Archivio di aprile 2013

Fuga da Aleppo… rincorsi dalle milizie amiche degli USA e della UE – Yasir al-Ajlawni: “Catturare e violentare donne alawite o cristiane non è contrario ai precetti dell’Islam”

Dai Frati della Custodia di Aleppo

“E’ stata una reale Settimana di passione quella appena trascorsa dalle comunità cristiane di Aleppo, città martire della Siria, al centro da mesi di violenti scontri tra forze fedeli al regime di Assad e quelle dell’opposizione armata e dei ribelli. La Custodia di Terra Santa ha da poco diffuso la testimonianza delle due fraternità francescane di Aleppo relativa alla Pasqua appena trascorsa. “Ad Aleppo – si legge nel testo che riporta le parole di padre Giorgio – abbiamo potuto celebrare tutte le funzioni della Settimana Santa, Vigilia Pasquale e Domenica di Pasqua con grande afflusso di gente. Ma è stata una settimana di Passione per la comunità cristiana della città: i dissidenti hanno occupato, il Venerdì Santo, il quartiere confinante con i nostri cimiteri cristiani, mettendo a ferro e fuoco il quartiere!
La gente è fuggita solo con i vestiti che avevano addosso, tra questi le 350 trecento cinquanta famiglie cristiane del quartiere; anche gli abitanti di altri due quartieri a maggioranza cristiana, hanno dovuto abbandonare le loro case perché esposte a mortai, razzi e cecchini. Sabato Santo il guardiano del nostro cimitero latino è stato colpito da un cecchino ed è morto sul colpo”. I morti, secondo la testimonianza non trovano sepoltura adeguata dal momento che non si può arrivare ai cimiteri. “Il governatore ci ha messo a disposizione momentaneamente un pezzo di terreno per seppellire i nostri morti. Da Sabato Santo siamo senza luce, poca acqua, i telefoni possono funzionare alle volte come pure internet. I nostri frati stanno bene, cerchiamo di fare il nostro meglio e essere un segno di speranza per la gente che ora per paura vuole fuggire”.

http://www.fides.org/it/news/41283-ASIA_SIRIA_A_Aleppo_i_cristiani_fuggono_dai_quartieri_in_mano_ai_ribelli_Una_fatwa_autorizza_a_stuprare_le_donne_non_sunnite

Aleppo (Agenzia Fides) – La conquista del quartiere di Cheikh Maksoud da parte delle milizie anti-Assad avvenuta nei giorni scorsi potrebbe segnare il destino di Aleppo, la metropoli martoriata da mesi di cruenta guerra civile. “Quel quartiere” conferma all’Agenzia Fides padre David Fernandez, missionario dell’Istituto del Verbo Incarnato – si trova su una collina che domina Aleppo e rappresenta un settore strategico per chi vuole puntare a conquistare la zona centrale della città, dove ci sono anche i palazzi del governo. Mi dicono che già molte strade del centro sono state chiuse e non ci può passare più nessuno, perché dai palazzi i franchi tiratori sparano su tutto quello che si muove”.
A Cheikh Maksoud i cristiani un tempo rappresentavano la maggioranza. Negli ultimi anni era diventata prevalente la popolazione curda, ma le famiglie cristiane erano ancora numerose, raccolte intorno alla chiesa armeno-cattolica e a quella greco-ortodossa.
Padre David conferma a Fides che negli ultimi giorni più di trecento famiglie cristiane sono fuggite dal quartiere conquistato dai ribelli. “Almeno 120 cristiani” riferisce il sacerdote “hanno trovato rifugio nella casa dei fratelli maristi”. Tra i fuggitivi circolano notizie su omicidi e stupri di donne perpetrati ai danni di famiglie che erano collegate all’esercito governativo. “Anche io ho sentito dire di questo” racconta padre David “ma le informazioni che arrivano sono tante e a volte contraddittorie, e per il momento non c’è modo di verificarle”.
Ieri è stata diffusa anche attraverso il social network youtube la fatwa emessa da Yasir al-Ajlawni – uno sheikh salafita di origine giordana residente a Damasco – che dichiara lecito per gli oppositori del regime di Bashar al- Assad lo stupro perpetrato ai danni di “qualunque donna siriana non sunnita”. Secondo l’inquietante sheikh, catturare e violentare donne alawite o cristiane non sarebbe contrario ai precetti dell’Islam. (GV) (Agenzia Fides 5/4/2013).

