Archivio di luglio 2012

Creazione di batteri killer, ricerca genetica deviata, OGM… Unica via d’uscita è l’agricoltura biologica naturale

Lunario Paolo D'Arpini 31 luglio 2012

Batterio killer, OGM e biologico

L’epidemia da Escherichia coli, causata dal ceppo O104:H4, scoppiò in Germania nella primavera
del 2011 e dal 2 maggio al 14 giugno ci furono 3.332 pazienti, di cui il 95% tedeschi, con 36 morti e
casi anche in USA e Canada. In Germania, circa 100 pazienti accusarono danni ai reni, con alcuni
trapianti e dialisi per il resto della loro vita.

Le notizie sulla fonte d’infezione da E. coli non sono state mai chiare. In un primo momento
furono accusati pomodori, cetrioli e lattuga, poi i germogli di soia, ma anche di ravanello e
lenticchia. In seguito, furono accusati anche altri prodotti, inclusa frutta e carne (hamburger e
polpette). Tutte notizie smentite, una dopo l’altra. Quando le autorità tedesche dissero che
l’epidemia era stata causata dal consumo di germogli prodotti da un’azienda agricola biologica,
anche Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, di Milano,
provò ad accusare l’agricoltura biologica. In una notizia ANSA – Berlino, 28 giugno 2011 – si
legge: Il bilancio delle vittime dell’epidemia di E. coli in Europa e’ salito a quota 48 (47 in
Germania e una in Svezia), …. Lo ha reso noto l’Istituto Robert-Koch di Berlino. Secondo Silvio
Garattini, …,” forse non e’ un caso che il prodotto fosse biologico”. In un’intervista al settimanale
Oggi, Garattini afferma ”Ci si chiede se l’infezione sarebbe avvenuta, se invece del letame si fossero
usati concimi chimici”.

L’unica informazione certa è stata quella sul numero dei pazienti, salito a 4100, e dei morti,
a 53. Le Task Force dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), FAO (Organizzazione per
l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite) e ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e
il Controllo delle Malattie), dopo diverse ricerche giunsero alla conclusione che la fonte d’infezione
erano i germogli ottenuti da semi di fieno greco proveniente dall’Egitto.
Intanto, tonnellate di frutta e verdura, nonché di carne, furono buttate al macero. Molti
agricoltori chiesero all’UE di essere indennizzati. I media dopo tanto rumore hanno taciuto. Ci
dovremmo chiedere da dove è arrivato il batterio killer e perché l’epidemia è scoppiata in
Germania. A distanza di mesi è opportuno fare qualche passo avanti verso la verità.
Va subito chiarito che il comune (selvatico) E. coli è innocuo. È presente anche nel tratto
gastrointestinale dell’uomo e altri animali a sangue caldo, dove è addirittura necessario per la
corretta digestione del cibo e la fabbricazione d’importanti vitamine. Il suo derivato E. coli K-12 di
laboratorio è altrettanto innocuo. Il ceppo E. coli O104:H4 mortale, quello che ha causato
l’epidemia in Germania, è invece un nuovo patogeno, più minaccioso di E. coli O157:H7, che in 30
anni ha ucciso molte persone, specialmente negli Stati Uniti d’America. Vediamo la loro origine.
Il ceppo O157:H7 è emerso negli USA negli anni ’80. Gli studi mostrarono la resistenza a
tutti gli antibiotici, anche per la produzione della tossina Shiga. Il primo ceppo di E. coli con questa
tossina fu creato con l’ingegneria genetica, trasferendo DNA dal batterio Shigella dysenteriae tipo 1
all’innocuo E. coli. I ceppi di E.coli con la tossina Shiga sono chiamati anche STEC (Shiga Toxin
Eescherichia coli). Una cosa molto interessante che è emersa è che lo spettro della resistenza agli
antibiotici suggerisce che veterinari, ospedali e laboratori di ricerca possono aver contribuito alla
diffusione del batterio killer.

Il ceppo O104: H4 con tossina Shiga (HUSEC41) emerse per la prima volta nel 2001 e di
nuovo nel 2006, in una donna che aveva contratto HUS (sindrome uremica emolitica) in Corea.
L’attuale ceppo epidemico (O104:H4) è un ricombinante di due patogeni: E. coli enteroemolitica
(EHEC), che causa la HUS, e E. coli enteroaggregativa (EAEC), che causa la nota diarrea dei
bambini nei paesi in via di sviluppo. L’epidemia scoppiata in Germania, ha visto coinvolto il ceppo
EAEC. Il ceppo O104:H4 può essere nato dall’incrocio tra due ceppi di E. coli portatori di
combinazioni di nuovi geni mortali o da ripetuti trasferimenti genici orizzontali. La convergenza di
questa multi resistenza agli antibiotici e produzione di nuove tossine suggerisce che i batteri letali si
originano negli ospedali.

Ora passiamo all’agricoltura biologica, chiamata in causa (anche) da Garattini. Il letame può
prevenire la diffusione di sostanze tossiche da E. coli alimentare, se il ceppo è un ospite del
bestiame. Infatti, il letame distrugge E. coli ad una temperatura di compostaggio superiore ai 50° C.
Ciò uccide anche i virus che potrebbero trasferire il gene per la tossina Shiga tra batteri di diverso
genere. Urea e letame minimizzano il trasferimento di E coli da animale ad animale e quindi
all’uomo. Ecco perché, persino l’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea (EFSA) riconosce
che E. coli O104:H4 è più un ospite dell’uomo che del bestiame. Questa storia suggerisce che le
cause dell’epidemia non risiedono nell’agricoltura biologica come avrebbe fatto intendere qualcuno,
più farmacista chimico che agricoltore.

