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“Selvatico e coltivato”, diminizione del numero dei parlamentari?, Imperia: la storia di Salvatore Gregorio detto “Modugno”, Anio Novus di Tivoli: bioregionalisti italiani menzionati nel Giardino della Natura Profonda, Mali: no al neocolonialismo francese, la ricerca dell’Unità nella diversità…

Il Giornaletto di Saul del 21 agosto 2020 – “Selvatico e coltivato”, diminizione del numero dei parlamentari?, Imperia: la storia di Salvatore Gregorio detto “Modugno”, Anio Novus di Tivoli: bioregionalisti italiani menzionati nel Giardino della Natura Profonda, Mali: no al neocolonialismo francese, la ricerca dell’Unità nella diversità…

Care, cari, “Selvatico e coltivato”. Recensione: Una raccolta, a cura della Rete Bioregionale Italiana, di testimonianze diverse in risposta ad unico obiettivo: difendere la Terra dalla distruzione dei paesaggi e delle culture. Introduce il volume uno scritto di Gary Snyder… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/08/selvatico-e-coltivato-storie-di-vita.html

Nota: Contiene anche un mio intervento sull’esperimento da me condotto a Calcata ed a Treia sulla pratica di agricoltura naturale bioregionale.

Referendum per la diminizione del numero dei Parlamentari – Scrive Vito De Russis: “Il 20 e 21 settembre 2020 si vota il referendum sulla riduzione della QUANTITA’ del numero dei Parlamentari italiani rispettando il dettato Costituzionale. GRAZIE alla Liberazione (25 aprile 1945: guerra vinta dai Partigiani), alla Repubblica (2 giugno 1946: voluta dalla maggioranza degli italiani) e alla Costituzione (01.01.1948: dell’Assemblea Costituente) siamo Cittadini liberi di dibattere quel quesito referendario sostenendo la propria libera scelta. Invito chi interviene a…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/08/20/il-referendum-per-la-riduzione-dei-parlamentari-spiegato-da-vito-de-russis/

Commento di Giovanni Russo Spena: “Caro Vito mi hai convinto. Voto no con grandissime motivazioni. Per la costituzione contro la demagogia populista che ci porta al presidenzialismo e alla secessione delle regioni ricche…”

Un “americano” ad Imperia – Scrive Gianni Donaudi: “NO! Questa volta NON ci riferiamo ad anziani petrolieri, americani di adozione, che da decenni risiedono sulle colline della città rivierasca. Questa volta vogliamo parlare di un “james dean” alla farinata recentemente scomparso a 82 anni. Ci riferiamo a Salvatore Gregorio detto “Modugno” nato a Imperia nel 1938…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/08/un-americano-imperia-nel-ricordo-di.html

Bioregionalisti italiani menzionati nel Giardino della Natura Profonda all’Anio Novus di Tivoli – Alcuni mi chiedono i nomi iscritti nell’opera di Italo Carrarini, ecco la lista: Giuseppe Altieri | Marco Tiberti | Vittorio Marinelli | Linda Guerra | Jaqueline Fassero | Marinella Correggia | Stefano Panzarasa | Etain Addey | Nicholas Bawtree | Giuseppe Moretti | Felice Rosario Colaci | Manuel Olivares | Giulietta Blu | Massimo Angelini | Lorenzo Merlo | Guido Dalla Casa | Gigliola Rosciani | Fulvio Di Dio | Ennio La Malfa | Pietro Rossi | Maria Miani | Ferdinando Renzetti | Michele Meomartino | Maria Sonia Baldoni | Antonio D’Andrea | Gino Sansone | Benito Castorina | Paolo Buttiglieri | Dario Ruggiero | Ciro Aurigemma | Franco Libero Manco | Maurizio De Gregorio | Sergio De Prophetis | Caterina Regazzi | Paolo D’Arpini | Stefano Mancuso.

Mali. No al neocolonialismo francese in Africa – Scrive F.G.: “Personalmente non avanzo ancora certezze sul rovesciamento del regime in Mali, anche perché i protagonisti dell’azione hanno, forse solo tatticamente, dichiarato la loro fedeltà agli accordi internazionali conclusi con francesi, statunitensi, UE e italiani e che garantiscono il controllo militare ed economico del Mali con relativa predazione delle sue risorse (uranio, petrolio, diamanti), insieme al dominio su tutti i paesi del Sahel, dove le rivolte popolari sono fatte passare per terrorismo jihadista…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/08/20/via-i-francesi-dal-mali-no-al-neocolonialismo-occidentale-in-africa/

Bielorussia. Venduti al sistema inneggiano alla “rivoluzione colorata” – Riporta Marinella Correggia: “Su Twitter: Aujourd’hui, à Vilnius, avec Svetlana Tikhanovskaia, l’égérie de la révolution biélorusse et le visage de l’opposition au tyran Loukachenko. Où l’on voit comment la cause des femmes peut ébranler une dictature grotesque et sanguinaire…”. A scriverlo il “filosofo” francese Bernard-Henri Lévy, fomentatore di guerre e amico di gruppi terroristi di “opposizione” (pensiamo a Libia Siria Ucraina)… ora si esprime sul caso Bielorussia, accanto alla leader oppositrice. Tout se tient…”

La ricerca dell’Unità nella diversità – Scrive Vincenzo Zamboni: “La tendenza del pensiero umano a cercare e scorgere l’unità dietro e alla base della molteplicità è evidentemente molto forte, e risponde ad un nostro profondo impulso, capace di impegnare a fondo gli intelletti. Quanto più si riesce a scorgere l’unità dal reale dietro la apparente molteplicità delle sue manifestazioni fenomeniche, tanto più si è felici…” – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/08/la-ricerca-dellunita-nella-diversita.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“I am like the wind
No one can hold me
I belong to everyone
No one can own me
The whole world is my home
All are my family”
(Neem Karoli Baba)

