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Orazio Fergnani: “Probabile annullamento delle elezioni Regionali Lazio 2010”

DURO COLPO AL SISTEMA PARTITICO

 

Il T.A.R. del Lazio ha fissato la data del dibattimento per l’annullamento delle elezioni regionali LAZIO 2010 per il prossimo 21 ottobre.

 

Il ricorso è stato presentato da Orazio Fergnani e David Rorro della lista civica RETE DEI CITTADINI, che nello scorso marzo ha presentato – inaspettatamente – la candidatura di Marzia Marzoli alla presidenza della regione Lazio.

L’oscuramento totale attuato da quasi tutti i media ha impedito alla maggior parte degli elettori laziali di esercitare correttamente il proprio diritto di scelta, lasciandoli nell’errata convinzione di poter scegliere tra due sòle antagoniste. I cittadini del Lazio sono stati privati così della possibilità di conoscere l’esistenza di una terza candidata e di uno schieramento davvero innovativo nei concetti e nei programmi.

 

Dimostrazione della violazione è la condanna inferta alle reti televisive dall’A.G.COM, organo di controllo della par-condicio, che ha multato i direttori dei telegiornali TG1 e TG5 per 100mila euro dopo aver riscontrato “una marginale presenza di altre forze politiche, in particolare delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari” (DELIBERA N. 62 /10/CSP) http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=3967.

Su queste basi il giudice, respingendo nel contempo tutti gli altri ricorsi presentati, ha ritenuto fondato quello della RETE DEI CITTADINI.

 

Gli estremi del ricorso al T.A.R. del LAZIO sono: Anno 2010 nr. 3835 e 3836.

I documenti di approfondimento tra cui il provvedimento A.G.COM e il documento del T.A.R. che fissa l’udienza per il 21 ottobre sono su http://retedeicittadini.it/?page_id=4855.

 

Altri articoli su Marzia Marzoli e Rete dei Cittadini:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=marzia+marzoli

 

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Marzia Marzoli, sull’ipotesi nucleare a Montalto di Castro e sul corretto utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili

Caro Paolo D’Arpini, ti scrivo per lasciare un messaggio di risposta al messaggio firmato da Dario Mazzalupi sul fotovoltaico a Montalto di Castro:

http://saul-arpino.blogspot.com/2010/05/il-giornaletto-di-saul-del-16-maggio.html

..siamo tutti d’accordo sul “NO AL NUCLEARE”… per il fotovoltaico invito tutti i lettori del Giornaletto di Saul ad una riflessione importante su come stanno utilizzando le energie rinnovabili nel nostro territorio, ITALIA.

Premesso che lo sfruttamento dell’energia solare, come quella eolica è musica per le nostre orecchie, vi suggerisco di andare a vedere sia i risvolti investigativi sull’eolico in Italia ed il suo intreccio con gli affari: http://www.lavocedellevoci.it/inchieste1.php?id=285

Sul fotovoltaico dovreste andarvi a vedere chi detiene i pacchetti di energia verde, proveniente da campi fotovoltaici, sono in mano a grandi gruppi, che si comportano come tutti gli sfruttatori, energetici di sempre. Prenderanno l’energia solare ed al territorio non lasciano nulla, anche se gli incentivi sul conto energia erano stati pensati per una ricaduta sui singoli…. se tutto il conto energia viene ingoiato dai grandi gruppi al singolo non resta nulla… e la rivoluzione energetica non era questa.. ognuno l’energia che serve, dove serve.

Chiedetevi ancora perché i comuni non fanno cooperative per l’acquisto del fotovoltaico di gruppo per sostenere la propria città con l’energia solare…. invece di darla a chi fa solo business..

Chiedetevi poi perché, noi non abbiamo i pannelli sul tetto per il nostro fabbisogno e per essere totalmente indipendenti dalle energie prodotte dai combustibili fossili (?…?), non è solo perché costa, un pannello fotovoltaico possono permetterselo tutti…. provate a chiedere 3kw di conto energia e poi vedete…

In ultimo la questione più importante… un territorio come il nostro che ha una forte insolazione e cosa ancora più importante una rete di distribuzione comoda…. all’installazione anche fosse una scelta svendere i nostri terreni per darli alle grandi lobby energetiche per i loro profitti… anche fossimo beoti da dare a loro ciò che è nostro… perché non pretendiamo che ogni KW di energia rinnovabile se ne abolisca un KW da combustibile fossile.. inquinante e non indispensabile (un giorno vi potrei raccontare di quanti MW abbiamo realmente bisogno compresi i picchi 50 MW e di quanti  90 MW Prodotti, invece se ne vendono alla faccia della nostra ignoranza di ritenerli indispensabili per il fabbisogno Italiano!!!). 

Perché quasi la metà dell’energia prodotta viene venduta all’estero… come la centrale a carbone di Brindisi che inquina tutta la Puglia per dare il 60 % dell’energia prodotta all’estero! Andatevi a cercare tutti i dati, mandate email al gestore di energia,cercate sul web…guardate anche i dati INES degli impianti energetici e di quanto inquinano.

Scusate ma non prendiamo in giro le intelligenze che leggono e si informano, non si può tacere su dati cosi importanti.

Questo per dire si alle energie rinnovabili… che si chiamano anche alternative… perché debbano realmente essere alternative e sostitutive di quelle altamente inquinanti, altrimenti continuiamo ad essere in schiavitù energetica, passando dal carbone al fotovoltaico. (www.greenpeace.it wwwgreepeace.org scaricatevi il doc sulla rivoluzione energetica!)

Solo quando avremo i pannelli sui tetti di ogni casa potremo essere liberi dalla schiavitù energetica e gestire in proprio il fabbisogno di energia.

Scusate ma il vostro Giornaletto di Saul mi piace tantissimo, sembra che  i suoi lettori siano come me, liberi di capire tramite la conoscenza!

