Archivio di dicembre 2023

Gaza: tira e molla, cronistoria di Israele in Palestina, l’inquinamento nuoce all’intelligenza, rivoluzione colorata in Serbia?, la perfida Albione si autoassolve, il Natale dell’Uno, intelligence is present in all life…

Il Giornaletto di Saul del 27 dicembre 2023 – Gaza: tira e molla, cronistoria di Israele in Palestina, l’inquinamento nuoce all’intelligenza, rivoluzione colorata in Serbia?, la perfida Albione si autoassolve, il Natale dell’Uno, intelligence is present in all life…

Care, cari, la tregua a Gaza sembrerebbe alle porte ma ancora non decolla. Ismail Hanyeh, capo politico di Hamas, è andato in Egitto, per discutere una bozza di accordo che però non piace granché alla nomenclatura israeliana e nemmeno ad Hamas… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/12/medio-oriente-la-tregua-che-gaza-aspetta.html

Gaza. Usa modificano la risoluzione Onu – “Mosca si oppone alle modifiche. Il voto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stato rimandato, la Russia e altri Paesi membri lamentano l’eliminazione della cessazione delle ostilità da parte degli USA.”

Cronistoria di Israele in Palestina – Un documento di Stefano Davidson da leggere con discriminazione: “L’ARTICOLO CHE SEGUE VUOLE ESSERE UNA SORTA DI GUIDA PER TUTTI COLORO (E SONO TANTI, DIREI LA MAGGIOR PARTE) CHE PARLANO DEL CONFLITTO TRA PALESTINESI E ISRAELIANI SENZA CONOSCERE MINIMAMENTE LA STORIA. OVVIAMENTE LA MIA RICOSTRUZIONE CERCHERÀ DI ESSERE IL PIÙ POSSIBILE OBIETTIVA E NON PRETENDO CERTO CHE VENGA PRESA COME “FONTE DI VERITÀ ASSOLUTA”… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2012/11/cronistoria-disraele-in-palestina-con.html

Mia nota: Ho ritenuto opportuno, per una parità di pareri e di opinioni, sul tema scottante della Palestina e di Israele, pubblicare questo lungo articolo inviatomi da Stefano Davidson. Ovviamente con ciò non sostengo le tesi in esso contenute, mi sono limitato a dare uno spazio, per par condicio, alla descrizione di come sia avventa la formazione di Israele secondo una persona che ne sorregge le ragioni…

L’inquinamento nuoce all’intelligenza umana… – Un gruppo di ricercatori dell’Università del Colorado, a Boulder, della Colorado School of Public Health e dell’Università della Pennsylvania avrebbero trovato delle prove circa il fatto che un aumento delle concentrazioni di diossido di carbonio nell’atmosfera avrebbero degli effetti nocivi sulle capacità cognitive dell’essere umano… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/12/laria-inquinata-abbassa-il-livello.html

Svezia e Finlandia. Servitrici della NATO – Senza nemmeno attendere l’adesione ufficiale alla NATO, la Svezia ha firmato un accordo militare con gli Stati Uniti, per cui essi avranno immediatamente accesso a 17 basi militari, strutture e campi di addestramento in Svezia. Inoltre, il 18 dicembre u.s., è stato firmato un accordo simile con la Finlandia. Pertanto, il Pentagono ha libero accesso a 15 strutture militari per lo spiegamento di contingenti, nonché per lo stoccaggio di attrezzature ed armi.”

Chi vuole la “rivoluzione colorata” in Serbia…? Scrive Balkan Research: “Le pietre, i bastoni e i razzi con cui i manifestanti hanno attaccato il palazzo del Governo, dopo la sconfitta elettorale, non hanno soddisfatto gli scherani dell’opposizione serba, amici dell’Occidente. Alcuni di loro chiedono apertamente un’ulteriore escalation e invocano la “rivolta armata”, il Maidan, a Belgrado…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/12/chi-vuole-la-rivoluzione-colorata-in.html

Nota. Il risultato elettorale non piace a USA e UE. Le risorse dell’opposizione, finanziate dall’Occidente e dalle ONG, si sono unite per fomentare disordini e hanno attivato una violenta provocazione…”

La perfida Albione si autoassolve… – Scrive Maria Zakharova: “Londra ha deciso che è passato abbastanza tempo e che ora, con l’attenzione del mondo concentrata sulla Russia e sul Medio Oriente, ha la grande opportunità di scagionare i propri criminali di guerra. Con questo disegno di legge, i parlamentari britannici rinunciano a perseguire i propri militari e poliziotti che hanno aperto il fuoco sui civili durante il conflitto in Iranda del Nord…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/12/la-perfida-albione-si-autoassolve-dai.html

Nota – Nessuna conseguenza legale, nessuna scadenza, nessun arresto. La Repubblica d’Irlanda sta facendo causa alla Gran Bretagna. Il fatto è che lì vivono i parenti di molte persone morte per mano dei militari britannici durante il conflitto armato. Il governo di Dublino è indignato per la decisione di Londra.

Il Natale dell’Uno – E’ importante soprattutto per chi si avvicina alla Via della Spiritualità, non accontentarsi delle apparenze e ricercare la Verità, il significato profondo che accomuna tutte le religioni e tutti i miti, e che – data l’universalità della ricorrenza – non può che riguardare anche il Natale. I festeggiamenti del periodo natalizio ci accompagnano da quando siamo nati…” – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2015/12/il-natale-delluno.html

Emilia Romagna. Gli amministratori regalano alcuni giorni di vita agli uccelli – Scrive LAC: “La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha anticipato la chiusura della caccia alla beccaccia al 31 dicembre, a tutte le specie di Turdidi al 10 gennaio 2024 ed agli uccelli acquatici e limicoli al 20 gennaio anzichè al 31 gennaio…”

Intelligence is present in all life – …there is no such thing on this earth and in the universe, which can be said to be separate – as everything is manifested in the totality of the “whole” – and life itself is inseparable in its various manifestations, manifesting common roots in all its forms, of any kind and nature, we can guess that the characteristic of “consciousness-intelligence” is present in every living element, which demonstrates birth, growth and death, be it in different degrees… – Continue:
(con testo italiano): https://bioregionalismo.blogspot.it/2017/12/intelligence-and-consciousness-are.html

