Archivio di giugno 2009

14 Luglio 2009: Presa della Bastiglia della mente oscurata, di Calcata – “Consegnamo il mondo in uno stato dignitoso alle generazioni future”

Eventi Paolo D'Arpini 30 giugno 2009

Luglio è un mese in bilico, all’inizio c’è la gentile Capra ed alla fine l’astuta Scimmia. All’inizio il timido Cancro ed alla fine il possente Leone. Differenze maggiori in un solo mese non potevano esserci. La Capra è considerato l’archetipo più femminile, nel sistema cinese, al contrario la Scimmia rappresenta le qualità maschili per antonomasia, ivi compresa l’attitudine a farsi un harem.

Se riuscissero a mettersi d’accordo farebbero una bella coppia….

Come ogni anno il 14 luglio, a Calcata, ricordiamo la Presa della Bastiglia, in chiave Zen: “Oppidum obscuratae mentis” è chiamata la manifestazione. Come diceva Andrè Breton: “La rivolta, solo la rivolta crea la luce… e la luce non può avere che tre vie: la poesia, la libertà e l’amore…”

Cercando questa libertà e questo amore tenteremo di ri-conquistare la bella Calcata, salvandola dagli oscuri disegni maligni e speculativi in atto. Ma non lo faremo con una assalto bieco e violento, bensì con le armi della riflessione e della contemplazione.

Per restare laicamente nell’animo evocato da questi eventi si incontrano al Circolo di Calcata i ricercatori e si confrontano sulla loro comprensione dello Spirito, come avveniva nei monasteri Zen in cui vigeva la consuetudine per cui poteva essere accolto solo chi era in grado di superare una prova…. La vita come libera espressione dell’anima oppure continua l’assedio alla bastiglia della mente oscurata? Nei tarocchi a questa stagione è dedicato l’arcano lunare. La Luna è una delle carte più misteriose e suggestive. In essa si vede l’aspirazione umana di collegare le cose che stanno in alto con le cose terrene, mediante una comprensione simultanea. L’intuizione del Cancro. “Consegnamo il mondo in uno stato dignitoso alle generazioni future” (K. Ludwing Schibel)

Paolo D’Arpini

Appuntamento:  Ore 17.30  – Al Circolo Vegetariano VV.TT. in Via del Fontanile snc. Calcata Partenza per la passeggiata al fiume Treja, immersione completa nelle fresche acque. Al ritorno condivisione di esperienze, poesie, canzoni, davanti al fuoco. Portare cibo vegetariano che verrà condiviso fra i presenti.

Prenotazioni: 0761/587200 – circolo.vegetariano@libero.it  

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Crop circles ed archeologia – In Inghilterra succede di tutto…. “Così non parlò… Giorgio Bongiovanni”

Da un sacco di tempo, da quando assistetti ad una proiezione di un documentario sui “Crop Circles” si accese in me la curiosità di conoscere qualcosa di più sull’argomento. Andai persino a visitare il veggente stimmatizzato Giorgio Bongiovanni, che ha un centro di ricerca nelle Marche. Sant’Elpidio a Mare, mi pare si chiamasse il paese, dove restai in un campeggio, assieme all’amica Lidia Bonura, per almeno una settimana. Leggendo libri e giornali sugli UFO, sulle visioni paradisiache, sui segreti di Fatima ed altro ancora e visitando spesso, a pranzo e cena, il centro di ricerca, dove era anche la redazione di una rivista sugli extraterrestri: “Non siamo soli”. Purtroppo Bongiovanni era assente, sempre impegnato in conferenze all’estero e simili attività. Perciò non potei stabilire nessuna verità su questi “Crop Circles”. Successivamente ne parlai con varie persone che dicono di averli visti personalmente e mi hanno confermato che tali fenomeni sono reali, sia pur inspiegabili!