Marzia Marzoli

…………

Altri articoli su Marzia Marzoli:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=marzia+marzoli

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Orazio Fergnani: “Accettazione del ricorso per l’annullamento dei risultati delle elezioni regionali del Lazio del 28 e 29 marzo 2010″

Ante Scriptum 

Marzia Marzoli, la pasionaria e “terzo incomodo” della Rete dei Cittadini, esulterà e riprenderà a sperare… Infatti senza colpo ferire si ritrova ad essere una delle “ragioni” per cui il TAR del Lazio ha accettato di discutere il ricorso di Orazio Fergnani (Costellazione della £ira) per l’annullamento dei risultati delle ultime regionali di fine marzo.

Orazio Fergnani mi ha testé comunicato che il TAR ha accettato di discutere il suo ricorso per l’annullamento dei risultati delle elezioni amministrative del Lazio che ha visto trionfare di poco la Polverini…

Ma sulla base degli oscuramenti mediatici applicati alla Rete dei Cittadini ed altre valide motivazioni, che potete leggere nel testo del ricorso che segue (quasi tutte relative alla Par Condicio), il consiglio del Tribunale si riunisce il 20 maggio p.v. per discutere il caso. Orazio Fergnani mi ha scritto: “Ho chiesto alla mia avvocato che mi ha dato conferma per la divulgazione e pubblicazione. E io ovviamente te ne concedo ampia facoltà sollevandoti da ogni responsabilità ed assumendomele tutte”.

Alleggerito perciò da ogni peso vi passo il malloppo…

Vostro affezionato, Paolo D’Arpini

 

Altre notizie su Orazio Fergnani:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=orazio+fergnani

 

……….. Premessa

 

EVENTO EPOCALE!

 

Contro ogni logica;

contro ogni opinione comune;

contro il “perbenismo”;

contro il diffuso senso di lassismo e disfattismo;

contro ogni più infausta e pessimistica previsione;

contro ogni più nihilista e funerea generalistica aspettativa …….

 

….. Ieri ho ritirato il provvedimento di accoglimento del mio ricorso contro la Regione Lazio per la sospensione dei risultati elettorali e l’annullamento stesso delle elezioni.

 

La prima fase del processo fissa per la Camera di Consiglio, per definire l’istanza cautelare, al giorno 20 maggio 2010, e per l’udienza di “merito” il giorno 21 ottobre 2010.

 

Il fatto stesso che sia stato accolto il ricorso implicitamente afferma che elementi da esaminare ce ne sono……..

 

Staremo a vedere cosa succederà!

 

Non so a questo punto se recepire il fatto come una mia grande vittoria, o invece il simbolo tangibile di una tragica sconfitta per la libertà e per la democrazia.

 

Sono invece propenso a una terza via, e cioè nel voler intitolare questa vicenda alla contemporanea contingenza di tre aspetti di uno stesso scenario, e cioè :

 

1) la putrefazione e corruzione del Regime che ha prodotto questo infame risultato elettorale, e le sue modalità;

 

2) una mia grande vittoria sull’immobilismo artefatto e consapevole, e il consociativismo delle spartizioni delle prebende e delle tangenti della “politica” accademica, ufficiale;

 

3) l’inizio di una nuova presa di coscenza anche all’interno delle istituzioni, in questo caso del T.A.R. del Lazio, dove finalmente qualcuno si sta emancipando e prendendo coscenza che occorre iniziare un nuovo percorso.

 

A presto e ciao a tutti. Veientefurente alias  Orazio  Fergnani

oraziofergnani@tiscalinet.it – http://veientefurente1.splinder.com -

 

P.S. Il dibattito in Camera di Consiglio si tiene a porte chiuse,il 20 maggio 2010, comunque se qualcuno volesse partecipare all’evento dall’esterno in modo da essere informato immediatamente della decisione del Consiglio, siete tutti invitati.

Il palazzo del T.A.R. del Lazio è sito in Via Flaminia, 189 00196 Roma.-

 

————————-

 

Ecco il testo completo del ricorso:

 

ECC.MO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO

 

Per il Sig Fergnani Orazio (FRGRZO49E19G865K), residente in FORMELLO, Via DI BACCANELLO, n.16, rappresentato e difeso nel presente giudizio da se stesso, e domiciliato la segreteria del T.A.R., propone

 

Ricorso

contro: La Regione Lazio, in persona del Presidente pro tempore per l’annullamento, previa sospensione delle elezioni regionali 2010 del 28 e 29 marzo e loro risultati elettorali.

 

FATTO

 

Nel periodo elettorale dello scorso mese di marzo, sono state da parte di noi richiedenti presentate varie DENUNCE  ALL’AGCOM ED ALTRI DI VIOLAZIONE DELLA LEGGE “PAR CONDICIO” (L. 22 Febbraio 2000, n°28) 

 

Questo in quanto essendosi presentata la lista della RETE DEI CITTADINI alle consultazioni elettorali per le province di Roma, Viterbo, Latina, ed ovviamente anche per la Regione Lazio, noi sostenitori abbiamo in quei giorni riscontrato talmente tanti, continui, innumerevoli, sistematici atti di omissione, elusione, violazione del dettato della legge che riesce difficile darne una elencazione che abbia un senso, ma per questo, come ovvio, basta vedere le registrazioni dei video e radiogiornali presso le loro società editrici, in fattispecie particolare R.A.I. Radiotelevisione italiana.

 

La dimensione e gravità delle lesioni e violazioni del testo, del senso e del merito della legge è stata tale che far applicare le sanzioni e il tentativo di riequilibrio della visibilità della lista della RETE DEI CITTADINI  e della propria candidata presidente sig.ra MARZIA MARZOLI sarebbe stata impresa davvero ardua per questa Autorità (Agcom) e gli altri organi di controllo.

 

Che, da quello che appare, hanno davvero ben poco o nulla controllato, ricordo per onor del vero che l’Agcom ha l’obbligo istituzionale di procedere d’ufficio alle sanzioni e condanne!!!

 

Solo a puro titolo di elencazione a partire dal giorno di inizio della competizione elettorale sono stati violati infinite volte gli articoli  : 2, comma 1; 2, comma 3; 4, comma 1; 4, comma 4; nonché altri per azioni di minor conto o numero.

 

Praticamente la lista sella RETE DEI CITTADINI per gli organi di trasmissione, emissione, comunicazione, pubblicazione, e……….. a quanto sembra emergere dal comportamento tenuto anche dagli enti di controllo e regolamentazione (vedere file allegato) .……….  semplicemente non è esistita, 

 

Figuriamoci la presenza e visibilità che sarà stata riscontrata dall’opinione pubblica!

