“Propedeutica sulle origini delle credenze religiose e culturali e loro ripercussioni” di Claudio Martinotti Doria – Recensione

Per coerenza comportamentale per ben quarant’anni mi sono sempre rifiutato di scrivere un libro, se non come co-autore e su richiesta degli stessi editori che mi conoscevano (in ambito naturalistico e storiografico). Ora ho voluto compiere un’eccezione, giustificata dalla straordinarietà culturale del periodo che stiamo vivendo, soprattutto in Italia, grazie ad un gruppo di studiosi qualificati e autori dotati di coraggio e onestà intellettuale, facente parte di quella corrente di studi e di rinnovamento culturale che definirei di “analisi critica e demistificatoria delle religioni e della storia delle antiche civiltà”.

Autori che in questi anni ho studiato accuratamente, che mi hanno indotto a riflessioni e sintesi, correlazioni e rielaborazioni, argomentazioni e concettualizzazioni, che non potevo tenere per me (essendo nella mia indole condividere la conoscenza acquisita), reputandole di estremo interesse collettivo. Essendo andato ben oltre il lavoro svolto da questi ricercatori, pervenendo a una visione d’insieme complessiva plausibile, che credo nessuno abbia mai esposto finora, frutto di decine di anni dedicati a studi e ricerche documentali, ispirazioni e intuizioni personali, congiuntamente a un perseverante impegno personale.

Questa è la motivazione essenziale, la principale, che mi ha indotto a scrivere un libro, pur sapendo che ogni anno oltre 50mila italiani lo fanno con il risultato che finiscono quasi tutti al macero (seppur sempre più metaforicamente, perché con le nuove tecnologie digitali di carta se ne spreca sempre meno).

Del resto le statistiche non fanno sconti per nessuno e le valutazioni sono conseguenziali e logiche. Solo il 20% degli italiani leggono qualcosa, nel senso che sono in grado di leggere e capire quello che leggono; solo l’8% leggono abitualmente libri e capiscono correntemente i contenuti dei libri, anche quelli impegnativi; ogni anno si cimentano nell’impresa circa 50mila autori (o presunti tali), cercando di emergere dall’anonimato, l’analisi costi benefici e il calcolo delle probabilità, per qualsiasi autore è in partenza fallimentare. Se poi il libro è auto-finanziato è quasi certo che non rientreranno neppure nelle spese sostenute.

Basti dire che alcuni degli autori da me citati, quelli di maggior successo, vendono poche migliaia di copie ogni anno, non ricavando certo di che vivere …

Se alle considerazioni di cui sopra aggiungete che il sistema editoriale italiano è dispersivo, oneroso e penalizzante, nel senso che tra editori, distributori e punti vendita (che siano librerie o siti di commercio elettronico come Amazon), fino al 90% del prezzo di vendita di un libro viene da costoro trattenuto per il loro profitto, seppur l’apporto sia quasi nullo, come i rischi che corrono, poiché non devono neppure fare magazzino, con le nuove tecnologie produttive i libri li stampano man mano che sono ordinati, mentre gli e-book non costano loro quasi nulla. Conseguenza per cui all’autore rimangono le briciole, che a loro volta saranno tassate onerosamente dal vorace fisco italico. Dal che’ si deduce che per scrivere un libro occorre essere fortemente motivati, o dal proprio Ego oppure perché si ha effettivamente qualcosa da comunicare, che si ritiene importante.

Finché si tratta di autori allo sbaraglio che scrivono romanzetti e si dedicano a cazzeggiare, con velleità letterarie e facoltà linguistiche da scuola superiore (cui sono mancate sufficienti ripetizioni), o sono pseudo ricercatori che sfruttano i lavori altrui componendo una sorta di collage personalizzato con elucubrazioni fantasiose e modaiole, poco importa, hanno scritto per diletto e per appagare il proprio Ego vanaglorioso, non rischiano nulla e potranno vantarsi in famiglia e tra i conterranei, ritenendosi scrittori.

Se invece l’autore ha dedicato parecchi anni a studi e ricerche per documentarsi e scrivere un saggio, un’analisi critica, un compendio, una ricerca storica, ecc., su argomenti delicati e importanti, allora il discorso si fa diverso. L’investimento è enorme per l’autore, il fatto che il frutto del suo lavoro sia fagocitato da altri che non centrano pressoché nulla e non forniscono alcun valore aggiunto, costituisce l’apoteosi dell’assenza di riconoscimento del valore altrui e di equità attributiva e distributiva. Che è il tipico andazzo italico, un paese in cui il parassitismo ha raggiunto la massima espansione distruttiva e i talenti sono costretti a emigrare per sopravvivere con dignità.