Ultimamente ho smesso d’interessarmi di certe faccende, preferendo occuparmi delle contingenze quotidiane, o dell’analisi del mio stato di coscienza qui ed ora. Non voglio dire che altre vite non possono esistere sulla faccia del pianeta o nell’Universo… anzi, son convinto che esistano, ma “ognuno per sé e Dio per tutti” come dice il proverbio….

In effetti nella tradizione indiana si fa riferimento a diverse sfere di esistenza, ci sono esseri viventi per ogni elemento: Etere (Dei), Aria (enti sottili), Fuoco (geni), Acqua (creature fluide), Terra (vita organica in generale). Insomma da qualche parte, in qualche altra dimensione o stato vitale esistono più manifestazioni viventi… ed inoltre -sempre secondo la tradizione indiana ora convalidata dagli scienziati- persino la Terra, il pianeta terra, è un essere vivo e cosciente…. e questo tra l’altro potrebbe spiegare l’apparizione sulla sua superficie dei miracolosi “crop circles”.

Beh, oggi mi son divertito a leggere che un gruppo di ricercatori, indagando nel futuribile… dei Cerchi nel Grano, hanno invece trovato un reperto archeologico di assolutà consistenza fisica e storica…

Ma va? Propio così miei cari, leggete qui dabbasso:

“Seguono i cerchi nel grano (crop circles) e trovano una necropoli antichissima, in una località presso Stonehenge, che era stata esplorata minuziosamente …”

Nella campagna inglese è stato scoperto un sito di era megalitica più antico di Stonehenge, in un frangente singolare: seguendo una serie di cerchi nel grano (i famosi crop circle) una ricercatrice britannica, Helen Wickstead, responsabile del Damerham Archaeology Project, dell’Università Kingston di Londra è giunta ad un sito finora ignorato. “Come il sito sia rimasto nascosto all’occhio umano per tutto questo tempo, resta un mistero” ha affermato l’archeologa, confermata dal collega Joshua Pollard. La regione infatti è stata esplorata in lungo e in largo, per cercare elementi in grado di risolvere i misteri della vicina Stonehenge. E invece, quasi per caso, durante una perlustrazione aerea dell’English Heritage, l’agenzia governativa britannica per la preservazione storica del patrimonio, sono stati notati strani crop circle, i famosi cerchi nel grano. In realtà stavolta non c’è nessun goliardo universitario, ma si sarebbe trattato di interferenze nella crescita della vegetazione causate da strutture funerarie sotterranee nei pressi del villaggio di Damerham. Così, una volta scesi a terra, i responsabili sono andati a verificare e hanno trovato due tombe sovrastate da tumuli enormi. La più grande è lunga settanta metri. “Questi tumuli funerari sono ritrovamenti molto rari e sono le prime forme di architettura conosciute” ha confermato Helen Wickstead. E ha aggiunto: “Durante la tarda Età della Pietra, si credeva che le persone della regione lasciassero i loro defunti a cielo aperto in modo che gli uccelli e gli altri animali se ne cibassero. Invece per un motivo che non ci è ancora chiaro, crani e ossa di gente sepolta furono poi portate nella struttura funeraria”. Altri ritrovamenti, tra cui resti di templi in legno, fanno pensare che il sito rimase un centro importante per le comunità agricole della zona anche nell’Età del Bronzo.   (http://www.storiainrete.com )

………..

Insomma alle meraviglie del Creato non si può porre limite!

Grazie per aver letto sin qui, vostro affezionato Paolo D’Arpini

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Manomettere le “sacre scritture” è il business delle religioni… altrimenti chi ci crederebbe? – Favole della “chiesa” ed altro ancora

La piaga della cattiva informazione e della alterazione dei fatti accaduti ha origini antiche: il primo, nella tradizione religiosa a parlarne fu il profeta Geremia (8,8) che si lamentava dicendo: “Perché dite la legge del Signore? A legge menzognera l’ha ridotta la penna menzognera degli scribi”. Nel corso della storia i Testi sacri pare siano stati più volte manomessi, spesso per compiacere il regnante di turno.

