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Treia, 2, 3 e 6 gennaio 2016 – Rivive la Natività di Gesù con il Presepe Vivente

Eventi Paolo D'Arpini 22 dicembre 2015

Presepe vivente a Treia

Ho già detto in altre occasioni che la tradizione del Presepe è tipica nostrana. La celebrazione natalizia italiana infatti è radicata nella composizione del presepe o nella riproposizione dal vivo di scene della natività di Gesù (presepe vivente) la quale consiste in una rappresentazione teatrale che ha lo scopo di ricordare, con l’impiego di figuranti umani ed animali, la nascita del Salvatore con una scenografia che viene appositamente costruita per ambientare la vicenda della natività.

Il primo presepe vivente della storia fu opera di San Francesco d’Assisi, nel borgo di Greccio, presso Rieti, nel 1223. Da allora, la consuetudine si diffuse nel resto d’Italia. Ed anche Treia, da diversi anni, mette in scena la sua rappresentazione sacra.

“Il 2 – 3 e 6 gennaio, dalle ore 16.00 alle 19.30, potrete rivivere le belle sensazioni della rappresentazione del XXIV Presepe Vivente di Treia, ambientato nel centro storico, nel giardino di San Michele in via dei Mille. Caratterizzato da una grande cura per i particolari storici, l’evento coinvolge a oggi circa centocinquanta figuranti, con la partecipazione delle associazioni locali e di tutto il mondo del volontariato treiese, ognuno dei quali impegnati a interpretare altrettanti personaggi in costume per far rivivere agli avventori, lungo un percorso predefinito, frammenti di vita quotidiana della Palestina del primo secolo, compiendo quei gesti e quelle attività tipiche della quotidianità della vita dell’epoca in cui nacque Gesù. Ed è per chiunque una vera emozione, muovendosi lungo le vie e gli angoli di un’immaginaria cittadina rurale mediorientale, vederne riprodotti nel dettaglio diversi aspetti: dall’accampamento dei beduini e i cammelli alla tenda dei Magi, dalla tessitrice al cestaio, dal calzolaio al fabbro, dal mattonaio al cordaio. Inoltre polentari, contadini e pastori offriranno al pubblico i “loro” prodotti a coloro che desiderano gustarne i sapori. Gli antichi mestieri, così come le varie figure che contraddistinguono la rappresentazione sono tantissimi, e anche se tutti meritevoli di essere citati, elencarli integralmente sarebbe impresa ardua. C’è infine la Sacra Famiglia, quella tipica dell’iconografia cristiana, col bue e l’asinello a scaldare dal vivo la Madonna, San Giuseppe, i Re Magi e ovviamente il bambino Gesù, anch’egli in carne e ossa come il resto dei personaggi.”
(Pro Loco Treia)

A giudicare dalle immagini delle edizioni degli scorsi anni sembra che questo evento sia molto seguito e partecipato dalla popolazione treiese, questo ci rende felici poiché tutte le manifestazioni che vedono il favore popolare diventano espressione della cultura popolare.

Caterina ed io non abbiamo ancora avuto la fortuna di partecipare ad una edizione del Presepe Vivente, poiché impegnati in attività ecologiste in Emilia (http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/A-cavallo-tra-il-2015-ed-il-2016-La-notte-senza-tempo-Ed-Il-rito-continua) ma siamo presenti a Treia con il nostro cuore ed auguriamo a tutti i nostri concittadini un felice 2016.

Paolo D’Arpini e Caterina Regazzi

Video dell’edizione 2015: https://www.youtube.com/watch?v=5-zxIpPc_cE

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Montecorone – La notte senza tempo fra il 31 dicembre 2015 ed il 1 gennaio 2016

Eventi Paolo D'Arpini 10 dicembre 2015

Montecorone d'inverno

Si avvicina la “Notte Senza Tempo” che si tiene ogni anno il 31 dicembre. Trattasi di una vecchia tradizione del nostro Circolo Vegetariano VV.TT. che ha avuto nel corso degli anni diverse edizioni in diversi luoghi. La manifestazione è rivolta alla riscoperta della sacralità della natura nella notte di capodanno, evitando cenoni e baraonde consumistiche.

