Archivio di febbraio 2013

Franco Libero Manco: “La goccia d’acqua contiene tutti i segreti dell’oceano”

Non si può separare il corpo dallo spirito, come non può essere separato il fuoco dal calore, il fiore dal suo profumo. C’è chi da più importanza alla bellezza formale del fiore, chi al suo colore, chi al suo profumo. Ma la sua forma, il suo colore e la sua fragranza sono un’unica cosa: non può esistere l’una senza l’atra. L’unità è sterile, fecondo è solo il dualismo: è il contrasto, la differenza ciò che genera la vita. I valori morali, culturali, spirituali, scientifici, si arricchiscono al contatto con realtà differenti. Tutto ciò che è parziale, settoriale è per sua natura incompleto; avere una tale visione della realtà limita nella percezione delle cose, e questo genera esclusioni, razzismi, specismi, rivalità, guerre. Tutte le visioni parziali si sono rivelate tanto più perniciose quanto più avevano la presunzione di essere preminenti sulle altre.

Armonizzare le forze eterogenee nel luminoso obiettivo del bene comune, la pace, la giustizia, l’evoluzione, l’amore, la vita, questo è il primo, fondamentale scopo dell’esistenza e ciò che rende l’esistenza dell’uomo nobile e degna di essere vissuta.
Io sono ricco in virtù della presenza degli altri e delle cose che mi circondano. Se fossi solo non potrei evolvere. Ogni persona ed ogni cosa influisce sulla mia vita e contribuisce al mio arricchimento interiore per mezzo dell’esperienza che acquisisco nell’incontro. Come un uomo è tanto più padrone della sua lingua quanti più vocaboli conosce, così è tanto più ricco interiormente quante più esperienze positive della sua ha potuto contattare.

Ma io non percepisco che una piccolissima parte dell’insieme: l’insieme mi condiziona attraverso la sua unità e il suo singolo componente. Il tutto è importante perché è composto dal singolo elemento, altrimenti sarebbe come dire che è importante il mucchio non il singolo chicco di grano, la foresta non il singolo albero, il popolo non la singola persona. Il dirigente d’azienda è importante quanto la donna delle pulizie perché l’uno senza l’altro non potrebbe funzionare l’azienda. Il musicista quanto il suo strumento musicale perché l’uno senza l’altro nessun concerto potrebbe essere realizzato.

Come il contesto in influenza e condiziona il mio comportamento e la mia vita così il mio comportamento influenza e condiziona il mio prossimo, perché gli altri ed io siamo una cosa sola: siamo la folla dei viventi, siamo la vita. Se io violento o uccido qualcuno in sostanza sto violentando e uccidendo una parte di me stesso, sia perché nell’azione malvagia sto rendendo peggiore la mia coscienza e sia perché nei confronti del contesto e della vita mi esprimo in modo negativo, lesivo, disarmonico.

Non v’è pensiero o azione che non abbia i suoi effetti universali, “Non si può cogliere un fiore senza turbare le stelle”. Una buona azione influenza il mio vicino e lo induce ad essere anch’egli più disposto alla bontà e più disponibile nei confronti del suo simile. Per contro un’azione egoistica, malvagia si ripercuote negativamente non solo sulla vittima ma su tutti generando malcontento, rabbia, autodifesa e quindi disarmonia.
L’interdipendenza è la realtà a cui sono legate indissolubilmente tutte le cose: essere in sintonia con il proprio contesto aiuta al funzionamento armonico del tutto; apprezzando il valore delle diversità si apre la mente e la coscienza a considerare ogni cosa come membra dello stesso organismo, tessere del medesimo mosaico, note della stessa sinfonia: proprio per questo esiste la terra e l’universo.

Franco Libero Manco

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Sistema usuraio al potere… ovvero come la creazione del debito attraverso l’imposizione di interesse rende possibile la conquista del mondo da parte di una minoranza

E’ impossibile capire il sistema bancario mondiale se non si tiene conto dei retroscena. Ciò non si insegna a scuola e nessun economista in giacca e cravatta, né alcun corrispondente del telegiornale, vi dirà mai la verità in proposito. Alcuni di loro non sanno quello che sta succedendo perché sono stati programmati dal sistema dell’istruzione a credere in assurdità, mentre altri semplicemente non vogliono che sappiate. I fondamenti della manipolazione che mira alla creazione di un governo, un esercito, una banca e una valuta mondiali si basano su quella truffa clamorosa che chiamiamo sistema bancario. Una volta che la gente capisce come questo funziona, si rende conto facilmente di come pochi possano controllare la vita di tutti gli altri.

Alle banche viene dato il potere di “creare” denaro, il che significa “creare” denaro che non esiste, noto come credito. Questo non gli costa niente, ma dal momento in cui questo credito viene fatto teoricamente esistere, le banche possono cominciare a caricarlo di interessi. E’ questo il sistema che controlla la vita di tutti. Ma va anche oltre. Quando prendi un prestito, la banca “crea” il credito pari all’ammontare del prestito richiesto, diciamo 20.000 sterline.

Anche se solo in teoria, questo è comunque denaro “nuovo”. Ma tu non rimborserai solo 20.000 sterline, perché sopra quel prestito dovrai pagare gli interessi. L’interesse non è stato “creato” dalla banca, ma deve comunque essere ricavato da qualche parte. Da dove allora?
Dalla ricchezza e dal credito che già circola nel mondo.

