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Spilamberto, 4 ottobre 2012 – Incontro in sintonia con la spiritualità laica francescana

Eventi Paolo D'Arpini 30 settembre 2012

“Non guardate a la vita de fore, ka quella dello spirito è migliore. Io ve ne prego, per grand’Amore”. (S. Francesco d’Assisi, da Audite poverelle).

Il 4 ottobre 2012 ricordiamo Francesco D’Assisi, un santo che per certi versi possiamo dichiarare “laico”. Egli in verità visse da laico ed anche nel periodo del suo risveglio spirituale mantenne un atteggiamento laico-naturalistico. La sua adorazione di Dio essendo basata sulle forme della natura e del creato. Francesco può essere considerato un amante della natura in cui riconosceva l’impronta divina. Sempre egli si adoperò di mantenere un comportamento adatto al mantenimento della vita, occupandosi di animali, di lavoro, di contemplazione delle bellezze naturali….

Fra Ginepro da Pompeiana, scrittore di grande talento, ma anche uomo d’azione ci comunica una frase molto felice, sulla quale concordiamo toto corde: “Le più autentiche lezioni di spiritualità non risiedono mai nelle astrazioni, nelle teorie, nelle idee nettamente formulate, quanto negli esempi, in un comportamento, nelle scelte compiute di fronte alla realtà”.

Essere tenace e forte nel duro cammino della Vita, esporsi ai pericoli, resistere alle minacce, mantenersi saldo e coerente nelle giornate nere, che ci sono per tutti. L’uomo che con entusiasmo partecipa alle lotte per la Vita è sicuramente più vicino a Dio del calcolatore prudente e dello scettico preoccupato soltanto di guadagnare di più per “mangiare” di più.

La spiritualità laica che noi ricerchiamo nella Natura non è basata sul biascicamento di litanie e preghiere, ma nella coltivazione della generosità dell’abnegazione, dell’entusiasmo, del disinteresse… tutto quello che fa uscire l’uomo dalla prigione degli istinti. Questo è quanto noi intendiamo per “spiritualità”. Questo è quanto noi intendiamo per “cultura”.. In ordine a quanto fin qui scritto, l’azione di Francesco e dei suoi frati costituisce un riferimento irrinunciabile di vera spiritualità capace anche di scuotere le strutture della clerocrazia, allora presuntuosa come oggi.

Programma del 4 ottobre 2012 a Spilamberto (Mo):

Appuntamento h. 18.00, a casa di Caterina, recita di brani edificanti tratti dai Fioretti di San Francesco e simili testi. Giuseppe, ex seminarista francescano narrerà la sua esperienza. Seguirà una condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato.

Info. e prenotazioni: Paolo D’Arpini – circolo.vegetariano@libero.it – 333.6023090

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Monteorsello di Guiglia (Mo) – 23 settembre 2012 inizia il mese del Cane e della Bilancia e si festeggia il compleanno di Caterina Regazzi

Eventi Paolo D'Arpini 11 settembre 2012

Equinozio d’autunno a Monteorsello di Guiglia (Mo) – Festeggiamenti del 23 settembre 2012 con il Circolo Vegetariano VV.TT.

Caterina Regazzi nella natura, con cane

“La vita senza onore è una vita vana” – Questo è il motto del Cane nume tutelare, assieme alla Bilancia, dell’equinozio autunnale e lo afferma pendolando fra speranza e disperazione chiedendosi “dov’è la soluzione?” – E la speranza di per se stessa non è la risposta essendo troppo proiettata nel futuro e così anche la disperazione che, pur ponendoci pesantemente nel contingente, è troppo legata alla memoria del passato. Sicuramente occorre trovare una sintesi e la Bilancia-Cane fa di tutto per trovare la soluzione, un misto di spinta emotiva accompagnata da sana ragionevolezza.

E per cercare una risposta sensata ai dubbi canini-bilancini ci incontriamo domenica 23 settembre 2012 a Monteorsello di Guiglia (Modena). La causa “scatenante” di questo incontro è il festeggiamento per l’anniversario della nascita di Caterina Regazzi, vice-presidente del Circolo Vegetariano VV.TT.

