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“Cultura ed arte come comunione dell’anima” – Lettera al papa Joseph Ratzinger ed al cardinale Gianfranco Ravasi in chiave di spiritualità laica

“L’Arte non è professione”  (Saul Arpino 

Lettera aperta al Pontefice Papa Ratzinger ed a Monsignor Gianfranco Ravasi in merito all’incontro con gli artisti – 21/11/2009 Cappella Sistina – Inviata a:  benedettoXVI@vatican.va

Per secoli la Chiesa è stata tutrice dell’arte. In particolar modo  nel “Rinascimento”, dal verbo “rinascere”, infatti si diceva che la cultura era morta con le invasioni barbariche e la caduta dell’Impero Romano, e rinasceva solo allora, dopo mille anni.

I principali centri di diffusione furono la Roma dei Papi, Firenze e Venezia, che divengono così motori di propulsione dell’arte, che viene vista però dal potente anche come mezzo ideale per autocelebrare la propria forza e lungimiranza politica.

Così, seppur  il Rinascimento esprime il desiderio di far rinascere il vero volto dell’arte classica - ed è da questa, infatti, che gli artisti del rinascimento ereditano l’ideale dell’armonia e dell’equilibrio, l’ideale dell’uomo inteso come sintesi di bellezza e di bontà ideale di armonia tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e Dio, tra ragione e fede – artisti  come Michelangelo, Leonardo, Raffaello, per esigenze di vita e di lavoro, lavoreranno nella grande Reverenda “Fabrica Sancti Petri” funzionale però alla grandezza della Chiesa, perdendo quella  spiritualità laica dell’arte attraverso forme espressive dell’arte.

(Sul tema specifico: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/10/la-visione-spirituale-laica-di-antonello-palieri-auspici-per-l%E2%80%99incontro-di-roma-dal-2-al-4-ottobre-2009-su-%E2%80%9Cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere/ )

Oggi la Chiesa se vuole può farsi portatrice di un messaggio purché non sia utilizzativa dei metodi significativi moderni per un vantaggio economico, modo attraverso il quale gli artisti assumono una “funzione”  nella società dei consumi.

Occorre invece agevolare le rivelazioni artistiche che sorgono dal popolo e che non sono omologate con il sistema  corrente  che utilizza speculativamente  l’arte e la  cultura.

L’arte non può essere professione ma espressione spirituale dell’anima.

Invitiamo il pontefice  ad ampliare e vivificare l’incontro previsto alla Cappella Sistina con gli uomini di cultura, ora   impostato sulle “pompe”,  chiamando invece a raccolta i giovani e gli sconosciuti non proni al mercato. Ricordiamoci, a tal proposito,  dell’insegnamento  di Gesù che allontanò i mercanti dal tempio…..

Con osservanza,

Paolo D’Arpini – spirito.laico@libero.it

Laura Lucibello – laura.lucibello@gmail.com

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Le due facce dell’ecologia quella “superficiale” e quella “profonda…..” – A Roma con il Circolo Vegetariano VV.TT. nel giorno di S. Francesco, mentre contemporaneamente imperava la Biodomenica… in cui AIAB, Coldiretti, Legambiente, etc. accettavano la contaminazione OGM nel biologico

Premessa: parecchi anni fa  assieme a  diverse associazioni ecologiste e spiritualiste fondammo un comitato per la Spiritualità Laica e l’Ecologia Profonda. A quel tempo organizzammo per alcuni anni di fila una “marcia ecologista” per sensibilizzare la popolazione sui rischi di un sistema finto di protezione ambientale basato  sul compromesso con i poteri economici e politici. L’ultima edizione della Marcia ci fu boicottata da un mix di associazioni sedicenti per la Pace, per l’Ecologia e per i Diritti Civili che ci scippò la visibilità ed anche il luogo dell’appuntamento (fissato a Piazza Esedra il giorno di San Francesco). La Questura all’ultimo minuto ci dirottò davanti alla Stazione Termini e trasferì a Piazza Esedra (precedentemente a noi concessa) la partenza della manifestazione “finta”  di Legambiente, Verdi, Movimento per la Pace, etc. etc. Ovviamente l’intenzione era di  cancellarci e rubare il messaggio, contorcendolo.

 

Con gli altri organizzatori restammo in dubbio sul da farsi… ed anche quando ci rendemmo conto che in effetti la maggior parte del pubblico si recava alla manifestazione “politicizzata” e “protetta” dalle Istituzioni, decidemmo egualmente di partire e pochissimi come eravamo marciammo “laicamente” senza vergogna, suonando il “corno ed il tamburo” (letteralmente il corno lo suonavo io ed il tamburo Mahapurusa). Alla nostra  marcia ecologista partecipò anche l’avvocato Gianfranco Paris che poi testimoniò il tutto in un numero speciale di Mondo Sabino (potete leggerlo in PDF nel sito www.mondosabino.it).

 

Quest’anno, dopo parecchio tempo di interruzione della tradizionale manifestazione per San Francesco, abbiamo  ripreso la consuetudine, coinvolgendo le stesse associazioni del passato più alcune nuove. Durante la Tavola Rotonda tenuta con grande gioia e allegria nell’Arancera delle Serre di san Sisto dal 2 al 4 ottobre 2009, vi sono stati vari interventi, fra cui segnalo questo del prof. Giuseppe Altieri, specialista in agro-ecologia,  in cui denunzia la sottomissione delle stesse associazioni    di  ecologia superficiale e finta ai voleri del mercato. Lo stesso giorno della nostra Tavola Rotonda con gran pompa e visibilità mediatica veniva indetta la famigerata “Biodomenica” in cui calarsi le braghe di fonte al volere delle industrie agro alimentari  e degli OGM, accettando anche una soglia di OGM nei prodotti biologici… Oh mio Dio, non dico altro…

 

Paolo D’Arpini

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Intervento di Giuseppe Altieri alla Tavola Rotonda su “Ecologia Profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” tenuta a Roma dal 2 al 4 ottobre 2009, all’Arancera delle Serre di San Sisto.

