Archivio di giugno 2014

Amma Anasuya Devi, nuova giunta a Treia, Amnesty e Soros, marines pulitori, 1992 e Britannia, l’anti-Francesco, “ebrei” non ebrei

Il Giornaletto di Saul del 13 giugno 2014 – Amma Anasuya Devi, nuova giunta a Treia, Amnesty e Soros, marines pulitori, 1992 e Britannia, l’anti-Francesco, “ebrei” non ebrei

Care, cari,

mi ha telefonato il caro fratello spirituale ed amico Upahar Anand per ricordarmi che il 12 giugno era la data in cui la nostra madre spirituale Amma Anasuya Devi ha lasciato il corpo. Accadde il 12 giugno del 1985 a Jillellamudi, il villaggio in cui era vissuta gran parte della sua vita. Quell’anno fino a pochi giorni prima della sua dipartita ero anch’io lì con lei. Ci fu una grande celebrazione, quasi in anticipo/premonizione del suo Maha Samadhi, che durò un intero mese, con continui canti ininterrotti, recite sacre, bandhara ed altri importanti eventi. Quelli furono momenti veramente pieni di Grazia. Ricordo che mi trovavo a galleggiare senza nemmeno avere più la cognizione del giorno o della notte.. Forse sognavo, non so… Tutte le sere con Upahar ed altri compagni cantavamo per ore, lui suonava l’harmonium o la chitarra, io i tamburelli od i cembali. Certe notti stavamo a cantare senza accorgercene per ore…. Poi improvvisamente tutto finì. Mi resi conto che qualcosa stava per succedere ma non ebbi il coraggio di assistere all’atto finale. Mi congedai da Amma e tornai in Italia. Dopo pochi giorni ricevetti un telegramma di James, un inglese residente stabilmente a Jillellamudi, in cui mi diceva che…. (…) Beh, voglio ricordare Amma da “viva”, anzi voglio ricordarla come non l’ho mai conosciuta

Presentazione della nuova giunta – Ieri sera, nella sala consiliare, c’è stata la presentazione della nuova giunta di Treia. Il neo sindaco Franco Capponi ha indicato la nomina ad assessori di: Edi Castellani (anche vicesindaco), Alessia Savi, David Buschittari, Adriano Spoletini. All’opposizione i due gruppi capitanati da Daniela Cammertoni e Andrea Mozzoni. Come prima decisione è stato deliberato (in deroga alla scadenza prefissata) una proroga di un mese per il pagamento TASI. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo con l’assicurazione relativamente al danno d’un tratto di mura crollate, con risarcimento di 200 mila euro, i lavori di ripristino potranno così iniziare entro 40 o 50 giorni. Dopo le formalità burocratiche al Comune la nuova maggioranza ha festeggiato con alcuni cittadini nella piazza di Treia. Auguriamo buon lavoro alla nuova amministrazione ed anche all’opposizione.

Commento di Alfredo: “Grazie delle informazioni Saul. Come detto a te ed altri in altra sede vis à vis mi piacerebbe solo sapere in che proporzione stanno i debiti del comune di Treia (circa 10.000 ab.). Quanto pesano sulla testa di ogni cittadino?“

Amnesty dietro le quinte – Scrive Tony Cartalucci: “….E’ chiaro che Amnesty International, più che una “promotrice” di diritti umani, è piuttosto un insulto ai diritti umani. Non c’è bisogno di dire che dovrebbe essere boicottata, o per lo meno considerata illegittima e fraudolenta, a partire dai suoi finanziamenti fino alla sua leadership compromessa. Noi, in quanto persone, dobbiamo contrastare le violazioni reali dei diritti, nostri e del nostro prossimo, partendo dalla base, perché è assolutamente folle pensare che delle organizzazioni di estensione globale, finanziate da corporations economiche che indirizzano l’agenda..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/06/12/amnesty-international-limited-ed-il-solito-soros-dietro-le-quinte/

Viterbo sotterranea – Scrive Tesori d’Etruria: “Nuova tappa nel ciclo di passeggiate- racconto ricca di suggestioni. Venerdì 13 giugno 2014 appuntamento in piazza della Morte, ore 21.00, dove il pubblico, accolto da Ricci e Benedetti, scenderà in verticale attraverso gli ipogei di Viterbo Sotterranea, in una passeggiata “surplace” nei meandri dell’immaginario municipale medievale, tra pietra ed acque Info. 0761.220851″

Che l’Europa divenga “Comunità di Pace” – Scrive Arrigo Colombo: “…tre passi urgenti si presentano per realizzare l’Europa dei Popoli: Riprendere il testo della Costituzione, emendarlo in base alle proposte di tutti, approvarlo; creare lo Stato dell’Unione, la Federazione di Stati sovrani che cedono una parte dei loro diritti, quelli appunto fissati nella Costituzione; con la Federazione un vero Parlamento organo della legge, un vero Governo come suo esecutivo, una vera Magistratura europea. Questo è un processo che richiederà tempo ma ciò che importa è iniziarlo…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2014/06/per-una-nuova-europa-dei-popoli.html

Via la caccia – Scrive Fabrizio Belloni: “Il problema della caccia sta nella mancanza di adeguato numero di seri psicanalisti-psichiatri che convincano i cacciatori che sono maschi-maci anche se non usano quel prolungamento fallico che fa “bum”! Ma quei dispossenti psichici non si accontenterebbero neppure se si ampliasse il numero dei poligoni di tiro al piattello: necessitano del sangue. Che miseria umana!”

Consumismo ed inquinamento – Scrive Mattia Biancucci: “Se “consumare” è il primo comandamento della teologia del mercato, “sprecare” è senz’altro il secondo; due fenomeni strettamente legati da un sottile filo connettore: il profitto. Quando si parla di sprechi ci riferiamo ad un qualcosa che viene prodotto, confezionato, distribuito, non consumato ed in seguito gettato nella spazzatura, creando nuovi rifiuti ed inquinamento. Il fatto diventa ancor più grave quando si parla di sprechi alimentari: in Italia oltre 75 chili di cibo pro capite finiscono ogni anno nella spazzatura…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/06/cio-che-consumiamo-consuma-la-terra.html

Commento di Daniela: “E’ importante imparare il senso civico, l’uso consapevole dei prodotti e il riciclo o al riuso di prodotti come la plastica o alcuni rifiuti ” umidi” che possono essere usati come compost per piante come i fondi di caffè. Anche l’acqua deve essere risparmiata. Non è sensato che nei paesi industrializzati si getti via il cibo mentre in altri si soffre la fame. Così come non è sensato che l’eccesso di produzione agricola debba essere distrutta, mentre potrebbe essere offerta in comunità o ambienti dove si possa donare a chi non ha la possibilità di comprare prodotti alimentari.”

Traversella in Valchiusella – Scrive Camilla Lattanzi: “Oltre la Specie organizza una due-giorni animalista con momenti di svago, convivialità e discussione, ospiti in una struttura comunale di Traversella (TO) in Valchiusella. Info. milladp@gmail.com”

Modena. Premio – Scrive Nadia Cavalera: “Vi invito all’evento: Cerimonia di premiazione della Nona edizione del Premio Alessandro Tassoni a Modena, Teatro San Carlo, via San Carlo 5, ore 18,00. Info. premioalessandrotassoni@bollettario.it”

Torrevecchia. Banda – Scrive Corte dei Miracoli: “15 giugno 2014 FESTA DI RIFONDAZIONE di Torrevecchia Pia (PV). Musica popolare! Una festa dove si mangia bene e ci si diverte sopra e sotto il palco! Info. info@cortedeimiracoli.net”

Catania. Marines “discreti” e puliti – Scrive Vincenzo Mannello: “I marines delle basi militari in Sicilia non sono invadenti. Non mi risultano eccessi di alcun genere, tutt’altro. Tra le iniziative costanti che ritrovo su La Sicilia spicca l’attività posta in essere, spesso e volentieri da baldi marines, relativa alla pulizia di strade, scuole e locali vari. Tutto  ben reclamizzato e pubblicizzato da un efficace ufficio stampa. Buon per loro,di fatto si rendono utili in qualche cosa di interesse collettivo per i cittadini italiani, dobbiamo e possiamo solo ringraziare. Perplessità fondate mi solleva invece il comportamento delle “autorità” preposte alla tutela dei beni soggetti di cotanta attenzione a stelle e strisce. Le ritrovo, altrettanto spesso e volentieri, pronte a farsi fotografare accanto ai marines, celebrandone la buona volontà….” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/06/altra-catania-quella-pulita-che-non.html

Mio commentino: “Come già detto in altri numeri del Giornaletto, c’è anche un altro aspetto “positivo” dell’invasione USA in Italia. I territori ove sorgono le basi saranno protetti, in buon accordo con la mafia (come sempre), nel momento del crollo finale”

Calamandrei e la NATO – Scrive Luciano Sarmati a commento dell’articolo http://paolodarpini.blogspot.it/2014/06/quando-pietro-calamandrei-disse-no-alla.html -: “Grazie per aver riesumato quel passato, le cui conseguenze ancora tarpano le ali, culturali e quindi economiche, della ns/società. Premesso che l’Italia è stata riammessa nell’alveo delle nazioni occidentali, grazie alla regia vaticana, che, può piacere o meno, è l’unica che in quel momento ha capito che se si voleva salvare l’Italia, bisognava mediare tra tutte le “parrocchie” esistenti…” – Continua in calce al link segnato

Mia rispostina: “… ho apprezzato molto il suo commento, ed in buona parte lo condivido (pur restando consapevole della malevola intenzione americana di voler continuare a dominare l’Europa con la scusa della difesa dal pericolo rosso)..”

Archeofantasy. Piramidi in Cina e Feng Shui – Scrive M.B. A commento di http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/06/archeofantasy-cina-ed-i-segreti.html -: “La verità è molto più forte delle bugie e presto verrà fuori, con gran dolore di chi l’aveva affossata. Siamo ormai nell’epoca della Rivelazione, in cui tutto ciò che è nascosto verrà alla luce del sole. Basta pensare ai quantistica, che sta dimostrando come assolutamente vere e concrete le credenze basate su cose reali”

1992. L’inizio della fine. – 2014. Piano Finale – Scrive Antonella Randazzo: “ Era il 1992, all’improvviso un’intera classe politica dirigente crollava sotto i colpi delle indagini giudiziarie. Da oltre quarant’anni era stata al potere. Gli italiani avevano sospettato a lungo che il sistema politico si basasse sulla corruzione e sul clientelismo. Ma nulla aveva potuto scalfirlo. Né le denunce, né le proteste popolari (talvolta represse nel sangue), né i casi di connivenza con la mafia, che di tanto in tanto salivano alla cronaca. Ma ecco che, improvvisamente, il sistema crollava. Cosa era successo da fare in modo che gli italiani potessero avere, inaspettatamente, la soddisfazione di constatare che i loro sospetti sulla corruzione del sistema politico erano reali?” – Continua con l’enumerazione dei progetti finali masso/sionisti:
http://paolodarpini.blogspot.it/2014/06/democrazia-della-miseria-1992-inizio.html

Commento di V.Z.: “ Quei partiti sono stati votati e rivotati tenacemente, per 23 lunghi anni golpisti, dal popolo italiano elettore menefreghista, questo è un fatto. Menefreghista sulla pelle altrui. Il menefreghismo del popolo italiano è di dimensioni eccezionali, coperto, per quanto riguarda il crimine controcostituzionale e terrorista della guerra di aggressione, da una rimozione nevrotica da manuale. Un popolo malato e indecente. Basta anche solo un banale prete di campagna, Don Lorenzo Milani (senza scomodare Pascal e Shakyamuni Buddha), a smentire le sue ripugnanti squallide sanguinarie scelte politiche.”

