Gianandrea Gaiani di Analisi Difesa: “In Ucraina c’è un regime e non vi è più la libertà e la democrazia di cui tanti parlano: dodici partiti sono stati messi fuorilegge”

AnalisiDifesa è da tempo che non sbaglia un colpo.
E Gaiani non è solo: pure Mini non scherza.
Poi se noti anche dal Pentagono escono cose interessanti.
La guerra è in corso pure nella Nato, dentro la Nato.
Ed è lì che bisogna scavare, perchè anche loro hanno paura, finalmente.

Va posta in evidenza la frase più preoccupante dell’occhiello:
“…un obiettivo molto pericoloso che l’Ucraina di Zelensky persegue non da sola”

In quel “non da sola” c’è pure la serva sciocca Italia.
Altri giustamente credono sia ora di liberarsi del burattino di Kiev e pure della banda Biden – Von der Leyen, sia a Washington che a Berlino e Parigi. A breve ne vedremo delle belle, si fa per dire.
(Jure)

Chi spara contro la centrale nucleare di Zaporizhia? “E’ inverosimile – dice Gaiani – che la Russia colpisca una centrale che ha occupato. L’obiettivo dell’Ucraina ormai è evidente a tutti ed è coinvolgere la Nato in questa guerra, ed è un obiettivo molto pericoloso che l’Ucraina di Zelensky persegue non da sola”.

https://www.peacelink.it/conflitti/a/49301.html

In questo articolo pubblichiamo una videointervista nella quale l’analista militare parla, fra le altre cose, della tentazione “pericolosa” del regime di Kiev di allargare la guerra in forma diretta alla Nato, con una partecipazione di truppe dell’Alleanza. Ed esprime riserve sul governo ucraino, che definisce un “regime” in cui “ricordiamo che non c’è più la libertà e la democrazia di cui tanti parlano: dodici partiti sono stati messi fuorilegge, incluso il secondo classificatosi alle ultime elezioni, con l’accusa di essere filorussi, in quella che di fatto è anche una guerra civile perché ci sono milioni di ucraini che sono dalla parte dei russi e decine di migliaia che combattono con i russi”.

Commento di Davide Bertok: “Pensa te, persino un analista dell’esercito italiano (e quindi in teoria pro NATO) arriva a certe conclusioni.
C’è ancora qualcuno che non si è bevuto il cervello di fronte a una realtà che può diventare ancora più catastrofica.

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