Motivo per cui, appena completato il libro nella sua stesura (siamo ormai nelle fasi di revisione finale e impostazione editoriale) avevo deciso fin da subito, dopo essermi anche consultato con alcuni di questi autori con cui interagisco occasionalmente, di non tentare neppure l’approccio editoriale tradizionale (che oltretutto farebbe ritardare la pubblicazione di parecchi mesi, mentre essendo di estrema attualità, andrebbe diffusa subito), ma di ricorrere ai nuovi canali informatici che consentono con spese minime di evitare gli editori e di tentare di raggiungere il pubblico on line, con reciproca convenienza (costi inferiori per i lettori, maggiori introiti per l’autore). Poi è accaduto che durante uno dei numerosi scambi di email che ho ogni giorno (essendo in rete dal ’96 ho ormai circa 10mila contatti consolidati) uno degli editori che conosco, capendo che stavo scrivendo un libro mi ha chiesto su che argomento verteva e si è dimostrato interessato, di conseguenza mi ha chiesto di farglielo pervenire prima di procedere all’auto-pubblicazione, con la promessa che lo avrebbe esaminato subito.

Siccome non intendo perdere tempo, perché secondo me la tempistica ha la sua importanza, i contenuti del mio libro, pur essendo al 90% di argomentazione storiografica, sono di strettissima attualità e utilità, secondo me andrebbe pubblicato ora, non tra sei mesi. Quindi oltre ai tempi stretti nei quali l’editore esaminerà il libro (spero di riuscire a inviarglielo entro una decina di giorni al massimo) mi sono chiesto cosa ne pensavano i miei interlocutori abituali e conoscenti.

Con questa mia comunicazione vorrei semplicemente cogliere quanti tra Voi potrebbero essere interessati al libro che sto per pubblicare (di cui troverete una sinossi in fondo a questa email) e cosa suggerite di fare: vorrei farmi un’idea dell’interesse che vi suscita o se non ve ne frega una cippa. Tale rilevamento sarebbe per me prezioso per poi scegliere se lasciar fare all’editore o pubblicarlo autonomamente, in base anche ai Vostri suggerimenti in proposito. Occorre tener presente che se lo pubblica un editore, come quello che lo sta aspettando, avrebbe una maggiore visibilità perché verrebbe commercializzato tramite i canali di cui dispongono gli editori di una certa importanza, anche per accordi che fanno tra di loro, per cui comparirà su più cataloghi e circuiti di vendita. Se invece lo pubblico autonomamente potrei contare solo sul passaparola on line.

Per cui vi chiedo cortesemente di inviarmi un’email comunicandomi in primo luogo se siete interessati e poi se preferireste l’auto-pubblicazione o la pubblicazione tradizionale tramite editore. Il libro sarà di circa 200 pagine con ricca iconografia a colori per cui non costerà meno di 15 euro quando sarà pronto (tramite editore è facile che costerà oltre i 20 euro).

Premetto fin d’ora che il libro non verrà da me regalato a nessuno, come si usa fare abitualmente, proprio per i motivi sopra esposti, non avendolo scritto per vanità e per vantarsi nel proprio seppur ristretto entourage, sarebbe un’incoerenza assai sospetta e provocherebbe legittimi dubbi sulle effettive motivazioni dell’autore e del valore dell’opera. Così si eviteranno anche situazioni forzatamente imbarazzanti, del tipo “adesso che me l’ha regalato, lo dovrò leggere controvoglia, perché se mi dovesse chiedere cosa ne penso che figura ci faccio?”. Il libro invece andrebbe letto solo per spontaneo desiderio di farlo e non perché indotti da motivi di amicizia o parentela o conoscenza. Così non si corre il rischio che venga riposto in uno scaffale in attesa di essere considerato fra un tempo indefinito, ma avendolo scelto liberamente e pagato, sapendo (perché ve lo sto dicendo) che è di estrema utilità per comprendere la realtà in cui viviamo, lo leggerete al più presto possibile.

V’invio un caro saluto e v’invito a leggere la sinossi sotto riportata e a farmi sapere cosa ne pensate.

Cav. Dottor Claudio Martinotti Doria

Email: claudio@gc-colibri.com – Blog: www.cavalieredimonferrato.it

Sinossi del libro:

Propedeutica sulle origini delle credenze religiose e culturali e loro ripercussioni. (*)

Con un breve glossario dei testi antichi

L’autore ha sintetizzato in quest’opera le ricerche svolte da decine di studiosi qualificati sui contenuti dei testi antichi, con particolare riferimento alla Bibbia, rendendoli accessibili al grande pubblico, grazie ad un linguaggio semplice e preciso. L’apporto innovativo dell’autore consiste soprattutto nella rielaborazione e attualizzazione dei risultati cui sono pervenuti tutti i ricercatori da lui accuratamente esaminati, tramite connessioni e correlazioni, deduzioni, ispirazioni e intuizioni, argomentando plausibilmente i vari passaggi e dinamiche epocali e concettuali, conducendo uno studio unico nel suo genere, sulle ripercussioni nel corso del tempo fino ai giorni nostri di quanto descritto nei testi antichi.