Ora, ritorniamo all’origine del ceppo tossico di E. coli O104:H4 e perché l’epidemia è
scoppiata in Germania.

C’è chi ha ipotizzato che il batterio killer sia il risultato di una lunga serie di trasferimenti
genici orizzontali, una sorta di organismo geneticamente modificato (ogm) naturale. Ma altri
affermano che è impossibile che ciò sia avvenuto in un breve lasso di tempo e hanno ipotizzato che
il batterio sia stato ingegnerizzato in laboratorio, un ogm artificiale e quindi una sorta di arma
biologica. C’è infine chi non crede a nessuna di queste due ipotesi ed ha pensato ad una terza
possibilità. Poiché è stato osservato che il 20% del genoma di E. coli O107:H7 derivi da
trasferimento genico orizzontale, ci dovremmo chiedere se l’ingegneria genetica abbia contribuito,
non intenzionalmente, a crearlo, proprio come abbia potuto fare nell’accelerare l’emergenza di
nuovi patogeni e la diffusione della resistenza agli antibiotici e altri farmaci.

Il trasferimento genetico orizzontale insieme alla ricombinazione è la strada principale che
porta alla creazione di nuovi agenti patogeni e la diffusione di resistenze agli antibiotici e altri
farmaci. Non c’è niente di naturale nell’ingegneria genetica artificiale, la quale però ha
notevolmente aumentata la velocità del trasferimento genetico orizzontale e ricombinazione.
Insomma, l’ingegneria genetica (quella utilizzata per produrre ogm), insieme alla ricombinazione,
ha aperto delle vere e proprie autostrade al trasferimento genico orizzontale.
Va sottolineato che il batterio in questione, E. coli, è il principale batterio utilizzato da chi fa
ingegneria genetica. Molti nuovi geni e combinazioni di geni sono stati creati, amplificati e
propagati in E. coli. In questo processo, gli ingegneri genetici hanno trasformato un batterio
selvatico originalmente innocuo in diversi agenti patogeni mortali. Una cosa certa è che quando il
batterio viene ucciso, il DNA ricombinante (ottenuto con l’ingegneria genetica) sopravvive, e può
essere trasferito in batteri che vivono nelle acque reflue, suolo e acqua, dando origine a nuovi ceppi.

Pertanto, L’idea che E. coli ingegnerizzata sia stata prodotta di proposito e diffusa
deliberatamente nell’ambiente non è credibile. L’attuale ceppo epidemico di E. coli non è stato
creato intenzionalmente in laboratorio è rilasciato nell’ambiente come un’arma biologica, così come
vogliono far credere alcuni. I batteri da soli possono fare molto di più di quanto possono sognare gli
ingegneri genetici, quando il DNA/RNA geneticamente ingegnerizzato (transgenico) è liberato
nell’ambiente come rifiuto, o peggio assorbito come “fertilizzante” per colture; comportamento
legalmente autorizzato dalle istituzioni fin da quando è iniziata l’ingegneria genetica, basandosi
sull’assunzione, sbagliata, che il batterio killer e gli acidi nucleici ingegnerizzati sono “sicuri”.
Diversi scienziati indipendenti, dal 1994, hanno avvertito sistematicamente le istituzioni
responsabili contro tali reiterati rilasci e relativi rischi.

Questi scienziati affermano che è giunto il momento di smetterla con tali rilasci. Gli OGM
non dovrebbero più essere rilasciati nell’ambiente. E il DNA o RNA geneticamente modificati
presenti nei laboratori e rifiuti industriali dovrebbero essere distrutti completamente prima di essere
scaricati nell’ambiente.

Alla luce delle conoscenze che abbiamo sulle possibili origini di E. coli O104:H4 e delle
dichiarazioni delle Task force del ECDC, OMS (WHO) e FAO e cioè che la fonte d’infezione
risiede nel consumo di germogli di fieno greco proveniente dall’Egitto, sembra legittimo porsi
alcune domande. È possibile che il ceppo tossico di E. coli fosse già presente sui semi di fieno greco
sin dall’origine e cioè dall’Egitto? E se è possibile come è successo? Ci sono in Egitto ospedali,
centri di ricerca o laboratori che scaricano DNA o RNA transgenici nei rifiuti o nelle acque reflue?
Ed è possibile che queste acque o altri rifiuti contenenti DNA o RNA transgenici siano stati
utilizzati nella coltivazione o allevamento del fieno greco poi esportato in Germania? Ma perché
l’epidemia è scoppiata soprattutto in Germania (95% dei pazienti)? Siamo sicuri che il fieno greco
non si sia infettato in Germania? Ci sono validi motivi per escluderlo? Esistono o no in Germania
(in particolare la Bassa Sassonia) laboratori di ricerca di ingegneria genetica che scaricano DNA o
RNA transgenici nelle acque reflue? E’ possibile che i semi di fieno greco siano stati infettati
durante il trasporto da qualche passeggero ammalato? Di solito le imprese che producono germogli
puliscono molto bene i semi di partenza. La normale pulizia e disinfestazione non è stata
sufficiente? Oppure non c’è stata alcuna pulizia?

Quali che siano le risposte, nessuna di esse può escludere che ci possa essere stato un
contributo dell’ingegneria genetica, che come sappiamo fa uso di E. coli come batterio di
laboratorio per trasferire DNA da microrganismi ad altri microrganismi e piante per ottenere colture
transgeniche (OGM). Le succitate Task Force di questo non parlano, lasciando sempre sospeso il
problema o la minaccia degli OGM.

