UE, accecata dalla finta democrazia, con l’equiparazione del nazismo al comunismo compie un ulteriore passo verso la distruzione della memoria dell’Europa…”

Il 19 settembre 2019 il Parlamento europeo con 535 voti a favore, 66 contro e 52 astenuti ha approvato la mozione di condanna (https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.html?fbclid=IwAR31vBVrs4i0nShPXRcnGU9u1Ivb7X85s_z7i2PvcKd9OSCuB3YFeNK73rA) dell’uso dei simboli del comunismo, chiedendo la rimozione dei monumenti che celebrano la liberazione avvenuta ad opera dell’Armata Rossa ed equiparando il comunismo al nazifascismo. Tra i parlamentari italiani che hanno votato questa infame mozione ci sono tutti i parlamentari del PD. Strana metamorfosi kafkiana per un partito che fu comunista…

Ritengo doveroso dare conto dell’energico intervento del deputato 5 Stelle PINO CABRAS (*) che ha preso una durissima posizione contro la pilatesca e grottesca astensione del gruppo parlamentare europeo “grillino” sulla famigerata risoluzione anticomunista che ha visto convergere quasi tutti i gruppi presenti nell’aula (compresi i tanto osannati Verdi a cui guardano i 5 Stelle, anticomunisti e guerrafondai come e forse più di altri).

Paolo D’Arpini – Lista No Nato

(*) Ecco il testo della sua dichiarazione:
SULLA RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
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Mario Monicelli preferiva le storie storie vere, vissute, «non come quelle inventate, non come quella mascalzonata di Benigni in ‘La vita è bella’, quando alla fine fa entrare ad Auschwitz un carro armato con la bandiera americana. Quel campo, quel pezzo di Europa lo liberarono i russi, ma… l’Oscar si vince con la bandiera a stelle e strisce, cambiando la realtà.»
Ecco, questa rilettura dei risultati della Seconda Guerra Mondiale è sempre di più l’ideologia ufficiale dell’Unione Europea. La risoluzione approvata il 19 settembre al Parlamento Europeo è un gravissimo e ulteriore passo in avanti nella distruzione orwelliana della memoria dell’Europa, della verità storica, del peso dei sacrifici patiti dai popoli, dei 22 milioni di morti sovietici. Pazzesco che il PD voti in favore di un documento siffatto, un ignobile minestrone congegnato dal “cuore nero” dei movimenti anticomunisti dell’Est Europa, che invita alla rimozione dei simboli e monumenti che commemorano la sconfitta del nazifascismo, parificando in una matassa ideologica scandalosa gli aguzzini e chi li sconfisse. Pazzesca anche l’astensione del gruppo M5S all’Europarlamento. Astenersi è un altro modo di arrendersi alle falsità di una costruzione ingannevole dei valori comuni europei. “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”. (Mt 5, 17-37)
Non ci si deve astenere, è un grave errore astenersi. Si deve combattere questa ondata di vapori ideologici tossici. Sono realmente totalitari quei politici e quei media che in nome dell’antitotalitarismo riscrivono l’identità ammissibile per i cittadini europei, un’identità appiattita in un’enorme rimozione storica e pronta a forme di repressione sempre più rigide delle idee dissonanti…

Commento di Giorgio Stern: “Cominciano sempre con i comunisti, poi proseguono contro ogni tipo di diversità…..(l’altra volta c’erano gli ebrei). poi arrivano da te e da me… Il capitalismo in crisi sopravvive così.”

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