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No al colpo di stato monti-napolitano – Appello alla lotta democratica contro i golpisti

Non riconoscere alcuna legittimità alla banda di prevaricatori che si è insediata alla testa dello Stato violando leggi e Costituzione!

Ogni persona autorevole, ogni organismo che gode di qualche prestigio, sindacati e partiti sinceramente democratici e fedeli alla Costituzione e agli interessi delle masse popolari, parlamentari, sindaci e consiglieri democratici devono mobilitare ovunque le masse popolari a scendere in piazza contro il colpo di Stato e ad organizzarsi per prendere in mano servizi pubblici e aziende!

L’opposizione di Beppe Grillo e del M5S è reale solo se reagisce efficacemente, con tutti i mezzi di cui dispongono e ad ogni costo, al colpo di Stato!

Costituire a ogni livello Comitati di Salvezza Nazionale che funzionino come governi provvisori, come unici governi legittimi, mobilitino le masse popolari e gestiscano i servizi e la produzione!

Ogni Amministrazione Locale deve dichiararsi e diventare un’Amministrazione d’Emergenza e assumere compiti d’emergenza con mezzi d’emergenza!

Piero Grasso ieri all’Aquila si è schierato apertamente, chiaramente inequivocabilmente a fianco dei golpisti: ha dichiarato che il Presidente del Senato non darà il via alle Commissioni Parlamentari finché non ci sarà il governo perché queste sono le regole.

Il governo non ci sarà perché Napolitano e Bersani hanno congelato l’incarico a Bersani in attesa che “i saggi” guadagnino tempo (Valerio Onida lo ha perfino dichiarato) e senza neanche rinviare Monti alle Camere: hanno prorogato la giunta Monti-Napolitano a tempo indeterminato.

Se i nuovi Parlamentari, del M5S e degli altri gruppi, osserveranno le regole e le leggi e non si costituiranno in unico governo legittimo del paese, i golpisti (che hanno violato e violano ogni regola e legge e hanno calpestato la Costituzione) avranno partita vinta e il nuovo Parlamento sarà bloccato.

I 40 miliardi (su 150 miliardi di fatture scadute pendenti) approvati dal Parlamento e decretati ieri dalla giunta Monti-Napolitano, che forsearriveranno alle banche e a qualche azienda nei futuri 12 mesi “se ci saranno i soldi”, saranno stati la foglia di fico che coprirà le immonde vergogne di Napolitano, dei suoi complici e dei suoi mandanti.

La giunta Monti-Napolitano che i golpisti hanno confermato nel suo incarico, è il “pilota automatico” dichiarato da Mario Draghi e continua nella sua lugubre opera di gruppo criminale al servizio del capitale. I tre lavoratori di Civitanova Marche lo testimoniano: Anna Maria Sopranzi, Romeo Dionisi e Giuseppe Sopranzi. La ministra Fornero può essere orgogliosa della sua riforma: rida o pianga, signora, a sua scelta: ne ha ben donde! Quanti lavoratori poveri ha ucciso finora? E L’Aquila sarà certamente ricostruita, giura Grasso (l’aveva giurato anche Berlusconi!), … tra qualche anno quando ci saranno i soldi che intanto servono per i finanzieri del Monte dei Paschi di Siena!

Che ogni persona che ha coscienza e qualche autorità e prestigio organizzi mobilitazioni di piazza e pronunciamenti contro il colpo di Stato!

Che ogni Organizzazione Operaia e Popolare, che le RSU e RSA, che le associazioni, i consigli e le giunte degli enti locali, comunali, provinciali e regionali prendano apertamente posizione contro il colpo di Stato!
Che i Parlamentari realmente democratici si costituiscano in unico governo legittimo del paese, Governo Provvisorio e Comitato di Salvezza Nazionale!

Che i funzionari civili e militari dello Stato non prestino obbedienza agli ordini degli autori e dei complici del Colpo di Stato! Che i ministri della Giunta Monti-Napolitano si dimettano, se non sono complici del colpo di Stato!

Compagni, lavoratori, democratici! Anticipiamo la celebrazione del 25 Aprile!

