Archivio della Categoria 'Eventi'

Treia. 2 ottobre 2019 – Giornata mondiale della Nonviolenza

Eventi Paolo D'Arpini 29 settembre 2019

La non-violenza è un valore che fa parte delle tradizioni etiche di alcune religioni, come si riscontra nel Buddismo, Induismo e nel pacifismo cristiano.

Comunque ha raggiunto una tale statura da essere considerato un valore cui aspirare, oltre ad essere divenuto un principio da seguire ed adottare contro la violenza della guerra.

Il miglior maestro della nonviolenza dei tempi moderni è stato Gandhi. Egli è anche considerato dalla maggior parte degli Indiani il fondatore della loro Patria, e da tanti altri come il maggior esponente di questa pratica al punto da essere anche ritenuto una sorta di santo.

Infatti ha sperimentato l’uso della resistenza passiva e della nonviolenza sia come approccio filosofico e spirituale alla vita di tutti i giorni, sia come tecnica da seguire per raggiungere un vero cambiamento politico e sociale.

Gandhi era conosciuto come “ Mahatma”, ovvero Grande Anima, per il suo coraggio, per la sua semplicità, e per lo straordinario impatto che i suoi insegnamenti avevano su tutti, e per l’esempio di vita che ha saputo dare.

Il 2 ottobre ricorre la Giornata Internazionale della Nonviolenza e della nascita di Gandhi.

Pertanto anche noi del Circolo Vegetariano VV.TT. – come ormai avviene da diversi anni – celebreremo questa giornata. Lo faremo nel modo più semplice, in sintonia con quanto insegnato e praticato dallo stesso Gandhi, nel suo ashram, le cui attività di sussistenza erano basate sull’agricoltura e sull’artigianato rurale.

Il 2 ottobre 2019 verso le h. 19, ci recheremo davanti alla lapide/monumento dei caduti di guerra, nel centro storico di Treia, in mesto raccoglimento e meditazione.

Chi volesse partecipare alla cerimonia può telefonare allo 0733/216293 oppure scrivere al: circolo.vegetariano@libero.it

Paolo D’Arpini

Presidente Circolo vegetariano VV.TT.
Vicolo Sacchette, 15/a – Treia (Mc)

Commenti disabilitati

Treia, 22 e 23 giugno 2019 – Collettivo Bioregionale Ecologista e celebrazione del solstizio estivo e del compleanno di Paolo D’Arpini

Eventi Paolo D'Arpini 14 giugno 2019

“Omnia sunt communia”, per attuare questo detto, ovvero per compartecipare al bene di tutti, occorre iniziare da se stessi. Questo l’intento che ci siamo proposti per il prossimo Incontro Collettivo Bioregionale Ecologista che si tiene il 22 e 23 giugno 2019 a Treia.

Ancora ci ostiniamo a vedere la Terra come fonte di risorse inesauribili, composta di sole materie prime, ma “prime” per cosa? Per la vita o per il consumo ad esaurimento? La nostra Terra è forse unica in tutto l’Universo, prendiamo l’esempio di una foglia che non è mai uguale ad un altra dello stesso albero, o di un cristallo di neve o di un granello di sabbia, ognuno con la sua peculiarità ed individualità.

La nostra Terra è forse il solo pianeta per noi abitabile ma la nostra civiltà lo considera meno di un “valore aggiunto”. Quando i politici e gli economisti prenderanno coscienza di ciò?

Per analizzare i diversi aspetti, in chiave bioregionale ed ecologista, di una possibile integrazione tra l’habitat ed i suoi viventi, mostrando esempi di cambiamento possibile in tal senso, trascorreremo assieme i due giorni del Solstizio estivo in un contesto naturale intonso, suddividendo la nostra presenza tra un borgo antico bellissimo, Treia, e la casa di Andrea e Chiara a Moje ed una azienda biodinamica, Kikenda, che significa “una piccola luce”. Perché in effetti è dal piccolo bisogna partire se si vuole raggiungere il grande. Lo faremo esprimendo modi personali e diversi d’economia, di produzione del nostro cibo, di cultura alternativa, di solidarietà intergenerazionale con la trasmissione di conoscenze, etc. rinominando l’ambiente, la nostra vita, la nostra società, la Terra casa di tutti.

La visione bioregionale e dell’ecologia profonda, che è reintegrativa dell’insieme, è un’intuizione, una pratica, per sentirci parte -e non a parte- della Terra che talvolta con disprezzo calpestiamo.

