Archivio del 2014

Memoria Storica sul Circolo vegetariano VV.TT. – La campagna per il salvataggio degli agnelli pasquali. Testimonianza da un articolo del Corriere della Sera

Agnello pasquale – Scrive Pietro Melis: “Si avvicina la tremenda strage di agnelli di Pasqua. Avevo scritto due anni fa al sito cattolici vegetariani proponendo che facessero una dimostrazione silenziosa in p.zza S. Pietro. Mi hanno risposto male. Sono solo parolai. Anche la Michela V. Brambilla che falsamente ha attribuito prima dello scorso Natale a questo papa la frase “a Natale non mangiate agnello”. Sarebbe stato meglio che questo papa si fosse riferito ad un diverso S. Francesco, quello da Paola, che visse 94 anni ed era vegano (protettore dei vegani). Quello di Assisi era un carnivoro che amava le creature per mangiarle, come risulta dalla biografia di Tomaso da Celano. Inoltre promosse con il papa Innocenzo III il programma di sterminio dei Catari. La gente non lo sa. Dunque ha fatto bene questo papa, proveniente dal Paese famoso soprattutto come maggiore mangiatore ed esportatore di carne, a prendere il nome da Francesco d’Assisi. Ho scritto anche questo nel mio libro “IO NON VOLEVO NASCERE”. Potete fare voi qualcosa in p. zza S. Pietro prima della strage di agnelli di Pasqua?”

Mia rispostina: “Per parecchi anni abbiamo cercato di intervenire a favore degli agnelli, anche attraverso adozioni. Facciamo quel che ci è possibile, a “piazza san pietro” non ci bazzichiamo….” – Vedi anche:

Memoria Storica sul Circolo vegetariano VV.TT. – La campagna per il salvataggio degli agnelli pasquali. Testimonianza da un articolo del Corriere della Sera

PASQUA
come ti salvo dal forno il povero abbacchio
la lotta per salvare dal macello migliaia di agnelli

————————- PUBBLICATO —————————— TITOLO: Come ti salvo dal forno il povero abbacchio

L’ agnello da latte, a Pasqua, di solito finisce prima in forno e poi sulle tavole imbandite. I vegetariani del circolo di Calcata (Viterbo), pero’ , lo vogliono vivo. Cosi’ hanno lanciato la campagna “lo sciopero della carne morta” e hanno allestito un ostello per capre, pecore, oche, coniglietti, galline e capponi. Un centro di prima accoglienza, insomma, con prati e recinti per tutti gli animali erbivori abituati a cadere in pentola la domenica della Resurrezione. “L’ agnello . dice Paolo D’ Arpini, presidente del circolo che da dieci anni ha la sede sulle pendici della rupe di Calcata . e’ il simbolo cristiano della Pasqua. Vivo, pero’ , non morto. Basta ricordare le immagini di santi dell’ iconografia religiosa, pensare a Gesu’ o a San Francesco con l’ agnello sulle spalle. I vegetariani vogliono tornare al messaggio originario cristiano di pace e chiedono una Pasqua “senza stragi di sangue”. Propongono cosi’ di risparmiare la vita a capretti e agnelli: “Portateli da noi, vivi. Li custodiremo e nutriremo nei nostri terreni e vi faremo scoprire quanto e’ bello averli per amici. Po li affideremo a famiglie che li amano e li cureranno. Perche’ tenere in casa un gatto e non una papera o una pecora in giardino?”. Per la campagna in favore degli animali erbivori sono scesi in campo anche l’ Ente nazionale protezione animali (Enpa) di Viterbo, la Lega antivivisezione e l’ Unione animalista. La Pasqua e’ la festa dell’ amore e del dono . dice Elva Viglino dell’ Enpa, ., perche’ allora sgozzare e squartare quelle povere bestie? E uno spettacolo davvero orrendo: appeno l’ ho visto sono diventata vegetariana”. Dalla rupe di Calcata, cosi’ imponente e magica che pare uscita da una favola dei fratelli Grimm, parte l’ invito per un pranzo pasquale semplice e alternativo. Nella grande cucina rustica, al primo piano del circolo vegetariano, sara’ servita una torta salata, con pecorino grattugiato, pezzi di caciotta e olive. Tra un boccale e l’ altro di vino fragolino prodotto artigianalmente, gli ospiti mangeranno solo fave fresche e uova sode di gallina, papera, oca e quant’ altro. Anche i dolci tradizionali saranno banditi dalla grande tavola di legno chiaro: niente colomba farcita, uova o campanelle di cioccolato. I bambini, poi al posto della solita sorpresa, di divertiranno a dipingere con colori naturali le uova vere, fresche fresche di pollaio. E per Pasquetta, tutti insieme in marcia, magari con gli animali al seguito, per una passeggiata nella valle del fiume Treja.

