Archivio di novembre 2010

Mutui insostenibili per le case in città? Meglio lasciarsi alle spalle le preoccupazioni andandosene a vivere in campagna…

 

Ante Scriptum

“Civiltà urbana addio… meglio il bel vivere selvatico..” (Saul Arpino)

Infatti dopo l’incontro di San Severino Marche, della Rete Bioregionale Italiana, ho scoperto quanti cittadini stanno tentando di abbandonare la puzza metropolitana per ritirarsi in campagna. Non solo per ritrovare la quiete e l’aria buona.. anche perché la vita qui é meno cara, alle brutte si possono mangiare  solo i tuberi, i funghi, le erbe selvatiche e la frutta che spontaneamente crescono nei campi.

E poi… se non c’è un casolare ci si adatta a costruire una capanna di fango e paglia, oppure in tenda od in una grotta o costruendosi un riparo sugli alberi… (che tra l’altro é diventato pure di moda…) ..

Inoltre in campagna si tende ad essere più solidali e facilmente si creano piccole comunità rurali in cui aiutarsi vicendevolmente a sbarcare il lunario senza dover restare schiavi delle macchinette infernali e degli orologi che segnano il tempo di lavoro… Riprendiamoci la libertà di vita e ritorniamo alla Terra!

Paolo D’Arpini

Ed ora leggete le considerazioni di Rita De Angelis: 

Contro i mutui pesanti  ecco una via di fuga meglio la vita in campagna. 
 
Da sempre per gli italiani si sa, la casa resta la più popolare forma di investimento. Del resto questo risulta essere uno dei momenti più favorevoli per contrarre un mutuo. 

Ma i debiti delle famiglie , secondo un ‘indagine della Banca d’Italia, sono arrivati al 15,8 miliardi di euro, per giungere sino al 46% in un anno. Se quindi il mutuo ha un peso eccessivo, la famiglia che si è indebitata deve trovare una via d’ uscita, al di fuori del prestito dell ‘usura.  Ci sono varie opzioni disponibili.

Esiste la moratoria statale, la sospensione temporanea delle rate, per una durata massima di 18 mesi. Chi deve pagare un mutuo sono a 250 mila euro, stipulato da almeno un anno per l’ acquisto dell’ abitazione principale,e per chi si trovi in particolari situazioni di disagio economico.

Ma non è disponibile per tutti, poichè i fondi economici sono solo 20 milioni di euro.  Esiste poi la moratoria delle banche, sino a Gennaio 2011, l’ associazione   delle Banche (Abi) dà la possibilità di sospendere le rate  per 12 mesi  con differimento in avanti degli interessi, oppure di sospendere la sola quota di capitale.
E’ anche possibile la regolarizzazione del mutuo, chiedendo alla banca
di allungare la durata del mutuo, o cambiare la tipologia del tasso. Di certo la banca non è obbligata ad accettare, ma con le nuove norme, applicate sul credito al consumo,  il debitore  ha come forza di contratto, il fatto di cambiare banca, che si può fare senza passare per il notaio. 

Esiste infine la surroga, un’ operazione  che consiste nello spostamento del mutuo presso una diversa banca, che abbia migliori condizioni contrattuali.  La surroga, senza spese, è certamente più conveniente , rispetto alla rinegoziazione  col proprio istituto di credito.

Alla luce  delle nuove norme ci viene spontaneo pensare che comprare una casa diventa quasi un “patto con il diavolo”
Non sarebbe meglio tornare alle origine contadine, dove in cambio di vitto e alloggio, quasi come un baratto bastava coltivare un appezzamento di terreno?

Rita De Angelis

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A Nichi Vendola da Federico Bertolazzi: “Rifletta… sulle discriminazioni ‘altre’ caro Nichi Vendola…”

 Lettera Aperta a Nichi Vendola

segreteria.presidente@regione.puglia.it

gabinetto.presidente@regione.puglia.it

 

Caro Nichi Vendola,

 

ho visto ed ascoltato attentamente il contenuto della Sua video-lettera a Silvio Berlusconi per l’affermazione gravemente offensiva di quest’ultimo nei confronti del popolo gay.

 

E’ chiaro che io – come la stragrande maggioranza delle persone civili – non condivido tale atteggiamento discriminatorio. Anzi, proprio al mondo omosessuale, a quello delle donne e a quello degli Animali-non-umani ho dedicato un mio saggio dal titolo ‘Diritti Animali ed Etica Cristiana’.

 

Lei sa bene che le categorie di Esseri viventi da sempre denigrate violentemente nel mondo occidentale giudaico-cristiano (e non solo) dai cristiani – ed in particolare dai cattolici – sono sempre stati i ‘diversi’ per razza, per sesso ed per religione. Le donne sono riuscite a riscattarsi dal ruolo di sudditanza e di schiavitù nei riguardi del maschio prevaricatore grazie ad un colossale movimento; gli omosessuali invece continuano tuttora ad essere vergognosamente ‘attaccati e calunniati’, anche se mi pare opportuno precisare che, rispetto ai tempi passati, la loro posizione nel contesto sociale incomincia ad essere molto bene accetta, tuttavia con alcune pesanti remore da parte di persone incivili ed incolte.