In questo modo, fin dalle sue origini, questo folle sistema bancario risucchia la vera ricchezza del pianeta sotto forma di interesse relativo ad ogni prestito concesso a persona, azienda o governo.

Questo ha inoltre consentito alle banche di prestare denaro non esistente in quantità ancora maggiore e di far sprofondare sempre di più nel debito il mondo. La ricchezza accumulata e la capacità di concedere crediti supera ogni immaginazione, ed è assai superiore a quella degli Stati Uniti, il paese più ricco della Terra. In realtà, le banche possiedono gli Stati Uniti, così come possiedono quasi tutti i paesi del mondo. I banchieri hanno usato questa ricchezza e questa montagna di crediti per comprare e controllare le compagnie petrolifere globali, le multinazionali di ogni genere, i media, le industrie di armamenti, le aziende farmaceutiche, i politici, i “consiglieri” politici e praticamente tutto quello che gli serve per controllare il mondo. Le stesse poche persone e famiglie possiedono tutto! Nascondono questa verità dietro le organizzazioni di facciata, un insieme di aziende con i loro direttori burattini, e il loro desiderio di rimanere nell’ombra viene assolutamente rispettato da patetici mezzi di informazione e dal sistema dell’istruzione. Solo i Rockefeller e i Rothschild controllano una rete incredibile di banche, compagnie petrolifere, multinazionali, compagnie aeree e numerose altre organizzazioni.

La Chase Manhattan Bank dei Rockefeller/Rothschild ha di per sé abbastanza potere da scatenare, volendo, il panico finanziario globale. Nel 1995 la Chase si è fusa con la Chemical Bank che aveva già assorbito la Manufactures Hanover. Questa concentrazione di potere è incredibile. Ma i veri controllori di questi imperi vengono celati al pubblico grazie a uomini ombra, trust, fondazioni e compagnie. L’abilità dei Rockefeller di nascondere il loro reale potere è fenomenale. Ma con i Rothschild tale abilità sfiora il genio. In particolare è dalla Seconda Guerra Mondiale che essi cercano di promuovere l’immagine di un potere il declino che opera fuori della grande lega. Sciocchezze. Sono loro la grande lega insieme ad altri elementi dell’Elite Globale.

Controllando la creazione del credito, i banchieri possono provocare boom o crolli economici, sia a livello nazionale che internazionale, ogni volta che vogliono realizzare le proprie ambizioni. Una depressione economica non è causata da un crollo nella domanda di beni e servizi. Non è la gente a decidere che alcuni servizi o alcuni prodotti non servono più. La depressione economica si viene a creare quando non ci sono in circolazione abbastanza pezzi di carta e “denaro” elettronico con cui pagare quelle merci e quei servizi. E chi controlla l’ammontare di credito monetario in circolazione? Le banche. Se vogliamo causare una depressione per un secondo fine, come nella Germania e negli Stati Uniti prima della guerra, esse adottano misure per ridurre l’ammontare del denaro in circolazione. Riducono il numero di prestiti concessi e alzano i tassi di interesse.

Ciò è estremamente vantaggioso per le banche più grandi. La gente infatti deve continuare a pagare gli interessi sui prestiti prima dell’architettato collasso economico e se viene meno a questi pagamenti, le banche le sottraggono i suoi beni e aumentano nell’ordine di centinaia di migliaia il numero di fattorie, aziende e case di loro proprietà. Durante una depressione con ogni pagamento di interesse da parte di chi continua a rimborsare i propri prestiti sempre più denaro viene tolto dalla circolazione senza essere rimesso nel ciclo economico, e ciò contribuisce ad aggravare la crisi.

Questo processo di riduzione del denaro in circolazione che causa la depressione economica si può osservare in ogni momento. Gli economisti e i loro tirapiedi, i politici e i giornalisti economici, definiscono tutto questo come parte del “ciclo economico”. Fandonie.

La terribile depressione degli anni Trenta, in cui morirono di fame uomini, donne e bambini in un mondo di abbondanza, fu causata dal fatto che le banche ritirarono il denaro dalla circolazione,rifiutando di concedere prestiti. Non è che la gente non volesse mangiare; semplicemente non poteva permettersi di comprare cibo, perché il denaro era stato intenzionalmente ritirato dalla circolazione. Ma chi fu “addentro alle segrete cose” può riassumere meglio di me la situazione che sono andato delineando. Ecco ciò che disse a questo proposito Robert H. Hemphill, un dirigente della Banca della Riserva Federale di Atlanta:

“E’ un pensiero sconcertante. Dipendiamo totalmente dalle banche commerciali. Qualcuno deve prendere in prestito ogni dollaro che è in circolazione, contante o credito. Se le banche creano denaro sintetico in grande quantità noi siamo ricchi, altrimenti moriamo di fame. Siamo assolutamente privi di un sistema finanziario permanente. Quando si arriva ad avere un quadro completo della situazione, la tragica assurdità della nostra situazione disperata sembra quasi incredibile, ma di fatto è così. E’ la materia più importante su cui dovrebbe investigare e riflettere le persone intelligenti. E’ così che la nostra attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non si arrivi a una maggiore comprensione del fenomeno e non si adottino al più presto le misure necessarie”.