Pipino il re dei Franchi, su richiesta di Stefano III, venne a liberare la Chiesa dai longobardi e restituì alla Chiesa i territori riconquistati in virtù di un documento fatto preparare dal papa secondo cui erano donazione di Costantino.

Secondo alcuni autori nel tempo di Costantino fu nominata una commissione di correttori, composta da ecclesiastici e politici i quali, con la scusante dell’ortodossia, ritoccarono i testi evangelici nel momento in cui il cristianesimo diventava religione di stato e doveva trovare l’approvazione di un imperatore pagano fino al punto della morte.

Alcuni decenni più tardi S. Girolamo fu incaricato, suo malgrado, dal papa Damaso III nel 382 a rivedere il testo in latino dei Vangeli, nonché la traduzione delle lingue originali delle Scritture in ebraico. S. Girolamo disse che le generazioni future lo avrebbero accusato di aver manomesso le Scritture. Anche S. Agostino criticò l’operazione. Damaso fu creduto il primo autore del Liber Pontificalis che era l’elenco dei primi vescovi di Roma, a cominciare da Pietro; in realtà pare sia un falso che si aggiunge alla vasta serie di “falsificazioni Simmachiane” dell’inizio del sesto secolo, quando papa Simmaco per evitare di essere processato fece produrre una enorme mole di documenti inventati: carteggi interi, atti di un Sinodo mai tenutosi, documenti di processi ideati, il tutto per creare precedenti fasulli su cui basare la sua pretesa di non dover essere giudicato da nessuno al mondo, neppure da un concilio.

Nel VIII–IX secolo, dato che il testo di S. Girolamo detto Vulgata era stato più volte ricopiato, studiosi come Alcuino e Teodulfo, cercarono di correggere errori linguistici e testuali che si erano insinuati in tale versione. In seguito, per rendere di più facile consultazione le Scritture, altri ne suddivisero il testo in capitoli. Nel 1546, durante il Concilio di Trento, la Chiesa cattolica, da una parte sancì l’autenticità della Vulgata e dall’altra ne auspicò la revisione. Furono istituite apposite commissioni, ma impaziente di vederla completa, il papa Sisto V volle portare di persona a temine l’impresa e attenendosi al testo di Lovanio e con l’aiuto di Bellarmino intervenne sulla versione di S. Girolamo e quando incontrava punti oscuri non si faceva scrupolo di aggiungere o levare parti del discorso con l’intento di renderlo più chiaro. Ma nel 1590, mentre l’opera era in stampa il papa morì e i cardinali la ritirarono lasciando l’opera ancora piena di errori..

La nuova edizione, detta sisto-clementina, vide la luce nel 1592 sotto Clemente VIII e rimase a lungo la versione ufficiale della Chiesa Cattolica. Nel XX secolo ci fu la volontà di rivedere la Vulgata come le altre versioni e nel 1965 fu nominata una “Commissione per la Neo-Vulgata” che rivedesse la traduzione in latino tenendo conto delle nuove conoscenze. I primi libri furono pubblicati nel 1969 e 10 anni dopo Giovanni Paolo II approvò la Nuova Vulgata.

Pare che Gregorio VII creò intorno a se una schiera di falsari che sfornavano ogni sorta di documenti a seconda delle esigenze e molti scritti originali furono ritoccati.

Nel corso dei millenni i testi biblici sono stati trascritti, a mano, migliaia di volte (circa 6000 i testi in ebraico e circa 5000 quelli in greco).E’ lecito supporre che alcune o molte cose abbiano subito un’alterazione del loro originale significato, per negligenza, per interpretazioni personali o, come si è detto, per favorire il potente di turno. In particolare per ciò che concerne l’alimentazione carnea lo stesso S. Girolamo asserisce che l’autorizzazione a mangiare la carne fu un’interpolazione ai Testi sacri da parte della Chiesa cattolica aggiunta tardivamente in un periodo di basso profilo spirituale, ma che in principio (cioè sia alle origini del cristianesimo che nella Genesi) non fu così.

