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Gli umani sono diventati un pericolo per la vita sul pianeta Terra…

Durante l’anno zero, cioè la nascita di Cristo, la popolazione mondiale era di 350 milioni di anime. Si calcola che nel 1800 la popolazione fosse di 700 milioni e che nel giro di un trentennio sia aumenta di un terzo fino a raggiunge un miliardo di unità nel 1830. Un secolo dopo sulla terra si contano 2 miliardi di esseri umani e nel 1975 4 miliardi. Oggi la popolazione mondiale è di circa 8 miliardi di individui e si prevede che a fine secolo sarà di 100 miliardi. Ma molto prima sarà superato il numero massimo di esseri umani tollerato dal pianeta.

Thomas Robert Malthus all’inizio dell’800 già affermava che se la moltiplicazione del genere umano non fosse stata regolata sarebbe stata causa di carestie e fame nel mondo ed il motivo della sua stessa rovina. Anche se l’incremento demografico venisse arrestato e la fertilità umana diminuisse, la tendenza all’affollamento rimarrebbe. Alcuni esperti sono concordi nell’affermare che anche riuscendo a stabilizzare le nascite a livello zero (uguale a quello dei decessi) la popolazione mondiale raggiungerebbe ugualmente 16 miliardi di individui prima di una assestamento definitivo, cioè il doppio della popolazione attuale.

Se in un ascensore per capienza di 4 persone ne entrano 8 tra i gli occupanti si manifestano segni di insofferenza, di ansia, di paura e qualunque incidente degenera in aggressività. Allo stesso modo, se una tavola è imbandita per nutrire10 persone, a mano a mano che si aggiungono nuovi commensali le porzioni diventano sempre più piccole e quando l’esigua porzione non è più sufficiente a sfamare nessuno dei presenti, si manifestano azioni di forza e di violenza secondo la legge mors tua vita mea. Questo è quanto succederà al genere umano se responsabilmente non si impegnerà a contenere l’incremento demografico.

Il male supremo dell’uomo sta nella sua indifferenza verso gli effetti che producono le scelte individuali. Mettere al mondo un essere, per realizzare se stesi o appagare il proprio desiderio di essere genitori, è puro egoismo. Anche quando la procreazione è concepita per la gioia di avere un figlio da amare, è sempre l’egoismo che ci muove. La sola cosa che può giustificare la messa al mondo di un nuovo essere è l’amore per la vita, la volontà di chiamare un nuovo essere al bene dell’esistenza, la volontà di dare al mondo un elemento armonico e positivo per il bene di tutti; non per propria soddisfazione, non per assicurare a se stessi la propria discendenza, non per avere sostegno nella fase della vecchiaia, nè per lasciare il proprio patrimonio finanziario o immobiliare, ma nell’intento di contribuire a rendere migliore questo mondo. Donare la vita è l’esperienza più meravigliosa dell’universo (e nello stesso tempo più pericolosa e drammatica), per questo è grande la responsabilità verso chi (forse) non chiede di esistere.

La realtà antropologica mostra che quanto più una popolazione vive nella povertà e nell’ignoranza tanto più tende a moltiplicarsi, mentre quanto più c’è civiltà e benessere economico più si restringe il numero dei componenti familiari. Ma tutto è interconnesso e solo da una volontà politica generale intesa a favorire la prosperità e la cultura anche delle popolazioni indigenti può nascere il vero piano di contenimento delle nascite e scongiurare inquietanti prospettive future.

Franco Libero Manco

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La natura della magia, politica economia ecologia, sacralità della natura, il cancro può essere curato da un vaccino?, i non allineati si riorganizzano, sesta estinzione di massa…

Il Giornaletto di Saul del 7 febbraio 2024 – La natura della magia, politica economia ecologia, sacralità della natura, il cancro può essere curato da un vaccino?, i non allineati si riorganizzano, sesta estinzione di massa…

Care, cari, quattro parole sulla magia. Quello che uno scientista non può intendere. Ovvero, sul suo banco non si trovano alambicchi. Non è un duello. Oltre alle mie modeste doti non potrò andare per rappresentare la natura della magia. (Lorenzo Merlo) – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2024/02/la-natura-della-magia.html

Montesilvano: mobilitazione – Scrive Alfonso Navarra: “Il 7 febbraio: la premier Giorgia Meloni a Montesilvano (Pescara), alle ore 18.00, al Pala Dean Martin, inaugura il World Skate Games 2024. Una buona occasione per contestare in forme pacifiche contro il “decreto ombrello” per l’invio delle armi al governo ucraino…”