Ciao, Paolo/Saul

Saakashvili chiede all’Ucraina di invadere la Georgia: https://www.youtube.com/watch?v=nz7auHNM55g

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“La liberazione è percepire che gli oggetti senzienti sono parte della manifestazione totale, senza identità separate, che ciò che ‘io’ sono è la capacità senziente in tutti gli esseri senzienti, la presenza conscia come tale. La liberazione è percepire che ‘io’, l’Assoluto, nella mia espressione fenomenica, sono il funzionamento (il vedere, l’udire, il sentire, il gustare, l’odorare, il pensare) senza la presenza di nessun altro attore individuale…” (Nisargadatta Maharaj)

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Ecologia ad alto costo, medicina cinese per l’inverno, sintesi natalizia di Mark Bernardini, la Serbia è con Aleksandar Vucic, conservazione delle risorse e della vita sul pianeta…

Il Giornaletto di Saul del 26 dicembre 2023 – Ecologia ad alto costo, medicina cinese per l’inverno, sintesi natalizia di Mark Bernardini, la Serbia è con Aleksandar Vucic, conservazione delle risorse e della vita sul pianeta…

Care, cari, ieri guardavo Linea Verde su Raiuno, naturalmente si parlava di cultura della transizione, di riciclo, sostenibilità ed ecologia e veniva presentata, come un esempio di agro tecnologia, una azienda siciliana che produce biogas dagli scarti della lavorazione agricola come arance pomodori e altre verdure… (Ferdinando Renzetti) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/12/ecologia-governativa-ad-alto-costo.html

Nota – La stessa assurda situazione vale per gli impianti dell’estrazione dl petrolio di Timparosso in Valle d’Agri in Basilicata, un petrolio sporco che ogni cinque barili ne consuma quattro per ripulirlo lasciando sul territorio pericolosissime scorie…

Medicina cinese per l’inverno – “Condivido due passi tratti dal Canone di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo che risale a migliaia di anni fa ed è considerato il testo base di tutta la medicina cinese ancora oggi. In questi passi emerge come ci si dovrebbe comportare in inverno e i rischi di non rispettare l’armonia della natura…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/12/antico-approccio-cinese-per-affrontare.html

Nota – Stare al caldo, evitare il freddo e mantenere i pori della pelle chiusi. Evitare la sudorazione. La filosofia della stagione invernale è di conservazione…

Sintesi natalizia di Mark Bernardini da Mosca… – C’è una notizia, citata da due delle maggiori agenzie di informazione della Russia, RIA Novosti e Russia Today, che riguarda l’Italia. (…) Inoltre il capo della Camera di commercio italo-russa, Ferdinando Pelazzo, ha affermato che la CCIR intende varare entro il 14 febbraio 2024 un sistema che consentirà alle aziende russe di acquistare in rubli merci italiane autorizzate all’importazione in Russia…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/12/sintesi-natalizia-di-mark-bernardini-da.html

Nota – …vi ho già parlato di un cartone animato famosissimo in Unione Sovietica, quando ancora i cartoni si facevano a mano. “Nu, pogodi”, con gli eterni amici nemici, il lupo e il coniglio… Potete vederlo cliccando al link soprastante

Ultime notizie da Rai News: “Mosca ha annunciato che le sue truppe controllano la città di Marinka, nella regione di Donetsk, Ucraina orientale. “Le nostre unità d’assalto oggi hanno liberato l’insediamento di Marinka”, ha riferito il ministro della Difesa Sergei Shoigu al presidente Vladimir Putin”

Conflitto permanente e capitalismo alle corde… – Scrive Gianluca Napolitano: “Nella realtà occidentale il capitalismo è alla corda: la finanza lo sta uccidendo grazie alla sua capacità di creare denaro dal nulla. Presupposto di base del capitalismo è infatti il controllo del “capitale”, ovvero la ricchezza accumulata tramite la sottrazione del valore aggiunto a chi quel valore ha prodotto. Se il bene non è più scarso -come accade per il “denaro fiat” che si crea dal nulla- il capitalista perde potere…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/12/25/conflitto-permanente-e-capitalismo-alle-corde/

Ultime notizie dal Mar Rosso – Dall’ “Operazione Guardiani della Prosperità (la loro)” oramai si sono sfilati tutti, Signora Georgia Melony compresa. Restano USA, UK e… Seycelles… Israele resta muto. E la portaerei Eisenhower scappa al pericolo degli ASBM yemeniti. Altro che “beduini in ciabatte”. La pressione per fermare il massacro di Gaza è al massimo, grazie agli Houthi e all’Iran. Questa la realtà innegabile dei fatti…”

Un altro regalo all’Occidente da parte degli Houthi yemeniti è in arrivo… – Afferma Ansarullah: “I cavi Internet globali che collegano l’Est e l’Ovest passano sott’acqua attraverso il porto yemenita di Bab al-Mandab. Se la guerra non si ferma, preparatevi per la vera età della pietra!”

Qualcosa bolle in pentola – Scrive un alto ufficiale dell’IRGC: “Razi Mousavi, è stato ucciso durante l’attacco sionista a Damasco. I media israeliani lo hanno già annunciato come un grande successo: per l’Occidente si tratta della liquidazione più grave dall’assassinio di Qassem Soleimani, Mousavi era anche considerato il comandante delle forze iraniane in Siria…”

La Serbia con Aleksandar Vucic ritrova se stessa – Scrive Enrico Vigna: “In Serbia, dopo le elezioni che hanno visto una schiacciante vittoria della lista di Vucic. Nei fatti un voto di contenimento e resistenza ai diktat occidentali e NATO. Mentre le forze filo occidentali e natoidi hanno subito una nuova sconfitta, nonostante gli ingenti investimenti economici e mediatici occidentali, e ora tentano una sorta di rivoluzione colorata, assaltando il parlamento e scatenando violenze nelle strade…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/12/25/la-serbia-con-aleksandar-vucic-ritrova-se-stessa/

Mio commentino – Agli USA ed alla UE interessava solo raggiungere un numero sufficiente di deputati filo occidentali per chiedere l’adesione della Serbia alla Ue e alla NATO, oltre all’approvazione di sanzioni anti russe, e per far riconoscere il Kosovo come stato indipendente togliendolo alla Sebia. Per ora gli è andata male…