I vertici della Repubblica Pontificia hanno dimostrato e dimostrano di essere una congrega criminale che porta il paese alla disgregazione!

Le OO e OP devono prendere in mano a ogni livello la produzione e i servizi, organizzare l’autogestione nelle aziende chiuse o a rischio di chiusura, costringere le aziende capitaliste e le agenzie pubbliche a organizzare i lavori utili e necessari anche al di fuori del loro normale campo d’attività assumendo tutti i disoccupati in grado di lavorare!

Ogni Amministrazione Locale deve diventare un’Amministrazione d’Emergenza che opera con procedure d’emergenza per assolvere ai compiti d’emergenza!
Tutte le Amministrazioni Locali devono rompere il Patto di Stabilità imposto dal governo della Repubblica Pontificia a nome delle istituzioni dell’Unione Europea, devono mobilitare tutti i fondi di cui dispongono, devono costringere i dirigenti e i consigli d’amministrazione delle banche a fare tutto il credito necessario a rimettere in moto a pieno regime l’economia reale e assicurare tutti i servizi! Le masse popolari devono assediare le agenzie bancarie che non fanno il loro dovere e occuparle se insistono!

Nuovo Partito Comunista Italiano nuovo-pci@mailtor.org

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Un lettore obietta:

“A mio parere, leggendo i vari comunicati, in particolare l’ultimo, mi sembra che siano piuttosto autoreferenziali. Per la serie: “tu te la canti e tu te la suoni”. Mi permetto di obiettare e di chiedervi: ma dove sono le masse popolari che consentirebbero di “passare all’attacco contro il colpo di Stato dei vertici della Repubblica Pontificia e di Napolitano”?
Per cui siamo seri e cominciamo a ragionare onestamente sulle effettive possibilità soggettive e sulle condizioni oggettive di lotta.”

Risposta del NPCI: “Il nostro appello a passare all’attacco non è rivolto direttamente e genericamente “alle masse popolari”.

È rivolto a “ogni persona autorevole, ogni organismo che gode di qualche prestigio, sindacati e partiti sinceramente democratici e fedeli alla Costituzione e agli interessi delle masse popolari, parlamentari, sindaci e consiglieri democratici” e chiede loro di “mobilitare ovunque le masse popolari a scendere in piazza contro il colpo di Stato e ad organizzarsi per prendere in mano servizi pubblici e aziende”.

Chiediamo forse a questi destinatari del nostro appello qualcosa che essi non sono in grado di fare?

No. Chiediamo loro di fare quello che già più volte hanno fatto con successo. Basta considerare la manifestazione del 27 ottobre 2012 a Roma indetta dal Comitato No Debito e da altri che poi si sono denominati Comitato Promotore del No Monti Day (Giorgio Cremaschi, Emidia Papi, Piero Bernocchi, Giulietto Chiesa e altri), oppure il comizio di Beppe Grillo a S. Giovanni a Roma il 22 febbraio 2013 e i precedenti appuntamenti dello Tsunami dello stesso Grillo, oppure le giornate tenute da ALBA in più città nell’autunno del 2012. Ma l’appello è rivolto a molti altri, ad autorevoli individui, gruppi e organismi, parimenti in grado, da soli o previa intese con altri che varie altre volte hanno già praticato, di mobiliare parti consistenti delle masse popolari, perché godono di prestigio, autorità e relazioni. È la storia che abbiamo alle spalle che gliele ha loro conferite e ancora ne godono (e sta a loro decidere se giovarsene o esaurirle sprecando un’occasione dopo l’altra). Per alcuni lo si è visto anche alle elezioni di febbraio: se non hanno raccolto milioni di voti, sono stati tuttavia in grado di presentare liste e candidati e hanno raccolto almeno centinaia di migliaia di voti. Per altri lo si è visto nelle elezioni amministrative del 2011 e del 2012. Quelli che si sono candidati per le elezioni amministrative del prossimo maggio, certamente qualche capacità di mobilitazione l’hanno. Forse che il colpo di Stato non li riguarda?