Avanti così , ragazzi
grazie dell’invito al vostro seminario di Ecologia Profonda…
…nel giorno di S. Francesco, mentre impera la Biodomenica…

La biodomenica della vergogna Coldiretti, Legambiente, AIAB… Associazioni che hanno accettato le tolleranze di OGM nei prodotti biologici, così da consentire  contaminazioni e, chissà, un giorno, anche le coltivazioni di OGM…
Associazioni che non fanno nulla verso le regioni che hanno oggi a disposizione 200 miliardi di € per pagare agli agricoltori tutti i mancati redditi e maggiori costi, al fine di Coltivare  ed allevare in modo Biologico, quale “pagamento Agro-ambientale” per i benefici sulla salute e l’ambiente, diritti notoriamente inviolabili… e qui mi vien da sorridere.
Tali finanziamenti dei Piani di Sviluppo Rurale sarebbero sufficienti a riconvertire tutta l’agricoltura Europea al Biologico.
Oggi, invece,  l’Italia da sola consuma il 30% e più di tutti i Pesticidi d’Europa, che non si degradano e si accumulano nelle catene alimentari… Mentre il biologico cresce nei consumi… al ritmo del 20-30% annuo… E molta ormai è roba importata, a danno dei contadini biologici italiani, con più di qualche dubbia provenienza, da quanto ha riferito anche lo stesso presidente Coldiretti  Marini intervistato ieri alla radio Rai 1 (vedasi anche servizio del 27 dicembre 2008 di Ambiente Italia di Igor Staglianò dalla Cina. ndr).
In Italia oggi il consumo di Biologico è si e no il 2-3% del totale alimentare… se cresciamo del 30% all’anno… prima di arrivare al 10% ci mettiamo 20 anni… ed intanto abbiamo ammazzato i nostri figli di veleni. Le aziende agricole biologiche quest’anno sono calate in Italia del 17%, dal momento che le regioni non pagano (illegittimamente) il servizio agro-ambientale, prioritario ed obbligatorio!
Abbiamo fatto ricorsi ai TAR in Umbria Toscana Marche e Campania… con risorse economiche  e di personale tecnico assolutamente insufficienti.

Nel Lazio le associazioni ecologiste, sindacali e del biologico  hanno boicottato il nostro ricorso…  forse perché non devono dar fastidio a chi gli finanzia la “Biodomenica”? O la Campagna di analisi dei “Pesticidi nel Piatto”… o la filiera corta a KM zero, dei micromercatini biologici AIAB …o di prodotti convenzionali della Coldiretti, taroccati come DOP o IGP… coltivati con concimi chimici e pesticidi…  o latte crudo, con vacche alimentate con mangimi OGM?

Intanto arrivano notizie che a Caprarola c’è un record di Tumori, anche nell’infanzia, a causa dei disseccanti e pesticidi irrorati sui noccioli, pesticidi ormai inutili in quanto non funzionano più e le piante vengono distrutte lo stesso dai “ragnetti rossi”… mentre il lago vicino è ormai al capezzale per l’inquinamento da pesticidi… speriamo nessuno mangi il pesce della zona.
Nei vigneti del veneto sono morti tutti gli uccelli, sempre a causa dei disseccanti, inutili e controproducenti anche per la produzione, insetticidi e pesticidi di sintesi..

E addirittura han trovato gatti morti tra i vigneti ingialliti dall’Agente Orange della Monsanto, con gli uccelli avvelenati nella pancia… la cosa è finita sui giornali e c’è stato un consiglio comunale a Conegliano, ad hoc, sollecitato dal consigliere Botteon

San Francesco intanto si gira nella tomba…

Ho proposto ai sindaci di Vietare l’uso dei Pesticidi  e non solo in Agricolturama anche contro le zanzare, le mosche e i disseccanti che qualche pazzo fa usare anche nel verde pubblico dove giocano i bambini a piedi nudi… come a Senigallia (al mare, ndr) , a Verona, ecc… in essi quanto sono i primi responsabili della salute dei cittadini…

Semplicemente, sulla vite, come sulle altre colture i pesticidi non servono, in quanto noi Agroecologi garantiamo la produzione usando solo il a vecchio Rame e lo zolfo, oltre alle moderne tecniche biologiche…
Purtroppo in campagna comandano i Venditori di Fitofarmaci, una rete fittissima contro cui il sottoscritto combatte una battaglia campale… senza nessun controllo sugli acquisti di pesticidi, venduti spesso a scontrino senza neanche un obbligo di fatturazione… quando ci vorrebbe una ricetta obbligatoria solo per i casi di reale necessità (abbiamo fatto anche un Referendum nel 92).
Mentre la Coldiretti (proprietaria dei Consorzi agrari che vendono pesticidi) lascia gli agricoltori abbandonati e  tiene tra le proprie fila, cosi come gli altri sindacati (CIA, Confagricoltura), tantissimi tecnici che erano stati formati negli anni 80 per fare i divulgatori agricoli (ovvero per liberare gli agricoltori dai commercianti delle Multinazionali AgrochimicofarmaceuticOGM … Tecnici che oggi, invece, fanno le pratichette e le burocrazie per la PAC (sostegno al reddito)…  o, peggio, le domande alle Regioni per distrarre i fondi Agro-ambientali  Europei dall’agricoltura Biologica a quella cosiddetta “integrata”, i cui disciplinari regionali (es. Toscana)  consentono fino a 35 trattamenti chimici di sintesi sulle Mele, oltre 30 nelle Pesche, e così via… ovvero molti più trattamenti chimici di quanti oggi se ne effettuano nella peggiore pratica Agricola Industriale.

