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Giorgio Nebbia: “La terra brucia…” – Intervento di Marinella Correggia

In un boschetto-frutteto di collina, una piastrella che reca il nome di Giorgio Nebbia fa capolino fra i rami e i frutti di un melo appartenente a una varietà antica chiamata giustamente «abbondanza rossa», per caso originaria – come lui – dell’Emilia Romagna.

Un albero da frutto che silenziosamente dispensa ogni genere di regali (nutrimento, ossigeno, ombra, protezione del suolo, humus quando d’autunno cadono le foglie) è forse la dedica migliore alla generosità e all’ingegno di questo maestro che ha ispirato l’ecologismo di sinistra – il rossoverde dell’avvenire, il contrario della «ecologia delle contesse», per usare una sua ironica espressione, contrapposta al concetto dell’ambientalismo dei popoli.

Nella sua critica ambientalista del capitalismo a partire dalla scienza – davvero centrale – del ciclo delle merci, Giorgio continua a dimostrarsi così attuale che, come accade per altre figure storiche di veri grandi, pensiamo a Thomas Sankara e a J. C. Kumarappa, viene da chiedersi: «Cosa direbbe, suggerirebbe, farebbe lui adesso?». Succede così per chi è un riferimento anche sul piano umano: generoso com’era del suo sapere e del suo tempo, dotato di cuore oltre che di mente, privo di narcisismo e piccinerie.

Un universo di merci «sbagliate, violente» (per non dire di quelle oscene)

Partiva dalla sua materia di insegnamento, la merceologia, «l’universo degli oggetti fisici, materiali, venduti e acquisiti in cambio di soldi», che il capitalismo produce non per soddisfare i bisogni reali ma per tenere in moto a tutti i costi una spirale di distruzione. E di morte.

Le armi e il nucleare erano definite nei suoi scritti «merci oscene» perché «oltre ad assicurare il massimo profitto dell’imprenditore e ad aver bisogno di un continuo ricambio, misurano la propria efficienza in termini di effetti letali per umani, natura e beni materiali». Così come «merci sbagliate e violente» (insomma potremmo dire «mali» anziché «beni») erano nei suoi scritti le merci energivore, consumatrici di molte risorse, inquinatrici, poco durevoli: «semplici occasioni di ambizione e spreco».

«Si può ben dire che la crescita della quantità di oggetti è la principale fonte della violenza contro altri esseri umani, contro i paesi che possiedono nel loro territorio risorse naturali economiche e materie prime, contro gli altri esseri viventi, vegetali e animali e contro la natura inanimata: aria, fiumi, mare». E dunque «occorre avviare un grande movimento di liberazione per sconfiggere le ingiustizie portate dalle merci, fra gli esseri umani e nei confronti della natura». Un elenco infinito, quello delle merci violente, per natura e/o per via dei processi di produzione e smaltimento, da vietare, da riconvertire.

Già, la riconversione

Giorgio era così paziente e costruttivo da rispondere alle mie email (ma sono contenta di avergli spedito in una lettera postale alcuni fiorellini di campo, che piacevano molto alla Gabriella). I messaggi spaziavano dalle adesioni a iniziative contro le guerre a ogni genere di richiesta ambiental-merceologica.

Giorgio Nebbia firmò con convinzione nel 2016 su mia richiesta la petizione per la revoca delle sanzioni economiche europee ai danni del popolo siriano. Dopo qualche anno, nel 2018, eccolo fra i primi firmatari di un’altra petizione pacifista: «Chiediamo a tutte le persone di volontà buona e di retto sentire di far giungere la propria voce al Parlamento italiano affinché non rifinanzi le guerre e le stragi in Afghanistan e in Libia».

Del resto molto aveva scritto, Giorgio Nebbia, sulla «guerra come fonte di distruzione della vita, ma anche della natura», soffermandosi sulle guerre imperialiste, per esempio quelle del XIX secolo, «mascherate come rivendicazioni di diritti di popoli, di libertà e di indipendenza, ma in realtà motivate dalla fame delle risorse naturali ed economiche, dalle miniere di ferro e carbone europee, alle miniere di salnitro, alla gomma, all’indaco, guerre che richiedevano strumenti di distruzione sempre più raffinati, generosamente offerti da una industria chimica e meccanica in rapida crescita». E poi il grande massacro della prima guerra mondiale (1914-1919), «reso possibile in gran parte e con tanta drammatica “efficienza” dai successi dell’industria e del capitalismo: nuove armi, nuovi esplosivi, nuovi strumenti come l’automobile e l’aeroplano, consentirono distruzioni di beni materiali, di vite umane e di ricchezze naturali su una scala senza precedenti e uguagliata soltanto da quanto sarebbe avvenuto poco dopo nella seconda guerra mondiale (1939-1945)».

E ricordiamo che l’Italia degli ultimi decenni ha partecipato direttamente a diversi conflitti (andando a bombardare sulle teste altrui) e indirettamente a decine di conflitti in corso nel mondo vendendo armi; in Ucraina getta benzina sul fuoco anziché appoggiare gli sfori negoziali fin dall’inizio.

