“Integrazione” al contrario, in stile musulmano… E la manina nera dietro alla sostituzione etnica e religiosa

L’Italia finora è stata risparmiata dalle bombe perché gli Islamisti usano la strategia dell’invasione silenziosa. I musulmani non hanno bisogno di scuotere la società, a mano a mano che il loro numero aumenta e con la connivenza di politici ed amministratori essi saranno in grado di prendere il potere quasi senza colpo ferire. Attualmente le loro forze in loco non sono in grado di garantire il supporto necessario; l’appoggio dei “complici” buonisti e religiosi al momento non è ritenuto né sufficiente, né politicamente significativo. Dobbiamo perciò aspettarci un incremento dell’afflusso migratorio e della prolificazione spinta.

Alcuni studi sociologici confermano che ove i musulmani arrivino al 25 o 30% essi sono in grado di assumere il potere. Questo perché la comunità musulmana è compatta e ben determinata e di fronte all’acquiscenza di una classe dirigente remissiva non hanno bisogno di compiere azioni eclatanti. Basta mettere in soggezione la popolazione con piccoli soprusi, intimidazioni, lusinghe… un po’ di violenza privata sarà sufficiente. Il rimbecillimento delle leve giovanili, intontite dalla droga, dalle devianze sessuali e dall’ignavia, farà da lubrificante.

D’altronde le scelte europee sembrano andare tutte a favore di questa invasione e conversione silenziosa. Insomma si va verso una dittatura “democratico/islamica”. Il NWO pianifica le mosse ed i lacchè politici ubbidiscono proni.

Messe a tacere le voci discordi, o ridicolizzate accusandole di “fascismo” e “populismo”, i commissari europei garantiscono l’esecuzione dei dettami superiori, sostenuti dai media mainstream e con l’adesione di sempre nuovi proci al trogolo.

Le timide opposizioni al progetto globalista sono incapsulate sui blog e sui social, controllati dai globalisti stessi, ma quasi nessuno, per paura o per vecchiaia, osa scendere in piazza. Quindi il bisbiglio sui gruppi di Facebook è come il mugugno marinaro, consentito anche sulle navi da guerra purché non sfoci in ammutinamento. Ed a tacitare le proteste bastano la censura e le minacce di denunce contro tutti i “rivoltosi” che osano criticare e con ciò si indirizza il gregge a confermare le scelte prese altrove.

Intanto le truppe dei “rifugiati” islamici crescono malgrado le limitazioni poste agli sbarchi dall’attuale governo, essi giungono accompagnati dai gendarmi francesi a Bardonecchia o su panfili privati che tranquillamente attraccano ai nostri porti. L’importante è arrivare in Italia, senza documenti, ma pronti a combattere allorché le esigenze di presa del potere lo richiedano. Si noti bene che delle centinaia di migliaia di “profughi” che fuggono dalla “fame e dalla guerra” solo il 6 per mille sono donne e bambini, gli altri son tutti maschi robusti ed abili alle armi, insomma infiltrati terroristi come ormai ammettono anche le istituzioni e gli enti addetti al controllo.

Evidentemente c’è una manina nera dietro questa “sostituzione” etnica e religiosa…

Paolo D’Arpini

Articolo in sintonia: https://www.aa.com.tr/en/europe/german-chancellor-merkel-islam-belongs-to-germany/1090930

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