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Roma: “Ecologia profonda, Alimentazione naturale, Spiritualità senza frontiere” dal 2 al 4 ottobre 2009 – Serre di San Sisto Via Valle delle Camene, 14 – Programma Generale

category Eventi Paolo D'Arpini 7 settembre 2009

APAI e Circolo Vegetariano VV.TT. organizzano, con il Patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura – la manifestazione  “Ecologia profonda, alimentazione naturale e spiritualità senza frontiere”  che si terrà dal 2 al 4 ottobre 2009 presso la prestigiosa Arancera delle Serre di S.Sisto  – Via Valle delle Camene 14  (strada a senso unico si prende da Terme di Caracalla – Roma).
Il programma prevede una mostra a tema, una Tavola Rotonda con intervento di una ventina tra Associazioni, Case Editrici, pubblicazioni ed Enti vari, una Conferenza Stampa e la partecipazione in qualità di sponsor (viene donato da Apai un quadro per la lotteria) ad una cena di beneficenza.

Le date -  Il 2 ottobre ricorre la festa internazionale della non violenza e della nascita di Gandhi.  Il  4 ottobre ricorre la festa nazionale del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi.

Programma di massima:

- 2 ottobre mattina : Allestimento, pomeriggio: 15,30 conferenza
stampa con invito dell’Assessore Umberto Croppi. S seguire
inaugurazione della mostra e concerto spiritualista e meditativo.  h. 17.30 – Inizio della Tavola rotonda con interventi di presentazione a cura degli organizzatori e delle Istituzioni patrocinanti.

- 3 ottobre : la mostra d’arte permane all’interno dell’Arancera per la cena
di beneficenza organizzata dall’Onlus Alfredo Agrò per  la cura e assistenza gratuite a casa dei malati di leucemia tramite una lotteria per la quale Apai offre un’opera artistica. Partecipa il Sindaco di Roma ed altre autorità istituzionali. 

- 4 ottobre : Tavola rotonda sul tema indicato, inizia la mattina alle 10.30  – pausa pranzo in cui ognuno porta qualcosa e continua nel pomeriggio dalle 15.30.  Gli interventi verranno intercalati con musica poesie e canzoni. Alle h. 19.30  chiusura dei lavori e  della mostra.

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Per tale manifestazione verrà predisposto un catalogo che verrà messo a disposizione  per gli ospiti.

Aderenti alla manifestazione:

AAM Terra Nuova – Rivista dell’Italia Naturale – Direttore Mimmo Tringale

AVI – (Ass. Vegetariana Italiana) – Responsabile Ecologia Ciro Aurigemma

Rete Bioregionale – Etain Addey, Stefano Panzarasa, Fulvio Di Dio

European Consumers – Presidente Vittorio Marinelli

Movimento per l’Etica Universale – Presidente Franco Libero Manco

Amici della Sabina e Mondo Sabino – Direttore Gianfranco Paris

Lega Abolizione Caccia – Presidente Carlo Consiglio

Municipi di Roma.it – Direttore Roberto Mercuri

Cooperativa Editoriale Le Due Città – Direttore Antonello Palieri

Aurelio Rizzacasa – Docente di filosofia all’Università di Perugia

Fabio Caporali – Docente di ecologia all’Università di Viterbo

Edoardo Torricella – Regista della Compagnia Teatrale Il Gruppo

Alberto Mengoni – Istruttore Centro Zen Nirvana

Accademia Europea – Presidente Carlo Carli

Antonio Piacentini – Edizioni Il Punto d’Incontro di Vicenza

Manuel Olivares – Scrittore su comunità, comuni ed ecovillaggi

Nico Valerio – Scrittore scientifico, esperto di alimentazione naturale  

Giorgio Vitali – Chimico, Infoquadri

Michele Trimarchi – Psicologo, presidente ISN international society of neuropsychophysiology 

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In URL il manifesto introduttivo programmatico:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

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Nota importante:  La manifestazione viene organizzata senza alcun contributo in denaro da Istituzioni o da sponsor. Le spese organizzative e di preparazione sono a carico degli organizzatori (assicurazione, cataloghi, allestimenti, arredi,  partecipazione alla cena di beneficenza, etc.). Si chiede pertanto uno sforzo comunitario per  contribuire alla  realizzazione dell’incontro.  Si  può contattare Laura Lucibello per donazioni od aiuto concreto ai lavori di preparazione: info.apai@virgilio.it  -  Cell. 333.5994451 – Oppure  offrendo il proprio contributo durante l’incontro in cui verrà aperta una apposita cassa donazioni e concorso spese.  Spero che ognuno possa responsabilizzarsi in tal senso  dimostrando la propria buona volontà compartecipativa.