Il 10 maggio 2018 Giorgio Nebbia risponde per email su una difficile questione: l’assenza pressoché totale, in giro per il mondo, di progetti di riconversione dal settore militare a quello civile, appunto di fuoriuscita dalle merci oscene. L’occasione era l’impegno di gruppi sardi per la riconversione economica ed ecologica del territorio dove gravitava la fabbrica di bombe Rwm. Ecco la problematica risposta di Giorgio: «Un tema molto importante. Il lavoro “serve” per produrre merci o servizi. In maniera esasperata in una società capitalista ma in maniera (a mio parere) inevitabile anche in una società comunista, le materie prime e i salari si pagano con soldi ricavati vendendo merci o servizi. Chi fabbrica e vende armi, sia pure merci oscene, se smette di fabbricare armi deve fabbricare qualcosa con le stesse conoscenze dei lavoratori e con le stesse macchine, qualcosa che qualcuno sia disposto a comprare. Si fa presto a dire smettiamo di produrre bombe, o aerei da guerra, o pistole, eccetera, ma che cosa si fa fare ai lavoratori che si aspettano un salario per sopravvivere? Si fa presto a dire “facciano qualche altra cosa”, ma bisogna essere in grado di dire che cosa: profumi di lusso (che hanno un mercato all’estero e in Italia)? poltrone e sofa (il cui mercato è disperatamente saturo)? pannelli fotovoltaici (ma anche di quelli il mercato è saturo)? Supposto anche di far fare agli operai della RWM dei profumi di lusso, bisogna cambiare i macchinari e insegnare a dei metalmeccanici di fare boccette e miscele profumate. E per questo occorrono tempo e soldi. Per tutti questi motivi non mi risulta ci siano stati casi di “riconversione”; purtroppo per gli strumenti di morte “c’è mercato”, cioè compratori. Saltando di palo in frasca, se ci pensi bene la situazione è simile per le fabbriche inquinanti; pensa all’Italsider. Si fa presto a dire: a Taranto voglio l’aria pulita; Chiudiamo l’Italsider, smantelliamo le cokerie, laviamo le superfici dei parchi carbone, e con questo impieghiamo per qualche mese i 14.000 disoccupati a spese dello stato; gli altri li paghiamo per stare a casa, come diceva il tuo papà. Il proprietario, pur responsabile del disastro ambientale, non può pagarli perché non vende niente, e non può pagarli neanche se lo mettiamo in carcere per trent’anni. Che fare?».

Certo intanto si tratterebbe di fare prevenzione. Non iniziare nemmeno. Come per tutta la partita nucleare, «di guerra e commerciale», per usare la terminologia di Nebbia (in effetti, la dicitura «nucleare civile» nobilita…). E invece, dopo l’indicibile bombardamento atomico sulle città giapponesi e con la resa del Giappone finiva, e leggiamo le sue parole, «la spaventosa seconda guerra mondiale e iniziava l’era nucleare in cui stiamo vivendo, segnata da duemila test nucleari nell’atmosfera e nel sottosuolo, con relativa contaminazione radioattiva dell’ambiente, con 15 mila bombe nucleari ancora presenti negli arsenali a cui nessun paese sembra voler rinunciare e che con la loro stessa esistenza, rappresentano un continuo pericolo di estinzione della stessa vita del pianeta».

Il suo antico impegno era sfociato nei suoi ultimi anni nella proposta di un gruppo di scienziati ed esperti per lo studio di un mega programma di messa in sicurezza e neutralizzazione dell’immenso arsenale mondiale. Si sarebbe creato tanto lavoro; del resto per Giorgio Nebbia era imprescindibile trovare alternative occupazionali – oltre alla drastica riduzione dell’orario.

Quanto al nucleare commerciale, nel 2015 Giorgio Nebbia faceva notare il rapido oblio rispetto all’incidente alla centrale di Fukushima, avvenuto solo quattro anni prima. Alla fine degli anni 1970 era stato fra i pochi scienziati antinuclearisti alla conferenza nazionale sulla sicurezza nucleare, a Venezia. Aiuta a strutturare il movimento contro una forma di energia che «non è né economica, né pulita, né sicura», per ricordare il concetto che ripeteva sempre, spiegandolo nei suoi vari aspetti (si legga ad esempio su Altronovecento «Resurrezione del nucleare?» , del 2005).

Non è facile uscire dalle merci violente contro la natura e contro le persone. Nel suo importante articolo «Il secolo XX: per una rilettura ecologica»(disponibile sul sito della Fondazione Micheletti), Giorgio illustrava l’insufficienza di certe svolte nei processi produttivi: #1f497d;”>«Se per caso la violenza contro la natura comporta proteste, malattie, perdita di beni materiali e di denaro, il capitale può anche modificare le sue tecniche e i suoi processi, ma solo a condizione che ciò non comporti una violazione delle leggi del capitale stesso; e comunque il capitale considera tali modificazioni “meno violente” sgradevoli e da evitare con ogni mezzo. Con leggi permissive e favorevoli al capitale (anche ricorrendo alla corruzione) all’interno dei paesi in cui il capitalismo domina; con la guerra – perfetto strumento di consumo di armi e di vite umane – quando qualche paese o qualche comunità si ribella. Insomma la produzione e il modo di agire capitalistico, inevitabilmente, comportano un impoverimento e un peggioramento della qualità delle risorse naturali – unica vera base dei valori e dei beni “reali” da cui dipende la vita umana».

Un lungo impegno fra lo studio e le opere

Come ha scritto Giovanna Ricoveri, direttrice di Capitalismo/Natura/Socialismo e di Ecologia politica di cui Giorgio Nebbia era assiduo collaboratore, «egli ha sempre collegato ambiente, salute, disuguaglianze economiche e sociali: una consapevolezza che ha tardato ad affermarsi».

Ed ecco alcune delle tappe del suo generoso impegno nei decenni.

Nel gennaio 1970 – due anni prima della conferenza Onu di Stoccolma sull’ambiente umano – esce un quadernetto firmato da Giorgio Nebbia dal titolo La crisi dei rapporti fra uomo e biosfera. In nome della «ecologia come scienza sovversiva», sottolineava la necessità di «contestare la mentalità che fa coincidere l’idea di “progresso” con quella di “società di consumi”». E proponeva fra l’altro di adottare «modestia e austerità, contro gli eccessi della meccanizzazione, l’indifferenza verso il verde e gli esseri viventi».