La questione immorale – Scrive Adriano Colafrancesco: “Ha ragione Bianca Berlinguer a commuoversi per la commemorazione della figura di suo padre, a trent’anni dalla scomparsa!…..e ha ragione Giorgia Meloni a ricordare e ricordarsi della figura di Giorgio Almirante che – piaccia o no agli ipocriti figli (sedicenti progressisti) della repubblica del malaffare – era anch’esso consapevole dell’alto valore morale della politica! Quelli erano uomini politici! Comunque la si pensi!”

L’anti Francesco papa – Scrive Franco Libero Manco: “La delusione e l’amarezza è grande per noi animalisti che abbiamo atteso per più di un anno che il papa si esprimesse in difesa degli animali. Ma l’attesa è stata vana. Non solo finora non ha manifestato il pur minimo interesse per le nuove istanze dello spirito umano, ma nelle poche occasioni ha manifestato distacco, indifferenza verso il dramma universale cui sono condannati gli animali. Chiusura che legittimerà, secondo la più oscurantista, anacronistica visione antropocentrica, a continuare, come nel più triste passato, a considerare gli animali massa indistinta, “materia bruta”, senz’anima… “ – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/06/12/lanti-francesco-papa-triste-analisi-sui-comportamenti-anti-francescani-del-gesuita-bergoglio/

Commento di Giorgio Vitali: “Questo bel pezzo dell’amico Franco Libero mi ha ricordato come gli inglesi beccavano le spie tedesche in Inghilterra durante gli anni più duri della guerra. Infatti, poiché alle spie non potevano essere date tutte le informazioni possibili, esse cadevano…” – Continua in calce al link sopra segnalato

Non serve uccidere le piante – Ogni volta che qualcuno partecipa ad una passeggiata da noi organizzata alla ricerca di erbe selvatiche commestibili, in funzione dell’adozione di una dieta vegetariana bioregionale, molti di questi partecipanti confessano, parlando con me lungo il percorso, di essere mangiatori di carne, pur sentendosi ecologisti, adducendo le più svariate motivazioni, dall’abitudine al piacere del gusto, sino alla scusante che “uccidere un animale od una pianta è la stessa cosa, poiché anche le piante sono vive..”. Questo è un discorso ricorrente che viene fatto dai carnivori per giustificarsi nel voler continuare a mangiar carne… Ed ancora una volta rispondendo ad una lettera su questo tono, inviatami da un’amica, non ho potuto far a meno di insistere sul fatto che non serve “uccidere” la pianta. Infatti… – Continua:
http://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2014/06/12/anche-le-piante-sono-dotate-di-intelligenza-e-coscienza/

Sirolo. Passeggiata notturna – Scrive Riccardo: “13 giugno 2014, breve e facile escursione notturna, della durata di un paio d’ore, nella parte bassa del Monte Conero, nella vivida luce della luna piena. Necessarie comunque delle calzature robuste con la suola in gomma artigliata. Partenza dinanzi al Wish, nei pressi della scuola di Sirolo, alle ore 20,30. Confidando nel cielo terso potremo, speriamo, goderci l’Astro emergere rosseggiando dalle acque e poi approfittare della luce lunare intensa per percorrere i sentieri del versante a mare. Info. mencarelliriccardo2@libero.it”

Nascita del sionismo – Solitamente si ritiene che il sionismo sia originato da un filone di pensiero, sorto all’interno della comunità ebraica, verso i primi anni del secolo scorso (od alla fine del precedente) ed abbia trovato una sua prima attuazione concreta nella fondazione di Israele. Questo fatto è stato comunque accompagnato da una forte crescita dell’influenza di un certo “ceto” ebraico nel campo economico e della finanza mondiale. Il nido in cui tale influenza ha potuto svilupparsi si trova negli USA, il cuore dell’America, ed in parte anche in Inghilterra. Fu proprio in seguito a questa forte influenza che l’Inghilterra acconsentì alla cessione della Palestina, al termine del secondo conflitto mondiale, affinché gli ebrei (vittime di persecuzioni e sterminio) potessero fondare (o rifondare) una loro patria. La famosa “terra promessa”… Ed il ritorno in quella casa ideale avvenne con una celere penetrazione e occupazione del territorio palestinese, considerato “proprio” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/06/se-gli-ebrei-non-sono-ebrei-nascita-del.html

E con ciò vi saluto, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Anything that implies a continuity, a sequence, a passing from stage to stage cannot be the real. There is no progress in reality, it is final, perfect, unrelated.” (Nisargadatta Mahārāj)

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Democrazia della miseria: “1992. Inizio della fine – 2014. Piano Finale”

La svolta: 2 giugno 1992

Era il 1992, all’improvviso un’intera classe politica dirigente crollava sotto i colpi delle indagini giudiziarie. Da oltre quarant’anni era stata al potere. Gli italiani avevano sospettato a lungo che il sistema politico si basasse sulla corruzione e sul clientelismo. Ma nulla aveva potuto scalfirlo. Né le denunce, né le proteste popolari (talvolta represse nel sangue), né i casi di connivenza con la mafia, che di tanto in tanto salivano alla cronaca. Ma ecco che, improvvisamente, il sistema crollava.
Cos’era successo da fare in modo che gli italiani potessero avere, inaspettatamente, la soddisfazione di constatare che i loro sospetti sulla corruzione del sistema politico erano reali?

Mentre l’attenzione degli italiani era puntata sullo scandalo delle tangenti, il governo italiano stava prendendo decisioni importantissime per il futuro del paese.

Con l’uragano di “Tangentopoli” gli italiani credettero che potesse iniziare un periodo migliore per l’Italia. Ma in segreto, il governo stava attuando politiche che avrebbero peggiorato il futuro del paese. Numerose aziende saranno svendute, persino la Banca d’Italia sarà messa in vendita. La svendita venne chiamata “privatizzazione”.

Il 1992 fu un anno di allarme e di segretezza.L’allora Ministro degli InterniVincenzo Scotti, il 16 marzo, lanciò un allarme a tutti i prefetti, temendo una serie di attacchi contro la democrazia italiana. Gli attacchi previsti da Scotti erano eventi come l’uccisione di politici o il rapimento del presidente della Repubblica. Gli attacchi ci furono, e andarono a buon fine, ma non si trattò degli eventi previsti dal Ministro degli Interni. L’attacco alla democrazia fu assai più nascosto e destabilizzante.

Nel maggio del 1992, Giovanni Falcone venne ucciso dalla mafia. Egli stava indagando sui flussi di denaro sporco, e la pista stava portando a risultati che potevano collegare la mafia ad importanti circuiti finanziari internazionali.Falcone aveva anche scoperto che alcuni personaggi prestigiosi di Palermo erano affiliati ad alcune logge massoniche di rito scozzese, a cui appartenevano anche diversi mafiosi, ad esempio Giovanni Lo Cascio.La pista delle logge correva parallela a quella dei circuiti finanziari, e avrebbe portato a risultati certi, se Falcone non fosse stato ucciso.
Su Falcone erano state diffuse calunnie che cercavano di capovolgere la realtà di un magistrato integro. La gente intuiva che le istituzioni non lo avevano protetto. Ciò emerse anche durante il suo funerale, quando gli agenti di polizia si posizionarono davanti alle bare, impedendo a chiunque di avvicinarsi. Qualcuno gridò: “Vergognatevi, dovete vergognarvi, dovete andare via, non vi avvicinate a queste bare, questi non sono vostri, questi sono i nostri morti, solo noi abbiamo il diritto di piangerli, voi avete solo il dovere di vergognarvi”.

Che la mafia stesse utilizzando metodi per colpire il paese intero, in modo daspaventarlo e fargli accettare passivamente il “nuovo corso” degli eventi, lo si vedrà anche dagli attentati del 1993.

Gli attentati del 1993 ebbero caratteristiche assai simili agli attentati terroristici degli anni della “strategia della tensione”, e sicuramente avevano lo scopo di spaventare il paese, per indebolirlo. Il 4 maggio 1993, un’autobomba esplode in via Fauro a Roma, nel quartiere Parioli. Il 27 maggio un’altra autobomba esplode in via dei Georgofili a Firenze, cinque persone perdono la vita. La notte tra il 27 e il 28 luglio, ancora un’autobomba esplode in via Palestro a Milano, uccidendo cinque persone. I responsabili non furono mai identificati, e si disse che la mafia volesse “colpire le opere d’arte nazionali”, ma non era mai accaduto nulla di simile. I familiari delle vittime e il giudice Giuseppe Soresinasaranno concordi nel ritenere che quegli attentati non erano stati compiuti soltanto dalla mafia, ma anche da altri personaggi dalle “menti più fini dei mafiosi”.
Falcone era un vero avversario della mafia. Le sue indagini passarono a Borsellino, che venne assassinato due mesi dopo. La loro morte ha decretato il trionfo di un sistema mafioso e criminale, che avrebbe messo le mani sull’economia italiana, e costretto il paese alla completa sottomissione politica e finanziaria.
Mentre il ministro Scotti faceva una dichiarazione che suonava quasi come una minaccia: “la mafia punterà su obiettivi sempre più eccellenti e la lotta si farà sempre più cruenta, la mafia vuole destabilizzare lo stato e piegarlo ai propri voleri”, Borsellino lamentava regole e leggi che non permettevano una vera lotta contro la mafia. Egli osservava:”non si può affrontare la potenza mafiosa quando le si fa un regalo come quello che le è stato fatto con i nuovi strumenti processuali adatti ad un paese che non è l’Italia e certamente non la Sicilia. Il nuovo codice, nel suo aspetto dibattimentale, è uno strumento spuntato nelle mani di chi lo deve usare. Ogni volta, ad esempio, si deve ricominciare da capo e dimostrare che Cosa Nostra esiste”

I metodi statali di sabotaggio della lotta contro la mafia sono stati denunciati da numerosi esponenti della magistratura. Ad esempio, il 27 maggio 1992, il Presidente del tribunale di Caltanissetta Placido Dall’Orto, che doveva occuparsi delle indagini sulla strage di Capaci, si trovò in gravi difficoltà: “Qui è molto peggio di Fort Apache, siamo allo sbando. In una situazione come la nostra la lotta alla mafia è solo una vuota parola, lo abbiamo detto tante volte al Csm”.