Non c’erano soldi, si disse alla gente, per costruire le case e sfamare la popolazione. Ma improvvisamente, quando per l’Elite Globale giunse il momento di fare la guerra, ecco che il denaro a disposizione per finanziare Hitler, il Giappone e lo sforzo bellico degli Stati Uniti divenne illimitato. Si sente spesso dire dalla gente che il denaro per fare le guerre non manca mai. Certo che non manca, perché i banchieri che controllano il sistema economico mondiale vogliono quelle guerre. Non vogliono che la gente abbia delle belle case e la pancia piena e riceva un’istruzione appropriata, perché poi diventerebbe assai più difficile da controllare. Non fu la tanto strombazzata politica del “Nuovo Corso” di Franklin Roosevelt a porre fine alla depressione degli anni Trenta, ma furono le banche che rimisero in circolazione il denaro per finanziare la guerra che stavano creando. Ecco la verità riguardo alla vita sulla Terra:

Il freddo, la fame, la mancanza di un’abitazione o l’indigenza non sono in nessun caso inevitabili. Tutte queste cose sono causate dalla mancanza di quei pezzi di carta e numeri elettroni che chiamiamo denaro e dagli interessi che su di esso vengono imposti. Potremmo cambiare questa situazione oggi stesso se solo volessimo.

A controllare il sistema finanziario mondiale e il succedersi di boom e crisi economiche sono solo tredici persone, i membri della Commissione bancaria internazionale di Ginevra, in Svizzera, fondata da David Rockfeller, su incarico dell’Elite, nel 1972. La Commissione è composta da due membri rispettivamente della Riserva Federale statunitense, della Banca d’Inghilterra, delle banche centrali di Germania, Francia e Svizzera, e di un solo membro delle banche centrali di Olanda, Austria e Scandinavia. Ha la sua agenzia di servizi segreti nota come “Four-I” (quattro I), l’International Intelligence Information Institute. Questa elite delle banche è controllata da famiglie come i Rothschild, i Rockefeller, i Bilt e i Goldberg. Legata alla Commissione è la Banca dei Regolamenti Internazionali, anch’essa con sede in Svizzera. Contribuisce a coordinare le
politiche della banche centrali nazionali, come fa negli Stati Uniti la Riserva Federale, il cartello di banche private che decide i tassi economici e di interesse americani, senza curarsi minimamente dell’opinione di quei burattini dei presidenti e dei politici.

La maggior parte degli americani non si rendono neanche conto che la Riserva Federale è un’organizzazione privata.

Essi credono:

a) che il governo non possa essere così stupido o corrotto da permettere a un cartello di banche private di governare il paese (sbagliato!) o

b) che la parola “federale” significa che essa fa parte del governo (ugualmente sbagliato!).
Nel Regno Unito, ci viene venduta l’illusione che la Banca d’Inghilterra sia nazionalizzata e quindi sotto il controllo del governo. La Banca d’Inghilterra è uno dei punti focali della rete finanziaria dell’Elite, ed ha continuato ad essere controllata dall’Elite dopo che è stata nazionalizzata dal Governo laburista del dopoguerra, diventando una banca privata non ufficiale.

L’intero castello di carte e il controllo della razza umana si basa sull’imposizione di interessi sul denaro. La questione dell’interesse è cruciale. Non c’è niente di male nel denaro se esso viene usato solo come strumento di scambio per beni e servizi. E’ quando si cominciano a imporre interessi sul denaro, la maggior parte del quale non esiste nemmeno materialmente, che sorgono enormi pericoli. A quel punto si può ricavare più denaro solo manipolando pezzi di carta e numeri elettronici di quanto se ne possa ricavare producendo beni essenziali e servizi che rispondono alle esigenze della gente. Con l’imposizione di interessi, il denaro insegue quelli che ce l’hanno già e ignora chi non ne ha. Le abissali divisioni sociali e finanziarie del mondo sono provocate dall’imposizione di interesse sul denaro. La produzione viene modificata sulla base dell’avidità e non della domanda, e i ricchi si arricchiscono, mentre i poveri si impoveriscono. Spesso non è il costo di una casa che impedisce alla gente di comprarla, ma il fatto che ne dobbiamo comprare tre o quattro per averne una!

Non c’è alcuna ragione per cui un governo non possa stamparsi i suoi soldi privi di interesse e prestarli, senza gravarli d’interesse alla popolazione affinché si compri una casa, magari con una piccola tassa una-tantum per coprire i costi di amministrazione. L’unica cosa che frena questa soluzione è la mancanza di volontà da parte dei politici appartenenti a tutti i partiti, controllati direttamente dall’Elite o dai suoi manipolatori economici. Pensate a come le tasse potrebbero essere drasticamente ridotte, o addirittura abolite,se i nostri governi – in altre parole, la gente – non dovessero rimborsare cifre stratosferiche sotto forma di interessi su denaro “preso in prestito” dalle banche. Un amico che lavora nel settore finanziario mi ha detto che per ogni sterlina o dollaro esistente in contante, ne esistono (o meglio non esistono!) altri 30 milioni sotto forma di “credito” elettronico.