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Rete Bioregionale Italiana, materia coscienza ed energia, naturalismo e spiritualità, tabacco: veleno prima e dopo, morte cerebrale ed espianto organi a cuore battente…

Il Giornaletto di Saul del 14 maggio 2017 – Rete Bioregionale Italiana, materia coscienza ed energia, naturalismo e spiritualità, tabacco: veleno prima e dopo, morte cerebrale ed espianto organi a cuore battente…

Care, cari, il mio ingresso nella vita di Paolo D’Arpini ha pressappoco coinciso con la scissione avvenuta nella Rete Bioregionale Italiana, nel 2010. Infatti quando ci siamo conosciuti, l’incontro bioregionale avrebbe dovuto tenersi ad Acquapendente, nel parco di Monte Rufeno, verso la fine di ottobre del 2010. Acquapendente era stata scelta perché lì fu fondata la Rete nella primavera del 1996 e si voleva con questo incontro cercare di appianare le divergenze che si erano venute a creare  in merito al problema dell’alimentazione bioregionale. Malgrado la programmazione fosse già in fase avanzata, con contatti presi da parte di Jacqueline Fassero con la direzione del parco per fissare la data e prenotare l’uso delle strutture ricettive, improvvisamente -come un fulmine a ciel sereno- giunsero le dimissioni dell’allora coordinatore della Rete Giuseppe Moretti, immediatamente seguite da quelle di Etain Addey e di altri. – La cosa avvenne ai primi di luglio 2010… (Caterina Regazzi)… – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2017/05/i-miei-8-anni-con-paolo-darpini-e-con.html

PS. Per una delucidazione sulle finalità della Rete Bioregionale Italiana segnalo il seguente articolo:

“Rete Bioregionale Italiana”. Manifesto fondativo e Carta degli Intenti – La Rete Bioregionale Italiana, nata nella primavera del 1996 ad Acquapendente (nel parco di Monte Rufeno), si pone come “terreno comune” per gruppi e singole persone per condividere idee, informazioni, emozioni, esperienze e progetti al fine di sviluppare forme e pratiche -culturali, sociali, spirituali politiche ed economiche- appropriate di vita in armonia con il proprio luogo, la propria Bioregione, con le altre Bioregioni ed il pianeta terra… – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/06/rete-bioregionale-italiana-carta-degli.html

8 per mille? Alla Chiesa Ortodossa… – Scrive Michele Rallo: “Il mio 8 per mille non andrà alla Chiesa Cattolica, ma alla Chiesa Ortodossa (ufficialmente: Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale). Due parole per spiegare il perché di quest’ultima scelta. Il fatto è – se non vogliamo girarci attorno – che non mi riconosco più in questo Papa che predica pervicacemente, ossessivamente, asfissiantemente la cosiddetta “accoglienza”. Un’accoglienza che non è soltanto pio soccorso verso chi soffre, e che – in una normale ottica buonista – andrebbe accolto provvisoriamente, aiutato, rifocillato e poi rimandato a casa sua nel momento in cui cessasse il pericolo. No, non è solo un nobile esercizio di umana pietà, quello di questo Pontefice, ma il disegno lucido, preciso di accogliere permanentemente tutti i migranti (e non solo i profughi), di integrarli (fingendo di ignorare che la gran parte dei musulmani non vuole farsi “includere”)…”

Energia come materia e coscienza – Scrive Michele Trimarchi: “Mi rivolgo fondamentalmente all’intelligenza umana prodotta dalla stessa genetica che ha dato e dà vita alla biodiversità sul nostro Pianeta: un unico linguaggio che comunica ininterrottamente, senza limiti di tempo e di spazio, un linguaggio energetico che non commette errori, dove ogni informazione, informando, trasforma e crea sempre e comunque evoluzione dei sistemi fisici e biologici. Una spiegazione, in questo contesto, è necessaria per comprendere che tutte le informazioni sono di fatto energia, dove energia, materia e informazione sono sempre e comunque energia…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/05/energia-come-materia-e-coscienza.html

Regioni a “statuto” speciale – Scrive A.M.: “La costituzione italiana afferma che tutti i suoi cittadini sono eguali e godono di eguali diritti, ma poi riconosce ad una parte di essi dei privilegi che di fatto annullano il principio di eguaglianza. Si tratta del riconoscimento delle Regioni a statuto speciale che tratta la Valle d’Aosta, la Sicilia, il Trentino alto Adige e la Sardegna come isole sociali nelle quali i diritti ed i doveri dei cittadini sono diversi da quelli di tutte le altre regioni italiane. Si pagano meno tasse, si trattengono quote notevoli e superiori a quelle delle altre regioni di denaro esatto anziché versarlo a Roma, le accise sui carburanti sono assai ridotte o nulle, ecc. ecc. E poi dicono che la costituzione italiana è una delle più belle del mondo…?”