Politica, economia, ecologia… – Delegare la gestione della propria esistenza ad un “governo” o ad una “chiesa” equivale ad abbandonare le proprie responsabilità basandosi sul fatto che vi sono persone altre da noi stessi che veramente sanno come fare a mandare avanti le cose. Questo vale in ogni campo dell’esistenza umana… – Continua: https://www.lteconomy.it/bloglte/profilegrid_blogs/politica-economia-ecologia-e-spiritualita-laica/

Nota – … una delle peggiori ideologie, in questo momento storico, è quella relativa al concetto di “utile” e di “guadagno”, che persino supera ogni altra convinzione politica e religiosa.. ed è in nome dell’utile e del guadagno che la società umana va sprofondando verso la perdita dell’anima e della capacità d’intendere e di volere…

Sacralità della natura e distruzione della natura… – Nell’anno 890 d.C. attraverso il Concilio Namnetense, la Chiesa cattolica prende posizione e condanna a morte tutti gli alberi secolari presenti sul suo territorio, nonché tutti i boschi ritenuti sacri dalle popolazioni che ancora non si erano genuflesse alla croce… – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2024/02/sacralita-della-natura-e-distruzione.html

Nota – Questo per dire che nell’antichità conoscevano bene le energie biogeologiche e costruivano templi partendo da questi presupposti, in luoghi particolarmente carichi energeticamente…

Il cancro può essere curato da un vaccino…? – Scrive Paola Botta Beltramo: “Il prof. Umberto Veronesi, nel rispondere ad una domanda sul cancro circa il possibile uso di chemio preventiva , disse che la chemio doveva essere via via sempre più ridotta fino ad essere abbandonata. Veronesi disse in seguito che i tumori sarebbero stati curati da vaccini…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2024/02/06/e-possibile-un-vaccino-contro-il-cancro/

Società di Pace. Matriarcati del passato. Recensione – Scrive Alberto Castagnola: “Il clan e gli altri sistemi familiari allargati. Le alternative al matrimonio e alle gerarchie consolidate. Il declino dei conflitti di natura economica. Il dono senza obbligo di reciprocità. Il metodo del consenso. Dalla straordinaria esperienza delle società matriarcali una densa teoria di suggestioni che invitano alla riflessione profonda sulle molte alternative possibili a un sistema votato a un rapporto predatorio nei confronti della natura e all’auto-distruzione di molte specie viventi sul pianeta. Società di pace, matriarcato del passato, presente e futuro (a cura di Heide Goettner – Abrendoth e di Luciana Percovich, Castelvecchi Editore), è un libro prezioso per tutti…”

Kampala. I non allineati si riorganizzano… – Recentemente si sono tenuti a Kampala, capitale dell’Uganda, i vertici del Movimento dei non allineati e del Gruppo dei 77 (G77). L’evento è stato deliberatamente taciuto dai media globalisti. Era presente una delegazione russa… – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2024/02/kampala-i-paesi-non-allineati-si.html

Nota – Dal punto di vista della Russia, il Movimento dei Non Allineati e il G77 non sono solo partner ma anche alleati nella lotta contro l’egemonia neoliberista…

Sesta estinzione di massa – Scrive Marta Frigerio: “La sesta estinzione di massa è già in corso. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Proceeding mostra un quadro a tinte fosche: il numero delle specie animali che sono entrate in contatto con l’uomo è già stato dimezzato. Estinzione in pochi decenni… – Continua con testo bilingue: https://bioregionalismo.blogspot.com/2024/02/sixth-mass-extinction-at-human-hands.html

Ciao, Paolo/Saul

I censori piangono per la censura – Dietro il Sipario: https://www.youtube.com/watch?v=A_0zqbNmxMQ

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Oh cuore fa conto di avere tutte le cose del mondo, fa conto che tutto ti sia giardino delizioso di verde e tu su quest’erba verde fa conto d’esser rugiada, gocciata colà nella notte e al sorger del giorno svanita” (Omar Kayam)

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Conflitto permanente e capitalismo alle corde…

Nella realtà occidentale il capitalismo è alla corda: la finanza lo sta uccidendo grazie alla sua capacità di creare denaro dal nulla.

Presupposto di base del capitalismo è infatti il controllo di un bene scarso: il “capitale”, ovvero la ricchezza accumulata tramite la sottrazione del valore aggiunto a chi quel valore ha prodotto, ovvero la classe lavoratrice.