Tutti i sindacati, le associazioni ecologiste nazionali e del biologico, ovviamente, sono rappresentati nei Tavoli di “concertazione” e “sorveglianza” dei Piani di Sviluppo Rurale, dove si decide insieme alle regioni, come spendere i 200 miliardi di € che l’UE ha messo a disposizione dei Piani di Sviluppo Rurale

Mentre i nostri bambini continuano a sopportare dosi di residui di pesticidi negli alimenti, tarate su un corpo di 60 kg !! (dosi di vera e propria intolleranza… senza che nessuno si preoccupi di stabilite il limite massimo della sommatoria dei diversi pesticidi che si possono trovare negli alimenti…
I commercianti di pesticidi, Diserbanti, sementi e raccolti agricoli… vendono coctayls di veleni (il cui mercato e le cui quantità sono andati sempre crescendo in Italia) e pagano il grano a prezzi da fame… .
La Coldiretti, insieme alla Legambiente e l’AIAB organizza la Biodimenica…
Noi aspettiamo che gli agricoltori firmino le procure legali per i ricorsi contro i Piani di Sviluppo Rurale attuali in tutte le Regioni e, se possibile, se ne vadano da chi non li rappresenta più) e che, nella migliore delle ipotesi, oggi consiglia loro di non coltivare la terra e prendersi il sostegno al reddito PAC.
Chi ci aiuta, nel Lazio come nelle altre regioni, ad organizzare una riunione coi produttori biologici, per il rispetto dei loro diritti e di quelli dei consumatori?

FEDERBIO da 3 anni promette di attivare un ufficio tecnico-legale al servizio dei produttori biologici… e noi aspettiamo sempre fiduciosi.
Il 7 ottobre si riunisce il TAR Umbria per decidere sulla nostra richiesta di sospensiva dei bandi truffaldini sull’Agricoltura integrata, così come, il 27 ottobre, il TAR delle Marche.
Intanto abbiamo definito la “Carta di Montebelluna”, per una Moratoria Mondiale sulla produzione e commercio di OGM, a partire dal coraggioso Ministro Luca Zaia.
Attendiamo altre sottoscrizioni dopo le prime, autorevoli.
Intanto il Ministero ha organizzato gli Stati Generali del Biologico, dove si è presentato un Professore (!?) di Udine il quale ha  affermato che gli OGM potrebbero essere utili all’Agricoltura Biologica… per favore che qualcuno gli risponda.
Stato Generale: del Biologico… come diceva Ennio Flaiano “la situazione è grave, ma non seria”.

Giuseppe Altieri

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Inadeguatezza e potenza della nonviolenza, del vegetarismo e della spiritualità laica … secondo Bettina Corke, Edoardo Torricella, Marinella Correggia, Laura Lucibello … ed altri

Ieri 2 ottobre 2009 abbiamo iniziato la saga dell’ecologia profonda, dell’alimentazione naturale e della spiritualità senza frontiere…

In occasione della giornata mondiale della nonviolenza e della ricorrenza della nascita di Gandhi è sembrato normale iniziare la manifestazione con la proiezione del documentario di Bettina Corke sul Mahatma. Massimamente composto da spezzoni originali il film ha trasmesso una forte emozione ai tutti i presenti, inoltre il collegamento fatto con Nelson Mandela e la sua lotta contro la segregazione razziale in sud Africa è stato un proficuo legame…

Molto bello anche il canto dell’OM  corale  proposto da Alex Raccis e la danza indiana di Rossella Lozzi, due cose che ci hanno trasmesso la  vitalità spirituale dell’India e del suo mondo magico,  dei suoi colori e suoni.

Il discorso fatto da Marinella Correggia, toccando i temi attuali dell’ecologia, della lotta dei contadini indiani contro le multinazionali agricole e gli OGM, il problema della siccità e dell’inquinamento, del riscaldamento globale e di come le grandi potenze dovranno affrontare questi problemi per mantenere la vita sul pianeta ha riportato -come suol  dirsi- la platea “con i piedi per terra”. Ed è giusto che sia stato così.

Edoardo Torricella ha ricordato la sua esperienza di vegetariano dall’età di 18 anni e la sua coerenza sino ad oggi che ne ha 74, le sue esperienze cinematografiche e teatrali e di come veniva considerato il vegetarismo nei primi anni ‘50 allorché i vegetariani in Italia potevano essere contati su due mani…. Egli ha ricordato la regola francescana e la figura di Tolstoi, vegetariano e non violento antesignano al quale lo stesso Gandhi si ispirò.

Insomma la giornata è stata molto densa e piena di buone vibrazioni, bellissima anche l’atmosfera nell’arancera della serra di San Sisto, in cui sembrava di stare dentro ad un tempio della natura, con le sue alte navate ed il sole brillante che entrava dalle vetrate… la temperatura era “indiana” ma non spiacevole, si  stava bene in camiciola sino a sera. 