Naturalismo e spiritualità della natura – Scrive Giorgio Vitali: “…ai nostri giorni, ritorna prepotente il desiderio di una religione naturalistica, per reazione contro la scissione tra uomo e natura. Religione naturalistica, la più sana religione possibile, la divinizzazione degli astri, delle forze naturali, dei luoghi naturali! Quando gli dei erano tra gli uomini non erano solo dei, vi era la divinizzazione della natura! L’uomo coltivava, venerava, apprezzava, temeva, anche, la natura ma gli stava “dentro”!..” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/05/naturalismo-bioregionalismo-e.html

Mio commento/integrazione: “…mi piace questa discorso in cui si cerca di tirar fuori un “senso” che unisca religione e scienza, natura e cultura. Ma il punto chiaramente è che il “messaggio naturalistico” deve integrare lo “spirito” (intelligenza e coscienza) e la sostanza (materia)…” – Continua in calce al link soprastante

Allevamento industriale e degrado ambientale – Diversi veterinari esprimono pareri professionali sulle conseguenze della produzione industriale di carne. La consistenza tecnica di questi pareri avvalora e giustifica la scelta vegetariana anche in termini di ecologia, sia nell’ecologia fisiologica del corpo umano che quella ambientale del pianeta. Senza una svolta radicale nel sistema alimentare difficilmente la specie umana potrà sopravvivere all’olocausto annunciato… – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/05/13/allevamento-industriale-e-degrado-ambientale-e-morale/

Livorno. Salvate due tartarughe impigliate nelle reti – Scrive Arpat: “Nella mattina di mercoledì 10 maggio operatori biologi del Settore Mare di ARPAT (sede di Livorno) sono intervenuti per recuperare due esemplari di tartaruga marina della specie Caretta caretta rimasti intrappolati nelle reti da posta. I due animali sono stati trasferiti nelle vasche curatoriali dell’Acquario di Livorno per verificare il loro stato di salute.”

Umbria. Da cuore verde a cancro d’Italia (grazie al tabacco) – La Regione Umbria, che era definita il cuore verde d’Italia, oggi è il simbolo di un degrado ambientale irrecuperabile. La famosa cascata delle Marmore lascia sgocciolare a valle un’acqua fetida ed una delle cause sta nell’uso “agricolo” delle acque, negli allevamenti industriali di suini e in quelli fluviali di trote. In più ci si è messo il tabacco a completare il quadro distruttivo della ex Regione verde. “L’agricoltura in Umbria continuerà ad avere una delle sue colonne portanti nel tabacco…” Lo decise il fu presidente del consiglio (e Delfino di se stesso) Matteo Renzi…” – Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2017/05/umbria-da-cuore-verde-cancro-ditalia.html

UE. Avviata la Brexit – Scrive Vittorio Boschellii: “…gli Inglesi hanno aperto la procedura d’uscita proprio facendo ricorso all’Art.50 con la famosa letterina inviata all’UE, della letterina vi hanno parlato però vi hanno detto che è tortuosa la strada, mica vi potevano dire che è la cosa più semplice di questo mondo. La fine delle Menzogne è sempre la stessa, da ieri interi Popoli hanno capito che si può Uscire Dall’Unione Europea come previsto dagli stessi Trattati, come si può Uscire Dall’Euro per Decreto, ancora più semplice…”

Morte “cerebrale” ed espianto di organi a cuore battente – Scrive Carlo Cruciani: “Cari amici di Treia, ho offerto una nostra/mia collaborazione alla divulgazione delle tematiche che la Lega contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente affronta con sapienza e con coraggio. Divulgare queste notizie in una Regione come le Marche, che è ben attrezzata dalle lobby degli espianti-omicidi, è opera meritoria già soltanto per le informazioni contenute e che pochi conoscono…” – Continua: http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/05/in-difesa-della-vita-umana-anche-in.html

E pure oggi abbiamo chiuso! Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo.” (Nietzsche)

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I miei 8 anni con la Rete Bioregionale Italiana, dal 2010 al 2017


Calcata, estate 2010 – Caterina Regazzi e Paolo D’Arpini

Il mio ingresso nella vita di Paolo D’Arpini ha pressappoco coinciso con la scissione avvenuta nella Rete Bioregionale Italiana, nel 2010. Infatti quando ci siamo conosciuti, l’incontro bioregionale avrebbe dovuto tenersi ad Acquapendente, nel parco di Monte Rufeno, verso la fine di ottobre del 2010. Acquapendente era stata scelta perché lì fu fondata la Rete nella primavera del 1996 e si voleva con questo incontro cercare di appianare le divergenze che si erano venute a creare in merito al problema dell’alimentazione bioregionale. Malgrado la programmazione fosse già in fase avanzata, con contatti presi da parte di Jacqueline Fassero con la direzione del parco per fissare la data e prenotare l’uso delle strutture ricettive, improvvisamente -come un fulmine a ciel sereno- giunsero le dimissioni dell’allora coordinatore della Rete Giuseppe Moretti, immediatamente seguite da quelle di Etain Addey e di altri. La cosa avvenne ai primi di luglio 2010. (vedi: http://paolodarpini.blogspot.it/2010/07/rete-bioregionale-italiana-sunto-della.html).

Essendo stato annullato l’incontro di Monte Rufeno, i membri “residui” della Rete Bioregionale (e qui particolarmente mi riferisco a Paolo) decisero di promuovere un convegno ri-organizzativo, che si tenne il 30 e 31 ottobre 2010 a San Severino Marche, presenti alcuni dei vecchi aderenti (come Felice del Seminasogni) e diversi nuovi, da quello la Rete assunse una nuova forma, ovvero i nodi non furono più definiti territoriali ma tematici, ed il nuovo coordinatore -di fatto- divenne Paolo, che era stato uno dei fondatori della Rete nel 1996. (Resoconto dell’incontro a San Severino Marche: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/11/02/resoconto-dellincontro-annuale-della-rete-bioregionale-italiana-san-severino-marche-30-e-31-ottobre-2010-ecologia-profonda-e-spiritualita-della-natura/ -)

Questo piccola descrizione dell’antefatto, me l’ha suggerita Paolo stesso. Come sapete, io ho poca memoria, in più, avendo vissuto quegli eventi solo di riflesso, non avrei potuto ricordarli bene… Certo che, a parte Paolo, gli altri aderenti, se così li possiamo chiamare, hanno contribuito unicamente alla presenza dando a mala pena un apporto “virtuale” e la carretta ha continuato a tirarla avanti lui, con me come aiutante (scarso, anche perché, secondo me, se non c’è un gruppo di persone coeso ed attivo, cosa si può ottenere? Sprazzi di idee, un modo di vivere che fa fatica a diffondersi).