 

Infatti a sentire tutti gli organi di informazione, sia radiotelevisivi che della carta stampata, sarebbe parso che alla tenzone elettorale per la Regione Lazio abbiano partecipato solo la sig.ra Bonino e la sig.ra Polverini, cosa non rispondente al vero!

 

Questo elusivo e violativo comportamento ha, come appare a chiunque, influenzato pesantemente la disponibilità di informazione e formazione della decisione e del consenso degli elettori che sono stati tenuti volutamente ed intenzionalmente all’oscuro dell’esistenza di :

 

1)      altre liste elettorali (nello specifico RETE DEI CITTADINI), oltre alla Polverini e Bonino/PD

 

2)      altri candidati partecipanti alle elezioni (nello specifico candidati della RETE DEI CITTADINI);

 

3)      soprattutto dell’esistenza di altri programmi politici, proposte sociali ed economiche del tutto innovative, in netta contrapposizione e differenziazione genetico/culturale/politica conducente alla fine del percorso politico da noi prospettato ad una visione e concettualmente antitetica e integralmente discrasica rispetto alle proposte delle altre due tradizionali liste avversarie della sig.ra Bonino e della sig.ra Polverini.

 

RIPETO tutto ciò volutamente impedito dai concessionari delle frequenze di Stato nonostante i ripetuti inviti e sollecitazioni, nonché infine le estremamente tardive, blande e del tutto sottodimensionate sanzioni irrorate dall’Autorità che anch’essa è qui chiamata a rispondere del proprio insignificante ed elusivo operato.

 

Insomma la faziosa ed intenzionale sperequazione e la criminosa disinformazione attuate nei nostri riguardi è stata assoluta, totale, volutamente concepita, progettata e condotta a termine con la delinquenziale intenzione di perseguire un iniquo ed indebito vantaggio e creare lesioni e danni alla lista elettorale della RETE DEI CITTADINI.

 

Non ho mai visto in vita mai un atteggiamento in campagna elettorale così altrettanto solidalmente omissivo, omertoso ed occultativo della verità e della realtà.

 

E soprattutto non ho mai vista una così pervicace intenzionalità e fermezza collettiva degli operatori dell’informazione così apertamente schierati nel vantaggio delle due liste dei due voraci massimi schieramenti elettorali in danno (nella Regione Lazio) della RETE DEI CITTADINI, che inaspettatamente si era presentata all’improvviso, ed imprevista, come “terzo incomodo”.

 

A stimolo e contributo di fatti inoppugnabili di chi mi legge produco delibere dell’ AGCOM :

 

DELIBERA N. 30/10/CSP DEL 11 MARZO 2010

 

Atto di richiamo per il riequilibrio nell’applicazione dei principi sul pluralismo dell’informazione durante la campagna per le elezioni regionali provinciali e comunali fissate per i giorni 28 e 29 marzo 2010

 

L’AUTORITÁ

 

Nella riunione della Commissione per i servizi ed i prodotti dell’11 marzo 2010;

 

VISTO l’articolo 1, comma 6, lettera b), n. 9, della legge 31 luglio 1997, n. 249, pubblicata nel Supplemento Ordinario n. 154/L alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 177 del 31 luglio 1997;

 

VISTA la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 43 del 22 febbraio 2000, e, in particolare, l’articolo 5 ;

 

CONSIDERATO che la disciplina dell’informazione nei periodi elettorali è stabilita dall’articolo 5 della legge n. 28 del 2000, il quale garantisce parità di trattamento, obiettività, completezza e imparzialità dell’informazione e richiede un comportamento corretto ed imparziale nella gestione dei programmi, così da non esercitare, anche in forma surrettizia, influenza sulle libere scelte degli elettori;

 

CONSIDERATO, altresì, che ai sensi dell’articolo 1, comma 5, della legge n. 515 del 1993, come modificato dall’articolo 5 della legge n. 28 del 2000, dalla data di convocazione dei comizi elettorali, nelle trasmissioni informative riconducibili alla responsabilità di una testata giornalistica registrata ai sensi di legge, la presenza di candidati, esponenti di partito e movimenti politici, membri del Governo, deve trovare fondamento esclusivamente nell’esigenza di assicurare la completezza e l’imparzialità dell’informazione, essendo vietata in tutte le altre trasmissioni, ad eccezione di quelle di comunicazione politica;

 

RILEVATO che i dati del monitoraggio del pluralismo politico dei periodi dall’11 febbraio al 27 febbraio 2010 e dal 28 febbraio al 6 marzo 2010, pubblicati sul sito dell’Autorità , relativi alle testate giornalistiche delle emittenti nazionali pubbliche e private, pur considerando la situazione di incertezza determinatasi nella presentazione delle liste elettorali, mostrano un certo squilibrio dell’informazione sui telegiornali;

 

CONSIDERATO, che i telegiornali, caratterizzati dalla correlazione ai temi dell’attualità e della cronaca, essendo programmi informativi identificabili per impostazione e realizzazione, sono suscettibili di autonoma considerazione sotto il profilo del rispetto delle norme in materia di pluralismo; 

 

CONSIDERATO che la rappresentazione delle diverse posizioni politiche nei notiziari non è regolata, a differenza della comunicazione politica, dal criterio della ripartizione matematicamente paritaria degli spazi attribuiti, ma deve comunque sempre conformarsi, pur nel riconoscimento dell’autonomia editoriale di ciascuna testata, al principio della parità di trattamento e dell’equa rappresentazione di tutti i soggetti politici competitori, ai fini del corretto svolgimento del confronto politico su cui si fonda il sistema democratico;

 

RITENUTO di dover rivolgere un richiamo a tutte le emittenti radiotelevisive al rispetto dei principi di completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste concorrenti;

 

UDITA la relazione dei Commissari Giancarlo Innocenzi Botti e Michele Lauria, relatori ai sensi dell’articolo 29 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’Autorità;

 

DELIBERA

 

Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private sono richiamate al rispetto dei principi di completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste concorrenti;

 

Nell’esercizio della sua funzione di vigilanza l’Autorità verifica l’osservanza del presente richiamo anche attraverso il monitoraggio dei programmi e, in caso di inosservanza, adotta i conseguenti provvedimenti, ivi incluse le sanzioni, previsti dalla legge. … omissis …..