Il pastore Sheldon Emery ha descritto molto bene questo sistema di creazione del debito da parte del governo nel suo libro, Billions For The Banks, Debts For The People:
“Il governo federale, avendo speso più di quanto ha incassato dai suoi cittadini in termini di tasse, ha bisogno, mettiamo, di 1 miliardo di dollari. Dal momento che non ha i soldi (il Congresso ha rinunciato alla sua facoltà di “crearlo”), il governo deve andare a chiedere ai “creatori” 1 miliardo di dollari. Ma la Riserva Federale, una compagnia privata, non concede denaro tanto facilmente! I banchieri sono disposti a consegnare 1 miliardo in contanti o sotto forma di credito al governo federale solo se quest’ultimo lo rimborserà con gli interessi! Così il Congresso autorizza il Ministero del Tesoro a stampare 1 miliardo di dollari in buoni del tesoro, che vengono poi consegnati ai banchieri della Riserva Federale. La Riserva Federale paga il costo della stampa del miliardo di dollari (circa 1.000 dollari) e lo consegna al governo, il quale lo usa per pagare le sue obbligazioni. Quali sono i risultati di questa fantastica transazione? Beh, 1 miliardo di dollari va a sanare le fatture del governo, ma il governo ha ora indebitato la gente nei confronti delle banche per una cifra pari agli interessi imposti su 1 miliardo di dollari! Decine di migliaia di simili transazioni sono avvenute dal 1913 [quando la Riserva Federale è stata creata] cosicché negli anno Ottanta, il governo statunitense si è indebitato nei confronti dei banchieri per più di 1 miliardo di miliardi di dollari, su cui la gente paga più di 100 miliardi di dollari all’anno di interesse senza alcuna speranza di riuscire a rimborsare il capitale… [Oggi le cifre sono molto più alte]…

Probabilmente i nostri figli e le generazioni future continueranno a pagare per l’eternità! Voi dite, “E’ terribile!” Si, lo è, ma vi abbiamo mostrato solo una parte di questa sordida storia. All’interno di questo scellerato sistema, quei buoni del tesoro sono ora diventati “patrimonio” delle banche del Sistema della “riserva” per “creare” ulteriore “credito” da dare in prestito. Gli attuali fabbisogni di “riserve” gli permettono di usare quel miliardo di dollari in buoni del tesoro per “creare” 15 miliardi in nuovo “credito” da prestare agli Stati, ai Comuni, ai privati e alle aziende. Oltre all’originale miliardo di dollari, essi potrebbero avere 16 miliardi di “credito creato” dal pagamento degli interessi sui prestiti, mentre l’unico costo da loro sostenuto equivale ai 1.000 dollari della stampa del miliardo originale! Dal momento che il Congresso statunitense non emette denaro costituzionale dal 1863, se la gente vuole avere i soldi sufficienti a portare avanti attività commerciali, è obbligata a prendere in prestito il “credito creato” dai banchieri del monopolio e a pagare loro interessi da usura!”

Il termine “denaro costituzionale” allude alla Costituzione degli Stati Uniti, che afferma: “Il Congresso avrà il potere di coniare il denaro e regolarne il valore”.

Purtroppo, vuoi per caso o di proposito, essa non dice che il Congresso avrà sempre il potere di coniare denaro e regolarne il valore, e che nessun altro potrà fare queste cose. Le conseguenze di ciò sono state abbastanza spaventose per l’America e per il mondo: nel 1910, il debito federale era solo di 1 miliardo, o 12,40 dollari a persone. I debiti statali e locali erano molto ridotti o inesistenti; nel 1920, solo sette anni dopo che la Riserva Federale era stata fondata, il debito del governo statunitense ammontava a 24 miliardi di dollari, 228 dollari per ogni cittadino; nel 1960, il debito nazionale era di 284 miliardi di dollari o 1.575 dollari a testa; nel 1981, il debito salì a un miliardo di miliardi di dollari e da allora è andato aumentando sempre più. Se gli Stati Uniti nella loro interezza venissero ceduti ai banchieri come risarcimento dei debiti, ci vorrebbero ancora due, forse tre America per saldare completamente i debiti! Non fu senza ragione che Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori, disse:
<>.

Dopo gli anni Sessanta, il governo del Regno Unito pagava ogni anno 1 miliardo di sterline di interesse sui prestiti. Nel 1993 la cifra era salita a 24,5 miliardi. Il governo aveva preso dei prestiti per pagare gli interessi sui prestiti mentre il capitale non era ancora stato rimborsato.
Confrontate quei 24,5 miliardi di sterline spese per pagare gli interessi con i 33 miliardi spesi quell’anno per la sanità e gli 11 miliardi che sono andati all’istruzione. Non lamentatevi se mancano i libri scolastici o se gli edifici vanno a pezzi. I banchieri devono pur mangiare, no?

La creazione del debito attraverso l’imposizione di interesse rende anche possibile la conquista del mondo da parte di una minoranza. I banchieri possono accumulare o manipolare affari concedendo o rifiutando prestiti.
Un tipico scenario si verifica con lo sviluppo dell’agricoltura e l’allevamento basata su grandi aziende, che utilizzano tecniche industriali, insetticidi, erbicidi, fertilizzati chimici e con le multinazionali che utilizzano OGM.
Ci viene raccontato che tali aziende assicurerebbero profitti più alti, in realtà è vero il contrario: sono le piccole aziende che utilizzano le tecniche della bioagricoltura a generare maggiori profitti.