Se il bene non è più scarso – come oggi accade per il “denaro fiat” che si crea dal nulla – il capitalista perde potere anzichè guadagnarne.

Quindi il “capitalista” di stampo novecentesco che controlla i rubinetti del credito ha ceduto ormai ogni potere in favore di sovrastrutture finanziarie internazionali, acefale, autoreferenziali e impersonali: la grande finanza. Strutture enormi. Immense. Pervasive, lontane ma vicine alla gente grazie alle tecnologie informatiche.

Aziende come Alphabet (Google) sono entità sovranazionali dotati di poteri reali. Facebook, Whatsapp, Telegram e le altre “piattaforme” social sono potentati politici a tutti gli effetti, che fanno politica e la determinano, al di fuori di ogni controllo dei poteri statali che prima ne avevano il monopolio.

Finchè queste “aziende pervasive” sono di dimensioni gestibili – cioè tali da poterne identificare i centri decisionali, e in definitiva influenzarli, la situazione è in qualche modo gestibile tramite lobby o corruzione pura e semplice – il capitale fa ancora parte dell’equazione e può incidere sulle scelte che vengono fatte.

Ma quando si comincia ad avere a che fare con strutture sovranazionali largamente distribuite l’operazione di asservimento dei vertici diventa via via sempre più complessa, delicata e costosa, e soprattutto dagli esiti non sempre prevedibili nonostante gli sforzi profusi.

Ecco quindi che il capitalismo terminale si concentra nella ricerca non più del denaro, ma del “potere”, in quanto è il secondo a generare il primo.

E qui i grandi capitalisti, i grandi imprenditori, le grandi aziende globali, bravissimi nel loro lavoro, sono costrette a scendere in campo su un terreno che non è il loro e combattere contro strutture ben più collaudate, presenti da millenni e specializzate nella lotta per il potere.

La “macchina influenzante” si fa sempre più complicata e difficile da governare.

Ecco quindi che il figliol prodigo prediletto del capitalismo moderno, il consumismo, diventa solo un imbarazzante “costo puro” da tagliare, da mettere sotto controllo, al quale rimettere la testa a posto.

Perchè mai sprecare risorse immense, materie prime non rinnovabili, impazzire per convincere i consumatori a comprare sempre nuove cose, nuovi prodotti, che in realtà non gli servono e neppure sanno più dove mettere?

Per un paio di decenni la soluzione è stata quella di vendere sempre meno prodotti fisici e sempre più “servizi”, specialmente se nella modalità a tariffa fissa “all-you-can-eat”. E ha funzionato.

Ma come fai a convincere la gente a comprare una automobile quando non esiste più lo spazio fisico dove farla circolare. O quando quella vecchia funziona ancora perfettamente a due decenni di distanza.

La soluzione è semplice: “metti le vecchie auto fuorilegge”.

Ovviamente servono argomentazioni ineccepibili – la coercizione pura non basta, dati i numeri e gli interessi in gioco – ma quelle si trovano sempre.

La “conversione green” per esempio. La paura del “cambiamento climatico” e delle sue conseguenze estreme.

Come per il COVID, prima se ne è negata la gravita (e addirittura l’esistenza), poi improvvisamente diventa un incombente rischio di estinzione per l’umanità.

Ecco poi che qui si ripete ancora lo schema del vendere “servizi e non prodotti”, per esempio, enunciato ormai tre anni fa dal CEO della Mercedes con la frase “nei prossimi anni dobbiamo passare da produttori di automobili a fornitori di mobilità”.

Sono tutti processi già avviati, ma che necessitano di una componente di connivenza politica che su territori di vendita a livello continentale richiede tempi lunghissimi per essere realizzata, e che vede nelle strutture della Unione Europea – potenti, lontane e prive di controllo da parte degli elettori – l’esecutore ideale, ma lento.

Ma anche la complicità, la connivenza, la cooperazione di chi detiene il potere normativo ha costi e tempi altissimi, anche se è da tempo cosa già acquisita .

Acquisita ma solo per settori, parcellizzata, sporadica e in definitiva caratterizzata da alti costi, tempi lunghi, e pertanto una bassa efficienza, con tempi di risposta incompatibili con una situazione in rapida evoluzione.

Tuttavia, pur in presenza di tanta inefficienza, questi metodi hanno chiaramente indicato la strada, certificando che la coercizione è molto più efficace della convinzione.

Perchè spendere risorse immense per convincere la gente a fare qualcosa quando la si può semplicemente costringere?

