Viterbo – Maggio 2009: notizie recenti, utili e divertenti, dalla Città dei Papi (uno più uno meno…) – Giovanni Faperdue, Bruno Barra, Antonella Litta, Carlo Cipiciani, Sri Krishna…

Da Facebook

12 maggio 2009 -  Giovanni Faperdue ha nominato Paolo D’Arpini “incaricato” del gruppo “Quelli che rivogliono le meravigliose fontane di Viterbo pulite e curate” su Facebook. Per visualizzare il gruppo, segui il link in basso:

http://www.facebook.com/n/group.php&gid=58050212873&mid=73a5aaG5ada1d37G5951daG18

Risposta – Ringrazio Giovanni Faperdue per la fiducia, in effetti le fontane pulite sono la mia passione, ma a causa di carenti mezzi tecnici telematici (mancanza di ADSL e computer scassato) debbo rinunciare all’incarico, spero comunque che in occasione della mia presunta visita a Viterbo -del 3 o 4  settembre 2009- (vedi Url:  http://www.circolovegetarianocalcata.it/category/comunicati-stampa/ ) le fontane siano state tutte pulite senza uso di cloro, in modo da potermici tranquillamente lavare le mani ed il viso ed abbeverare l’asino che mi avrà portato sin lì.

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Da www.latuavoce.it  

12 maggio 2009 – E’ Bruno Barra, viterbese, il nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale dei Controllori del Traffico Aereo (A.N.A.C.N.A.).Un importante riconoscimento per l’esperienza e competenza maturata nel campo dell’Assistenza al Volo, della Navigazione Aerea e della Sicurezza del Volo e nella legislazione del settore in ambito nazionale ed internazionale.

Barra è anche il coordinatore di S.T.A.S.A. , Centro Studi della Tuscia che è impegnato nel fornire un proprio qualificato contributo d’idee allo sviluppo del trasporto aereo ed alla realizzazione di una rete aeroportuale nazionale (compreso l’ipotetico aeroporto di Viterbo (N.d.R.) ragionata e rispondente alle esigenze del territorio e dell’Unione Europea.

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da www.giornalettismo.com  

12 maggio 2009 -  Una speranza in questi tempi bui ci viene dall’ultima riunione del Cipe, che ha finalmente dato il via al fantasmagorico progetto che porterà oltre 20 milioni di turisti low cost da New York a Viterbo in poche ore. Le stesse che servono da Viterbo a Roma…..    Carlo Cipiciani

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Da www.coipiediperterra.org

3 maggio 2009 – All’Assessore alla Partecipazione della Regione Lazio e per opportuna conoscenza al Presidente della Giunta Regionale del Lazio:

……Con la presente siamo quindi a richiederle:

- un incontro per illustrarle le molte inconfutabili ragioni per cui il mega-aeroporto e’ un’opera disastrosa e fuorilegge;

- e conseguentemente un impegno affinche’ la Regione Lazio receda dalla scelta folle di avallare un’operazione speculativa che provochera’ danni immensi e irreversibili. Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento e restando altresi’ in attesa di un cortese riscontro, voglia gradire un cordiale saluto, dottoressa Antonella Litta,   portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s’impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell’ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti.

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Da Baghavad Gita

Senza tempo e senza spazio – “L’universo è come un miraggio, ogni cosa nasce, esiste e scompare, perciò riposa solo in Me, oh Arjuna!”

Sri Krishna

Viterbo, 8 maggio 2009 – Giovanni Bartoletti, assessore all’aeroporto, mi chiede di far amicizia su Face Book – Rispondo sincreticamente….

Forse l’assessore non si è reso conto di quel che faceva quando stamattina, 8 maggio 2009, mi ha inviato una richiesta di amicizia su Face Book: “Giovanni Bartoletti ti ha aggiunto ai suoi amici su Facebook. Per convalidare la richiesta di amicizia su Facebook, devi confermare di conoscere Giovanni.

Per confermare questa richiesta di amicizia, segui il link in basso:

http://www.facebook.com/n/?reqs.php&mid=6d49f0G5ada1d37G56197dG2  ” .

