Archivio di aprile 2011

Referendum, elezioni.. come imbrogliare il popolo con mezzi “democratici”… – Silvio Berlusconi docet

Questa nostra democrazia zoppa si regge su due colonne portanti: le elezioni ed i referendum che sarebbero le uniche opportunità per il “Popolo sovrano” di esprimere la propria volontà e di esercitare appunto la sua sovranità come da costituzione.
Il governo Berlusconi che si dichiara democraticissimo, ha però paura dell’espressione della volontà popolare, specie quando non é in grado di controllarla.
Ricordiamo tutti le dichiarazioni di Berlusconi che affermava che il Parlamento “é un intralcio all’azione del governo e che sarebbe sufficiente che a votare fossero i soli capi dei gruppi parlamentari per evitare le lungaggini dei dibattiti parlamentari”.
Oggi il governo teme l’espressione diretta della volontà popolare sui temi del nucleare, della privatizzazione dell’acqua e soprattutto sul “legittimo impedimento” e perciò sta facendo manovre bizantine e codarde per affossare i referendum.
In primo tempo, gettando al vento 350.000.000 di euro ha negato l’accorpamento delle date dei referendum con le elezioni amministrative con lo scopo di evitare che chi votava per le elezioni potesse votare anche per i referendum nella speranza di riuscire a non far raggiungere il quorum per i referendum.
Ora ha modificato la legge sul nucleare NON ABOLENDOLO, ma solamente procrastinando la decisione a “dopo più approfondite analisi” in modo da svuotare di significato il referendum e di conservarsi la possibilità di riprendere l’argomento più tardi e, nello stesso tempo, minando il raggiungimento del quorum per il “legittimo impedimento” che é quanto di più interessa a Berlusconi per annullare i suoi processi pendenti.
Stesso discorso sta progettando per la privatizzazione dell’acqua.
In conclusione si può affermare che Berlusconi ha paura dell’espressione diretta della volontà popolare e che la sua pretesa democraticità é solo una maschera dietro la quale si nasconde la volontà di un regime populista ed antidemocratico cui manca anche la capacità ed il coraggio di palesarsi ..!!!

Alessandro Mezzano
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Hans-Hermann Hoppe: “Nelle pseudo democrazie sono i peggiori che comandano” – Analisi spietata di uno dei principali esponenti della Scuola Economica Austriaca …

Articolo conciso quanto esplicito di Hoppe sulla perversa tendenza della democrazia a selezionare il peggio della società e consegnargli il bastone del comando.

Una delle affermazioni più largamente accettate dagli economisti politici è la seguente: qualunque monopolio è dannoso dal punto di vista dei consumatori. Il monopolio, nella sua accezione classica, è concepito come un privilegio esclusivo garantito ad un singolo produttore di un determinato bene o servizio, cioè come assenza di libero accesso ad un determinato settore della produzione. In altre parole, una sola azienda, A, può produrre un determinato bene, x.

Ogni monopolista di questo tipo è dannoso per i consumatori poiché, essendo protetto dall’ingresso di potenziali nuovi concorrenti nel suo settore di produzione, il prezzo del prodotto di monopolio x risulterà più alto e la qualità di x più bassa che nel caso contrario.

Questa elementare verità è stata spesso invocata come argomento in favore dei governi democratici in opposizione al governo classico, monarchico o del principe. Questo perché in democrazia l’accesso alle strutture di governo è libero – chiunque può diventare primo ministro o presidente – mentre in una monarchia esso è ristretto al re e ai suoi eredi.

Tuttavia questo argomento in favore della democrazia ha una pecca fatale.