Per finire il canto  di mantra indiani cantati dal gruppo Vedic, al suono dell’harmonium a soffietto, del mrdanga e dei cembali e poi un buon dolce vegetariano come “prasad”,  offerta rituale di cibo consacrato 

Mentre smontavamo gli allestimenti e portavamo via le sedie, in attesa di rimontare tutto il 4 ottobre per la giornata finale dedicata a San Francesco d’Assisi, un gentile pianista ci ha accompagnato con una sottile   melodia suonata al pianoforte che sta lì in mezzo alla serra, un oggetto strano… ma che dava ancor di più il senso di sacralità laica al luogo.

Ringrazio il Comune di Roma  e l’assessorato alla cultura e quello per l’ambiente per l’ospitalità e l’assistenza.

Paolo D’Arpini

 

Alcuni commenti raccolti al volo:

“…grazie ancora per l’invito, avete colorato di rosa la mia giornata e quella di tutti i presenti! Mi dispiace solo di essere arrivata in ritardo e di non poter essere rimasta fino alla fine….. Complimenti a te, ma anche tanti a Laura Lucibello!”

“..ancora una volta il senso di magia e di presenza ha riempito la sala che all’inizio sembrava vuota… grazie!”

“..sia pur con tutte le difficoltà dell’ultima ora e la fatica per raggiungervi ho respirato un’aria e bevuto un acqua fresca che il mio spirito desiderava..”

  Ed ora un pensiero di Nelson Mandela:

“La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda è di essere potenti ogni oltre limite.

E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

Ci domandiamo ” chi sono io per essere brillante , pieno di talento, favoloso? ” In realtà, chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo.

Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi così gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi…..

E quando ci liberiamo delle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri”. 

Nelson Mandela

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Angela Braghin sulla Nonviolenza e sulla figura del Mahatma Gandhi con riferimenti all’opera di Martin Luther King – Intervento per la giornata mondiale sulla Nonviolenza nell’ambito del convegno di Roma: “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”

Premessa. Quella che segue è una  breve  sinossi  sulla  Nonviolenza  tratta dal testo  “Pace e guerra nel mondo contemporaneo” della dottoressa Angela Braghin,  utile per “spiegare”  Gandhi  “politicamente”-  L’intervento  viene inserito nella manifestazione del 2/4  ottobre 2009.

Vedi Programma: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/24/roma-2-e-4-ottobre-2009-presentazione-di-laura-lucibello-per-la-manifestazione-%e2%80%9cecologia-profonda-alimentazione-naturale-spiritualita-senza-frontiere%e2%80%9d-arancera-di-san-sisto/ 

Non-violenza.

La non-violenza è un valore che fa parte delle tradizioni etiche di alcune religioni, come si riscontra nel Buddismo, Induismo e nel pacifismo cristiano.

Comunque, ha raggiunto una tale statura, da essere considerato un valore cui aspirare, oltre ad essere divenuto un principio da seguire ed adottare contro la violenza della guerra.

Il miglior maestro della non-violenza dei tempi moderni è Gandhi. Egli è anche considerato dalla maggior parte degli Indiani il fondatore della loro Patria, e da tanti altri come il maggior esponente di questa pratica al punto da essere anche ritenuto una sorta di santo.

Infatti ha sperimentato l’uso della resistenza passiva e della non-violenza sia come approccio filosofico e spirituale alla vita di tutti i giorni, sia come tecnica da seguire per raggiungere un vero cambiamento politico e sociale.

Gandhi era conosciuto tra gli Indiani come “ Mahatma”, ovvero Grande Anima, per il suo coraggio, per la sua semplicità, e per lo straordinario impatto che i suoi insegnamenti avevano su tutti, e per l’esempio di vita che ha saputo dare.

Il tema centrale della ricerca di Gandhi è la “verità” come si può desumere dalla lettura della sua autobiografia intitolata “I miei sperimenti sulla verità”;  riteneva che l’amore per la non-violenza potesse raggiungersi solo con la compassione e la tolleranza per le altre persone e che il suo concreto esercizio implicasse una continua prova, sperimentazioni, a volte errori e continui sforzi.

Forse  il concetto più importante dei suoi insegnamenti è satyagraha, che tradotto letteralmente significa “ la forza dell’anima” o “ la verità dell’anima”.  Questo è un valore che per essere vissuto in pieno, richiede una aderenza piena e interiore al rispetto ed amore per il prossimo.

Mohandas Gandhi nasce in India nel 1869; i suoi genitori appartenevano alla casta dei commercianti Hindu. Egli rimase sempre devoto alla sua religione ma esercitarono forti influenze anche le tradizioni e i valori di altre religioni, come ad esempio il principio pacifista del Cristianesimo, e gli scritti di Thoreau e Tolstoy sui diritti e doveri degli individui di praticare la disobbedienza civile quando le autorità politiche violano le libertà personali e i diritti politici.

Si sposò  molto giovane e studiò Giurisprudenza a Londra. Trascorso un breve periodo in India, il giovane avvocato si trasferì in Sud-Africa, dove fu ostacolato dal sistema delle leggi razziste di quel Paese ( c’era a quei tempi, e attualmente ancora è presente, una nutrita comunità asiatica, in particolare indiana, in Sud-Africa).