Peccato che di mezzo ci sia quell’esperimento imperfetto tuttora in corso chiamato impropriamente “democrazia”.
Abbiamo visto che in realtà il capitalismo non necessita della democrazia per esistere e prosperare (basta guardare l’esperienza cinese).
(gliela dò per buona, non è questo il punto qui – Jure)
Ma è anche vero che la democrazia non necessita del capitalismo per esistere (basta ricordare l’antica Grecia).

Il denaro non si mangia, non ci si va in giro seduti sopra, non tiene caldi quando fa freddo e non tiene al fresco quando fa caldo.
Però serve quando si vogliono fare tutte queste cose, perchè agisce da mezzo di scambio per convincere chi è in grado di offrirle a darcele o farle per noi.
Molto più efficiente sarebbe costringerlo a darcele o a farle per noi, invece che convincerlo aumentando l’offerta di denaro finchè non accetta.
Questo infatti – dal punto di vista del capitalista – è uno dei principali svantaggi del “libero mercato”.

Idealmente il libero mercato che piace al capitale è quello dove si compra a “poco o nulla” e si vende “a tanto”. Il principio di base del colonialismo.
E quando si passa al settore dei “servizi” diventa il principio base dello sfruttamento. Della “schiavitù”.
La democrazia greca infatti si è sviluppata in una società schiavista. Come anche quella americana dell’ottocento.
Ma come è possibile oggi tornare a questi vecchi e ben collaudati sistemi che hanno permesso lo sviluppo e il fiorire di grandi civiltà, come quella romana, grande capostipite di quella odierna?

Come si può portare a termine questo enorme “cambio di paradigma” nell’arco non di decenni ma di una manciata di anni (che è tutto ciò che abbiamo ancora a disposizione prima di un collasso generalizzato del debito mondiale)?

Qui ci viene in soccorso l’esperienza della “Grande Pandemia”.

Comunque la si pensi – un atto deliberato, un incidente non previsto o un evento naturale – la GP (Grande Pandemia) ci ha insegnato principalmente tre cose:

alla gente si può far credere e si può far fare di tutto, fintanto che si controllano le informazioni e si possono produrre motivazioni ineccepibili
volendo si può fare tutto e se non si fa è solo perchè non si vuole fare, basta essere disposti a pagarne il prezzo
più grande è la balla e più assiduamente viene raccontata, più la gente è portata a crederci e in seguito a difenderla facendone un “atto di fede” impermeabile ad ogni realtà
Durante la GP non ci sono state proteste, se non minimali, per misure che erano giustificate nella mente di tutti noi solo dalla eccezionalità dell’evento, che ha soppresso ogni spirito critico, aiutata dalla martellante propaganda.

D’altronde secondo le voci della Scienza (che a noi sono state presentate come univoche) si trattava letteralmente di una minaccia per l’esistenza della specie umana.

E tutti (o quasi) si sono schierati dalla parte della Scienza, ovviamente.

Altrettanto ovviamente, ad una minaccia straordinaria si devono accompagnare misure straordinarie. Tutti d’accordo (ed ecco l’inedito “lockdown” e le protezioni rassicuranti – le ridicole mascherine chirurgiche). Misure applaudite da tutti, lì per lì, ammettiamolo.

L’epidemia da SARS-COV-2 (anche il nome scelto suonava tanto “scienfico”, molto più di “Influenza cinese”) al suo apparire è stata prima nascosta, poi negata, minimizzata, sminuita.

Poi improvvisamente ci è stata presentata come una malattia mortale e inesorabile, destinata a portarci tutti ad una morte orribile, alla “fame d’aria”, agonizzanti in introvabili posti in terapia intensiva.

Una umanità sull’orlo del baratro, spacciata, una malattia incurabile, terribile propagandata dal mitico “Non ti vaccini, ti ammali e fai ammalare, muori”.

Chiaramente sulla reale epidemia – particolarmente contagiosa ma assolutamente non così devastante come era stata presentata – si sono innestate ovvie speculazioni, piccole e grandi, mai contrastate, consone agli interessi di Big Pharma (ecco il capitale in azione) grazie alla compravendita di politici e comunicatori di massa, con gli spiccioli arrivati giù fino all’ultimo dei medici o degli infermieri.

Stranamente i paesi dove non c’erano i soldi per la vaccinazione di massa sono quelli che hanno avuto meno “contagi”. Chissà come mai “No money no COVID”.

Chiaramente erano all’opera immense pressioni speculative, e solo dove c’era convenienza, ma quello che importa è la vera lezione della GP che è stata quella dell’enorme, incredibile e immenso successo della “comunicazione efficace” divenuta tale non solo con i soliti metodi “pubblicitari” anche se potenziati, ma grazie alla repressione totale e assoluta del dissenso e di ogni voce critica.