Cosentino Francesca

Pagina 47
(3 aprile 1994) – Corriere della Sera

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Lo sport fa male (a renzie), politica bioregionale, l’indio Atucà, dal sociale al militare, mafia ebrea, il continuum della vita

Il Giornaletto di Saul del 3 aprile 2014 – Lo sport fa male (a renzie), politica bioregionale, l’indio Atucà, dal sociale al militare, mafia ebrea, il continuum della vita

Care, cari,

Renzie taglia lo sport nelle scuole – Prevista dalla ministra alla “istruzione” l’eliminazione dell’educazione fisica dal 2015. Una vera idiozia, perché non tutti gli studenti hanno la possibilità di fare sport, perché fare sport COSTA! Se ai ragazzi togliamo anche queste due ore dove impareranno a muoversi, fare gruppo, lottare, anche se per una semplice partita di pallavolo, di basket o calcio? (Sonia) – Quante ore consecutive sono costretti a stare seduti in classe i bambini e i ragazzi ? Qualche “esperto” (psicologo, insegnante) conosce le leggi dell’energia e della sua circolazione nel corpo? A quell’età ci si trova nel momento di maggiore energia fisica e l’insegnamento tradizionale, bloccati in aule con banchi e cattedra è una forma di sottile tortura. (Jalsha)

NWO e lotta all’ultimo doblone (ebreo) – A integrazione dell’articolo sul dominio finanziario esercitato da certe lobby (http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/03/lultimo-doblone-ebreo-e-fine.html), vediamo che il cartello Rothschild controlla quasi tutte le banche centrali, meno quelle dei paesi “canaglia” – Scrive il prof. Attilio Folliero: “Sono solamente 9 i Paesi che hanno la Banca Centrale che non appartiene ai Rothschild. Sono: Cina, Russia, Iran, Venezuela, Ungheria, Siria, Cuba, Islanda e Corea del Nord. Tre di questi Paesi, nell’ordine Russia, Iran e Venezuela, sono anche le tre più grandi riserve energetiche del mondo, considerando le riserve di petrolio, gas e carbone. Direttamente o indirettamente tutte le altre banche centrali appartengono o sono controllate…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/02/gli-stati-liberi-dal-controllo-dei-rothschild-sono-etichettati-come-dittature-da-abbattere-essi-sono-cina-russia-iran-venezuela-ungheria-siria-cuba-islanda-e-corea-del-nord/

Analogie con il mondo animale – Scrive Claudio: “Purtroppo le pantegane sono in aumento (non solo metaforicamente) … ed i gatti scarseggiano. Pur essendo rispettoso animalista ho dovuto fare una scelta nelle adiacenze di casa, tra i passeriformi che non frequentavano più le mie mangiatoie e le pantegane che le frequentavano assiduamente invitando anche ospiti esterni e proliferando a dismisura. Idem avviene nella ns società, dando troppo spazio ai parassiti prevaricatori le persone oneste e giuste sono state emarginate ed impoverite..”