Le persone che si avvicinano alla Rete lo fanno perché trovano nella figura di Paolo un qualche “appeal”, magari per la sua cultura, il suo modo di raccontare storie, la sua “santità” e saggezza… (molte altre però scappano, non sopportando la sua franchezza e decisione).

Comunque gli incontri, dopo quello di San Severino Marche sono proseguiti ogni anno. Nel 2011 ad Ospitaletto di Marano, a casa di Marco e Valeria, in quell’occasione, in cui ricordo tra i partecipanti Manuel Olivares e Rosa Delgrano, abbiamo avviato il blog “La Rete delle Reti” e quello fu un bel risultato. Eravamo in pochi ma provenienti da varie parti d’Italia (Resoconto: http://retedellereti.blogspot.it/2011/06/resoconto-e-significato-del-17-incontro.html -)

Il 2012 fu l’anno in cui ho “bigiato” l’incontro della Rete (mia figlia stava affrontando l’esame di maturità e non me la son sentita di lasciarla sola), che da quell’anno in poi si è chiamato “Incontro Collettivo Ecologista” e si tenne ad Aprilia. Dai racconti e dalle foto viste deve essere stato un bell’evento, ricco di umanità, proposte ed esperienze. C’erano Daniele Bricchi, Giorgio Vitali e Orazio Fergnani (la coppia più bella del mondo), Riccardo Oliva, Giulietta Blu, Stefano Panzarasa e tanti altri. Insomma, le terre laziali davano nuovo ossigeno e nuove forze. (Resoconto: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2012/06/non-resoconto-dellincontro-collettivo.html -)

Nel 2013 a Vignola l’incontro fu bello anche se ci furono alcuni piccoli contrattempi. Vennero alcuni “fedelissimi” dal Lazio, come Vittorio Marinelli, più diversi “locali” che ruotano attorno alla “Bifolca”, l’azienda agricola dell’amica Maria Miani che ci ha ospitato e qualche cane sciolto: Pierre Tosi, Linda Guerra, ecc… (Resoconto: http://retedellereti.blogspot.it/2013/06/pensieri-da-vignola-dopo-lincontro.html -)

Nel 2014 a Montesilvano, dal caro amico Michele Meomartino, fu tutto perfetto. Lui è un ottimo cuoco ed il cibo, vegetariano e bioregionale, in questi incontri, è un aspetto niente affatto da sottovalutare. Antonio Onorati di Crocevia ed il biologo Giovanni Damiani ci hanno “onorato” della loro presenza. (Resoconto: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/06/23/resoconto-dellincontro-collettivo-ecologista-montesilvano-21-e-22-giugno-2014/-)

Nel 2015 eravamo a Montecorone di Zocca dall’amico Pietro Rossi. Bella atmosfera, parecchie persone, buon cibo, racconti di esperienze anche forti, ad esempio con Karl, americano ex detenuto in America. (Resoconto: http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Resoconto-dell-Incontro-Collettivo-Ecologista-20-21-giugno-a-Montecorone-di-Zocca -)

Nel 2016 siamo stati nel Lazio, a Ronciglione, dal 25 al 26 giugno. Lo scopo era anche quello di far incontrare a Paolo i vecchi amici ed alcuni parenti. Abbiamo trascorso un paio di giorni fra amici sinceri, stringendo nuovi rapporti e rinsaldando i vecchi, perché, per me, come dissi da uno dei primi incontri, l’importante è che venga fuori l’umanità, dimenticando i problemi contingenti di ognuno, ma focalizzandoci su quelli più grandi di noi e per i quali magari non possiamo fare tanto, ma mantenere viva l’attenzione, nostra e altrui, quello si. (Resoconto: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/06/28/resoconto-dellincontro-collettivo-ecologista-ronciglione-25-e-26-giugno-2016-bioregionalismo-vivere-in-modo-gentile-sulla-terra/)

Nel 2017 abbiamo avuto parecchie indecisioni sul luogo in cui incontrarci, poteva essere in provincia di Verona, di Udine, di Arezzo, di Viterbo o di Modena. Poi le opzioni si sono fatte più chiare e abbiamo deciso di tornare dall’amico Pietro a Montecorone. Pietro è una persona gentile ed accogliente, abita in una casa secolare, che si trova nel mezzo del Parco dei Sassi di Roccamalatina, con le sue proprie mani restaurata con pietre e legnami locali, dispone di una foresteria per gli ospiti e di varie capanne nel bosco, coltiva l’orto ed alleva api e galline, si interessa di ecologia profonda ed è un vero riabitante bioregionale, cuoce il suo pane nel forno a legna e conosce bene il territorio, le erbe e gli animali. Siamo perciò molto lieti di poter quest’anno essere suoi ospiti. Intanto rinnoviamo l’invito a partecipare… L’appuntamento è per il 24 e 25 giugno 2017.