Nonostante questo, succede che la produzione agricola è quasi tutta effettuate dalle prime aziende, perché le banche elargiscono in abbondanza crediti alle prime, mentre li rifiutano alle seconde. Non bisogna farsi impressionare dalla capacità di creare profitto delle multinazionali: in realtà, una tipica multinazionale, di solito fa profitti intorno al 2-3% del fatturato, ma richiede ogni anno nuovi investimenti per circa il doppio. Quindi le multinazionali possono affermarsi e svilupparsi solo se sono finanziate dalle banche, in caso contrario fallirebbero nel giro di qualche anno.

Un altro scenario di conquista è quello in cui i banchieri dell’Elite, tutti insieme, rifiutano prestiti a una particolare azienda o compagnia multinazionale. Questo riduce il suo valore in borsa.

A questo punto, quando il prezzo delle sue azioni in borsa precipita, i banchieri comprano grossi blocchi di azioni a prezzi stracciati. Poi cambiano improvvisamente idea e concedono il prestito, aumentando così il valore delle azioni dell’azienda. Allora le banche o vendono le azioni realizzando un buon profitto, o rinsaldano il loro controllo sul consiglio d’amministrazione di quell’azienda.

Cosa fanno le banche una volta acquistato il controllo? Si assicurano che l’azienda prenda sempre più prestiti dalle banche finché viene sommersa dal debito al punto tale che le banche possiedono tutto.

E’ così che le stesse poche persone hanno finito per possedere tutte le maggiori aziende, i media e così via. Una volta acquisito il controllo dei media, è stato facile, nascondere la verità alla gente e propinarci le menzogne necessarie a fuorviarci e a confondersi.

Niente migliorerebbe le condizioni di vita della gente più velocemente della fine dell’imposizione di interessi sul denaro e della ripresa da parte dei governi della stampa del proprio denaro privo di interesse.

Il Presidente Abraham Lincoln si mosse in questo senso creando le banconote “greenbacks”, ma venne ucciso poco dopo, nel 1865, da John Wilkes Booth, un presunto agente della casa Rothschild. Anche il Presidente John F. Kennedy propose la stessa soluzione e alcune delle sue banconote prive di interesse sono ancora in circolazione. Ma fu ucciso dall’Elite a Dallas, in Texas, nel 1963.

(Fonte: www.informationguerrilla.org)

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Dall’infanzia all’eternità… come la memoria biologica influisce sul pensiero

Alcune vicende –non vicende che mi stanno capitando in questi giorni mi avevano già fatto venire voglia di mettere su carta, come su un diario, alcune parole, che cercheranno di rappresentare delle impressioni e che forse serviranno a chiarire nella mia mente e nel mio cuore, una visione. Sì, perché sempre di “visione” si tratta; assolutamente non credo di vedere e rappresentare una “realtà”. Non mi ricordo più chi diceva, forse lo hanno detto in molti santi ed anche il fisico Einstein, che l’ “osservatore” fa sempre parte dell’evento e l’osservazione non è mai un’azione neutra ma ha un ruolo fondamentale nella manifestazione.
Ecco, mi sono già persa, penso di dire una cosa, e mentre la scrivo o cerco di scriverla, ne viene fuori un’altra….
Un altro flash che ho vissuto poco fa e che assieme ai pensieri precedenti mi ha fatto decidere di scrivere è stata l’immagine di me bambina, di ritorno da scuola, davanti al negozio di fiori, quasi arrivata al portone di casa, a Roma, in Via Luigi Ronzoni 41, che penso: “Preferisco gli animali alle persone… sono molto più semplici da capire, non ti deludono, non ti tradiscono e non ti abbandonano mai. Non c’è bisogno con loro di essere simpatici e intelligenti, puoi essere quello che sei”.
Chissà quali grosse delusioni aveva subito quella bambina, nella sua delicata sensibilità, forse una madre un po’ distratta ed incapace di attenzioni adeguate (ma quand’è adeguata l’attenzione di una madre?), forse un’amichetta troppo superficiale che non soddisfaceva la sua necessità di andare in profondità, forse un’altra amichetta troppo “avanti” invece, per il suo livello di crescita e da cui fu presto trascurata ed abbandonata…
Oltre all’amore per la natura fu quella predizione per –come dicono gli animalisti- gli “animali non umani” a farmi scegliere in seguito il mio corso di studi.
Cos’è che spinge rispettivamente l’uomo e gli animali a fare quello che fanno, ad essere come sono? Di un animale si può forse dire che sia “buono” oppure “cattivo”? Sicuramente no, l’animale è puro istinto e se, disgraziatamente compie un atto dannoso per qualche altro essere vivente, lo fa unicamente seguendo uno stimolo e non certo per calcolo o per ottenere un risultato, con un fine “altro” diverso da quello di coprire la necessità del momento.
L’essere umano invece, me compresa, tranne che in alcuni casi e situazioni alquanto eccezionali, agisce spesso per raggiungere un obiettivo che a volte può anche non essere chiaro allo stesso individuo. Ci si potrebbe chiedere “cosa c’è di male ad avere un obiettivo?”. Avere uno scopo più o meno importante e difficile da raggiungere si dice sia stata la spinta che ha fatto progredire l’umanità (“volli… volli, fortissimamente volli” – Ugo Foscolo). Ad esempio: raggiungere un benessere psicofisico, soddisfare un semplice desiderio, ottenere una sicurezza materiale nella vita, instaurare un rapporto appagante, fino al perseguimento di fini politici, sociali o religiosi che a loro volta ci diano il piacere di sentire che stiamo facendo il “bene” (obiettivo questo molto sottile). A volte, pur che l’agire sembra indirizzato ad uno scopo comune, in realtà viene perseguito un vantaggio personale…. E questo è l’aspetto più subdolo (talvolta incoscio).
Che fare una volta che si è percepito questo? Ed è quel che mi son chiesta io arrivata a questo punto…. Guardare fuori dalla finestra, vedere che oggi è nuvolo e nebbioso, ma domani forse ci sarà il sole, così come c’era ieri. E sentire che tutto ciò non ha importanza, che le buone maniere e l’educazione non hanno importanza e non devono condizionare il nostro esistere e che meno tutto ciò ha importanza e più nitida sarà la nostra visione del film che stiamo vivendo, interpretando così la parte che ci compete al nostro meglio, qui ed ora.