Anche il Pubblico Ministero di Palermo,Roberto Scarpinato, nel giugno del 1992 disse: “Su un piatto della bilancia c’ è la vita, sull’altro piatto ci deve essere qualcosa che valga il rischio della vita, non vedo in questo pacchetto un impegno straordinario da parte dello Stato, ad esempio non vedo nulla di straordinario sulla caccia e la cattura dei grandi latitanti”

Nello stesso anno, il senatore Maurizio Calviraccontò che Falcone gli confessò di non fidarsi del comando dei carabinieri di Palermo, della questura di Palermo e nemmeno della prefettura di Palermo.

Che gli assassini di capaci non fossero tutti italiani, molti lo sospettavano.

Il Ministro Martelli, durante una visita in Sudamerica, dichiarò: “Cerco legami tra l’assassinio di Falcone e la mafia americana o la mafia colombiana”. Lo stesso presidente del consiglio Amato,durante una visita a Monaco, disse: “Falcone è stato ucciso a Palermo ma probabilmente l’omicidio è stato deciso altrove”.
Probabilmente, le tecniche d’indagine di Falconenon piacevano ai personaggi con cui il governo italiano ebbe a che fare quell’anno. Quel considerare la lotta alla mafia soprattutto un dovere morale e culturale, quel coinvolgere le persone nel candore dell’onestà e dell’assenza di compromessi, gli erano valsi la persecuzione e i metodi di calunnia tipici dei servizi segreti inglesi e statunitensi. Tali metodi mirano ad isolare e a criminalizzare, cercando di fare apparire il contrario di ciò che è. Cercarono di far apparire Falcone un complice della mafia.Antonino Caponnetto dichiarò al giornale La Repubblica: “Non si può negare che c’è stata una campagna (contro Falcone), cui hanno partecipato in parte i magistrati, che lo ha delegittimato. Non c’è nulla di più pericoloso per un magistrato che lotta contro la mafia che l’essere isolato”

L’omicidio di due simboli dello Stato così importanti come Falcone e Borsellino significava qualcosa di nuovo. Erano state toccate le corde dell’élite di potere internazionale, e questi omicidi brutali lo testimoniavano. Ciò è stato intuito anche da Charles Rose, Procuratore distrettuale di New York, che notò la particolarità degli attentati:”Neppure i boss più feroci di Cosa Nostra hanno mai voluto colpire personalità dello Stato così visibili come era Giovanni, perché essi sanno benissimo quali rischi comporta attaccare frontalmente lo Stato. Quell’attentato terroristico è un gesto di paura… Credo che una mafia che si mette a sparare ai simboli come fanno i terroristi… è condannata a perdere il bene più prezioso per ogni organizzazione criminale di quel tipo, cioè la complicità attiva o passiva della popolazione entro la quale si muove”.

Infatti, quell’anno gli italiani capirono che c’era qualcosa di nuovo, e scesero in piazza contro la mafia. Si formarono due fronti: la gente comune contro la mafia, e le istituzioni, che si stavano sottomettendo all’élite che coordina le mafie internazionali.
Quell’anno l’élite anglo-americananon voleva soltanto impedire la lotta efficace contro la mafia, ma voleva rendere l’Italia un paese completamente soggiogato ad un sistema mafioso e criminale, che avrebbe dominato attraverso il potere finanziario.

Come segnalò il presidente del SenatoGiovanni Spadolini, c’era in atto un’operazione su larga scala per distruggere la democrazia italiana:”Il fine della criminalità mafiosa sembra essere identico a quello del terrorismo nella fase più acuta della stagione degli anni di piombo: travolgere lo stato democratico nel nostro paese. L’obiettivo è sempre lo stesso: delegittimare lo Stato, rompere il circuito di fiducia tra cittadini e potere democratico…se poi noi scorgiamo – e ne abbiamo il diritto – qualche collegamento internazionale intorno alla sfida mafia più terrorismo, allora ci domandiamo: ma forse si rinnovano gli scenari di dodici-undici anni fa? Le minacce dei centri di cospirazione affaristico-politica come la P2 sono permanenti nella vita democratica italiana. E c’è un filone piduista che sopravvive, non sappiamo con quanti altri. Mafia e P2 sono congiunte fin dalle origini, fin dalla vicenda Sindona”.

Anche Tina Anselmi aveva capito i legami fra mafia e finanza internazionale: “Bisogna stare attenti, molto attenti… Ho parlato del vecchio piano di rinascita democratica di Gelli e confermo che leggerlo oggi fa sobbalzare. E’ in piena attuazione… Chi ha grandi mezzi e tanti soldi fa sempre politica e la fa a livello nazionale ed internazionale. Ho parlato in questi giorni con un importante uomo politico italiano che vive nel mondo delle banche. Sa cosa mi ha detto? Che la mafia è stata più veloce degli industriali e che sta già investendo centinaia di miliardi, frutto dei guadagni fatti con la droga, nei paesi dell’est… Stanno già comprando giornali e televisioni private, industrie e alberghi… Quegli investimenti si trasformeranno anche in precise e specifiche azioni politiche che ci riguardano, ci riguardano tutti. Dopo le stragi di Palermo la polizia americana è venuta ad indagare in Sicilia anche per questo, sanno di questi investimenti colossali, fatti regolarmente attraverso le banche”.[10]

Anni dopo, l’ex ministro Scotti confesserà a Cirino Pomicino: “Tutto nacque da una comunicazione riservata fattami dal capo della polizia Parisi che, sulla base di un lavoro di intelligence svolto dal Sisde e supportato da informazioni confidenziali, parlava di riunioni internazionali nelle quali sarebbero state decise azioni destabilizzanti sia con attentati mafiosi sia con indagini giudiziarie nei confronti dei leaders dei partiti di governo”.

Una delle riunioni di cui parlava Scotti si svolse il 2 giugno del 1992, sul panfilo Britannia, in navigazione lungo le coste siciliane. Sul panfilo c’erano alcuni appartenenti all’élite di potere anglo-americana, come ireali britannici e i grandi banchieri delle banche a cui si rivolgerà il governo italiano durante la fase delle privatizzazioni (Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers).

In quella riunione si decise di acquistare le aziende italiane e la Bancad’Italia, e come far crollare il vecchio sistema politico per insediarne un altro, completamente manovrato dai nuovi padroni. A quella riunione parteciparono anche diversi italiani, come Mario Draghi, allora direttore delegato del ministero del Tesoro, il dirigente dell’Eni Beniamino Andreatta e il dirigente dell’IriRiccardo Galli. Gli intrighi decisi sulla Britannia avrebbero permesso agli anglo-americani di mettere le mani sul 48% delle aziende italiane, fra le quali c’eranola Buitoni, la Locatelli, la Negroni, la Ferrarelle, la Perugina e la Galbani.
La stampa martellava su “Mani pulite”, facendo intendere che da quell’evento sarebbero derivati grandi cambiamenti.
Nel giugno 1992 si insediò il governo diGiuliano Amato. Si trattava di un personaggio in armonia con gli speculatori che ambivano ad appropriarsi dell’Italia. Infatti, Amato, per iniziare le privatizzazioni, si affrettò a consultare il centro del potere finanziario internazionale: le tre grandi banche di Wall Street, Merrill Lynch, Goldman Sachs e Salomon Brothers.
Appena salito al potere, Amato trasformò gli Enti statali in Società per Azioni, valendosi del decreto Legge 386/1991, in modo tale che l’élite finanziaria li potesse controllare, e in seguito rilevare.
L’inizio fu concertato dal Fondo Monetario Internazionale, che, come aveva fatto in altri paesi, voleva privatizzare selvaggiamente e svalutare la nostra moneta, per agevolare il dominio economico-finanziario dell’élite. L’incarico di far crollare l’economia italiana venne dato aGeorge Soros, un cittadino americano chetramite informazioni ricevute daiRothschild, con la complicità di alcune autorità italiane, riuscì a far crollare la nostra moneta e le azioni di molte aziende italiane.
Soros ebbe l’incarico, da parte dei banchieri anglo-americani, di attuare una serie dispeculazioni, efficaci grazie alle informazioni che egli riceveva dall’élite finanziaria. Egli fece attacchi speculativi degli hedge funds per far crollare la lira. A causa di questi attacchi, il 5 novembre del 1993 la lira perse il 30% del suo valore, e anche negli anni successivi subì svalutazioni.
Le reti della Banca Rothschild,attraverso il direttore Richard Katz,misero le mani sull’Eni, che venne svenduta. Il gruppo Rothschild ebbe un ruolo preminente anche sulle altre privatizzazioni, compresa quella della Banca d’Italia. C’erano stretti legami fra il Quantum Fund di George Soros e i Rothschild. Ma anche numerosi altri membri dell’élite finanziaria anglo-americana, come Alfred Hartmann eGeorges C. Karlweis, furono coinvolti nei processi di privatizzazione delle aziende e della Banca d’Italia. La Rothschild Italia Spa, filiale di Milano della Rothschild & Sons di Londra, venne creata nel 1989, sotto la direzione di Richard Katz. Quest’ultimo diventò direttore del Quantum Fund di Soros nel periodo delle speculazioni a danno della lira.Soros era stato incaricato dai Rothschild di attuare una serie di speculazioni contro la sterlina, il marco e la lira, per destabilizzare il sistema Monetario Europeo. Sempre per conto degli stessi committenti, egli fece diverse speculazioni contro le monete di alcuni paesi asiatici, come l’Indonesia e la Malesia. Dopo la distruzione finanziaria dell’Europa e dell’Asia, Soros venne incaricato di creare una rete per la diffusione degli stupefacenti in Europa.
In seguito, i Rothschild, fedeli al loro modo di fare, cercarono di far cadere la responsabilità del crollo economico italiano su qualcun altro. Attraverso una serie di articoli pubblicati sul Financial Times,accusarono la Germania, sostenendo che la Bundesbank aveva attuato operazioni di aggiotaggio contro la lira. L’accusa non reggeva, perché i vantaggi del crollo della lira e della svendita delle imprese italiane andarono agli anglo-americani.
La privatizzazione è stata un saccheggio, che ancora continua. Spiega Paolo Raimondi, del Movimento Solidarietà:
Abbiamo avuto anni di privatizzazione, saccheggio dell’economia produttiva e l’esplosione della bolla della finanza derivata. Questa stessa strategia di destabilizzazione riparte oggi, quando l’Europa continentaleviene nuovamente attratta,anche se non come promotrice e con prospettive ancora da definire, nel grande progetto di infrastrutture di base del Ponte di Sviluppo Eurasiatico.
Qualche anno dopo la magistratura italiana procederà contro Soros, ma senza alcun successo. Nell’ottobre del 1995, il presidente del Movimento Internazionale per i Diritti Civili-Solidarietà, Paolo Raimondi, presentò un esposto alla magistratura per aprire un’inchiesta sulle attività speculative di Soros & Co, che avevano colpito la lira. L’attacco speculativo di Soros, gli aveva permesso di impossessarsi di 15.000 miliardi di lire. Per contrastare l’attacco, l’allora governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, bruciò inutilmente 48 miliardi di dollari.
Su Soros indagarono le Procure della Repubblica di Roma e di Napoli, che fecero luce anche sulle attività della Banca d’Italia nel periodo del crollo della lira. Soros venne accusato di aggiotaggio e insider trading, avendo utilizzato informazioni riservate che gli permettevano di speculare con sicurezza e di anticipare movimenti su titoli, cambi e valori delle monete.