L’appuntamento è per le h.17.00, il programma prevede una passeggiata nel centro storico e nei boschetti adiacenti al borgo, seguirà un giro di pareri sulle valenze dell’equinozio autunnale. Infine ci sarà la condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato. Si raccomanda di venire muniti di proprie stoviglie per evitare inquinamento e lavori di pulizia e fastidi indesiderati al nostro ospite (il buon Giuseppe Panini).

Per informazioni logistiche sul luogo preciso dell’incontro scrivere a: circolo.vegetariano@libero.it o telefonare al 333.6023090

Di seguito alcune informazioni e consigli per affrontare l’autunno

Il momento.
La rugiada notturna da leggera e bianca comincia a diventare pesante e fredda, in questa atmosfera il Dio Anubi pesa le anime, su un piatto della bilancia è posta la piuma di Maat, il principio dell’ordine e della verità, sull’altro è posta l’anima del defunto. Deve essere leggera come la piume per entrare nell’isola dei beati, altrimenti è costretta a tornare sulla terra reincarnandosi in un altro essere vivente per completare il suo ciclo purificatorio. Questa simbologia che viene dall’antico Egitto ci mostra chiaramente lo spirito che dovrebbe animarci in questa stagione: la ricerca indefessa della verità!

Muoversi con la luna.
Questi della Bilancia sono giorni del fiore con forza discendente, questo è un momento neutrale, in giardino i lavori non riescono particolarmente bene ma nemmeno particolarmente male. In luna calante si possono comunque seminare fiori ed erbe medicinali.

La cura del mese.
Sbucciature. Applicare immediatamente un impacco di argilla che disinfetta ed aiuta la fuoriuscita di granuli favorendo la cicatrizzazione.

Un piatto facile facile.
Dopo esserci medicati con l’argilla per consolarci prepariamo un piatto di carotine al burro. Tagliare le carotine fine fine e ponetele in casseruola con una foglia di salvia, una noce di burro ed un po’ di brodino vegetale o vino bianco, a cottura quasi ultimata aggiungere uno spicchio d’aglio ed a fine cottura aggiungere prezzemolo tritato e del gomasio.

Tradizioni.
Secondo gli Atzechi dal 30 settembre al 19 ottobre ricorre il mese della Montagna, che è il luogo in cui dimorano gli dei, lì essi catturavano le nubi per inviare l’acqua sulla terra e decidevano il destino degli uomini. Chi nasce in questo periodo sa mescolare amicizia, diplomazia, prudenza ed intrigo.

Pensieri edificanti.
“L’uomo viene al mondo tenero ed arrendevole. Morendo diventa duro e rigido. Le piante verdi sono morbide e piene di succo vitale. Morendo sono asciutte e disseccate. Per questo rigidità e durezza sono discepoli della morte. Morbidezza ed arrendevolezza sono discepoli della vita” (Lao Tzi).
“Andare con ansia di ricerca, con spirito umile, a imparare da quella grande fonte di sapienza che è il popolo” (Ernesto Che Guevara)

Paolo D’Arpini – Circolo Vegetariano VV.TT.

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Capracotta aspettaci, arriviamo – On stage il 1 settembre 2012 “Vita senza Tempo” sulla scalinata Falconi

Capracotta (Isernia), 1 settembre 2012 – Finalmente on stage Vita senza Tempo con Paolo D’Arpini e Caterina Regazzi

Già nei primi anni ‘50 del secolo scorso sarei dovuto andare a Capracotta, accompagnato da un mio zio che doveva visionare certi lavori tecnici in Abruzzo. A quel tempo ovviamente non sapevo ancora nulla dell’esistenza di Antonio D’Andrea anzi eravamo sconosciuti l’uno all’altro. Ma alla fine non ci andai, forse perchè il viaggio era troppo lungo ed a quel tempo, ero ancora un bambino, soffrivo di mal d’auto.

Poi allorchè conobbi Antonio, che venne a trovarmi da Milano a Calcata nel 1992 (circa), per organizzarvi il primo Festival degli Uomini Casalinghi, sentii da lui nominare Capracotta, il suo paese originario. Mi invitò ad andarlo a trovare durante l’estate poichè -mi disse- aveva intenzione di riprendere possesso della casa avita per organizzarvi una convivenza stabile con persone in sintonia con il suo pensiero matristico, del vivere con cura.