Caterina Regazzi

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Cave Grillo e cave poteri economici occulti … insomma cava che ti scava gli altarini vengono fuori

Ciao Paolo D’Arpini, ieri ho visto un video YouTube, anzi due, della Casaleggio Associati, i tirafili di Beppe Grillo, Erano molto accattivanti, come sempre succede quando si deve nascondere un’inchiappettatura.

Infatti parlano del bel futuro che ci attende da qui a 1, 2 … 50 anni (come già detto, il Potere pianifica 50 anni in avanti, altro che i piani quinquennali nostrani !). Bellissimo, si potrebbe dire. PACE, ARMONIA, LAVORO (poco) e DIVERTIMENTO (tanto) per tutti.

CHIUNQUE potrà diventare capo di quel Governo Mondiale e terrà tutto sotto controllo grazie ai sistemi informatici. Si andrà IN VACANZA TUTTI, senza più distinzione fra poveri o ricchi, infatti le visite ai musei, le escursioni turistiche nella Natura ecc. saranno virtuali, quindi non occorrerà comprare biglietti aerei, ma solo collegarsi al PC o come si chiamerà a quel tempo.

E poi GRAN FINALE….. un bel triangolo raggiato e con un occhio dentro: l’occhio che tutto vede di Satana, il dio dei massoni, delle religioni, dei potenti, dei grandi industriali e economisti, nonché dei faccendieri e dei “mafiosi”. Come tempo fa avevo già avuto occasione di dire, i 5 pentacoli (stella a 5 punte) del Mov. 5 Stelle la dice lunga su cosa ci porterà una volta che dovesse andare a governare. Con questo non dico che

Grillo è malvagio, magari è solo un credulone. Perciò, visto che lo voterò perché è l’unica novità che potrebbe raggiungere la maggioranza, nel mare di cacca che sono i partiti più grossi e i piccoli non riuscirebbero a smuovere niente, invito tutti a vigilare che le promesse siano rispettate e a non far prendere la mano ai burattinai, a nostro svantaggio.

Scopo del M5S ? Distruggere i partiti, primo, e, secondo, dare al popolo la falsa credenza che sarà lui a decidere di se stesso, dopo una III guerra mondiale estenuante di 20 anni, proprio quello che il NWO vuole.

Ahhhhhh, Casaleggio lavorava in o per la Olivetti, dei fratelli De Benedetti, dei quali uno appare e l’altro è uno dei tirafili della politica italiana e dai quali ha probabilmente avuto il mandato di arruolare Grillo.

Marco Bracci

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Articolo, forse collegato, sul futuro prossimo dell’Italia:

Circa ormai 3 anni fa avevo incominciato il mio blog “lettera da atene” (http://www.letteradaatene.blogspot.com/) per informare in tempo reale gli italiani sulla situazione greca,ma anche come risposta a quei giornalisti , di LA7, Rainews, Rai3, Canale5 ecc. che dall’Italia si precipitavano ad esaminare il fenomeno Grecia e in diverse interviste continuavano a chiedermi se i greci avevano vissuto al di sopra delle loro possibilità.

La mia risposta, sempre la stessa, era che questo fango, programmato, che si gettava sui poveri greci, prima o poi sarebbe schizzato anche in Italia. Per di più affermavo, che la Grecia era usata come cavia in Europa, per poi applicare le stessa purga sociale agli altri popoli del sud Europa.
Da allora in Grecia sono cambiati 3 governi con diversi cosiddetti memorandum che hanno messo un cappio alla popolazione greca che non gli permette più di respirare.

1) Quali sono le condizioni della Grecia ora, come il Paese sta affrontando e vivendo la crisi?
Nella mia premessa ho già descritto la tragica situazione. Il Paese e’ stremato e la crisi la gente, la sta’ vivendo con molta frustrazione.Non passa giorno che non si parli di nuove tasse,nuovi aumenti alla luce,al gas ,alle bollette in generale.La salatissima patrimoniale sulle abitazioni e gli immobili in generale ,incassata tramite la bolletta della corrente ,ha prodotto un effetto devastante sulle classe sociali piu’ abiette.Molte famiglie si sono viste tagliare la luce!