Paolo D’Arpini

P.S.  Per inserimento canzoni ed interventi alla tavola rotonda: circolo.vegetariano@libero.it  Per  partecipazione artistica alla mostra d’arte: info.apai@virgilio.it

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16 giugno 2009 – “Da Calcata a Roma il passo è breve…” – Resoconto della visita di Paolo a Roma per organizzarvi un evento su ecologia profonda, alimentazione naturale e spiritualità laica (3/11 ottobre 2009)

Oggetto: Manifestazione a Roma dal 3 all’11 ottobre 2009 su “Ecologia profonda, Alimentazione naturale, Spiritualità senza frontiere” – con abbinata mostra d’arte e vari spettacoli.

Care Amiche e cari Amici,

il 16 giugno 2009, dopo almeno 7 anni (forse anche 10) di assenza, sono tornato a Roma.

Ho provato una certa reticenza ad andare e solo un forte senso del dovere mi ha spinto a partire ed a resistere alle varie situazioni ed emozioni vissute… alcune in negativo altre in positivo. Questa discesa nella capitale mi ha convinto della necessità della manifestazione che abbiamo in programma per l’inizio di ottobre ed è per questo che ho partecipato, con un sorriso determinato, all’incontro preliminare tenutosi in Piazza Campitelli con Roberta Perfetti, la gentile segretaria di Umberto Croppi assessore alla cultura del comune di Roma.

Sono ancora frastornato dopo questa visita in cui ho potuto rivedere la mia città natale, le sue bellezze sconvolgenti, la sua gente e le attività variopinte che vi si svolgono in tutte le strade del centro storico ed anche in periferia. Ed anche la pazzia di situazioni assurde e disumane. La mia accompagnatrice Laura Lucibello mi ha voluto mostrare alcuni aspetti di Roma che nemmeno conoscevo, o forse avevo dimenticato, ho ritrovato un feeling, una familiarità, con la città e questo mi è sembrato di buon auspicio per la buona riuscita dell’evento che stiamo preparando.

Il processo per coniugare lo spirito naturale, laico o francescano che sia, con le necessità sociali e mondane di vita quotidiana è stato avviato oggi a Roma attraverso la buona volontà ed il sorriso di Roberta Perfetti e Laura Lucibello che mi hanno incoraggiato e sostenuto, con la loro semplice presenza e disponibilità, ed ho provato simpatia umana e vicinanza mentre esponevo il programma per la celebrazione dell’ecologia profonda, dell’alimentazione naturale e della spiritualità senza frontiere come cura risolutiva al malessere della nostra società fortemente urbanizzata e socialmente scollata.

La manifestazione quindi si farà, nelle date indicate, il luogo non è stato ancora definitivamente stabilito, l’ipotesi è fra le Serre di Porta Metronia od il chiostro del convento di SS. Apostoli. Io personalmente propendo per il chiostro di SS. Apostoli che è in zona storica e mantiene al suo interno un’atmosfera silenziosa e spirituale. Quando stasera siamo entrati a visitare quel luogo immediatamente ho sentito che era il posto giusto per l’incontro che abbiamo in mente… ma prima di dare conferma definitiva ci riserviamo di visitare anche le Serre di Porta Metronia nei prossimi giorni.

La manifestazione prevede una mostra d’arte sul tema della spiritualità, che verrà inaugurata il pomeriggio del 3 ottobre 2009 e subito dopo vi saranno gli interventi istituzionali di apertura del convegno, con accompagnamento di canti celtici e pianoforte. Seguono gli interventi di introduzione all’argomento trattato e le prime relazioni. Il 4 ottobre, che è la ricorrenza di San Francesco, cominciando dal mattino, proseguono gli interventi dei vari relatori, a mezzodì ci sarà un intervallo pranzo nel luogo stesso dell’incontro e nel pomeriggio si conclude il convegno con poesie e musica ed altri aspetti ludici. Per la chiusura della mostra, che resta aperta sino all’11 ottobre 2009, è previsto uno “svernissage” con un incontro per riflettere sulle conclusioni e sul prosieguo del convegno e per finire un rinfresco vegetariano allietato da un allegro concertino.

