Disavventure ENI! Se la classe politica è al servizio dell’impero finanziario apolide

I proxies di Rockefeller nella guerra all’Italia
Primo, le presunte tangenti che l’ENI (come, semmai, tutti i suoi “competitors”) avrebbe versato ad Algeria e Nigeria per assicurarsi giacimenti e condotti. Sull’Algeria, Descalzi e Scarone, i due manager, sono stati assolti; sulla Nigeria è in corso il processo. Smerdarli sarebbe prematuro e illegittimo. Ma il Feltri di Bilderberg non ha di questi scrupoli. L’accanimento è tanto parossistico, quanto strumentale. Il secondo dante causa è Giulio Regeni, presunta e mai dimostrata – anzi! – vittima del regime “criminale del dittatore Al Sisi”, ora duplicato nel presunto – e smentito – torturato Patrick Zaki. Di dimostrato, e però accuratamente occultato, c’è invece il dato che il giovane Regeni frequentava ambienti spionistici e per una delle più grosse multinazionali dello spionaggio industriale, la Oxford Analytica, retta dal criminale degli squadroni della morte, Negroponte, ha lavorato prima di essere mandato in Egitto a contattare oppositori. A uno dei quali, agente egiziano sotto copertura, come da video, aveva offerto “progetti”. Bruciato, da chi può essere stato eliminato nel momento in cui il governo italiano e l’ENI stringevano accordi per miliardi con il Cairo?

ENI in Egitto e Libia
Il bersaglio vero e ultimo della spasmodica ENI-fobia di Feltri è la partnership ENI-Egitto che controlla, a beneficio dello sviluppo dell’Egitto e dei rifornimenti energetici dell’Italia, ahinoi fossili, ZHOR, il più grande giacimento di idrocarburi del Mediterraneo. Una ricchezza che fa ombra alle risorse turche e israeliane e, grazie al sanguinario dittatore Al Sisi, che ogni giorno si mangia tre Fratelli musulmani bambini, è stata sottratta alle compagnie serie da questi pidocchiosi italiani. Come ai tempi di Mattei. Ma come, l’Italia non avrebbe dovuto dipendere dalla nostra disponibilità grazie al TAP, quello degli Stati Uniti dall’Aberzaijan al Salento? O, grazie all’Eastmed, quello da Israele sempre al Salento? O, meglio ancora, dalle scisti statunitensi da fracking? Scandalo.

Fulvio Grimaldi – https://fulviogrimaldi.blogspot.com/

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