USA. Tempora mutantur et nos mutamur in illis – Dalla destra alla sinistra e dalla sinistra alla destra

“I tempi cambiano e noi cambiamo con loro”. Il periodo storico in cui ciascuno vive ne influenza la formazione e l’evoluzione. E’ sempre più difficile distinguere cos’è di “destra” e cos’è di “sinistra.” Ci sono idee buone e idee cattive, intelligenti o cazzute, nate da idealismo obiettivo o da reconditi interessi, da obiettività o spirito di parte etc. etc.

Nella fattispecie, concordo con l’idea di aprire i confini dell’appartenenza al movimento a persone che sembrino sufficientemente interessate al fine principale – idem est, fuori dalla Nato.

Per dirne una dal ventre del mostro, in America il blocco ideologico afro-americano di Louis Farrakhan, e quello dell’ “alt-right” di David Duke sono molto più “di sinistra” di tutti i “democratici” e “repubblicani” correnti. Tra l’altro David Duke è sempre riferito dai mass-media come “ex-member of the Ku-Klux-Klan – cui appartenne da molto giovane nei primi 1970, per breve tempo, e peraltro si trattava di un gruppo che non fu mai violento. Anche se dopo fu senatore nella Louisiana e anche candidato presidenziale, etc. etc. ma questo non e’ mai detto quando i mass media si riferiscono a lui.

A proposito della parzialità del Saker per la Russia dello Czar, sarebbe lungo e alla fine non credo molto importante riportare le ragioni della sua posizione. Peraltro partecipo da tempo al suo blog con qualche articolo.

Che la rivoluzione del 1917 sia stata il risultato di un secolo di lievitazione e ribollimento sociale ed ideologico e’ fuori discussione. Per chi avesse tempo da perdere ho prodotto due videos (e il terzo e’ in preparazione) sul tema, “Le origini del Comunismo in Russia,” a partire da Pietro il Grande, che si può ritenere a ragione il primo bolscevico della storia.

Tuttavia tutte le rivoluzioni richiedono palanche – illudersi altrimenti non giova a nessuno. I grandi documentati finanziatori di Lenin e Trotzky erano i banchieri yankee Schiff e associati. Tant’e’ vero che 10 dei primi 11 membri del primissimo Politburo erano giudaici.

Che poi, dall’inizio dei 1950 in poi, i giudei abbiano perso peso e influenza nell’ USSR è un altro discorso. Tant’e’ che l’elenco di quanti distrussero l’Unione Sovietica sembra la lista dei “Who is Who?” dei giudaici bene.

Che l’USSR fosse diventata inospitale ai giudei è anche testimoniato dalla loro partenza in massa verso l’America e Israele, dai mid-1960 in poi.

Ho intervistato di recente la suocera giudaica di un mio amico, emigrata con la giovane figlia in America dall’Ukraina nei 1970. Con diploma di insegnante in Ukraina, qui lavora in un supermarket. Dall’apparenza non potevo giudicare dell’origine giudaica di madre e figlia. Ma mi raccontava, tra l’altro, che a Kiev, la gente, riconoscendola come giudea, la guardava di brutto quando non facendo commenti negativi. E adduceva tale ragione quale motivo principale per la sua emigrazione.

Ma si devono essere portate dietro un bel gruzzoletto, da quanto ho potuto intuire ed osservare.

Per chi fosse interessato, qualche tempo fa, il Saker mi aveva chiesto di scrivere un commento al suo articolo “Is Communism really dead?” descrivendo le mie impressioni dal punto di vista del comunismo in Italia. Il link e’ http://thesaker.is/?s=is+communism+really+dead

E i videos sulle origini del Comunismo russo sono sul sito yourdailyshakespeare.com – link “Historical Sketches”

Vale, Jimmie Moglia

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