Come curarsi. L’uso di antibiotici per difendersi dal batterio killer può aumentare
l‘induzione fago-mediata di produzione di tossina Shiga e quindi il rischio di sviluppare HUS, con
seri problemi ai reni. Meglio, quindi, usare adeguate terapie di sostegno ed evitare l’uso di
antibiotici. Studi recenti in animali hanno trovato che la virulenza di E. coli tipo EHEC viene inibita
dallo zinco, ma il trattamento non è ancora stato provato nell’uomo. Uno studio recente ha mostrato
che la floretina, un antiossidante abbondante nelle mele, riduce notevolmente il biofilm di E. coli
O157:H7 (cugino stretto del ceppo O104:H4), senza influenzare quello di E. coli K12 innocuo.
Analisi di laboratorio hanno rivelato che la floretina reprime i geni di E. coli O157:H7 responsabili
della produzione di tossine, riduce anche la formazione di fimbria (piccole appendici che il batterio
usa per attaccarsi all’epitelio) e riduce l’infiammazione del colon.

Per concludere, bisogna impedire che si faccia ingegneria genetica nei laboratori di ricerca
senza controlli sul destino del DNA/RNA trasgenico, che ci sia un maggior controllo sulle
condizioni igieniche negli ospedali e che si riduca al minimo indispensabile l’uso degli antibiotici.
Diversamente, la battaglia definitiva potrebbero vincerla i batteri.

Dott. Pietro Perrino, via S. F. Hahnemann, 2 – 70126 Bari; tel./Fax: 0805484406; cell: 3391915903;
e-mail: pietro.perrino4@gmailcom

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Avaaz – Altre notizie d’intelligence sulla ONG longa manu di USA/Israele

L’associazione non governativa “Avaaz” sta spopolando su internet e nei circoli della sinistraliberal occidentale in nome della difesa dei diritti umani. Pochi conoscono però chi si cela dietro questa organizzazione che di umanitario ha solo l’apparenza e che è stata creata per “coprire a sinistra” gli interessi geopolitici ed economici dei poteri forti occidentali, soprattutto americani. La tattica è molto semplice: si promuovono decina se non centinaia di petizioni su temi umanitari, democratici, anti-corruzione che trovano immediato consenso fra il pubblico di sentimenti progressisti (ad esempio la lotta contro la censura su internet oppure il riconoscimento della Palestina). Fra di essi vi sono anche attacchi ai governi occidentali e contro lo strapotere delle banche, così da convincere questo pubblico particolare della bontà della ONG. Fra tutti questi temi – che poi non sortiranno in gran parte comunque nessun risultato – si inseriscono invece questioni strategiche per i padroni nascosti di “Avaaz” (governi, multinazionali, eserciti) che così potranno più facilmente superare la diffidenza da parte della popolazione genericamente di “sinistra”, che non sospetterà mai che dietro a questi presunti critici degli USA è nascosto proprio il Partito Democratico del presidente Obama e dell’ex-presidente Cliton, attraverso l’organizzazione “MoveOn” che sta alla base di “Avaaz”, e che ha ricevuto un finanziamento di 1,46 millioni di dollari da George Soros per utilizzarla nella battaglia elettorale contro il Partito Repubblicano.

Una ONG schierata coi potenti

“Avaaz” è infatti una ONG creata da Ricken Patel, personaggio politicamente ben schierato a destra che gode del sostegno finanziario del patron della multinazionale informatica “Microsoft” Bill Gates e della Fondazione Rockefeller (il cui ruolo a favore dei governi americani è ben spiegato in quest’altro articolo). Non è tutto: “Avaaz” collabora strettamente con la famosa Fondazione Soros, una struttura vicina all’attuale governo statunitense e ai suoi servizi segreti che viene utilizzata per organizzare disordini e golpi nei paesi che in qualche modo non ubbidiscono ai diktat di Washington oppure che non autorizzano le grandi aziende occidentali a entrare nel loro mercato nazionale. Non a caso la Cina, che dispone di un mercato ancora fortemente controllato dallo Stato, è una delle vittime preferite di Soros e della ONG di cui stiamo parlando. Naturalmente “Avaaz” non parla di “libertà economica mancante” ma attacca la Cina in altro modo, ad esempio strumentalizzando la questione della pena di morte o del separatismo feudale del Dalai Lama in Tibet. Secondo altre fonti dietro “Avaaz” vi sarebbero mandanti di ben più alta caratura come si evince ad esempio da Indymedia Barcellona, dalla discussione interna a PeaceLink, oppure da questo blog molto dettagliato. Proponiamo ora alcuni dei tanti esempi che rendono perlomeno poco credibile “Avaaz” per chi, come la nostra redazione, si dichiara di sinistra.

Avaaz truffa gli ecologisti

A fine 2011 dichiarazioni, articoli, lettere circolano su Internet chiedendo la fine della “distruzione dell’Amazzonia”: “Avaaz” si tinge insomma di verde per ingannare gli attivisti ecologisti che mai si sognerebbero di sostenere i veri mandanti della campagna. 
 L’obiettivo che queste iniziative si pongono, infatti, non è certo quello di colpire le corporazioni transnazionali o i potenti governi filo-americani che le appoggiano, ma il governo popolare del primo presidente indigeno della Bolivia, Evo Morales. Al centro del dibattito c’è la controversa proposta di Morales di costruire un’autostrada attraverso il Territorio Indigeno del Parco Nazionale Isidoro Sécure (TIPNIS).

 Quest’ultimo, che copre una superficie di più di 1 milione di ettari di foresta, ha ottenuto lo statuto di territorio indigeno dal governo di Evo Morales nel 2009. Circa 2’000 persone vivono in 64 comunità all’interno del TIPNIS.

 Il 15 agosto, rappresentanti di tali comunità hanno iniziato una marcia verso la capitale, La Paz, per protestare contro il piano dell’autostrada.

