff

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“Torneremo infine tutti riabitanti di questa nostra Madre Terra… che mai abbiamo lasciato se non nel pensiero. Bentornati a Casa…..” (Saul Arpino)

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Ecologia profonda, bioregionalismo e biologia facile facile: “Dalle molecole all’uomo e dall’uomo a…”

Mi è venuta l’ispirazione di scrivere un articolo sull’inquinamento causato dall’agricoltura intensiva e dal tentativo in corso di dominare il mondo utilizzando le sementi, sia quelle selezionate per le piante sterili sia quelle ogm.

Alcuni potentati economici, ben indirizzati e determinati, hanno -dagli ultimi sessanta anni in poi-obbligato il sistema agricolo a dipendere dai fertilizzanti chimici e dai veleni erbicidi. Pian piano tutte le falde acquifere saranno inquinate e l’acqua diventerà un bene preziosissimo e l’agricoltura, che sino a pochi anni fa era fonte di nutrimento per l’uomo, diventerà la causa della sua rovina. Inoltre la detenzione di sementi brevettate e la trasformazione dell’ambiente porterà a carestie indicibili ed allo sterminio di intere popolazioni. A chi interessa tutto ciò? Non è solo un meccanismo di sfruttamento economico, dietro c’è una sorta di piano strategico per il dominio del mondo.

Ma vediamo come è cominciato questo strazio. Tutto ha inizio con la vittoria del sistema americano che ha esportato in tutto il mondo il criterio alimentare basato sulla separazione del modello agricolo tradizionale. La scissione è basata sull’aumento del consumo di carne. Allontanati gli animali dalla campagna e rinchiusili negli allevamenti intensivi, avendo cioè creato una frattura fra il mondo contadino tradizionale che viveva in simbiosi con la presenza di animali nei campi, ed avendo trasformato sia la produzione agricola che l’allevamento in scomparto produttivo industriale, si è creata la prima separazione in quel delicato organismo vitale che aveva sino alla metà del secolo scorso consentito il mantenimento di un delicato equilibrio: uomo, natura, animali. Scisse le due metà di un’unica cellula, ovvero quella della compresenza e simbiosi fra vita animale e vegetale. Si è potuto procedere al successivo passo alienante: l’incremento nell’allevamento di animali da carne con sistemi industriali e il contemporaneo sviluppo agricolo essenzialmente basato sul sistema delle monoculture. Per nutrire gli animali non più compartecipi del sistema naturale si è passati alla creazione di apposite coltivazioni preposte al loro ingrasso, con alimenti che gli animali non avrebbero mai trovato in natura, essendo precedentemente abituati e predisposti al consumo di erbe sul campo. Non solo gli animali si nutrivano di erbe spontanee ma contribuivano alla concimazione diretta dei fondi ed al riposo di terreni che subivano così un ciclo di diverse utilizzazioni e riposo. Il problema delle cosiddette erbe infestanti non esisteva, tutto rientrava in un normale procedere della vita naturale.

Ma allontanati gli animali dai campi e dovendo approfittare al massimo della capacità produttiva degli stessi terreni ecco che giocoforza è stato necessario ricorrere all’utilizzo di concimi artificiali e di diserbanti. Inoltre questo processo si è ingigantito mano a mano che le necessità di carne aumentavano, dovendo inoltre soddisfare le esigenze di una numero crescente di persone che entravano nel meccanismo consumistico. E l’accesso a quantità di cibo mai prima ottenuto con i sistemi tradizionali ha contemporaneamente fatto incrementare la presenza umana sul pianeta. Più gli umani aumentano, più carne si consuma, più servono terreni agricoli, più si tagliano le foreste, più si utilizzano concimi chimici e veleni.

Ricordo alcuni anni fa il problema che era subentrato nell’isola di Montecristo, in seguito all’aumento massiccio della popolazione di roditori emigrativi. I topi avevano invaso l’isola distruggendo ogni altra forma vivente, mangiando le uova di uccelli, consumando ogni risorsa alimentare… finché il loro numero era tanto cresciuto da causare un’implosione… La natura si aggiusta da sé.

Probabilmente è quanto avverrà anche alla specie umana. Anche perché le fonti di inquinamento e di distruzione dell’habitat non sono solo quelle sinora menzionate. Vanno aggiunte le distruzioni deliberate per scopi di guerra, l’uso indiscriminato di risorse sotterranee e conseguenti sconquassi tellurici, la polluzione atmosferica causata dall’uso massiccio di combustibili fossili, l’avvelenamento di sempre maggiori aree verdi, etc.

