Firenze – La Leopolda come la Bastiglia – Il popolo si ribella al ducetto fiorentino
Con la faccina da “Pinotto”, le espressioni facciali da pesce lesso che sa come si porta il cappello, una intelligenza latitante, un sorriso da coniglietto tontolone (come i vecchi pensionati che lo hanno votato), l’ex sindaco di Firenze continua nella sua escalation di imbecillità iniziando il percorso di tutti i despoti paurosi e deboli. Anche Hitler aveva paura, anche lui si recò all’estero da un grande capo di stato per rafforzare la sua immagine.
Possiamo concludere dicendo che chi da del fascista a Renzi paragonandolo a Mussolini commette un grave errore, perché Mussolini non andava all’estero, ma riceveva i capi di stato che volevano mettersi in mostra, mentre Renzi fa anche voli oltre oceano pur di avere la sacra unzione.
A Renzi qualcuno dovrebbe far notare che negli USA la famiglia Clinton, di cui Obama è una creatura, è talmente invisa che molti pensano di votare un pazzo fascista scatenato come Trump pur di togliersela dai piedi. E in UK Blair è considerato né più né meno che un criminale di guerra.
Se gli italiani daranno spazio a questo mitomane faranno una fine peggiore di quella che fecero con Mussolini.
Non è questione di destra e sinistra, siamo piombati in un periodo storico pericolosissimo, fallimentare, in cui occorre innanzitutto recuperare democrazia e senso delle istituzioni (le regole del vivere comune, quelle che proprio Blair e Clinton, i punti di riferimento di Renzi, hanno infangato con l’ultimo ACT per la completa deregulation del mondo bancario).
Siamo di fronte a un ragazzino che insieme alla sua amichetta si mette a far prove di cambiamento della costituzione, come se facesse i compiti, e poi si rivolge alla nazione pretendendo che approvi, perché lui, poverino, i compiti li ha fatti con impegno, e merita un bel voto. Questa è megalomania allo stato demenziale. Le istituzioni di questo paese, soprattutto quell’aborto del PD di Veltroni e Rutelli, quelli che hanno rovinato definitivamente Roma e l’Italia. D’altronde sono due nullafacenti incapaci proprio come il loro pargolo fiorentino. Ricordo Rutelli che in TV, a precisa domanda su Renzi, rispose “E il Renzi l’è il Renzi”, scherzando su qualcosa di molto tragico, come solo gli ebeti sanno fare.
Ma non basta. Oggi abbiamo anche Cuperlo, oltre i giovani Turchi. Ma anche Bersani non scherza, dimostrando che questo PD è l’espressione del fallimento totale della politica in Italia.
Non me ne vogliano gli amici comunisti, ma bisogna capacitarsi che da un ceppo comunista d’occidente non poteva che nascere un merdaio.
Giorgio Mauri
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