 Sono subito partite petizioni internazionali da parte, naturalmente, di “Avaaz” che solidarizzando con gli indigeni, condannano il governo boliviano per avere indebolito i diritti indigeni.

 La gente del TIPNIS ha preoccupazioni legittime sull’impatto dell’autostrada. 

Disgraziatamente, però, la campagna di “Avaaz” strumentalizza queste preoccupazioni per indebolire politicamente Morales, il cui sentimento ostile al capitalismo americano non piace ai padroni di “Avaaz”. Con una lettera aperta firmata da più di 60 gruppi ecologisti, in maggioranza però fuori dalla Bolivia, “Avaaz” distorce i fatti e con una retorica progressista afferma “che le imprese straniere si spartiscano l’Amazzonia… e si scatenerà una febbre depredatrice su una delle selve più importanti del mondo”. Ma non menziona il fatto che la distruzione ha già luogo nell’area e che proprio il governo di Morales sta promuovendo una legge per aggiungere nuove norme protettive del parco nazionale. 

La legge proposta comminerebbe pene detentive tra i 10 e i 20 anni di carcere per insediamenti illegali, la coltivazione della coca o il taglio degli alberi nel parco nazionale.

 Avaaz questo non lo dice, ma trasmette l’idea alla sinistra e agli ecologisti che Morales (che è di sinistra e pure ecologista) non vada sostenuto. Al resto ci penseranno poi i “dissidenti” interni alla Bolivia.

Dalla Bolivia all’Iran: il caso Sakineh

A fine 2010 parte un appello mediatico globale che chiede di salvare dalla condanna a morte per lapidazione una donna iraniana, Sakineh Ashtiani. In quello stesso periodo l’Iran era il nemico numero uno dell’amministrazione Obama, si stava preparando una possibile guerra e occorreva che l’opinione pubblica avesse un’immagine demoniaca del paese. Ecco allora che “Avaaz” entra in gioco e inventa il caso Sakineh, subito dato in pasto ai giornalisti occidentali (sì, perché i giornalsti latinoamericani e orientali, invece, hanno evitato questa figuraccia andando a verificare le informazioni!). Sakineh sarebbe condannata alla “lapidazione” perché “adultera”. In realtà si verrà a sapere che Sakineh è stata condannata per aver assassinato il marito, non per averlo tradito; e in ogni caso la lapidazione nel codice penale iraniano non esiste più da decenni. Queste confutazioni sono state documentate non solo da siti di approfondimento come quello di “Come Don Chisciotte“, ma ha suscitato qualche dubbio infine anche ai giornalisti dei quotidiani italiani come “La Stampa”. Insomma “Avaaz” ha strumentalizzato politicamente questa vicenda e pochissimi media occidentali, dopo aver demonizzato l’Ira, raccontando notizie non verificate, hanno però avuto l’etica professionale di scusarsi e di rettificare, cosa che peraltro non ha fatto nemmeno l’ONG stessa, a dimostrazione che non si è trattato di un errore in buona fede.

Pacifisti che preparano la guerra

Di recente di fronte alle rivolte di alcune tribù feudali contro il governo della Libia Popolare, “Avaaz” – sempre con la scusa dei diritti umani – ha sostenuto e diffuso la rivendicazione di una “Non-Fly-Zone” contro la Libia, la quale altro non era che il primo passo per l’invasione militare del paese nordafricano da parte delle truppe della NATO che, con bombardamenti a tappeto, hanno ucciso migliaia di civili e hanno permesso ai rivoltosi di assumere il controllo del Paese e di uccidere Muammar Gheddafi. Una scelta duramente condannata, ad esempio, dal gruppo anti-militarista di Alicante (leggi). Va ricordato che oggi in Libia il governo “democratico” sostenuto da “Avaaz” e dalle diplomazie occidentali è di carattere liberista (vedi filmato), ha riabilitato non solo la figura del dittatore fascista Benito Mussolini, ma ha pure definito quale “periodo fiorente” l’epoca in cui il fascismo italiano aveva colonizzato e saccheggiato la Libia. Sul fronte dei diritti umani, inoltre, la Libia odierna si caratterizza per violenza di vario genere spesso di tipo razziale contro i neri accusati di essere tutti “mercenari al soldo di Gheddafi”, come documentato dai video pubblicati dal sito di “Fortresse Europe“. Stranamente, però, “Avaaz” ora della Libia non si occupa più, evidentemente ha raggiunto il suo vero scopo.

Esportare la democrazia e rubare il petrolio

“Normalizzata” la situazione libica al volere delle multinazionali occidentali, ora “Avaaz” si è spostata su altri fronti: anzitutto inventare notizie false su quanto accade in Siria. Secondo l’ONG il governo siriano guidato dal presidente Assad (e composto – guarda caso – da socialisti e comunisti particolarmente invisi a Washington e a Bruxelles) starebbe massacrando la popolazione civile e la starebbe opprimendo. Una falsità smentita non solo dallo stesso ex-cancelliere statunitense Henry Kissinger che anzi ha espresso stupore (e rammarico) per il fatto che il popolo siriano sia fortemente schierato a favore di Assad, ma anche da altre fonti, come il sito d’inchiesta indipendente “Informare per resistere” e come la Federazione Sindacale Mondiale, la quale parla di diritti sociali a favore dei lavoratori molto avanzati grazie al governo siriano che cerca di frenare il capitalismo europeo ed americano. “Avaaz” queste cose non le dice, così come non dice che i ribelli siriani hanno già promesso petrolio gratis alla Francia se invaderà il paese come abbiamo scritto qualche mese fa su questo stesso sito. Al contrario, “Avaaz” impropriamete si fa passare per paladina dei diritti umani, quando i suoi promotori non sono affatto dei benefattori. Il lavoro di “Avaaz” in Siria è molto pericoloso poiché qualora si scatenasse una guerra dell’Unione Europea, di Israele e degli USA contro questo paese mediorientale, molto probabilmente la Cina e la Russia dichiarerebbero guerra per impedire agli occidentali di colonizzare il bacino mediorientale e asiatico. Ognuno, soprattutto chi si dichiara a favore della pace e dei diritti umani, dovrebbe operare non per riscaldare gli animi, ma per disinnescare l’odio fra i popoli. Invece in una situazione esplosiva come questa “Avaaz” ha il compito ideologico di far passare come una lotta per la democrazia e la libertà nella mente dei cittadini dei paesi occidentali e nella sinistra europea e americana, così che non si mobiliti contro la guerra.