 

E POI ANCORA CON DELIBERA 31/CSP DEL 12 MARZO 2010

 

Modifica della delibera n. 25/10/CSP recante disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per le elezioni regionali provinciali e comunali fissate per i giorni 28 e 29 marzo 2010, nella fase successiva alla presentazione delle candidature 

 

…….  Omississ …….

 

RILEVATO che con la predetta delibera n. 25/107CSP l’Autorità, al fine di non determinare una distonia del complessivo sistema dell’informazione radiotelevisiva in campagna elettorale, ha adottato per le emittenti radiotelevisive private a diffusione nazionale una disciplina analoga a quella stabilita per la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi nella seduta del 9 febbraio 2010, prevedendo, in particolare, che a decorrere  dall’ultimo termine per la presentazione delle candidature le Tribune politiche sono collocate negli spazi radiotelevisivi che ospitano le trasmissioni di approfondimento informativo più seguite, anche in sostituzione delle stesse, o in spazi di analogo ascolto (art. 3, comma 4) e che nel predetto periodo le trasmissioni di  informazione, con l’eccezione dei notiziari, sono disciplinate dalle regole proprie della comunicazione politica (art. 6, comma 5);

 

RILEVATO, altresì, che la predetta delibera n. 25/10/CSP all’articolo 2, comma 1, lettera b) ha individuato tra i soggetti politici che hanno diritto al riparto degli spazi di comunicazione politica ai sensi del successivo articolo 3, ai fini della legge 22 febbraio 2000, n. 28, anche i candidati alla Presidenza della  Giunta regionale sostenuti da liste o da coalizioni di liste che abbiano presentato candidature in collegi o circoscrizioni che interessino almeno un quarto degli elettori, su base nazionale, chiamati alla consultazione, in analogia a quanto previsto all’articolo 3, comma 5, lett. b) del citato regolamento approvato dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi nella seduta del 9 febbraio 2010;

 

VISTE le ordinanze del TAR Lazio n. 01179/2010 e n. 01180/2010 del 12 marzo 2010, pronunciate sui ricorsi proposti dalla società Telecom Italia Media Spa e dalla società Sky Italia Srl avverso la predetta delibera n. 25/10/CSP , con le quali il predetto organo ha accolto le domande incidentali di sospensione e, per l’effetto, ha sospeso in parte qua la delibera impugnata nella parte in cui, in violazione dell’art. 2 della legge 22 febbraio 2000, n. 28 e del distinguo operato, agli effetti del rispetto del principio della par condicio da parte delle emittenti private, dal giudice delle leggi fra “programmi di informazione” e “comunicazione politica radiotelevisiva”, ha illegittimamente esteso ai programmi di informazione la disciplina dettata per la comunicazione politica.

 

CONSIDERATO l’interesse pubblico, nella campagna elettorale in corso, di fare tempestivamente chiarezza e dare certezza applicativa circa le regole da osservare in materia di par condicio e, correlativamente, la necessità ed urgenza di annullare, in via di autotutela, le parti della delibera n. 25/10/CONS ritenute dal TAR del Lazio, in sede cautelare, non conformi all’articolo 2 della legge 22 febbraio 2000 e alle pronunzie della Corte costituzionale;

 

PRESO ATTO che il TAR del Lazio con la citata ordinanza n. 01179/2010 pronunciata sul ricorso proposto dalla società Telecom Italia Media Spa , ha sospeso altresì la delibera n. 25/10/CSP nella parte in cui designa tra i soggetti politici i candidati alla Presidenza della Giunta regionale (art. 2, comma 1, lett, b);

 

UDITA la relazione dei Commissari Giancarlo Innocenzi Botti e Michele Lauria, relatori ai sensi dell’articolo 29 del regolamento concernente l’organizzazione ed il funzionamento dell’Autorità;

 

DELIBERA

 

Articolo 1

 

1. Alla delibera n. 25/10/CSP, citata nelle premesse, sono apportate, in via di autotuela, le seguenti modifiche:

 

a) l’articolo 3, comma 4, della delibera n. 25/10/CSP è annullato e sostituito dal seguente “ 4. Le trasmissioni di comunicazione politica sono collocate in contenitori con cicli a cadenza quindicinale dalle emittenti nazionali al’interno della fascia oraria compresa tra le ore 7.00 e le ore 24.00 e dalle emittenti radiofoniche nazionali all’interno della fascia oraria compresa tra le ore 7.00 e le ore 1.00 del giorno successivo”;

 

b) l’articolo 6, comma 2, è annullato è sostituito dal seguente “2. Nel periodo di vigenza della presente delibera, tenuto conto del servizio di interesse generale dell’attività di informazione radiotelevisiva,

 

i notiziari diffusi dalle emittenti televisive e radiofoniche nazionali e tutti gli altri programmi a contenuto informativo, riconducibili alla responsabilità di specifiche testate giornalistiche registrate ai sensi di legge, si conformano con particolare rigore ai criteri di tutela del pluralismo, della completezza, della imparzialità, della obiettività e di parità di trattamento tra le diverse forze politiche”; 

 

c) all’articolo 6, comma 3, primo periodo le parole “tra tutti i soggetti di cui all’articolo 2, comma 1, del presente regolamento” sono annullate;

 

d) l’articolo 6, comma 5, è annullato.

 

2. Per quanto non diversamente stabilito dal presente provvedimento rimane in vigore la disciplina di cui alla delibera n. 25/10/CSP.

 

…… omissis ……

 

Roma, 12 marzo 2010.

 

Ecco la sequenza (credo completa) dei comunicati qui di seguito allegata.

 

COMUNICATO STAMPA DEL 23 MARZO 2010

 

E’ ormai indifferibilmente tempo che nei programmi di informazione, e in primis nei notiziari, acquistino il dovuto rilievo i temi politico-elettorali, al fine di consentire ai cittadini una corretta e completa conoscenza di tutte le liste in competizione e dei loro programmi elettorali. 