Sono trascorsi diversi anni da allora e per una ragione o per l’altra la mia visita a Capracotta è stata sempre rimandata, anzi quasi dimenticata… Però da quando mi sono trasferito a Treia, nella bella casa antica di Caterina, Capracotta si è fatta più vicina e finalmente, dietro invito specifico dell’ass. Vivere con Cura, diretta da Antonio D’Andrea e Michele Meomartino, ecco che la mia escursione capracottana si sta materializzando.

Grazie a Caterina, mia fedele compagna ed accompagnatrice, saremo la sera del 1 settembre 2012 sulla Scalinata Falconi di Capracotta alle ore 18.00. Per presentare il nostro romanzo Vita senza Tempo
(scambio epistolare amoroso). Ad intercalare la dizione poetica di brani tratti dal testo, con la spiegazione delle situazioni vissute, un soffuso suono d’arpa. Infatti nell’ambito della stessa serata ci sarà il concerto dell’arpista Roberta Pestalozza.

Paolo D’Arpini

Come è nato il libro “Vita senza Tempo”

Io e Paolo D’Arpini abbiamo iniziato a conoscerci poco più di tre anni fa grazie ad una corrispondenza telematica che si è via via approfondita tanto da suscitare in me la curiosità di conoscere questa persona apparentemente abbastanza “normale” ma ad un approccio più profondo, secondo me molto “speciale” in quanto a chiarezza di vedute (sempre comunque opinabili) e a onestà di comportamento.

Così, dopo alcuni mesi di questa corrispondenza, all’inizio sporadica, poi sempre più fitta, ho colto l’occasione di alcuni giorni di ferie, per andarlo a trovare a Calcata. Uscivo da un periodo alquanto difficile della mia vita: certo, tutti abbiamo gioie e dolori ma fino a quando non siamo noi stessi a viverli, ci sembra di essere immuni a tutto e ne siamo indifferenti. Del resto, affrontare la vita vuol dire anche trovare speranza, forza e gioia sufficienti per andare avanti per la nostra strada. Dopo due anni di malattia di mia madre, Gina, originaria di Treia, e dopo aver seppellito proprio qui i miei genitori nel giro di cinque mesi, mi sono sentita “autorizzata” e libera finalmente, di pensare un po’ a me stessa e di affrontare, col cuore leggero questo viaggio da Spilamberto (di circa quattro ore in auto) per raggiungere il misterioso “uomo delle grotticelle del Tempio della spiritualità della Natura”.

Ne è nato subito un Amore, basato su affinità di spirito, su una visione simile della concezione della vita, basata per me sulla ricerca della semplicità.

Rileggendo per caso dopo più di un anno, alcune nostre vecchie mail, ci è venuta voglia di fare una selezione di quelle che ci sono sembrate significative, non solo per noi. Vi si parla anche di ecologia, alimentazione naturale, modi di vivere più consapevoli. Ne è scaturito un libro, “Vita senza Tempo”, pubblicato con la casa editrice Viverealtrimenti

Caterina Regazzi

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60° anniversario dell’Associazione Vegetariana Italiana – Evento a Villa Lina di Ronciglione (VT) l’8 settembre 2012

Quest’anno è nostra intenzione festeggiare con il dovuto riguardo il 60° anniversario della AVI (Associazione Vegetariana Italiana, fondata nel 1952 ai primi di settembre (per l’esattezza il 12, da Aldo Capitini), pertanto abbiamo pensato di organizzare un evento a Ronciglione, a Villa Lina, per l’8 settembre 2012, che è un sabato.

Nel pomeriggio faremo un incontro per parlare di vegetarismo, spiritualità naturale ed ecologia profonda, anche con proiezioni, e la sera una cenetta sotto la pergola con il cibo vegetariano da ognuno portato, eventualmente con un po’ di musica. Insomma una cosa semplice ma significativa, immersi in un meraviglioso parco centenario.

La cosa che ci ha spinto a voler festeggiare in modo particolare questo anniversario è che nella tradizione cinese, alla quale facciamo riferimento, il 60° anno sancisce il ritorno all’esatta situazione elementale ed archetipale del momento di nascita. Non sappiamo l’ora precisa ma l’AVI nacque nel mese del Gallo (per l’occidente è la Vergine) e nell’anno del Drago di Acqua (come il 2012). Perciò la data dell’8 settembre è sicuramente auspiciosa (anche per via della ricorrenza armistiziale, considerando il pensiero pacifista di Aldo Capitini).