Evoluzione. Conservazione delle risorse e della vita sul pianeta… – …l’interrogativo era ed è se gli umani saranno in grado di ereditare la terra. I mondi dell’uomo sono molteplici ma tutti nel pensiero. Uno solo è reale: questa Terra. Se non siamo in grado di conservare la nostra vita onorevolmente sulla Terra come potremo sperare la salvezza emigrando su altri pianeti? Come potremo sperare di essere accolti nel consesso della vita universale se non siamo stati in grado nemmeno di mantenere la vita sul nostro piccolo pianeta? Con ciò ritengo che l’esperimento della nostra sopravvivenza deve potersi avverare qui dove siamo… – Continua con testo bilingue:
https://bioregionalismo.blogspot.com/2020/04/2020-fateful-year-will-man-be-worthy-to.html

Ciao, Paolo/Saul

Il motivo principale della sconfitta dei militari ucraini: https://www.youtube.com/watch?v=QmBHYZF1mYs

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“In realtà non vi è né verità né errore, né si né no, né distinzione di alcun genere, poiché tutto – incluso i contrari – è Uno.” (Chuang Tzu)

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La Serbia con Aleksandar Vucic ritrova se stessa…

In Serbia, dopo le elezioni che hanno visto una schiacciante vittoria delle forze governative, le forze al servizio degli interessi occidentali hanno tentato un Maidan serbo. La Russia ha fornitotempestivamente i piani alla Serbia salvandola dal golpe.

Pur tra mille contraddizioni, limiti e gravi incognite sul futuro del paese e della sempre più esplosiva situazione nel Kosovo Metohija, la maggioranza schiacciante è andata ai partiti che hanno finora gestito questa delicata e complessa fase politica interna e internazionale. Nei fatti un voto di contenimento e resistenza ai diktat occidentali e NATO. Mentre le forze filo occidentali e natoidi hanno subito una nuova sconfitta, nonostante gli ingenti investimenti economici e mediatici occidentali, e ora tentano una sorta di rivoluzione colorata/Maidan serba, assaltando il parlamento e scatenando violenze nelle strade.

Il 17 dicembre si sono svolte in Serbia le elezioni parlamentari e locali. Secondo i dati della Commissione elettorale repubblicana del paese, la coalizione del Partito progressista serbo (SPP), al governo, con la lista “Aleksandar Vucic – La Serbia non deve fermarsi”, ha vinto le elezioni per il Parlamento della Repubblica avendo ottenuto il 48.02 % dei voti. La coalizione dell’opposizione filo occidentale “Serbia contro la violenza” ha ottenuto il 24.23 %. Al terzo posto si colloca il Partito Socialista Serbo (già in alleanza e nel governo Vucic) con il 6,74 %. Segue NADA/ Alternativa Democratica Nazionale, altra forza di opposizione conservatrice, monarchica ed europeista, con il 5.18 %. La vera sorpresa è stata la lista “NOI. La voce del popolo” guidata dallo stimato dottor Branimir Nestorovic con il 4.82 %, una nuova formazione che si colloca criticamente su alcuni aspetti, ma rifiuta fermamente ingerenze e pressioni per la svendita del paese a interessi stranieri e difende la sovranità nazionale. Oltre alle liste delle minoranze nazionali.

Oltre alle elezioni anticipate del parlamento nazionale, si sono svolte anche elezioni comunali in 65 città e regioni, tra cui Belgrado e la regione autonoma della Vojvodina . Al voto hanno partecipato 6.500.666 elettori registrati, quasi il 60% degli aventi diritto. Quasi ovunque i risultati hanno rispecchiato le elezioni nazionali.

Il 1° novembre il presidente serbo Aleksandar Vucic aveva annunciato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale della Serbia e fissato elezioni parlamentari anticipate, sotto la spinta dell’opposizione legata all’occidente, che pensava ad un crollo delle forze di governo.

Molto importanti e significativi sono stati i risultati degli elettori del Kosovo, che è il cuore di tutte le problematiche statali e di politica internazionale della Serbia in questa fase. Una questione che riguarda il futuro e il destino della stessa Repubblica Serba.

La lista “Aleksandar Vucic – La Serbia non deve fermarsi” ha ottenuto il 71,56% dei voti dei serbi del Kosovo, nel 2022 aveva ottenuto il 64,04. Il secondo partito più grande tra i serbi in Kosovo, in termini di voti, è il Partito socialista serbo, che ha raccolto il 9,42% dei voti. L’Assemblea nazionale (Dveri e Oathkeepers) ha ottenuto il 2,69%, mentre la coalizione NADA, composta dal Partito della Nuova Democrazia serba e dal Movimento per la restaurazione del Regno di Serbia, ha ottenuto 3,78 voti. La coalizione “Serbia contro la violenza” ha ottenuto il 4,36%, mentre la lista “Noi – la voce del popolo”, guidata dal dottor Nestorovic, ha ricevuto il 2,42%, ovvero 579 voti dai serbi del Kosovo. Tutte le altre liste hanno ottenuto meno dell’1% dei voti.

Subito dopo la netta sconfitta che, matematicamente non lascia margini di dubbi, ecco che si è scatenato nella capitale, in perfetto modello Maidan, pianificato, preparato e organizzato, il tentativo violento e fascista di rovesciare gli esiti elettorali e portare la Serbia in una sorta di guerra civile e nelle braccia accoglienti di USA, UE e NATO, che senza ombre di dubbi, attraverso le loro intelligence radicate nel paese, le ambasciate e i media a loro asserviti, sono i veri burattinai. Già lo scorso anno avevo denunciato con tanto di foto, i rapporti tra i leader dell’opposizione a colloquio con capizona locali della CIA. Non una opposizione critica ma patriottica e nazionale, presente anche nelle elezioni, con buoni risultati, ma quella finanziata, diretta e coordinata, anche in modo spudorato, dalle forze straniere e occidentali.
Con il solito schema delle “rivoluzioni colorate” natoidi, accusando di brogli, di falsificazioni e chiedendo l’annullamento delle elezioni, portano in piazza alcune migliaia di manifestanti e scatenano violenze, assalti, devastazioni, cercando vittime per poi rovesciare l’assetto istituzionale e nel caos e nella violenza cercare di assumere il controllo del paese. Ma stavolta non ci stanno riuscendo.

