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No all’energia elettrica atomica, carbonica, petrolica! – Ecco come fare per obbligare il governo a cambiare marcia sulle scelte energetiche

Cari amici ecologisti,  credo che oltre le belle parole sia necessario dare un forte segnale di autonomia e distacco dalla dipendenza energetica, altrimenti ogni opposizione è vana. 

 Stamattina avevo appena scritto una letterina sui vari dotti consigli e commenti che girano in rete sul ritorno al nucleare, sulle centrali a carbone ed in generale sulla situazione energetica in Italia, purtroppo la posta di Liberome l’ha cancellata inesorabilmente. Pazienza, riprendo ora il discorso portando l’attenzione immediatamente alla nostra proposta di “sciopero elettrico”, che già consigliai agli amici di Tarquinia e Montalto ma sin’ora senza esito apparente. 

Ora uniamoci tutti nello sciopero, non solo qui in Tuscia ma in tutta Italia (io personalmente ho già iniziato da tempo).  

Berlusconi e le lobbyes economiche consumistiche con lui hanno assunto il potere ed è inutile piangersi ancora addosso, occorre sfilarsi dal meccanismo della sterile protesta verbale e passare all’azione.      

Allora, il governo Berlusconi ha deciso per il ritorno al nucleare? Blocchiamo questa minaccia che pende come una spada di Damocle  sulle nostre teste di abitanti della Tuscia, sul nascere facendo calare esponenzialmente i consumi elettrici.  

Attenzione miei cari, come sapete la centrale atomica di Montalto di Castro (Vt) non è mai stata smantellata,  è ancora lì pronta a funzionare con poche modifiche. Per cui dobbiamo inviare un segnale forte e deciso, mettendo in gioco la nostra stessa credibilità, se diciamo di essere ecologisti siamolo sino in fondo. Anche se vanno pur bene le proteste e  proposte alternative -e questo è ovvio- ma serve ora  un chiaro messaggio di non dipendenza energetica.

 Facciamo lo sciopera elettrico scrivendo all’Enel di ridurre la potenza del nostro allaccio a soli 1 kw e mezzo (dai 3 solitamente usati nelle abitazioni). Questo è possibile se utilizziamo unicamente lampadine a basso consumo e se rinunciamo a tutti gli elettrodomestici inutili, quali:televisione, mangianastri e dvd vari, freezer, lavastoviglie, etc. Inoltre se riorganizziamo la nostra vita interrompendo le abitudini nottambule possiamo risparmiare ulteriormente sull’illuminazione. Ad esempio anche accendendo le lampade solo dove serve, cioè nella stanza in cui siamo presenti.

 Insomma con piccoli accorgimenti che non danneggerebbero la nostra qualità di vita possiamo tranquillamente far funzionare tutta la casa con  solo 1 kw e mezzo.

 

Perciò  richiedete all’Enel l’abbassamento dell’energia impegnata con un contratto a bassa utilizzazione, se molti

di noi lo faranno  i consumi tenderanno automaticamente a calare e il governo non potrà giustificare  le megacentrali inquinanti,  a carbone, policombustibile ed uranio.

  Scrivere all’Enel: Casella postale 1100 – 85100 Potenza,  chiedendo l’abbassamento di tensione e passate parola ad amici e conoscenti. 

Basta chiacchiere, passiamo ai fatti!

 Paolo D’Arpini