5.700 sono i manoscritti in greco della Bibbia che sopravvivono oggi, di questi solo 10 contengono la Bibbia intera come noi la conosciamo, di queste solo 4 sono state redatte prima del X° secolo. In tutti questi manoscritti gli studiosi hanno calcolato che ci sono 400.000 punti in cui le varie copie differiscono tra di loro, cioè il numero delle varianti del Nuovo Testamento è maggiore delle parole stesse che lo compongono. Alcune di queste varianti sono evidenti errori commessi dal copista, altre sono delle modifiche effettuate deliberatamente per appianare diversi punti di vista teologici. Molte delle più importanti definizioni, come molti episodi biblici, si basano su delle copie deliberatamente o accidentalmente alterate, anche se i teologi affermano che le correzioni non alterano in alcuno modo il senso originario del messaggio.

Le manomissioni dei Testi sacri, a mio avviso, non depauperano la dimensione divina e spirituale nella vita dell’uomo, né l’importanza del grandioso insegnamento di Gesù, anzi credo debba spingere ognuno a cercare personalmente le grandi verità che governano le leggi universali e che indicano il percorso da seguire nella realizzazione integrale dell’uomo.

La tendenza ad alterare le notizie è anche oggi una piaga più che mai diffusa in cui i grandi mezzi di comunicazione di massa, in gran parte manovrati dai centri di potere economico e politico, influenzano le scelte della popolazione con strategie che tornano solo a vantaggio di chi intende smerciare un prodotto, trascurando gli aspetti negativi che spesso celano danni per le persone. E se gli uomini non hanno avuto scrupoli ad alterare insegnamenti attribuiti alla divinità è facile supporre che la verità dei fatti umani raramente viene riportata senza alterazioni di parte.

La nostra filosofia mira a spingere l’individuo a sviluppare l’intelligenza critica nelle cose, la consapevolezza che ognuno di noi deve imparare ad essere artefice del proprio destino, della propria salute fisica, del proprio equilibrio mentale, della propria sfera spirituale, attraverso uno dei mezzi più potenti, la filosofia dell’etica universale del biocentrismo che nella pratica attuazione passa attraverso l’alimentazione incruenta vegetariana che consente all’uomo di vivere in ottima salute, di sviluppare una mentalità di pace, di salvaguardare la natura, di non contribuire ad affamare il Terzo Mondo, di porre le basi per un mondo di verità e di giustizia.

Franco Libero Manco – francolibero.manco@fastwebnet.it  

“Ricordati che vivi in un mondo programmato per farti ammalare, se vuoi stare sano e felice devi diventare un pensatore autonomo” – (Alan Goldhamer)

“Saggio è colui che pur memore dell’antico guarda al nuovo” - (Confucio)

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“Natura naturans” e “Natura naturata” – Discorso semantico naturalistico con referenze a: Joseph Ratzinger, Aristotele, Francesco Ianneo, Dante Maffia, Ernst Junger, G.C. Vanini ed altri

Tornare alla natura tramite il pensiero classico:

“Prima il Nulla, poi una parvenza, poi quel grido  della forma che si fa inseguire da aquile bianche  immortali, e pretende dedizione totale” -  Dante Maffia, la Biblioteca di Alessandria

“La perfezione umana ed il perfezionamento tecnico Non sono conciliabili. Se vogliamo l’una bisogna sacrificare l’altra. A questo punto le strade si separano. Il perfezionamento mira al calcolabile ed il perfetto all’incalcolabile” -  Ernst Junger

“Qualsiasi cosa desideriamo in questo nostro mondo ipersofisticato e terrorizzato, alla fine è un fenomeno o prodotto memetico, un grumo di Memi materializzato in un oggetto Hi-tech, un indumento di tendenze, un cosmetico indispensabile, un corpo nuovo, snello e accattivante, un’immagine memetica di noi stessi, che conquisti un posto e un ruolo a sua volta memetico e vincente” -  Francesco Ianneo, Memetica, Genetica e Virologia di idee, credenze, mode. Castelvecchi, 2005.