La piaga umana sta impestando il pianeta sino alle midolla.

E come se non bastasse la produzione del cibo sta passando sempre più in mani private, sta diventando un affare economico controllato accuratamente da multinazionali, le stesse che compartecipano alla finanza mondiale, e queste multinazionali hanno in mano la produzione e possono quindi creare crisi alimentari pilotate per mantenere un controllo reale sulla popolazione del globo. Le carestie sono ormai un’arma in mano ai potentati economici. Tra l’altro l’inquinamento fa si che l’acqua potabile sia diventata una rarità ed una fonte di ulteriore speculazione. Su un pianeta composto da tre quarti di acqua ecco che l’acqua manca….

Ma andiamo un po’ per ordine. Parliamo dell’utilizzo dei combustibili fossili che ebbe inizio per merito dei petrolieri americani, i quali una volta cominciato il bussinnes lo hanno esportato in tutto il mondo, condizionando lo sviluppo industriale all’uso del petrolio. Il petrolio ormai serve al funzionamento di tutto il sistema, ma intendiamoci non è in se stesso il progresso e le invenzioni tecnologiche e meccaniche che creano inquinamento, a parte l’aspetto dell’eccesso consumistico, bensì il loro funzionamento, l’energia alla quale questi mezzi attingono.

Eppure bruciare combustibili fossili a fini energetici ed industriali è risaputo che contribuisce alla formazione di anidride carbonica e questa a sua volta procura l’effetto serra. Non si può azzardare nemmeno una previsione circa gli effetti futuri del turbamento provocato dall’uomo nel ciclo naturale.

Ma tornando al problema ambientale causato dall’agricoltura industriale. Vediamo che dal 1900 ad oggi l’azoto usato come fertilizzante è aumentato di mille volte. L’interferenza dell’agricoltura sui cicli naturali è superiore a quella causata da ogni altro ciclo, compreso quello del ricambio atmosferico in seguito all’aumento di CO2, e questo perché l’azoto finisce nelle falde acquifere, nei fiumi, nei laghi e nei mari, e fa aumentare la crescita di alghe e piante che soffocano le acque e le rendono morte per eutrofizzazione. Inoltre se a ciò si aggiunge l’uso obbligato di diserbanti sparsi a piene mani sulle coltivazioni ecco che scopriamo che, con la nostra stupida mania di guadagno, stiamo avvelenando l’acqua del pianeta e procurando la fine di un ciclo vitale indispensabile al mantenimento della vita.

Aggiungiamoci poi l’inquinamento delle acque causate dall’allevamento industriale e dal sistema fognario umano e vediamo finalmente che noi stessi ci stiamo scavando la fossa, che noi stessi stiamo strozzandoci con le nostre mani.

E chi ci da questa capacità? Chi chi spinge a farlo? Le famose multinazionali che controllano il ciclo alimentare e tutto ciò che si muove sulla faccia della terra. E di chi sono queste multinazionali?
Beh questo non posso dirvelo altrimenti mi taccereste di…

Paolo D’Arpini

……………………..

Commento di Caterina Regazzi: “Mi pare molto bello, anche se non sono d’accordo con il primo paragrafo. Secondo me, dopo una prima fare di euforia distruttiva e di menefreghismo nei confronti dell’ambiente, sta subentrando una certa coscienza, che, pur essendo ancora il sistema in mano alle multinazionali, sta facendo si che ci sia un minimo dico un minimo di maggiore attenzione. Le acque credo siano oggi meno inquinate di venti anni fa ed anche le terre sono meno bombardate di antiparassitari e diserbanti. Mi è capitato già più volte, nel corso del mio lavoro, intervistando allevatori che sono anche agricoltori (fortunatamente) di sapere che usano pochissimi o niente prodotti sui campi e anche pochi sugli animali…
Il problema sementi e ogm lo sento invece come molto urgente da
affrontare non so quanto l’Italia ancora potrà resistere a non usar
gli ogm e le sementi potranno salvarsi solo grazie a pochi buoni
volontari come Teodoro Margarita, si, ma per gli ortaggi e per qualche coltura minore… ma il grano, il mais, i cereali che attualmente vengono
coltivati su grosse estensioni, sono destinati ad essere coltivati
solo a partire da sementi “brevettate”. O c’è qualche altra soluzione?
Si possono brevettare le sementi tradizionali? A che costi?”