 

È questo l’invito rivolto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni alle emittenti televisive nazionali.

 

Ricordando il richiamo al riequilibrio dell’informazione rivolto l’11 marzo scorso e riservandosi di valutare nella prossima riunione della Commissione Servizi e Prodotti in quale misura tale riequilibrio abbia avuto luogo, l’AGCOM ha invitato le emittenti nazionali a voler assicurare la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione a tutte le liste in competizione, garantendo parità di trattamento ed analoghe opportunità di ascolto.

 

L’Autorità verificherà, con costante monitoraggio, il rispetto dei principi di completezza, correttezza, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste concorrenti e, in caso di inosservanza, adotterà i provvedimenti previsti dalla legge.

 

Infine però di fronte alla palese chiarezza dei fatti l’Agcom non ha più potuto sottacere e quindi emetteva la delibera 59 del 25 marzo 2010….

 

e poi la  ……  DELIBERA N. 62 /10/CSP DEL 25 MARZO 2010

 

Atto di richiamo all’attuazione dell’immediato riequilibrio dell’informazione durante la campagna per le elezioni regionali, provinciali e comunali fissate per i giorni 28 e 29 marzo 2010

 

L’AUTORITÁ

……  OMISSIS …….

 

RILEVATO, dall’esame dei dati del monitoraggio del pluralismo politico dei periodi dal 7 al 13 marzo e dal 14 marzo al 20 marzo 2010, pubblicati sul sito dell’Autorità, relativi alle testate giornalistiche delle emittenti

 

nazionali pubbliche e private, il perdurare di un forte squilibrio informativo tra il PDL e il PD, e una marginale presenza di altre forze politiche, in particolare delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari;

 

CONSIDERATO, che i telegiornali, caratterizzati dalla correlazione ai temi dell’attualità e della cronaca, essendo programmi informativi identificabili per impostazione e realizzazione, sono suscettibili di autonoma considerazione sotto il profilo del rispetto delle norme in materia di pluralismo;

 

CONSIDERATO che la rappresentazione delle diverse posizioni politiche nei notiziari non è regolata, a differenza della comunicazione politica, dal criterio della ripartizione matematicamente paritaria degli spazi attribuiti, ma deve comunque sempre conformarsi, pur nel riconoscimento dell’autonomia editoriale di ciascuna testata, al principio della parità di trattamento e dell’equa rappresentazione di tutti i soggetti

 

politici competitori, ai fini del corretto svolgimento del confronto politico su cui si fonda il sistema democratico;

 

CONSIDERATA l’imminente conclusione della campagna elettorale che impone di dover procedere tempestivamente al riequilibrio dell’informazione nei notiziari diffusi delle emittenti nazionali pubbliche e private;

 

RITENUTO di dover rivolgere un richiamo a tutte le emittenti nazionali, pubbliche e private, ad attuare un immediato riequilibrio dell’informazione entro la chiusura della campagna elettorale ;

 

………OMISSIS…..

 

DELIBERA

Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private sono richiamate ad attuare un immediato riequilibrio dell’informazione nei notiziari entro la chiusura della campagna elettorale

 

Nell’esercizio della sua funzione di vigilanza l’Autorità verifica l’osservanza del presente richiamo anche attraverso il monitoraggio dei programmi e, in caso di inosservanza, adotta i conseguenti provvedimenti, ivi incluse le sanzioni, previsti dalla legge.      …..omissis ……..

 

Comunicato stampa del 25/03/2010

 

Disponibile sul sito www.agcom.it da giovedì 25 marzo 2010

 

La Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità, presieduta da Corrado Calabrò, relatori Magri e Sortino, alla luce dei dati di monitoraggio dell’ultimo periodo (14 – 20 marzo), ha rilevato il perdurare di un forte squilibrio informativo tra PDL e PD, e una marginale presenza di altre forze politiche, in particolare delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari.

 

La Commissione ha pertanto comminato, all’unanimità, una sanzione di 100.000 euro al Tg1 e al Tg5, che presentavano il maggiore squilibrio, ed ha, nel contempo, rivolto un richiamo a tutte le emittenti ad attuare un immediato riequilibrio dell’informazione entro la chiusura della campagna elettorale.

 

Come appare chiaro, alla luce dei fatti che si sono succeduti fino al momento attuale la sequenza dei fatti è stata che :

 

1)      le scarne e blande sollecitazioni dell’Agcom le relative linee guida, come non poteva essere diversamente, sono state completamente disattese da tutti i concessionari di frequenze radio e frequenze televisive, questo pure in presenza di deboli sanzioni pecuniarie comminate al TG1 e al TG5……

 

2)      questo ha portato ad un generale menefreghismo ovvero “disattenzione” alla direttiva indicata dall’Autorità;

 

3)      questo ha determinato che noi non abbiamo mai potuto apparire, né manifestarci, né essere visibili insomma siamo rimasti intrappolati nell’oblio e per la stragrande maggioranza dei nostri potenziali elettori dei meri ed insignificanti nomi nella migliore delle ipotesi. 

 

4)      Insomma abbiamo avuto la visibilità riservata agli ectoplasmi.

 

Questo in aperto e palese contrasto e violazione di Costituzione, leggi, norme, regolamenti, direttive, delibere.

 

DIRITTO

 

L’art. 21 della Costituzione stabilisce che Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

 

Il diritto all’informazione è un importantissimo tipo di diritto soggettivo, derivante dalla libertà di manifestazione del pensiero e dall’art. 21 della Costituzione italiana.

 

Il diritto all’informazione è altresì anche un diritto sociale, che la Corte Costituzionale, con la sent. n. 420/1994, stabiliva che è necessario garantire il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione. Ciò in particolare in occasione della formazione delle convinzioni e decisioni da prendere in base alle informazioni sui programmi dei vari partiti e liste politiche in previsione del voto elettorale.

 

La definizione di pluralismo, sia interno che esterno, risale alla sent. n. 826/1988 della Corte, e tale principio è richiamato in particolar modo nella Legge 223 del 06 agosto 1990 detta “Mammì” sulla radiotelevisione, e più precisamente specificata all’articolo 10 di sopraddetta Legge.