Fondamentale poi qui l’adozione del buon vecchio “nemico esterno” (io lo definirei utile nemico interno – Jure), incarnato dall’efficace etichetta “no-vax”. Qualcosa a cui solo due generazioni fa nessuno avrebbe mai abboccato e che ha invece funzionato alla grande, facendo da cartina di tornasole sullo stato effettivo di degrado e della condizione terminale delle capacità intellettive del soggetto medio dell’opinione pubblica.

Particolarmente inaspettata poi è stata la spontaneità con la quale si sono creati degli “evangelisti” della vaccinazione (ma potrebbe essere stata qualunque altra cosa), dei missionari fattisi prontamente (e gratuitamente) zerbini zelanti, ripetitori radio del pensiero ufficiale, in cambio della semplice sensazione liberatoria di far parte del novero dei “giusti”.

Un’ansia di allineamento col pensiero dominante (anche se chiaramente dettato dalle autorità) che non era più presente da almeno un secolo nel mondo occidentale, particolarmente in Europa, che dimostra che ormai la lezione della prima guerra mondiale – il rifiuto di diventare “carne da cannone” – sia stata dimenticata.

Insomma, ci troviamo sul terreno ideale per la coltivazione di una nuova forma di controllo della società, in un vivaio ideale.

Il capitalismo è ormai maturo per essere sostituito dal militarismo.

E’ infatti immensamente più efficace dare ordini che cercare di convincere la gente a fare qualcosa.

Il militarismo prevede di credere, obbedire e combattere.

La paga del soldato è irrilevante, il vero compenso è la sopravvivenza.
Creare nuovi bisogni, dare continuamente motivazioni interiori, non serve più, e se serve una motivazione te la da l’istinto di conservazione che ti spinge a fidarti dei comandanti e dei superiori, che dal loro punto di osservazione elevato sono gli unici ad avere uno straccio di idea su dove si trova il nemico.
Sono loro gli strateghi, quelli che sanno “cosa fare” e chiunque lo metta in dubbio è un “traditore” e un “disfattista”.

Non serve il denaro se non c’è niente da comprare, Ci sono le razioni e le tessere annonarie che lo sostituiscono perfettamente, e non sono soggette ad inflazione o accumulo.
Le tessere annonarie a fine mese non valgono più nulla – quello che hai avuto hai avuto – e questo impedisce che la classe media – divenuta “ufficialame” – accumuli ricchezza in altro modo, così come la “working class” divenuta “truppa” abbia più del necessario e sviluppi invidie sociali deleterie. (e per i capitalisti rimane comunque sempre il buon vecchio “mercato nero”).

La solidarietà viene sostituita dal “cameratismo” da trincea, e le libertà individuali fortemente limitate. Il coprifuoco permette di regolare più agevolmente i ritmi della società e il rischio di rimanere uccisi andandosene a zonzo spensieratamente limita fortemente la richiesta di mobilità per fini non strettamente indispensabili.

La guerra in Ucraina ci ha mostrato cosa si può fare e cosa no. E’ stata un laboratorio così come lo fu quella di Spagna del 1936, preludio e campo di collaudo per quella mondiale del 1941.

Oggi le cose corrono molto più veloci, ma anche i cambiamenti da fare sono molti di più e alla fine le cose si equivagono.
Per prepararsi al conflitto globale ci vogliono almeno tre anni.
C’è da ripensare tutto, dal punto di vista militare, dal ruolo dell’aviazione a quello della fanteria, dell’artiglieria, della missilistica e soprattutto della logistica e della produzione industriale.
La guerra in Ucraina, per la prima volta nella storia dell’umanità, ci sta proponendo una guerra portata avanti da droni, combattenti meccanici autonomi, ancora non da robot o cyborg, ma è solo questione di tempo.
Una guerra però molto diversa da quella immaginata nei film. Una guerra dove a soffrire e a morire erano i droni al posto degli umani. Invece è il contrario esatto.
Sono gli uomini a morire (come mosche) uccisi dalle macchine.