Per Info e prenotazioni scrivere a: bioregionalismo.treia@gmail.com

Caterina Regazzi

Referente Rapporto Uomo Animali della Rete Bioregionale Italiana


Logo della Rete Bioregionale Italiana

Articolo collegato: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/06/rete-bioregionale-italiana-carta-degli.html

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Scrive Nino Borrelli a commento dell’articolo: “Trovo la definizione Bioregione una parola composta di senso reale, stimolandomi a pensare che in essa si sviluppano i valori della socialità e dell’economia, disegnando la cultura peculiare dei territori. Per quanto riproponga un sistema all’origine delle civiltà, oggi c’è un bisogno primario e forse avvertito nel sentire comune, più di qualche anno fa. Nell’ampiezza del vostro progetto, credo di poter senza nuocere, contribuire almeno ad insistere su tematiche che personalmente perseguo nel mio itinere, ma che ho avvertito nei miei incontri a tema, messi sempre un po in disparte. Incarnando un approccio di senso diverso, come l’uomo artigiano sa rappresentare, promuovo nel mio essere sociale, il valore dei mestieri, quelli che mettono in stretta relazione la prestazione con la fruizione in uno scambio comunitario virtuoso. È attraverso di essi che avviene la narrazione dei singoli, e la cultura dei popoli. In una decrescita ritengo fondamentale diversificare le potenziali applicazioni, e nell’economia il sistema artigiano non di nicchia ma in una pianificazione ampia, rappresenta l’alternativa al sistema predatorio in atto. Un sentito saluto.”

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Savigno, 29 maggio 2016 – Resoconto dell’incontro di Sentiero Bioregionale

Circa un mese fa Paolo aveva ricevuto l’informativa dal CIR relativa all’incontro annuale di Sentiero Bioregionale, un gruppo di persone, bioregionalisti ed ecologisti. Nell’informativa si diceva che la riunione si sarebbe tenuta a Savigno (BO) dal 27 al 29 maggio. Savigno è un paese (non più un Comune, visto che fa parte del Comune unificato Valsamoggia), poco distante da Spilamberto, appena una trentina di chilometri, ed io l’ho interpretato subito come un segnale favorevole a partecipare.

Dopo essermi consultata con Paolo, ho scritto al coordinatore del gruppo, Giuseppe Moretti, per avanzare la richiesta di partecipazione e, dopo il suo acconsentire, la mattina del 29 maggio 2016, di buon’ora, io e Paolo siamo partiti.

La giornata non era particolarmente soleggiata e calda come le precedenti, ma meglio così, il fresco lascia le menti più lucide e il cuore era comunque aperto.

Le indicazioni per raggiungere il luogo erano chiare e semplici, arrivati all’agriturismo La Lodola, una casa per l’ospitalità di gruppi in autogestione, abbiamo visto un bel numero di auto, correttamente parcheggiate e lì abbiamo lasciato la nostra e ci siamo avvicinati, con un po’ di curiosità.

Non sapevamo ancora chi avremmo trovato, eravamo sicuri (almeno io lo ero) di incontrare Moretti ed Etain Addey. Abbiamo visto un paio di persone fuori nel prato ed altri
dentro, nell’ingresso della casa. Tutti ci hanno salutato affabilmente. Alcuni Paolo li conosceva già (oltre a Giuseppe, Vincenzo ed Egidio, Cosetta, Silvana, ecc.), con altri ci siamo presentati. Era un momento di movimento:
alcuni erano già in partenza per loro impegni e la necessità di ritornare alla loro casa.

Nel gruppo rimasto si respirava un’aria di familiarità e affetto, sorrisi e parole, chi partiva salutava e lasciava, magari, i propri recapiti. Tra gli altri abbiamo visto Felice, l’unico che io conoscevo già, con i suoi vasi di frutta secca ed erbe per tisane e libriccini autoprodotti. C’erano anche diversi “giovani” e bambini, il che fa ben sperare.

Dopo un po’ è stato allestito fuori, su un prato, un cerchio di panche per fare la prima condivisione del giorno. Giuseppe ha prima raccontato che la sera precedente c’era stato un piccola recita sulla Grande Madre e sulla sacralità della Natura, e che più tardi, dietro sollecitazione di una donna di cui ora mi sfugge il nome, avremmo compiuto un breve rito
di ringraziamento alla Madre. Poi Giuseppe ha invitato me e Paolo a presentarci, visto che eravamo gli unici arrivati della mattina. Io ho raccontato qualcosa di me, del modo in cui io e Paolo ci siamo conosciuti e messi assieme, nell’estate del 2009, ormai quasi sette anni fa, e del fatto che da lui avevo subito sentito parlare di bioregionalismo, ecologia profonda e spiritualità della natura (che poi sono la stessa cosa), della Rete Bioregionale Italiana e dell’incontro che avrebbe dovuto tenersi all’epoca ad Acquapendente, che poi per vari motivi, fu annullato.

Ho raccontato di essere veterinaria della USL, dovendo poi, in un secondo momento, specificare che un veterinario USL non cura gli animali, normalmente, ma esegue controlli ufficiali sugli animali allevati, quindi anche e soprattutto negli allevamenti che ormai sono prevalentemente intensivi. Ho continuato dicendo come “mi piace” conoscere queste realtà, il che mi rende consapevole che è necessaria secondo me, un’inversione di tendenza, per il bene nostro, degli animali stessi e della natura nel suo insieme.

Paolo si è presentato, per quelli che non lo conoscevano, come uno dei “vecchi” bioregionalisti italiani , raccontando sommariamente del suo stare a Calcata prima e del suo trasferimento a Treia (dal Treja a Treia), annunciando alcuni incontri che abbiamo in calendario per quest’anno: Montecorone di Zocca, 18 e 19 giugno; Ronciglione, 25 e 26 giugno e Treia dal 7 al 14 agosto; invitando chiunque volesse partecipare e proponendo, per il futuro, di valutare l’opportunità di fare, magari una volta l’anno, un incontro congiunto.