 

Dal momento che la Corte ritiene il pluralismo un ineludibile imperativo costituzionale, e dal momento che un diritto all’informazione discende direttamente dal principio pluralistico, è palese arrivare a considerare anche l’informazione come uno dei diritti fondamentali sociali e soprattutto politici.

 

La dottrina prevalente ha provveduto a distinguere due tipi di diritto all’informazione:

 

1)  diritto a un’informazione imparziale da parte del servizio pubblico (Rai primariamente per essere ente di pieno controllo dello Stato e secondariamente perché anch’ essa, e i suoi funzionari, pubblici ufficiali nell’esecuzione delle proprie funzioni, in quanto concessionari di frequenze radiotelevisive statali, come del resto anche tutti gli altri concessionari)

 

2)       par condicio delle campagne elettorali;

 

Legge 22 Febbraio 2000, n. 28 “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”

 

ART. 2

3. È assicurata parità di condizioni nell’esposizione di opinioni e posizioni politiche nelle tribune politiche, nei dibattiti, nelle tavole rotonde, nelle presentazioni in contraddittorio di programmi politici, nei confronti, nelle interviste e in ogni altra trasmissione nella quale assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politiche.

 

ART.3

 

2. La trasmissione di messaggi è facoltativa per le emittenti private e obbligatoria per la concessionaria pubblica, che provvede a mettere a disposizione dei richiedenti le strutture tecniche necessarie per la realizzazione dei predetti messaggi.

 

ART.4.2

 

b) per il tempo intercorrente tra la data di presentazione delle candidature e la data di chiusura della campagna elettorale, gli spazi sono ripartiti secondo il principio della pari opportunità tra le coalizioni e tra le liste in competizione che abbiano presentato candidature in collegi o circoscrizioni che interessino almeno un quarto degli elettori chiamati alla consultazione,

 

Art. 10.(Provvedimenti e sanzioni)

 

1. Le violazioni delle disposizioni di cui alla presente legge, nonchè di quelle emanate dalla Commissione e dall’Autorità sono perseguite d’ufficio da quest’ultima secondo le disposizioni del presente articolo.

 

2. L’Autorità, avvalendosi anche del competente comitato regionale per le comunicazioni …..  omissis ……  procede ad una istruttoria sommaria e, contestati i fatti, ……   omissis …. , provvede senza indugio, e comunque entro le quarantotto ore successive all’accertamento della violazione o alla denuncia, in deroga ai termini e alle modalità procedimentali previste dalla legge 24 novembre 1981, n. 689.

 

3. In caso di violazione degli articoli 2, 4, commi 1 e 2, e 6, l’Autorità ordina alle emittenti radiotelevisive la trasmissione di programmi di comunicazione politica con prevalente partecipazione dei soggetti politici che siano stati direttamente danneggiati dalle violazioni.

 

4. In caso di violazione degli articoli 3 e 4, commi da 3 a 7, l’Autorità ordina all’emittente interessata, oltre all’immediata sospensione delle trasmissioni programmate in violazione della presente legge:

 

a) la messa a disposizione di spazi, a titolo gratuito o a pagamento, per la trasmissione di messaggi politici autogestiti in favore dei soggetti danneggiati o illegittimamente esclusi, in modo da ripristinare l’equilibrio tra le forze politiche;

 

b) se del caso, il ripristino dell’equilibrio tra gli spazi destinati ai messaggi e quelli destinati alla comunicazione politica gratuita.

 

Nulla di tutto questo a tutt’oggi è stato adempiuto dalle Istituzioni preposte Agcom e Co.Re.Com. e di conseguenza neanche da parte dei concessionari delle fraquenze radiotelevisive obbligati al rispetto della legge e delle sanzioni dei due enti sopra citati.

 

Fra tutte le altre ipotesi di reato mi permetto di evidenziare anche le fattispecie derivanti dal fatto di essere i concessionari di Stato nell’esecuzione delle loro funzioni pubblici ufficiali, con ciò aggravando la loro responsabilità nell’esecuzione del reato.

 

Ed anche, e non ultimo, ….

 

DPR 29 marzo 1973, n. 156 – Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni.

 

LIBRO QUARTO Dei servizi di telecomunicazioni

TITOLO I Parte generale

 

Capo II – Norme comuni alle concessioni ad uso pubblico e ad uso privato

 

Capo 191 . – La decadenza della concessione è pronunciata nel caso di gravi e reiterate inosservanze degli obblighi imposti al concessionario.      …..omissis ……

 

Alla luce di tutto questo e di quant’altro documentabile dalla visione delle registrazioni dei telegiornali, dei radiogiornali, e dei giornali stampati si evince acclaratamente ed inoppugnabilmente che nel corso della campagna elettorale tenutasi per le appena trascorse elezioni regionali (e in particolare per la Regione Lazio) regolamentata  secondo le leggi, direttive, normative citate, si sono verificate una serie innumerevole di lesioni, elusioni e violazioni di Legge da parte di numerosissimi soggetti responsabili di reati previsti nelle fattispecie che si sono verificate, e proprio perciò pesantemente censurabili, sanzionabili e condannabili reati.

 

Il tutto condotto secondo una volontà e conseguente strategia tesa a oscurare e/o far sparire presso l’opinione pubblica l’immagine e soprattutto il progetto politico dell’unico soggetto (RETE DEI CITTADINI)

 

vero avversario ed antagonista della “Casta” ormai da decenni inamovibile e trincerata all’interno di recinti e steccati di difficile sormontabilità.

 

ISTANZA DI SOSPENSIONE

 

Insomma è invalso ancora, e sempre, l’avvilente monito di Franceschiello < ….. Facite ‘a muina>, e come si può coerentemente dedurre da tutto ciò descritto ne è derivato grave nocumento e pregiudizio per i diritti dei i candidati della lista della Rete dei cittadini, dei loro sostenitori, degli attivisti tra cui il sottoscritto, nonché dei loro elettori. Questo atteggiamento illegalmente discriminatorio, non ha permesso l’equità di trattamento fra cittadini, e loro organizzazioni, compromettendo ampiamente l’esito delle votazioni, con ciò privando i candidati del recupero delle spese elettorali, degli eventuali futuri stipendi da consiglieri regionali, nonché di tutti gli altri futuribili introiti sia economici, di immagine e prestigio, che relazionali e morali; e per quanto riguarda gli elettori, privandoli di una possibile rappresentanza dei loro giusti diritti nell’assemblea consigliare della Regione Lazio.