Partendo quindi “da noi stessi” durante l’incontro saranno condivise varie proposte ed esperienze per un riequilibrio consapevole, sia del grado d’avanzamento della civiltà attuale che delle soddisfazioni di necessità basilari: mangiare, bere, respirare e godere la vita.

Paolo D’Arpini – Presidente di Auser Treia e referente della Rete Bioregionale Italiana

Programma dell’evento:

Sabato 22 giugno – Centro Storico di Treia e Passo di Treia
h. 17 – Appuntamento al Circolo Auser Treia, Via Lanzi 20, ed accoglienza degli ospiti venuti da fuori. Visita al Centro Storico.
h. 18 – Presso Villa Shop di Passo Treia. Dialogo con Giuseppe Moscatello su “L’anima individuale come descritta negli antichi testi indiani” – Segue degustazione di prodotti biodinamici a cura di Francesca e Francesco Orazi.

Domenica 23 giugno – Contrada Moje di Treia
h. 9.30 – Partenza dal Circolo Auser Treia per raggiungere la casa di Andrea e Chiara in Contrada Moje. Escursione al Rio Pisciarello per raccolta erbe aromatiche ed attingimento di acqua sorgiva al fontanile rurale.
h. 11 – Visita guidata all’azienda biodinamica “Kikenda” di Mattia Graziadei, con degustazione prodotti di stagione.
h. 12 – Primo giro di auto-presentazione dei convenuti.
h. 13.00 – Preparazione in comune del pasto. Ognuno porta qualcosa di cotto e di crudo (possibilmente vegetariano) con bevande (possibilmente naturali). Segue vaissaille e riordino.
h. 15 – Allestimento di banchetti per esibizione di prodotti bioregionali (verdure, erbe, legumi, miele, artigianato rurale, materiale culturale, etc.).
ore 16 – Secondo giro di condivisione con presentazione libri in sintonia, declamazioni poetiche, esibizioni musicali, proposte culturali e didattiche, etc. (interventi a rotazione).
h. 18.30 – Davanti ad uno scenario fantastico, con vista su Treia, recita zen con accompagnamento musicale. In collaborazione con Adesso Yoga.
h. 19.30 – Spostamento nella limitrofa azienda biodinamica Kikenda e rinfresco con prodotti locali (ognuno porta qualcosa).
h. 21 – Accensione del fuoco rituale di San Giovanni. Danze attorno al fuoco al suono di strumenti antichi (tamburelli, didjiritou, pifferi, etc.)

La manifestazione è gratuita ma occorre prenotare per poter partecipare. Chi venisse da lontano può pernottare in tenda o presso le abitazioni degli organizzatori. Info e prenotazioni: auser.treia@gmail.com – bioregionalismo.treia@gmail.com – Tel. 0733/216293 – 348.7255715 – 339.1178009

L’evento si svolge con il Patrocinio Morale del Comune di Treia

P.S. Durante il Collettivo Bioregionale Ecologista, che si tiene quest’anno a Treia il 22 e 23 giugno, saranno in distribuzione “I Quaderni di Vita Bioregionale” in formato cartaceo contenenti una summa di articoli ed interventi scritti durante l’anno sul tema del Bioregionalismo, Ecologia Profonda, Biospiritualità, Biopolitica…. ed altro ancora.

Commenti disabilitati

2 febbraio 2019 – Candelora al Circolo Vegetariano VV.TT.

Eventi Paolo D'Arpini 29 gennaio 2019

…il 2 febbraio si festeggia la “Candelora” che trae origine da un’antica festa pagana denominata “Lupercalia”, connessa al culto antico della Madre Terra, tesa a rappresentare i riti della sessualità e della fertilità.

“Candelora candelora dell’inverno semo fora. Ma se piove e tira vento nell’inverno semo dentro” – Così recita il detto popolare, dal che dovremmo dedurne che siamo ancora nel pieno dell’inverno, visto il maltempo che imperversa… Ciò non toglie che dal punto di vista astrologico a partire dai primi di febbraio si avverte, almeno nello spirito, l’inizio della primavera. Certo non è la primavera astronomica… è un’avvisaglia di primavera. Questo è un periodo di freddo intenso ma riprende a crescere la durata del giorno ed anche l’aria a volte si addolcisce ed invita i piccoli germogli, che stentano a uscir dal suolo, ad avventurarsi fuori alla luce del sole. In questi giorni sentiremo un’aggiunta di energia, chiamiamola una scorta psico-energetica, che consente di affrontare condizioni straordinarie e crisi acute -come avviene talvolta alle piantine che si avventurano al sole e ricevono invece la gelata- è una questione di vita o di morte! Il significato recondito della Candelora sta a rappresentare l’incontro-scontro degli opposti: Yang (il caldo), Yin (il freddo).