Poi ha cominciato a piovere e ci siamo trasferiti in una grande sala al primo piano, per continuare la presentazione dei temi previsti nell’incontro. All’inizio Giuseppe, rispetto alla proposta di Paolo, ha risposto che “le ferite devono ancora rimarginarsi” ma che è sempre stato nelle sue intenzioni mantenere buoni rapporti con tutte le altre realtà ecologiste e poi si è affrontato il primo tema della mattinata, sul senso di “presenza”. Se ricordo bene l’argomento verteva sul “sentire che nell’ambiente in cui si vive una consapevolezza bioregionale (o meno) da parte della gente del luogo e su quello che si prova al riguardo, allorché non c’è una comunione stretta con gli altri abitanti del luogo”.

Molte persone hanno detto la loro, la maggior parte mi pare abbiano espresso un certo disagio nel vivere in un luogo, pur nella bellezza della natura in alcuni casi, ma in cui, spesso, solo negli anziani si riscontra una vera conoscenza della natura e amore per essa.

Certo, si deve partire da quello che si sente per poter essere dei semi per il cambiamento, senza pretendere di dare giudizi, affibbiare etichette e senza voler “imporre” dall’alto una “rivoluzione” che può essere accolta solo se percepita dal basso, comunque si voglia chiamare questa spinta (bioregionalismo, ecologia, amore per la natura, ecc.).

Non sono intervenuta, ma avrei voluto dire che, personalmente, nei luoghi dove vivo non c’è l’identificazione precisa di una bioregione specifica e che la consapevolezza ecologica delle persone è molto variabile. Paradossalmente ne trovo molta di più in Emilia, luogo inquinato per eccellenza in Italia ed in Europa, che nelle Marche, ma forse proprio perché, essendo quest’ultima una regione meno contaminata, non si sente fortemente l’esigenza da parte della maggioranza delle persone di collegarsi alla natura.

Secondo me, però, è comunque necessaria una crescita in consapevolezza e amore per la Natura e per tutto ciò che contiene (quindi, anche esseri umani), per contrastare la deriva di globalizzazione e consumismo che mette a rischio, col tempo, la sopravvivenza di tutti noi e dei nostri discendenti.

Poi c’è stata la presentazione del libro su Peter Berg “Alza la posta” a cura di Giuseppe Moretti.

Era ormai ora di pranzo. Un gruppo di volenterosi aveva nel frattempo predisposto ottimo cibo non so se casualmente o intenzionalmente era vegetariano; abbiamo consumato il
pasto in una sala tutti assieme e con alcuni nostri vicini ci siamo intrattenuti a parlare di vari argomenti bioregionali.

Etain non c’era, spero di avere un’altra occasione per incontrarla.

Dopo pranzo, siamo usciti all’aperto. Un raggio di sole ci ha
benedetto, dopo tutta l’acqua che era venuta. Ci siamo messi in cerchio attorno ad una “statua” che sembrava una sirena, un essere mitologico, o non so cosa, e chi ha voluto ha offerto dei doni o ha espresso parole di ringraziamento per il luogo, per i presenti e per la natura, finendo con un suono emesso coralmente (OM) per riconnetterci tra noi e l’ambiente.

Caterina Regazzi – Rete Bioregionale Italiana

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Riconoscersi in ciò che è, bioregionalisti contro, renzie (cor botto), grillo il maalox ed i vecchietti, troppi papi santi, 2 giugno da netturbini

Il Giornaletto di Saul del 29 maggio 2014 – Riconoscersi in ciò che è, bioregionalisti contro, renzie (cor botto), grillo il maalox ed i vecchietti, troppi papi santi, 2 giugno da netturbini

Care, cari,

…riconoscersi in ciò che è… Chiave di lettura – Nel 2012 mi scrisse Nicholas Bawtree, caporedattore di AAM Terra Nuova, per chiedermi se volessi aprire un blog sul portale della rivista. Conoscevo Nicholas personalmente perché venne a trovarmi una volta a Calcata assieme ad un’amica. In quell’occasione parlammo francamente del movimento ecologista e bioregionale in Italia e degli sviluppi che stava avendo una nuova forma di spiritualità della natura, da me definita “spiritualità laica”. Già negli anni precedenti collaborai con la rivista proprio sui temi descritti, occupandomi anche di una rubrica “zodiacale” perciò non mi meravigliai quando Nicholas infine mi chiese di continuare la collaborazione in forma “semi-autonoma” attraverso il blog (per la cura di Federica Del Guerra), a cui diedi il nome di “riconoscersi in ciò che è..”, una descrizione fatta da Osho per indicare la realtà assoluta che ci circonda e nella quale noi tutti siamo. Questo che segue è il primo post in cui spiego la “chiave di lettura” del blog: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/05/riconoscersi-in-cio-che-e-immagini-ed.html

Commento di Manù: “Ciao, seguo il tuo, anzi i tuoi blog e li condivido in rete, ma devo dire che mi dispiace qui la tua parzialità, sembri voler essere l’unico referente del Bioregionalismo in Italia quando sai benissimo che non è così, forse per correttezza prima o poi, dato che vuoi relazionare della nascita del pensiero bioregionale in Italia, dovrai parlare del fatto che personaggi illustri ed importanti e che hanno molto contribuito alla diffusione del pensiero Bioregionalista come Giuseppe Moretti ed Etain Addey….” – Continua in calce al link sopra segnalato

Mia rispostina: “Cara Manù, ti ringrazio di aver scritto un tuo commento. Sappi che non ho mai disconosciuto l’opera ed i meriti di Giuseppe Moretti e di Etain Addey, infatti puoi vedere i miei interventi e le innumerevoli menzioni su loro fatte in vari miei articoli presenti in rete. La uscita di Giuseppe ed Etain dalla Rete Bioregionale, è stata una loro scelta, per fondare il Sentiero Bioregionale. Il mio non volerne parlare è anche un modo per evitare polemiche, ma sappi che ripetutamente ho tentato un riavvicinamento.. “ – Continua in calce al link sopra segnalato