Certo il nuovo Partito comunista italiano non è nei confronti degli autorevoli destinatari del suo appello già abbastanza autorevole da ritenere che il suo appello sarà senz’altro da essi accolto. È del tutto possibile che non lo sia, che sia accolto solo da pochi, non abbastanza e non abbastanza autorevoli da riuscire a lanciare un attacco in qualche misura efficace.

Ma ponetevi due semplici domande. Sarebbe efficace l’iniziativa che noi proponiamo se gli autorevoli destinatari del nostro appello l’attuassero? Cosa altro di efficace contro il colpo di Stato sono in grado di fare o faranno gli autorevoli destinatari del nostro appello?

Se la risposta che date alla prima domanda è positiva, se la risposta che date alla seconda è “nulla di efficace”, allora l’aver noi lanciato l’appello serve a mettere in luce per alcuni di voi e a confermare per alcuni altri una verità importantissima: “Il collo di bottiglia, ciò che impedisce che le masse popolari siano nel nostro paese protagoniste della lotta politica, sta nella coscienza e nella volontà di quelli, individui e organismi, che attualmente sono autorevoli nei confronti delle masse popolari, godono di autorità e prestigio presso di esse”. Sono loro che o non capiscono cosa va fatto o non osano farlo.

Chi capisce questa verità, chi fa tesoro di questa verità, smette di unirsi al coro dei disfattisti, di chi piange o lamenta l’inerzia delle masse popolari, la “disgregazione sociale” o la “frammentazione sociale” (è il leitmotiv di Rete dei Comunisti e di Contropiano dopo le elezioni di febbraio) o come altro dicono molti chiacchieroni e scrittori della sinistra borghese. Si chiede perché le masse popolari italiane ereditano dal passato simili “dirigenti” e sulla base di questo bilancio dell’esperienza, conclude al cosa fare per costruire un corpo di dirigenti più avanzati, un gruppo dirigente più capace di capire cosa occorre fare e più capace di osare fare quello che le masse popolari farebbero già oggi se dirigenti (organismi o individui) autorevoli le mobilitassero a fare.

Una seconda questione: visto che è del tutto possibile, anzi probabile che gli autorevoli personaggi e organismi destinatari del nostro appello non lo accolgano, che senso ha aver lanciato egualmente il nostro appello?

Quello di porre all’attenzione degli autorevoli destinatari del nostro appello e soprattutto di semplici (in quanto personalmente ancora privi di autorevolezza e prestigio, quindi non in grado oggi di mobilitare altri) lavoratori avanzati e di altri semplici ma avanzati membri delle masse popolari che leggono i nostri Comunicati CC (che sono diffusi ad alcune decine di migliaia di indirizzi), un fatto semplice. Che le masse popolari sono in grado di fare cose che non fanno solo perché chi ha autorità non osa farlo. Noi poniamo cioè alla considerazione degli uni e degli altri che quello che non facciamo, non è che non lo facciamo perché è impossibile farlo. Ci appare impossibile solo perché non osiamo farlo. Acquisito questo, alla disperazione e all’angoscia certamente in alcuni subentrerà l’idea che si può fare, la riflessione sul da farsi, il proposito di fare.

Sarà l’inizio di un cammino. Anche la marcia più lunga incomincia con un passo.

Il nostro appello è quindi rivolto ad autorevoli destinatari che potrebbero già oggi dargli corso se osassero ed è rivolto anche a non ancora autorevoli destinatari che potrebbero decidere di diventarlo con il tempo e il percorso per questo necessari. Ma quanto autorevoli erano all’inizio molti che nella loro zona, nel loro ambiente diedero il via alla Resistenza di cui il 25 aprile prossimo celebreremo il 70° anniversario dell’inizio? Era già autorevole Manolis Glezos quando piantò la bandiera della rivolta in cima all’Acropoli di Atene?”

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Italia allo sfondone – Presto anche noi avremo le nostre carrette del mare … Equilibri climatici precari….

Da un momento all’altro, secondo lo studio degli scienziati, la situazione dei precari equilibri climatici della Terra potrebbe precipitare definitivamente e milioni di persone potrebbero restare imprigionate in aree del pianeta sottoposte a fenomeni meteoclimatici estremi.