(Fonte: http://www.sinistra.ch)

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Regione Puglia e campi da golf… la nuova maxi-devastante speculazione dopo quella della finta Green Economy Industriale di eolico, fotovoltaico e biomasse!

Regione Puglia e campi da golf… la nuova maxi-devastante speculazione dopo quella della Green Economy Industriale di eolico, fotovoltaico e biomasse!

All’ indomani della ben apostrofata dalla gente “PUTRIDA LEGGE AMMAZZA PINETE DI PUGLIA” che va ritirata e abrogata al più presto!

Una questione di decenza e di pudore politico-amministrativo cancellare urgentemente queste leggi e proposte di legge prima che facciano danni al territorio, alla morale e alle “casse dello Stato”= “tasche dei cittadini”!

I CONSIGLIERI DELLA REGIONE PUGLIA DEVONO SMETTERLA DI GIOCARE A GOLF CON I NOSTRI SOLDI ALIENIZZANDO IL NOSTRO TERRITORIO!
Golf, un lusso anti-ecologico a base di cemento e pesticidi che non ci possiamo permettere!

La nuova maxi-devastante speculazione che si vorrebbe inaugurare in Puglia, scelleratamente, ad opera di alcuni consiglieri regionali, quella dei “verdi” impianti da golf estesi su decine e decine di ettari.
“Verdi”? O meglio colorati di falso verde, in realtà ingessati da colate di puro cemento!
E tutto questo dopo la maxi-devastantissima speculazione della Green Economy Industriale di eolico e fotovoltaico industriali, favorita nei fatti sempre dal medesimo Ente Regione, attraverso una legiferazione deregolamentante, spesso persino incostituzionale, come è stato con la famigerata Legge Regionale 31/2008, che ha segnato uno dei punti più infimi ed anti-ecologisti dell’operato amministrativo della Regione Puglia negli anni recenti. Una deregolamentazione che ha prodotto enormi danni apportati alle economie tradizionali, alla gente di Puglia, al suo paesaggio storico-naturale e alla sua biodiversità; tutte questioni al centro anche del libro best-seller di denuncia del giornalista d’inchiesta di “Repubblica”, Antonello Caporale, intitolato “Controvento”, che ha squarciato il flebile sgualcito velo che copriva la mala della Green Economy Industriale, cui la Regione Puglia è stata ed è chiamata oggi a porre fine; fine a questo squallore. La Regione è chiamata a rimediarvi, collaborando con tutti gli enti statali di controllo e vigilanza, per il sequestro e smantellamento di tutti gli impianti eolici e fotovoltaici industriali affetti da irregolarità, con restauro dello stato dei luoghi “quo ante”! E i suoi assessori sono chiamati ad una totale opposizione in Regione contro le richieste autorizzative per questi folli devastanti impianti ancora pendenti, o che dovessero essere ancora presentate!

Ora, con URGENZA MASSIMA, al Presidente della Regione, Nichi Vendola, e ai suoi Assessori all’ Assetto del Territorio, l’Architetto Angela Barbanente, e alla Qualità Ambientale ed Ecologia, l’ex-magistrato Lorenzo Nicastro, si deve chiedere adesso una ferma posizione per affermare il

NO adesso ai DESERTI VERDI da golf, distese si, solo apparentemente, verdi, ma intrise di prodotti chimici, pesticidi, ecc., sversati a quintali, con avvelenamento delle vitali pugliesi acque di falda carsiche; impianti fonti di sprechi immani della risorsa acqua di falda con conseguente salinizzazione delle falde, fonti di sottrazione di suoli potenzialmente fertili agro-pastorali e comunque rinaturalizzabili, fonti di cancellazione delle tipicità rurali dei luoghi!

Ma cosa ancor più grave, con essi si vuole soprattutto deregolamentare, scavalcando ogni vincolo di tutela del territorio, normale o straordinario che sia, per consentire persino maxi-speculazioni edilizie in aree rurali o naturali e vincolate, a base di cemento per immense cubature extra, persino extra al recupero dei locali antichi immobili già eventualmente presenti!

Tanti altri immensi impianti da golf, in aggiunta ridondante a quelli già esistenti; in realtà veri e propri neo-villaggi-hotel, mega-residence di cosiddetto “lusso”(?), quando già i presenti impianti da golf nella piccola Puglia si son rivelati dei fallimenti… e alcuni dei politici pugliesi, che tentano con mezzucci dialettici traballanti di sostenere questa iniqua speculazione, ora dicono: “proprio perché stanno fallendo gli esistenti, ne creiamo altri, così i giocatori da golf si potranno spostare da un impianto all’atro e sostare di più in Puglia e spendere di più”! Se le rocce avessero una mente formulerebbero ragionamenti ben più sensati di queste arrampicate sugli specchi per allodole umane, arrampicate fuori da ogni logica, mistificatorie e palesemente pro-speculazione!