2 Quali sono le categorie più colpite e quali sono i numeri tra disoccupazione e crollo delle imprese?
Le categorie più colpite sono gli anziani,i pensionati,e i disabili.
Ma una nuova indecente tassa rivolta alle famiglie piu’ numerose e con molti figli ,ha colpito come una scure questi nuclei famigliari, perche’ il governo ritiene che piu’ figli costituiscano un maggiore reddito! La disoccupazione e’ a livelli record. Stiamo intorno al milione e mezzo,dichiarato.In ogni famiglia c’e’ ormai almeno un disoccupato. Per le imprese,nonostante anche qui gli stipendi siano a livelli bulgari,quelle rimaste aperte ancora, o licenziano o non assumono più personale.

3) Come vivono le famiglie questo momento?
Le famiglie,soprattutto quelle giovani vivono questo momento con un forte pessimismo e sfiducia per il futuro.

4) Come viene percepita la crisi?
La crisil,iniziata appena finite le bellissime Olimpiadi del 2004,(costate circa 50 miliardi di euro) viene percepita come una conseguenza di una cattiva amministrazione dei passati governi di sinistra (Pasok) o di destra (Nea Democratia) che hanno fatto in modo che il debito pubblico arrivasse a livelli di non ritorno.

5) Come stanno cercando di reagire ed agire le istituzioni?
Le Istituzioni cercano di reagire solamente promettendo alla gente che i forti sacrifici imposti servono per la salvezza della nazione.
Poco o niente si fa’ per la ripresa economica.

6) L’atteggiamento della UE nei confronti di Grecia, Italia, Spagna?
La UE ,anche se apparentemente sembra aiutare questi popoli,in effetti tramite prestiti e conseguenti interessi non fa’ che fare aumentare il debito pubblico che viene riversato sulle fasce piu’ deboli delle popolazioni.mentre lo sviluppo viene rimandato alle calende greche.

7) Cosa ne pensa dell’Europa e della UE?
L’Europa allo stato dei fatti e’ solo un unione monetaria a vantaggio di pochi,e in effetti non c’e’ ancora una vera unione di popoli.

8) Quali passi ritiene siano da farsi?
Se si vuole restare in Europa si devono fare al piu’ presto gli Stati Uniti d’Europa,e rivedere o abrogare molte leggi europee che ne stanno provocando lo sgretolamento sociale.

9) Lista Monti e ritorno di Berlusconi?
Dal prof.Monti mi sarei aspettato almeno piu’ coerenza su quello che diceva qualche mese fa’.Entrando con una lista elettorale e con un simbolo riportante a grosse lettere il suo nome e’ sceso allo stesso livello di partiti italiani che hanno rovinato l’Italia.
Per Berlusconi,sono sempre stato convinto,che piu’ si continua a parlare di lui,bene o male,si fa’ solo il suo gioco,e i fatti lo dimostrano.

10)j Come viene percepito il fenomeno Grillo
Il fenomeno Grillo e’ una grossa cassa di risonanza di tutti i mali della politica italiana, e non solo.
Io lo seguo dalla sua nascita,ma soprattutto seguo i grillini,in particolare quelli di Roma che e’ la mia citta’ di origine.

Angelo Saracini – il mio blog personale
http://www.angelosaracini.blogspot.com/

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Afrikaner come gli ebrei.. o come i palestinesi? Storia di oppressi ed oppressori

Il paragone Afrikaner/ebrei sionisti-razzisti è per molti versi sballato e ingiusto – nei confronti degli Afrikaner.

Ecco le date rispettive: 1652 (insediamento degli olandesi nell’Africa del Sud), 1948 (fondazione dell’entità sionista). Da una parte 342 anni (il dominio dei bianchi finì nel 1994), dall’altra 65. Il primo arco temporale comportava e giustificava un eventuale jus soli (accanto a quello dei nativi) secondo il concetto insuperato della giustizia romana, tenendo in considerazione il fatto che i boeri 1) furono grandi lavoratori e amanti della terra in cui erano emigrati; 2) all’inizio della loro impresa “riuscirono a stabilire rapporti pacifici con le popolazioni locali” (http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_Capo_di_Buona_Speranza); 3) lottarono da eroi contro i peggiori imperialisti del mondo, quelli albionici al compasso e cazzuola; 4) contribuirono enormemente allo sviluppo del Sudafrica? Credo proprio di sì. D’altronde gli Afrikaner, neppure nel periodo più buio del loro percorso, durante l’apartheid (istituito formalmente proprio nell’infausto 1948), concepirono, né, tanto meno, attuarono una politica di espulsione e pulizia etnica. Tattica-strategia genocidaria che viceversa connota la storia dell’entità sin dalla sua origine. Si ascoltino le parole del sudafricano John Dugard (v. http://en.wikipedia.org/wiki/John_Dugard), professore universitario di diritto internazionale e relatore speciale dell’ONU sui diritti umani nella Palestina occupata:

“Dunque, qual è la differenza principale? La differenza principale che riscontro tra il sistema di apartheid sudafricano e quello che prevale nei Territori palestinesi Occupati è che in Sud Africa il regime era più onesto. Avevamo un sistema legale rigido, che prescriveva con grande esattezza come dovesse avvenire la discriminazione, e come implementarla. C’era un’ossessione per i dettagli e la legalità, in un modo molto simile a come avveniva nella Germania nazista. Nel caso di Israele, lo si nasconde. C’è una bellissima storia narrata da Shulamit Aloni, ex ministro dell’Istruzione in Israele, di un confronto con un soldato dell’IDF (letteralmente: Forze Israeliane di Difesa) mentre arrestava un palestinese e gli confiscava la carta [di identità], perché aveva guidato su una strada riservata ai coloni.