Se nel primo anno di guerra la scoperta principale fu l’enorme ruolo dei droni da ricognizione (”Geranium”, “Lancet” e “droni da lancio”), più che i Baraykthar turchi (già adesso obosleti, grossi, costosi, inutili e superati), entrati nel secondo anno di conflitto la principale novità è l’uso massiccio di droni FPV (i cosiddetti droni-kamikaze).
Oggi sono i droni FPV (First Person View) – dei grossi quadricotteri o droni multirotore dotati di telecamera e che trasmettono video in tempo reale al dispositivo del pilota – a dominare la scena.
Essere localizzati, ovunque, al fronte come nelle retrovie, significa essere annientati da un qualcosa che arriverà presto dal cielo, una bomba volante o un missile, lanciata da decine di chilometri di distanza.

L’esperienza di questa nuova guerra è però preziosa.

La trasformazione di una parte significativa della fanteria in operatori di droni e lo sfondamento del fronte utilizzando centinaia di droni contemporaneamente non sono lontani. Non siamo a distanza di anni da questa spiacevole evoluzione. Siamo a distanza di mesi.

Chiunque sia il primo a implementare il controllo di uno sciame di centinaia o migliaia di UAV – controllati da una qualche Intelligenza Artificiale addestrata allo scopo – otterrà il controllo dei cieli, della terra, del mare. La vittoria sul campo di battaglia.
E quando sarà raggiunta questa fase, verrà messa in pericolo anche la sicurezza di tutta l’umanità (perché sarà una intelligenza artificiale a decidere come e chi uccidere).
È impossibile fermare questo sviluppo, nell’attuale situazione mondiale.
In realtà, questo è il nodo vulnerabile: i paesi che combattono in questo momento hanno una breve finestra di opportunità per sconfiggere l’esercito nemico e vincere la guerra (nelle guerre che sono già in corso o, a quanto pare, inizieranno molto presto).

Domani, quando il resto di noi si armerà – e gioco forza dovremo farlo – non avranno più questo vantaggio. E per armarsi occorrerà un sistema industriale totalmente orientato a farlo, e non a ricercare il profitto.

La guerra in Ucraina, come prima guerra di droni, sta diventando un evento storico per tutta l’umanità.
E per le prima volta oltretutto sono le tecnologie “consumer” a diventare tecnologie belliche (il che presenta scenari inediti sul fronte del terrorismo e della criminalità spicciola).
Non è difficile immaginare le applicazioni di queste tecnologie alla realtà quotidiana, con droni del peso di pochi grammi alla ricerca della vittima designata, identificabile tramite controllo facciale, dotati di una carica esplosiva antiuomo o meglio ancora di una siringa pronta ad iniettare veleno, come insetti malefici e mortali.

Ed ecco a voi la “nuova pandemia” pronta e servita su un piatto di argento.

Migliaia, milioni di microdroni lanciati sulle città nemiche, alla ricerca di preda, intenti a ricaricarsi al sole, sui tetti, sugli alberi, sui tralicci, per poi colpire con le tenebre.
E milioni di microdroni prodotti da assemblatori automatizzati e autonomi, lanciati dagli aerei e nascosti da qualche parte, che partoriscono “droni zanzara” carichi di patogeni letali per l’uomo.

Solo una società in “guerra totale”, totalmente militarizzata, può rispondere a questi sviluppi in tempo reale.

Il denaro non si mangia, non si beve e non combatte al posto tuo (ma si può “stampare” quanto vuoi).
Dobbiamo solo trovare qualcuno così stupido da accettarlo per combattere – e morire – al posto nostro.

Benvenuti nel futuro. Il COVID è stato solo l’inizio.
Il peggio deve ancora arrivare.

Gianluca Napolitano

Fonte: https://novaproject.quora.com/Il-sostituto-del-capitalismo-bussa-alle-porte-e-il-capitale-gliele-sta-spalancando-felice

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Proibizione delle armi nucleari, Treia: Nazareno Crispiani ed i suoi presepi, Riffa tra perfida Albione e zio Sam, aspettando l’estinzione del sistema sionista, attacco contro la specie umana, Amritananda e l’abbraccio selezionato…

Il Giornaletto di Saul del 1 dicembre 2023 – Proibizione delle armi nucleari, Treia: Nazareno Crispiani ed i suoi presepi, Riffa tra perfida Albione e zio Sam, aspettando l’estinzione del sistema sionista, attacco contro la specie umana, Amritananda e l’abbraccio selezionato…

Care, cari, discutiamo in un incontro online, che si tiene il 5 dicembre 2023, sulle risultanze del 2° Meeting degli Stati Parte al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari che si tiene a New York. Per i Disarmisti esigenti e altre organizzazioni, è stato presente, al Palazzo di Vetro, dal 26 novembre al 1 dicembre, Sandrino Ciani… – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2023/11/5-dicembre-2023-incontro-virtuale-sulla.html

