Maha Shivaratri, la mistica unione di Shiva e Parvati

Eventi, Lunario Paolo D'Arpini 6 febbraio 2018

In India nel mese di Phalguna (febbraio – marzo), da 5115 anni, inizio della presente era Kali Yuga ma forse anche nelle ere e tempi precedenti, si celebra lo Shivaratri, letteralmente la notte di Shiva, nei giorni immediatamente antecedenti la luna nuova. Questa notte sacra è dedicata all’unione mistica di Shiva e Parvati, il maschile e il femminile, la coscienza intelligenza e l’energia manifestativa della vita.

Nel 2018 la celebrazione del Maha Shivaratri è fissata al 13 febbraio e quella sera reciterò a Treia, assieme alla mia compagna Caterina, lo Shiva Manasa Puja, un inno dedicato a Shiva. L’inno fu scritto da un demone, Ravana, imperatore di Sri Lanka (di cui leggerete dabbasso). Lo Shiva Manasa Puja è l’inno che dal 1973 canto ogni sera prima di addormentarmi. Dicono che la sua potenza sia tale da purificare completamente la mente del recitante, e cancellare ogni peccato commesso volontariamente od involontariamente durante la giornata. Non so se sia vero ma credo di sì… poiché appena recitato l’inno piombo in un sonno ristoratore e senza sforzo…

E’ un inno dalla musicalità molto delicata, è un elenco di azioni rituali, è una visione della Bhakti, il non-pensiero devozionale che ci rende Bacchi, secondo la fulminea intuizione di Danielou, il Bhakta è il Bacchos, colui che è posseduto dal divino entusiasmo.

Shankaracharya: Shiva Manasa Puja.
http://www.dailymotion.com/video/x28um1u_shiva-manasa-pooja-stotram-shiva-manasa-pooja-stotram_music

(parte del testo con traduzione)

Rathnai Kalpitham asanam, Himajalai snanam cha divyambaram,
Naana rathna vibhushitham mruga madha modhanvitham Chandanam,
Jathi champaka bilwa pathra rachitham, pushpam cha dupam thathaa,
Dipam deva dayanithe pasupathe, hrud kalpyatham gruhyatham.

Ti offro un trono immaginario adorno di preziosi, un bagno d’acqua
delle nevi dell’Himalaya, paramenti di seta da indossare, e gioielli
preziosi a profusione. Ti offro muschio e sandalo, e fiori di Bilwa e Champaka, la lampada rituale, e questi doni li offro attraverso l’occhio della mente, Oh Dio misericordioso e Signore di tutti gli esseri. Accetta la mia
offerta e concedimi la Tua benedizione.

Souvarne nava rathna Ganda Rachithe, pathre Grutham Payasam,
Bakshyam pancha vidam Payo dadhiyutham, rambha phalam panakam,
Saaka namayutham jalam ruchikaram, karpura gandojwalam,
Thamboolam manasa maya virachitham Bhakthyo prabho sweekuru

Ti offro il burro chiarificato e il dolce payasam in un vaso d’oro con nove gemme preziose, Ti offro cinque piatti diversi di cagliata e latte, banane, verdure, acqua e foglie di betel, Ti offro la canfora ardente e campanelli tintinnanti, questi doni nella mia mente sono offerti con devozione assoluta a Te, Signore, ti prego accettali e accordami la tua benedizione.

Chathram Chamarayoryugam vyajanagam, chaa darshakam nirmalam,
Vina bheri mrudanga kahala kala githa nruthyam thada,
Sasthangam pranthi sthuthir bahu vidha, hyethat samastham maya,
Sankalpena samapitham thava vibho, pujam gruhana prabho.

Ti offro il giusto altare e dei ventagli decorati, uno specchio lucente, Ti offro Vina, timpani, Mrudanga e un tamburo gigante, Ti offro canti, balli e grandi inchini, ogni tipo di preghiere, Tutti questi doni ti offro, mio Signore, mentalmente e Ti prego di accettare questa mia adorazione.

Aathma thwam Girija Mathi sahacharaa, prana sarreram gruham,
Puja they vishayopa bhoga rachana, nidhra samadhi sthithi,
Sanchara padayo pradakshina vidhi, sthothrani sarva giroh,
Yadyath karma karomi thathad akhilam, shambho thavaradhanam.

La mia anima è il tuo tempio, mio Signore. Le mie opere sono i tuoi servitori, il mio corpo è la tua casa. Le gratificazioni dei miei sensi sono atti di culto, il mio sonno è meditazione profonda su di Te, tutti i miei passi sono circumambulazioni di Te, ciò che esce dalla mia bocca sono preghiere per Te. Oh Signore, tutto quello che dico e faccio è una forma di devozione per Te.

Kara charana krutham vaak kayajam karmajam vaa,
Sravana nayanajam vaa maanasam vaa aparadham,
Vihithamavihitham vaa sarva methath Kshamaswa,
Jaya Jaya katunabdhe sri Mahadeva Shambho.

Oh Signore perdona tutto ciò che ho compiuto con le mani, con l’azione, con il corpo o l’udito, con la vista, o con la mente, ciò che è legittimo e ciò che non lo è stato. Oh Benevolo, Oceano di Misericordia, sia lode al più grande degli Dei, al Benevolo.

Matha cha Parvathy Devi,
Pitha devo Maheswara,
Bandhava Shiva Bakthamscha,
Swadeso Bhuvana thray.

Mia madre è la dea Parvati, mio padre è il Signore Shiva, i miei amici sono i devoti di Shiva e la mia terra natale si estende sui tre mondi.
(traduzione di Beatrice Polidori)

Paolo D’Arpini

Om namah shivaya: https://www.youtube.com/watch?v=s0JDuoeGMRQ&feature=related

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