Ratzinger, nel suo discorso fondamentale di “papabile”, propose la “religione” (cattolica, ovviamente, perché per costoro non esiste altra religione possibile), quale unico ed efficace antidoto al dilagare dell’agnosticismo e relativismo nella cultura dominante dell’Occidente. Parlando di “dittatura del relativismo, Ratzinger sostiene che la verità è una sola ed il suo fondamento è in Dio. Di contro ci sarebbe la precarietà e l’arbitrio, la relatività fonte dell’ errore e sul piano morale la mancanza di leggi assolute che favorisce il disordine e l’anarchia…

Se ad un ascolto del tutto superficiale ed epidermico, il tono puramente formale dell’accusa Non fa una piega. Il relativismo è sicuramente una “diminutio” nella struttura individuale e sociale, ma questo relativismo a cosa si riferisce e contro chi e cosa muove i suoi attacchi? C’è tutta una corrente di pensiero, che partendo da Hegel giunge fino a Nietzche e Heidegger che Non piace a Ratzinger, perché l’accusa che questi pensatori portano nei confronti della Chiesa colpisce a fondo la storia di questa Organizzazione. Tant’è vero che in queste dichiarazioni del papa manca intenzionalmente qualsiasi riferimento alla complessità delle componenti logiche ed epistemologiche alle quali pur si dovrebbe ricorrere nell’attribuire alla Religione cristiana la patente di Unica verità capace di portare la luce nella società e nell’individuo, offuscati dal relativismo.  Tanto più che proprio in questi tempi abbiamo preso atto, tutti, della provvisorietà della conoscenza umana e della precarietà dei modi di comunicazione.

Le reazioni.  Reazioni consistenti a questi assunti sono state prese in ambito cattolico e protestante, nonché in ambito laico.  Dai laici si è opportunamente obiettato che non è possibile ignorare le conquiste operate dal pensiero critico e dalla coscienza proprio grazie all’ affermazione del principio del relativismo gnoseologico ed antropologico.  Il pensiero moderno, sia pure fra errori e svarioni concettuali è però riuscito a restituire all’individuo ed al suo progredire storico la responsabilità della formazione dei valori, che nel travaglio del dubbio e dello spirito critico riescono a rendere omaggio al principio della responsabilità personale quale fondamento della verità e del bene.

Relativismo della dialettica innescata da Ratzinger.   Non è questa la sede nella quale impiantare una querelle filosofica, ma ci sembra utile a questo punto sottolineare che la totalità del contendere è racchiusa in una manifestazione della modernità, e non dell’intero trascorrere del pensiero filosofico e scientifico. In questo scontro fra dogmatismo religioso e pensiero “laico” non è presente per nulla la grande stagione del pensiero classico, che viene negati aprioristicamente dal Ratzinger per il quale la Storia comincerebbe con la nascita, peraltro del tutto ipotetica, di Gesù, personaggio preso come manifestazione del divino sulla Terra (come se l’Umanità non avesse fino ad allora avuto a che fare con tante altre “incarnazioni” divine!)

Mentre per i “laici”, che fanno riferimento al pensiero “razionale”, è come se non fosse esistita una storia del pensiero prima dell’affermazione seicentesca della “razionalità” e della “scienza” presa come unica forma di conoscenza proprio perché proiettata nella misurazione del “sensibile”. Va aggiunto che siamo appena usciti dal conflitto fra il Razionalismo e la Scienza positiva. Il Razionalismo proclama l’eguaglianza naturale degli uomini, e l’identità della ragione in ciascuno di loro, la storia della scienza c’insegna invece che le verità razionali dichiarate a priori , necessarie ed eterne, sono delle astrazioni empiriche tardivamente conquistate nel corso dell’ evoluzione umana. Quindi il contrasto cui fa riferimento Ratzinger è una forma di ragionare antecedente ai problemi qui trattati. Inutile dire che queste modalità di vivere la conoscenza è del tutto nevrotica, sganciata dall’evoluzione del pensiero, ottocentesca, anche perché, per nostra fortuna, stiamo assistendo non solo ad un progredire delle conoscenze scientifiche che annullano qualsiasi presupposto scientista e positivista, ci riferiamo alla Fisica Post-Quantistica, alla Matrix Divina alla Sincronicità di Jung, Plank, Chopra, scienziati che hanno elevato la ricerca scientifica alle vette del pensiero creatore, alle Neuroscienze che, al di là delle necessarie concessioni ad una visione meccanicistica del funzionamento della Mente, hanno colto l’interconnessione pensiero/emozione/corporeità, e con esse sono giunte alla dimensione transpersonale della società e della vita quale era il principio uniformatore della Classicità.