Andiamo in pace – Scrive Rete Ambientalista: “Dopo la “Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese” promossa dell’Onu per il 29 novembre, prepariamo la Marcia della Pace che si tiene ad Assisi il 10 dicembre 2023. Info: movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it

Treia. Nazareno Crispiani ed i suoi presepi in miniatura… – Tra le eccellenze bioregionali che saranno presentate all’Oratorio di Chiesanuova di Treia, alla Fierucola dell’8 dicembre 2023, ci saranno anche i presepi artigianali in miniatura dell’artista Nazareno Crispiani. – Continua: https://auser-treia.blogspot.com/2023/11/nazareno-crispiani-ed-i-suoi-presepi-in.html

Obituary – NYT wrote: “November 29, 2023. Henry Kissinger, a statesman whose influence rivaled that of presidents, has died at 100. The most powerful secretary of state of the postwar era, he was both celebrated and reviled. His complicated legacy still resonates in relations with China, Russia and the Middle East…”

La perfida Albione e lo zio Sam giocano alla riffa tra Zaluzhny e Zelensky… – Londra continua a distorcere lo scenario del conflitto tra Zelensky e Zaluzhny sullo sfondo di una guerra perduta. L’Economist ha già rilasciato una lunga intervista a Zaluzhny: ora pubblicano storie da Kiev sullo scontro tra la leadership politica e quella militare. L’entourage di Zelensky è terribilmente insoddisfatto delle ammissioni di Zaluzhny di una situazione di stallo al fronte…” – Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2023/11/la-perfida-albione-e-lo-zio-sam-giocano.html

Nota – In Occidente si discute già seriamente della prospettiva del Maidan 3 o di un colpo di stato militare. E sullo sfondo della riduzione delle trincee, della carenza di mobilitati e dei fallimenti al fronte, lo scenario di un cambio di regime a Kiev diventa del tutto possibile. La possibilità che ciò venga realizzato dipenderà da come Londra e Washington raggiungeranno un accordo sull’Ucraina.

Israele. Aspettando l’estinzione del sistema sionista… – Scrive Enrico Tomaselli: “Nell’attuale fase del conflitto israelo-palestinese, dal 7 ottobre ad oggi è stato un continuo profluvio di dichiarazioni di fuoco. La realtà è una campagna genocida di distruzione sistematica dell’intera Striscia di Gaza – sul cui senso persino il New York Times si interroga; la realtà sono 20.000 morti, di cui due terzi donne e bambini; la realtà è la violenta aggressione contro i territori occupati in Cisgiordania (cui non si può attribuire alcuna colpa relativamente all’attacco del 7 ottobre), che già conta oltre 200 palestinesi uccisi. La realtà, come ormai ammettono in tanti, in Israele e tra i suoi sponsor, è che la forza combattente della Resistenza palestinese è sostanzialmente intatta, mentre quella politica ne esce immensamente rafforzata…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2023/11/30/aspettando-lestinzione-del-sistema-sionista/

Umorismo oscuro – Scrive J.H.: “C’è un limite alla nostra capacità di interpretare il passato – e probabilmente anche il futuro. Con l’evolversi del ‘contesto’, l’umorismo e l’ironia di altre epoche diventano nel tempo più difficili da afferrare…”

Attacco finale contro la specie umana – Scrive Marcello Pamio: “Da una parte il Sistema rappresentato da una Sinarchia di immensi potentati finanziari internazionali in grado di manovrare squallidi e vuoti cloni umani posizionati nelle stanze che contano di governi illegittimi. Controllano ovviamente anche tutte le istituzioni che contano non solo in ambito politico ma pure giuridico, economico e religioso. (…) Un Sistema quindi che sta lavorando contro Natura, contro la Vita stessa…” – Continua: https://paolodarpini.blogspot.com/2023/11/attacco-finale-contro-la-specie-umana.html

Nota – Di mezzo non c’è il proprio Ego ma l’evoluzione stessa dell’umanità. Per cui d’ora in poi quando sentite qualche sacerdote o qualche sacerdotessa aizzare le persone contro questo o contro quello sappiate che sta lavorando per l’ombra e non per la Luce!

Amritananda e l’abbraccio selezionato – Stavolta le indicazioni che mi sono state date son chiare e dettagliate, con tanto di piantina, disegno della laguna, alberi e barche sul mare: “Ecco qui abita Amritananda mata, la santa che tutti ama e tutti abbraccia”. Così disse mio fratello Alessandro. E così decisi di andarla a visitare… – Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/11/amritananda-mata-e-labbraccio.html

Ciao, Paolo/Saul

Tra Zaluzhny e Zelensky perdono entrambi: https://www.youtube.com/watch?v=BXHDfVPbXrQ

……………………………….