 

Ma c’è un’altra ‘diversità’ che merita immancabilmente la nostra più viva attenzione ed in particolare quella del mondo politico, oltre che religioso. Questi altri ‘diversi’ sono gli Animali-non-umani, del cui contesto vivente l’Animale umano è soltanto parte per Natura e non padrone come ha sempre preteso di essere. Perché Le sto scrivendo!?

 

Mi spiego! Io sono un Animalista-vegetariano (più esattamente Antispecista-vegetariano) ed appartengo ad un fresco ‘popolo’ di persone per bene che hanno chiesto invano alla politica di affermare e tutelare i ‘Diritti degli Animali’, includendo anche la salvaguardia dell’Ambiente in generale. Questo popolo eccezionale è costituito da ben 11% della popolazione italiana, cioè circa 7 milioni di persone libere, che credono ancora nei valori dell’Etica. E’ un popolo che chiede soltanto di essere tenuto in considerazione per i suoi valori ed in cambio sarebbe in grado di dare una valanga di voti al partito in grado di tenerlo in serissima considerazione.

 

Noi stiamo provando ad organizzarci e formare il partito degli Animalisti-Vegetariani; ma credo che saremmo tutti o quasi tutti disposti ad incrementare le fila del Suo nuovo partito a condizione che i ‘Diritti degli Animali’ fossero seriamente tutelati. I punti fondamentali del nostro ‘Movimento di Liberazione’ sono – tra gli altri – i seguenti: 1. chiusura dei mattatoi; 2. definitiva cessazione della vivisezione; 3. eliminazione della caccia e cessazione della pesca; 4. chiusura dei circhi con animali; 5. chiusura degli acquari e degli zoo; 6. riconoscimento giuridico dei diritti degli Animali. Si dia perciò da fare e il Suo partito dovrebbe solo allungare il ‘braccio’ per raccogliere i voti freschi di questo popolo veramente ed eticamente per bene.

 

Rifletta caro Nichi Vendola!

 

Grazie per l’attenzione e La saluto cordialmente.

 

Federico Bertolazzi

 

P.S. Credo che le votazioni siano prossime – vista la precaria situazione politica italiana. Perciò se condivide le motivazioni del nostro ‘Movimento di Liberazione Animale’, incominci a parlare negli incontri politici dei ‘Diritti degli Animali’. La Vita è Vita ed ha il medesimo valore per tutte le creature di Dio; la Sofferenza è drammaticamente Sofferenza ed ha la medesima valenza per tutte le creature, umane e non umane. L’esistenza dei mattatoi è un’imperdonabile blasfemia contro la VITA, contro la NATURA e contro DIO.

……………

Altri articoli sul vegetarismo:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/category/alimentazione-vegetariana/

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Adam Kadmon: “Il motivo per cui la violenza contro i parassiti dell’umanità non funziona”

Il concetto di “potere” va abrogato in funzione di quello di “altruismo” e “solidarietà”. Solo applicando questi due valori a 360 gradi, i “parassiti” saranno obbligati, oltretutto pacificamente, a mollare la presa.

 

Per spiegarmi meglio userò una metafora: qualsiasi forma di violenza, anche solo

concettuale, fa si che come accade per le “zecche”, il tentativo di rimuoverle fa penetrare la loro testa ancora più in profondità… Anche decapitando la zecca… il corpo verrebbe rimosso.. ma la testa, sebbene praticamente “invisibile”, affonderebbe e resterebbe incolume fra le carni dell’ospite… E qui produrrebbe malattie insidiose e letali.

 

E’ già successo nella storia umana, sapete?

 

Ci si è illusi di aver decapitato certe organizzazioni e invece la loro testa è rimasta nelle carni di certe società… creando nuove infezioni da cui sono nati poteri ancora più deviati dei precedenti.

 

Migliorando se stessi invece, è come se il corpo dell’ospite iniziasse a produrre sostanze “indigeste” alle “zecche”, le quali non potendo più mangiare, saranno obbligate a lasciare la presa spontaneamente e cercare nuovi ospiti…

 

Se tutti gli organismi in grado di ospitarle, si rendessero loro indigeste, le zecche per sopravvivere, sarebbero obbligate a smettere di succhiare il sangue.

 

Ebbene per i sistemi di potere disonesti funziona allo stesso modo: le persone oneste e solidali a 360 gradi diventano indigeste.

 

Fare del bene al prossimo, senza aspettarsi niente in cambio, neppure riconoscenza, fa stare bene ed è contagioso perchè produce benessere psicofisico.

 

Questa è la vera pandemia che temono i sistemi di potere disonesti….

 

Una pandemia di altruismo e solidarietà: è il voler sinceramente bene al proprio prossimo che conduce al “risveglio”.$

 

L’ipnosi cui è soggetto chi nasce nei sistemi, burattinai e burattini, parassiti e ospiti, è dovuta al fatto che la paura di essere “fregati” fa chiudere in se stessi e spinge a comportamenti illogici e spesso distruttivi e autodistruttivi.