Il libero accesso non è sempre una cosa positiva. Il libero accesso e la competizione nella produzione di beni sono un bene, ma la libera competizione nella produzione di mali non lo è. Il libero accesso al business della tortura e dell’assassinio di innocenti, oppure la libera competizione nel settore della contraffazione e della frode, ad esempio, non sono cose positive; sono il peggiore dei mali. Perciò che tipo di “business” è quello di un governo? Risposta: non è un ordinario produttore di beni venduti a consumatori volontari. E’ invece un “business” che si occupa di furto e di espropriazione – per mezzo di tasse e falsificazioni – e di recinzione di beni rubati. Dunque, il libero accesso al governo non produce risultati positivi. Al contrario, esso peggiora i problemi, cioè incrementa la malvagità.

Finché l’uomo è quel che è, in ogni società ci saranno persone che desiderano l’altrui proprietà. Qualche persona è più soggetta a questo sentimento di altre, ma gli individui imparano solitamente a non agire sulla base di tali sentimenti o persino si vergognano di averli. Generalmente soltanto pochi individui non riescono a sopprimere il loro desiderio per le proprietà altrui e vengono per questo trattate come criminali dai loro simili e limitati dalla minaccia della punizione fisica. Sotto il governo del principe, soltanto una singola persona – il principe – può dar seguito legalmente al desiderio per la proprietà di un altro uomo ed è questo a renderlo un potenziale pericolo e un “malvagio.”

Ciò non ostante un principe è limitato nei suoi desideri redistributivi poiché tutti i membri della società hanno imparato a considerare la sottrazione e ridistribuzione della proprietà di un altro uomo come vergognosa ed immorale. Di conseguenza, guardano ad ogni azione del principe con il massimo sospetto. In aperto contrasto, dal momento dell’entrata in un governo, a chiunque è consentito di esprimere liberamente il suo desiderio per la proprietà altrui. Ciò che precedentemente veniva considerato immorale e di conseguenza è stato soppresso è ora considerato un sentimento legittimo. Chiunque può bramare apertamente ogni altrui proprietà in nome della democrazia; e chiunque può agire sulla base di questo desiderio per la proprietà di un altro, a condizione che riesca ad entrare nel governo. Quindi, in democrazia ciascuno si trasforma in una minaccia.

Ne consegue che, sotto le condizioni democratiche, il popolare benché immorale ed anti-sociale desiderio per la proprietà di un altro uomo sia sistematicamente rinforzato. Ogni richiesta è legittima se affermata pubblicamente sotto la protezione speciale della “libertà di parola.” Tutto può essere detto e sostenuto e tutto può essere sottratto. Neppure il diritto di proprietà privata apparentemente più sicuro è esente dalle richieste redistributive. Peggio, grazie ad elezioni di massa, quei membri della società con poche o nessuna inibizione contro il furto della proprietà altrui, cioè gli a-moralisti abituali che sono i più talentuosi nell’assemblare maggioranze su una moltitudine di richieste popolari moralmente disinibite e reciprocamente incompatibili (efficienti demagoghi) tenderanno a guadagnarsi l’entrata nel governo ed a salire alle posizioni più alte. Quindi, una brutta situazione diventa ancora peggiore.

Storicamente, la selezione di un principe avveniva con l’incidente della sua nascita nobile e la sua sola qualificazione personale era tipicamente la sua formazione come futuro principe e tutore della dinastia, della sua condizione e dei suoi possedimenti. Ciò non assicurava che un principe non sarebbe stato cattivo e pericoloso, naturalmente. Tuttavia, vale la pena di ricordarsi che ogni principe che è venuto a mancare nel suo dovere primario di conservazione della dinastia – che ha rovinato il paese, causato agitazione, conflitti e dispute civili, o altrimenti messo in pericolo la posizione della dinastia – ha affrontato il rischio immediato di essere neutralizzato o assassinato da un altro membro della sua stessa famiglia. In ogni caso, tuttavia, anche se l’incidente della nascita e della sua formazione non esclude che un principe potrebbe diventare cattivo e pericoloso, allo stesso tempo l’incidente di una nascita nobile e di una formazione da principe non preclude neanche che potrebbe rivelarsi un dilettante inoffensivo o persino una persona buona e morale.