«Il verde, unica fonte, mossa dal Sole, della vita»: in un articolo su l’Extraterrestre di fine 2018, Giorgio Nebbia (morto il 3 luglio scorso) dava un andamento poetico a una constatazione scientifica. Nello stesso periodo, a proposito delle miniere insanguinate, scriveva: «Agli africani il dolore e la fatica del lavoro». Un tema, quello della violenza umana e ambientale nei processi di produzione scambio e consumo, che egli aveva sviluppato nel testo La violenza delle merci (Ecoistituto del Veneto,1999). Contro un capitalismo sanguinoso e insostenibile, imperialistico e bellicoso, iniquo e distruttivo, l’ecologia poteva essere uno strumento di conoscenza «utile a diffondere la solidarietà internazionale».

Irraggiungibile esempio di ecologista, scienziato, docente, educatore, politico a sinistra, divulgatore del sapere davvero per tutti (con migliaia di articoli, dossier, relazioni), il professor Nebbia è stato per molti decenni un crocevia di lotte ma anche di proposte, di studi ma anche di applicazioni. Si è messo disposizione non solo di lotte di carattere nazionale e mondiale, ma anche di una miriade di associazioni, comitati e cause «minori». Ne davano conto tre anni fa, per il suo novantesimo compleanno, diversi ambientalisti, attivisti, studiosi autori del libro collettivo Per Giorgio Nebbia. Ecologia e giustizia sociale (Fondazione Micheletti, 2016).

Nel 1972 partecipa, con altri antesignani dell’ambientalismo, alla Conferenza Onu su Ambiente e sviluppo a Stoccolma; nello stesso periodo, a Bari, il professore aiuta i comizi dei ragazzi che esigono dai candidati alle amministrative un’agenda di impegno ambientale. Del resto, come spiegherà nel 2015 in un’intervista a Teleambiente, «quando si parlava di problemi ambientali, il povero professore di merceologia sapeva bene che era materia sua, perché nell’ambiente finivano gli scarti» dei cicli produttivi. Intanto denuncia a mezzo stampa ogni genere di frodi alimentari, riuscendo a provocare interventi di controllo. Nel 1978 è fra i promotori del referendum contro la caccia – che non raggiunge il quorum.

E’ in nome della necessità di un «grande movimento di liberazione per sconfiggere le ingiustizie portate dalle merci, fra gli esseri umani e la natura», per ispirare le merci ai valori, che Giorgio Nebbia diventa parte attiva in molti conflitti ambientali, rispetto ai quali egli individua quattro categorie di soggetti: inquinatori, inquinato, Stato, scienziati. Partecipa alle mobilitazioni nell’alta valle Bormida, avvelenata dall’Acna di Cengio, la fabbrica chimica in provincia di Savona. Anche l’impegno dei cittadini e degli enti locali contro il polo chimico Farmoplant lo vede protagonista, da consigliere comunale a Massa Carrara fra il 1985 e il 1987. Nebbia sostiene fortemente la lunga causa ambientalista contro lo scarico in Adriatico dei fanghi al fosforo da parte del petrolchimico di Porto Marghera, proponendo alternative che contribuiscono a spostare parte dello stesso sindacato. Lo ricorda Michele Boato nel suo libro di storia contemporanea Arcipelago verde (2020).

Da parlamentare per due legislature, nel gruppo Sinistra indipendente, «sempre all’opposizione e quindi perdevamo quasi sempre», si impegna sui temi più svariati (e non sempre perdendo): la legge per la difesa del suolo varata in quegli anni, l’inquinamento da concimi, pesticidi, detersivi, piombo tetraetile, la sicurezza nelle fabbriche…

Aveva ben chiare le priorità, anche nel campo delle risorse, troppo spesso sprecate per merci e servizi disuguali. Nel suo saggio Sete, del 1992, enuncia un chiaro concetto: «Una tonnellata di acqua pro capite all’anno si può ritenere indispensabile per bere, lavarsi e cucinare. Oltre, inizia la discriminazione fra le classi». E fra i paesi. In Sahel il presidente Thomas Sankara lottava per garantire «dieci litri di acqua pulita per ogni persona ogni giorno»; in Italia la media nazionale è di oltre 200 litri – ma a seconda delle aree si va dalla penuria fino alle piscine private e ai praticelli british. Sul tema dell’acqua, Giorgio partecipa a diversi gruppi di lavoro, scegliendo come asse l’ecosistema bacino idrografico.

Ma Giorgio nel 2018 ha anche messo su carta il suo sogno, con il saggio fantascientifico (ricco di dati, percorsi dettagliati e grande speranza) «Lettera dal 2100. La società post-capitalistica comunitaria», nel libro di vari autori Alle frontiere del capitale (Jaca Book e Fondazione Micheletti, 2018). «Siamo alle soglie del XXII secolo; ci lasciamo alle spalle un secolo di grandi rivoluzionarie transizioni, un mondo a lungo violento, dominato dal potere economico e finanziario, sostenuto da eserciti sempre più potenti e armi sempre più devastanti. L’umanità è stata più volte, nel secolo passato, alle soglie di conflitti fra paesi e popoli che avrebbero potuto spazzare via la vita umana e vasti territori della biosfera. Vittima della paura e del sospetto, è stata esposta ad eventi meteorologici estremi che si sono manifestati con tempeste, alluvioni, siccità. […] Con fatica è stato realizzato un mondo in cui le unità comunitarie sono state costruite sulla base dell’affinità fra popoli, in cui città diffuse nel territorio sono integrate con attività agricole, in cui l’agricoltura è stata di nuovo riconosciuta come la fonte primaria di lavoro, di cibo e di materie prime, un mondo di popoli solidali e indipendenti, in cui la circolazione di beni e di persone non è più dominata dal denaro, ma dal diritto di ciascuna persona ad una vita dignitosa e decente».