Il programma è molto semplice, alle ore 21 circa, proponiamo una cena vegetariana conviviale, nella casa in pietra di Pietro a Montecorone di Zocca (in Emilia), con ingredienti bioregionali e con il cibo vegetariano da ognuno portato. Non mancherà una polenta calda (con lenticchie in umido) cotta sulla stufa a legna. Durante la cena potranno esservi apporti musicali e poetici e verranno scritti dei pensierini di buon augurio per l’anno veniente ed altri da bruciare più tardi con gli auspici di purificazione personale (ciò di cui vorremmo disfarci).

Verso le ore 23 si parte a piedi, in qualsiasi condizione atmosferica, lungo un percorso nel bosco, non troppo accidentato ma ricordatevi che è inverno e pure buio e forse c’è anche la neve. Al ritorno si accende un focherello nell’aia davanti la casa, attorno al quale restare in silenzio per alcuni minuti ed a turno gettare nelle fiamme i biglietti con scritto ciò di cui vorremmo disfarci. Poi ci può essere un brindisi collettivo con vino bioregionale casareccio ed un po’ di festa. Infine chi vorrà potrà pernottare in loco venendo munito di sacco a pelo o coperte.

I partecipanti sono pregati di vestire abiti comodi e scarpe adatte al percorso ed eventualmente venire muniti di ombrello e torcia elettrica e di una candela con fiammiferi. Un contributo volontario per la casa che ci ospita sarà gradito. Per partecipare all’iniziativa occorre prenotare telefonando al 3336023090 o scrivendo a circolovegetariano@gmail.com

Paolo D’Arpini
Circolo Vegetariano VV.TT.

Attenzione, attenzione: La manifestazione non è coperta da polizza assicurativa chi interviene lo fa fa volontariamente ed a proprio rischio e pericolo.

Come Raggiungere Ca’ Lamari: In auto: Da Bologna o da Modena andare a Vignola e da qui prendere la strada provinciale per Zocca, passando da Guiglia. Dopo Guiglia proseguire verso Zocca e superata la frazione chiamata Rocca Malatina, dopo circa 1 chilometro la strada curva a destra ma prima della curva a sinistra si vedrà il cartello che indica Via Lamari, mentre a destra si vede la traversa chiamata Via Tintoria, dirigersi con l’auto in Via Tintoria e parcheggiare dove si può e poi prendere Via Lamari a piedi. La casa di Pietro è la seconda lungo la strada a circa 400 metri dal bivio.

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Treia – Fiera delle Eccellenze Bioregionali, 8 dicembre 2015 – Presentazione e programma

Eventi Paolo D'Arpini 31 ottobre 2015

Fiera delle eccellenze bioregionali di Treia

L’esistenza a Treia, soprattutto in questo momento di crisi sociale ed economica, è caratterizzata dalla capacità d’inventarsi la vita, la fantasia del lavoro creativo -della sopravvivenza creativa. Noi che giorno per giorno scegliamo di vivere e lavorare a Treia, senza fuggire altrove, siamo benedetti come pure condannati dal destino. Ci dobbiamo arrangiare senza certezze. Forse è la condizione di ogni altro essere umano –direte- credo però che qui a Treia, in modo particolare, ognuno di noi ha sentito dentro di sé quel fuoco, quel desiderio di armonia e completezza e quella voglia di esprimersi nel produrre qualcosa di bello, non soltanto per denaro. Che sia arte, artigianato, poesia, canto o teatro è solo il modo intercambiabile. Proprio per valorizzare questa capacità intrinseca è sorta l’idea di organizzare una festa del lavoro creativo per l’8 dicembre 2015, una semplice fiera paesana forse ma anche una meravigliosa fiera campionaria del genio di Treia.

Presso gli antichi piceni e sabini, indicati come i primi componenti della comunità treiese, c’era l’usanza di compiere dei riti in concomitanza delle varie stagioni. Verso la fine dell’autunno, attorno ai primi di dicembre, ci si predisponeva alla pausa invernale nel lavoro dei campi. Il momento in cui la natura accoglie i semi e l’uomo si ritira per produrre quelle cose e quegli oggetti che gli saranno necessari per il prossimo anno di lavoro. Quindi questo è un momento creativo, un momento di riflessione e di progettazione.