Per promuove l’iniziativa l’assessorato alla Cultura del Comune di Roma ha promesso un aiuto logistico per la stampa di manifesti ed inviti, chiunque dei partecipanti al Comitato organizzativo e di coloro che leggono abbia indirizzi ai quali desidera far recapitare il cartoncino con il programma è pregato di comunicarli a Laura Lucibello, in modo da sapere quante sono le stampe richieste. Il 2 ottobre 2009 è prevista una Conferenza Stampa nella sede dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e chiunque abbia amici giornalisti che potrebbero essere invitati comunichi i nominativi sempre a Laura Lucibello.

Anche se ottobre sembra ancora lontano, vi ricordo che il tempo passa e non aspetta, perciò diamoci tutti da fare per ottenere un risultato positivo per la qualità della vita a Roma, un esempio che potrà essere utile anche per altri luoghi….

Grazie per aver letto sin qui, Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it

Per ogni aspetto organizzativo logistico contattare Laura Lucibello: info.apai@virgilio.it  

Qui di seguito un documento introduttivo consegnato oggi alla gentile Roberta.

“Ci sono così tanti doni, mio caro, ancora non aperti dal tuo giorno di nascita. Oh, ci sono così tanti regali fatti a mano, spediti per la tua vita da Dio…” (Hafiz)

Il culto degli antenati in molte delle civiltà antiche è stato il fattore coagulante per la conservazione del senso di comunità. In Cina, ad esempio, era assurto quasi a religione, infatti il confucianesimo non è altro che un sistema morale basato sul rispetto delle norme “gerarchiche” di padre/figlio – sovrano/suddito. In qualche modo questo sistema, che garantisce un ruolo alle generazioni della comunità, ha assicurato in oriente come in occidente, una crescita ordinata e rigorosamente etica della società, pur con le pecche di inevitabili eccessi, esso ha mantenuto quel processo solidaristico nato nei clan matristici anteriori, e successivamente trasmesso al patriarcato.

Questa concezione è andato avanti senza grandi sovvertimenti sino all’inizio del secolo scorso momento in cui si è avviata una “rivoluzione di sistema”, una rivoluzione apparentemente incruenta e non specificatamente voluta, ma il risultato è un repentino mutamento d’indirizzo e la sortita dei modelli utilitaristici ed esclusivi.

Coincide con l’inizio dell’era industriale e dell’economia di mercato e con la comparsa dei grossi insediamenti urbani, le metropoli., che già avevamo visto l’abbozzarsi nel modello imperiale di Roma poi ripreso negli Stati Uniti d’America.

La scintilla del nuovo paradigma sociale ed economico -secondo me- è una diretta conseguenza della grande crisi del 1929 che da una parte costrinse migliaia di famiglie all’urbanizzazione forzata ed all’abbandono del criterio piccolo-comunitario e all’adozione di modelli sociali strumentali. Una nuova programmazione sociale ed economica basata sulla capacità collettiva di produzione e sul consumo di beni superficiali (coincide con la nascita della Coca Cola, delle sigarette, delle fibre sintetiche, della diffusione di automobili ed altri macchinari). Come ripeto questo modello non fu specificatamente perseguito ma l’inevitabile conseguenza di una accettazione di gestione produttiva “finalizzata” -da parte degli individui operativi- e la demandazione agli organi amministrativi delle funzioni solidali e sociali.

Questo procedimento trovò la sua affermazione anche in Europa a cominciare dagli anni ‘50 (malgrado le prove generali dei primi del secolo in Inghilterra) e pian piano si espanse al resto del mondo occidentalizzato, meno che in sacche di necessaria “arretratezza” che oggi definiamo “terzo o quarto mondo”. Ma questo terzo o quarto mondo sta anch’esso pian piano assumendo il modello utilitaristico ed il risultato è il totale scollamento familiare e sociale con l’interruzione dell’agricoltura ed artigianato e venuta in luce di schegge impazzite di società aliena a se stessa. Avviene nelle cosiddette megalopoli di venti o trenta milioni di abitanti, con annesse baraccopoli e periferie senza fine. La solidarietà interna delle piccole comunità è morta mentre si son venute a stratificare categorie sociali che hanno poco o nulla da condividere con “l’umanità”.

Nelle grandi città industrializzate e consumiste da una parte c’è la classe dei produttori “attivi” e dall’altra quella dei cittadini “passivi”, ovvero i bambini e gli anziani. Lasciamo per il momento in sospeso la discussione degli attori in primis, i cosiddetti produttori ed operatori, e vediamo cosa sta avvenendo nelle categorie passive, degli usufruitori inermi od assisiti.