Per molti di questi, climaticamente costretti ad allontanarsi dai loro luoghi d’origine, vuoi per motivi economici, vuoi per motivi di salute o per rassegnazione non avrebbero la possibilità di mettersi in salvo e, quindi, potrebbero diventare vittime del “climate change” . Non è questa la trama di un film drammatico di fantascienza, ma il risultato di un attento studio condotto dal governo inglese. Lo studio ha identificato molti luoghi del pianeta che stanno già subendo gli effetti del riscaldamento globale. Effetti che si possono tradurre in alluvioni catastrofiche, uragani di forza superiore a Katrina, ondate di calore sempre più insopportabili, siccità prolungate ed altri fenomeni estremi.

I luoghi a rischio, ovviamente, si trovano in Africa, Asia e, paradossalmente, anche in Europa meridionale. In Italia alcune aree della Sicilia, della Calabria e della Puglia.

“In milioni migreranno, allontanandosi il più possibile dalle aree di vulnerabilità ambientale”, ha detto Sir John Beddington, capo consulente scientifico del governo britannico, e capo del Foresight programme. “Una sfida politica ancora più grande sarà riuscire a rendere milioni di persone che sono intrappolate in condizioni pericolose, in grado di muoversi verso la salvezza.“

Gli scienziati, nel rapporto intitolato Migrazioni e cambiamenti ambientali globali, hanno scoperto che un numero di persone compreso tra 114 e 192 milioni potrebbero stabilirsi nelle pianure alluvionali nelle aree urbane dell’Africa e dell’Asia entro il 2060, in parte a causa del cambiamento climatico.

Rappresentano un enorme criticità anche le persone che, intrappolate in alcune aree a causa delle conseguenze del riscaldamento del clima – o perché non possono muoversi dalle loro case, o perché si sono trasferiti ma non riescono a trovare posti migliori per vivere – rappresenteranno a breve “una importante preoccupazione al pari di chi si sta preparando a migrare”, conclude il rapporto . “Il cambiamento ambientale ha la stessa probabilità di bloccare la migrazione come di stimolarla.”

Lo scorso anno, secondo le Nazioni Unite, 210 milioni di persone – circa il tre per cento della popolazione mondiale – sono migrate attraverso i paesi, mentre nel 2009 circa 740 milioni di persone si sono spostate all’interno dei paesi.

Ma gli scienziati hanno anche affermato che la migrazione non dovrebbe essere vista semplicemente come un problema. In molti casi infatti si tratta di una soluzione ragionevole ai cambiamenti ambientali causati da un riscaldamento del clima, e può essere tranquillamente gestito se i governi si prepareranno in maniera adeguata. “La migrazione può essere una buona opzione – è un modo di adattarsi al cambiamento climatico”, ha detto Neil Adger, professore di economia ambientale presso l’Università di East Anglia. “Dovremmo essere proattivi circa la pianificazione per la migrazione, per garantire che le infrastrutture necessarie siano a disposizione delle persone.”

Gli scienziati del Foresight Programme hanno inoltre affermato che ci sono molti fattori che influenzano la migrazione, ma che il cambiamento climatico è probabile diventi uno dei fattori maggiori nei prossimi 20 o 30 anni.

Accademia Kronos

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Vegetariani a Roma, le ragioni della carne, antivivisezione, ode alla stufa a legna, matriarcato, calendario maya…

Il Giornaletto di Saul del 7 aprile 2013 – Vegetariani a Roma, le ragioni della carne, antivivisezione, ode alla stufa a legna, matriarcato, calendario maya…

Care, cari,

Vegetariani a Roma – Scrive Franco Libero Manco: “La Festa Nazionale dei Vegetariani, che quest’anno giunge alla sua 11^ edizione, è prevista per domenica 12 maggio dalle ore 9,00 alle ore 21,00 in piazza Re di Roma, agevolmente raggiungibile con il Metrò. Il tema è: Vegetarismo è vita, progresso, benessere” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/04/06/roma-12-maggio-2013-festa-dei-vegetariani-a-piazza-re-di-roma/

Un po’ di pazienza – Scrive M.C.: “…riferendomi a Grillo, il raffreddamento degli animi che alcuni lamentano è comprensibile in relazione all’implicito incremento delle responsabilità, bisogna avere un po’ di pazienza..”