Non è stato un successo il mega impianto di golf realizzato a Vernole-Acaja di Lecce, costruito negli anni scorsi nel Salento, e oggi vi vorrebbero costruire nella vicina Otranto due impianti da golf di decine di ettari, di cui il più grande nei pressi persino dell’area iper-protetta dei Laghi Alimini e in presenza di una masseria storica!

Cogliamo l’ occasione anche per stigmatizzare la legge o il comma di legge squallore, (L. R. n.12 del 29 maggio 2012), che starebbe per emettere, o avrebbe addirittura già persino emesso, la Regione Puglia, e di cui abbiamo letto sulla stampa in, giustamente, allarmanti articoli. Una “legge putridume”, come è stata apostrofata, per “fare fuori” le pinete di Puglia a favore dell’edilizia e altre oscenità stupra-paesaggio nei nostri campi, ammantate da una contraddittoria in termini dichiarazione di “pubblica utilità”, data la preesistente indubbia elevatissima pubblica utilità di ogni superficie boscosa, quale che siano le sue specie forestali componenti, per il bene dell’uomo e del pianeta tutto!
Pinete, pensate quanta strumentale ignoranza, o meglio malafede, sì talvolta piantate dall’uomo per la maggior parte, contro la desertificazione del Salento e di tutta la Puglia, provocata sempre dall’ uomo con insani disboscamenti nei secoli passati, ma con la piantumazione di tante piante ed essenze locali e comunque mediterranee, (insieme a poche altre non mediterranee), a partire dai bellissimi Pini d’Aleppo (Pinus halepensis), ma oggi spacciati, strumentalmente, (quanto ignorantemente e con una sorta di falso pseudo-scientifico in atto pubblico), per essenze forestali alloctone! Una GRANDISIMA BUGIA, (vedi il caso delle foreste autoctone di Pinus halepensis sul Gargano solo ad esempio, o l’attestazione della presenza dei Cipressi mediterranei – Cupressus sempervirens – in Puglia già in epoca romana, sempre solo ad esempio), per poter così tagliare le nostre conifere mediterranee con buona pace dei cittadini e degli ambientalisti! Ma così non è, e non deve essere! Siamo tutti noi in prima fila nel chiedere di piantare prioritariamente piante autoctone e mediterranee nei nostri giardini e paesaggi, anziché piante esotiche alloctone, nei confronti delle quali, certo, non si deve alzare però un approccio razzista xenofobo, e conseguentemente legittimante il verdicidio, come agli speculatori delle biomasse farebbe comodo, o finiremmo per non avere più neppure gli Orti Botanici, tripudio di biodiversità, e gli scorci paesaggistici suggestivi che ogni pianta contribuisce a realizzare e conservare nel nostro poliedrico paesaggio, tanto urbano quanto rurale e naturale, ma tutto con il buon senso della massima latina “est modus in rebus”; della massima di origine greca “ottima è la misura”!
Questa ulteriore esecrabile “LEGGE AMMAZZA BOSCHI-PINETE”, gli Assessori tutti, e un Presidente di regione che voglia potersi ancora dire “ecologista”, la devono bloccare, o fare abrogare subito se già ignominiosamente approvata! Ma come? Agendo proprio da presidenti, da assessori e da consiglieri di maggioranza quali essi sono stati eletti democraticamente per la difesa del nostro territorio e la sua tutela e miglioramento ecologico, a partire dall’incremento, non dal decremento, della sua superficie boscosa!!!

“O Tempora o mores, mala tempora currunt!”

SI OPPONGA PERTANTO UN FERMO VETO A QUESTA LEGGE INIQUA PRO-IMPIANTI DA GOLF, deriva illogica e irrazionale, che trova senso solo nella famelica volontà di permettere a pochi di speculare ai danni del territorio e della sua gente, puntando sulla creduloneria dei più, legata al concetto mistificato di verde, Cavallo di Troia per iniquità ai danni dello stesso ambiente! Certo, viva il verde, ma il verde della biodiversità, non del deserto monospecifico e forse anche OGM (di Organismi Geneticamente Modificati) dei prati degli impianti da golf, strutture aliene al nostro Salento e che tali devono rimanere!
No a questi “deserti verdi” con la scusa dei quali si calpesterebbe ogni buon proposito del nuovo PPTR il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale della Regine Puglia, vanificando e facendo fumo e paravento di tutto il buon lavoro concettuale e teorico, finanziato da noi tutti, per la realizzazione di questo piano road-map per il risanamento del paesaggio storico-naturale di Puglia!

Sì alle rinaturalizzazioni, anche di ambienti umidi, con la ricostruzione di ambienti umidi più o meno originali, sì alle bonifiche dagli inquinanti, ai restauri, ai rimboschimenti con piante autoctone mediterranee naturali e “no OGM”, all’agricoltura biologica, all’agriturismo con restauro delle masserie ed altri edifici storici rispettosissimo del Genius loci e degli stili, colori, forme e materiali originari, ma NO A TUTTE LE IDIOZIE FALSO-VERDI, COME QUELLA ODIERNA, E TANTO RIDICOLA QUANTO DRAMMATICA, DI QUESTI ASSURDI IMPIANTI DA GOLF!

Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio e della Salute del Cittadino

Forum Ambiente e Salute del Grande Salento

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La cucina disinformata ad hoc…. e cuochi ingaggiati dall’industria carnaria

Più mi informo e più rabbrividisco…

Anche i cuochi possono essere ingaggiati per diffondere la disinformazione sistematica, che protegge l’industria della carne.

Spuntano dappertutto come funghi venefici, infatti, aumentano i programmi di cucina in TV o su internet, dove abbonda la carne in ogni dove; antipasto, primo, secondo, nel contorno e a momenti pure nel dessert!