Il presidente legittimo della Serbia Vucic, nella notte ha parlato al paese, con un discorso netto e duro, dove ha rassicurato i cittadini serbi che “ non devono preoccuparsi perché a Belgrado non è in corso alcuna rivoluzione popolare e che lo Stato arresterà e consegnerà alla giustizia tutti i rivoltosi davanti all’Assemblea cittadina…Le scene sono drammatiche…ma non c’è nessuna rivoluzione in corso e niente di tutto questo funzionerà per loro. Stiamo cercando di non ferire nessuno dei manifestanti casuali con una reazione violenta”. Ha aggiunto che “…da tutte le parti della Serbia, anche dal Kosovo, sono arrivate “migliaia di chiamate” di cittadini che vogliono venire a Belgrado e difenderla, ma ho detto loro di non farlo perché il Paese è forte per reagire. …Coloro che avevano giurato di lottare contro la violenza hanno dimostrato che la violenza è il loro unico modo di combattere e che vogliono distruggere le nostre città…”. Vučić ha anche denunciato che “…tali avvenimenti provengono da un “fattore esterno”…Grazie a qualche intelligence straniera che ci aveva avvertito di cosa stava succedendo e hanno fornito informazioni al riguardo ai nostri servizi…Infatti, “stranamente”, in altre città hanno cominciato a festeggiare e a parlare della “rivoluzione vittoriosa che è in corso a Belgrado. Il che dimostra che gli eventi di stasera nella capitale della Serbia non sono solo il prodotto di azioni e stupidità interna, ma circostanze geopolitiche molto più gravi in cui si cerca di far crollare l’indipendenza e la sovranità della Serbia. Ma queste forze sappiano che preserveremo la libertà della Serbia, perché è il nostro valore più alto. Preserveremo l’indipendenza e la sovranità della Serbia. Difenderemo la Serbia, chiedo solo ai cittadini di preservare la pace. Non si ripeterà il 2000…State calmi, il Paese è sicuro e noi non permetteremo che lo distruggano. Preserveremo la nostra patria, lunga vita alla Serbia, lunga vita alla libertà…”, ha concluso Vucic.

Il milionario Dragan Đilas già sindaco di Belgrado è stato smascherato dall’FSB russo. Il Presidente serbo A. Vučić ha denunciato il suo ruolo, rivelando che i servizi russi hanno fornito precise informazioni a quelli serbi sulla preparazione degli incidenti a Belgrado già prima degli esiti elettorali, e ha annunciato che nelle prossime settimane, rivelerà i dettagli sull’ingerenza di uno stato straniero e dei suoi Servizi, nel processo elettorale in Serbia prima e dopo le elezioni nel paese. Dragan Đilas, noto come una colonna interna dell’eurofanatismo in Serbia, è tra i protagonisti e capi delle manifestazioni violente nella capitale. Anche la prima ministra della Serbia Ana Brnabić, ha rivelato che i servizi di sicurezza russi hanno fornito a Belgrado informazioni sulla preparazione degli scontri nella capitale, allo stesso tempo ha sottolineato che “agli occidentali non piaceranno le conseguenze…Posso solo dire grazie alla Russia, probabilmente non sarò popolare tra gli occidentali, ma soprattutto stasera sento che è importante difendere la Serbia e ringraziare i servizi di sicurezza russi che avevano queste informazioni e che le hanno condivise. con noi..”, ha detto la Brnabić alla TV Pink.

Ciò che sta accadendo a Belgrado presenta la metodologia di quella che di solito viene chiamata rivoluzione colorata o “Maidan”. Rifiuto dell’opposizione di accettare i risultati elettorali con uno sciopero della fame dimostrativo, proteste costantemente rinnovate con blocchi stradali, assedi e attacchi alla commissione elettorale con l’ostruzione ai suoi dipendenti. Immediato sostegno ai manifestanti da parte delle ONG occidentali e atteggiamento compiacente da parte dei governi occidentali. Slogan in inglese per i telespettatori della BBC, della CNN, ecc. Marcata campagna di propaganda contro la “dittatura” del potere, che è “controllato dalla Russia”. Abbiamo visto tutto questo più di una volta. L’attuale situazione serba è come uno standard. La prima ministra della Repubblica, Anna Brnabic, lo afferma direttamente: “Hanno pianificato un Maidan a Belgrado per arrivare al potere attraverso una “rivoluzione colorata”, ma non funzionerà…”.

Alcuni analisti hanno comunque sottolineato un aspetto che potrebbe non essere determinante, ma gravare nelle dinamiche conflittuali di questo Maidan serbo. Ed è la presenza di molte migliaia di cittadini russi ed ucraini, scappati da Mosca o dalla guerra, con forti sentimenti russofobi e filo occidentali. Non potranno diventare i capi del “Maidan” a causa della loro scarsa conoscenza della lingua serba, ma possono fornire la scintilla che può portare ad una catena di violenza e di caos. Proprio il ruolo che l’opposizione serba sembra essere chiamata a svolgere.

Va sottolineato che la decisione di indire una votazione anticipata non era stata dettata da una situazione politica di crisi del Paese, infatti le ultime elezioni parlamentari si erano svolte nella primavera del 2022, insieme alle elezioni presidenziali. Vučić era stato rieletto al primo turno per un secondo mandato, ottenendo un numero record di voti, e il suo Partito progressista serbo (SPP), insieme al Partito Socialista Serbo e altre forze minori, avevano formato il governo del paese. Nonostante questo, stante la delicata situazione relativa alla questione Kosovo, Vučic e il governo serbo, continuamente pressati, minacciati, ricattati sia dalle forze interne di opposizione legate all’occidente, che dai paesi occidentali, hanno deciso di soddisfare le richieste e di misurare il seguito del governo tra la popolazione con un nuovo voto. E’ evidente che un passo politico del genere viene fatto solo se si è sicuri in una vittoria.

Nella campagna elettorale, l’opposizione legata alle forze straniere, ha incentrato tutto contro la figura del presidente, con attacchi continui, anche personali e di dileggio.