Un momento questo che presuppone un cambiamento ineluttabile. E la spinta viene da quella ‘terza parte’ (la continua mutazione) che conduce al rinnovamento della vita. L’organismo vivente è in stretta correlazione con tutto ciò che lo circonda. Ad alcune cose è affine ad altre è in antagonismo. Saper far fronte a situazioni estreme mantenendo un equilibrio di mente e di corpo, deriva dalla capacità dell’organismo di integrare e aggiustare al suo funzionamento le diverse energie vitali. L’acqua, il cibo, il freddo, il caldo, il moto, la quiete, il sonno la veglia, la pulizia e l’influenza spirituale…. la somma di tutti questi fattori, vissuti correttamente, è salute. Perciò accettiamo il freddo dei “giorni della merla” e le avvisaglie di primavera della “benedizione delle candele”, simbolo quest’ultimo della luce che avanza!

In sintonia con questo messaggio, il 2 febbraio 2019, nella sala di meditazione del Circolo Vegetariano VV.TT., alle ore 12.30, canteremo un antico inno dedicato all’offerta di luci (Arati).

Paolo D’Arpini

Info. 0733/216293 – circolovegetariano@gmail.com

…………………………

La tradizione celtica

Il fuoco con il suo mutamento è perfettamente ascrivibile al simbolismo della Grande Madre . Che viene prima, ma molto prima della divisione “maschile=attivo e femminile=passivo”. La Grande Madre prima di esser separata, divisa, sminuita conteneva ogni polarità nel suo ventre gravido. Non è la fertilità la sua caratteristica principale bensì proprio il movimento, il mutamento, il continuo dispiegarsi della creazione.
In questo universo simbolico non c’è spazio al dualismo oppositivo. Il fuoco sacro è appannaggio dell’universo intero. Compreso il femminile.

Perché ogni creatura partecipa del suo dono di contribuire alla creazione.

Le prove sopravvissute di questo fuoco anche femminile le abbiamo nelle numerose Dee del Fuoco e Dee del Sole presenti in tutti i miti del mondo. Così come esistono Dee uccello e Dee dell’aria. E così come esistono Dei Luna (uno proprio qui nelle leggende dolomitiche), Dei Terra e Dei dell’acqua/del mare.

È tempo di superare le rigide categorizzazioni fondate sull’esclusione, e tornare a sentirci complete e completi. Per allargare le possibilità dell’essere.

(Tratto dal “Lunario della Dea”)

Commenti disabilitati

Spilamberto, 31 dicembre 2018 – La Notte senza Tempo del Circolo Vegetariano VV.TT.

Eventi Paolo D'Arpini 24 dicembre 2018

“Ma chi me lo fa fare…?” mi son chiesto innumerevoli volte. L’unica “ragione” che trovo al compimento del rito è che quando tutto è finito e torno a casa posso dirmi -riflettendo fra me e me: “Anche stavolta è fatta… l’imbroglio è riuscito…”. Attento lettore (o lettrice) non pensare però che con questo io ti chieda di essere presente per una qualsiasi ragione… Non c’è motivo, come non c’è motivo per me organizzare questo evento bislacco della Notte senza Tempo (che si ripete da 30 anni). Ormai è andata così e così andrà finché avrò un po’ di forza nelle gambe ed un po’ di “sale” in zucca per capire che l’assurdo è una componente della vita. Se dovesse esserci nella mia esistenza solo “ragionata e comoda intelligenza” vorrebbe dire che sono morto…

Perciò se qualcuno decidesse di venire dovrebbe farlo per stare da solo con se stesso… senza specularci sopra.