Alcune notizie sulle valenze archetipali del Drago e dell’elemento Acqua:

L’elemento collegato all’archetipo di questo anno è l’Acqua, preposta alla comunicazione ed al senso del gusto …. Da essa nasce e si conserva la vita…… Grazie alle sue proprietà di contenere “disciolte” in sé le informazioni e di essere assorbita, entrando così intimamente a far parte delle diverse sostanze, l’acqua è l’elemento di “comunicazione” delle informazioni medesime. Ecco da dove nasce la sacralità dell’acqua: può riportare in Terra la Luce, l’equilibrio ecologico, così come può trasmettere al Cielo tutto quello che noi facciamo in Terra. Considerando che questo elemento caratterizza il Drago di quest’anno possiamo ben sperare che l’auspicabile cambiamento che tutti ci attendiamo possa infine manifestarsi.
Quest’anno la Terra ha la possibilità di essere fecondata e di consentire alla vita di germogliare, assorbire l’acqua, convogliarla dove serve, lasciarsi riempire negli incavi… queste sono le azioni consone della Terra. La vita (Legno) nasce ove la Terra sa accogliere l’Acqua nel suo grembo. Anche la conservazione dell’Acqua nei recessi è una azione consona alla Terra.. ma non con avarizia bensì con la capacità di “rifocillare” al momento del bisogno, come fa un pozzo per l’assetato.

A questo proposito nell’I Ching l’esagramma N° 48 Il Pozzo…. nell’Immagine dice: “Sopra il legno vi è l’acqua. L’immagine del Pozzo. Così il nobile anima il popolo durante il lavoro e lo esorta all’aiuto reciproco”.

Ed ancora, nel commento: “…il pozzo é un’immagine dell’organizzazione sociale dell’umanità riguardante le più primitive necessità della vita, che sono indipendenti da qualsiasi formazione politica. Le formazioni politiche, le nazioni mutano, ma la vita dell’uomo con le sue richieste, rimane la stessa… questa vita però é anche inesauribile. Le stirpi vanno e vengono ed esse tutte fruiscono della vita nella sua inesauribile copia… Per quanto diversi siano i talenti e la cultura degli uomini, la natura umana nei suoi fondamenti é la medesima in ognuno ed ognuno può, coltivandosi, attingere all’inesauribile fonte della natura divina dell’essenza umana”.

Queste meravigliose parole, fanno pensare a quali sono i bisogni primari dell’essere umano, e di tutti gli esseri viventi, in fondo: nutrirsi, avere un riparo, riprodursi, mettersi in relazione, comunicando, ognuno secondo la propria natura. Ed a proposito della cultura (e quindi anche della comunicazione, cioé di quello che si desidera trasmettere) sempre questo capitolo del Libro dei Mutamenti dice anche un’altra cosa importantissima: bisogna fare attenzione al pericolo che, curando la propria cultura, non si penetri fino alle radici dell’umanità, rimanendo impigliati nelle convenzioni.

Il consiglio dell’I Ching è quello di vedere le cose che scorrono davanti ai sensi: vista, udito, gusto, olfatto, tatto, usando la propria sensibilità come fosse un sesto senso, ripensando alle cose vissute.

Che stiamo facendo noi esseri umani, siamo o non siamo in sintonia con tutte queste belle frasi? Siamo consapevoli di quale sia questa natura profonda, divina, dell’essere? E di quali sono le necessità dell’uomo? Non abbiamo perso di vista, forse, che la vita vissuta in maniera essenziale, badando semplicemente a quei bisogni “primordiali”, sarebbe più gioiosa, priva delle angoscie dell’uomo di oggi? Non diamo troppo bado forse ad usi e convenzioni quale quello che dobbiamo sempre avere di più, ma anche essere di più, e fare di più? Non cerchiamo tutti di avere qualcosa da dire, da spiegare, da insegnare agli altri, credendo che la nostra propria scelta di vita sia quella giusta, quella più condivisibile, più corretta, più etica? Non sarebbe meglio lasciar fluire la manifestazione spontanea del nostro essere in quel che può e vuole esprimersi e godere semplicemente, reciprocamente con il resto del mondo, della Vita?