Lei aveva obiettato: ‘Ma come può sapere che questa è una strada ad uso esclusivo dei coloni? Non vi è indicato in alcun modo’. E lui: ‘Certo che i palestinesi lo sanno, o che dovrebbero saperlo’. Aveva aggiunto: ‘Cosa vuole che facciamo? Vuole che mettiamo cartelli ad indicare ’solo palestinesi’, ’solo coloni’? In modo che tutti dicano che siamo uno stato di apartheid come il Sud Africa?’ [Cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/70406] Così, c’è questo nascondere la discriminazione; esistono quindi differenze.

Immagino che mi chiederete qual è il regime peggiore. Come bianco sudafricano, trovo difficile rispondere: pur avendo vissuto in Sud Africa per tutto il periodo dell’apartheid, non ero ovviamente soggetto alle leggi discriminatorie, rivolte e dirette contro i neri. Ma quel che è interessante è che ogni nero sudafricano che aveva visto i territori palestinesi e a cui ho parlato era inorridito; hanno tutti sostenuto senza esitare che il sistema adottato in Palestina è peggiore. E questo per un certo numero di motivi.

Prima di tutto credo che si possa dire che vi sono caratteristiche del regime israeliano nei territori occupati che ai sudafricani erano sconosciute. Non abbiamo mai avuto un muro a separare i neri dai bianchi. So che viene chiamato il Muro dell’apartheid, ma è davvero un termine improprio: in Sud Africa non c’era alcun muro di quel genere. E, come ho detto, non vi erano strade separate. Queste sono caratteristiche nuove, proprie del regime di apartheid israeliano.

In secondo luogo, le imposizioni sono molto più rigide. In Cisgiordania, per non parlare di Gaza, ci sono ripetute incursioni militari. Gaza tende ad attirare una maggiore attenzione, ma vi sono in Cisgiordania continui raid condotti dalle forze dell’IDF; si compiono arresti, si spara ai palestinesi e li si uccidono. Quello che è interessante è che in Sud Africa gli attivisti politici erano processati dai tribunali penali regolari del territorio, con dibattimenti pubblici. In Israele, invece, i palestinesi sono processati da tribunali militari, basati su norme e regolamenti di emergenza ereditati dai britannici, che non sono tribunali in senso proprio.

Forse la differenza più importante è che l’apartheid israeliano non ha caratteristiche positive. Il regime di apartheid sudafricano aveva davvero provato a pacificare la maggioranza nera offrendo benefici materiali. Così, erano state costruite scuole e università; il regime aveva costruito anche ospedali e ambulatori. Nelle aree nere erano state costruite fabbriche speciali, per incoraggiare gli operai a lavorare nelle zone africane. Così vi era un aspetto molto positivo dell’ordinamento dell’apartheid, anche se solo materialistico. Invece, nei Territori Occupati, Israele praticamente non contribuisce affatto ad assistere la popolazione palestinese: lascia tutto alla comunità dei donatori. Naturalmente questo solleva il problema, dibattuto molto vigorosamente in Palestina, se sia saggio che i Paesi donatori tolgano ad Israele le castagne dal fuoco; se non sia meglio ritirarsi, lasciando che tutto il mondo veda la cattiveria degli israeliani in Palestina. Ma è una questione separata.

Vorrei concludere commentando sulla reazione della comunità internazionale, perché qui c’è un’altra grande differenza. Vi ricorderete che il regime di apartheid era vituperato internazionalmente, negli Stati Uniti, nell’Occidente e in tutto il mondo. Gli Stati avevano applicato sanzioni al regime d’apartheid. Le Nazioni Unite erano attive, pure imponendo alcune sanzioni al Sud Africa. La comunità internazionale considerava l’apartheid un regime illegale, ritenendo che si dovesse fare di tutto per sbarazzarsene. Invece, nel caso di Israele, sebbene vi siano serie e palesi violazioni del diritto internazionale, sappiamo che i Paesi occidentali o la comunità internazionale non prendono alcuna iniziativa. Sappiamo tutti qual è il motivo. Posso supporre che diciate che, in ultima analisi, negli Stati Uniti è la forza dell’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) e la lobby evangelica; penso però che in Occidente, in genere, sia il senso di colpa per lo sterminio egli ebrei, come se ne fossero responsabili i palestinesi anziché l’Europa. E così vediamo applicare nei confronti di Israele la politica ‘due pesi, due misure’. Secondo me, questo ha gravi implicazioni per il futuro. Si possono comprendere le affermazioni del Presidente [sudanese], [Omar] al-Bashir: ‘Va bene sottopormi a un mandato d’arresto, ma che dire di Gaza?’ Ed è l’appello che si ode ripetutamente, nel mondo in via di sviluppo. Ci si chiede di agire contro il Sudan, lo Zimbabwe e Burma, per le violazioni dei diritti umani, ed io ritengo che lo si debba fare. Ma i Paesi in via di sviluppo hanno replicato: ‘Perché dobbiamo intraprendere delle azioni contro questi Stati, quando voi stessi siete impegnati a difendere Israele’.” (Cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/70407)

Joe Fallisi

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