La bugia sull’immigrazione necessaria per sostituire gli italiani che non vogliono più fare certi lavori

E’ falso lo slogan neoliberista mondialglobalitario secondo il quale in Italia sarebbe necessaria l’importazione di manodopera straniera per rimpiazzare gli italiani che “non vogliono più fare certi lavori”.

Questa è un offensiva bugia.

Gli italiani non rifiutano il lavoro, gli italiani rifiutano lo sfruttamento della compressione salariale e sindacale cui viene piegata la manovalanza dell’esercito industriale di riserva appositamente importato dalle colonie come strumento concorrenziale per abbattere le condizioni del lavoro.

Dove non può giungere il ricatto della delocalizzazione, ovvero nell’agricoltura, giunge quello dell’immigrazione a basso costo. Infatti si tratta di una operazione neocoloniale internazionale. Con la collaborazione attiva delle mafie europee ed africane: ndrangheta e black axe a braccetto.

Vi sono persino cooperative “di accoglienza” che offrono alle aziende manodopera a soli 400 euro mensili, concorrenza che quindi finirebbe per schiacciare anche le retribuzioni di tutti gli altri lavoratori.

Importare disoccupati in mezzo alla disoccupazione (quella italiana è a due cifre) è un crimine economico con effetto sociale devastante ad alto potenziale.
I responsabili di questa colossale operazione contro la stabilità dell’economia e della società italiana dovranno pagare le loro immense colpe di fronte ad una Nuova Norimberga.

Vincenzo Zamboni

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Commento di Giorgio Vassallo: “E’ incredibile come queste analisi di semplicissimo buonsenso, talmente evidenti da sembrare quasi banali, siano considerate come affermazioni pericolose populiste-fasciste-xenofobe-razziste…”

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