Uno studio d’impressionante attualità che ci fa rendere conto che la Storia andrebbe totalmente riscritta, che la maggioranza delle nostre convinzioni si basano su falsità e mistificazioni, condizionandoci e limitandoci nella nostra libertà, non solo di azione ma anche di pensiero. Lo studio costituisce un prezioso contributo nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza e libertà di espressione delle nostre effettive potenzialità.

Maggiori informazioni:

Il lavoro pubblicato rientra nell’ambito delle ricerche di vari autori recentemente pubblicati e conosciuti (soprattutto dai frequentatori del WEB): Mauro Biglino in primis, David Donnini, Enrica Perucchietti, Laura Fezia, Stefania Tosi, Sabina Marineo, Francesco Esposito, Massimo Barbetta, Enrico Baccarini, Riccardo Tristano Tuis, Giulio Perrotta, Pietro Buffa, e tanti altri che sarebbe troppo lungo citare (che troverete nell’esauriente bibliografia del libro oppure citati nell’opera), ma soprattutto di quelli che li hanno preceduti, anche di parecchi decenni, che essendo troppo antesignani non hanno avuto i mezzi e le opportunità disponibili ora, soprattutto grazie alla tecnologia delle comunicazioni, e sono rimasti pressoché sconosciuti al pubblico, perché censurati, osteggiati ed emarginati. Tutti ricercatori appartenenti a quella corrente di studi e di rinnovamento culturale che l’autore definisce di “analisi critica e demistificatoria delle religioni e della storia delle antiche civiltà”.

L’autore ha preferito un approccio divulgativo e propedeutico anziché tecnicistico, ponendosi nei panni di coloro che si accostano a questi autori e studi, privi di una sufficiente base culturale e propedeutica predisponente. Gli autori che si cimentano su questi delicati e prorompenti argomenti (dal forte impatto emotivo, sociale e culturale) ormai sono oltre una ventina, forse già una cinquantina, tenendo conto di quanto il mondo dell’editoria sia dispersivo e tante opere rimangano sconosciute. Ben presto diverranno cento, duecento, trecento, ecc.. Autori allo sbaraglio, che cercheranno un proprio spazio di visibilità approfittando della “moda culturale e sociale del momento”, almeno in rete, perché le istituzioni e i media ovviamente continueranno imperterriti a negare e boicottare l’argomento, faranno finta di niente, come fanno di solito, finché il loro castello di menzogne non gli crollerà addosso.

L’autore ha cercato di agevolare l’approccio di chi si accosta per la prima volta a questi argomenti, ma anche di facilitare la memoria e la consultazione di coloro già avvezzi a questi studi e autori, ma non possono certo ricordare ogni particolare utile, ogni analogia o correlazione, e quindi sia il glossario commentato, che la divisione per argomenti delle varie interessanti note e riflessioni, sia l’evidenziazione in grassetto dei nomi e dei concetti di rilievo, sia la ricca iconografia corredata da un’esaustiva didascalia per ogni singola immagine, consentiranno al lettore una rapida ed efficace consultazione del testo, soprattutto nella versione digitale.

Un testo che integrerà il lavoro degli autori in esso citati, con un valore aggiunto qualitativo e funzionale, e favorirà i lettori nell’ascolto delle loro conferenze e nella lettura dei loro libri, e che potrebbe essere portato con sé per essere consultato quando ci si reca a tali conferenze o mentre si visionano sul WEB e in ogni propizia occasione d’incontro e socializzazione.

Le informazioni, riflessioni e rielaborazioni argomentate fornite nel libro sono molte, interessanti e alcune sorprendenti, se non sempre del tutto inedite, quantomeno risulteranno sconosciute ai più e di un’attualità sconcertante, probabilmente in nessun altro lavoro sono così concentrate, rese accessibili e fruibili tramite un linguaggio semplice e scorrevole, che stimola all’approfondimento. Un libro che non potrà lasciare indifferenti e probabilmente cambierà il modo di approcciare e interpretare la realtà.

(*)

Il titolo è quello che gli ho assegnato personalmente, se decidessi di farlo pubblicare tramite editore potrebbe variare.

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