Politica Amministrativa Bioregionale – Scrive Franca Oberti: “Dopo aver vissuto in passato un’esperienza amministrativa di carattere bioregionale, sul territorio in cui vivo, ancora una volta ho accarezzato l’idea di far parte di un consiglio comunale. Volevo mettermi a disposizione e ho cercato di capire come si stavano muovendo le acque della politica locale, senza più preoccuparmi di colori e simboli, ma osservando con occhi disincantati per capire lo spirito delle persone che avevano deciso di mettersi – o rimettersi – in gioco. Qualcuno dice che quando si ha provato ad essere in politica, ci si ricasca spesso, una specie di influenza con la ricaduta; forse è così; per quanto mi riguarda, provo una sorta di nostalgia per quel piccolo potere che consente di contribuire al bene pubblico… Continua: http://www.aamterranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Un-impegno-amministrativo-bioregionale-con-in-mente-il-Bene-Comune-e-ancora-possibile

Commento di Franca: “Grazie, caro Paolo, per la pubblicazione, hai anche cercato la foto… Sarò un po’ latitante nei prossimi giorni. Sono venuta in Valtrebbia e mi fermo fino a domenica. Ho seminato amaranto, shiso, stevia e trapiantato Lippia per i miei liquorini natalizi. L’achillea la prendo nei campi della Valtrebbia. Domani vado a raccogliere i fiori di tarassaco per fare la marmellata… Per leggere la posta devo scendere nel capoluogo e piazzarmi con l’auto dietro il municipio, unico posto dove si prende internet… E’ come essere nel terzo mondo, ma si sta troppo bene!”

Veneto inquieto – Scrive Paolo Danieli: “L’approvazione al Consiglio Regionale del Veneto del progetto di legge Valdegamberi (342), che indice un referendum per chiedere agli elettori se vogliono che il Veneto diventi “una Repubblica indipendente e sovrana”, dimostra che la questione dell’indipendenza, rilanciata dalla consultazione on line dei venetisti non è una provocazione ma molto di più.”

Media, renzie e potere – Scrive Adriano Colafrancesco: “Nell’oscuramento delle voci di insindacabile autorità e competenza, levatesi negli ultimi giorni per denunciare la preoccupante svolta istituzionale in atto ”Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento -esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali. Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/04/02/media-renzie-e-potere-sub-marionette-al-servizio-di-interessi-altri-da-quelli-del-popolo/

Fiano Romano. Cantastorie – Scrive Comitato: “Venerdì 4 Aprile 2014, a partire dalle ore 20.30, il duo di cantastorie WILLY & PAOLETTO terrà uno spettacolo al Sabina Resort di Fiano Romano (RM), con canzoni e poesie in vernacolo, il cui tema portante è costituito dagli usi, dai costumi, dalle tradizioni, dalle leggende del Monte Soratte e, più in generale, del mondo contadino. Info. 0765/451253″

Vivaro. Incontro con l’indio – Scrivono Giovanna e Cristina: “Vi confermiamo che il 5 ed il 6 Aprile 2014 a Vivaro avremo l’onore di avere con noi Atucà, indio architetto argentino che da anni gira il mondo per far conoscere gli orrori cui è sottoposto il suo popolo e la sua terra anche ad opera delle multinazionali degli ogm. Lasciamogli perciò il giusto spazio domenica fra i relatori per raccontarci cosa succede alla terra dell’Amazzonia e ai suoi abitanti a causa della violenza con cui la Monsanto deforesta per seminare ogm…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2014/04/vivaro-6-aprile-2014-con-lindio-atuca.html

Pescara, cosmetica – Scrive Michele: “PRIMO VERE: Via S. Donato, 1 Pescara – Venerdì 4 Aprile, ore 18.00, Cosmesi Casalinga. Come e perché creare i nostri prodotti di bellezza con quanto c’è in dispensa, con Magika Emy – Sabato 5 Aprile. La Rieducazione visiva con Lino Martinelli. Ingresso Libero – Info: 085.4311217

Caprarola. Riserva Naturale del Lago di Vico. Disboscamento spacciato per messa in sicurezza delle strade – Scrive Legambiente: “Il sindaco di Caprarola Stelliferi ribadisce che per la “manutenzione straordinaria” si è reso necessario il taglio di “alcune piante”: 926! Parla lui stesso di “disboscamento in sincronia d’intenti con l’Amministrazione Provinciale” in precedenti articoli pubblicati dai media; infatti anche l’Assessore provinciale alla viabilità De Angelis si manifesta in piena sintonia per l’intervento di “disboscamento” eseguito. A giustificazione dell’operazione di taglio viene anche pubblicata una foto di un “albero marcio”; ma dove sono le foto degli altri 925?…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/04/legambiente-di-caprarola-il-sindaco.html