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non permettere alla tua mente di essere distratta dalle cose oggettive e dai pensieri. Ad eccezione del badare al tuo dovere quotidiano nella vita, il resto del tempo dovrebbe essere dedicato nell’Atma-nishta (dimora nel Sé); non sprecare nemmeno un secondo nella disattenzione, nel torpore.” (Ramana Maharshi)

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Risultato della ricerca:

Pianeta Terra. L’estinzione di massa che aspettiamo…

…gli esperti lanciano un nuovo allarme, suggerendo che la Terra è
apparentemente sull’orlo della sesta grande estinzione biologica di
massa, e gli esseri umani sono gli unici responsabili. Negli ultimi
anni, il pianeta ha assistito alla scomparsa su larga scala di
centinaia di specie animali, tutti segnali che fanno presumere che la
Terra è appena entrata nella sua sesta manifestazione di un fenomeno
estintivo di massa. Come parte dello studio, pubblicato sulla rivista
Science, i ricercatori hanno analizzato studi e dati scientifici
precedenti, traendo la conclusione, come se ve ne fosse ulteriore
conferma, che le attività umane prodotte in tutto il mondo sono
responsabili del drastico declino della vita animale, e non un evento
catastrofico come un asteroide, per esempio.

Rodolfo Dirzo, professore di biologia presso la Stanford University e
autore principale dello studio, cita comportamenti umani distruttivi
come lo sfruttamento sconsiderato delle risorse e la distruzione
incontrollata degli habitat naturali. Come rivelano gli autori della
ricerca, a partire dal 1500, ben 322 specie di vertebrati terrestri si
sono estinte. Delle rimanenti specie vertebrate terrestri, si è
registrato un calo medio di circa il 25%. La situazione pare molto più
drammatica per gli invertebrati, con un calo del 45% delle specie
monitorate.

Così che cosa significa questo per il pianeta?

La grande perdita di specie animali e vegetali sul nostro pianeta
potrebbe avere conseguenze impreviste per tutta la biosfera della
Terra, coinvolgendo anche la specie umana in questo turbine mortifero.
“Tendiamo a pensare alle estinzioni di massa come la perdita di una
specie dalla faccia della Terra”, spiega Dirzo sul sito
dell’Università di Stanford. “Certamente questo è molto importante, ma
c’è una anche perdita critica nel funzionamento dell’ecosistema, nel
quale gli animali svolgono un ruolo centrale a cui dobbiamo prestare
molta attenzione”. Il rischio è quello di una “reazione a catena” in
grado di compromettere l’equilibrio biologico del pianeta costruito in
milioni di anni, con conseguenti pericoli anche per la vita umana.

“Dove la densità abitativa umana è più alta, si registrano alti tassi di declino animale, elevata presenza di roditori, e quindi alti livelli di agenti patogeni, che aumentano i rischi di trasmissione di malattie”, continua Dirzo. “È un vero e proprio circolo vizioso”.

Ci sono poi i risultati dello studio condotto dai biologi della Duke University, secondo i quali la Terra è sull’orlo del sesto evento estintivo della sua storia. Lo studio, che si è focalizzato sull’analisi dei tassi di estinzione passati e presenti, ha rivelato che la vita animale e vegetale, con l’arrivo delle popolazioni umane, si sta estinguendo mille volte più rapidamente del passato. Tuttavia, sebbene gli esseri umani possono aver dato inizio al sesto evento estintivo di massa, secondo Scientific American c’è ancora una minima possibilità per cambiare rotta prima di raggiungere il punto di non ritorno con conseguenze inimmaginabili per l’ecosistema del pianeta e la vita umana…

Segni dal Cielo

Commento di Rossana Imbrogno: “Se si estinguesse l’essere umano il pianeta verrebbe dietro a noi nella distruzione. Quello che non vi dicono è che il pianeta è condannato, dopo tre mesi dalla scomparsa degli umani tutte le centrali nucleari sul pianeta, ormai prive di controllo, surriscalderanno il nocciolo radioattivo ed esploderanno, avvelenando tutto ciò che rimane. Non lo dicono mai fanno film di sopravvissuti a guerre e virus ma tutto ciò è proprio impossibile. Se andiamo via andiamo via tutti e tutto”

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