Mia rispostina: “Grazie Amore per le tue sagge considerazioni, che pubblico come commento. Rispondo in merito agli interrogativi da te sollevati: l’inquinamento non ha raggiunto il suo climax, è ancora in superficie, pian piano scenderà ed allora saranno guai… Bisognerebbe cercare di fermare il processo immediatamente e trovare soluzioni per il riassorbimento degli inquinanti, come quella ad esempio proposta da Benito Castorina con il vetiver, etc.
Se è diminuito l’uso dei diserbanti ed antiparassitari non so, non credo… soprattutto perché per ogni campo qui da noi coltivato biologicamente, a livello mondiale spuntano fuori milioni di ettari disboscati e coltivati industrialmente. Il pianeta è una palla in cui tutto circola. Il problema degli OGM diventa sempre più grave.. ed hai visto anche tu quali sono state le decisioni dell’UE rispetto alla loro immissione… Poi il fatto che le sementi possano essere registrate -ma solo da grosse aziende- pone in forse il riciclo naturale e la biodiversità.
Bisogna fare di più… soprattutto bisogna spingere sul vegetarismo e
sull’abbassamento dei consumi, iniziando dal livello più basso, quello
personale….”

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Piove, governo ladro, e l’Italia frana (ma serve ad aumentare il PIL)

C’era chi aveva previsto tutto: oltre quarant’anni fa. E’ il 1973 e Antonio Cederna, sul Corriere della Sera del 3 gennaio, ripete la sua lezione, per i posteri: “Un’Italia che frana e si sbriciola non appena piove per due giorni di fila, ecco l’immagine che subito ci propone il 1973, quasi a imporre alla nostra attenzione il problema di fondo e il più trascurato della politica italiana: la difesa dell’ambiente, la sicurezza del suolo, la pianificazione urbanistica. I disastri arrivano ormai a ritmo accelerato: e tutti dovremmo aver capito che ben poco essi hanno di “naturale” poiché la loro causa prima sta nell’incuria, nell’ignavia, nel disprezzo che i governi da decenni dimostrano per la stessa sopravvivenza fisica del fu giardino d’Europa e per l’incolumità dei suoi abitanti.”

L’italia va sott’acqua. Perché i fiumi esondano alle prime piogge? Semplice non esiste più una barriera naturale. I fiumi sono irregimentati con muraglie che prima o poi si sgretolano, o vengono superati senza incontrare resistenza, perché morte, perché non possono opporsi al movimento delle acque in piena. L’unica cosa che potrebbe opporsi alle alluvioni, alle frane ed agli smottamenti sarebbe un contenimento “vivo” che invece è stato sradicato accuratamente dall’uomo. La siepe di erbe perenni, oltre a risolvere il problema del consolidamento dei versanti in frana, è un presidio per prevenire le frane e per arricchire le falde acquifere ed evitare il processo di desertificazione. Infatti, la siepe (ed in particolar modo quella di vetiver dalle lunghe radici), forma una barriera filtrante che trattiene i detriti a monte e lascia passare verso valle solo l’acqua e i limi sottili che si arrestano nelle immediate vicinanze. La siepe rallenta la velocità dell’acqua consentendole di penetrare nel terreno e mantenerlo umido, arricchendo le falde.

L’acqua, ridotta la velocità e depurata dai detriti trattenuti dalla siepe, giunge nei canali con un carico inquinante ridotto e nelle quantità fisiologiche, evitando così le possibilità d’alluvione.

Ma i governi, pur che la causa del “maltempo” sta nelle decisioni politiche ed economiche da loro prese, continuano a preoccuparsi dell’emergenza contingente senza occuparsi di prevenire. Gli interventi urgenti contro i danni dovuti alle tempeste e alluvioni in questi ultimi anni sono aumentati in proporzione geometrica. Si è passati da un evento catastrofico ogni due o tre anni, causato da fenomeni meteorologici, a quattro o cinque interventi ogni anno.

Tutto questo ha dei costi, non solo in vite umane, ma in soldi. Buona parte delle risorse di un Paese come l’Italia, dall’economia fragile, finiscono per pagare i danni a cose, animali e persone causati da questi eventi calamitosi.