Con le merci, con gli oggetti, dovremo sempre fare i conti perché anche i servizi dipendono dall’acquisto e uso di cose; una totale smaterializzazione è impossibile. Ma, spiega Giorgio Nebbia, «in futuro dovremo sempre più affrontare un confronto fra una merceologia che progetta merci e oggetti standardizzati, a lunga durata, facilmente riparabili, e una merceologia che progetta merci e oggetti continuamente variabili, destinati dopo breve vita a essere gettati via».

Occorrono nuove regole, per ispirare le merci ai valori. Riassumendo: «La salvezza va cercata nel cambiamento del rapporto fra gli esseri umani e le cose materiali, con la revisione critica dei nostri modi di produzione, la contestazione – una vera obiezione di coscienza – della società dei consumi, la pianificazione dei bisogni fondamentali, il potenziamento dei servizi e dei beni collettivi, l’identificazione di nuovi modi di vita per noi, abitanti del Nord del mondo, e di nuovi modi per risolvere i problemi della povertà degli abitanti del Sud del mondo, la lotta contro la struttura militare—industriale che è la più alta espressione della violenza e dello spreco».

Marinella Correggia *

* Intervento al convegno “Il contributo di Giorgio Nebbia alla ricerca e alla divulgazione dell’ecologia scientifica” del 16 settembre 2022, nella Sala di lettura della Fondazione “Luigi Micheletti”, in via Cairoli 9 a Brescia.

Fonte notizia: La Bottega del Barbieri

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Roma: parco Volusia da salvare, Italia al traino USA, decessi e reazioni avverse, pseudo-democratici filo-imperialisti, il limite dell’etica…

Il Giornaletto di Saul del 3 giugno 2022 – Roma: parco Volusia da salvare, Italia al traino USA, decessi e reazioni avverse, pseudo-democratici filo-imperialisti, il limite dell’etica…

Care, cari, malgrado le segnalazioni non ho riscontrato alcun miglioramento alla situazione attuale del Parco Volusia di Roma, né tantomeno un intervento istituzionale, e pertanto mi permetto di domandarmi/vi alcuni chiarimenti. Com’è possibile che qualcuno abbia pensato di posizionare i classici bidoni per l’immondizia in latta con sacchetto di plastica in un’area invasa da cinghiali e cornacchie? (Matteo Vitali) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/06/roma-situazione-indegna-del-parco.html

Commento di G.V.: “Cari amici! Vi invito a inviare una mail di Protesta all’Ente Parco di Veio (reperibile su internet) per i lavori della ditta “GreenPark”. Questa ditta ha ripreso i lavori nel Parco, precisamente all’incrocio tra il Parco Volusia ed il Parco di Veio, malgrado il divieto imposto dalla direzione del Parco di Veio…” – Continua in calce al link soprastante

Commento di C.C.: “Mi permetterei di anticipare una sorta di lotta a favore dell’Ambiente che stiamo rimettendo in piedi con una sorta di ‘rete verde’. 1) Come Ass. ALTRAITALIA AMBIENTE, stiamo cercando di contrastare il dilagare delle pale eoliche inquinanti e inefficienti (vedi https://www.laltritaliaambiente.it/viterbo-nove-associazioni-favorevoli-al-vincolo-ambientale/) – 2) Come Ass. COMITATO TUTELA e rete utenti consumatori … altrettanto”

Italia al traino USA e le due facce dell’etica – Scrive Ireo Bono: “Mentre dopo due anni di interruzione, causa contagio da covid, si torna a festeggiare la nascita della Repubblica “democratica” con maestose sfilate militari e grandi discorsi morali e patriottici, osserviamo che diversi intellettuali e la maggior parte dell’informazione fanno valutazioni etiche sulla guerra condannando decisamente come immorale il comportamento di Putin per l’intervento militare contro l’Ucraina…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2022/06/italia-al-traino-e-le-due-facce.html

Palestina. Un’altra giornalista uccisa – Scrive Giorgio Stern: “1 giugno mattina, una giovane donna palestinese, Ghofran Harun Warasnah, 31 anni, giornalista, è stata uccisa dalle forze di occupazione israeliane (IOF) all’ingresso del campo profughi di al-Arroub, vicino al complesso dell’insediamento “Gush Etzion”, tra Betlemme e al-Khalil/Hebron. Le forze sioniste hanno in seguito attaccato i funerali della giornalista martire davanti all’ingresso del campo profughi di Al-Aroub a Hebron occupata…”

Decessi e reazioni avverse. Cifre addomesticate? – Scrive Joe Fallisi: “Dati di Eudra Vigilance al 1 maggio 2022, sempre tenendo conto che questi numeri riguardano gli “Stati d’Europa membri dell’UE” e “che si tratta solo di vigilanza passiva, non attiva (come invece dovrebbe essere), che i casi segnalati con tale sistema sono meno dell’1% rispetto a quelli riscontrabili attraverso la vigilanza attiva e che, oltre a tutto, c’è un’enorme pressione per far sì che le segnalazioni non vengano effettuate…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/06/decessi-e-reazioni-avverse-cifre.html

