Incrementare la formazione politica nella scuola…

La scuola ha come obiettivo primario la formazione della persona e la formazione del cittadino; poi viene l’istruzione e la cultura.

Allo stato attuale la formazione del cittadino, formazione politica, è quasi inesistente. Una dimostrazione patente la si è avuta nel ventennio berlusconiano, quando la maggioranza dei cittadini ha eletto un personaggio politicamente inetto e immorale, sollecito solo dei suoi interessi; che tra i suoi primi interventi ha di fatto depenalizzato la legge che condannava il falso in bilancio, sì da poter falsare a piacere i bilanci delle sue imprese. A parte la stranezza che un popolo di lavoratori e proletari elegga a governare la nazione un capitalista bassamente immorale (tra l’altro un riccone che abusa della donna e non disdegna la prostituzione), anziché persone colte ed esperte in politica, profondamente oneste, sollecite anzitutto del bene del popolo.

La scuola è per eccellenza il periodo della formazione; abbastanza lungo, dagli otto ai tredici anni. Poi fino ai diciotto.

Si propone che la formazione politica, la formazione del cittadino (che può essere anche diversamente chiamata) sia in tutto il tirocinio una materia definita (non solo l’appendice di un altra, o un insieme di nozioni sparse), sia la prima e principale materia; con un programma preciso; con libri di testo; con esami; qualcosa di molto concreto e sicuro, non delle nozioni sparse poste in appendice ad altre materie. Certo uno spirito di amor di patria la deve animare, ma durante quel tirocinio si deve conoscere la Costituzione, la struttura dello Stato e i suoi organi, le sue principali funzioni, la sua condizione umana, le sue maggiori sofferenze; si deve acquisire quell’universale amore fraterno che la Dichiarazione universale dei diritti del 1948 afferma come un dovere per l’uomo.

Prof. Arrigo Colombo
E-mail arribo@libero.it/ Pag web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

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