Senza voler passare per complottista e tirare in ballo l’effetto serra, l’inquinamento industriale, gli OGM, le scie chimiche, HAARP, guerre meteo, etc. tutto ciò rientra in un disegno chiamato “economia delle catastrofi” che evidentemente serve ad incrementare il PIL.

Ecco i nomi di operatori economici che hanno lavorato per ottenere questi risultati, negli ultimi tempi: Mario Draghi, da Vicepresidente Goldman Sachs a Governatore della Banca d’Italia e BCE. Mario Monti, dalla Commissione Europea sulla concorrenza alla Goldman Sachs; nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica G. Napolitano (2011) ed attualmente al governo del paese.

Paolo D’Arpini

Portavoce Rete Bioregionale Italiana

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Ecologia profonda, bioregionalismo, spiritualità della natura… Pensieri sciolti e resoconto di Riccardo Oliva sull’Incontro Collettivo Ecologista 2012

La tre giorni prevista per l’Incontro Collettivo Ecologista in occasione del Solstizio d’Estate 2012, si è tenuta nel Campo del Vetiver, la pianta dei mille segreti e soluzioni, in un ambiente ancora fortunatamente poco antropizzato dall’uomo, che ha permesso così di respirare una atmosfera diversa, finalmente lontana dalle scorie e dal cemento che non solo esteriormente accompagnano le nostre vite.

È stato un appuntamento intenso nel suo volersi ricollegare al sacro e attivo nel suo preferire quell’essere propositivi alla sterile ed infruttuosa tendenza a cercare polemiche a tutti i costi; ci auguriamo che le esperienze vissute o i messaggi lanciati, possano essere segnali incoraggianti o formativi in chi ha partecipato, perché si è voluto anche intenzionalmente giocare e riflettere, accompagnati dalle ritualità del mondo antico e delle note musicali, affrontando chiavi di lettura dell’attualità con tutti i limiti imposti dalla vita moderna, cercando di mantenere una condivisione con i cicli stagionali della Natura e cercando infine anche di trascorrere quel poco tempo, con un orientamento autosufficiente e funzionale, rivolto prima alla comunità e poi a se stessi.

I diversi momenti in cui sempre in cerchio, a dimostrazione di voler seguire l’esempio insegnatoci dalla Natura stessa, mai statica e fissa ma che ruota in dinamica attraverso i suoi tempi, le sue vibrazioni, i suoi suoni, i suoi colori, le sue energie etc. e che anche quando in apparenza ci appare ferma, nella realtà si muove anche se non tutti sono in grado di percepire appieno questo suo muoversi, abbiamo voluto affrontare tutti i possibili campi dello scibile, con un simposio in cui si sono alternati confronti a volte anche piuttosto accesi perché autentici, su proprie visioni soggettive o del mondo, religioni, ecologia profonda, spiritualità della Natura, yoga e sciamanesimo, unicità e molteplicità del Tutto, alimentazione vegetariana e medicine naturali, colori e sapori dei cibi, conoscenza delle erbe, igienismo e de-programmazione mentale, difesa della propria terra contro l’inquinamento geneticamente modificato, stile di vita, usurocrazia monetaria e signoraggio bancario, economia del dono e conseguente bellezza nel donarsi, tradizioni antiche e dimensioni sottili, verità controllate dal potere, politica, violenza o non violenza, fisica o verbale, nei confronti degli umani o di chi abita insieme a noi il pianeta, ma anche sentimenti assolutamente personali o situazioni piuttosto intime.

Tutto questo è avvenuto attraverso uno strumento che ha ritmato tutte le conversazioni che di volta in volta e con l’aggiunta di nuove persone andavano a crearsi: il bastone della parola a cui alla sua auctoritas tutti dovevano attenersi, un asse verticale che non poteva essere interrotto o scalfito da nessuno, una sorta di dirittura o calma interiore, una autodisciplina ed un autocontrollo che doveva per forza di cose esserci perché favoriva l’ascolto dell’altro anche se si era in disaccordo con lui e manteneva risanata sempre quella viva energia all’interno di quel cerchio, l’equilibrio e l’armonia, nonostante le possibili divergenze che potevano intercorrere visto che ognuno di noi rappresenta una natura irripetibile e differente rispetto all’altra.