In contrasto, la selezione dei capi di governo per mezzo di elezioni popolari rende quasi impossibile che una persona buona o inoffensiva possa mai arrivare al vertice. I primi ministri ed i presidenti sono selezionati per la loro provata efficienza come demagoghi moralmente disinibiti. Quindi la democrazia virtualmente assicura che soltanto uomini malvagi e pericolosi arriveranno al vertice del governo. Effettivamente, come conseguenza della libera concorrenza e selezione politica, coloro che salgono si trasformeranno in individui sempre più malvagi e pericolosi, tuttavia in quanto custodi provvisori ed intercambiabili soltanto raramente verranno assassinati.

A questo proposito non si può evitare di citare H.L. Mencken. “I politici,” nota con il suo caratteristico spirito, “raramente se non mai arrivano [all'ufficio pubblico] solo per merito, almeno negli stati democratici. A volte, per dirla tutta, accade, ma soltanto per una specie di miracolo. Normalmente vengono scelti per motivi piuttosto diversi, il principale dei quali è semplicemente il loro potere di impressionare ed incantare gli intellettualmente meno privilegiati…. Si avventurerà mai uno di loro a dire solo la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità circa la situazione del paese, straniero o domestico? Eviterà mai uno di loro di fare promesse che sa di non poter mantenere – che nessun essere umano potrebbe mantenere? Pronuncerà mai uno di loro una parola, per quanto ovvia, capace di allarmare o allontanare anche solo uno del mucchio enorme di fessi che si affollano al truogolo pubblico, abbandonati alla mammella che diventa sempre più sottile, sperando contro la speranza? Risposta: forse per alcune settimane all’inizio…. Ma non dopo che aver affrontato in pieno la questione e la lotta è razionalmente cominciata…. Prometteranno ad ogni uomo, donna e bambino nel paese qualunque cosa lui, lei od esso desiderano. Tutti gireranno per la terra cercando occasioni per rendere ricchi i poveri, per rimediare l’irrimediabile, per salvare l’insalvabile, per separare l’inseparabile, per spegnere l’infiammabile. Tutti loro cureranno le verruche con le loro parole e pagheranno il debito pubblico con soldi che nessuno dovrà guadagnare. Quando uno di loro dimostrerà che due volte due sono cinque, un altro dimostrerà che sono sei, sei e mezzo, dieci, venti, n.

In breve, si disferanno del loro carattere di uomini ragionevoli, candidi e sinceri e semplicemente diventeranno candidati, dediti soltanto alla raccolta di voti. Tutti allora sapranno, ammesso e non concesso che alcuni di loro non lo sappiano già ora, che in democrazia i voti si conquistano non con il buon senso ma con l’assurdità e si applicheranno al lavoro con un caloroso ya-hoo! La maggior parte di loro, prima che l’eccitazione sia finita, si auto-convinceranno davvero. Il vincitore sarà chiunque prometterà di più con la minor probabilità di mantenere qualcosa.”

Hans-Hermann Hoppe

Traduzione di Paxtibi
Movimento Libertario
http://www.movimentolibertario.it

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Usa: circa la metà delle carni vendute al supermercato è contaminata da Stafiloccocchi aurei resistenti agli antibiotici

La metà circa delle carni presenti nei supermercati statunitensi è contaminata da Stafilococchi aurei, quasi sempre resistenti agli antibiotici. Lo hanno scoperto i ricercatori del Traslational Genomics Research Institute dell’Arizona, che hanno analizzato 136 campioni di carni bovine, suine, di tacchino e di pollo scelti tra gli 80 marchi commerciali più diffusi, prelevati in 36 punti vendita di Los Angeles, Fort Lauderdale, Chicago, Flagstaff e Washington.