Secondo il pensiero più evoluto dei nostri tempi, non può esistere separazione fra scienza e spirito.

La conoscenza scientifica della materia inanimata non è un sottoprodotto della conoscenza che attinge alle dimensioni metafisiche, come vorrebbero gli eredi del processo a Galileo dell’una e dell’altra fazione. La conoscenza è una e consiste nell’identificazione, e quindi nella morale che è ineludibile. Al contrario, gli scienziati razionalisti contemporanei parlano come se la metodologia della scienza sperimentale fosse la chiave unica per risolvere anche i problemi filosofici e morali. Infatti, non può esservi conoscenza senza Etica, perché se una conoscenza non determina un comportamento non può trattarsi di Vera Conoscenza. Ecco la ragione per la quale oggi si parla di Eco-etica.

La Cosmologia Quantistica parla, infatti, di 10 Dimensioni + 1, dove quell’uno è la Consapevolezza Umana.  Siamo in piena visione panteista della natura.

Clerocrazia.  Il clericale disputa, insiste, condanna, minaccia, con albagia e ferocia non tanto sui problemi della condotta morale, quanto sulle basi dogmatiche della religione. Fuori di queste non c’è, secondo lui, vita morale. Chi non è clericale non è cattolico, chi non è cristiano non è religioso, chi non è religioso è immorale. Ne consegue che chi non è clericale è un essere maligno e pericoloso alla società.

Un pensiero di Giulio Cesare Vanini.  G.C.Vanini, martire del Pensiero, della Natura e di Italianità, morì sul rogo a fuoco lento il 9 febbraio 1619.  Egli scriveva: “La natura è il potere di Dio diretto a tutti gli ordinari movimenti; apparisce adunque come la stessa cosa della provvidenza. Però gli effetti di quest’ultima hanno un’ampiezza minore appartenendo allo stesso potere l’aver disteso il Cielo, creato l’Intelligenza, generata la zanzara dalla zanzara uscita dall’atto creativo. Aristotele… afferma come la natura nulla faccia con temerità, ragione per cui, giusta Aristotele, la natura è l’energia di Dio…”

Giorgio Vitali – vitali.giorgio@yahoo.it  

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No ai cavoli, ai broccoli ed alle patate … Si ai rifiuti, al rumore, all’ingiustizia – Calcata 28 giugno 2009 – Comunicato Stampa

Siamo proprio al “redde rationem”, la stupidità e l’ingiustizia pare non abbiano più limiti.Stamattina avevo aperto il centro visite dove c’è una mostra di foto e di grafica sulla valle del Treja, organizzata per festeggiare il solstizio d’estate, e mentre stavo lì con il mio nipotino Sava, di tre anni, leggevo alcuni libricini editi dalla Regione Lazio in cui si parla della valorizzazione degli elementi naturali dei parchi e soprattutto dell’agricoltura biologica come metodo ottimale per produrre cibo sano mantenendo l’habitat pulito.