I bambini sono forse i più penalizzati giacché verso di loro è rivolto il maggior interesse redditizio e di sviluppo, sono i “privilegiati” delle nuove formule di ricerca di mercato ed allo stesso tempo abbandonati a se stessi, in seguito alla totale mancanza di solidarietà interna in ambito familiare e sociale. Con poche prospettive reali di crescita evolutiva in intelligenza ed interessi futuri, i bambini si preparano ad essere la “bomba” della perdita finale di collegamento alla realtà organico-psicologica tra uomo natura ambiente. Già in essi assistiamo alla quasi totale incapacità di relazionarsi con una realtà sociale e materiale, sostituita da una “realtà virtuale e teorica”. Ora finché le generazioni che son nate dagli anni ‘50 sino al massimo degli anni ‘80 sono in grado di reggere il colpo della produzione utilitaristica questa massa di “imberbi passivi” può ancora mantenere una ragione almeno consumistica, dopodiché la capacità di sopravvivenza si arresta ineluttabilmente, assieme al volume operativo dei genitori…..

L’altra categoria, passiva per eccellenza, è quella degli anziani ed invalidi, i pensionati, che sopravvivono senza speranza già sin d’ora, preda di violenze sempre più diffuse, di furti e truffe e di strumentalizzazioni della loro condizione vittimale (perseguita da enti ed associazioni che sorgono per “proteggerli” dagli abusi….). Nella società solidaristica antecedente gli anziani avevano una precisa ragione sociale nella trasmissione della cultura e delle esperienze necessarie alla vita, convivendo in ambiti familiari in cui non c’era separazione fra bambini, giovani e vecchi. Ora gli anziani son d’impiccio e finché possono arrangiarsi da soli, bene, poi diventano oggetto di mercato per gli assistenti sociali, per gli ospizi e per colf spesso senza scrupoli o finti operatori assistenziali che mungono alle loro misere pensioni, inoltre -recentemente- son sempre più vittime di “enti morali” fasulli e ladri. E questo perché gli anziani non hanno più posto né tutela nella società.

Ma, qui vorrei porre un punto interrogativo, come faranno i quarantenni di oggi a garantirsi la sopravvivenza se la struttura sociale è così degradata? I quarantenni di oggi saranno ancor meno assistiti sia dalla società che dai loro stessi figli e -mi vien da dire- sarà proprio per questo inconsapevole sospetto che molti rifiutano di aver figli e si atteggiano ad eterni “ragazzi”. Oggi si è “giovani di belle speranze” sino a cinquant’anni (ed oltre) e poi improvvisamente si precipita nell’inferno dell’anzianità e dell’abbandono….. Insomma “finché ce la fai a barcamenarti con le tue forze bene e poi ciccia al culo!” Forse siamo ancora in tempo a prendere coscienza di ciò ed attuare una repentina inversione di marcia prima del precipizio…..

La soluzione -secondo me- sta nel superamento dei modelli consumistici e dello schema familiare di coppia moderna, in primis, per ritrovare in una socialità allargata nuove espressioni per la solidarietà umana, contemporaneamente abbandonando l’ampliamento dei grandi agglomerati urbani e rinunciando ai parossismi culturali (musiche preconfezionate, televisioni, sport idioti, giochetti virtuali, etc) in modo da ricreare in noi lo stimolo primario della gioia di vita e la capacità creativa per produrre qualcosa che abbia lo spirito del necessario e del bello. Insomma si parla ancora di ecologia profonda e di spiritualità laica.

Paolo D’Arpini

Altre informazioni in URL: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/06/13/roma-dal-3-all11-ottobre-2009-%e2%80%9cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere%e2%80%9d/  

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Roma, dal 3 all’11 ottobre 2009: “Ecologia profonda, Alimentazione naturale, Spiritualità senza frontiere”

Stiamo organizzando una manifestazione da tenersi a Roma, in collaborazione con Laura Lucibello dell’Associazione per la Promozione delle Arti in Italia, supportata da un apposito Comitato al quale stanno aderendo persone ed associazioni ecologiste, vegetariane, spiritualiste, di Roma e d’Italia (di seguito la lista dei primi aderenti).Questa manifestazione si titola: “Ecologia profonda, Alimentazione naturale, Spiritualità senza frontiere” ed è prevista dal 3 all’11 ottobre 2009. La vicinanza con la festa di San Francesco è voluta. Oltre ad una mostra in tema (nel luogo concesso dal Comune di Roma) è prevista una Tavola Rotonda alla quale parteciperanno vari esponenti del mondo evocato nel titolo stesso (spiritualisti laici, ecologisti, etc.). Durante la manifestazione non verranno trascurati gli aspetti ludici, artistici, musicali, poetici, recitativi, etc.Quella che segue è la bozza di massima degli eventi:

3 ottobre 2009 – Inaugurazione della mostra d’arte in tema.   4 ottobre 2009 – Tavola Rotonda, di una giornata, sul tema.