I casi son due, o manda in giro richieste di amicizia a raffica senza sapere a chi sono indirizzate oppure Bartoletti è dotato di grande spirito pionieristico ed ha deciso di convertire all’aeroporto anche gli oppositori più motivati (come me). Altra alternativa è che Giovanni Bartoletti voglia salutarmi come futuro concittadino viterbese, dopo aver letto la mia proposta di trasferirmi in pianta stabile all’aeroporto low cost di Viterbo, appena sarà istituito, restando in stand by nella sala d’attesa, munito di biglietto internazionale di andata e ritorno

(http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/11/25/aeroporto-una-sede-internazionale-di-passaggio%e2%80%a6-ho-risolto-il-problema-casa-basta-un-biglietto-di-andata-e-ritorno-e-mi-trasferisco-a-viterbo%e2%80%a6/ ).

Non so, nel dubbio, gli ho inviato il messaggio che segue:

“Caro Giovanni Bartoletti, sei tu? Quello che spinge per istallare un aeroporto low cost a Viterbo? Non riesco a distinguere bene la fisionomia dalla foto allegata, vedo che hai in braccio un bambino (o bambina?), questo è buono, si vede che anche tu sei a favore della continuazione della specie. Entrambi quindi vogliamo bene all’umanità.. Forse differisce solo il modo dimostrativo di quest’amore, ma fa nulla.. possiamo sempre dialogare e trovare punti d’incontro nell’umano.

Debbo dire che se tu sei lo stesso Bartoletti, assessore al Comune di Viterbo, hai avuto del fegato e senso dell’humor nello scrivermi su face book per fare amicizia, anche quell’amico tuo, Guido Scapigliati, mi è stato molto simpatico e mi sono divertito ad interloquire con lui, (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/02/07/aeroporto-aeroporto-correndo-verso-l%e2%80%99aeroporto-di-viterbo-guido-scapigliati-si-e-scapigliato-tutto-%e2%80%a6-concorso-letterario-in-corso/)  divertente il titolo del suo intervento “a noi ce piaceno li polli, l’abbacchi e le galline..”. Salutamelo quando lo vedi.

Siccome non ci siamo mai incontrati fisicamente prima di aderire alla tua richiesta di amicizia ritengo utile vederci di persona, il 4 settembre ri-visiterò Viterbo, va bene in quell’occasione? (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/04/21/d%e2%80%99arpini-ri-visita-viterbo-il-4-settembre-2009-%e2%80%93-comunicato-stampa/)

Oppure se vuoi puoi venire tu a trovarmi qui a Calcata così almeno potremo guardarci in faccia.

A bientot, Paolo D’Arpini

Maggio a Viterbo: “Io lavoro al bar di un albergo ad ore, porto su il caffè a chi fa l’amore, vanno su e giù coppie sempre uguali, non le vedo più neanche con gli occhiali…”

Certo dovreste avere una certa età per ricordarvi quella bellissima canzone di Gino Paoli… a quel tempo, erano i primi anni ’60, il genere romantico e sentimentale andava ancora di moda, le canzoni intimiste erano l’alternativa al rock and roll che procedeva a cancellare ogni senso di appartenenza, ogni amore per la “casetta” e per la gioia casalinga del viverci dentro… Il boom economico spalancava una voragine fra l’amore romantico e le necessità inderogabili del successo, del conquistare posti al sole in una società in via di crescita “permanente”.

A Roma, quello che era periferia, all’Acqua Acetosa od a Prima Porta, diventava luogo di transito. Più in là, più in là, verso Morlupo, Campagnano, Rignano, Bracciano e poi il grande assalto alla Tuscia…. Ecco, Monterosi e Nepi che diventano banlieu, la piovra metropolitana alza i tentacoli: Sutri, Vetralla, Viterbo… Tutta la Tuscia è diventata un dormitorio, sulla cassia e sulla Flaminia e sull’Aurelia, non importa! Prima con l’occupazione dei centri storici abbandonati dai vecchi abitanti e poi coi residence, i resorts, le villette a schiera, i casermoni… La gente dorme a Viterbo, ci sta qualche ora e pendola avanti ed indrè, avanti ed indrè. Anche quelli che hanno un lavoro in loco, gli statali, i provinciali, i comunali, i postali, i militari, gli addetti ai servizi, etc. sentono il bisogno di fare continuamente avanti ed indrè, avanti ed indrè. Se prossimamente si realizzerà a Viterbo l’aeroporto low cost ancora di più si accentuerà questo “pendolarismo” questo essere assenti dal luogo.

E se non ci si sposta fisicamente ci si mantiene in linea con la televisione, con il satellite.. Il concertone di Vasco del 1° maggio a San Giovanni? Te lo ammannisco in diretta pure a Calcata… con tanto di palco in tubi innocenti, altoparlanti e maxi schermo, così non perdi nulla!