Rimase lì  per circa 21 anni, portando avanti una campagna per i diritti degli Indiani, stampando giornali, e sviluppando la sua filosofia della non-violenza. Fu arrestato e torturato più volte dalle autorità britanniche ma egli li servì con lealtà quando lo ritenne giusto. Organizzò, ad esempio, un corpo d’ambulanza durante la guerra Boera, (1899-1902), e la Ribellione degli Zulù (1906), per il cui aiuto offerto ottenne anche una decorazione dal governo.

Nel 1915 Gandhi tornò in India e nel giro di pochi anni divenne il del movimento nazionale Indiano, che mirava ad ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna. Quando il governo ritenne fuori legge l’opposizione politica, Gandhi lanciò una vittoriosa campagna contro queste leggi.

Nel 1919 le truppe britanniche hanno sparato su una folla composta da uomini, donne e bambini indiani pacifisti e non armati, che stavano dimostrando; vennero uccisi circa 400 persone in quello che sarebbe passato alla Storia come il Massacro di Amristar.

Questo servì  a sottolineare la differenza tra la resistenza passiva e la brutalità  delle autorità, e aiutò Gandhi a mettere in pratica il principio contenuto nella satyagraha.

Gandhi non condivideva gli atteggiamenti aggressivi degli altri leaders per l’indipendenza indiana; infatti si fece in disparte durante i moti di Bombay nel 1921 e quelli di CHauri-Chaura nel 1922. Continuò piuttosto a battersi per il rispetto dei diritti della casta Hindù dei più poveri, chiamati “intoccabili”,  che egli aveva ribattezzato Harijan, ovvero figli di Dio, e per i lavoratori più deboli, come i manovali e i contadini.

Incitò  gli Indiani a creare delle aziende perché producessero direttamente il cotone, motivo principale dell’occupazione britannica, e perché si potesse così raggiungere l’indipendenza e l’autosufficienza economica ( swarai).

Era contrario alla creazione di due realtà separate composte dal Pakistan musulmano e dall’India induista e infatti, nel 1948 venne assassinato da un fanatico induista che non condivideva la sua tolleranza religiosa, proprio nell’anno in cui l’India aveva vinto la sua battaglia e divenne indipendente rispetto alla Gran Bretagna.

Questo dimostra che si è realizzato quello che molti credevano impossibile: egli è riuscito a far ottenere l’indipendenza a più di 400 milioni di persone, senza sparare neanche un colpo. Inoltre il suo esempio è stata la concreta dimostrazione che, la pratica della non-violenza, può essere uno strumento più che valido anche nel mondo del XX secolo, caratterizzato dalla “Realpolitik”, potere e violenza.

Una delle chiavi per capire in pieno gli sforzi fatti da Gandhi nell’applicare il principio della non-violenza è comprendere la ahisma, ovvero la culla del satyagraha. Come egli stesso disse, “Ahisma e la Verità sono così interdipendenti che è impossibile scindere un concetto dall’altro…. Tuttavia, ahisma è il significato più profondo, la verità ne è la conclusione”.

Risulta però  limitante tradurre il vocabolo ahisma con il concetto di resistenza passiva, perché invece è fondamentale sottolinearne il contenuto di amore attivo. Implica niente altro che la personale ed individuale responsabilità di riformare il pianeta e se necessario soffrire in prima persona.

La base di questa sofferenza ( chiamata tapasya da Gandhi). 

Da un lato, tranne che ci si senta portati alla sofferenza, la profondità  del proprio impegno può essere messo in discussione.

Inoltre, poiché  ogni conflitto porta alla sofferenza, la devozione verso la giustizia del non-violento aumenterà il  senso di sofferenza.

Gandhi ha con forza sottolineato a più riprese che satyagraha deve essere distinta dal passivo desiderio di evitare conflitti a tutti i costi. La classe media in particolare, ha sempre tollerato situazioni scomode pur di poter continuare ad avere una vita sicura e comoda.

“La mia fede nella non-violenza è una forza estremamente attiva”, scrisse Gandhi, “ non c’è posto per i codardi o per i deboli. Si spera che un uomo violento possa, un giorno, diventare un non-violento, ma non c’è speranza per i codardi”:

La non-vilenza e la disobbedienza civile ricerca il diritto di scelta del singolo,e anche l’obbligo di ognuno,di sperimentare fino in fondo le conseguenze di quella scelta ed essere anche giudicati, di conseguenza, dalla società in cui vive.

La scelta della strada della non-violenza non è sempre semplice: arresti, torture, a volte persino la morte possono far parte di questo modo di combattere. Gli individui sono chiamati a svolgere tutte queste funzioni e a soffrire, anche per tutti gli altri.

Inoltre richiede anche un profondo rispetto per i propri nemici; deve basarsi su una profonda onestà e verità. Occorre considerare il proprio nemico molto seriamente e instaurarci un dialogo che lo porti ad una auto-analisi perché possa fargli cambiare direzione senza fargli perdere l’onore.

In un qualsiasi conflitto in cui vengono usate le armi c’è sempre un vinto da una parte, un vincitore dall’altra.

Nel concetto di satyagraha, l’obiettivo da raggiungere è quello che entrambi le parti vincano agendo con l’amore e in armonia reciproca, piuttosto che continuare nella strada della discordia e della violenza.

Gandhi, essendo sempre alla ricerca della verità e della giustizia, non condivideva le dottrine che giustificano ogni mezzo pur di raggiungere lo scopo.

Per i seguaci di Gandhi, la violenza è reazionaria: più si usa violenza, meno si rivoluziona.