Senza età – Scrive Cristina Simonini: “Iermattina a casa. Passa nel quartiere il furgoncino che vende i materassi, mentre sono sul balcone a sistemare i fiori. Il signore del camioncino parcheggia. Si sistema i capelli, unti, grigi. Sistema anche la giacca. Diciamo 70 anni più o meno. Non grasso, non bello. Da una delle case di fronte esce una signora con i capelli azzurri (avete presente quell’azzurro-fialetta?) con il rossetto, i capelli cotonati corti e un profumo da pochi euro che posso percepire fin dalla mia postazione. Si avvicina a lui sorridendo, quasi di corsa. C’è magnetismo nell’aria. E felicità. Lui la abbraccia, con quella goffaggine del maschio che ha finalmente smarrito il desiderio, con quella esatta tenerezza. Lei ride. Non hanno più età, non hanno più sonno, fame, sete. Non hanno più nemmeno me che guardo e mi commuovo di fronte a loro, dentro di loro, con loro, per loro. Forever young, forever”

Montelabbate – Scrive Beppe Grillo: “Cinzia Ferri è stata eletta sindaco con il M5S nella cittadina di Montelabbate, nelle Marche, con il 50,4% dei voti. E’ la prima “sindaca” del MoVimento 5 Stelle e a lei va l’augurio di milioni di cittadini.”

Renzie (cor botto) – Scrive Michele Bonatesta: “Consenta ad un ‘vecchio‘ (anche se ha ‘appena’ 72 anni) ex senatore della Repubblica Italiana di complimentarsi con Lei per il successo ottenuto (per il Pd) alle elezioni teste conclusesi. Un successo che nessuno si aspettava con questi numeri, diciamocelo francamente, a cominciare da Lei se è vero che sino all’ultimo momento Lei stesso si è sforzato di negare qualsivoglia valenza politica a quello che sarebbe stato lesito finale del voto, sottolineando come – in ogni caso – il risultato non avrebbe minimamente inciso sulla tenuta del Suo governo. Essì, carissimo Premier Matteo Renzi: nessuno si aspettava il botto…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/05/viterbo-cor-botto-michele-bonatesta.html

Viterbo. Piscine Carletti in festa – Scrive Giovanni Faperdue: “Ogni anno è un gran successo e quest’anno in particolare è stato un successo straordinario. Un successo di pubblico senza precedenti alla VI Festa del Bullicame. L’evento inventato e voluto da Giovanni Faperdue nel 2009, quest’anno si è svolto presso le piscine Carletti, ed ha registrato il classico “tutto esaurito”, per la gioia di grandi e piccini…”

Roma. Spionaggio – Scrive FNSI: “11 giugno 2014 alle 11.30: THE HISTORY OF THE CIA in occasione dell’uscita del libro omonimo di Antonella Colonna Vilasi. Modera Giovanni Rossi, saranno presenti: Maarten van Aalderen, Ferdinando Imposimato. In Corso Vittorio Emanuele II, 349 – Roma. Info. 339.4590927“

Grillo e il maalox – Scrive Paola Botta Beltramo: “All’indomani delle votazioni del 25 maggio 2014, che ha visto in calo i voti a favore del Movimento cinque stelle, Beppe Grillo ha affermato che avrebbe assunto un prodotto (menzionando il maalox ndr) per curarsi il mal di stomaco alludendo implicitamente che gli era stato causato dalla rabbia vissuta per la delusione elettorale. A prescindere dal fatto che lo stesso prodotto non sortisce per tutti lo stesso effetto, a conferma che le cure devono essere personalizzate, rimane il fatto che Grillo ha riconosciuto che la rabbia può..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/05/28/grillo-il-maalox-non-ti-fa-bene-invito-al-m5s-di-prestare-piu-attenzione-alle-malattie-psicosomatiche-ed-alla-sovranita-monetaria/

Commento di G.T.: “Vedi caro Grillo anziché fare l’autoritario e comportarti da dittatore, che rischi pure di essere antipatico, se a suo tempo anziché perdere tempo con le favole e avessi invece spiegato bene, ma proprio bene, che il PD (e chiunque vi si iscriva, lo voti e si allei, ecc.) è il primo responsabile della svendita dell’Italia al potere finanziamo usuraio, della privatizzazione di Bankitalia spa, del neoliberismo con le finte liberalizzazioni che hanno permesso di cedere l’Italia alle multinazionali (ENEL, TELECOM, FS, ENI, FINMECCANICA, POSTE, ACQUA, ALITALIA, ecc.) oggi magari avresti meno “traditori”dentro il tuo movimento, e quelli che ci restano sarebbero consapevoli del vero obiettivo della rivoluzione che è la sovranità e l’autonomia monetaria.”