Dovete sapere che mio figlio Felix, che si è sposato ed ha una bella famigliola con due bambini, ha deciso di impostare la sua vita nel modo più naturale possibile, perciò ha interrrotto le scuole tecniche all’ultimo anno, quando sarebbe stato facilissimo terminarle e diplomarsi (vista anche la sua capacità e bravura) ed ha deciso invece di dedicarsi all’agricoltura, ai piccoli lavori di artigianato e di muratura. Una scelta dura visti i tempi che corrono in cui nessuno vuole più sporcarsi le mani. Ma questa scelta in realtà gli ha “pulito” le mani da ogni compromesso con una società che ormai è marcia… Egli lavora ed è onesto come nessun altro… ma queste qualità non piacciono in un paese come Calcata che attualmente vive di finzione e d’ipocrisia, sia mentale che fisica. Un paese che sfrutta l’immagine per vendere se stesso e la sua dignità… e mi dispiace di essere stato il suo fondatore, non avrei mai immaginato 30 anni fa quando venni qui a Calcata e richiamai l’attenzione sulle sue bellezze e sulle qualità magiche del luogo che satana avrebbe preso così fortemente il sopravvento… (altro che mercanti del tempio).

Eppure debbo oggi constatare che è così…. dovete sapere che mio figlio Felix, che è nato a Calcata, e sua moglie, entrambi giovanissimi, stamattina avevano portato sù nella piazzetta di Calcata vecchia un’apetta con i prodotti naturali da loro stessi coltivati: insalate, zucchine, fagiolini, verze… questo sia per dare un segnale pulito e reale di quello che Calcata rappresenta, sia per raggranellare qualche spicciolo (considerando le richieste minimali da loro fatte), ed anche per mandare avanti la famiglia, è ovvio. Ebbene dopo un po’ che stavano lì senza dar fastidio a nessuno, anzi accontentado alcuni paesani che sentono il bisogno di naturalezza e verità di vita, ecco che sono giunti i carabinieri e li hanno allontanati dicendo che erano “abusivi”.

Bene lo sapete chi ha chiamato i carabinieri? Il rappresentatnte ed il fautore di ogni abusivismo e di ogni sporcizia, colui che riempie di mainifesti offensivi il paese, che compie misfatti impuniti dalla mattina alla sera, che vende le sue carabattole di provenienza oscura all’ingresso del paese, che accoglie e smista bancarellari venuti da fuori con le loro mercanzie di collanine e merce dozzinale. Sì “colui” che è il “bravo” di satana ha chiamato i carabinieri, li ha informati del “misfatto” compiuto da mio figlio… ed i carabinieri sono accorsi subito a ristabilire la legge!

Peccato che sia una legge “one way” una legge con il paraocchi, che fa comodo alle cosche di un potere deviato e speculativo e falso in ogni sua espressione. Pensavo che i carabinieri fossero ancora un’istituzione affidabile in Italia… ma vedo che forse non è più così. In un paese dove a malapena si mantiene una parvenza di legalità, con risvolti e compromessi intriganti, dove tutte le attività svolte sono finte e prive di ogni significato e di attinenza con il vivere nel luogo, ecco che “l’informatore” riesce a sistemare quel che a “lui” infastidisce con una semplice telefonata. La solerzia delle forze dell’ordine è encomiabile!

Evidentemente a Calcata piace che ci siano strascichi d’inciviltà notturna, svendita d’ideali, sperequazione, falsità ideologica, sfruttamento dell’immagine, mercanzia d’accatto e da ricettazione, uso improprio del luogo, musicacce e rumori molesti, illegalità diffusa e sporcizia, ma non piace che si espongano le “qualità” vere: i cavoli, la lattuga, i broccoletti e le carote…. e mentre scrivo odo ancora il rullare di tamburi….

(leggete l’articolo scritto ieri notte in url:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/06/27/storia-completa-di-sodoma-gomorra-quella-di-2000-anni-fa-e-quella-di-oggi-calcata/ )

Scusate lo sfogo e fate di questa lettera-denuncia ciò che volete!

Paolo D’Arpini, residuato di un mondo in via di estinzione.

Circolo Vegetariano VV.TT. di Calcata (per poco ancora) – Tel. 0761-587200 – circolo.vegetariano@libero.it  

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