Stagno. Esseni – Scrive Iuri: “Incontro con Fiorella Nobile (profonda e attenta conoscitrice della Tradizione Essenica), si terrà a Livorno, e più precisamente, a Stagno, il 12 aprile alle h. 21.00, presso la sala conferenze del comune, che si trova in via Marx 27, nella galleria del Centro Conad. Info. iuri.paganucci@inwind.it”

Antivivisezione – Scrive Riccardo Oliva: “Il 4 aprile 2013 un giorno importante per la battaglia alla Vivisezione! E’ il giorno dell’incontro tra il Ministro della Salute Renato Balduzzi e la delegazione degli animalisti per decidere sul destino della Ricerca in Italia. Tutto ha inizio dalla manifestazione antivivisezionista contro l’industria farmaceutica Menarini di Pomezia del 2 marzo c.a. Una protesta dai toni alti che ha fatto trapelare lo stato di tensione ma soprattutto l’esasperazione diffusa di tutti i partecipanti, alcuni dei quali denunciati per istigazione a delinquere e resistenza a pubblico ufficiale” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2013/04/4-aprile-2013-un-giorno-importante-per.html

Roma. Poesia – Scrive AVA: “Sabato 20 aprile, alle ore 17,00 in sede AVA, piazza Asti 5/a Roma, presentazione del libro, “Differenze armoniche”. Raccolta antologica di tutte le mie poesie, su temi sociali, di animalismo, di spiritualità, di amore, di satira… Presenterà la dottoressa Mimma Panarello, leggeranno e commenteranno alcune poesie Caterina De Pisis e Isabella Deacutis. Info. 06.7022863”

Ode alla stufa – Scrive Teodoro Margarita: “La mia stufa è una stufa usata, acquistata dai Trapeiros di Erba (CO), collegati con l’Abbè Pierre, raccolgono e vendono oggetti dismessi, col ricavato aiutano innumerevoli persone svantaggiate in Italia e nel mondo, l’ho pagata 50 euro. La mia stufa brucia la legna delle potature del mio podere, le ramaglie del bosco, le potature che gli amici mi portano in dono, ogni sorta di legname non trattato o intossicato che posso trovare in giro tranne le conifere che danno problemi di deposito di essenze infiammabili nella canna fumaria. La mia stufa riscalda l’acqua delle mie tisane, riscalda l’acqua per le mie minestre…” – Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/04/teodoro-margarita-ode-alla-stufa-calda.html

USA. La marijuana – Scrive Antoniochedice: “Gli ultimi tre Presidenti degli Stati Uniti hanno ammesso di aver fumato Marijuana. In California c’è una maggioranza del 54% a favore della legalizzazione. Due stati: Washington e Colorado hanno già legalizzato l’uso della Marijuana ed altri sei stati americani hanno in iter un procedimento legislativo in materia (Hawaii, Maine, New Hampshire, Pennsylvania, Rhode Island e il Vermont). Il Rhode Island ha derubricato il reato. Il PEW research center, specializzato in sondaggi di ogni genere, registra la continua crescita dei favorevoli alla legalizzazione.” – Annotazione di Giorgio Quarantotto: “Ha vinto zio Rothschild, che continua a far soldi con la droga e il cambio delle valute, diversamente dai Rockefeller che puntavano alla creazione di una moneta mondiale e al gioco degli spread. …” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/04/usa-la-marijuana-per-far-contento-lo.html

Grillo chiama protezione – Scrive Emiliano Liuzzi: “I carabinieri del Ros sono arrivati ieri di primo pomeriggio a casa di Beppe Grillo. Motivo: mettere in atto una serie di misure di sicurezza per garantire al leader del Movimento 5 stelle l’incolumità dopo la lettera arrivata alla Procura di Palermo, datata 2 aprile, intestata al pm Di Matteo: “Questo Paese non può finire governato da comici e da froci”. Una minaccia considerata pericolosa e attendibile. Non la penna di mitomani, tanto per intenderci, ma uno scritto che riporta alla mente degli inquirenti siciliani gli anni più oscuri. “Siamo preoccupati”, dicono. “E abbiamo sottovalutato fino a oggi quello che è stato lo tsunami nella politica italiana. Tsunami al quale le organizzazioni criminali non reagiscono mai bene”

Commento di G.Q.: “Spero che si smetta di criticare Grillo ..è ovvio che dia fastidio ….poi dietro la mafia c’è la Cia. Ricordiamoci dell’invito rivolto a Grillo dall’ambasciatore americano Thorne, dove il liguaggio è sempre quello italo-americano stile Lucky Luciano.