 

P.Q.M.

 

Il Sig Fergnani Orazio, come in epigrafe rappresentato, difeso e domiciliato, con espressa riserva di ogni ulteriore eccezione e deduzione nei motivi aggiunti, chiede che codesto Ecc.mo Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio voglia:

 

1. In via preliminare, attesa la sussistenza del fumus boni juris nonché dell’estrema gravità ed urgenza disporre la sospensione delle elezioni dei consiglieri e del Presidente (Governatore) della Regione Lazio;

 

3. Nel merito, annullare con ogni conseguenza di legge, il provvedimento in epigrafe indicato in quanto illegittimo.

 

Con vittoria di spese ed onorari del giudizio.

 

All’atto di costituzione in giudizio si produrranno i seguenti documenti:

 

1)      denuncia – querela contro pres. Agcom, pres. Co.re.com., direttori telegiornali del 15 marzo 2010;

 

2)      integrazione alla denuncia – querela contro pres. Agcom, pres. Co.re.com., direttori telegiornali del 21 marzo 2010;

 

3)      denuncia ad Agcom e Co.re.com di direttori di radio e telegiornali del 15 marzo 2010;

 

4)      Fax di risposta di Co.re.com. del 16 marzo 2010;

 

5)      Fax di risposta di Co.re.com. del 17 marzo 2010;

 

6)      Fax di risposta di Co.re.com. del 24 marzo 2010;

 

7)      integrazione alla denuncia ad Agcom e Co.re.com. di direttori di radio e telegiornali del 21 marzo 2010;

 

8)      comunicato stampa Agcom del 25 marzo 2010 di sanzione a TG1 e TG5;

 

9)      delibera Agcom n°59 del 25 marzo 2010

 

10)  delibera Agcom n°62 del 25 marzo 2010;

 

11)  dischetto CD contenente file : diagrammi e schede pluralismo politico 14-21 marzo 2010, altrimenti reperibile sul sito www.agcom.it al file url: http://www.agcom.it/Default.aspx?message=visualizzadocument&DocID=3965

 

Fergnani  Orazio                                 

 

 

———Risposta del TAR

    

Tar Lazio  Sede di Roma

Dettaglio  del Ricorso

 

 

Num. Reg. Gen.: 3835/2010  Data Dep.: 30/04/2010  Sezione: 2B

Oggetto del ricorso: ANNULLAMENTO DELLE ELEZIONI REGIONALI DEL 28 E 29 MARZO 2010 E LORO RISULTATI ELETTORALI 

Istanza di fissazione:     

Istanza di prelievo: NO  

 

Ricorrenti/Resistenti

 

Tipo  Nome Cognome / Istituzione 

 RICORRENTE    FERGNANI ORAZIO 

 RESISTENTE    REGIONE LAZIO 

 

Avvocati

Nome: RIC. ELETTORALE   Cognome: DIFESA IN PROPRIO 

Indirizzo ,   Tel. 

 

Atti Depositati

 

Deposito  Tipo Parte Parte  Atto Depositato

30/04/2010   RICORRENTE   FERGNANI ORAZIO   RICORSO 

 

Provvedimenti Collegiali

Nessun Provvedimento

 

Provvedimenti Monocratici

Nessun decreto

 

Udienze

Data fiss. udienza:   20/05/2010  Tipologia udienza:   CAMERA DI CONSIGLIO 

Relatore: FRANCESCO ARZILLO  Tipologia del relatore: CONSIGLIERE

Secondo componente: EDUARDO PUGLIESE  Tipologia componente: PRESIDENTE

Terzo componente: ANTONIO VINCIGUERRA  Tipologia componente: CONSIGLIERE

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“Emma Bonino surclassa tutti e resta al Senato” …e l’opposizione alla Regione Lazio? Ci pensa la non eletta Marzia Marzoli!

Ante Scriptum

Ben feci a votare Marzia… infatti  io ho una visione laica e, come dissi a Alba Montori che mi rimproverava per aver equiparato Emma Bonino a Renata Polverini, ho capito che  entrambe sono e sono state rappresentanti di una “corte” di interessi politico economici  di parte. Solo Marzia Marzoli continua  a lottare per il bene comune, giacché lei non ha parti da difendere… ma solo l’intero! (Paolo D’Arpini)

…..

Ecco la coerenza dell’incoerenza di Emma Bonino: “No President, No Party!”

La candidata alla Presidenza della Regione Lazio Emma Bonino, ha perso la sfida elettorale e perde anche l’interesse per il ruolo di capo dell’opposizione, sceglie di rimanere in Senato!

Un elettore, è un voto e nient’altro, Emma Bonino diglielo tu ai tuoi elettori, se hai coraggio. Un elettore invia un messaggio alla RETE DEI CITTADINI: “Emma Bonino rimane in senato, avevate ragione voi, ho sprecato il mio voto”.

E’ bastato aspettare gli eventi per leggere ciò che qualcuno aveva già detto: la vecchia politica si distingue dal fatto che pensa solo alla poltrona, meglio ancora se si può scegliere! Il giorno 22 Marzo la signora Emma Bonino ha partecipato alla tribuna elettorale, per un faccia a faccia con le candidate alla Presidenza del Lazio, Renata Polverini e Marzia Marzoli della RETE DEI CITTADINI. Quel giorno la Rai assegnò le poltrone alle ospiti in maniera che la RETE DEI CITTADINI fosse vicino ad Emma Bonino, così che quando la giornalista rivolse la domanda ad Emma Bonino, su che scelta avrebbe fatto in caso di sconfitta all’elezione Regionale, visto che aveva il ruolo di vicepresidenza del Senato, vi fu una reazione che le telecamere e la risposta della stessa Bonino hanno tralasciato, un’esitazione che, per chi le era accanto, fu solo una conferma. La Bonino, che per tutta la campagna elettorale si eresse a paladina della legalità dichiarò: “Vincente o non vincente si rimane ad assumere la responsabilità d’opposizione del Lazio….. Questo dice la legge del Lazio”

Mentì, convinta di dover mentire! La voce tentennante mentre diceva che, in caso di sconfitta, avrebbe seguito alla lettera la legge elettorale in vigore, ne è la prova. Ma allora perché gli elettori non si incazzano? Non è giusto concorrere alle Regionali del Lazio solo per vincere la poltrona da Presidente, perché non dirlo apertamente a tutti gli elettori, prima dell’elezione, che nel caso la poltrona non fosse stata quella del vincitore, il ruolo del capo dell’opposizione non sarebbe stato abbastanza per rappresentare le proprie capacità politiche, per rappresentare tutti i voti espressi dagli elettori convinti da migliaia di messaggi pubblicitari, ingannevoli!