Tra l’altro in questo periodo si dava maggiore importanza alla socializzazione, come integratore per il mantenimento del patrimonio comune di conoscenze, soprattutto in campo artistico, artigianale, ludico. Il modello culturale e politico delle antiche popolazioni originarie di Treia era basato sul policentrismo, sulla conservazione dell’habitat e sulla diversificazione espressiva, la nostra era una civiltà che sapeva usare le mani ed il cervello per plasmare, forgiare, produrre in modo creativo.

La Festa dell’8 dicembre 2015, denominata “Treia: Fiera delle Eccellenze Bioregionali”, non è però una semplice ri-proposizione di un’immagine del passato ma è il vivere quello spirito nelle condizioni presenti.

(Paolo D’Arpini, coordinatore del Comitato Treia Comunità Ideale)

Con il Patrocinio Morale del Comune di Treia e della Cooperativa La Talea
Fiera delle eccellenze bioregionali – Treia 8 dicembre 2015
Piazza della Repubblica – Mercato Coperto

Programma:

Ore 15:00 – Apertura degli spazi espositivi e inaugurazione della Fiera delle eccellenze bioregionali: prodotti agricoli ed artigianali, opere d’arte e libri, attività associative, sportive, di educazione giovanile, di animazione per l’infanzia, di cooperazione sociale e di promozione dei prodotti tipici locali, caldarroste, vin cotto, bruschette con olio nuovo, frittelle biologiche.

Ore 16:00 – Prova dimostrativa di esercizi yoga

Ore 17:00 – Presentazione del Comitato e interventi su: identità locale, solidarietà, capacità produttiva di piccola economia, lavori alternativi, alimentazione bioregionale, storia e cultura locale.

Ore 18:00 – Momenti di intrattenimento con musica e danza popolare, performances artistiche e recitazioni poetiche.

Ore 19.00 – Brindisi finale e saluti

Prima della Fiera, alle ore 10.30: Escursione storico naturalistica attorno alle mura alla scoperta della vegetazione spontanea e di piccoli e grandi segreti della città (partenza dalla Fontana delle Due Cannelle, sotto Porta Montegrappa).

Info. treiacomunitaideale@gmail.com – Tel. 0733/216293
Gruppo Facebook: Treia Comunità Ideale

Gli organizzatori declinano ogni responsabilità civile conseguente a danni a cose, animali o persone relativamente allo svolgimento della manifestazione

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Treia e Spilamberto – 12 settembre 2015 – Simbolica marcia pacifista in memoria di Aldo Capitini e per la pace nel mondo

Eventi Paolo D'Arpini 11 settembre 2015

Marcia Perugia Assisi con Aldo Capitini

Il 12 settembre ricorre la nascita dell’Associazione Vegetariana Italiana, il primo sodalizio di questo genere, che fu fondata dal filosofo Aldo Capitini, e di cui il Circolo Vegetariano VV.TT. è sostenitore. La fondazione avvenne il 12 settembre 1952, in un momento in cui parlare di non violenza e di vegetarismo sembrava un’utopia. Il mondo era appena reduce da una guerra mondiale e si viveva in piena guerra fredda, mentre il messaggio della bistecca facile cominciava ad imporsi come nuovo modello alimentare e sociale. Aldo Capitini maturò la sua esperienza vegetariana e non violenta attraverso lo studio e l’esempio di Gandhi, il liberatore pacifico dell’India dal giogo coloniale inglese. Capitini fu un accademico famoso e stimato ma allorché si oppose alla conquista dell’Etiopia da parte del governo di Benito Mussolini fu ostracizzato e messo in disparte. Purtroppo anche dopo la caduta del fascismo non fu riabilitato come sarebbe stato giusto (infatti l’Italia era caduta sotto l’influenza americana, che non è propriamente una potenza pacifista).

Capitini fu anche l’iniziatore della Marcia Pacifista Perugia / Assisi ed in memoria di ciò, vista la violenza sempre più virulenta che si sta manifestando nel mondo con il rischio di una nuova guerra, nelle nostre due sedi di Spilamberto e Treia invitiamo gli aderenti e simpatizzanti a partecipare ad una breve marcia commemorativa.