Ucraina. Fare chiarezza… – Scrive Fronte contro la guerra: “Dalla nebbia che è calata con l’inizio della guerra in Ucraina, che non è solo mediatica ma fatta anche di ambigua interpretazione degli avvenimenti, non è ancora emersa una indicazione chiara sul programma su cui organizzare un vasto movimento di lotta contro la guerra. La debolezza di un movimento contro una guerra che ha la sua origine sostanziale nella politica Usa di espansione ad est della Nato (e di minaccia alla sicurezza della Russia), dipende da presupposti che danno per scontata la condanna unilaterale dell’azione della Russia ed una rappresentazione della crisi ucraina preparata e sedimentata nel tempo…”

Situazione sul campo – Integrazione di Sinistra in Rete: “Passeggiando per il centro di Severodonectsk liberata e illesa https://t.me/boris_rozhin/51411 checchè ne dica il mainstream NATO che scrive “Severodoneck come Mariupol”

Pseudo-democratici e filo-imperialisti – Scrive Nico Maccentelli: “È di queste settimane l’attacco politico “democratico” a quelle compagne e compagni che da anni sostengono l’autodeterminazione della popolazione russofona del Donbass e dell’Ucraina in generale e che denunciano l’operazione che l’imperialismo USA-NATO sta conducendo contro la Russia e sulla pelle dell’Ucraina. All’accusa di “putinismo” che i media di regime portano avanti nella loro propaganda contro chiunque osi tematizzare il conflitto in Ucraina e rompere la coltre di luoghi comuni attorno al concetto “aggressore-aggredito”, individuando le vere responsabilità in campo…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/06/02/lideologia-guerrafondaia-dei-democratici-di-pseudo-sinistra-filo-imperialisti/

Nota – Sul piano tattico, gli USA puntano a un prolungamento della guerra e una pericolosissima escalation. Su questa linea sono allineati nelle sanzioni e nella fornitura di soldi e armi al regime nazista ucraino gran parte delle cancellerie europee e in particolare la più atlantista: l’Italia di Mario Draghi. Ecco perché sostenere la “resistenza ucraina” significa cobelligeranza e sostegno al PD, a Draghi e quindi alla politica guerrafondaia USA-NATO.

Il limite dell’etica – Nel taoismo, che non è propriamente una religione e nemmeno una filosofia, ma una forma di naturalismo vissuto senza enfasi, si indica l’astenersi dagli eccessi, sia in positivo che in negativo, come un naturale comportamento della vita. Si comprende il bene ed il male ma non si predilige né l’uno né l’altro. Yang ed Yin sono i due aspetti del manifestarsi della esistenza su questa terra…” – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2017/11/the-limit-of-ethics-il-limite-delletica.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Cerca la luce e la libertà e non meditare troppo sui mali della vita.” (Vincent Van Gogh)

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Irreperibilità permanente, l’utilizzo delle mascherine, unità d’Italia rivisitata, ai direttore dei TG RAI, Nagarjuna: nomen est omen…

Il Giornaletto di Saul del 17 maggio 2022 – Irreperibilità permanente, l’utilizzo delle mascherine, unità d’Italia rivisitata, ai direttore dei TG RAI, Nagarjuna: nomen est omen…

Care, cari, vogliamo iniziare con un’immagine che fa sorridere, ma anche riflettere. Il famosissimo Viandante sul mare di nebbia (in cui chissà quanti di noi camminatori – e non – almeno una volta nella vita ci siamo provati a immedesimare) che una volta giunto sulla vetta… si lancia! Come mai? Provocatoriamente diremo: perché non c’è “rete”! … (Tra terra e Cielo) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/05/irreperibilita-permanente-finalmente.html

Mio commentino all’articolo https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/05/gnl-americano-o-congolese-distruzione.html – Nelle Marche, complice la crisi energetica e le sanzioni contro la Russia, si torna a parlare di costruire un “rigassificatore” per convertire il GNL liquido in gassoso a Falconara Marittima. Una bomba ecologica pronta a scoppiare alla prima scintilla di guerra…

Studio scientifico sull’utilizzo delle mascherine: “provocano serio deterioramento cognitivo” – “…è stato pubblicato su Medrxiv il primo studio scientifico che misura gli effetti dell’utilizzo delle mascherine, imposto per obbligo di legge negli ultimi due anni in molti Paesi del mondo per svariate attività, e in modo particolare in Italia dove il Governo ha adottato l’obbligo più esteso e duraturo in assoluto. Una scelta politica che ha fatto molto discutere in quanto molti esperti sostengono che non è basato su evidenze scientifiche, evidenziando invece i rischi di una scelta che rischia di avere conseguenze sulla stessa salute delle persone…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/05/16/studio-scientifico-sull%e2%80%99utilizzo-delle-mascherine-%e2%80%9cprovocano-serio-deterioramento-cognitivo%e2%80%9d/

Mio commentino: “L’obbligo di indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso da parte di operatori del settore privato ci è stato confermato il 16 maggio dalla cameriera del bar di Spilamberto dove ultimamente ci rechiamo a far colazione. Nei giorni scorsi tutti sostavano nel locale senza il bavaglio regolamentare ma stamattina abbiamo visto la ragazza in servizio ai tavoli esterni che nuovamente lo indossava. Quando le ho chiesto la ragione, pensando che qualche cliente si fosse lamentato per il rischio di contagio, ha risposto sconsolata che “il governo ha fatto una legge per cui i dipendenti e gli esercenti del settore privato debbono continuare a indossare la mascherina fino al 15 giugno 2022. Con una legge del governo mica si scherza e così ci siamo dovuti adeguare…”. Forse sarebbe il caso che i solerti “governanti” si leggano l’articolo soprastante!