10 ottobre 2009 – Esibizioni di arti varie, poesia, musica, recitazione.

11 ottobre 2009 – Svernissage, incontro conclusivo e rinfresco finale.

Info:  circolovegetariano@gmail.com  - Tel. 0761/587200 laura.lucibello@gmail.com   - Tel. 06/30893615 – Cell. 333.5994451

Cari saluti, Paolo D’Arpini – Circolo Vegetariano VV.TT.

La manifestazione è programmata con l’ausilio dell’Assessore Umberto Croppi, Politiche Culturali del Comune di Roma.

Prime adesioni al Comitato:

AAM Terra Nuova – Rivista dell’Italia Naturale – Direttore Mimmo Tringale

AVI – (Ass. Vegetariana Italiana) – Responsabile Ecologia Ciro Aurigemma

Rete Bioregionale – Etain Addey, Stefano Panzarasa, Fulvio Di Dio

European Consumers – Presidente Vittorio Marinelli

Movimento per l’Etica Universale – Presidente Franco Libero Manco

Amici della Sabina e Mondo Sabino – Direttore Gianfranco Paris

Lega Abolizione Caccia – Presidente Carlo Consiglio

Municipi di Roma.it – Direttore Roberto Mercuri

Cooperativa Editoriale Le Due Città – Direttore Antonello Palieri

Aurelio Rizzacasa – Docente di filosofia all’Università di Perugia

Fabio Caporali – Docente di ecologia all’Università di Viterbo

Edoardo Torricella – Regista della Compagnia Teatrale Il Gruppo

Alberto Mengoni – Istruttore Centro Zen Nirvana

Sergio Cecchini – Istruttore Dojo Koshiki

Accademia Europea – Presidente Carlo Carli

Antonio Piacentini – Edizioni Il Punto d’Incontro di Vicenza

Manuel Olivares – Scrittore su comunità, comuni ed ecovillaggi

Nico Valerio – Scrittore scientifico, esperto di alimentazione naturale  

Giorgio Vitali – Chimico, Infoquadri

Michele Trimarchi – Psicologo, presidente ISN international society of neuropsychophysiology 

In URL il manifesto introduttivo programmatico:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

Se intendete aderire al Comitato datene conferma scrivendo a questo indirizzo ed anche a: info.apai@virgilio.it

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Biedano e Treja – Luni e Narce – Barbarano Romano e Calcata – Luca Bellincioni e Paolo D’Arpini

Pian piano attraverso una serie di mail scambiate con Luca Bellincioni è venuto fuori quest’articolo che non è semplicemente la summa condivisoria di vari argomenti ma il risultato -evidenziato dalla fatalità del racconto- di una conoscenza e di un amore per la nostra casa Tuscia, in particolare per i suoi fulcri storici più antichi: Luni sul Mignone e Narce sul Treja.Tutto è iniziato per via di una lettera da me inviata a Luca per invitarlo ad una manifestazione che si terrà a Roma, dal 3 all’11 ottobre 2009, sul tema francescano dell’ecologia, dell’alimentazione naturale e della spiritualità senza frontiere. Poi il discorso si è spostato ad eventi più prossimi ed in particolare al gemellaggio previsto dal 5 al 12 luglio 2009 fra il parco di Barbarano, con Luni, e quello del Treja, con Narce.(http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/05/19/barbarano-e-calcata-hanno-trovato-l%e2%80%99anima-gemella-e-se-tutto-va-bene-si-sposano%e2%80%a6-festeggiamenti-previsti-dal-5-al-12-luglio-2009/ )

Luca: “Non sapevo di questo insolito gemellaggio (fra l’altro Luni è un luogo fantastico e a Narce ho dei bellissimi ricordi personali); so che stai facendo molto per promuovere l’identità storica locale e ti stimo molto: nel mio piccolo sto cercando anch’io di fare lo stesso. Fammi sapere la data precisa e cercherò di liberarmi. A proposito, hai letto il mio articolo sulla Tuscia?…è in evidenza sul mio blog (in cui fra l’altro sono presenti numerosi altri articoli sulla Tuscia), al link http://ambientepaesaggio2000.splinder.com/  - PS: giusto per bellezza, ti allego una mia foto del magnifico paesaggio della Tolfa Viterbese, fra Tolfa e Tarquinia”.