Mio commentino: “Seguendo la logica “ferrea” di Stelliferi, sindaco di Caprarola dalla motosega facile, se tagliare gli alberi aiuta la viabilità allora il deserto del Sahara è un perfetto percorso automobilistico…”

Italia, dal sociale al militare – Scrive Azione Nonviolenta: “L’Italia ripudia la guerra, ma noi continuiamo ad armarci. Crescono le spese militari, si costruiscono nuovi strumenti bellici. Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civiltà, ma continua ad essere tra le prime dieci potenze militari del pianeta, nella corsa agli armamenti più dispendiosa della storia. Ne sono un esempio i nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto si attesta sui 14 miliardi di euro, mentre l’intero progetto Joint Strike Fighter supererà i 50 miliardi di euro; il nostro paese, inoltre, “ospita” 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) che si stanno ammodernando, al costo di 10 miliardi di dollari, in testate nucleari adatte al trasporto sugli F-35…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/04/nonviolenza-unica-strada-aperta-per-la.html

Mossad. Mafia ebrea – Scrive La Nazione: “Il banchiere svizzero Nathan Rothschild, della nota dinastia di finanzieri, rifiutava di credere che uno dei suoi dirigenti di fiducia, l’americano Robert Da Ponte, potesse esser scappato senza dare conto degli oltre 250 milioni raccolti in Italia. Infuriato, in uno sfogo avrebbe anche paventato di ”ingaggiare tutto il Mossad per trovarlo”. E’ quanto diceva alla fidanzata il 20 maggio scorso, prima di essere arrestato dal Ros di Firenze, l’avvocato palermitano Alfredo Tortorici, uno dei piu’ stretti collaboratori del ‘Madoff della Maremma’, il californiano Robert Da Ponte, sparito da alcuni giorni con la famiglia…”

Ricerca storica ed il caso Moro – Scrive Maurizio Barozzi: “La ricerca sui fatti ci ha insegnato che è opportuno consigliare alcune cose a chi si dedica alle ricerche storiche. La prima cosa è quella di controllare sempre alla fonte le documentazioni che vengono fornite dai servizi e scoop giornalistici, interviste comprese. Non è infrequente il caso che certe notizie sono distorte, certe interviste sono manipolate, certi dati che sembrano scontati non sono invece veritieri. Nelle grandi questioni che interessano anche il pubblico, infatti, agiscono sempre delle componenti che sono interessate alla manipolazione, al falso, al perseguimento di altri scopi che non la verità…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/04/caso-aldo-moro-ultime-rivelazioni.html

Balene salve? – Scrive Sea Shepard: “La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha annunciato la decisione vincolante sull’importante caso che ha visto l’Australia contro il Giappone, stabilendo che il programma nipponico di caccia alle balene in Antartide, JARPA II, non è a scopo di ricerca scientifica e ha quindi ordinato che tutti i permessi rilasciati sotto il Programma JARPA II siano revocati..”

Commento di Luciano Gori: “I giapponesi faranno come la Norvegia e la Finlandia che continuano a farlo senza permesso e se ne fottono! Finché non ci saranno sanzioni, saranno tutte affermazioni di principio senza conseguenze pratiche..”

Roma. Free Energy – Scrive Raffaella Rosa: “Sabato 5 aprile 2014 si svolgerà il convegno “Free Energy, Benessere e Salute”, via di Torrenova 39/a (Roma – Casilina). Dalle ore 9.45 alle 19,30. Ingresso gratuito. Info: 349357414”

Continuum della vita – Il computo del tempo e la nascita dei calendari è un’operazione puramente convenzionale basata sull’idea di voler fornire sostanzialità ad un evento ritenuto particolarmente importante per una data civiltà che -da quel momento- sancisce la sua fioritura. Sappiamo infatti che sono esistiti ed esistono vari calendari, ognuno con un suo particolare inizio. Alcuni inizi sono stati più significativi e sono perdurati nei secoli altri invece sono stati effimeri e si sono esauriti dopo breve tempo, basti pensare ad esempio al calendario fascista.. che durò pochi decenni. Nell’antichità remota allorché l’uomo riconosceva la vita come un continuum, senza apparente inizio né fine, il calcolo del passaggio del tempo era immaginato su una scala ellittica che ripeteva cicli e stagioni secondo un ordine stabilito dalla natura. Pertanto il calendario non aveva un vero e proprio inizio bensì manteneva la funzione descrittrice dei cicli naturali ripetentesi… – Continua:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/04/la-vita-come-continuum-e-la-formazione.html

