Ultime notizie dal sistema d’informazione controllato… – Lettera aperta

Gentile presidente Maggioni,

“….. un gigantesco dispositivo di controllo sociale è in via di sperimentazione per rendere in qualche modo l’umanità coerente con la nuova frontiera informatica, quella che Floridi aveva chiamato qualche anno fa l’”Infosfera“. Chi è il proprietario di queste grandi strutture, chi le mantiene, chi ha le chiavi per entrare ad aggiustare il Master Server e chi fa gli investimenti per migliorarlo, però, semplicemente non lo sappiamo. Non c’è un paper scientifico che affronti dal punto di vista teorico quella che è la questione della proprietà delle infrastrutture materiali che governano l’Infosfera”;

“…… oggi nel consiglio di amministrazione di Facebook, delle cinque Corporation di grandi gruppi farmaceutici, siedono tanto dei rappresentanti del capitale quanto dei rappresentanti del Dipartimento di Stato, della CIA dell’FBI. Perché non c’è più sostanzialmente nessuna separazione tra pubblico e privato, e non può più esserci”;

“…… sono stati i Consigli di Amministrazione di due, tre, quattro grosse multinazionali a decidere questa cosa dei vaccini, le stesse che ai tempi della mucca pazza avevano creato le condizioni per poter operare delle “estrazioni” molto importanti. Perché per la mucca pazza in Italia avevamo comprato una quantità di vaccini, che poi abbiamo buttato via! Milionate, milionate e milionate di vaccini! Avremmo finanziato la ricerca nei beni comuni, nel territorio e tutto quel che volevamo, ma c’è stato l’allarme mucca pazza e…..”.

Ecco, queste belle cose, solo per fare alcuni esempi, molti non le sapranno mai, a meno che non si prendano cura – magari su indicazione di qualcuno che, come me adesso, le segnala – di andarle a cercare in rete, dove si scopre che a comunicarle non è un personaggio qualsiasi, ma una figura molto competente – giurista e professore di Diritto Internazionale e Comparato alla California University, oltre che docente di Diritto Privato all’Università di Torino – come Ugo Mattei, nell’ambito di una conferenza su Costituzione, Comunità e Diritti, tenuta a Torino il 19 novembre 2017

Ecco perché i vertici della Rai – Presidenza, Direzione Generale e Direzioni di testata – sono, a mio avviso, responsabili di omissione di servizio pubblico televisivo. Perché, impegnati a depistare con argomenti fuorvianti e pretestuosi – come denuncia Macello Foa in un articolo in cui mette in allerta sul vero senso della recente sbandierata minaccia delle fakes news – occultano riflessioni importanti come queste, offendendo l’intelligenza e minando la pazienza dei cittadini che dovrebbero servire, in virtù del canone di abbonamento annuale che questi sostengono per tenere in piedi la Rai.

E che la responsabilità che in tal senso gli viene attribuita stia assolutamente in piedi e sia indiscutibile, sono loro stessi a dimostrarlo con il loro silenzio

Sempre che, vorremmo davvero augurarci, non abbiano il coraggio di uscire allo scoperto e rispondere a questa email indirizzata

a loro personalmente
in copia per conoscenza a tutti i parlamentari attualmente in carica
in copia silente a numerosi operatori del mondo dell’informazione, compresi i giornalisti Rai

per smentire con seri argomenti quanto denunciato.

Distinti saluti

Adriano Colafrancesco
www.adriacola.altervista.com

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