 

Pensare invece che altri, grazie alla nostra esperienza e il nostro affetto, non soffriranno, o supereranno prima, quello che abbiamo affrontato noi, dona quella forza e coraggio di affrontare anche le più difficili battaglie personali per la sopravvivenza .

 

Rende liberi.

 

Vi ho detto quanto vi dovevo dire.

 

Ora sta tutto nell’intelligenza dell’ospite cambiare atteggiamento psicologico cosicché i parassiti non abbiano più nutrimento.

 

Quanto sopra è ottimo per difendersi da qualsiasi sistema di potere disonesto, non importa quanto sia potente.

 

Le loro dinamiche sono sempre le stesse dalla notte dei tempi e in ogni luogo.

 

Un Abbraccio, Adam Kadmon

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BEE BUZZ BEFORE THE WINTER – Alan Casline

Bee buzz before the winter

 

perhaps they can only be drones

 

for so long & the shareholders in chemical companies

 

will use little paint brushes

to pollinate

all the plants

when the honey bees are gone?

 

landscape without orchards,

 

without allotments and meadows of wildflowers

 

collapse of web, broke nature’s threads.

 

 

flowers drip desire

intensify attraction, color, light and smell

 

call unheard

 

none of the expected visitors

 

where are the fuzzy yellow and black workers?

 

who will drink our nectar?

 

insect sense such a many-sided affair.

 

 

government scientists at their lab benches see 121 different pesticides in bees, wax and pollen.

 

how many different pesticides

found in human body?

 

breast milk,

water samples hold some clues.

 

intestinal flora are vital.

 

do they mean to suggest

insecticides are killing insects?

 

do they ever mean to suggest

insecticides & herbicides are killing us?

 

 

about 30% losses of commercial hives

each of the last four winters, approximately 76% lost so far.

 

 

a chemical causes plants to wither and die

what does the chemical attack do to bees?

what does the chemical residue do to our guts?

 

 

we want the bees to work for us

 

(apples, oranges, strawberries, onions, carrots

nuts, sunflowers, coffee, soy beans, clovers)

 

while making few concessions to benefit them

 

 

organic gardening way

holds bees as part of planet-scale living system

 

focus bee keeping on bee health

rather than a huge cash crop

 

good management & clever organic techniques

 

bee diseases controllable within complex environment

 

healthy planet alive with organisms that co-exist.

 

what’s the normal percentage of loss over a winter?

how quickly can bee numbers regenerate?

what’s the minimum number of bees needed?

 

 

sense is touch

 

sense is sorted knowing

 

sense is aware awake

 

 

perhaps we can be caretakers,

 

lifelong & the shareholders

 

with all-living beings

 

bees find flowers

 

land on us to rest their wings

 

honey sweet each new day

 

 

Alan Casline

October 27, 2010

Elsmere, New York

 

 

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14 novembre 2010 a spasso per Roma: il Grand Tour, da Piazza del Popolo a Piazza di Spagna

Nella metà del ‘700 Roma diviene la meta imprescindibile di ogni giovane di buona famiglia che abbia ricevuto un’educazione adeguata. La città, con le sue rovine, le memorie di un antico passato ancora visibili, le sue collezioni di antichità, suggestiona e attrae artisti e tutti coloro che desiderano completare la loro formazione classica.

 

Piazza del Popolo, la porta a nord lungo le mura, è la naturale via di accesso alla città a cui si aggiunge il porto fluviale di Ripetta. Nell’area urbana, fra piazza del Popolo e la piazza di Spagna si concentrano le Accademie come quella di S. Luca e di Francia a Palazzo Mancini. Esse accolgono pittori e pensionanti, quasi tutti artisti stranieri affascinati dalla vita quotidiana, a volte misera, in mezzo alle rovine del passato, di una città dove la natura si fonde armonicamente alle creazioni umane.

Tutti gli scrittori, musicisti, pittori, scultori e poeti del ‘700 sono passati, hanno soggiornato e a volte sono rimasti per sempre a Roma, da Goethe a lord Byron, da Thorvaldsen a John Keats, e tutti hanno preso alloggio lungo la via del Corso e le strade adiacenti. Gli studi e i laboratori degli artisti, come quello di Antonio Canova, si trovavano in questa zona della città. Oggi, ne rimane la testimonianza nel Caffè Tadolini che ha trovato posto in quello che fu lo studio di uno degli artisti vicini a Canova. In un impressionante affastellamento di bozzetti, statue e arnesi da lavoro si può ancora respirare l’atmosfera di un atélier del ‘700.

 

Ad ogni angolo, tra via del Babuino e via Ripetta c’è un ricordo, un segno, una testimonianza lasciata da ogni artista nella città più amata e sognata.

 

Appuntamento ore 10.00 del 14 novembre 2010 davanti alla chiesa di S. Maria del Popolo – Durata passeggiata: 2 ore e 1/2

Prenotazioni ed informazioni:   

info@unpontesultevere.com  – tel. 06/3202087

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Altro articolo su Roma a piedi:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/09/21/roma-a-piedi-nella-citta-verde-apello-al-sindaco-alemanno-per-la-riscoperta-dei-sentieri-pedonali-interni-della-capitale/

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