Di contro, gli attivisti politici, sia di estrema destra, sia di estrema sinistra, sono inclini ai compromessi morali, convinti che la loro visione del mondo come dovrebbe essere giustifica qualsiasi mezzo pur di ottenere il risultato da essi perseguito.

Lenin, per esempio, affermava che “ per raggiungere i nostri fini, ci uniremo persino con il diavolo”; per Lenin, qualsiasi tendenza moralizzatrice sulla crudeltà di usare mezzi violenti per il raggiungimento degli scopi rivoluzionari, era “ l’ipocrisia insopportabile dei sentimentalisti presa in prestito dalla classe dominante ma marcia”.

Il Reverendo Martin Luther King Junior, leader del movimento non-violento per l’affermazione dei diritti civili durante gli anni cinquanta e sessanta in America, nonché visionario che come Gandhi era una persona molto pratica e orientata al risultato, ha scritto che “ rispondere alla violenza con altra violenza, la moltiplica, rendendo ancora più scura la notte già priva di stelle.

L’oscurità non si combatte con altra oscurità, solo la luce può farlo. L’odio non può sconfiggere l’odio, solo l’amore può sconfiggerlo.”

In pratica, la satyagraha, e le azioni non violente di King si sono espresse sotto varie forme: manifestazioni, boicottaggi, picchetti, scioperi, disobbedienza civile, occupazione non violenta di vari edifici governativi, imprigionamenti di massa, rifiuto del pagamento delle tasse e una volontà di subire abusi dalle autorità e reagire in maniera non violenta, con cortesia, coraggio e determinazione.

Questo, come Gandhi sosteneva sempre, richiedeva molta più forza che premere il grilletto, molto più coraggio che combattere o rispondere ad un attacco.

Le tecniche gandiane non offrivano molta alternativa alla lotta; piuttosto fornivano altri modi non violenti di reagire. Durante una delle sue famose satyagraha del 1930, per esempio, Gandhi arrivò alle miniere di Dharasana con 2.500 manifestanti.

Secondo un testimone oculare occidentale, gli uomini arrivarono al blocco di polizia in silenzio, e vennero picchiati con i manganelli mentre nessuno di loro aveva alzato neanche un braccio per difendersi.

Un modo di dire popolare tra gli attivisti radicali americani durante gli anni sessanta era “potere al popolo”. I seguaci del credo non violento, credono che il popolo sia più potente quando ha un coraggio morale sufficiente da essere immuni non solo alla minaccia rivolta contro ma anche all’inclinazione ad usare la violenza.

L’astenersi dalla violenza  deriva da una chiarezza di propositi che Gandhi avrebbe chiamato “abnegazione” .

Come diceva, non necessariamente ciò significa smaltire la propria rabbia ma trasformarla: “ Ho imparato, attrerso esperienze amare, l’unica vera lezione per mettere da parte la mia rabbia e così come il calore viene accumulato e si trasforma in energia, allo stesso modo la nostra rabbia controllata può essere trasformata in un potere che può smuovere il mondo”.

La non-violenza di Gandhi e dei suoi seguaci, e compresi anche quelli di Martin Luther King, era proattiva piuttosto che reattiva.

Le loro tattiche erano imprevedibili, spontanee e radicali e le autorità governative ne erano chiaramente esasperate.

Satyagraha- la forza dell’anima piuttosto che quella fisica, di sicuro può sconcertare quelli che capiscono la violenza ma che hanno avuto poca esperienza con la forza della verità di Gandhi.

Dopo Gandhi, il maggior esponente e fautore della pratica della non- violenza fu il Reverendo Martin Luther King, che adottò in tutta coscienza la satyagraha per applicarla in America. King studiò la filosofia di Ganfhi e i suoi metodi, viaggiò in India, ed emerse come capo, architetto e leader spirituale delle campagne per i diritti civili con la non-violenza negli Stati Uniti.

Trascorse molto del tempo dagli avvocati per la difesa contro quelle leggi ingiuste che discriminavano le persone in base alla propria razza.

Negli anni Cinquanta e Sessanta i trasporti pubblici, ristoranti, sports, eventi culturali, librerie, e le scuole erano spesso riservate in base alla razza con strutture migliori solo riservate ai bianchi.

Ai neri veniva negato il diritto di voto e purtroppo era relativamente comune il linciaggio degli afro-americani, specialmente ad opera del Ku Klux Klan, una banda semi segreta di bianchi violenti e razzisti.

Forse l’evento culminante della leadership di King nella marcia dei diritti civili, è stata il boicottaggio degli autobus a Montgomery ( Alabama).

Nel dicembre 1955, Rosa Parks, si rifiutò di sedersi in fondo in un autobus pubblico.

Dopo che migliaia di afro-americani camminavano a piedi per andare al lavoro piuttosto che salire su autobus segregati, vennero concessi a tutti i servizi .

Questi erano gli anni in cui il Governatore George  Wallace , di fronte all’università dell’Alabama, impediva l’ammissione ai corsi degli studenti neri e  venivano usate scariche elettriche e cani contro dimostranti pacifici a Birmingham, Alabama.   In tutto ciò, King mantenne sempre una devozione assoluta per la non violenza, basata sulla sua percezione dei principi cristiani. King, come Gandhi, mobilitò una schiera di seguaci non violenti, catturando la coscienza di milioni di persone, raggiungendo obiettivi epocali.

Fondò  la Conferenza Cristiana del Sud, che propugnava la non-violenza, l’azione comunitaria e nel 1963 organizzò a Washington la marcia per il lavoro e la libertà, conosciuta anche come “ la marcia dei poveri” che portò nella capitale americana circa cinquecentomila persone.