Commento di Raffaele Giordano: “IL TEMPORANEO DEL TEMPORALE INTENSIVO NEI MOMENTI SUOI PASSATO PRESENTE FUTURO DELL’ESSERE INTEGRALE …..GIOIA EU-GENIA EU-FORIA EU-ROPA EU-DAIMONIA ….. DELL’EUDAIMON EUGENIO AUGOLIDE PIMANDRO …. IL NOI IO VIVENTE SEMPRE RISORGENTE SENZA NOME ….. OLTRE IL PROVVIDO TRANSEUNTE NARCISO-BOCCADORO EGO GOE OEG EOG GEO ….. OGE “

Mia rispostina: ”Eudemonia”

Pur continuando vi saluto, per ora, ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta ed il battito del cuore di chi ascolta.” (Khalil Gibran)

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Gli stati liberi dal controllo dei Rothschild sono etichettati come “dittature” da abbattere (essi sono: Cina, Russia, Iran, Venezuela, Ungheria, Siria, Cuba, Islanda e Corea del Nord)

Sono solamente 9 i Paesi che hanno la Banca Centrale che non appartiene ai Rothschild. Sono: Cina, Russia, Iran, Venezuela, Ungheria, Siria, Cuba, Islanda e Corea del Nord. Tre di questi Paesi, nell’ordine Russia, Iran e Venezuela, sono anche le tre più grandi riserve energetiche del mondo, considerando le riserve di petrolio, gas e carbone.

Direttamente o indirettamente tutte le altre banche centrali appartengono o sono controllate dai Rothschild.

Ci sono addirittura quattro banche centrali che sono quotate in borsa: le banche centrali di Belgio, Grecia, Giappone e Svizzera. La Banca centrale di Grecia oltre che essere quotata alla Borsa di Atene è quotata anche alla Borsa Tedesca. Da queste brevi considerazioni, penso sia comprensibile a tutti perché i paesi che hanno una banca centrale indipendente siano costantemente attaccati mediaticamente dai media di tutto il mondo, tutti al servizio ovviamente delle grandi potenze imperialistiche dell’occidente.

Tutti questi paesi sono praticamente inseriti nell’asse del male, tutti i loro governi sono per i media occidentali delle “dittature” ed in tutti ci sono tentativi di destabilizzazione. Si comprende anche perché Russia, Iran e Venezuela siano costantemente “presi di mira” dai media internazionali. Oltre che avere la Banca Centrale indipendente dai Rothschild sono anche le tre più grandi riserve energetiche del mondo. Quando una Banca Centrale disegna la politica economica e monetaria del proprio paese sta pensando ai benefici per il suo popolo o ai benefici per i propri azionisti? Scontata la risposta: pensano ai benefici per i propri azionisti. Si comprende perché un Paese come il Belgio possa stare per mesi (esattamente 18) senza un governo, perché in sostanza il ruolo del governo è relativo.

Si comprende perché un paese come Grecia è completamente in balia della Troika, ossia del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Banca Centrale Europea (BCE) e della Commissione Europea (CE). E l’Italia? La maggior parte degli italiani pensa che laBanca d’Italia, ossia la Banca Centrale dell’Italia appartenga allo Stato! Invece, come tutte le banche centrali del mondo, escluse quelle dei 9 paesi citati sopra, la Banca d’Italia appartiene ai propri azionisti. L’elenco completo degli azionisti della Banca d’Italia è consultabile nel sito stesso della Banca d’Italia, all’URL: http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf.

Da tale documento, in linea, si evince che le due principali banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno il 52% delle quote;Inps e Inail, enti statali, hanno quote irrilevanti. Ovviamente nel capitale delle grandi banche italiane, che controllano la Banca d’Italia, rientra quello dei Rothschild. Povera Italia! Poveri italiani!.

