Roma e stampa di regime – “Colpite la Raggi”, ordina il sistema di Striscia la vermizia

Ancora una volta – stavolta nell’ultima puntata della trasmissione di Corrado Formigli, Piazza pulita – stoccate, tanto gratuite quanto ipocrite, nei confronti di Virginia Raggi: una a cura di Paolo Mieli, l’altra del conduttore stesso che, come i cavoli a merenda, allude, senza specificarne le ragioni o fornirne esemplificazioni concrete, a imprecisate “incapacità amministrative” dell’attuale sindaco di Roma.

Non passa giorno, d’altronde, senza che i tiggì della Rai non infilino servizi di fango per screditare chi amministra oggi la capitale. Fantastiche le faccine delle giornaliste del tg regionale del Lazio – le Maria Luigia Cozzupoli, piuttosto che Roberta Ammendola, solo per citare le più frequenti – che, un giorno sì e l’atro pure, su evidente incarico dei superiori (e altamente probabile ricatto, pena la perdita del posto di lavoro), fanno a gara nel propagare le notizie sul crescente degrado del Gianicolo, denunciato da un cittadino preso a caso per strada, probabilmente (ma questo nel tiggì non si vede) all’uscita della sezione di quartiere del PD, piuttosto che – udite, udite! – nell’accrescimento dei crimini contro le donne, nell’ultimo anno a Roma!

E’ un classico, ormai: una intera generazione giornalistica, fatte salve rare eccezioni, senza vergogna e remora alcuna, in uno scellerato quadro di controllo ferreo e mafioso del pressoché totale apparato mediatico, ha inventato e coltiva con accanimento quotidiano il filone del “dagli alla giunta romana”.

Dai Marcello Sorgi, ai Massimo Franco e Antonio Polito, solo per citare le facce più ricorrenti sul video, il coro è unanime: “Virginia Raggi è un disastro!”. E se gli chiedi perché, la risposta non c’è, o quando viene abbozzata dimostra, con sfrontata evidenza, tanta malcelata malafede.

Sì, malafede! Null’altro che malafede!! Perché non si può definire diversamente la ragione di tanta ipocrisia “scandalizzata” di chi per anni ha taciuto – e tutt’ora finge di non ricordare! – vergogne addirittura criminali di una classe politica promiscuamente collusa – se non per dolo, quantomeno per incompetenza e superficialità – con personaggi del calibro delinquenziale di Buzzi e Carmunati! Per non parlare delle segreterie “odevainiane” o della presenza, assidua e trasversale, dei Casamonica e simili nelle celebrazioni di partito, con tanto di finanziamenti oscuri incorporati!!.

E non solo malafede! Purtroppo c’è dell’altro, per spiegare tanto accanimento. Dell’altro e molto più grave!! Tanto accanimento, oltre a quello di sbarrare il passo ad auspicabili cambiamenti in positivo nell’interesse dei cittadini, persegue lo scopo di sviare l’attenzione della pubblica opinione dalle vicende gravissime che su di essa incombono

Ne dava un’idea molto chiara il tg2 Rai delle 21,00 di due sere fa: nel giorno del crimine parlamentare della fiducia sulla legge elettorale, la notizia di apertura, esposta per ben cinque minuti, con ampia dovizie d’esempi, era quella delle “opere incompiute” nel nostro Paese. Micidiale scoop giornalistico, come si potrebbe supporre, se non fosse per Striscia la notizia che ne fa da anni un serial televisivo su Canale 5. Ma Tant’è! A questa stregua sono ridotti i telegiornali del servizio pubblico televisivo nel nostro Paese: a Striscia la vermizia!.

“Coraggio Virginia – verrebbe da dire – non ti fermeranno le armi di distrazione di massa. Non facciamo il tifo solo per te, ma anche per i romani e ancora di più per gli italiani!! Vai avanti così, non ti curare: nel Caltagirone degli ipocriti c’è ancora molto spazio… e presto, stai certa, sarà riempito del tutto”

Adriano Colafrancesco
www.adriacola.altervista.com

I commenti sono disabilitati.