Nel 1964 King venne insignito del Premio Nobel per la pace.

Angela Braghin – Dottoressa in scienze politiche

 

Bibliografia

D. P. Barash, C. P. Webel, Peace & conflict studies, Sage publications inc.( Cap 19)

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Roma, 2 e 4 ottobre 2009 – Presentazione di Laura Lucibello per la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” – Arancera di San Sisto

category Comunicati Stampa Paolo D'Arpini 24 settembre 2009

Un astronomo che stava visitando il canòn del Colca sentì parlare di Thomàs Laura, un astronomo andino. Il visitatore dopo averlo incontrato gli chiese se poteva insegnargli a conoscere i nomi andini delle Costellazioni del cielo.

Prima di rispondere, Tomàs gli rivolse alcune domande: “Cos’è la Terra per te? Ascolti, quando la Terra ti parla? Qual è il punto di maggior forza di questo pianeta? Cos’è che unisce l’uomo alla Terra?”.
Le risposte dell’astronomo in visita non sembrarono soddisfacenti a Tomàs Laura, per cui aggiunse: “Come pretendi di conoscere il linguaggio dei cieli, se non conosci il linguaggio della Terra? Prima impara gli insegnamenti della Terra sulla quale poggiano i tuoi piedi e poi ti insegnerò i nomi delle costellazioni e i messaggi del Cosmo. Solo i pazzi e gli stolti vogliono imparare prima quello che è lontano, senza conoscere ciò che è vicino”.
(tratto da “Negli occhi dello sciamano” )

e ancora :

Nella donna è racchiuso il destino dell’umanità; è lei la modellatrice della razza umana, la creatrice.
La donna incarna l’amore ed è la messaggera della Pachamama, la nostra Madre divina che ama ogni cosa. La donna è il canale della vita governato da leggi impercettibili, mosse dall’amore, al quale successivamente accedono anche gli uomini.

“Figlia mia, oltre a sapere che sei una donna molto potente, dovrai dedicarti anche a cercare nel tuo cuore il cammino che ti condurrà alla Pachamama. Il mistero dell’esistenza è il mistero della tua stessa anima.

E’ per questo che per conoscerti dovrai avventurarti nel tuo mondo interiore, penetrare in quella zona sconosciuta del tuo essere nella quale ritroverai la tua anima. Solo così, nella parte più profonda del tuo essere incontrerai il tuo tempio.

Solo così potrai apportare il tuo contributo alla realizzazione della profezia secondo la quale in questo ciclo cosmico il risveglio del femminile permetterà di risanare le ferite inferte a Madre Natura”. (tratto da: capitolo XII La Profezia della Curandera).

Partendo da questi assunti si sviluppa il perenne dibattito tra identità e differenze nelle società, quesiti profondi su cui le arti si interrogano. Sono gli stessi “perché” che la scienza si è posta e si pone da sempre, a partire da una coscienza e da una visione che mette in gioco il linguaggio, la comunicazione, lo spirito.

Così lo sguardo d’artista non si sottrae alle sfide  usandole con creatività, aspira a interrogarsi sui meccanismi “segreti” dei saperi, sulle loro modalità di sperimentazione e di confronto con l’immaginario comune, con il prodursi e trasmettersi delle emozioni e dei linguaggi ad esse connessi nella produzione e nella fruizione.

Una ricerca sulla cui base generazioni di artisti e ricercatori costruiscono risposte, elaborano soluzioni,  alfabeti da condividere o imporre, codici da disvelare o secretare, secondo desideri, o in base a bisogni sociali e spirituali.

L’arte, la comunicazione e la scienza come sistemi, non di rado artificiosamente contrapposti, più spesso connessi, a volte distanti, ma solo apparentemente, nei linguaggi e nella divulgazione, sempre di fronte a domande comuni con risposte e procedure in realtà più vicine di quanto si creda.

Sono infatti, la scienza autentica e l’arte viva e vera, sistemi che, come nessun altro, coniugano laicità e spiritualità, anima e ingegno, espressione e rappresentazione, pratica sperimentale e ricerca pura.

Ed è con questo spirito che  gli artisti ed i relatori qui  convenuti hanno raccolto la sfida nell’affrontare, con coraggio e determinazione,  i temi  della ecologia profonda, della alimentazione naturale e della spiritualità senza frontiere, oggi così fortemente sentiti, nella speranza che questo nostro passaggio accenda una scintilla di intuizione.

Perché l’importanza dell”intuizione, come ci dice Henri Bergson (1859-1941), filosofo-chimico e biologo, è tutta da riscoprire: l’intuizione va posta al di sopra della ragione intelligente, in quanto, non risentendo della rigidità del pensiero razionale (la rigidità della materia), è la via più genuina e istintivamente umana alla soluzione di ogni problema (in quanto connessa alle qualità dello spirito).

Laura Lucibello

 

 

Programma Generale: 

Attenzione il presente programma  sostituisce  quello  annunciato dal 3 all’11 ottobre,  sia nella durata che negli eventi.

APAI e Circolo Vegetariano VV.TT. organizzano, con il Patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura – la manifestazione “Ecologia profonda, alimentazione naturale e spiritualità senza frontiere” che si tiene dal 2 al 4 ottobre 2009 presso l’Arancera delle Serre di S.Sisto – Via Valle delle Camene 14 (strada a senso unico si prende da Terme di Caracolla), Roma.