Le vere notizie taciute dal mainstream – Scrive J.E.: “Qui sotto, il link alla breve del TG Casadelsole sulla denuncia circostanziata del governo russo per gli esperimenti biologici effettuati dalla Nato, dai governi Usa e dalle maggiori case farmaceutiche in Ukraina negli scorsi decenni https://www.youtube.com/watch?v=Z5NLADONSYM (1′24”) – A seguire, la discussione sull’argomento, su VisioneTV: Laboratori segreti per vaccini pericolosi Dietro il sipario. Con Giorgio Bianchi, Franco Fracassi, Massimo Mazzucco e Marco Cosentino. Conduce Francesco Toscano: https://www.youtube.com/watch?v=vbMUc8QMUuw

Buone notizie – Scrive J.C.: “La “fiera” della procreazione artificiale che si sarebbe dovuta svolgere a Milano il 21 e 22 maggio 2022 è stata annullata. Nelle scorse edizioni all’estero gli organizzatori hanno promosso anche l’utero in affitto”

Unità d’Italia rivisitata e distruzione del centro-sud… – Scrive Alessandro Pelillo: “Il 5 maggio del 1860, un’accozzaglia di 1162 straccioni, al comando di Giuseppe Garibaldi, che Cavour aveva coinvolto al solo scopo di disfarsene, s’imbarca, senza munizioni né polvere da sparo, sui vapori Piemonte e Lombardo alla volta di Marsala, dove sbarcano l’11 di maggio. All’alba di questo infausto giorno, sarebbero bastate due “palle” di cannone e, noi non saremmo qui a discutere…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2015/12/unita-ditalia-rivisitata-e-distruzione.html

Fiorenzuola (PC). Una biblioteca di libri spirituali dedicata a Battiato – Scrive Paolo Mario Buttiglieri: “Franco Battiato mi ha accompagnato da quando ero adolescente fino ad oggi. Ricordo ancora il giorno che gli chiesi se potevo intitolare il centro culturale che avevo creato a Trento a lui ed egli gentilmente disse di si. La sua musica è stata la colonna sonora della mia vita fin dagli esordi con i suoi dischi sperimentali. Da giovane conducevo una trasmissione radiofonica e Areknames di Battiato era la mia sigla. Già da qualche anno Franco non dava più notizie di sé per la malattia. Ora continuerà a rimanere sempre nel mio cuore.”

Lettera aperta ai direttore dei TG RAI – Scrive Adriano Colafrancesco: “Gentili direttori, non pensate che possa venire un giorno in cui – magari da qualcuno che incrociate camminando per strada – vi si chiederà conto delle esaltazioni di farlocchi epocali eventi musicali come il neurovision pedo-satanico di queste ultime sere…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/05/lettera-aperta-di-adriano-colafrancesco.html

Speculazioni sulle condizioni di salute di Vladimir Putin – Alcuni media da alcuni giorni insistono sul presunto “cancro di Putin”. È davvero malato? E di cosa? Le speculazioni sul reale stato di salute del presidente russo Vladimir Putin si sono oltremodo intensificate dallo scorso febbraio. Le ipotesi hanno iniziato ad avvicendarsi, andando in alcuni casi annodarsi con le smentite del Cremlino. E ora si parla, scrive La Stampa, di un ricovero d’urgenza e un intervento per un cancro…

Polonia. Russofoba all’estremo – Scrive Laura Ru: “Dmitry Peskov (portavoce di Putin) sulla dichiarazione del Primo Ministro polacco secondo cui “è necessario sradicare il mondo russo”: questa è la quintessenza di quell’odio per i russi, che, probabilmente, come metastasi, ha colpito sia l’intera politica polacca, sia l’intera leadership polacca, e, di fatto, la società polacca per molti aspetti. Questa è un’affermazione assolutamente oltraggiosa, rabbiosa e inaccettabile…”

Nomen est omen: Nagarjuna – Naga, che sta anche per nudo, indica un serpente. Un sacro cobra, una divinità (non quel serpente demoniaco della bibbia), mentre Arjuna significa letteralmente “il puro”. Sia nell’accezione di “nudo” che di “puro” si sottintende una pulizia, una sincerità, una onestà, una semplicità.. insomma una saggezza. E Nagarjuna confermò queste qualità… – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2019/11/nondualist-buddhism-nagarjuna-and.html

Ciao, Saul/Paolo

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non ti posso donare il mio cuore e la mia anima, perché sono già Tue. Così, ti ho portato uno specchio. Guardati e ricordami.” (Rumi)

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Ecologia e luna piena in Cancro, covid: trasmissibilità, auser: time to care, sistemi di controllo sociale, cosa non si fa per compiacere gli USA, ipnosi regressiva…

Il Giornaletto di Saul del 18 gennaio 2022 – Ecologia e luna piena in Cancro, covid: trasmissibilità, auser: time to care, sistemi di controllo sociale, cosa non si fa per compiacere gli USA, ipnosi regressiva…

Care, cari, il 16 gennaio 2022, a Spilamberto, abbiamo compiuto una funzione  di carattere bioregionale per auspicare un ritorno dell’uomo alla Natura. Eravamo in sei avventurosi, 2 maschi e 4 femmine,  ed abbiamo approfittato dell’avvicinarsi della luna piena per sparpagliare qui e lì alcune sementi di legumi ed altri ortaggi, inoltre abbiamo gettato briciole di pan secco per nutrire gli animaletti che stentano a sopravvivere nel freddo inverno. Il rito compiuto sulle rive del fiume Panaro aveva anche lo scopo di salutare  la luna piena in Cancro (del 18 gennaio) e l’avvicinarsi del prossimo mese lunare dedicato alla Tigre, che inizia il 19 gennaio… – Continua:
https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/01/ritorno-alla-natura-ecologia-profonda-e.html