Il risultato è preoccupante: ben il 47% delle carni è contaminato, di queste la quasi totalità contiene Stafilococchi resistenti ad almeno un antibiotico, mentre il 52% contiene stafilococchi insensibili a tre o più antibiotici.

Spiega Lance Price, primo autore del rapporto, pubblicato su Clinical Infectious Disease: «Gli allevamenti industriali sovraffollati, la somministrazione di antibiotici in basse dosi agli animali per prevenire l’insorgere di malattie (pratica vietata in Europa n.d.r.), le manipolazioni non adeguate delle carni durante la macellazione sono condizioni ideali per lo sviluppo di batteri resistenti, che continuano a diffondersi.
Per limitare il fenomeno è indispensabile cuocere bene la carne e assicurarsi che i batteri non si diffondano nell’ambiente, per esempio attraverso gli scarti di cucina». Secondo Price, il problema degli Stafilococchi aurei resistenti è uno dei principali pericoli per la salute pubblica, non solo americana.

Per contrastare in modo efficace la diffusione di questi batteri si possono adottare le corrette abitudini igieniche generali avendo l’accortezza di cuocere con attenzione e in modo completo i cibi.
A livello medico, in caso di tossinfezione alimentare si usano gli antibiotici che però in molti casi sono gli stessi che vengono utilizzati negli allevamenti. E, scrive ancora il ricercatore, «quando gli stafilococchi diventano resistenti a tre, quattro, perfino nove molecole diverse, come è capitato di vedere in questa indagine, la guerra è persa a tavolino, diventa quasi impossibile sconfiggere l’eventuale infezione trasmessa all’uomo».

Gli stafilococchi aurei sono responsabili del 3% delle tossinfezioni alimentari, ma nel complesso (cioè considerando tutte le infezioni, e non solo quelle provenienti dai cibi) negli Stati Uniti sono ritenuti la causa di un maggior numero di morti rispetto a quelli correlati all’Aids.
Anche se di norma gli Stafilococchi vengono eliminati con la cottura attenta, la presenza così massiccia di questi germi nelle carni ha stupito e preoccupato anche la Food and Drug Administration, che sta monitorando a sua volta la situazione. Non la pensa così l’American Meat Institute che ha definito i dati “fuorvianti”.

Nel frattempo la ricerca va avanti per trovare alternative all’impiego degli antibiotici negli allevamenti. Proprio nei giorni della pubblicazione dello studio di Price, un gruppo dello US Department of Agriculture di Fayetteville, in Arkansas, ha reso noti i risultati ottenuti nell’allevamento di 800 quaglie trattate con lieviti alimentari anziché con antibiotici.

Gli animali, secondo quanto riferito su Poultry Science, hanno mostrato di resistere bene a Salmonelle e Campylobacter, perché i lieviti rinforzano le difese. Per ora l’unico effetto collaterale è una leggera perdita di peso dovuta al maggiore dispendio energetico.

Agnese Codignola

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Andra Pradesh (India) – Satya Sai Baba in procinto di dipartita mentre gli eredi iniziano la lotta di successione

Hyderabad: La condizione di Satya Sai Baba, in lotta per la vita per gli ultimi 24 giorni in un ospedale di Puttaparthi, si è ulteriormente deteriorata. Mercoledì i medici dicono alcuni organi avevano smesso di rispondere al trattamento.

“Mercoledì scorso, il fegato ha smesso di rispondere ai farmaci. Abbiamo inviato il dottor Rao PN di Asian Institute Gastro a Puttaparthi con un equipaggiamento speciale per aiutare le funzioni del fegato,”
Il segretario Andhra principale, PV Ramesh, ha detto TOI.

“La sua pressione sanguigna è ancora basso e lui è ancora sulla ventilazione”, ha detto il dottor AN Safaya, direttore della Sri Satya Sai. Super Specialty Hospital dove il santone di 85 anni, è ricoverato dal 28 marzo 2011.