Prof. Attilio Folliero dell’Universidad UMBV di Caracas (Venezuela).

Fonte: http://umbvrei.blogspot.it/2014/03/solo-9-paesi-hanno-una-banca-centrale.html

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Università di Teramo – FONDI, LIBERTA’, DIRITTI, DEGRADO DELL’ISTRUZIONE E DELL’ETICA LE MISERIE DI UNIVERSITÀ E SCUOLE NELL’ERA DELL’EUROPA DI MAASTRICHT E DELLA GLOBALIZZAZIONE FINANZIARIA

FONDI, LIBERTA’, DIRITTI, DEGRADO DELL’ISTRUZIONE E DELL’ETICA LE MISERIE DI UNIVERSITÀ E SCUOLE NELL’ERA DELL’EUROPA DI MAASTRICHT E DELLA GLOBALIZZAZIONE FINANZIARIA

UNIVERSITA’ DI TERAMO, 11 APRILE 2014, ORE 10

Come e quanto incide la globalizzazione finanziaria sulla vita culturale, scolastica, universitaria in Italia? Ne discutono economisti, giuristi, storici in questo convegno promosso nell’ambito del Master Enrico Mattei in Vicino e Medio Oriente. Due i percorsi di dibattito principali: le libertà e i diritti civili lesi dal nuovo “Leviatano” Europa, con il mandato di cattura europeo, la Gendfor, le direttive liberticide sulla libertà di pensiero e di insegnamento; e la trasformazione in fieri di scuole e università da vettori di cultura e valori della civiltà europea (e non solo), in strumento di una ‘società della conoscenza’ tutta finalizzata – vedi il Processo di Bologna del 1999 – a una maggiore competitività economica dell’Europa rispetto agli Stati Uniti, l’inseguimento del cui modello iperfinanziario sta trascinando gran parte dei paesi dell’Unione verso la decadenza industriale, istituzionale, culturale.

Non sono questioni e obbiettivi semplici: la forza di chi oggi, a seguito delle privatizzazioni degli anni Novanta, “paga il piffero”, sta producendo il rischio di una omologazione della didattica e della ricerca, in tutti i campi di studio umanistici, secondo logiche eterodirette informate dai grandi poteri finanziari transnazionali. Un po’ come nell’epoca di Hobson e Salvemini, ma in un mondo oggi molto più complesso e dalla difficile governabilità …

PARTECIPANO

PROF. BRUNO AMOROSO, Prof. Emerito, Università di Roskilde

Il “BolognaProcess” e la “società della conoscenza”: Accademia spa?

AVV. LORENZO BORRÉ, Penalista. Foro di Roma

La “Storia di Stato” e il tradimento del pensiero liberale

LUIGI DE GIACOMO, ricercatore indipendente

Libertà e conoscenza, requisiti essenziali per una nuova obiezione di coscienza

AVV. MAURIZIO DIONISIO, Penalista. Foro de L’Aquila

Il ruolo delle Procure nella violazione degli articoli 21 e 33 della Costituzione

AVV. VITTORIO MARINELLI, Penalista, Foro di Roma

Una nuova inquisizione “laica”?

PROF. CLAUDIO MOFFA, Università di Teramo

I criteri di valutazione Anvur tra astrusità e possibili imbrogli

PROF. ANTONIO MARIA RINALDI, Università di Chieti-Pescara

PADRE QUIRINO SALOMONE,

Denaro e Etica cristiana: la tradizione francescana dimenticata

PROF. EZIO SCIARRA, Università di Chieti-Pescara

PROF. AVV. AUGUSTO SINAGRA, Università di Roma

Mandato di cattura europeo, gendfor e diritti umani DANILO STENTELLA, Centro Studi Malfatti

Effetto new economy, la carica degli aziendalisti e la marginalizzazione dell’economia politica dentro e fuori gli Atenei.