Ricordate il Pendolo? Sempre più stretto, sempre più stretto, la ferita diventa sempre più profonda, ma lentamente… una ferita che non si riconosce come tale, la chiamiamo benessere od al peggio sopravvivenza oppure “divertimento”.

Ed avanza il rock and roll, avanza la musica a palla notturna, nelle discoteche e sulle macchine rombanti con le radioline accese, col rumore del mondo ed i bassi sordi elettronici perforanti, alcol, pasticche, sesso a pagamento, violenza, fretta, noia, masse vaganti, altro che bei sentimenti e consapevolezza di vivere in un luogo. Bastano un po’ di birrette sui gradini della chiesa, qualche sniffata e via…. I poveri sono poveracci, gli intellettuali e gli artisti sono trasgressivi, i disoccupati sono sderenati perdigiorno, le donne bambole di gomma. E la civiltà si espande, abbiamo pure un presidente del consiglio simbolo dell’espansione, simbolo dei tempi: Cavalier Berlusconi Silvio da Arcore.

Maggio a Viterbo, in un albergo ad ore…. ma non quello di Paoli, è un albergo stra-moderno, dove non c’è nessuno che fa l’amore, solo sveltine!

E la mia Calcata? Sodoma e Gomorra!

Paolo D’Arpini

1997 oppure 2009 – “Ardena, Calcata, Viterbo, Sposetti, Fioroni…..”

Oggi mentre tornavo a casetta, reduce dai giardinetti del paese nuovo dove ero andato a giocare assieme al nipotino Sava, ho incontrato sulla porta della sua abitazione di via Cadorna l’amico Fabietto, appena mi ha visto ha detto: “Aspetta, aspetta che debbo darti una cosa favolosa.. favolosa…”. Se ne è entrato in casa e dopo un po’ ne è uscito con una foto e me l’ha messa in mano dicendo: “L’ha scattata mia madre, Mimma, tanti anni fa..”.

Ero io, ritratto una dozzina di anni fa nella vecchia sede del Circolo, con fiori attorno e maglioni colorati addosso. L’aspetto personale non mi sembrava però molto fresco infatti ho commentato: “Ah la vecchia sede, ma qui sembro quasi più vecchio di adesso… ma son contento di questo ricordo, grazie!”. Così con la foto in mano ho proseguito verso la mia casupola. Prima di scendere da via del Fontanile, ho visto davanti alla vecchia sede del Circolo, in piazza Roma, un ammasso di vecchi mobili e tavole di legno a fianco del cancello, lì dappresso c’erano Filippo ed Ettore (qualcuno forse li ricorda sono quei due amici gay che abitavano a Nepi e che volevano sposarsi in chiesa una dozzina di anni fa, da alcuni anni si sono anch’essi trasferiti a Calcata), stavano rovistando cercando tavole per fare mensole -mi hanno detto- ed allora mi sono avvicinato anch’io ed ho prelevato due pezzi di sottomisura per aggiustare la porta della Stanzetta del Pastore che sul fondo si è fracicata. Così tra un convenevole e l’altro ho mostrato a Filippo la foto dicendo “guarda come sembravo vecchio quando stavo ancora qui con il Circolo..”.

Poi ritornato a casa mi son chiesto: “come mai ho continuato ad insistere sul fatto che sembro più vecchio in questa foto? Ci sarà una ragione psicologica..”. Allora ho cercato alcune notizie sugli anni nei quali più o meno la foto è stata scattato, sarà stato il 1997 (forse il 1996) ed ho scoperto varie cosette interessanti su quel periodo. Alcune notizie le inserisco sotto, come sono riprese da alcuni giornali, ci sono poi dei ricordi che mi sono affiorati alla mente, un po’ anche perché collegati a qualcosa che sta avvenendo in questi giorni per la vicenda della defenestrazione dell’assessore alla cultura della Provincia, Renzo Trappolini. Pare che un certo Regino Braghetti, ex mastelliano ora Rosa Bianca, ha chiesto la testa di Trappolini d’accordo con Sposetti (l’ex uomo forte e tesoriere del PDS ora nel PD). Sposetti sponsorizza la candidatura di Braghetti a sindaco di Tuscania, contro il parere della sezione PD di Tuscania. Mi sono così ricordato di come conobbi questo Sposetti, un grande e capace intrallazzatore politico, avvenne proprio in quegli anni (quelli della foto per intenderci) o forse poco prima.