Spiegano il Presidente e il segretario generale del “Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà”, durante l’esposto contro Soros:
È stata… annotata nel 1992 l ‘esistenza… di un contatto molto stretto e particolare del sig. Soros conGerald Carrigan, presidente della Federal Reserve Bank di New York, che fa parte dell’apparato della Banca centrale americana, luogo di massima circolazione di informazioni economiche riservate, il quale, stranamente, una volta dimessosi da questo posto, venne poi immediatamente assunto a tempo pieno dalla finanziaria”Goldman Sachs & co.”come presidente dei consiglieri internazionali. La Goldman Sachs è uno dei centri della grande speculazione sui derivati e sulle monete a livello mondiale. La Goldman Sachs è anche coinvolta in modo diretto nella politica delle privatizzazioni in Italia.In Italia inoltre, il sig. Soros conta sulla strettissima collaborazione del sig.Isidoro Albertini, ex presidente degli agenti di cambio della Borsa di Milano e attuale presidente della “Albertini e co. SIM” di Milano, una delle ditte guida nel settore speculativo dei derivati. Albertini è membro del consiglio di amministrazione del “Quantum Fund” di Soros.
III. L’attacco speculativo contro la lira del settembre 1992 era stato preceduto e preparato dal famoso incontro del 2 giugno 1992 sullo yacht “Britannia”della regina Elisabetta II d’Inghilterra, dove i massimi rappresentanti della finanza internazionale, soprattutto britannica, impegnati nella grande speculazione dei derivati, come la S. G. Warburg, la Barings e simili,si incontrarono con la controparte italiana guidata da Mario Draghi, direttore generale del ministero del Tesoro, e dal futuro ministro Beniamino Andreatta, per pianificare la privatizzazione dell’industria di stato italiana. A seguito dell’attacco speculativo contro la lira e della sua immediata svalutazione del 30%, codesta privatizzazione sarebbe stata fatta a prezzi stracciati, a beneficio della grande finanza internazionale e a discapito degli interessi dello stato italiano e dell’economia nazionale e dell’occupazione. Stranamente, gli stessi partecipanti all’incontro del Britannia avevano già ottenuto l’autorizzazione da parte di uomini di governo come Mario Draghi, di studiare e programmare le privatizzazioni stesse. Qui ci si riferisce per esempio alla Warburg, allaMorgan Stanley, solo per fare due tra gli esempi più noti. L’agenzia stampa EIR (Executive Intelligence Review) ha denunciato pubblicamente questa sordida operazione alla fine del 1992 provocando una serie di interpellanze parlamentari e di discussioni politiche che hanno avuto il merito di mettere in discussione l’intero procedimento, alquanto singolare, di privatizzazione.
I complici italiani furono il ministro del Tesoro Piero Barucci, l’allora Direttore di Bankitalia Lamberto Dini e l’allora governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi. Altre responsabilità vanno all’allora capo del governo Giuliano Amato e al Direttore Generale del Tesoro Mario Draghi. Alcune autorità italiane (come Dini) fecero il doppio gioco: denunciavano i pericoli ma in segreto appoggiavano gli speculatori.
Amato aveva costretto i sindacati ad accettare un accordo salariale non conveniente ai lavoratori, per la “necessità di rimanere nel Sistema Monetario Europeo”, pur sapendo che l’Italia ne sarebbe uscita a causa delle imminenti speculazioni.
Gli attacchi all’economia italiana andarono avantiper tutti gli anni Novanta, fino a quando il sistema economico- finanziario italiano non cadde sotto il completo controllo dell’élite. Nel gennaio del 1996, nel rapporto semestrale sulla politica informativa e della sicurezza, il Presidente del Consiglio Lamberto Dini disse:
I mercati valutari e le borse delle principali piazze mondiali continuano a registrare correnti speculative ai danni della nostra moneta, originate, specie in passaggi delicati della vita politico-istituzionale, dalla diffusione incontrollata di notizie infondate riguardanti la compagine governativa e daanticipazioni di dati oggetto delle periodiche comunicazioni sui prezzi alconsumo… è possibile attendersi la reiterazione di manovre speculative fraudolente, considerato il persistere di una fasecongiunturale interna e le scadenze dell’unificazione monetaria.

Il giorno dopo, il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, riferiva che l’Italia non poteva far nulla contro le correnti speculative sui mercati dei cambi, perché “se le banche di emissione tentano di far cambiare direzione o di fermare il vento (delle operazioni finanziarie) non ce la fanno per la dimensione delle masse in movimento sui mercati rispetto alla loro capacità di fuoco”.
Le nostre autorità denunciavano il potere dell’élite internazionale, ma gettavano la spugna, ritenendo inevitabili quegli eventi. Era in gioco il futuro economico-finanziario del paese, ma nessuna autorità italiana pensava di poter fare qualcosa contro gli attacchi destabilizzanti dell’élite anglo-americana.
Il Movimento Solidarietà fu l’unico a denunciare quello che stava effettivamente accadendo, additando i veri responsabili del crollo dell’economia italiana. Il 28 giugno 1993, il Movimento Solidarietà svolse una conferenza a Milano, in cui rese nota a tutti la riunione sul Britannia e quello che ne era derivato.
Il 6 novembre 1993, l ‘allora presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampiscrisse una lettera al procuratore capo della Repubblica di Roma, Vittorio Mele, per avviare “le procedure relative al delitto previsto all’art. 501 del codice penale (”Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio”), considerato nell’ipotesi delle aggravanti in esso contenute”. Anche a Ciampi era evidente il reato di aggiotaggio da parte di Soros, che aveva operato contro la lira e i titoli quotati in Borsa delle nostre aziende.
Anche negli anni successivi avvennero altre privatizzazioni, senza regole precise e a prezzi di favore. Che stesse cambiando qualcosa, gli italiani lo capivano dal cambio di nome delle aziende, laSip era diventata Telecom Italia e leFerrovie dello Stato erano diventateTrenitalia.

Il decreto legislativo 79/99 avrebbe permesso la privatizzazione delle aziende energetiche. Nel settore del gas e dell’elettricità apparvero numerose aziende private, oggi circa 300. Dal 24 febbraio del 1998, anche le Poste Italianediventarono una S.p.a. In seguito alla privatizzazione delle Poste, i costi postali sono aumentati a dismisura e i lavoratori postali vengono assunti con contratti precari. Oltre 400 uffici postali sono stati chiusi, e quelli rimasti aperti appaiono come luoghi di vendita più che di servizio.
Le nostre autorità giustificavano la svendita delle privatizzazioni dicendo che si doveva “risanare il bilancio pubblico”, ma non specificavano che si trattava di pagare altro denaro alle banche, in cambio di banconote che valevano come la carta straccia. A guadagnare sarebbero state soltanto le banche e i pochi imprenditori già ricchi (Benetton, Tronchetti Provera, Pirelli, Colaninno, Gnutti e pochi altri).
Si diceva che le privatizzazioni avrebbero migliorato la gestione delle aziende, ma in realtà, in tutti i casi, si sono verificati disastri di vario genere, e il rimedio è stato pagato dai cittadini italiani.
Le nostre aziende sono state svendute ad imprenditori che quasi sempre agivano per conto dell’élite finanziaria, da cui ricevevano le somme per l’acquisto. La privatizzazione della Telecom avvenne nell’ottobre del 1997. Fu venduta a 11,82 miliardi di euro, ma alla fine si incassarono soltanto 7,5 miliardi. La società fu rilevata da un gruppo di imprenditori e banche., e al Ministero del Tesoro rimase una quota del 3,5%.

Il piano per il controllo di Telecom aveva la regia nascosta della Merril Lynch, del Gruppo Bancario americanoDonaldson Lufkin & Jenrette e della Chase Manhattan Bank.

Alla fine del 1998, il titolo aveva perso il 20% (4,33 euro). Le banche dell’élite, la Chase Manhattan e la Lehman Brothers, si fecero avanti per attuare un’opa.Attraverso Colaninno, che ricevette finanziamenti dalla Chase Manhattan, l’Olivetti diventò proprietaria di Telecom. L’Olivetti era controllata dalla Bell, una società con sede a Lussemburgo, a sua volta controllata dalla Hopa di Emilio Gnutti e Roberto Colaninno.
Il titolo, che durante l’opa era stato fatto salire a 20 euro, nel giro un anno si dimezzò.Dopo pochi anni finirà sotto i tre euro.
Nel 2001 la Telecom si trovava in gravi difficoltà, le azioni continuavano a scendere. La Bell di Gnutti e laUnipol di Consorte decisero di vendere a Tronchetti Provera buona parte loro quota azionaria in Olivetti. Il presidente di Pirelli, finanziato dalla J. P. Morgan, ottenne il controllo su Telecom, attraverso la finanziaria Olimpia, creata con lafamiglia Benetton (sostenuta da Banca Intesa e Unicredit).

Dopo dieci anni dalla privatizzazione della Telecom, il bilancio è disastroso sotto tutti i punti di vista: oltre 20.000 persone sono state licenziate, i titoli azionari hanno fatto perdere molto denaro ai risparmiatori, i costi per gli utenti sono aumentati e la società è in perdita.
La privatizzazione, oltre che un saccheggio, veniva ad essere anche un modo per truffare i piccoli azionisti. La Telecom , come molte altre società, ha posto la sua sede in paesi esteri, per non pagare le tasse allo Stato italiano. Oltre a perdere le aziende, gli italiani sono stati privati anche degli introiti fiscali di quelle aziende. La Bell, società che controllava la Telecom Italia, aveva sede in Lussemburgo, e aveva all’interno società con sede alle isole Cayman, che, com’è noto, sono un paradiso fiscale.