Certo l’uomo ha qualcosa di diverso dagli animali, ha una consapevolezza di sé che a volte ci é anche un po’ di peso, che ci fa vivere di meno il presente e di più il passato, di cui rimpiangiamo i lati positivi ed escudiamo quelli negativi (pur considerando che tutto é relativo) ed il futuro, in cui riponiamo speranze, desideri e proiezioni a volte utopiche.

Questa consapevolezza però ci é anche di aiuto, ci può fare compagnia, ci può far vivere pienamente la vita in comunione con gli altri esseri, facendoci cogliere sfumature su cui altrimenti sorvoleremmo e di cui non ci renderemmo mai conto…

Ecco i valori di quest’anno.. e possiamo anche riconoscerli nella filosofia vegetariana, nonviolenta ed ecologista che intendiamo proporre e ricordare l’8 settembre 2012 a Ronciglione….

Paolo D’Arpini e Caterina Regazzi – Circolo Vegetariano VV.TT.

Per la partecipazione all’evento scrivere a circolo.vegetariano@libero.it

Info su Villa Lina: http://www.relaisvillalina.com/en_06_history.html

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Aspetti magici notturni dell’Incontro Collettivo Ecologista del solstizio estivo 2012

“Tutte le cose fioriscono nella gentilezza del mio amore…..” (Madre Terra)

Aspetti magici notturni dell’Incontro Collettivo Ecologista del solstizio estivo 2012

Si parla tanto, in questo periodo, di riscoperta della sacralità della natura! E cosa è quest’ultima se non la visione spirituale di tutti coloro che si sentono parte indivisa della coscienza, della natura e del cosmo? Questo atteggiamento sacrale assume vari nomi: spiritualità laica o naturale, ecologia profonda, biospiritualità, coscienza olistica.. etc. Ma strettamente parlando non è una nuova religione o filosofia, ma un moto spontaneo interiore dell’uomo per integrarsi con la natura e con se stesso.

In sintonia con la tradizione della celebrazione solstiziale anche quest’anno festeggiamo quello che è chiamato il momento della magica notte delle streghe. Saremo ad Aprilia, all’Incontro Collettivo Ecologista dal 22 al 24 giugno 2012. Ed oltre ai discorsi per l’attuazione di una società bioregionale ci saranno vari momenti di celebrazione della vita.

Le cerimonie simboliche iniziano il tardo pomeriggio del 22 giugno con l’istallazione del palo simbolo della fondazione di una nuova “civitas” e per l’individuazione dei punti cardinali. Seguirà una spiegazione sulla cultura bioregionale contadina del luogo che ci ospita, un pellegrinaggio sino al mare per il tradizionale lavacro sacrale, sinonimo di purificazione mentale e corporale. La sera, dopo una degustazione di prodotti biologici locali passeremo all’osservazione di stelle e pianeti, sotto la guida di Riccardo Oliva e del suo team di esperti.

L’indomani, la sera del 23 giugno, che è la notte magica per antonomasia e corrisponde alla Vigilia di San Giovanni, a conclusione dello sharing di esperienze bioregionali potremo dedicarci a vari aspetti ludici. Nella tradizione antica durante questa notte di prima estate si accendevano diversi fuochi in prossimità di corsi d’acqua in modo da compiervi riti della fertilità ed abluzioni notturne. Questa consuetudine aveva radici nella simbologia pagana di trasmettere la luce ed il calore dell’estate alle fredde valli. Altra tradizione dei fuochi di San Giovanni era quella dei due falò, uno interno, attorno al quale danzare fino al mattino, ed uno esterno, che delimitava il campo d’azione. Tutto ciò rappresenta l’identità fra la luce interiore del Sé e quella esteriore della Creazione. Questo è anche il senso della cerimonia che riproponiamo la notte del 23 giugno, per ricordare la supremazia della natura su ogni artifizio dell’uomo. Danze in cerchio, musica popolare eseguita dal vivo da Stefano Panzarasa, contemplazione della natura, è quanto aspetta i novizi che affronteranno il “rito propiziatorio” e -ovviamente- al termine delle danze non mancherà la prova di coraggio con il salto del falò ed espressione di desideri (le donne sono pregate di vestire gonne larghe).