Mentre, secondo gli esperti, nella vittoria del partito al potere hanno giocato un ruolo importante la politica serba nei confronti di Mosca e l’equilibrata politica estera di neutralità di Belgrado, questo ha influenzato i risultati elettorali. E’ risaputo che oltre il 75% dei serbi sostiene la Russia, per motivi politici ma anche storici e di radici comuni, culturali e spirituali. Ricordiamo che l’opposizione aveva detto prima delle elezioni del 2022, che Vucic avrebbe introdotto sanzioni contro Mosca subito dopo la fine delle votazioni. È passato più di un anno e mezzo e questo ancora non è successo e gli elettori lo hanno rilevato, nonostante le quotidiane pressioni e ricatti.

In realtà all’occidente interessava solo raggiungere un numero sufficiente di deputati in grado di garantire poi una approvazione parlamentare per far riconoscere il Kosovo come stato indipendente. Infatti il riconoscimento del Kosovo, oltre alle sanzioni anti russe, sono la condizione principale per l’adesione della Serbia alla Ue e alla NATO. Per ora gli è andata male.  

Enrico Vigna

Portavoce per l’Italia del Forum Belgrado e presidente di SOS Yugoslavia-SOS Kosovo Metohija, 25 dicembre 2023

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Conflitto permanente e capitalismo alle corde…

Nella realtà occidentale il capitalismo è alla corda: la finanza lo sta uccidendo grazie alla sua capacità di creare denaro dal nulla.

Presupposto di base del capitalismo è infatti il controllo di un bene scarso: il “capitale”, ovvero la ricchezza accumulata tramite la sottrazione del valore aggiunto a chi quel valore ha prodotto, ovvero la classe lavoratrice.

Se il bene non è più scarso – come oggi accade per il “denaro fiat” che si crea dal nulla – il capitalista perde potere anzichè guadagnarne.

Quindi il “capitalista” di stampo novecentesco che controlla i rubinetti del credito ha ceduto ormai ogni potere in favore di sovrastrutture finanziarie internazionali, acefale, autoreferenziali e impersonali: la grande finanza. Strutture enormi. Immense. Pervasive, lontane ma vicine alla gente grazie alle tecnologie informatiche.

Aziende come Alphabet (Google) sono entità sovranazionali dotati di poteri reali. Facebook, Whatsapp, Telegram e le altre “piattaforme” social sono potentati politici a tutti gli effetti, che fanno politica e la determinano, al di fuori di ogni controllo dei poteri statali che prima ne avevano il monopolio.

Finchè queste “aziende pervasive” sono di dimensioni gestibili – cioè tali da poterne identificare i centri decisionali, e in definitiva influenzarli, la situazione è in qualche modo gestibile tramite lobby o corruzione pura e semplice – il capitale fa ancora parte dell’equazione e può incidere sulle scelte che vengono fatte.

Ma quando si comincia ad avere a che fare con strutture sovranazionali largamente distribuite l’operazione di asservimento dei vertici diventa via via sempre più complessa, delicata e costosa, e soprattutto dagli esiti non sempre prevedibili nonostante gli sforzi profusi.

Ecco quindi che il capitalismo terminale si concentra nella ricerca non più del denaro, ma del “potere”, in quanto è il secondo a generare il primo.

E qui i grandi capitalisti, i grandi imprenditori, le grandi aziende globali, bravissimi nel loro lavoro, sono costrette a scendere in campo su un terreno che non è il loro e combattere contro strutture ben più collaudate, presenti da millenni e specializzate nella lotta per il potere.

La “macchina influenzante” si fa sempre più complicata e difficile da governare.

Ecco quindi che il figliol prodigo prediletto del capitalismo moderno, il consumismo, diventa solo un imbarazzante “costo puro” da tagliare, da mettere sotto controllo, al quale rimettere la testa a posto.

Perchè mai sprecare risorse immense, materie prime non rinnovabili, impazzire per convincere i consumatori a comprare sempre nuove cose, nuovi prodotti, che in realtà non gli servono e neppure sanno più dove mettere?

Per un paio di decenni la soluzione è stata quella di vendere sempre meno prodotti fisici e sempre più “servizi”, specialmente se nella modalità a tariffa fissa “all-you-can-eat”. E ha funzionato.

Ma come fai a convincere la gente a comprare una automobile quando non esiste più lo spazio fisico dove farla circolare. O quando quella vecchia funziona ancora perfettamente a due decenni di distanza.

La soluzione è semplice: “metti le vecchie auto fuorilegge”.

Ovviamente servono argomentazioni ineccepibili – la coercizione pura non basta, dati i numeri e gli interessi in gioco – ma quelle si trovano sempre.

La “conversione green” per esempio. La paura del “cambiamento climatico” e delle sue conseguenze estreme.

Come per il COVID, prima se ne è negata la gravita (e addirittura l’esistenza), poi improvvisamente diventa un incombente rischio di estinzione per l’umanità.

Ecco poi che qui si ripete ancora lo schema del vendere “servizi e non prodotti”, per esempio, enunciato ormai tre anni fa dal CEO della Mercedes con la frase “nei prossimi anni dobbiamo passare da produttori di automobili a fornitori di mobilità”.

Sono tutti processi già avviati, ma che necessitano di una componente di connivenza politica che su territori di vendita a livello continentale richiede tempi lunghissimi per essere realizzata, e che vede nelle strutture della Unione Europea – potenti, lontane e prive di controllo da parte degli elettori – l’esecutore ideale, ma lento.

Ma anche la complicità, la connivenza, la cooperazione di chi detiene il potere normativo ha costi e tempi altissimi, anche se è da tempo cosa già acquisita .

Acquisita ma solo per settori, parcellizzata, sporadica e in definitiva caratterizzata da alti costi, tempi lunghi, e pertanto una bassa efficienza, con tempi di risposta incompatibili con una situazione in rapida evoluzione.

Tuttavia, pur in presenza di tanta inefficienza, questi metodi hanno chiaramente indicato la strada, certificando che la coercizione è molto più efficace della convinzione.

Perchè spendere risorse immense per convincere la gente a fare qualcosa quando la si può semplicemente costringere?

Peccato che di mezzo ci sia quell’esperimento imperfetto tuttora in corso chiamato impropriamente “democrazia”.
Abbiamo visto che in realtà il capitalismo non necessita della democrazia per esistere e prosperare (basta guardare l’esperienza cinese).
(gliela dò per buona, non è questo il punto qui – Jure)
Ma è anche vero che la democrazia non necessita del capitalismo per esistere (basta ricordare l’antica Grecia).