Gli speculatori finanziari basano la loro attività sull’esistenza di questi paradisi fiscali, dove non è possibile ottenere informazioni nemmeno alle autorità giudiziarie. I paradisi fiscali hanno permesso agli speculatori di distruggere le economie di interi paesi, eppure i media non parlano mai di questo gravissimo problema.
Mettere un’azienda importante come quella telefonica in mani private significa anche non tutelare la privacy dei cittadini, che infatti è stata più volte calpestata, com’è emerso negli ultimi anni.
Anche per le altre privatizzazioni, Autostrade, Poste Italiane, Trenitalia ecc., si sono verificate le medesime devastazioni:licenziamenti, truffe a danno dei risparmiatori, degrado del servizio, spreco di denaro pubblico, cattiva amministrazione e problemi di vario genere.

La famiglia Benetton è diventata azionista di maggioranza delleAutostrade. Il contratto di privatizzazione delle Autostrade dava vantaggi soltanto agli acquirenti, facendo rimanere l’onere della manutenzione sulle spalle dei contribuenti.

I Benetton hanno incassato un bel po’ di denaro grazie alla fusione di Autostrade con il gruppo spagnolo Abertis. La fusione è avvenuta con la complicità delgoverno Prodi, che in seguito ad un vertice con Zapatero, ha deciso di autorizzarla. Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture, si era opposto, ma ha alla fine si è piegato alle proteste dell’Unione Europea e alla politica del Presidente del Consiglio.
Nonostante i disastri delle privatizzazioni, le nostre autorità governative non hanno alcuna intenzione di rinazionalizzare le imprese allo sfacelo, anzi, sono disposte ad utilizzare denaro pubblico per riparare ai danni causati dai privati.
La società Trenitalia è stata portata sull’orlo del fallimento. In pochi anni il servizio è diventato sempre più scadente, i treni sono sempre più sporchi, il costo dei biglietti continua a salire e risultano numerosi disservizi. A causa dei tagli al personale (ad esempio, non c’è più il secondo conducente), si sono verificati diversi incidenti (anche mortali). Nel 2006, l ‘amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, si è presentato ad una audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato, per battere cassa, confessando un buco di un miliardo e settecento milioni di euro,che avrebbe potuto portare la società al fallimento. Nell’ottobre del 2006, il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi,approvò il piano di ricapitalizzazione proposto da Trenitalia. Altro denaro pubblico ad un’azienda privatizzata ridotta allo sfacelo.

Dietro tutto questo c’era l’élite economico finanziaria (Morgan, Schiff, Harriman, Kahn, Warburg, Rockfeller, Rothschildecc.) che ha agito preparando un progetto di devastazione dell’economia italiana, e lo ha attuato valendosi di politici, di finanzieri e di imprenditori. Nascondersi è facile in un sistema in cui le banche o le società possono assumere il controllo di altre società o banche. Questo significa che è sempre difficile capire veramente chi controlla le società privatizzate. E’ simile al gioco delle scatole cinesi, come spiega Giuseppe Turani:”Colaninno & soci controllano al 51% la Hopa, che controlla il 56,6% della Bell, che controlla il 13,9% della Olivetti, che controlla il 70% della Tecnost, che controlla il 52% della Telecom”.

Numerose aziende di imprenditori italiani sono state distrutte dal sistema dei mercati finanziari, ad esempio la Cirio e la Parmalat.Queste aziende hanno truffato i risparmiatori vendendo obbligazioni societarie (”Bond”) con un alto margine di rischio. La Parmalat emise Bond per un valore di 7 miliardi di euro, e allo stesso tempo attuò operazioni finanziarie speculative, e si indebitò. Per non far scendere il valore delle azioni (e per venderne altre) truccava i bilanci.

Le banche nazionali e internazionali sostenevano la situazione perché per loro vantaggiosa, e l’agenzia di rating, Standard & Poor’s, si è decisa a declassare la Parmalatsoltanto quando la truffa era ormai nota a tutti.
I risparmiatori truffati hanno avviato una procedura giudiziaria contro Calisto Tanzi, Fausto Tonna, Coloniale S.p.a.(società della famiglia Tanzi),Citigroup Inc. (società finanziaria americana), Buconero LLC (società che faceva capo a Citigroup), Zini & Associates (una compagnia finanziaria americana), Deloitte Touche Tohmatsu (organizzazione che forniva consulenza e servizi professionali), Deloitte & Touche SpA (società di revisione contabile),Grant Thornton International(società di consulenza finanziaria) eGrant Thornton S.p.a. (società incaricata della revisione contabile del sottogruppo Parmalat S.p.a.).

La Cirio era gestita dalla Cragnotti & Partners. I “Partners” non erano altro che una serie di banche nazionali e internazionali. La Cirio emise Bond per circa 1.125 milioni di Euro. Molte di queste obbligazioni venivano utilizzate dalle banche per spillare denaro ai piccoli risparmiatori. Tutto questo avveniva in perfetta armonia col sistema finanziario, che non offre garanzie di onestà e di trasparenza.
Grazie alle privatizzazioni, un gruppo ristretto di ricchi italiani ha acquisito somme enormi, e ha permesso all’élite economico-finanziaria anglo-americana di esercitare un pesante controllo, sui cittadini, sulla politica e sul paese intero.

Agli italiani venne dato il contentino di “Mani Pulite”, che si risolse con numerose assoluzioni e qualche condanna a pochi anni di carcere.
A causa delle privatizzazioni e del controllo da parte della Banca Centrale Europea, il paese è più povero e deve pagare somme molto alte per il debito. Ogni anno viene varata la finanziaria, allo scopo di pagare le banche e di partecipare al finanziamento delle loro guerre. Mentre la povertà aumenta, come la disoccupazione, il lavoro precario, il degrado e il potere della mafia.

Il nostro paese è oggi controllato da un gruppo di persone, che impongono, attraverso istituti propagandati come “autorevoli” (Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea), di tagliare la spesa pubblica, di privatizzare quello che ancora rimane e di attuare politiche non convenienti alla popolazione italiana. I nostri governi operano nell’interesse di questa élite, e non in quello del paese.

Antonella Randazzo – DISINFORMAZIONE.IT

Antonella Randazzo ha scritto Roma Predona. Il colonialismo italiano in Africa, 1870-1943,(Kaos Edizioni, 2006); La Nuova Democrazia.Illusioni di civiltà nell’era dell’egemonia Usa(Zambon Editore 2007) e Dittature. La Storia Occulta (Edizione Il Nuovo Mondo, 2007).

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PROSSIMI OBIETTIVI INDICATI DALLA MASSONERIA SIONISTA

1) Esproprio delle seconde case, date gratuitamente in uso a clandestini e nomadi, in aggiunta alle case popolari già esistenti.
2) Aumento della tassazione sulle prime case e sulle eredità.
3) Aumento dell’Iva.
4) Prelievi forzosi sui depositi e risparmi dei cittadini italiani.
5) Legalizzazione della prostituzione, anche minorile.
6) Legalizzazione della droga.
7) Ius soli e voto agli immigrati.
8) Chiusura dei Cie e apertura totale delle frontiere.
9) Parificazione in tutto e per tutto delle unioni e coppie di fatto a quelle regolarmente sposate.
10) Diritto al matrimonio delle coppie gay, lesbiche, trans e bisex.
11) Liberalizzazione totale dell’aborto, possibile anche postumo fino al 18 mese di vita del figlio.
12) Rimozione di tutti i simboli religiosi e sacri da ogni luogo pubblico, ivi compreso il crocifisso, che non potrà essere neanche indossato al collo, abolizione dell’insegnamento della religione a scuola.
13) Messa all’indice della bibbia, in quanto offensiva e discriminante per i non cristiani, per gli omosessuali, le prostitute e svariate altre categorie di persone, nonchè divieto di evangelizzazione cristiana, in quanto parificata all’integralismo e al fondamentalismo religioso.
14) Passaggio delle sovranità nazionali alla UE e all’ONU.
15) Comando militare assegnato alla NATO e fine degli eserciti nazionali.
16) Legalizzazione della poligamia.
17) Liberalizzazione totale della pornografia.
18) Insegnamento dell’educazione omosessuale, lesbica, transgenica e bisessuale a scuola.
19) Legalizzazione della pedofilia.
20) Accesso alla procreazione assistita a qualsiasi coppia, anche non eterosessuale, al commercio degli uteri in affitto, allo sperma, agli ovuli fecondati, anche in vitro, agli embrioni umani.
21) Legalizzazione dell’eutanasia, e creazione di un’età massima consentita di vita, e di un limite alla spese mediche di mantenimento per anziani, malati terminali non autosufficienti, oltre il quale si potrà disporre l’eutanasia di stato.
22) Fine del concetto di cittadinanza nazionale e passaggio al concetto di apolidismo.
23) Abrogazione della pensione sociale e della cassa integrazione, della garanzia bancaria dei depositi e della non fallibiltà di banche ed enti pubblici, stati e nazioni.
24) Imposizione a qualsiasi chiesa e religione, del dovere di celebrare le nozze omosessuali, lesbiche, incestuose, trans, bisex anche poligame.
25) Abolizione del battesimo ai minorenni o a persone comunque non consenzienti.
26) Scuole superiori ed università a numero chiuso.
27) Imposizione, -come già avviene in Cina, del numero massimo di 1 figlio a coppia.
28) Imposizione dell’inserimento di un microchip sottocutaneo.
29) Fine della circolazione della moneta cartacea.
30) Divieto di produzione alimentare per autoconsumo.
31) Imposizione delle culture biologicamente modificate.
32) Abrogazione del controllo della filiera alimentare.
33) Divieto di detenzione di armi a civili non poliziotti.
34) Scioglimento dell’arma dei Carabinieri e assoggettamento delle forze di polizia all’Eurogendfor Europea, e dell’Esercito Italiano a quello della UE.
35) Processabilità dei cittadini italiani anche al di fuori della giustizia italiana, quindi possibilità di estradizione per processi in altri paesi esteri, non più diritto al giudice naturale.
36) Perdita di tutti i diritti legati alla cittadinanza.
37) In caso di nascita di un secondo figlio nelle coppie eterosessuali (vietato per legge) si potrà procedere all’aborto imposto per legge, o in alternativa, la sottrazione per l’adozione a coppie gay, tans, bisex o lesbiche.
38) La maggiore età scatterà a 16 anni, e la possibilità di riconoscimento di una sessualità autonoma, a 12 anni.
39) Introduzione di una legge sull’omofobia, che punisca chiunque è contrario a qualsiasi orientamento sessuale difforme da quello eterosessuale.
40) La patria potestà, può essere tolta ai genitori naturali, su richiesta di un giudice, per motivi di interesse pubblico.
41) Le usl dovranno farsi carico del servizio sessuale a domicilio per gli aventi bisogno, attraverso operatrici sessuali assunte all’uopo dal governo comunitario centrale.
42) Le riserve auree nazionali verranno assegnate alla UE e gestite dal Consiglio d’Europa e dalla BCE.
43) Il parlamento Europeo, sarà eletto ad opera di grandi elettori, non più a suffragio universale.
44) Abrogazione della Costituzione della Repubblica Italiana, del codice penale e civile italiano e adozione della Costituzione Europea e delle leggi europee