DANIELE UNGARO?, Università di Teramo

“CHI PAGA IL PIFFERO, SUONA LA MUSICA” LA CULTURA EUROPEA TRA GUERRA E FINANZA

UN SECOLO FA

«Le nostre università stanno diventando le ossequienti tutrici dell’ortodossia religiosa, soffocando la scienza, distorcendo la storia, elaborando una filosofia servizievole …. Gli studi accademici e gli insegnanti sono impegnati con lo stesso metodo, ma perseguono scopi diversi: le scienze naturali, la storia, l’economia, la sociologia, sono usate per erigere nuove barriere contro l’assalto delle masse diseredate agli interessi costituiti delle forze plutocratiche …

I veri fattori decisivi dell’insegnamento sono contenuti in queste tre domande: chi deve insegnare, cosa insegnare, come insegnare? Quando le nostre università dipendono da donazioni e rendite dovute al favore dei ricchi, necessariamente le risposte sono queste: insegnanti prudenti, studi prudenti, metodi sani (che è come dire: ortodossi). Il rozzo proverbio che dice “chi paga il piffero, suona la musica” è certo applicabile in questo caso e in altri, e nessun ingannevole aspetto della dignità accademica o dell’onestà intellettuale deve chiuderci gli occhi di fronte ai fatti»

John Atkinson Hobson, Imperialism. A Study, 1902

«Lo storico, il quale in avvenire vorrà ricostruire questo torbido periodo della nostra vita nazionale, dovrà giudicare che la cultura italiana nel primo decennio del secolo XX doveva essere caduta assai in basso, se fu possibile ai grandi giornali quotidiani e a giornalisti, che pur andavano per la maggiore, far credere all’intero paese tutte le grossolane sciocchezze, con cui l’impresa libica è stata giustificata e provocata. Non esistevano, dunque, in Italia studiosi seri e coscienziosi? Che cosa facevano gli insegnanti universitari di geografia, di storia, di letterature classiche, di diritto internazionale, di cose orientali? Credettero anch’essi alle frottole dei giornali? E se non ci credettero, perché lasciarono che il paese fosse ingannato? Oppure considerarono la faccenda come del tutto indifferente per la loro olimpica serenità? La risposta a queste domande non potrà essere molto lusinghiera per la nostra generazione …»

Gaetano Salvemini, Come siamo andati in Libia, La Voce, 1914

OGGI

La società della conoscenza

Le preoccupazioni maggiori dei poteri che presiedono alla globalizzazione sono quelle della perdita della loro egemonia e del sorgere di élite diversamente orientate sia nella cultura sia nella politica. Per queste ragioni si è posto il problema del controllo della ricerca e dei centri di formazione affrontato con l’obiettivo della «società della conoscenza». Al cambiamento delle strategie industriali introdotte dalla globalizzazione negli anni Settanta – il passaggio dall’era fordista a quella postindustriale – fece seguito un’intensa ricerca negli Stati Uniti per individuare le aree di maggiore competitività da sviluppare che consentissero di mantenere un ruolo di guida nell’economia mondiale.

L’attenzione si concentrò sull’innovazione tecnologica nei settori high-tech, tirati dall’industria militare e dalla finanza, nei quali si individuarono i due strumenti necessari per avviare attività di aggressione e speculative, necessarie per dissodare le nuove praterie del consumo di lusso e della rapina dei risparmi dei cittadini nel mondo. Attività, queste, che coincidono con l’obiettivo della forte concentrazione del potere.

Il trasferimento di questa operazione in Europa è stato effettuato sponsorizzando la «società della conoscenza», ritenuta lo strumento adatto a rendere più competitive le società europee. Un piano che ha trasformato in pochi anni il mondo accademico e della ricerca in un sistema di società per azioni, con il pacchetto di maggioranza fortemente concentrato e in solide mani, con la perdita di ogni sua forma di autonomia e di pensiero critico. Sono pochi oggi a ricordare che questo obiettivo, introdotto dall’agenda di Lisbona e con il processo di Bologna nel 2000, doveva servire a trasformare l’Unione europea «nella più dinamica e competitiva economia del mondo basata sulla conoscenza» entro il 2010. Obiettivo non raggiunto, come molti altri, e com’era prevedibile, visto che la «società della conoscenza», come già sottolineato, è un’invenzione prodotta negli Stati Uniti per costringere tutti i Paesi a inseguirli sul terreno su cui sapevano già in partenza di essere i più forti. L’obiettivo raggiunto in Europa, invece, è stato quello di abbandonare il «modello sociale europeo» che costituiva il «vantaggio competitivo» dell’Europa per la cultura, i settori dei servizi pubblici e privati, l’habitat, l’ambiente e la sanità, mercati e sistemi produttivi di comunità territorialmente radicati, con il risultato della decadenza complessiva del sistema. Da Bruno Amoroso, Figli di troika. Gli artefici della crisi economica, Castelvecchi, 2013