Il denaro non si mangia, non ci si va in giro seduti sopra, non tiene caldi quando fa freddo e non tiene al fresco quando fa caldo.
Però serve quando si vogliono fare tutte queste cose, perchè agisce da mezzo di scambio per convincere chi è in grado di offrirle a darcele o farle per noi.
Molto più efficiente sarebbe costringerlo a darcele o a farle per noi, invece che convincerlo aumentando l’offerta di denaro finchè non accetta.
Questo infatti – dal punto di vista del capitalista – è uno dei principali svantaggi del “libero mercato”.

Idealmente il libero mercato che piace al capitale è quello dove si compra a “poco o nulla” e si vende “a tanto”. Il principio di base del colonialismo.
E quando si passa al settore dei “servizi” diventa il principio base dello sfruttamento. Della “schiavitù”.
La democrazia greca infatti si è sviluppata in una società schiavista. Come anche quella americana dell’ottocento.
Ma come è possibile oggi tornare a questi vecchi e ben collaudati sistemi che hanno permesso lo sviluppo e il fiorire di grandi civiltà, come quella romana, grande capostipite di quella odierna?

Come si può portare a termine questo enorme “cambio di paradigma” nell’arco non di decenni ma di una manciata di anni (che è tutto ciò che abbiamo ancora a disposizione prima di un collasso generalizzato del debito mondiale)?

Qui ci viene in soccorso l’esperienza della “Grande Pandemia”.

Comunque la si pensi – un atto deliberato, un incidente non previsto o un evento naturale – la GP (Grande Pandemia) ci ha insegnato principalmente tre cose:

alla gente si può far credere e si può far fare di tutto, fintanto che si controllano le informazioni e si possono produrre motivazioni ineccepibili
volendo si può fare tutto e se non si fa è solo perchè non si vuole fare, basta essere disposti a pagarne il prezzo
più grande è la balla e più assiduamente viene raccontata, più la gente è portata a crederci e in seguito a difenderla facendone un “atto di fede” impermeabile ad ogni realtà
Durante la GP non ci sono state proteste, se non minimali, per misure che erano giustificate nella mente di tutti noi solo dalla eccezionalità dell’evento, che ha soppresso ogni spirito critico, aiutata dalla martellante propaganda.

D’altronde secondo le voci della Scienza (che a noi sono state presentate come univoche) si trattava letteralmente di una minaccia per l’esistenza della specie umana.

E tutti (o quasi) si sono schierati dalla parte della Scienza, ovviamente.

Altrettanto ovviamente, ad una minaccia straordinaria si devono accompagnare misure straordinarie. Tutti d’accordo (ed ecco l’inedito “lockdown” e le protezioni rassicuranti – le ridicole mascherine chirurgiche). Misure applaudite da tutti, lì per lì, ammettiamolo.

L’epidemia da SARS-COV-2 (anche il nome scelto suonava tanto “scienfico”, molto più di “Influenza cinese”) al suo apparire è stata prima nascosta, poi negata, minimizzata, sminuita.

Poi improvvisamente ci è stata presentata come una malattia mortale e inesorabile, destinata a portarci tutti ad una morte orribile, alla “fame d’aria”, agonizzanti in introvabili posti in terapia intensiva.

Una umanità sull’orlo del baratro, spacciata, una malattia incurabile, terribile propagandata dal mitico “Non ti vaccini, ti ammali e fai ammalare, muori”.

Chiaramente sulla reale epidemia – particolarmente contagiosa ma assolutamente non così devastante come era stata presentata – si sono innestate ovvie speculazioni, piccole e grandi, mai contrastate, consone agli interessi di Big Pharma (ecco il capitale in azione) grazie alla compravendita di politici e comunicatori di massa, con gli spiccioli arrivati giù fino all’ultimo dei medici o degli infermieri.

Stranamente i paesi dove non c’erano i soldi per la vaccinazione di massa sono quelli che hanno avuto meno “contagi”. Chissà come mai “No money no COVID”.

Chiaramente erano all’opera immense pressioni speculative, e solo dove c’era convenienza, ma quello che importa è la vera lezione della GP che è stata quella dell’enorme, incredibile e immenso successo della “comunicazione efficace” divenuta tale non solo con i soliti metodi “pubblicitari” anche se potenziati, ma grazie alla repressione totale e assoluta del dissenso e di ogni voce critica.

Fondamentale poi qui l’adozione del buon vecchio “nemico esterno” (io lo definirei utile nemico interno – Jure), incarnato dall’efficace etichetta “no-vax”. Qualcosa a cui solo due generazioni fa nessuno avrebbe mai abboccato e che ha invece funzionato alla grande, facendo da cartina di tornasole sullo stato effettivo di degrado e della condizione terminale delle capacità intellettive del soggetto medio dell’opinione pubblica.

Particolarmente inaspettata poi è stata la spontaneità con la quale si sono creati degli “evangelisti” della vaccinazione (ma potrebbe essere stata qualunque altra cosa), dei missionari fattisi prontamente (e gratuitamente) zerbini zelanti, ripetitori radio del pensiero ufficiale, in cambio della semplice sensazione liberatoria di far parte del novero dei “giusti”.

Un’ansia di allineamento col pensiero dominante (anche se chiaramente dettato dalle autorità) che non era più presente da almeno un secolo nel mondo occidentale, particolarmente in Europa, che dimostra che ormai la lezione della prima guerra mondiale – il rifiuto di diventare “carne da cannone” – sia stata dimenticata.

Insomma, ci troviamo sul terreno ideale per la coltivazione di una nuova forma di controllo della società, in un vivaio ideale.

Il capitalismo è ormai maturo per essere sostituito dal militarismo.

E’ infatti immensamente più efficace dare ordini che cercare di convincere la gente a fare qualcosa.

Il militarismo prevede di credere, obbedire e combattere.

La paga del soldato è irrilevante, il vero compenso è la sopravvivenza.
Creare nuovi bisogni, dare continuamente motivazioni interiori, non serve più, e se serve una motivazione te la da l’istinto di conservazione che ti spinge a fidarti dei comandanti e dei superiori, che dal loro punto di osservazione elevato sono gli unici ad avere uno straccio di idea su dove si trova il nemico.
Sono loro gli strateghi, quelli che sanno “cosa fare” e chiunque lo metta in dubbio è un “traditore” e un “disfattista”.