A quel tempo in Provincia c’era Ugo Nardini, ma comandava dietro lo quinte lo stesso Sposetti. Io facevo parte dei Verdi ed in seguito alla vittoria di Nardini, alla quale avevamo contribuito, era stato nominato un nostro membro come assessore all’ambiente, Henrici si chiamava. Un giorno chiedemmo ad Henrici di fare il punto sulla situazione e sulle proposte da portare avanti in Provincia, soprattutto in ambito della cultura, dei rifiuti, dell’ambiente, etc. Così una nostra delegazione, composta dal sottoscritto, da Enzo Robutti, da Augusta Svalduz e non ricordo più chi, si recò all’assessorato e lì ci mettemmo attorno ad un tavolo assieme ad Henrici per discutere le istanze… Non potete capire la nostra meraviglia (soprattutto la mia) quando Henrici disse che alla riunione c’era anche Sposetti… e ce lo presentò lì per lì. Restammo con un palmo di naso, certo Sposetti era un uomo importante, deputato ed amico di D’Alema, ma che c’entrava con noi Verdi? Non era nemmeno un ambientalista dell’ARCI, insomma che voleva? Io comunque non mi persi d’animo ed iniziai a parlare proponendo ciò che ritenevo giusto.. dopo un po’ che era stato a sentire Sposetti, sbuffando, iniziò un ricco perborino a commento, bocciando tutto e dicendo che l’unica cultura che si poteva fare a Viterbo era attraverso l’Università della Tuscia (e perciò che non rompessimo oltre..). Guardammo stupiti Hermanin ma lui imbarazzato si stropicciava le mani come dire…”Che posso farci… qui comanda lui, mica io…!”.

Sposetti,  Sposetti… ora non è più tanto potente essendo stato superato in “potenza” da un altro big della politica intrallazzosa viterbese, l’ex sbardelliano di ferro Giuseppe Fioroni. Ma di lui non voglio parlare, anzi smetto proprio di parlare di queste cose… se no la mia faccia in fotografia mi sembrerà ancora più vecchia e stanca….

Passo alla cronaca di quegli anni, con una notizia bella ed una brutta, prima la bella:

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La Rete Bioregionale Italiana, nata ad Acquapendente (Viterbo) nella primavera del 1996, è un insieme di gruppi, associazioni, comunità e singole persone che condividono l’idea bioregionale e in prima persona, nel proprio luogo, si danno da fare per praticarla.

La Rete è un “terreno comune” per condividere idee, informazioni, esperienze, progetti ma anche emozioni, al fine di sviluppare forme e pratiche – culturali, sociali, spirituali, politiche ed economiche – appropriate di vita in armonia con il proprio luogo, la propria bioregione, le altre bioregioni e l’intera terra.

La Rete è ispirata dal concetto di bioregione, aree omogenee definite dall’interconnessione dei sistemi naturali e dai viventi che le abitano. Una bioregione è un insieme di relazioni in cui gli umani sono chiamati a vivere e agire come parte della più ampia comunità naturale che ne definisce la vita.

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Tratto dal Corriere della Sera: 6 marzo 1997

Acceso botta e risposta ieri a Roma tra il regista e gli abitanti del borgo “defraudati” del nome Barbareschi – Calcata, lite al cinema ROMA – A qualcuno il film e’ persino piaciuto. Ma quel manifesto, con il loro borgo arroccato sullo sperone di tufo, li ha punti sul vivo. Colpa del titolo, “Ardena”, che l’ispirazione ha suggerito al regista Luca Barbareschi. Ma che, ai loro occhi, è un peccato di lesa maestà cittadina. “Ardena? Ma perché Ardena, se questa è Calcata?”, si domandava ancora stupito uno dei 50 calcatesi che ieri, alle 19, si sono dati appuntamento al cinema Barberini per protestare contro Luca Barbareschi. La sua colpa? Avere girato il film nel cuore di Calcata, borghetto medievale del Viterbese a 47 km da Roma, e averlo poi intitolato “Ardena”. Davanti al cinema si è presentato anche Barbareschi, baldanzoso e irrefrenabile. “Ma cosa vogliono questi? Sono pazzi. Dovrebbero farmi un monumento perché sono l’unico regista al mondo che ha girato un film a Calcata e invece protestano”, diceva mentre i dimostranti attaccavano un cartello con scritto “Calcata is not for sale”. “Ecco, questi sarebbero gli intellettuali, questa sarebbe la cultura di sinistra. Se il mio film non gli sta bene, che si facciano fare un documentario bulgaro. L’arte e’ anche finzione, dovrebbero saperlo. Ardena è un luogo della mia memoria, per me esiste. Oltretutto nei titoli di coda ho inserito un bel ringraziamento a Calcata”….. Ignari di ciò, i calcatesi lo incalzavano, miti ma testardi come i 200 asinelli che sono il mezzo di trasporto per le strette viuzze del paese. “Noi vogliamo che Calcata sia riconosciuta. Nessuno avrebbe scritto “Torre di Pisa” sopra al Colosseo. Questa non e’ arte, è distorsione della realtà”, hanno affermato Paolo D’Arpini, del Circolo vegetariano, e l’assessore Maurizio Soria. Dopo lunga discussione, tra un “non capite niente, fatevi meno canne” e un “lei e’ un villano”, nessuno ha convinto nessuno. Barbareschi e’ tornato a casa. I manifestanti sono entrati a vedersi “Ardena”. Sognando Calcata. (Cavalli Giovanna)