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Legambiente di Caprarola: “Il sindaco Eugenio Stelliferi considera il disboscamento un aiuto alla viabilità”

“Dopo circa 6 mesi è stata finalmente riaperta la S.P. Valle di Vico”. Questo è stato l’enfatico comunicato diramato dal sindaco della cittadina della Tuscia circa gli interventi effettuati per la messa in sicurezza dell’omonima via di comunicazione per l’ospedale di Belcolle. Eugenio Stelliferi si dichiara “dispiaciuto che alcune associazioni, per motivi ingiustificabili e forse solo mosse da interessi personali e di visibilità, abbiano suscitato inutili polemiche”.

Legambiente ricorda che questa associazione è presente sul territorio nazionale con più di 1000 circoli da oltre 30 anni e a Caprarola da più di 20; impegnata fortemente nell’educazione ambientale, in attività culturali riconosciute e premiate e in battaglie per la salvaguardia e la promozione del territorio e della tutela della salute.

In questi anni Legambiente si è confrontata con diverse amministrazioni; esisteva prima di Stelliferi e ci sarà anche dopo, vigile e presente sul territorio, non deve dire grazie a nessuno e tantomeno i suoi soci hanno ottenuto privilegi personali… anzi!

Il sindaco di Caprarola Stelliferi ribadisce che per la “manutenzione straordinaria” si è reso necessario il taglio di “alcune piante”: 926! Parla lui stesso di “disboscamento in sincronia d’intenti con l’Amministrazione Provinciale” in precedenti articoli pubblicati dai media; infatti anche l’Assessore provinciale alla viabilità De Angelis si manifesta in piena sintonia per l’intervento di “disboscamento” eseguito.

A giustificazione dell’operazione di taglio viene anche pubblicata una foto di un “albero marcio”; ma dove sono le foto degli altri 925?

La relazione tecnica forestale del progetto di messa in sicurezza della S.P. Valle di Vico, redatta da un dipendente comunale in collaborazione con un consulente esterno parla di alberi di vari gradi di pericolosità: elevatissimo – elevato – moderato, ma non fornisce descrizioni sullo stato di ciascuno albero come prevede il metodo che i due firmatari dichiarano di avere adottato.

Anche Legambiente crede fortemente che la sicurezza e l’incolumità delle persone siano una priorità, ma l’intervento attuato per ottenerle poteva essere fatto in modo molto più leggero, intervenendo tempestivamente sugli alberi pericolosi e programmando gli ulteriori interventi da effettuare, se necessari, con gradualità.

Forse è utile ricordare che la S.P. Valle di Vico è situata all’interno della Riserva Naturale Lago di Vico, area protetta SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale), su cui insistono vincoli paesaggistici e idrogeologici.

Infine si legge nella nota inoltrata alla stampa dal sindaco di Caprarola “con la vendita del legname non ci abbiamo certo coperto le spese”.

Allora facciamo due conti:
926 alberi abbattuti per un totale di circa 6300 quintali di legna;
1700 euro ricavo della vendita del legname ad affidamento diretto alla ditta boschiva;
700 euro parcella per il consulente esterno del progetto;
30.000 euro “esborsati dal Comune di Caprarola” …non sappiamo bene per cosa;
70.000 corrisposti dall’amministrazione provinciale …non sappiamo bene per cosa.
Pertanto rispondiamo al primo cittadino che Legambiente non solleva inutili né tantomeno ingiustificabili polemiche e che opera anche per un equilibrato e rispettoso rapporto tra gli esseri umani.

Circolo Legambiente Lago di Vico

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Mio commentino:

Seguendo la logica “ferrea” di Stelliferi, sindaco di Caprarola dalla motosega facile, se tagliare gli alberi aiuta la viabilità allora il deserto del Sahara è un perfetto percorso automobilistico…
(Paolo D’Arpini)

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