Programma (in progress) del 31 dicembre 2018 – Spilamberto (Modena):
h. 21.00 – Pranzo condiviso con il cibo vegetariano da ognuno portato, nel luogo che verrà segnalato ai prenotati.
h. 22.30 – Scrittura dei pensierini positivi e negativi, di cui quelli positivi da leggere assieme e quelli negativi da conservare in tasca fino all’olocausto di mezzanotte.
h. 23.00 – Partenza nella notte scura, lungo il Sentiero Natura sul Panaro, in qualsiasi condizione atmosferica.
h. 24.00 – Bruciatura dei pensierini negativi ed espressione di buoni propositi per il nuovo anno.
h. 00.30 – Ritorno alla cave per un canto di buon auspicio e prasad.

Abbigliamento consigliato e attrezzi:
Venire vestiti con abiti caldi e con scarpe adatte al terreno bagnato, in caso di pioggia o neve venire muniti di ombrello. Portare con sé una candela e fiammiferi ed una torcia elettrica.

Condizioni di partecipazione:
Ognuno interviene alla manifestazione volontariamente ed a proprio rischio e pericolo. Nessun costo è previsto.

Paolo D’Arpini

Prenotazione obbligatoria scrivendo a: circolovegetariano@gmail.com

Commenti disabilitati

21 novembre 2018: Giornata Nazionale degli Alberi al Circolo Vegetariano VV.TT. di Treia

Eventi Paolo D'Arpini 6 novembre 2018

Fra le proposte fatte dal Circolo vegetariano VV.TT. andate a buon fine ci fu quella di dichiarare “monumenti naturali” gli alberi centenari che ancora crescono nella nostra penisola. Questa proposta, avanzata verso la fine degli anni ‘80 del secolo scorso, fu poi ripresa dai Verdi e tramutata in Legge. La comunione con gli alberi per noi ecologisti è sempre stata una necessità inderogabile. Proprio stanotte ho fatto un sogno sulla sofferenza degli alberi, che sono a tutti gli effetti esseri viventi, bistrattati, sfruttati e mal considerati dall’uomo… Anche gli alberi soffrono… come gli animali, e come noi umani, a causa del sistema finanziario consumista che cancella ogni comunione con la natura e trasforma l’uomo in un demone divoratore.

L’albero, col quale l’uomo in passato viveva in grande simbiosi, è stato preso a simbolo religioso dell’origine dell’universo. Gli uomini della pietra forse si dovrebbero chiamare gli uomini degli alberi o del legno. Infatti tutte le costruzioni dell’antichità erano in legno, ma i legni lavorati antichi sono scomparsi nel tempo e sono rimaste solo le pietre a testimoniare un percorso.

Col legno gli uomini costruivano capanne, dimore per adorare gli dei, palizzate per la loro difesa; l’albero era anche il “Padre del fuoco” e attraverso l’esempio dei fulmini, l’autocombustione e i vulcani impararono ad accendere essi stessi il fuoco col quale potevano cucinare, riscaldarsi, vedere nel buio della notte e difendersi dagli animali feroci. Inoltre gli alberi regalavano, ed ancora lo fanno, agli umani diversi frutti, quelli freschi da mangiare a maturazione o da seccare e quelli indeiscenti nella loro buccia dura come le noci e le nocchie che essendo a lunga conservazione venivano consumate soprattutto durante l’inverno e che macinati producevano una farina e così anche il primo pane.

Gli alberi hanno un’anima. E’ stato dimostrato che una qualunque cellula è autonoma e possiede un sistema che ne regola l’equilibrio e la difesa, in potenza un principio di vita psichica. Esperimenti hanno dimostrato che le piante reagiscono a certi input e che possono sentire benessere, paura, dolore e inoltre che sono capaci di memorizzare.

In verità tutto ha un’anima, basta toccare, vedere anche una pietra, ma un albero, soprattutto quando è grande e maestoso irradia qualcosa di magico. Purtroppo a causa dello sfruttamento dei legni, per ragioni consumiste le foreste sono in continua diminuzione

Perciò anche noi celebriamo la giornata del 21 novembre 2018, dedicata agli alberi, e lo faremo nel modo più semplice e modesto, cercando il loro contatto e percependo le loro vibrazioni. Una sorta di meditazione concreta.

L’appuntamento è per le ore 9 del mattino nel giardino urbano del Circolo -in Via Sacchette a Treia- Ne approfitteremo per accarezzare le piante di olivo, sacre anche nella tradizione cristiana, pregando Dio di ispirare nell’uomo un maggior rispetto per la natura.

Info. e prenotazioni: Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it – Tel. 0733/216293

Commenti disabilitati