Il Thanksgiving del Circolo Vegetariano VV.TT. è “Salviamo il Tacchino” e festeggiamo con i frutti della terra

Mi scrive l’amico Franco Libero Manco dell’associazione vegana-animalista per invitarmi a “pregare contro lo sfruttamento, la sistematica uccisione e la tortura degli animali, nostri fratelli di viaggio, vittime innocenti dell’egoismo e della violenza umana” – L’invito specifico è per il 25 novembre 2018, presso gli “Amici di Bruno Gröning” di Roma, l’orario è da stabilire col telefono 333.3279314. La data è quasi azzeccata, poiché il 22 novembre ricorreva il thanksgiving del 2018 (l’ultimo giovedì del mese). Il pessimo “ringraziamento” inventato dagli statunitensi a spese degli innocenti tacchini.

Certo la preghiera ed i buoni sentimenti aiutano ma anche l’incitamento a interrompere la carneficina culinaria è utile ed anche stavolta il Circolo vegetariano VV.TT. ha invitato i numerosi simpatizzanti residenti negli USA (ogni giorno sono centinaia i lettori statunitensi del nostro notiziario Il Giornaletto di Saul) ad evitare la barbara ed incongrua usanza di sgozzare un tacchino per ringraziare Dio dei doni ricevuti dalla terra.

Abele, che viene spacciato come il figlio “buono” di Adamo ed Eva, era in realtà un carnefice che sgozzava animali per offrirne le carni all’arconte Jawè, mentre il fratello Caino, definito il “cattivo”, si limitava ad offrire i frutti della terra. La leggenda biblica narra che Caino uccise Abele per gelosia, poiché si dice che Jawè preferisse l’odore della carne bruciata al profumo dei frutti della terra ma io non credo che sia andata così.

La vicenda come è stata narrata nel litolibro serve solo a giustificare le abitudini predatorie della tribù degli ebrei, pastori nomadi in continua lotta contro i pacifici agricoltori filistei i quali accusarono (con la simbologia descritta nella bibbia) quei contadini di aver difeso le loro messi dalle devastazioni dei loro campi, descrivendo Abele come una “vittima”, ma sicuramente un ladro ed un assassino, per ammantarsi dell’immagine di un presunto “martirio” da loro subito.
Questa breve rievocazione psicostorica è comunque utile per ricordare ai devoti americani che non è bello sacrificare le vite di innocenti tacchini per ingraziarsi un presunto dio con l’olezzo di orridi arrosti.

Ognuno rifletta su quel che si immette nell’organismo sotto forma di cibo. La considerazione e attenzione che dimostriamo sono un’indicazione della propensione verso una dieta naturale e verso la presa di coscienza ecologista e morale. Infatti la cosa importante è essere consapevoli e non ingozzarsi a spese altrui solo per motivi di ghiottoneria.

Invito perciò gli amici americani di interrompere la pessima abitudine di festeggiare il Giorno del Ringraziamento con l’uccisione di milioni di tacchini. Il nostro motto per il Thanksgiving è “Salviamo il Tacchino”.

Paolo D’Arpini

Circolo vegetariano VV.TT.
Via Sacchette, 15/a – Treia (Mc)
Tel. 0733/216293

Video in sintonia consigliato da Ferdinando Renzetti: https://www.youtube.com/watch?v=ubWzD5tg37c&feature=player_embedded&fbclid=IwAR0HwVy-cdQWwLe1_IKNAJy0MemmgxYzBVtvt_4q69H6xnwqM8Z-bjaBQGM

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