(fonte: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=710724615635135&set=a.104455156262087.2810.100000928095626&type=1&theater– )

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L’anti Francesco papa… Triste analisi sui comportamenti anti francescani del gesuita Bergoglio

La delusione e l’amarezza è grande per noi animalisti che abbiamo atteso per più di un anno che il papa si esprimesse in difesa degli animali. Ma l’attesa è stata vana. Non solo finora non ha manifestato il pur minimo interesse per le nuove istanze dello spirito umano, ma nelle poche occasioni ha manifestato distacco, indifferenza verso il dramma universale cui sono condannati gli animali. Chiusura che legittimerà, secondo la più oscurantista, anacronistica visione antropocentrica, a continuare, come nel più triste passato, a considerare gli animali massa indistinta, “materia bruta”, senz’anima della quale l’uomo può disporre a suo piacere. E a causa di questo miliardi di animali soffriranno e troveranno la morte.

In un momento storico-sociale in cui anche le pietre invocano rispetto per gli animali, per quale assurdo motivo la Chiesa resta sulle posizioni dell’infausto invito avuto in sogno da San Pietro: “Alzati Pietro, ammazza e mangia”? (Atti: 10,12), o come dice lo stesso San Paolo in Corinzi 10, 25-27 a dimostrazione del fatto che il tipo di alimentazione era un problema molto sentito dalla prime comunità cristiane, la cui applicazione letterale aprirebbe prospettive inquietanti: “Tutto ciò che è in vendita sul mercato e tutto quello che vi viene posto davanti mangiatelo pure sena indagare per motivi di coscienza”.

La peculiare caratteristica del santo di Assisi era il suo amore per gli animali fino a considerarli fratelli e sorelle. E’ difficile immaginare papa Bergoglio chiamare fratelli gli animali. Allora mi chiedo: perché il papa ha scelto di chiamarsi Francesco? Ci siamo illusi che papa adottasse lo spirito francescano; d’altronde cosa potevamo aspettarci da un papa gesuita, un papa che trae le sue regole dalla parte più ortodossa e zelante della dottrina cattolica. Avrebbe fatto meglio ad adottare il nome di Agostino o Tommaso per essere coerente con il suo attuale operato. Un papa che ha parole di compassione, di misericordia e di attenzione per tutti, meno che per gli animali vittime degli uomini. Certo non si può non apprezzare il suo richiamo alla pace, alla tenerezza, al rispetto dell’altro; peccato che questi sentimenti siano limitati alla sola specie umana: è come se un padre s’interessasse solo della sorte del primogenito e manifestasse totale disinteresse verso la condizione e la sofferenza, che questo causa, al resto della famiglia, con l’autorizzazione e la benedizione del padre.

Ci può forse essere pace nella famiglia dei viventi se la parte più piccola e agguerrita è autorizzata ad usare ogni crudeltà nei confronti della maggioranza dei suoi componenti? È il cuore e la coscienza dell’uomo a fare la storia, a determinare il comportamento pacifico e mite degli esseri umani. Ma se questi sono insensibili alla sofferenza dei più deboli e innocenti come possono essere sensibili e giusti nei confronti dei loro simili? Io non potrei convivere con l’idea che una mia frase in difesa degli animali e della scelta vegetariana salverebbe da sicura sofferenza e morte milioni, se non miliardi, di animali innocenti. Per me sarebbe un peso che non mi lascerebbe dormire.
L’ennesima occasione perduta per aprirsi al mutare dei tempi e alla maturità spirituale del popolo che avanza nonostante la più retrograda, refrattaria visione della Chiesa. Altro che innovazione: è un passo indietro rispetto i precedenti pontefici, almeno per ciò che concerne il rispetto per gli animali. Ma per quale assurdo motivo il papa e la Chiesa si ostina a non chiedere amore anche per tutte le creature di Dio? Basterebbe una frase, una sola frase: rispetto per tutte le creature di Dio. Ma questo darebbe dignità all’animale che invece deve essere sempre sinonimo di bestialità, lontano dagli uomini fatti ad immagine di Dio. Valorizzando l’animale si ha il terrore ossessivo di togliere l’uomo dal suo piedistallo, dalla sua arrogante centralità, mentre gli darebbe quella grandezza spirituale invocata dai più grandi Santi e Mistici di ogni tempo e paese.

Noi abbiamo il dovere di denunciare la percezione limitata di questo papa, abbiamo il dovere di accusarlo di insensibilità e indifferenza verso la sofferenza dell’universo animale; abbiamo il dovere di accusarlo di ignorare l’edificante cultura della fratellanza biologica universale che preme nelle coscienze di questa nuova progenie amante della verità e della vita. Ma disgraziatamente sembra che il disprezzo per il mondo non umano, ed una spiccata propensione per le bistecche, sia la condizione a priori per essere parte del clero.

Significativo è l’episodio in cui in visita dal papa un non vedente accompagnato con il suo cane guida, il papa ha salutato con calore l’uomo ma per il cane vicino che gli allungava il muso nemmeno una parola, una carezza. Circostanza in cui anche un macellaio, un vivisettore o un cacciatore avrebbe manifestato riconoscenza, se non altro per il bene fatto alla persona non vedente.

In un altro episodio riportato di recente dal quotidiano Repubblica il 3.6.2014 i papa dice: “Tu puoi andare a conoscere il mondo, in vacanza, puoi avere una villa in campagna, tu stai tranquillo. Ma è meglio forse, più comodo, avere un cagnolino, due gatti e l’amore va ai due gatti e al cagnolino. E’ vero o no questo? Lo avete visto voi? E alla fine questo matrimonio arriva alla vecchiaia in solitudine, con l’amarezza della cattiva solitudine”. Cioè, non sprecate affetto e risorse per gli animali, ma fate figli che vi assisteranno durante la vecchiaia. E si torna a ribadire l’infausto comando biblico “crescete e moltiplicatevi”: una vera e propria bomba ad orologeria che sta portando l’umanità a tensioni internazionali imprevedibili per l’accaparramento delle risorse naturali. Così vanno le cose.

Franco Libero Manco

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Commento di Giorgio Vitali:

“Questo bel pezzo dell’amico Franco Libero mi ha ricordato come gli inglesi beccavano le spie tedesche in Inghilterra durante gli anni più duri della guerra.
Infatti, poiché alle spie non potevano essere date tutte le informazioni possibili, esse cadevano facilmente in uno sbaglio…come quello di pagare in certi ristoranti che erano invece gratuiti, utilizzare male gli spiccioli nell’acquisto di un giornale, sbagliare durante gli-inevitabili-interrogatori fatti ad arte…..GLI INGLESI NON ERANO…E NON SONO GLI ITALIANI…SPECIE QUELLI CHE TRATTAVANO CON GLI ANGLOAMERIKANI CHE BAZZICAVANO IMPUNEMENTE A ROMA CITTà APERTA. Perché è il dettaglio quello che conta. Allora, queste notizie dateci dall’amico Franco Libero NON ci stupiscono affatto, abituati come siamo alle menzogne dei PRETI. Falsi, ipocriti, sepolcri imbiancati, come li definiva Gesù.”

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Amnesty International “limited”…. ed il solito “soros” dietro le quinte….

Cos’è Amnesty International?
Potrebbe destare sorpresa sapere che Amnesty International, erroneamente considerata da molti come la voce finale in materia di diritti umani nel mondo, è, nei fatti, uno dei più grandi ostacoli alla causa di tali diritti in tutta la Terra.

Nel suo rapporto annuale del 2012, Amnesty afferma una delle più grandi falsità, sistematicamente ripetuta: «Amnesty International è finanziata principalmente dai suoi membri e da donazioni pubbliche. Nessun fondo viene domandato ai governi, oppure accettato da essi, per l’opera di investigazione e la campagna contro gli abusi dei diritti umani. Amnesty International è indipendente da ogni governo, ideologia politica, interesse economico o religione».

In realtà, Amnesty International è finanziata e condotta non soltanto da alcuni governi, ma vieppiù da enormi interessi di finanziatori d’impresa; inoltre è intrecciata con ideologie politiche e interessi economici. Amnesty è uno strumento essenziale, utilizzato esclusivamente per perpetrare tali interessi.

Il finanziamento di Amnesty International
Il reperimento delle informazioni relative ai finanziamenti di Amnesty International è reso deliberatamente difficile; questo, chiaramente, per proteggere il mito di “indipendenza” dell’organizzazione. Con modalità simili a quelle di qualsiasi attività criminosa,Amnesty tiene da parte, separati, i legami finanziari compromettenti attraverso una serie di manovre legali e di organizzazioni ombra.

Sul sito web di Amnesty si legge: «Il lavoro portato avanti dal Segretariato Internazionale di Amnesty International è organizzato in due entità legali, in conformità alla legge del Regno Unito: Amnesty International Limited (AIL) e Amnesty International Charity Limited (AICL). Amnesty International Limited prende in appalto le attività caritatevoli per conto di Amnesty International Charity Limited, istituzione benefica registrata».

Ed è lì, presso la Amnesty International Limited, il luogo in cui sono mantenuti i legami con i governi e i finanziatori d’impresa. A p.11 del Rapporto e Rendiconto Finanziario del 2011 di Amnesty International Limited è riportato: «I Direttori sono lieti di ringraziare per il loro supporto la John D. e Catherine T. MacArthur Foundation, l’Oak Foundation, l’Open Society Georgia Foundation, il Vanguard Charitable Endowment Programme, Mauro Tunes e l’American Jewish World Service.L’UK Department for International Development (Governance and Transparency Fund) ha prorogato il finanziamento per un progetto quadriennale a favore dell’educazione ai diritti umani in Africa. La Commissione Europea (Europe Aid) ha generosamente offerto una borsa di studio pluriennale, destinata al lavoro di Amnesty International in Europa a favore dell’educazione ai diritti umani».