Sull’etimologia di Giugno gli studiosi sono concordi che questo è il mese dedicato a Giunone (Iuno), la dea dell’abbondanza e delle messi, nonché legittima sposa di Giove, per questa ragione venivano raccomandate le nozze durante il mese di giugno. Questo è anche il mese delle ciliegie, un frutto rosso e turgido e dolce, come il latte di Giunone…..

Nel campo del Vetiver, il luogo che ci ospita ad Aprilia, esiste un boschetto, lungo un fossato naturale, che puo essere considerato sacro a Giunone. E qui dopo il tramonto del 24 giugno, a completamento della condivisione esperenziale sui temi bioregionali, compiremo una passeggiata, guidata da Benito Castorina, attorno alle siepi del vetiver, erba sacra che in India viene usata per produrre profumi ed incensi da offrire alla Dea Madre. Il cui elemento è la Terra, particolarmente femminile e rappresentante della produzione vitale per antonomasia.

Paolo D’Arpini
Rete Bioregionale Italiana

………………

Programma generale dell’Incontro Collettivo Ecologista 2012:

Campo del Vetiver, Via Savuto 38, Aprilia (Latina)

venerdì 22 giugno 2012
dalle 14.00 – Arrivo, sistemazione alloggi ed accoglienza. Benvenuto agli ospiti con degustazione dei prodotti del territorio e approccio al territorio “Aprilia comune rurale – Città della Terra”. Segue escursione al mare con rievocazione narrativa di Carna.
18.30 – Ritorno al Campo, preparazione della cena e riordino.
20.00 – Pasto conviviale e riordino della sala.
22.00 – Osservazione ad occhio nudo del cielo stellato con riconoscimento astri
23.00 – Sistemazione per la notte.

sabato 23 Giugno 2012
07.30 – Sveglia, toilette personale e colazione
09.30 – Inizio dell’Incontro. Seduti in Cerchio, a rotazione (con il bastone della parola) ognuno interviene con proprie proposte sui temi trattati e con narrazione di esperienze vissute. Tempo di lettura 10 minuti per ciascuno. Al termine ripetizione del giro di interventi.
12.00 – Preparazione del pasto, consumazione e riordino
dalle 14.00 alle 15.00 – Riposo
15.00 – Visita nel bosco circostante con riconoscimento erbe
16.30 – Riprende il Cerchio di condivisione pareri e formazione di eventuali gruppi di lavoro, su specifici temi
18.30 – Break per tisana e preparazione del pasto.
20.00 – Consumazione della cena e riordino
21.30 – Attività ludiche. Canti, danze, poesie, espressioni corporee
23.30 – Sistemazione per la notte

domenica 24 giugno 2012
07.30 – Sveglia, toilette personale e colazione
09.30 – Sessione di condivisione in cerchio e progetti
11.30 – Preparazione del pasto, pulizia generale, riordino, etc.
15.30 – Proprietà del cibo, colori, sapori, forma ed odori
16.00 – Discorso sull’utilizzazione e proprietà del vetiver
17.00 – Conclusioni generali, riepilogo degli argomenti trattati e ultimi avvisi ai naviganti.

Durante la manifestazione verrà distribuita la brochure “Quaderni di vita bioregionale 2012”

Avvertenza: Per l’incontro non è richiesta una quota di partecipazione ma un’offerta volontaria per l’organizzazione sarà gradita. Ognuno è invitato a contribuire con cibi e bevande (possibilmente biologici vegetariani) e a partecipare alla conduzione generale, vaisseille, pulizia, cucina, etc. Sono disponibili una dozzina di posti letto (con sacco a pelo proprio) riservati a donne, bambini ed anziani. Sono inoltre a disposizione due/tre dozzine di posti al coperto (con materassino e sacco a pelo proprio). E’ possibile campeggiare con tenda e camper senza problemi. La struttura che ci ospita dispone di servizi igienici e di cucina ed ha un salone per i pasti.

Info. sui programmi – Caterina Regazzi: 333.6023090
Info. logistiche – Riccardo Oliva: 333.8902499
Info. per sistemazioni – Benito Castorina: 338.4603719

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