Ora che resta di tante promesse e di tanti slogan elettorali, se si è rimasti senza il Presidente, che messaggio misero è quello che si partecipa ad un’elezione solo per vincere? Non c’è bisogno d’opposizione visto che, tirando le somme, la politica portata avanti da tutte e due le parti finora è stata sempre la stessa? Se Renata Polverini si dovesse dimettere, cadrebbe la giunta Regionale, per quale motivo, se una coalizione perde non è obbligata almeno moralmente a servirsi del candidato presidente, per rappresentare l’opposizione, esattamente, come l’elettorato se lo sarebbe aspettato?

RETE DEI CITTADINI a causa dell’oscuramento mediatico, non è riuscita ad avere un posto dentro il consiglio della Regione Lazio, forse anche a causa di messaggi ingannevoli, su rappresentanza e alternativa politica, che ora evidentemente nessuno metterà in campo, Emma Bonino per prima, rinunciando al ruolo di capo dell’opposizione. Cittadini, voi che siete alla ricerca di una rappresentanza, che sostenga le vostre istanze, ricordatevi alle prossime elezioni che in cambio del vostro voto, della vostra fiducia, il candidato, vi deve una solenne promessa di onestà e coerenza, vi deve la sua poltrona, nel caso non assolvesse ai suoi doveri. Per questo tutti i candidati della RETE DEI CITTADINI avevano firmato PRIMA delle elezioni una lettera di dimissioni in bianco! Perché il candidato e di seguito l’eletto è, o almeno dovrebbe essere, solo uno strumento in mano ai cittadini; invece è ormai da anni l’esatto opposto! RETE DEI CITTADINI ha urlato per mesi un concetto semplice e profetico: chiedete ai vostri candidati di essere coerenti con le promesse elettorali, in caso contrario sfiduciatelo e chiedete indietro il vostro voto.

Emma Bonino ci ripensa e rifiuta il ruolo di capo dell’opposizione nel consiglio della Regione Lazio, gli elettori ci ripensano e rivogliono tutti i loro voti. La ciliegina sulla torta ce la riferisce Il Giornale di ieri, la signora Bonino è la seconda per assenze al Senato con il ben 78%, cosa succede a te che stai leggendo se non vai al lavoro per cosi tanto tempo?

Marzia Marzoli – info@retedeicittadini.it

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Corrispondenza d’intenti fra Paolo D’Arpini e Marzia Marzoli

Marzia Marzoli, la solitaria ed appassionata outsider di Tarquinia, che ha partecipato alla recente competizione elettorale per le amministrative del Lazio con la Rete dei Cittadini, non demorde dalla sua battaglia ecologista. La sinergia che spontaneamente è sorta fra noi del Circolo Vegetariano VV.TT. e Marzia Marzoli è logica e consequenziale: le battaglie che portiamo avanti sono sostanzialmente le stesse. Infatti ripetutamente ci siamo occupati delle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, della nuova arteria Livorno Civitavecchia, della lotta al nucleare, dell’inquinamento da eccessivo uso di pesticidi in agricoltura.. e, recentemente, Marzia aveva anche aderito alla nostra campagna per il vegetarismo… Perciò la collaborazione fra noi non è mai venuta meno anzi si sta consolidando vieppiù. A riprova di ciò di seguito accludo una missiva di Marzia sulla situazione alla centrale di Civitavecchia, anche in seguito del mortale incidente occorsovi ed alle recenti disposizioni sull’utilizzo dei moduli più inquinanti.   Paolo D’Arpini 

…………… lettere inviate da Marzia Marzoli:

“Caro Paolo, ti vorrei tenere informato sulle vicende che riguardano Civitavecchia e il carbone…. Ieri (giovedì) siamo stati al ministero all’ambiente per la conferenza dei servizi sull’AIA di Torrevaldaliga sud che vorrebbero mandare anche questa a carbone….. hai capito bene altri 1000 MW a carbone oltre Torrevaldaliga nord. Al ministero non ci vanno i sindaci del comprensorio per difendere la nostra terra e la nostra aria… ci andiamo da soli… perché con le compensazioni in denaro tutti sono senza motivazioni… non ti nascondo che mi vergogno di avere tali sindaci… Per Sergio Capitani abbiamo fatto un post per lui sul  www.nocoketarquinia.splinder.com -”

“Caro Paolo, incredibile ma vero, ti racconto una buona nuova…. da Civitavecchia. La conferenza dei servizi della commissione ipps sull’AIA di TVS è stata una sorpresa…… hanno recepito le nostre osservazioni sul quarto gruppo policombustibile, decidendo, audite audite, la dismissione del quarto gruppo… e tutto in linea con la volontà del consiglio comunale di Civitavecchia che  aveva deliberato la stessa cosa… non entro nel tecnico ma è una buona notizia…. Per chi non lo sapesse TVN è la centrale di ENEL SPA a carbone da quasi 2000 MW di inquinamento la sua ciminiera è enorme e alta 250 metri… TVS è la centrale attaccata a TVN di TIRRENO POWER con tre gruppi turbogas e tre ciminiere alte 90 metri e il quarto gruppo policombustibile (GAS-OLIO) e alta 120 metri. Il quarto gruppo era molto inquinante ed era stata disposta la dismissione….di notte il cielo diventava rosa e giallo per le emissioni di zolfo contenuti nell’olio. Una bella vittoria… chi la dura la vince!”

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http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=marzia+marzoli

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