Dunque è chiaro, Amnesty prende effettivamente del denaro, sia da governi che da finanziatori d’impresa; una di tali imprese è la nota Open Society,presieduta da George Soros, riconosciuto colpevole di crimini finanziari. Nel marzo del 2012, un report di bloomberg, intitolato “Soros perde la causa contro la condanna della Corte francese per Insider-Trading”, riferisce che un ricorso contro Wall Street, basato sulla violazione dei “diritti umani” da parte dello speculatore George Soros, è stato rifiutato dalla “Corte Europea per i Diritti Umani”.

Soros, la cui Open Society finanzia anche Human Rights Watch e una miriade di altre associazioni sostenitrici dei “diritti umani”, ha letteralmente cercato di usare il “racket” occidentale dei “diritti umani” per difendere se stesso dall’accusa di frode finanziaria, in quella che forse è stata la manifestazione più trasparente del modo in cui operano queste organizzazioni.

Soros, che nel 2002 venne condannato e multato per insider trading in relazione alle azioni della banca francese Société Générale, da lui acquistata nel 1988, ha creato un impero dall’offuscamento di attività criminali globali, grazie alla causa dei “diritti umani”. Il suo supporto, così come quello del governo britannico e dei governi europei, ad Amnesty International mira solamente all’espansione di questa pratica di offuscamento.

La leadership di AmnestyInternational
Anche la leadership di Amnesty ci dice qualcosa, in merito alla sua reale agenda. Suzanne Nossel, direttrice esecutiva di Amnesty International USA, per esempio, è stata designata direttamente dal Dipartimento di Stato americano; il che contraddice amaramente, ancora una volta, le dichiarazioni di Amnesty sulla sua “indipendenza” da governi e interessi delle corporations. La Nossel ha continuato a promuovere la politica estera statunitense, ma semplicemente dietro un podio con un nuovo logo, quello di Amnesty International, affisso su di esso. Il sito web di Amnesty International menziona specificamente il ruolo della Nossel dietro le risoluzioni ONU appoggiate dal Dipartimento di Stato USA, riguardanti l’Iran, la Siria, la Libia, e la Costa D’Avorio.

E’ stato largamente documentato come questi temi girino attorno a un piano decennale, escogitato dalle grandi partecipazioni finanziarie, mirante a dividere, distruggere e saccheggiare le nazioni, viste come un ostacolo all’egemonia globale statunitense. Specificamente al caso della Siria, l’origine dell’attuale catastrofe della violazione dei “diritti umani” risale a una cospirazione premeditata del 2007 – documentata dal giornalista Seymour Hersh del New Yorker – tra USA, Israele e Arabia Saudita,la quale cercò e ottenne di finanziare, armare e dispiegare degli estremisti settari, che indebolissero e rovesciassero il governo siriano: questo, nonostante la piena consapevolezza della tragedia umana che ciò avrebbe comportato.

Il contributo della Nossel, dunque, consiste semplicemente nell’abbellire quella che è solo una cruda aggressione militare e nel collaborare al raggiungimento dell’egemonia da parte delle corporations finanziarie, con il ptretesto del supporto dei diritti umani.

Uno sguardo su AmnestyUSA.org rivela che ogni fronte, su cui il Dipartimento di Stato americano sta attualmente lavorando e che costituisce per esso una priorità, è allo stesso tempo una priorità anche per Amnesty International. Questo include le manifestazioni e le campagne a supporto dei gruppi di opposizione al governo russo finanziati dal Dipartimento di Stato americano, l’indebolimento del governo siriano, il rovesciamento del governo bielorusso e il supporto alla creatura di Wall Street, Aung San Suu Kyi del Myanmar (ancora chiamata Birmania dalla stessa Suu Kyi, secondo la nomenclatura imperiale britannica).

Amnesty International tradisce la reale promozione dei diritti umani
Amnesty, in realtà, nasconde tutte le tematiche critiche verso la politica straniera statunitense nei fondi dei suoi siti o nel retro dei suoi report. Allo stesso modo, dai media istituzionali vengono riferite selettivamente solo le questioni che coincidono con i loro interessi [quelli delle politiche estere statunitensi; N.d.T.], mentre le altre problematiche vengono sminuite, in termini di spazio a loro dedicato, o non riportate affatto. Ed è precisamente perché nasconde tutte le questioni, tranne quelle che decide selettivamente di enfatizzare, perché possono contribuire agli interessi delle immense corporations finanziarie, che Amnesty diventa uno dei più grandi impedimenti alla reale promozione dei diritti umani sulla Terra.

Alle persone comuni è data la falsa impressione che “qualcuno sorvegli” sulle violazioni dei diritti umani, quando in realtà ciò che Amnesty e tutte le altre organizzazioni simili fanno è gestire selettivamente la percezione pubblica su tali violazioni, fabbricando o manipolando molti casi affinchè questi si conformino meglio all’agenda delle grandi partecipazioni finanziarie. Questo diviene evidente, se si considera che interi report di Amnesty o di Human Rights Watch si basano unicamente su “dichiarazioni di testimoni” ricavate dai racconti dei gruppi di opposizione sostenuti dagli Stati Uniti.

Nei rari casi in cui un report contiene reali prove fotografiche, video o documenti – come quello di Human Rights Watch Descent into Chaos, del 2011 – un linguaggio ingannevole viene intenzionalmente incluso tra i passi, affrontati con rapidità e finta noncuranza, allo scopo di comporre un report selettivo e fuorviante non soltanto per i media istituzionali occidentali, ma anche oer una miriade di false ONG finanziate e condotte da sponsor e affiliati di Amnesty International e di Human Rights Watch. Il report Descent into Chaos, che riguardava la Thailandia, fu rapidamente e ampiamente ribaltato e manipolato dalla falsa ONG Prachatai “promotrice dei diritti umani”, finanziata dal Dipartimento di Stato americano.

Le persone, quando credono erroneamente che delle organizzazioni fidate si stiano occupando della “promozione dei diritti umani”, non solo diventano compiacenti verso di esse, ma trascurano anche la loro responsabilità di esaminare obiettivamente la realtà delle potenziali violazioni e dichiararsi apertamente contrarie. Le partecipazioni finanziarie di Wall Street e Londra nelle organizzazioni per i diritti umani hanno riempito un vuoto, che dovrebbe essere occupato dai loro più grandi oppositori.Le oligarchie mondiali non solo hanno avallato la violazione dei diritti umani su scala globale, ma utilizzano anche la loro opposizione controllata per attaccare i propri oppositori.

E’ chiaro che Amnesty International, più che una “promotrice” di diritti umani, è piuttosto un insulto ai diritti umani.Non c’è bisogno di dire che dovrebbe essere boicottata, o per lo meno considerata illegittima e fraudolenta, a partire dai suoi finanziamenti fino alla sua leadership compromessa.

Noi, in quanto persone, dobbiamo contrastare le violazioni reali dei diritti, nostri e del nostro prossimo, partendo dalla base, perché è assolutamente folle pensare che delle organizzazioni di estensione globale, finanziate da corporations economiche che indirizzano l’agenda di governi guidati da interessi costituiti, abbiano a cuore la giustizia e i nostri diritti.

Tony Cartalucci, ricercatore di geopolitica e scrittore,Tratto dal volume Subverting Syria – Obiettivo Siria, Arianna Editrice-2012, pag.239-243
(Zarcoweb)

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Commento di Olivier Turquet:

Ciao caro, non è che non ci sia da criticare Amnesty su alcune questioni ma questa fonte mi sembra veramente inaffidabile. Inoltre non dice che Amnesty ha da tempo una politica di accettazione di fondi su campagne specifiche; fu famoso lo sponsoring della Wolkswagen per la campagna sui DDUU in USA che fece incazzare quelli di AI USA (i quali sono incontestabilmente la sezione più loffia di AI nel mondo); nel caso della Wolkswagen, dopo un grande dibattito interno, AI decise di accettare il finanziamento con la clausola che MAI quell’azienda avrebbe potuto rifinanziare un’attività di AI. Questo direi che garantisce abbastanza sulla difficoltà di “influenza” sull’Associazione.

Ora a me mi fanno incazzare quelli che sparano sulla gente senza accurata documentazione o con documentazione palesemente faziosa. E che si occupano di chi in buona fede cerca di migliorare le cose piuttosto di fare le pulci, ad esempio, a quell’Istituzione che in nome di Dio raggranella parecchia grana: è pubblico il bilancio della Chiesa Cattolica?

Se poi sono i soldati di Cristo Re, associazione che professa l’intolleranza religiosa e la discriminazione nei confronti degli immigrati mi incazzo ancora di più.”

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Commento di Marco Bracci: “In questo mondo vale la regola: Se tutti o quasi ti approvano e se, quindi, giungi alla notorietà e all’acclamazione collettiva, è perché fai comodo al mondo (cioè a ciò che è contrario alla Luce).
La dimostrazione è che, se sei dalla parte della Luce e quindi sei scomodo al mondo, ti ignorano oppure ti boicottano oppure ti uccidono.”

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Vero amore, cara NATO, antica bibbia, banche ed usura, CIA in Venezuela, Albania nonviolenta, renzie il cinese, Vignola e Guru Purnima

Il Giornaletto di Saul del 12 giugno 2014 – Vero amore, cara NATO, antica bibbia, banche ed usura, CIA in Venezuela, Albania nonviolenta, renzie il cinese, Vignola e Guru Purnima

Care, cari,

Essere e divenire – Scrive Mario Capurro: “Si potrebbe concepire l’Essere come asintoto del Divenire?”

Mia rispostina: “L’Essere è presente nel divenire, non c’è alcun avvicinamento. Il divenire è l’Essere in movimento, ovvero lo srotolarsi nel tempo-spazio delle forme e dei nomi che assumono “sostanza” attraverso l’Essere. Il divenire non può fare a meno dell’Essere mentre l’Essere esiste anche senza il divenire. Reale è anche ciò che appare (per il tempo della sua manifestazione), vero è solo ciò che è sempre onnipresente!

Amore-Essere – Scrive Osho: “Per prima cosa: ci sono due tipi di amore. C.S. Lewis ha diviso l’amore in due tipi: “l’amore-bisogno” e “l’amore-dono”. Anche Abraham Maslow divide l’amore in due tipi. Il primo lo chiama “amore-carenza” e il secondo “amore-essere”. La distinzione è significativa e dev’essere compresa. L’“amore-bisogno” o l”amore-carenza” dipende dall’altro; è amore immaturo. In realtà non è amore vero, è un bisogno. Tu usi l’altro, lo usi come un mezzo…” – Continua:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/06/lamore-senza-punti-interrogativi-di-osho.html

Cara Nato – Scrive NWO Macerata: “La NATO non è affatto un covo di generali, ma accoglie, incoraggia e foraggia i banchieri, li vezzeggia, li premia, li inquadra in cordate di affari, li organizza in truppe disciplinate del crimine finanziario. Le guerre della NATO sono davvero umanitarie, perché si sa che la guerra è la madre di tutti gli affari, perciò senza le guerre i poveri banchieri finirebbero per languire e morire. I banchieri amano la NATO, perché la NATO ama i banchieri. Se si vuole farsene un’idea basta andare sul sito del Consiglio Atlantico, per scoprire che tra gli sponsor del Consiglio si trovano tutte le principali multinazionali, e non solo della finanza. Non mancano neppure Coca Cola e Google. I posti d’onore sono per Deutsche Bank, la solita Goldman Sachs ed anche JP Morgan”

Commento di F.R.: “NATO… Ma quali interventi umanitari?! USraele, NATO e SEATO, esportano solo morte, criminalità e caos..”