Dr. Ravi Raj, direttore della formazione medica, che è stato in campeggio in Puttaparthi dal 1 ° aprile ed è stato il media briefing regolarmente sulla condizione di Sai Baba, si è rifiutato di parlare con i giornalisti in attesa dopo aver frequentato Baba il Mercoledì.

Temendo un afflusso di devoti in caso di sua morte, le autorità dell’Andhra Pradesh hanno convogliato ulteriori forze a Puttaparthi e impostare più checkposts. “Al fine di prevenire qualsiasi rottura della legge e dell’ordine, abbiamo aumentato il numero di posti di controllo in tutta la città 4-10″, ha detto Anantapur SP Shanawaz Qasim.

Le cittadine vicine di Dharamavaram, Hindupur e Anantapur sono stati anche messe in allerta. Un contingente di 600 poliziotti è stato spedito il Mercoledì e più forze, dovevano essere inviati Giovedi mattina (oggi per chi legge).

Il governo teme anche una brutta battaglia di successione per controllare il vasto impero di ospedali, scuole e templi. Due importanti membri della Sai Central Trust – l’ex Chief Justice of India PN Bhagwati e ben noto Dottore Commercialista Indulal Shah da Mumbai accorrevano a Puttaparthi il Giovedi a studiare i documenti e registri contabili del trust, riferiscono fonti degne di fiducia.

TNN | Apr 21, 2011, 12:30 CEST

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Altri articoli su Satya Sai baba:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=satya+sai+baba

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Messaggi finali ricevuti:

Scrive Tullia Parvathi: “IL NOSTRO AMATO SWAMIJI, SRI SATYA SAI BABA, HA LASCIATO IL CORPO ALLE 7 e 40 LA MATTINA del 24 APRILE. CORAGGIO LUI NON CI LASCERA’ MAI…. JAY SAI RAM”

Carissimi,

il nostro amato Bhagavan ha deciso di non praticare su di Sé le cure
miracolose che ha dedicato a così tanti di noi, ed ha lasciato il Suo
corpo stamane, Pasqua di Resurrezione.

Riconoscenti per la speciale opportunità ricevuta nell’incontrare il
Maestro, onorati per essere stati scelti per espandere il Suo Divino
Messaggio ed essere Suoi strumenti nella Missione Divina, dobbiamo ora
impegnarci per essere all’altezza dei Suoi insegnamenti.

Scegliamo di continuare a cercare di incarnare e diffondere i Valori
Umani di Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non Violenza che Lui ha
risvegliato in noi, continuando così il Suo lavoro per la nostra
trasformazione e per il miglioramento di questo mondo, restando uniti
come fratelli, quali siamo,

Swami continuerà a guidarci e a ispirarci, ma ora è tutto nelle nostre
mani.

Con Amore

Mauro Battiston

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La civiltà dell’immondizia, della moneta debito, del consumismo squallido, del PIL, dei migranti.. è giunta al capolinea

Il nostro futuro non può continuare a riempire le città di immondizia, rifiuti industriali, inquinamento questo è pacifico, e non dico niente di nuovo, cosi come dire che la “qualità” deve prendere il posto della “quantità”. Tale concetto infatti lo si può annoverare orami tra il “luoghi comuni”. Siamo tutti annoiati dal sentire parlare per “luoghi comuni” ma di fatto non facciamo niente per smentirli o trasformarli in concetti che valgono il tempo stesso che si “spreca” o “utilizza” per pronunciarli.