Mi pungeva vaghezza di farlo … – Scrive Roberto Anastagi: “Buon giorno amici Questa mattina ho fatto una cosa che i cittadini dei paesi più evoluti normalmente fanno, ho scritto alla segreteria del presidente del consiglio. Non ho molta speranza che venga almeno letto, ma mi pungeva vaghezza di farlo. Questo è quello che ho scritto: Ho 78 anni e sono cittadino italiano, ho avuto una educazione di rigore, di risparmio, di doveri e di pochi diritti. Ho vissuto in quasi tutti i paesi più avanzati..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/04/06/ho-scritto-alla-segretaria-del-presidente-del-consiglio-mi-pungeva-vaghezza-di-farlo/

Commento di Leonardo: “… in un Paese in cui dalle ultime elezioni ne è uscita una sconfitta generale e, ciò nonostante, tutti hanno vinto, credo sia improbabile, non solo che si realizzi l’intento, ma anche il suo presupposto. A mio avviso, noi tutti dovremmo fare nostro uno dei più alti valori del vivere associati: l’onestà intellettuale. Che tradotta in termini pratici significa: civiltà di relazioni, trasparenza di vedute, coraggio di idee, rispetto di opinioni, capacità di autocritica, ricerca del bene e interesse comune prima del singolo, amore di verità e giustizia…” – Continua nel link sopra segnalato con risposta

Le ragioni della carne – Il sessismo implicito nel consumo della carne è portatore di una mitologia che permea tutta la società occidentale: la carne è un cibo da uomini e mangiarla è un’attività maschile. Questo atteggiamento risale all’avvento del patriarcato ed alla conseguente utilizzazione di animali allevati per farne carne. Avvenne in seguito alla specializzazione di alcuni maschi che uscivano dal clan matrilineare per dedicarsi appunto alla transumanza nomade con gli armenti. Nel contempo la base alimentare presso il clan matriarcale continuava ad essere sostanzialmente composto da vegetali spontanei raccolti e dai prodotti delle prime forme agricole, essendo l’apporto di carne dato dalla caccia minimale e sporadico…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2013/04/la-carne-non-e-cibo-da-uomini.html

Ruberie bancarie garantite – Scrive Voci dalla Strada: “Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la “risoluzione” delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione EU il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di 100 mila euro. Il relatore della legge, Gunnar Hokmark, ha dichiarato alla Reuters il 20 marzo che probabilmente la legge passerà così come è stata scritta: “Dovremo essere in grado di eseguire il bail-in anche attingendo ai depositi. Quelli sotto i 100 mila euro sono protetti (…) quelli sopra i 100 mila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale che può essere usato per il salvataggio”

Matriarcato – patriarcato – Lidia scrive a commento dell’articolo http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/04/matrismo-la-donna-come-punto-dincontro.html: “Perciò andiamo incontro alla guerra e distruzione,dopo aver tolto la dignità a troppe entità, compresi i bambini,i giovani confusi e disorientati,gli anziani ed i deboli della società. Soffriamo del martirio interiore, schiavi di un sistema distorto che deve finire non bene. Nemmeno la religione sa rimarginare certe ferite, è grave”

Commento di Noemi Longo: “Davvero interessante, bisognerebbe spiegarsi di più, ma ciò comporterebbe la formulazione di pensieri davvero troppo prolissi e forse anche inutili… Sul finale però, sarei pienamente d’accordo, anche se… nascere da, potrebbe voler dire discendere e non necessariamente appartenere… Esattamente come si notava, intraprendendo un percorso alla conoscenza di se stessi, ognuno scopre la complementarietà dei due aspetti. Invece circa il matriarcato e il patriarcato, mentre leggevo l’articolo riaffiorava l’idea di un incontro al quale ho partecipato tempo fa con la testimonianza fisica e fotografica di un fotografo occupato in fotodocumentarismo nei territori di Palestina…” – Continua nel link sopra segnalato