Non serve il denaro se non c’è niente da comprare, Ci sono le razioni e le tessere annonarie che lo sostituiscono perfettamente, e non sono soggette ad inflazione o accumulo.
Le tessere annonarie a fine mese non valgono più nulla – quello che hai avuto hai avuto – e questo impedisce che la classe media – divenuta “ufficialame” – accumuli ricchezza in altro modo, così come la “working class” divenuta “truppa” abbia più del necessario e sviluppi invidie sociali deleterie. (e per i capitalisti rimane comunque sempre il buon vecchio “mercato nero”).

La solidarietà viene sostituita dal “cameratismo” da trincea, e le libertà individuali fortemente limitate. Il coprifuoco permette di regolare più agevolmente i ritmi della società e il rischio di rimanere uccisi andandosene a zonzo spensieratamente limita fortemente la richiesta di mobilità per fini non strettamente indispensabili.

La guerra in Ucraina ci ha mostrato cosa si può fare e cosa no. E’ stata un laboratorio così come lo fu quella di Spagna del 1936, preludio e campo di collaudo per quella mondiale del 1941.

Oggi le cose corrono molto più veloci, ma anche i cambiamenti da fare sono molti di più e alla fine le cose si equivagono.
Per prepararsi al conflitto globale ci vogliono almeno tre anni.
C’è da ripensare tutto, dal punto di vista militare, dal ruolo dell’aviazione a quello della fanteria, dell’artiglieria, della missilistica e soprattutto della logistica e della produzione industriale.
La guerra in Ucraina, per la prima volta nella storia dell’umanità, ci sta proponendo una guerra portata avanti da droni, combattenti meccanici autonomi, ancora non da robot o cyborg, ma è solo questione di tempo.
Una guerra però molto diversa da quella immaginata nei film. Una guerra dove a soffrire e a morire erano i droni al posto degli umani. Invece è il contrario esatto.
Sono gli uomini a morire (come mosche) uccisi dalle macchine.

Se nel primo anno di guerra la scoperta principale fu l’enorme ruolo dei droni da ricognizione (”Geranium”, “Lancet” e “droni da lancio”), più che i Baraykthar turchi (già adesso obosleti, grossi, costosi, inutili e superati), entrati nel secondo anno di conflitto la principale novità è l’uso massiccio di droni FPV (i cosiddetti droni-kamikaze).
Oggi sono i droni FPV (First Person View) – dei grossi quadricotteri o droni multirotore dotati di telecamera e che trasmettono video in tempo reale al dispositivo del pilota – a dominare la scena.
Essere localizzati, ovunque, al fronte come nelle retrovie, significa essere annientati da un qualcosa che arriverà presto dal cielo, una bomba volante o un missile, lanciata da decine di chilometri di distanza.

L’esperienza di questa nuova guerra è però preziosa.

La trasformazione di una parte significativa della fanteria in operatori di droni e lo sfondamento del fronte utilizzando centinaia di droni contemporaneamente non sono lontani. Non siamo a distanza di anni da questa spiacevole evoluzione. Siamo a distanza di mesi.

Chiunque sia il primo a implementare il controllo di uno sciame di centinaia o migliaia di UAV – controllati da una qualche Intelligenza Artificiale addestrata allo scopo – otterrà il controllo dei cieli, della terra, del mare. La vittoria sul campo di battaglia.
E quando sarà raggiunta questa fase, verrà messa in pericolo anche la sicurezza di tutta l’umanità (perché sarà una intelligenza artificiale a decidere come e chi uccidere).
È impossibile fermare questo sviluppo, nell’attuale situazione mondiale.
In realtà, questo è il nodo vulnerabile: i paesi che combattono in questo momento hanno una breve finestra di opportunità per sconfiggere l’esercito nemico e vincere la guerra (nelle guerre che sono già in corso o, a quanto pare, inizieranno molto presto).

Domani, quando il resto di noi si armerà – e gioco forza dovremo farlo – non avranno più questo vantaggio. E per armarsi occorrerà un sistema industriale totalmente orientato a farlo, e non a ricercare il profitto.

La guerra in Ucraina, come prima guerra di droni, sta diventando un evento storico per tutta l’umanità.
E per le prima volta oltretutto sono le tecnologie “consumer” a diventare tecnologie belliche (il che presenta scenari inediti sul fronte del terrorismo e della criminalità spicciola).
Non è difficile immaginare le applicazioni di queste tecnologie alla realtà quotidiana, con droni del peso di pochi grammi alla ricerca della vittima designata, identificabile tramite controllo facciale, dotati di una carica esplosiva antiuomo o meglio ancora di una siringa pronta ad iniettare veleno, come insetti malefici e mortali.

Ed ecco a voi la “nuova pandemia” pronta e servita su un piatto di argento.

Migliaia, milioni di microdroni lanciati sulle città nemiche, alla ricerca di preda, intenti a ricaricarsi al sole, sui tetti, sugli alberi, sui tralicci, per poi colpire con le tenebre.
E milioni di microdroni prodotti da assemblatori automatizzati e autonomi, lanciati dagli aerei e nascosti da qualche parte, che partoriscono “droni zanzara” carichi di patogeni letali per l’uomo.

Solo una società in “guerra totale”, totalmente militarizzata, può rispondere a questi sviluppi in tempo reale.

Il denaro non si mangia, non si beve e non combatte al posto tuo (ma si può “stampare” quanto vuoi).
Dobbiamo solo trovare qualcuno così stupido da accettarlo per combattere – e morire – al posto nostro.

Benvenuti nel futuro. Il COVID è stato solo l’inizio.
Il peggio deve ancora arrivare.