Paolo: “Sì, ora ho visto, caro Luca, hai scritto parecchio sul nostro territorio. Mi ha colpito quel tuo commento sul fiume Biedano, curato a Barbarano e negletto a Blera. Alcuni amici di Blera si offenderebbero, perché stanno facendo di tutto per valorizzare il loro territorio, però in parte è come dici tu, sopratutto a causa della carenza nella protezione ambientale. Barbarano ha un parco in cui Blera non è entrata e non si capisce se è colpa di Barbarano che non la vuole o di Blera che preferisce non avere vincoli.. Sarebbe da approfondire questo discorso, magari se ne può parlare all’incontro previsto a Barbarano il 5 luglio, che ne dici?”.

Luca: «Certamente, si deve approfondire. Io penso che sia un problema di vincoli: i Blerani amano sì la propria terra (che ci hanno lasciato quasi intatta), ma non a sufficienza per capire che al giorno d’oggi la tutela e la valorizzazione dei territori passano per le aree protette e per il turismo di qualità (tipo Parco Nazionale d’Abruzzo per capirci). Guarda com’è il Biedano dopo che è passato sotto a Blera, marrone e con rifiuti qui e là! Una volta vidi un “signore” del paese che buttava una busta di immondizia dalla finestra di casa sua direttamente nella forra! Di che si devono offendere i Bleresi, se non sono capaci a difendere l’ambiente almeno da cose di questo tipo! Per non parlare della “capannonopoli” (misteriosamente abbandonata e oltre tutto condita da diverse villette abusive…) sorta all’’altezza del bivio per Civitella Cesi, in un paesaggio meraviglioso e ora miseramente deturpato! Sarà stata costruita per una manciata di voti… e ora è perfettamente inutile e regala a chi passa di lì uno sconvolgente scorcio da “paesaggio camorristico” circondato da uno scenario mozzafiato. Una roba unica nel suo genere».

Paolo: “Guarda, caro Luca, già con lo scambio di queste lettere ne è venuto fuori un nuovo articolo d’attualità…. sul tema delle aree protette del Mignone e del Treja. Che ne dici se pubblico il tutto, se vuoi anche aggiustando un po’ il testo? Credo sia importante per la Tuscia e per le zone di cui abbiamo parlato sin’ora che ci sia una reale “conservazione”. Guarda che lo scorso anno la festa dell’anima gemella l’avevo organizzata proprio fra Blera e Calcata e quella di quest’anno a Barbarano vuole essere un completamento”. (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/06/23/dopo-cinquemila-anni-la-ri-scoperta-dellanima-gemella/ )

………………..

Dietro le scene.

Ho conosciuto Luca Bellincioni, scrittore ed ambientalista, durante una “notte senza tempo” di qualche anno fa. Egli partecipò con la sua compagna alla tradizionale passeggiata notturna nella valle del Treja. Quest’evento particolare lascia sempre nei partecipanti una profonda impressione, ciò vale non solo per chi viene da fuori ma anche per me che qui abito ed annualmente compio questi tragitti “iniziatici”. Ho così notato come, nel corso del tempo, si sia venuto a creare una sorta di sodalizio idealistico profondamente connesso alla scelta di trascorrere il capodanno immersi nella natura e nelle condizioni atmosferiche che essa ci offre… Che vi sia luna piena, pioggia, vento, neve o notte stellata la magia ogni volta si compie e al termine della camminata è dolce ritrovarsi intimamente davanti al fuoco, nella grotta del Tempio della Spiritualità laica, dove la comunione infine si compie.

Proprio oggi descrivendo questo abbraccio primordiale ad Elke, un’amica dolce, che spesso mi accompagna in varie esperienze di vita, le ho scritto: “Se sei acqua nell’acqua l’abbraccio è sciogliersi, se sei fuoco nel fuoco l’abbraccio è un bruciare assieme, se sei terra nella terra l’abbraccio è profumo che sale, se sei oro nell’oro diventi zecchino, se sei legno nel legno l’abbraccio è fecondità… L’incontro è arricchimento sempre!”

Così è avvenuto anche con l’amico Luca Bellincioni con il quale, avendo scambiato questi pareri sul territorio della Tuscia (che sopra avete letto), siamo riusciti a creare una forte sinergia spirituale ed ecologista.

Paolo D’Arpini