È necessario quindi che a quel bastone, elemento di caratterizzazione forte e maschile, debba far seguito un elemento dolce e femminile, che come nel Tao è fondamentale da inserire se si vuole tendere consapevolmente all’Uno e non limitarsi solo alle dualità figlie della nostra manifestazione; così alla sua sommità si decide di porre un rametto di iperico, simbolo solstiziale e fecondo della Natura che circonda la stessa ghirlanda immersa tra verdeggianti prati e dorati raggi solari.

In questi momenti, in cui si ricerca quella propria consapevolezza interiore e in cui si cerca di mantenere la mente ricettiva e il cuore aperto alle possibilità di un confronto sarebbe forse più propizio al Sé, non illudere il proprio Ego di avere una bacchetta magica per risolvere tutti problemi o di possedere nelle proprie tasche un manuale tascabile della verità rivelata, ma piuttosto avere il coraggio di mettere da parte le proprie maschere o corazze, mettendo a nudo la propria vera identità.

Si inizia questo incontro venerdì 22 e come buon auspicio per l’avventura che si andrà a profilare, come Memento Naturae decidiamo di preparare una calorosa accoglienza agli ospiti in attesa e a contribuire a risolvere eventuali problemi logistici per gli organizzatori dell’evento, fornendo indicazioni utili, aiutando chi non è auto-munito, o svolgendo piccoli lavori per le sistemazioni del campo; ma per fare questa accoglienza non dobbiamo essere da soli, ma vogliamo riuscire a coinvolgere in perfetto stile bioregionale, chi vive in quel luogo e chi può raccontarci con l’esperienza diretta quel territorio di Aprilia che abbiamo scelto e deciso insieme mesi prima dell’incontro.

Il risultato è gratificante perché diversi insegnanti di un comprensorio si metteranno a completa disposizione per la riuscita della cosa, donando le loro prelibatezze locali fatte in maniera artigianale, i loro segreti nascosti nelle erbe selvatiche e tramandati dalle loro famiglie, le loro conoscenze astronomiche e geologiche dei fossi presenti nell’area del vulcano laziale; queste occasioni permetteranno di creare momenti magici durante i giorni e le notti che verranno trascorsi. Ma gli ospiti e gli ospitanti non sono solo persone e ci sono altre testimonianze che vanno assolutamente considerate; così per salutare e ringraziare il genius loci del luogo in cui andremo a stabilirci, sistemiamo un palus incoronato da una ghirlanda solstiziale, a voler rappresentare i quattro elementi indicati coi loro specifici colori, che oltre a collegare il mito della fondazione di Aprilia con il mito di Roma, andrà a scoccare l’orologio naturale che con il gioco delle ombre formate dai passaggi del sole, ci porterà ad una dimensione lontana dal tempo artificiale con cui condividiamo le nostre frenetiche ore.

Se a questo aggiungiamo uno sguardo notturno degli occhi e delle forme che qualcuno riesce bene ad intravedere e scoprire nelle penetranti luminosità del cielo accompagnate dai versi delle mitologie più arcaiche, troppo spesso violentato da un inquinamento luminoso che ne offusca la piena lettura; se a questo aggiungiamo il salto nel fuoco scandito da un tamburo sciamanico che vuole battere forte nel nostro cuore per insegnarci a non fermarci ma ad andare oltre quelle fiamme che si alzano e che non sono altro che impedimenti interiori e barriere limitanti e mentali che tutti in diversi grado abbiamo; se a questo aggiungiamo l’abluzione purificatrice per i nostri corpi di una acqua di fonte che si trasforma nella notte gradualmente con le sue piante immerse nel suo mnemonico fluire della vita del cosmo, abbiamo reso un quadro poetico dell’esperienze che molti, se non tutti, crediamo possano aver provato.

Ciò indica che la semplicità e l’essenzialità di seguire le pagine di un libro scritto non dalle nostre mani e presente istantaneamente sia fuori che dentro di noi, può condurre chi cerca di ottenere risposte alla sua esistenza. La vita di questa società insostenibile e completamente scollegata dal Tutto, in mano a quel potentissimo dio che si chiama Denaro e che ci tenta con i suoi bassi istinti e desideri poco nobili, vorrebbe continuamente cancellare questo bagaglio spirituale dalla nostra memoria. Anche se qualcuno sarà scettico, siamo positivi e fermamente convinti nell’affermare che questo suo tentativo non potrà mai riuscirgli!

Riccardo Oliva

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