Non sanno più dove ficcare le membra dei poveri animali straziati e uccisi, urlanti dal terrore di perdere la LORO vita, tra fiumi di sangue fumante!

L’industria del cibo malato sta crollando, grazie alla corretta informazione che NOI ci passiamo sul Web, soprattutto sui vari social network ed eccoli qua, i giullari di corte con il cappellino bianco in testa!
Sono i cuochi pagati per raccontarci come ci fa bene ingozzarci di cadaveri pieni di virus, antibiotici, OGM e tossine del terrore e che rimangono impresse nella carne dei poveri animali indifesi, condite da una bella spolverata di cinismo e crudeltà umana!

Aumentano i programmi di cucina mandati in onda a tutte le ore e guardate con quale serietà e quali personaggi:

http://www.youtube.com/watch?v=VoD7E3hGwu0
tanto per fare un esempio e per non dimenticare!

Anche sulle TV estere, parlano di CARNE, CARNE E ANCORA CARNE!

Buon segno! L’industria dell’orrore sta crollando e cerca di remare più velocemente nel suo lago di sangue putrido e fetente, che lentamente ma inesorabilmente si sta prosciugando, grazie al calore che emana la nostra anima!

Purtroppo esistono anche tante pagine e gruppi su Facebook che diffondono la disinformazione mirata.

Osservate come assemblano le foto di piatti a base di carne e latticini, al sesso e ai personaggi famosi, ma anche ai candidi aforismi sull’amore sulla vita!

Tette, muscoli, cuori rosa, panna e ragù… che bella orgia di sensi che è attivata nel nostro cervello! Sarà il cartellone stradale che ci accompagnerà fino al prossimo supermercato dietro l’angolo di casa!

Questa forma di comunicazione si usa per manipolare le masse e indurle al consumismo di determinati prodotti. Sembra innocua ma i messaggi subliminali che ci sbattono di continuo sotto il naso, fanno incassare miliardi agli interessati. Sono moltissime le pagine o i gruppi che lavorano per le multinazionali e di solito sono anche i più organizzati e belli da vedere.

Non solo Ahimè! Ormai sono molti i disinformatori professionisti che si fingono utenti qualsiasi!
Hanno dei profili normalissimi, ma li usano per diffondere sistematicamente pagine con temi apparentemente neutrali. Solo osservando meglio tutti i loro album, ci si potrà rendere conto della quantità dei messaggi subliminali che vi sono inseriti. Queste persone fungono da tramite e da spioni dove serve maggiormente, per proteggere l’industria avvelenatrice. Li chiameremo i debunkers aggreganti; in altre parole sono i disinformatori professionisti che collegano i cunicoli del loro lercio formicaio dell’industria meschina e corrotta!

Essi svolgono il compito di coesori di menzogna in grande quantità e cercano di screditare chi invece lotta contro tutta questa disinformazione.

Qualcuno mi contestò di esagerare nel vedere ovunque i disinformatori professionisti, ma di solito sono persone in buona fede che non studiano a fondo il problema e che dunque ancora non si sono resi conto di quanto sia infettato tutto il sistema comunicativo, ricco di astuzie psicologiche delle più sopraffine.

Siamo stati troppo distratti e ora ci ritroviamo la casa infestata di cimici velenose! Aiutiamoci a vicenda a osservare nel dettaglio ogni notizia e da dove proviene. Saranno di poco profitto le varie guerre verbali che i disinformatori cercheranno di attizzare in ogni dove. Piuttosto impieghiamo meglio il tempo a controbilanciare tutta quest’immondizia disinformatica, che circola sotto mentite spoglie soprattutto sul Facebook. Passiamoci le varie informazioni in maniera più attiva, serena e facendo attenzione ai lupi travestiti da agnelli! Non possono vincere e lo sanno!

BUON APPETITO UMANITA’!

SUL MENU’ DEL GIORNO CAMPEGGIA A CARATTERI CUBITALI IL PIATTO MIGLIORE: “L’EVOLUZIONE SENSIBILE”!

P.S. Aggiungo il link di un sito particolare che servirà da esempio sul tema:

http://it.geniuscook.com/alimentazione-vegetariana-danneggia-il-cervello/

Ringrazio Lisa Prada, Claudio Godino e tutti quelli che l’hanno diffuso sul Facebook. Se scovate articoli del genere, sarei lieta di visionarli insieme ai miei amici.

BUONA INFORMAZIONE A TUTTI E PENSIAMO POSITIVO! IL MALE SI FREGA SEMPRE CON LE SUE STESSE MANI!

Elke Colangelo

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USA: 2012 Aurora shooting, assassini di rango, frodi bancarie e super eroi di cartone

Una relazione preoccupante del Ministero delle Finanza sulla frode bancaria più grande nella storia, sta circolando oggi al Cremlino e avverte che è “nel regno delle possibilità” che lo scioccante massacro nel cinema in Colorado la scorsa settimana non sia che un altra “parte integrante” di un deliberato piano messo in atto dalle élite bancarie occidentali e dai loro alleati prossimi al collassare l’economico.

Il massacro citato nella relazione è stata denominato “2012 Aurora Shooting”, in cui il sospetto James Holmes è accusato di aver aperto il fuoco durante la prima del film “Batman” uccidendo 12 persone, ferendone 58 in una delle peggiori stragi di massa nella recente storia degli Stati Uniti.

È interessante notare che in questo documento , James Holmes viene definito come estremamente intelligente, uno scienziato dotato, cresciuto in un quartiere benestante, con una inquietante somiglianza che condivide con gli altri noti assassini americani degli ultimi 3 decenni, tra cui Andrew Cunanan, John Gardner, John Hinckley, Timothy McVeigh , Ted Kaczynski, Eric Harris e Dylan Klebold.