Grillo ed i vecchietti – Scrive Doriana Goracci: “Sapessi come ci penso caro Grillo a nipoti e figli! Tu dici: “Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così”. Evita di strillare come se fossero tutti sordi, come se ti ascoltassero solo ”certi pensionati” che non hanno i soldi per l’apparecchio acustico. Non fare pubblicità alle medicine per digerire ed evacuare, è meglio mangiare di meno e qualcosa di proprio, magari da far crescere in un orto urbano, in un terrazzo, nell’intimità di una casa comune dove la dignità ce l’hanno tutte e tutti….” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/05/il-m5s-ha-perso-per-colpa-dei.html

Commento di Vincenzo Zamboni: “Il fatto evidente delle ultime elezioni è che l’area votante borghese-conservatrice, di fronte al pericolo di cambiamenti imprevedibili, si è raggruppata intorno al partito di governo, per evitare il rischio di un sorpasso da parte di m5s. I mass media hanno dato molto spazio alla paura dell’incertezza e del cambiamento, ed anche senza invocare l’ipotesi di brogli (che pure nel mondo elettorale esistono) la paura del nuovo di fronte al rassicurante vecchio, accompagnata da..” – Continua in calce al link sopra segnalato

Commento di Vincenzo de Vincenzo: “Premetto che ringrazio Grillo per tutto… Ma secondo me Grillo e Casaleggio dovrebbero farsi da parte e nominare leader Di Maio e Di Battista… ormai sono maturi per farlo, sarebbe un grande salto di qualità del m5s… conosco tante persone che non votano il 5 stelle perché dietro ci sono Grillo e Casaleggio… quindi non essendoci più loro aumenterebbero i consensi di molto… questo lo sto pensando da diversi giorni e adesso ho deciso di dirvelo…”

Commento di NPCI: “Quello che insegna l’esito delle elezioni europee e le conclusioni che noi comunisti dobbiamo tirarne M5S e Beppe Grillo al Rubicone: o avanzano o fanno la fine di IdV e Di Pietro”

Tutti i papi santi – Scrive Arrigo Colombo: “Siamo al punto che tutti i Papi vengono canonizzati. È quanto sta succedendo. Ormai tutti i papi del ‘900 sono canonizzati o in via di canonizzazione; tranne due per ora, Benedetto XV e Pio XI. Alcuni vengono fortemente contestati. Così già prima Pio IX, l’autore del Sillabo, un documento pervaso da un vero furore di condanna, che demoliva nel male le maggiori conquiste della coscienza etica moderna: dal progresso alla sovranità popolare, alla libertà di coscienza, alla libertà di religione, al liberalismo, al comunismo….” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/05/28/tutti-i-papi-santi-vaticano-commercio-e-gadgets-cosa-non-si-fa-per-vendere-un-prodotto/

Trevignano. Fiera – Scrive Adele Caprio: “Cari amici delle Nuvole, festeggiamo l’inizio dell’estate con uno stand presso la manifestazione chiamata ‘Isola di Veg’ che si terrà a Trevignano Romano sabato 7 e domenica 8 giugno. Lì, in simbiosi con l’ass. Mamakuna Sacrofano, presenteremo le nostre attività. Info. lenuvole.yoga@live.it”

Hortus Urbis. Timbri per l’infanzia – Scrive Zappata Romana: “Laboratorio per la costruzione di timbri personalizzati. Sabato 31 maggio 2014 alle 10.30, si terrà un laboratorio di Studio Arturo all’aria aperta, per grandi e piccini, all’Hortus Urbis, l’orto antico romano nel Parco dell’Appia Antica. Info. zappataromana@gmail.com”

Treia. Analisi del voto – Scrive Alberto Spurio Pompili: “Il risultato del PD alle elezioni europee è clamoroso. Se poi guardiamo il dato di Treia e lo compariamo con le stesse elezioni del 2009, in tutti i comuni della provincia di Macerata,l’incremento del Pd a Treia che passa da 998 voti a 2179 (delle ultime elezioni europee del 25 maggio 2014) è nettamente il più eclatante: più che un raddoppio! Una piccola/grande soddisfazione. Il risultato delle elezioni amministrative ci dice anche che le tre liste civiche erano realmente trasversali e non rispondevano a logiche prettamente politiche o ideologiche, ma piuttosto alle loro leadership…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/05/alberto-spurio-pompili-lascesa.html

Roma liberata – Scrive Dipartimento Cultura: “4 giugno 1944 Roma è libera. Roma ricorda i settanta anni dalla Liberazione dal 4 all’8 giugno 2014 con tanti eventi a ingresso gratuito. Concerti, mostre, proiezioni, spettacoli teatrali, letture e dibattiti coinvolgeranno la città toccando i territori che conservano le tracce dei monumenti più importanti della nostra storia recente. Info. esterne.dipcultura@comune.roma.it”

Bologna. Il posto Umano – Scrive Jalsha: “29 Maggio 2014, FESTA CREATIVA (….di stagione). Musica, Danze, snack e torte, abbracci, risate. Sono gradite partecipazioni e doni per il banchetto. Alla Consolle musicale: Dhyana D.J. Alle ore 21 apertura. Centro sportivo Dozza, via Romita 2, Bologna. Info. jalsha@libero.it”

Treia. 2 giugno da netturbini, ai giardinetti – Le ricorrenze si chiamano così perché ricorrono e ce n’è una particolarmente importante per noi italiani, si tratta della Festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. Con i tempi che corrono e con la sovranità sempre più limitata della nostra nazione, sia in seguito alla costituzione della UE che impone norme stringenti al funzionamento autonomo dello stato (vedi ad esempio il Fiscal Compact) sia per l’alleanza NATO che ha consentito l’istallazione di ben 123 basi militari americane sul nostro suolo, parlare ancora di Repubblica Italiana sembra quasi una presa in giro. Resta il fatto che almeno noi vecchietti riconosciamo ancora il valore della “patria” e…. – Continua con programma per la raccolta immondizie: http://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2014/05/28/treia-2-giugno-2014-festa-della-repubblica-e-raccolta-volontaria-di-immondizie/

Che sia ora di chiudere qui? Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Se la vita nazionale diventa così perfetta da governarsi da sé, non occorre più nessuna rappresentanza. Si ha allora una condizione di illuminata anarchia. In tal caso ciascuno è governante di se stesso e si governa in modo da non molestare mai il vicino. Perciò, nello Stato ideale non vi è potere politico perché non vi è Stato.” (Mahatma Gandhi)

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