L’” €uro-pa” è fallita, mi riferisco a quella dei popoli delle genti e delle persone. L’unione europea tiene solo se tiene l’economia e l’euro diversamente chi tiene le redini dell’”€uro-pa” può anche decidere di “espellere” le nazioni che non si sottomettono al sistema debito. La dignità di una persona è ormai ridotto al possesso di una carta di credito senza questa non si può essere accettati dal “sistema”, lo stesso vale per le nazioni se uno stato (schivo) non è in grado di pagare gli interessi per l’utilizzo della moneta debito questo non è degno dell’”€uro-pa”. Che l’Italia, o meglio gli italiani non hanno niente a che fare con l’€uro-pa lo si sa da sempre, ma a vari livelli istituzionali (compreso il presidente della repubblica Napolitano) fanno di tutto per credere in questa “€uro-pa” e farci credere che ci porterà lontano. Il problema è che questa “€uro-pa” è nata a tavoli per strategie che non hanno niente a che fare con i popoli che la compongono se non il semplice fatto di assoggettarli ad una economia di mercato liberista decisa da pochi e all’utilizzo (imposto) della “moneta debito” dell’euro.

Le prove stanno sotto gli occhi di tutti la Francia fa ciò che vuole, la Germania pure, il Belgio è spaccato in due, l’Islanda non riconosce il debito con le banche europee, l’Inghilterra pur essendo in “€uro-pa” non ha adottato l’euro, in Italia c’è di tutto ed allora dove vogliamo andare? Il meccanismo è perfetto e per quelli che lo hanno progettato a tavolino, è riuscito perfettamente: una massa di culture divise, sempre più invase, e sempre più senza ideali, che discutono inutilmente di democrazia, che non saranno mai unite politicamente, che sono sottoposte alla dittatura “€uro-pea” del mercato e della moneta debito dell’€uro.

Una “euro-pa” che si spaventa di un po’ di sbarchi? Un “€uro-pa” (Francia) che va a bombardare la Libia per aiutare il popolo libico e poi chiude le frontiere a Ventimiglia? Ma di quale “€uro-pa” stiamo parlando? Non esiste una Europa dei popoli e delle genti, dove girano tranquillamente le merci con un semplice marchio CE (per generare profitti ed interessi) e invece le persone sono respinte o lasciate morire in mare. Il nostro futuro deve andare necessariamente verso la riduzione dei consumi sotto ogni profilo, questo significa che in una nuova economia a misura d’uomo si dovrà necessariamente comprare più di qualità. Le banche centrali con tutto il sistema mediatico (che vive di pubblicità che ci induce alla prostituzione del consumo sfrenato) ci spingono alla crescita per rincorrere il PIL.

Il consumo sfrenato del popolo (per generare interessi) si traduce direttamente in consumo energetico (petroli che sta per finire) se non si inverte questo processo con la decrescita (e sostituendo la moneta debito con la moneta di proprietà del popolo) la scelta del nucleare sarà scontata le cose sono strettamente legate. (i giapponesi ma anche Francia, Cina, Germania non è che sono tutti scemi?). Cerchiamo di capire la causa per una volta e non soffermiamoci a combattere solo l’effetto. Non si può avere la botte piena la e la moglie ubriaca. Dobbiamo fermare la crescita.

Infatti la crescita indiscriminata (sperata dai banchieri) non ha un piano strategico volto al benessere dell’uomo presente e futuro e alla “qualità” della sua vita, ma solo di generare mercato per far muovere soldi (non importa come). Ricordiamo che ogni 100,00 che girano in Italia, tutti gli italiano devono riconoscere una tassa (adesso) del 2% a dei banchieri privati. Quindi è chiaro che la lungimiranza dei banchieri si ferma al verificare la “quantità” di economia che si riesce a fare al fine di farsi riconoscere gli interessi, tutto il resto non sono bazzecole dei poveri idealisti. La qualità significa fermarsi a riflettere, significa cose che durano, significa tempo libero, significa cultura, significa costruire cose che durino nel tempo (contro l’obsolescenza programmata).

Tutto questo significa ridurre la “quantità”, ma ridurre la quantità necessariamente significa, meno prestiti, meno interessi, meno petrolio,meno €uro ecc… ecco perché alla fine rimane solo un “luogo comune”.

Giuseppe Turrisi

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