La cosa più importante da notare circa James Holmes, sostiene il documento, è che suo padre, Robert Holmes, è stato chiamato per testimoniare nelle prossime settimane davanti alla Commissione del Senato statunitense, che si occupa del più grande scandalo nella storia del mondo finanziario e relativo alle frodi bancarie, scandalo che minaccia di destabilizzare e distruggere il sistema bancario occidentale.

Robert Holmes, è conosciuto nella comunità bancaria a livello internazionale, come il creatore di uno degli algoritmi informatici più sofisticati mai sviluppati, ed è accreditato dello sviluppo di modelli predittivi per i servizi finanziari, modelli di rischio credito e frode , modelli di applicazione per prevenire frodi su Internet / on-line.

Educato presso la Università della California, Berkeley e Stanford University, Robert Holmes è attualmente lo scienziato senior di punta nella società americana di credito FICO score, che è formalmente conosciuta come Fair, Isaac and Company, alla quale ogni cittadino americano diviene legato nel caso in cui debba prendere denaro in prestito.

Il reato oggetto di indagine da parte del Senato degli Stati Uniti è chiamato il lo scandalo LIBOR in cui le banche del Regno Unito fissavano il tasso di prestito interbancario a Londra con la complicità della Bank of England, Federal Reserve (che conosceva il reato da 4 anni e non lo ha mai segnalato) e molte altre grandi banche occidentali.

Non è noto alla maggioranza delle persone colpite dallo scandalo LIBOR (chiunque nel mondo) che la impostazione di bassi tassi di interesse sin dall’inizio della crisi finanziaria mondiale tra il 2007 e il 2012 ha distrutto i risparmi di una vita e gli investimenti azionari della classe media Americana.

Ancora peggio, secondo questa relazione, Holmes ha recentemente completato il suo lavoro su quello che viene chiamato uno degli algoritmi informatici più sofisticati mai sviluppati ,che non solo ha scoperto il vero intento di questa frode di massa, ma è anche, in grado di tracciare migliaia di miliardi di dollari “persi” presso i conti bancari delle classi d’élite che li hanno rubati.

Le note dei Funzionari del Ministero dell’intelligence riportano che “non è una coincidenza” che questo massacro in Colorado si sia verificato pochi minuti prima che The Guardian di Londra rilasciasse lo scorso Sabato 21 luglio lo sconvolgente rapporto dal titolo ” Wealth Doesn’t trickle Down – It Just Floods Offshore, Research Reveals “, nel quale si puntualizza che siano stati usati gli algoritmi di Robert Holmes a scoprire questa massiccia frode.

Altra nota curiosa di questo massacro è che il sito americano di intelligence TheIntelHub. Com nel articolo del 23 Luglio dal titolo “caratteristiche di un false flag: “Hallmarks of a False Flag: Colorado University Held Identical Drill on Same Day as Aurora Theater Mass Shooting, Mind Control, and Multiple Suspects” ” afferma che solo poche ore prima che questo sconvolgente crimine venisse commesso il Rocky Vista University College di Medicina Osteopatica era in possesso di una identica simulazione con un tiratore in una sala cinematografica.

Il popolare sito web infowars.com osserva inoltre che gli eventi “false flag” come il massacro di Colorado sono previsti nel manuale di formazione dell’esercito americano con il titolo “Foreign Internal Defense Tactics Techniques and Procedures for Special Forces.”

Anche se il vero obiettivo di questo massacro non sarà mai conosciuto, è più che interessante notare che alcuni “mainstream” americani non accettano la “linea ufficiale”, come il reporter di Fox News Ben Swann che dalla sede di Cincinnati, Ohio, si domanda:

“Perché Holmes ha avuto la premura di riempire il suo appartamento con una serie di esplosivi mortali e poi quando è stato arrestato ha raccontato alla polizia delle bombe? Se Holmes voleva uccidere più gente possibile, perché mettere in guardia i poliziotti prima del tempo?

“Considerato che Holmes era uno studente laureato in neuroscienze, come ha fatto ad ottenere le competenze necessarie per creare un labirinto di bombe così complesso che ci sono voluti due giorni all’FBI per disarmarli? Secondo gli esperti, la complessità delle bombe ricordava una zone di guerra – come potrebbe quindi Holmes aver creato tutto questo senza l’aiuto di un esperto di esplosivi?”

Nonostante la polizia affermi che “ogni singolo indicatore” porti a pensare che la sparatoria fosse un attacco di lupo solitario, numerosi testimoni hanno descritto la presenza di più complici. I primi rapporti della polizia hanno suggerito il coinvolgimento di due o più tiratori, ma sono stati fatti sparire rapidamente per lasciare spazio alla storia del lupo solitario.

Come Swann sottolinea, nell’intervistata dopo la sparatoria al testimone oculare Corbin Dates , afferma che Holmes ricevette una telefonata da qualcuno mentre era all’interno del teatro e una volta risposto si spostò verso l’uscita di emergenza,cosa che suggerisce che la chiamata era di un complice per coordinare l’attacco.

Dates afferma anche di aver visto Holmes alla porta di uscita ” come segnalare a qualcuno o in attesa di qualcuno.”

Un altro testimone oculare ha aggiunto: “Da quello che abbiamo visto non era solo – c’era qualcuno con lui. Dato che il secondo candelotto di gas lacrimogeno non è venuto da lui. “

Libera traduzione a cura di: http://www.luogocomune.net/ – Tratta da: COLORADO MASSACRE LINKED TO HISTORIC BANK FRAUD

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