Le date:

Il 2 ottobre ricorre la festa internazionale della non violenza e della nascita di Gandhi.

Il 4 ottobre ricorre la festa nazionale del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi.

 

2 ottobre :

h 16,00 Conferenza stampa con invito dell’Assessore Umberto Croppi. A seguire inaugurazione della mostra sul tema “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere”.

h 16.30 Presentazione della manifestazione, a cura degli organizzatori, Laura Lucibello (APAI) e Paolo D’Arpini (Circolo Vegetariano VV.TT.) e delle Istituzioni patrocinanti.

h. 17.00 Introduzione agli argomenti trattati della giornalista e scrittrice Marinella Correggia.

h. 17.15 Documentario su Gandhi e Mandela di Bettina Corke.

h. 17.30 Poesie e saluto a cura del decano vegetariano d’Italia, il regista Edoardo Torricella.

h. 18.00 Concerto di musica spirituale in onore di Gandhi “Vrindavan”.

h. 18.30 Prasad e piccolo rinfresco vegetariano.

 

3 ottobre :

La mostra d’arte sul tema della “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” permane all’interno dell’Arancera per la cena di beneficenza organizzata dall’Onlus Alfredo Agrò per la cura  dei malati di leucemia tramite una lotteria per la quale Apai offre un’opera.

4 ottobre :

h 10.30 – Inizio della Tavola rotonda sul tema “Ecologia profonda, alimentazione naturale, spiritualità senza frontiere” – interventi a rotazione.

h. 13.00 – Pausa pranzo vegetariano in cui ognuno porta qualcosa, e performances di danza e musica  indiana.

h. 15.00 – Continua la Tavola Rotonda  con interventi intercalati da musica, poesie e documentari brevi.

h 19.00 – Chiusura dei lavori e della mostra e piccolo rinfresco finale.                  

Aderenti e interventi previsti alla Tavola Rotonda del 4 ottobre 2009:

AAM Terra Nuova – Rivista dell’Italia Naturale, Direttore Mimmo Tringale * AVI – (Ass.Vegetariana Italiana), Responsabile Ecologia Ciro Aurigemma  *  Rete Bioregionale – Etain Addey, Stefano Panzarasa, Fulvio Di Dio, Jacqueline Fassero, Chiara D’Ottavi * European Consumers, Presidente Vittorio Marinelli  * Movimento per l’Etica Universale, Presidente Franco Libero Manco  * Amici della Sabina e Mondo Sabino, Direttore Gianfranco Paris  * Lega Abolizione Caccia, Presidente Carlo Consiglio  * Cooperativa Editoriale Le Due Città, Direttore Antonello Palieri * Associazione per lo studio della cultura Vedica VEDIC * Aurelio Rizzacasa, Docente di filosofia all’Università di Perugia  *  Fabio Caporali, Docente di ecologia all’Università di Viterbo * Edoardo Torricella, Regista della Compagnia Teatrale Il Gruppo * Alberto Mengoni, Istruttore Centro Zen Nirvana * Bettina Corke, Regista-scrittrice  * Accademia Europea, Presidente Carlo Carli * Antonio Piacentini, Edizioni Il Punto d’Incontro di Vicenza * Manuel Olivares, Scrittore su comunità, comuni ed ecovillaggi * Nico Valerio, Scrittore scientifico, esperto di alimentazione naturale * Giorgio Vitali, Chimico, Infoquadri * Michele Trimarchi, Psicologo, Presidente ISN international society of  neuropsychophysiology  * Giuseppe Altieri, Agroecologo * Maura Beltrame, Documentarista * Vivere con gioia, Sani con gusto, Roma salute, Luce sorgente, Equilos – lifewaves. Attività per un vivere armonico * Gianluca Iacuvelle, YMCA * Enzo Marzo, Critica Liberale * Luca Bellincioni, Ambiente e Paesaggio 

Artisti partecipanti alla mostra:

Vincenzo Illiano

Luciano Laffi (Ass.Senza spazio né  tempo)

Laura Lucibello

Elena Lugovska

Michela Mezzomo Stucchi

Sofia Minkova

Valeria Pretazzoli 

Maria Caterina Princi

Giuseppe Salvatore

Rosalia Scorpiniti

Maria Teresa Serra 
 

Web:

www.circolovegetarianocalcata.it 

www.apai.forumfree.net 

 

Info. sulla Mostra d’Arte: info.apai@virgilio.it – 333.5994451

Info. sui Programmi: circolo.vegetariano@libero.it - 0761/587200 

 

 

Manifesto programmatico:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/03/29/deep-ecology-and-lay-spirituality-as-an-answer-to-the-evolution-of-our-urbanized-society-ecologia-profonda-e-spiritualita-laica-come-risposta-evolutiva-per-la-nostra-societa-urbanizzata/

 

Altro discorso sulla spiritualità naturale di San Francesco:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/22/discorso-su-san-francesco-scaletta-delle-presenze-ed-elenco-degli-artisti-partecipanti-alla-manifestazione-di-roma-del-2-e-4-ottobre-2009-ecologia-profonda-alimentazione-naturale-spirituali/

 

Altro discorso sulla non violenza di  Gandhi:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/09/22/discorso-su-gandhi-e-su-san-francesco-2-e-4-ottobre-2009-commemorazione-dell%e2%80%99apostolo-indiano-del-vegetarismo-e-della-non-violenza-e-dell%e2%80%99italiano-amante-della-natura-e-dello-s/

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