Petecchioni e sovranità monetaria – Scrive Vincenzo Zamboni (in riferimento a http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/06/10/anthony-ceresa-i-petecchioni-%E2%80%93-un-asino-per-amico-%E2%80%93-sovranita-monetaria/): “Disse James Garfield: “Chiunque controlli l’ammontare del denaro circolante in un paese è il padrone assoluto della sua industria e del suo commercio….” – Continua in calce al link segnalato

Antica bibbia ritrovata – Scrive Giorgio Vitali: “ Dopo aver letto la notizia di fantareligione relativa al ritrovamento di una antica bibbia… Vorrei aggiungere: CIò CHE SI SA SU QUESTE DICERIE è che verranno ritrovati centinaia di libri che attestano questo o quello. Ma è conseguenza del fatto che ALCUNI vogliono far dipendere le loro elucubrazioni dalla SCRITTURA su un LIBRO (Non a caso abbiamo a che fare con le religioni del LIBRO). Qui occorre risalire al ruolo del libro nelle società del PASSATO, quando i libri erano una RARITA’ ed il loro possesso era la dimostrazione di POSSEDERE un TESORO…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/06/altra-bibbia-altro-regalo-trovato.html

Pian di Corniolo. Lavori previsti – Scrive Acqua Cheta: “Pian di Corniolo. Iniziamo la prossima settimana a ultimare le pulizie del rudere e successivamente arriveranno gli amici della paglia (e della pietra, del legno..) e cominceremo i lavori di muratura del piano terreno. Chiunque sia interessato ad imparare l’arte dell’autocostruzione della propria casa, sarà il benvenuto! Vi aspettiamo lungo il fiume in un piccolo campo attrezzato. Portate tenda, sacco a pelo, piatto e cucchiaio. Siamo a 900 metri. Saranno garantiti pasti e merende con prodotti sani e del luogo. Info. 340.6794251

Viterbo. Amorosi sensi – Scrive Michele Bonatesta: “Massì, egregia dottoressa Antonella Scolamiero, prefetta di Viterbo. Diciamocela tutta così come in realtà è. Tra noi due non è mai scattato quel feeling che – al contrario – sembra essere scattato tra lei e la maggior parte dei rappresentanti del potere – politico ed istituzionale – del territorio. Maccerto: il sottoscritto non solo non rappresenta (e quindi… non esercita) alcun tipo di potere sul territorio ma anzi è rimasto l’unico politico ad opporsi apertamente al potere – sia politico, sia istituzionale – esercitato da altri senza alcun freno…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/06/viterbo-gli-amorosi-sensi-la-prefetta-e.html

Banche, evasione ed usura. Lettera aperta ai deputati e senatori – Scrive Saverio Telesca: “Mi riferisco all’intervista di Marco Saba (centro studi monetari) del 14.5.2014 alla tv “La7″, programma “La Gabbia” condotto da Gian Luigi Paragone, sulla omissione di circa 500 miliardi di euro di liquidità dal conto economico del bilancio consolidato 2013 di Unicredit, con perdita di circa 150 miliardi di euro da parte dell’erario, e riallocazione della colossale liquidità in tre primarie società di compensazione bancaria europea che a loro volta la smisterebbero su molteplici conti bancari di altre entità societarie aventi sede in località off shore…” – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/06/11/lettera-inviata-a-parlamentari-relativa-agli-interventi-di-marco-saba-e-di-sibilia-alle-assemblee-di-unicredit-banca-intesa-e-carige/

Commento di Ezra Pound: “Una nazione che non si indebita fa rabbia agli usurai.”

E gli 80 euro di renzie – Scrive F.R.: “ …E si ri-prendessero pure ’sti 80 Euro (che non mi hanno dato), mi andrebbe pure bene, ma mi hanno già fregato con la truffa del pizzo-tasse-ricatto; aumenti tariffe e prezzi dei servizi pubblici, ex pubblici, parzialmente pubblici; inevitabili ricorsi a laboratori privati (consigliati dalle strutture pubbliche per guadagnare dai 6 agli 8 mesi di tempo); ..IMU/TASI; ecc. Ora introdurranno nuove tasse? Era previsto! (solo gli elettori PD/FI &complici del centrodestrasinistra non lo avevano capito o non volevano ‘farcelo sapere’). Ma ci saranno anche nuove tasse per pagare gli interessi sul debito pubblico e 40 miliardi da sganciare in più…. i primi del 2015 per la BCE….”

Venezuela. Attenti alla CIA – Scrive Franco Fracassi: “Obama dopo la figuraccia incassata in Ucraina dove continua testardamente a mietere decine di vittime per mano delle forze armate di Kiev, ha deciso di inasprire l’azione per la destabilizzazione del governo Maduro in Venezuela. Dalle rivelazioni di un ex agente segreto della CIA si evince che i servizi segreti di Washington stanno portando avanti operazioni segrete sia interne al territorio venezuelano che esterne, nei Paesi prossimi a Caracas….” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/06/venezuela-la-cia-agisce-nellombra.html

Bra. Lieto evento – Scrive Genfranco: “Sono qui per renderti partecipe, anche se solo virtualmente, al nostro lieto evento. Dopo circa due anni di convivenza con Franca riteniamo entrambi di convolare a giuste nozze che saranno celebrate nel Municipio di Bra (Cuneo) il sabato 14 giugno 2014 alle ore 10.30”

UE. Lingua biforcuta – A integrazione dell’articolo di Anna Maria Campogrande – http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/06/04/anna-maria-campogrande-salvaguardare-la-pluralita-delle-lingue-in-europa-con-particolare-riferimento-allitaliano/ – scrive Mauro Mellini: “La questione del dilagare, senza un’adeguata coscienza delle conseguenze, della lingua inglese, sta cominciando a dare frutti velenosi per ciò che riguarda il diritto. Ogni volta che sento un termine inglese venir fuori in una nuova questione giuridica, mi vengono i brividi. Termini anglosassoni, di cui si pavoneggiano asini patentati, anziché rappresentare un’esigenza di novità giuridiche sono il veicolo della confusione…” – Continua in calce al link segnalato

Nonviolenza in Albania – Scrive Beppe Sini: “Il gruppo di lavoro su “La nonviolenza in Italia oggi” sostiene l’iniziativa nonviolenta promossa dall’Operazione Colomba della marcia internazionale per la pace in Albania contro le “vendette di sangue”, marcia che si svolgerà dal 22 giugno al 1 luglio 2014 da Bajrami Curri a Tirana” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2014/06/nonviolenti-in-albania-operazione.html

Castellana Grotte. Erbe spontanee – Scrive Vittorio: “Corso gratuito di 3 giorni con Nello Biscotti. Presso Masseria Pascale, Castellana Grotte (BA) dal 13/6/2014 ore 10:30 al 15/6/2014 ore 19:30. L’importanza delle erbe spontanee e della biodiversità, morfologia vegetale delle specie spontanee tipiche delle nostre zone Ecologia vegetale e agroecosistemi. Morfologia vegetale delle specie spontanee. Botanica delle erbe: ordini e generi più comuni per uso umano. Erbe eduli tra letteratura, storia, tradizione e ricerca scientifica. Info. https://www.facebook.com/VegAutoproduzioni”

Restiamo vicini al Tibet – Anche Treia è un pezzo di Tibet in molti l’hanno pensato e non solo per le aspre rupi e la vegetazione rigogliosa. In questo momento di precario equilibrio sociale nel Tibet cerchiamo anche noi di aggiustare con le nostre riflessioni e meditazioni la tensione psichica in corso. In Tibet vivono 6 milioni di tibetani e la loro cultura viene distrutta dalle continue ingerenze coloniali e sfruttatrici del governo cinese ciò nonostante non c’è guerriglia per le strade… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/06/treia-vuol-bene-al-tibet-e-segue-con-il.html

PD. Caccia crudele – Scrive Marcello Giansanti: “Ennesimo sgarbo agli animalisti da parte dei governativi al potere: i richiami vivi restano, con il beneplacito del pd. Immagina di essere un uccello capace di volare e vieni catturato, imprigionato, torturato, reso schiavo per il resto della vita, costretto ad attirare involontariamente i tuoi simili, perché siano uccisi ed infine morire. È quello che accade ogni anno a migliaia di piccoli uccelli migratori trasformati in ‪‎richiami vivi. Per noi il pd ha chiuso!”

Giugno di Vivere con Gioia – Scrive Sonia Baldoni: “Il 13 giugno celebrazione del giglio di San Giovanni con la prima data delle 4 stagioni in collaborazione con lo sciamano dei Sibillini a SARNANO tutto il giorno, portare un Giglio di Sant’Antonio. Il 14 e il 15 giugno al lago di Bolsena raccolta erbe d’estate e laboratorio di rune. Info. 333.7843462 “

Vignola. Guru Purnima – La luna piena del 12 luglio 2014, che cade nel segno del Cancro, è la più “lunare” di tutte. Il cancro infatti per antonomasia è definito “segno lunare” e ci invita ad andare oltre al ragionamento. Ed è proprio in questo stato “aldilà del ragionamento” che è veramente possibile godere in pieno la vita, nella sua interezza. Questo è uno stato di perenne “comprensione” in cui è impossibile perdere o vincere, si vive momento per momento, con fantasia e creatività. E’ un vivere nell’ignoto… In India la luna piena di luglio corrisponde al Guru Purnima, la festa del Guru Supremo, che è Shiva. Quest’anno la celebrazione si tiene a Vignola… – Continua: http://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2014/06/11/12-luglio-2014-luna-piena-e-guru-purnima-nel-campo-della-bifolca-di-vignola/

Giunta è l’ora di salutarci, ciao, Saul/Paolo
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ricorda: l’energia non è rabbia, né amore né odio. L’energia è semplicemente energia, è neutra. Quella stessa energia diventa rabbia, diventa sesso, diventa amore, diventa odio. Sei tu a darle la forma, è la tua mente: l’energia si limita ad assumerla.” (Osho)

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