Luna piena – Scrive Ginny Chiara Viola: “La Luna piena in Cancro del 18 gennaio 2022 è molto potente: la profondità del sentire sarà fortissima e a momenti di tensione e nervosismo unirà un bisogno incontenibile di guardare in profondità, nelle nostre emozioni e nelle nostre paure…”

Corrispondenza – Scrive AMC: “Per favore, evitate di fare degli errori di lingua italiana consapevoli perché siete un importante mezzo di comunicazione e i lettori potrebbero prenderli per buoni o comunque imitarvi! La nostra lingua è massacrata ogni giorno non ha bisogno di aiuti al massacro.” – Mia rispostina: “Gentile AMC: “Di tanto in tanto lascio alcuni errori di grammatica o di forma soprattutto in scritti ricevuti da altri autori, quello è il loro modo di esprimersi (alla Keruac), una sorta di slang…. identificativo, li consideri “neologismi” di una neolingua che incombe…”

Trasmissibilità di SARS-CoV-2 – Scrive The Lancet: “«L’impatto della vaccinazione sulla trasmissione delle varianti circolanti di SARS-CoV-2 non risulta essere significativamente diverso dall’impatto tra le persone non vaccinate» – …la trasmissione di SARS-CoV-2 tra individui non vaccinati e vaccinati fornisce informazioni importanti che devono essere prese in considerazione nella rivalutazione delle politiche di vaccinazione…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/01/trasmissibilita-di-sars-cov-2-tra.html

Integrazione di Adriano Colafrancesco: “Spagna: contagi, ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi. Dati rilasciati dal Centro de Coordinación de Alertas y Emergencias Sanitarias (CCAES), organo sotto la direzione del Ministero della Salute…” – Il commento continua in calce al link soprastante

Tradizioni, territorio, identità collettiva – Scrive Auser Marche: “Creiamo insieme una storia. Vi siete chiesti come questo periodo di distanze sociali che stiamo vivendo, abbia “annebbiato” anche le nostre menti? E se invece volessimo risvegliare i pensieri, le emozioni, i ricordi?…” – Continua: https://auser-treia.blogspot.com/2022/01/auser-marche-tradizioni-territorio.html

La Festa del Camminare – Scrive Tra Terra e Cielo: “La primavera rappresenta un momento da sempre importantissimo anche per noi di Tra Terra e Cielo e Vie dei Canti, che quindi vogliamo celebrare. Domenica 20 marzo 2021 in 16 regioni d’Italia saranno proposte in contemporanea escursioni giornaliere, curate personalmente dalle Guide di Vie dei Canti… insomma tutta Italia sarà in cammino con Vie dei Canti e con la Primavera appena arrivata. Info: info@viedeicanti.it – 379-1227725”

Panoramica sui sistemi di controllo sociale – Scrive The Transnational: “L’idea di una grande organizzazione che controlla menti e pensieri degli individui, spingendoli verso un’ideologia specifica e determinate scelte può sembrare fantascienza, o un’assurda cospirazione. Tuttavia non è certo una sorprendente scoperta che aziende, organizzazioni e politici manipolano l’opinione pubblica per determinati programmi. Questi, a loro volta, sono manipolati da organizzazioni ancora più grandi e potenti…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2022/01/panoramica-sui-sistemi-di-controllo.html

Nota – In sostanza, i mass media possono adottare strategie manipolative al fine di alterare la “percezione globale” di eventi, persone e situazioni. Certo, sarebbe ingenuo credere che il governo abbia smesso di comprare giornalisti “per spacciare disinformazione”

UE. Gas e spigolature economiche – Scrive Giorgio Stern: “ Il gas, importante fonte energetica, arriva dalla Russia. Business is business è la regola ma non sempre e non dappertutto, la regola non vale per l’ ’’Europa Unita”. Potrebbe acquistare il gas dalla Russia perché altrove non c’è, calmierando l’inflazione. Ma il signor Le Maire (quello che dovrebbe curare gli affare della E.U.) invece segue il consiglio del buon vecchio Biden, far manovre militari ai confini della Russia e bloccarne il gasdotto per l’Europa. Per Le Maire e sodali questi sono “consigli” che vanno eseguiti…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/01/17/ue-gas-e-spigolature-economiche-cosa-non-si-fa-per-far-contenti-gli-usa/

Festival dei libri per la pace – Scrive Olivier Turquet: “Questo il comunicato di lancio di Eirenefest, Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza: https://www.pressenza.com/it/2022/01/san-lorenzo-primo-festival/ – grazie per pubblicarlo, diffonderlo e, se non l’avete già fatto, aderire e partecipare…”

Ipnosi regressiva – Scrive Lanfranco Mariottini: “Cosa succede alla nostra Coscienza quando dormiamo, quando siamo in uno stato di profonda rilassatezza o siamo sotto anestesia per un intervento chirurgico? Che cosa accade ad una persona che è in coma? Perde totalmente la consapevolezza? Dove finisce la sua identità?” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2012/12/lipnosi-regressiva-e-la-linea-del-tempo.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Penso che le grandi religioni del mondo: giudaismo, cristianesimo, islamismo siano, a un tempo, false e dannose” (Bertrand Russell)

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Unirsi per salvare la Terra, virus e sieri sono armi militari, Palestina: l’ambigua situazione, effetto serra o nuova glaciazione?, orfismo pitagorico…

Il Giornaletto di Sul del 5 gennaio 2022 – Unirsi per salvare la Terra, virus e sieri sono armi militari, Palestina: l’ambigua situazione, effetto serra o nuova glaciazione?, orfismo pitagorico…