(Nota del Redattore: “Ricordo che dopo la visione del film, appena di ritorno a Calcata, vomitai…”).

Grazie per aver letto sin qui….  Vostro affezionato Paolo D’Arpini

D’Arpini ri-visita Viterbo il 4 settembre 2009 – Comunicato Stampa

In questi giorni, con il dovuto anticipo organizzativo, il team vaticano, la protezione civile e le forze dell’ordine (e della disciplina) controllano e testano la sicurezza dei vari luoghi che saranno toccati dalla visita papalina prevista il 6 settembre 2009 nella Tuscia. Controlli a tappeto vengono effettuati sul campo di calcio di Civita di Bagnoregio ove si prevede l’atterraggio del papa-elicottero e vengono effettuate prove cronometriche e di sicurezza sui percorsi alternativi e sul tragitto preferenziale da far seguire alla papa-mobile per giungere nella Città dei Papi (uno più uno meno…).

Visto l’assembramento presagito in occasione della discesa del papa Ratzinger in terra viterbese viene perciò anticipata la prevista visita di Paolo D’Arpini, presidente pro-tempore del Circolo vegetariano VV.TT. di Calcata, al 3 o 4 settembre 2009.

“Domenica 4 settembre è luna piena, quindi il momento è particolarmente auspicioso per la scappata laica di Paolo D’Arpini a Viterbo – comunica l’ufficio relazioni con il pubblico del Circolo – scopo della visita è l’annuncio della prossima manifestazione laica prevista a Viterbo in occasione del solstizio invernale”.

Il fatto che contemporaneamente alla visitazione del D’Arpini la notte del 3 settembre 2009 sia programmata a Viterbo la processione di Santa Rosa ed il 4 ci sarà ancora movimento non deve preoccupare per l’eventuale ressa, infatti il presidente vegetariano incontrerà solo quattro amici al bar e non vi sono perciò rischi di intasamento indesiderato.

“Considerando che Paolo D’Arpini – prosegue il comunicato del Circolo – si muove di rado e con mezzi di fortuna, si stanno studiando le distanze ed i tragitti. Una possibilità di cammino sarebbe il raggiungimento da Calcata con l’autostop sino a Settevene e da lì risalire con la corriera che passa sulla Cassia bis e giunge a Viterbo. Altrimenti D’Arpini potrebbe arrivare a Civita Castellana (forse in bicicletta o con altro trasporto alternativo) e quindi montare sul trenino del Cotral che in appena due ore giunge nel capoluogo della Tuscia. Gli aspetti logistici sono tenuti in attenta considerazione, ivi compresa l’offerta di un amico di Faleria che ha proposto il suo asino per la risalita a Viterbo, la cosa potrebbe anche andare (per il risparmio evidente sui costi di viaggio) l’unico problema è la durata: almeno due giorni di cavalcata ininterrotta”.

Altra alternativa possibile sarebbe quella di posticipare la visita del D’Arpini al 6 settembre 2009 e chiedere a quel punto un passaggio alla carovana vaticana in transito. Ma questa chance pare esclusa, vista l’incompatibilità delle due motivazioni, quella papale e quella laica.

Ufficio Stampa e Relazioni con il Pubblico

Info: 0761-587200 – circolo.vegetariano@libero.it  

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Un buon giorno se ne è andato

ma la notte sia migliore

se un canto hai nel cuore

(L’aura)