Gianluca Napolitano

Fonte: https://novaproject.quora.com/Il-sostituto-del-capitalismo-bussa-alle-porte-e-il-capitale-gliele-sta-spalancando-felice

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La logica del cefalo, come nacque il bioregionalismo in Italia?, iniziativa egiziana per Gaza, il dollaro perde colore (e valore), la moneta “impura”, nichilismo o “satori”?…

Il Giornaletto di Saul del 25 dicembre 2023 – La logica del cefalo, come nacque il bioregionalismo in Italia?, iniziativa egiziana per Gaza, Iil dollaro perde colore (e valore), la moneta “impura”, nichilismo o “satori”?…

Care, cari, se chiedi al pesce: “Com’è l’acqua?” Ti guarderà stranito dicendo: “Quale acqua?” Come il cefalo siamo immersi nella nostra acqua, anche se solitamente la chiamiamo concezione. La concezione determina la realtà, le parole per descriverla, i pensieri per considerarla, le idee per progettarla, le azioni per realizzarla… (Lorenzo Merlo) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/12/la-logica-del-cefalo.html

Nota – Che fa il cefalo davanti al mistero? Intanto, non si cura della contraddizione tra riconoscere nei suoi pensieri la presenza del mistero e la logica che, in quattro e quattr’otto – visto che con essa tutta la verità dovrebbe venire a galla – dovrebbe darne di conto e non assillarlo più…

Come nacque il bioregionalismo in Italia? Memoria storica – Scrive P.D’A.: “Io fui uno dei fondatori del Movimento Bioregionale in Italia, sin dai tempi in cui risiedevo a Calcata, e sono rimasto nella Rete malgrado le correnti avverse che, come spesso accade, hanno suddiviso il gruppo iniziale in rivoli e rivoletti con varie etichette. Nel frattempo, a mano a mano che qualcuno usciva c’è stato anche qualcuno che entrava e tutto sommato possiamo dire che il movimento ecologista profondo, facente riferimento alla Rete Bioregionale Italiana, è tutt’ora vivo e vegeto…” – Continua: https://www.lteconomy.it/bloglte/profilegrid_blogs/come-nacque-il-bioregionalismo-in-italia-memoria-storica-su-quella-volta-sul-po-a-mantova-nel-1996/

Nota – Potrei segnalarvi tutte le battaglie portate avanti nel corso degli anni ma perché farlo..? Chi sa sa e chi non sa non sa! Però una chicca storica ve la voglio raccontare, si tratta di una azione concreta risalente al 1996, lo stesso anno della Fondazione della Rete Bioregionale…

Bologna e “polvere nera”. Pubblicità regresso! – Scrive Vito Totire: “Nel terrificante traffico cittadino di Bologna si può vedere un autobus Tper con la pubblicità di un prodotto che deve essere messo al bando: polvere nera (distribuita da una azienda della provincia)…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/12/bologna-e-polvere-nera-pubblicita.html

Nota – Di polvere nera ne abbiamo già troppa: vogliamo aumentare ulteriormente le polveri sottili morbigene e mortifere che uccidono decine di migliaia di cittadini italiani ogni anno?

L’iniziativa egiziana per fermare la guerra a Gaza… – Scrive Mustafa Albayed: “ Il Canale Al-Sharq pubblica i dettagli dell’iniziativa egiziana, che si compone di tre fasi. La prima fase prevede l’avvio di una tregua umanitaria di due settimane, prorogabile per due o tre settimane, durante le quali Hamas libera 40 detenuti israeliani, donne e bambini (sotto i 18 anni) e maschi anziani, soprattutto malati…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/12/liniziativa-egiziana-per-fermare-la.html?sc=1703434954229#c8997928233560605192

Roulette sionista. Di crisi in crisi… – Scrive J.E.: “La guerra in Terra Santa prosegue senza chiarire ancora il tipo di scenario a cui approderà, e l’Europa vaga senza sosta alla disperata ricerca di un’identità…”

Il dollaro perde colore (e valore)… – L’isteria di un egemone che si indebolisce. Gli Stati Uniti stanno perdendo la loro leadership economica. Tutti i tentativi di riconquistarla scatenando conflitti armati, guerre commerciali e sanzioni, organizzando attacchi terroristici e distruggendo l’economia europea, sono falliti… – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/12/24/il-dollaro-perde-colore-e-valore/

La Russia sta passando agli accordi in valuta nazionale con altri Stati. Se all’inizio del 2022 in Russia la quota di valute “non amiche” raggiungeva il 96%, ora è scesa al 24%. Altri Stati, per garantire la loro sicurezza finanziaria, abbandoneranno più attivamente il dollaro come valuta di riserva mondiale.

La moneta “impura” e la “mitezza” di Gesù nella Spelunca Latronum… – Scrive G. Bonconte Montefeltro: “Essere miti non equivale a dover sopportare ogni cosa, compreso l’insopportabile, perché si cadrebbe nel vizio dell’indolenza, mentre lasciarsi prendere dall’ira per ogni sciocchezza, è ugualmente riprorevole, rappresentando l’eccesso opposto. La virtù della mitezza consiste nella capacità di assegnare il giusto valore ai fatti che devono suscitare in noi sdegno e di conseguenza un’ira che sarebbe disonorevole non provare. Essere mite corrisponde quindi all’avere il retto senso di adirarsi nelle situazioni che lo richiedono…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2017/12/la-moneta-impura-e-la-mitezza-di-cristo.html

Commento di G.V.: “Ogni tanto dalle “sacre” scritture traspare uno spiraglio di luce…”

Nichilismo o “satori”? – “Trovarsi lì nel vuoto senza aver ancora stabilito la propria identità può essere pericoloso (e lo ha dimostrato lo stesso Nietzsche) eppure se non giungiamo a quel punto limite, o attraverso l’intelletto o attraverso la rottura degli schemi intellettivi, come possiamo avere l’esperienza del Sé?..” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/06/nichilismo-porta-dingresso-del-satori.html

Ciao, Paolo/Saul

Il fallimento di Zelenskij: https://www.youtube.com/watch?v=0gNHFfoeVtc

Science Fiction di Natale. Una coppia di astronomi si accorge dell’esistenza di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. I due scienziati cercano di avvertire tutti sulla Terra che il meteorite distruggerà il pianeta in sei mesi: https://www.youtube.com/watch?v=LxHp4sEeZmY

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“I Cristiani hanno dimenticato cos’è o dovrebbe essere il Natale. E’ diventato un rito. Deve essere una specie di splendore interno, deve essere un amore per la vita. Deve essere una ricerca dello straordinario nell’ordinario, del sopramondano nel mondano. Deve essere la ricerca di Dio nella natura, dell’invisibile nel visibile.” (Osho)

“Chi guarda un vero amico è come se si guardasse in uno specchio” (Cicerone)

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