Care, cari, hanno indebolito gli Umani trasformandoli in UmAnimali… attraverso l’esproprio di tutti i sensi, dai profumi persi ai sapori svaniti, ai suoni e canti d’uccelli e ronzii d’insetti utili massacrati dalla chimica… la vista devastata dai disseccanti chimici e dalla perdita dei colori e dei paesaggi… ed oggi museruole e sterilizzanti per l’eliminazione del con-tatto… fino alla perdita definitiva dell’eros… per la sterilizzazione chimica di massa, operata da 70 anni di pesticidi e 30 di ogm, plastica velenosa ovunque… carni avvelenate ed aria putrida… (Giuseppe Altieri) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/01/per-salvare-la-terra-dobbiamo-unirci.html

Una donna al Quirinale? – Scrive Laura Cima: “Donne, potere, eccellenza: la battaglia per la presidentessa ha un presupposto sbagliato https://www.lanazione.it/editoriale/presidente-repubblica-donna-1.7208739 – Per capire l’assurdità e l’ingenuità di chiedere alla vigilia della convocazione di parlamentari e grandi elettori l’elezione di una donna tout court immaginatevi il ridicolo di chiedere l’elezione di un uomo indeterminato. Con tutto l’affetto x intellettuali e artiste che hanno lanciato l’appello e le donne che l’hanno condiviso e hanno criticato l’Aspesi. Il dibattito è aperto. Seguiamo con attenzione i giochi…”

Virus e sieri covid sono armi militari… – Scrive J.E.: “Sia il virus che il vaccino Covid sono armi costruite in ambienti militari, vengono da lontano. E’ un dato di fatto. Forse e probabilmente, è semplicemente (?) un “esperimento”: militare, politico, sociale. Nessuna novità: gli USA già lo facevano con le armi nucleari ed altro sulla loro stessa popolazione e quelle altrui. Il resto è scenografia distopica e paura, a coprire il tutto ai più, a domarli mentre si ristruttura il mondo trasformandolo secondo necessità, per superare indenni (loro, chi ha le redini) una crisi capitalista di sistema che si protrae da trent’anni coperta da un utilissimo ‘fumo di guerra’…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2022/01/04/virus-e-sieri-covid-sono-armi-militari/

Commento di Caterina: “Sul tema Covid segnalo questo video del prof. Giovanni Frajese: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10223684158726073&id=1655440170&sfnsn=scwspmo – che trovo interessante e significativo sulla crisi che stiamo vivendo…”

FVG. La fine del Mediocredito – Scrive G.S.: “Alla fine del 2021 IL PICCOLO ci somministra che “Finisce l’era Mediocredito”. Il giornale sorvola sul terrificante dissesto che caratterizza la vicenda dell’ex Banca regionale e sulle sue vicissitudini giudiziarie. Poi, spiega che Mediocredito sarà comperato dall’Iccrea, gruppo bancario di credito cooperativo. Fine della bella storia. Mentre i cittadini della Regione FVG hanno visto svanire centinaia di milioni di euro (il totale sfiora il miliardo)…”

Palestina. L’ambigua situazione… (tra abbas e gantz) – Scrive Giorgio Stern: “Il Capo dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abbas, una settimana fa ha improvvisamente chiesto ed ottenuto un incontro con il Ministro della guerra di Israele, Gantz. L’incontro, cosa del tutto inconsueta nei rapporti diplomatici ufficiali, si è svolto nella casa privata di Gantz. Viene riferito che nel corso del colloquio Abbas abbia chiesto sostegno politico come contropartita per aver abbandonato l’istanza indirizzata alla Corte Internazionale dell’Aja sui crimini di guerra israeliani…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2022/01/palestina-lambigua-situazione-tra-abbas.html

Censura finale – Scrive M.G.: “Buona serata Paolo, una tua email l’ho trovata oggi in Spam!” – Mia rispostina: “ormai mi sto abituando alla censura… non solo su FB anche su Google ed ovunque su internet, sospetto che presto verrò definitivamente eliminato, beh “finché dura c’è verdura” si dice a Roma…”

Effetto serra o nuova glaciazione? – Scrisse Giorgio Nebbia: “C’è o non c’è? Mi riferisco all’ ”effetto serra” sulla cui esistenza si scontrano due vivaci gruppi… a cui partecipano con uguale vigore chimici e giornalisti, fisici e storici, meteorologi e geografi, difendono le rispettive inconciliabili posizioni con ricche citazioni in stizzosi dibattiti fino a reciproche accuse su chi è pagato da chi per sostenere le sue tesi…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2019/12/effetto-serra-o-nuova-glaciazione-i.html

Nota – Occorre una svolta perché dalle contraddizioni irrisolte sono travolti proprio i più deboli ed è travolto l’ambiente, con cieli fumosi, colline che franano, fogne che sporcano i mari, rubinetti che non danno acqua…

Orfismo pitgorico e tarantella lucana – Scrive Ferdinando Renzetti: “In questo periodo ho iniziato ad ascoltare tarantelle lucane antichissime che si rifanno all’orfismo pitagorico di cui sto analizzando le formule matematiche per vedere se corrispondono al linguaggio e alla metrica dei brani. appunto si dice che il teorema di Pitagora vada rapportato all’armonia dei quattro suoni prodotti da una corda divisa prima a metà e poi in tre parti e infine in quattro parti…” – Continua: https://retedellereti.blogspot.com/2022/01/orfismo-pitgorico-e-musica.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“In awareness there is no becoming, there is no end to be gained… There is silent observation without choice and condemnation, from which there comes understanding… And all the hidden layers and their significance get revealed…” (Jiddu Krishnamurti)

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