12 settembre 2015 – Programma:

A Spilamberto partenza alle ore 18 da Via Gibellini con prosecuzione lungo il Percorso Natura sino al fiume Panaro (Info. 333.6023090).

A Treia partenza alle ore 19 dalla Cattedrale ed arrivo ai giardini di San Marco, ove sosteremo in meditazione. (Info. 0733/216293).

Circolo Vegetariano VV.TT.
Caterina Regazzi e Paolo D’Arpini

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Critica politica: …era l’8 settembre… Povera Italia! Povera Italia di allora! Povera Italia di oggi!

Eventi Paolo D'Arpini 7 settembre 2015

8 settembre... tutti a casa

L’8 settembre, l’Italia dei lupercali, l’arte del mugugno e l’arte del fischio… i fichi a Treia son maturi ed è il 251º giorno del Calendario Gregoriano.

Ma non è propriamente questo che ci interessa, bensì la Ricorrenza dell’evento che molto influì sulla nostra storia patria.

Il dramma dell’Esercito Italiano scoppia alle 19.45 dell’8 settembre 1943, quando la radio divulga il messaggio del Maresciallo Badoglio in cui si annuncia che è stato firmato l’Armistizio a Cassibile.

Da ciò lo sbandamento di centinaia di migliaia di soldati e l’occupazione degli uffici istituzionali e delle caserme da parte delle truppe tedesche, che in verità già stazionavano sul suolo italico (in veste di Alleati).

Da quel momento iniziava il “tutti a casa”, che finì per molti con la prigionia ed il lavoro forzato e per altri con l’imboscamento e la guerra civile, mentre il Re firmatario si rifugiava al sud sotto la protezione degli ex nemici.

Forse l’Armistizio fu cosa buona, poiché gli Italiani non avevano mai voluto la guerra dichiarata da Mussolini, ma il modo in cui le cose vennero gestite, senza alcuna considerazione per i danni morali e materiali alla popolazione, lasciò una traccia indelebile nel nostro DNA politico.

Ecco da quel momento in Italia iniziò un processo quasi irreversibile di “non credibilità politica” che si manifesta anche nella politica nazionale ed internazionale di questi giorni.

“Il guaio dell’umanità è l’Amore senza Giustizia. L’amore dato senza giustizia. Giustizia vuol dire dare a ciascuno ciò che gli è dovuto. Il rispetto, la dedizione, la stima, l’amore, vanno dati non per fini estetici: perché è bello (corpo), perché ha i soldi (materia), perché è agiato ecc. ma per fini interiori (spirituali): perché è nobile, perché è stimabile, perché è rispettabile, ecc…” (Paolo Pennacchi)

“Da qualche tempo le discussioni su internet rendono verosimile un sospetto che ultimamente alligna nelle menti di alcuni analisti sociopsicopatologigi: le ondate di migranti islamici potrebbero essere provocate dalla scoperta che nove italiani su dieci assomigliano molto a tanti ayatollah, per cui i maomettani immaginano di potersi trovare benissimo in mezzo ad una popolazione di fanatici fideisti integralisti.” (Vincenzo Zamboni)

“In Discesa all’Ade e resurrezione: “Senza l’Essere l’ente non sussiste: infatti ne promana e ne fa parte. Ma l’essere non si restringe a spazio e tempo. Senza lo spazio non spaziale del luogo efficiente, suscitatore, dove si figura il punto, non nasce la geometria del mondo in divenire. Come designare questa fonte eterna? Le potenze generatrici «non avvennero mai, ma sono sempre: l’intelligenza le vede tutte insieme in un istante, la parola le percorre e le espone in successione» diceva l’osservatore platonico alla conclusione del mondo antico” (Elemire Zolla)

Dal passato il futuro…? Fischia che ti passa….

Paolo D’Arpini

l'8 settembre di Totò

P.S. – E l’8 settembre 2015 a Treia faremo il primo incontro operativo per la creazione di un Comitato civico per promuovere il senso d’identità, connettere il tessuto sociale, sviluppare forme di lavoro creativo, aiutare la comunità a riconoscersi e aiutarsi l’un l’altro con spirito solidale. Riusciremo nell’impresa? (P.D’A.)

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