Maya. Calendario immaginario – Ora ve lo posso dire, l’oroscopo maya è solo una congettura di José Argüelles, il quale essendo deceduto due anni fa non potrà nemmeno controbattere. Il fatto è che i Maya si erano già belli che estinti da parecchi anni prima della conquista spagnola e quando Arguelles si dedicò allo studio del loro calendario astrologico i reperti ai quali egli fece riferimento erano tutt’al più riesumazioni avvenute durante la successiva cultura atzeca. Gli Atzechi erano la civiltà presente in Messico quando arrivarono i conquistadores ed il loro sistema zodiacale può essere considerato affidabile e controllabile… Sembrerebbe che i maya avessero un loro sistema numerico e di calcolo da lungo tempo caduto in disuso. Generalmente, molti autori che se ne occuparono in passato lo trattarono con estrema sufficienza, qualificando i maya come una sorta di popolazione quasi preistorica, probabilmente perché non svilupparono una particolare metallurgia, e nemmeno la ruota…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2013/04/il-calendario-da-acido-lisergico-tutte.html

Insomma c’è sempre un fondo, anche se provvisorio… Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Se uno medita su quello stato che sopraggiunge tra la fine della veglia e l’inizio del sonno sperimenterà direttamente la gioia che non decade. Quello stato pieno come una roccia in cui tutti i pensieri sono fermi e che è differente dalla veglia e dal sonno è la propria natura suprema. Come la creta nel vaso di creta il Supremo Signore, che è illimitata consapevolezza e gioia, esiste in tutte le cose non essendo separato da esse.” (Yoga Vasishta)

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USA. La marijuana… per far contento lo zio Rothschild

Scrive Antoniochedice: “Gli ultimi tre Presidenti degli Stati Uniti hanno ammesso di aver fumato Marijuana. In California c’è una maggioranza del 54% a favore della legalizzazione. Due stati: Washington e Colorado hanno già legalizzato l’uso della Marijuana ed altri sei stati americani hanno in iter un procedimento legislativo in materia (Hawaii, Maine, New Hampshire, Pennsylvania, Rhode Island e il Vermont). Il Rhode Island ha derubricato il reato. Il PEW research center, specializzato in sondaggi di ogni genere, registra la continua crescita dei favorevoli alla legalizzazione…..”

Annotazione di Giorgio Quarantotto: “Ha vinto zio Rothschild, che continua a far soldi con la droga e il cambio delle valute, diversamente dai Rockefeller che puntavano alla creazione di una moneta mondiale e al gioco degli spread.

Cambiano uonque le impostazioni della guerra e delle strategie per attuarla.
La caduta di Dominique Strauss-Kahn è il risultato di questa guerra in cui ha perso Rockefeller, la rielezione di Obama ne è la prova, e il ricambio del suo staff.
Zio Rothschild sta puntando sulla Cina e al suo riarmo, per questo ha depositato 20.000 tonnellate di oro nelle banche cinesi e non la carta straccia chiamata “dollari” a cui la Fed si era da troppo tempo abituata a stampare.

In Cina hanno vinto i “Dragoni” la nuova elite che guiderà la transizione verso un nazionalismo “virtuoso” con tanto di dottrina patriottica.

Sulla Cina si sa molto poco ed in questo video – nei primi 20 minuti – l’ex agente russo Jurgens vs Devyatov che ha lavorato presso l’ambasciata russa a Pechino nonché massimo esperto di problemi geopolitici ci spiega come stanno le cose ora con l’incoronazione del nuovo presidente-imperatore Xi Jinping
http://www.youtube.com/watch?v=mzuDCsegn-k

http://www.youtube.com/watch?v=5bOj48dNuk0

Per zio Rothschild, i soldi si fanno come sempre si è fatto: fabbricando e vendendo armi e con la Cina l’occasione è ghiotta. Ecco che la minaccia di Pyongyang torna utile anche per gli Stati Uniti interessati al rinnovo degli “utensili” di guerra. Avere un nemico fa sempre comodo al “principe” e poi l’eco dei seguaci di Bin Laden è divenuto fievole da oltre tomba..
In questo caso la minaccia non è extraterrestre e nemmeno per l’arrivo del pianeta X Nibiru..

(http://www.carbonio7.it/Ufo/alert-nibiru-e-nel-nostro-sistema-solare-la-prova-video.html)

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