Valdarno. Podere Rota: “…la discarica dei veleni!”

Il 7 ottobre 2017 si svolgerà in Valdarno, tra San Giovanni e Terranuova Bracciolini (AR) la manifestazione “Adesso Basta ! Tutti nelle piazze!” che chiede alla regione Toscana di definire la chiusura della discarica di Podere Rota che da 20 anni garantisce lo smaltimento dei rifiuti di un’area molto più grande di quella di sua competenza. Infatti lì arrivano gran parte dei rifiuti non differenziati, in barba alle leggi vigenti, dalla Provincia di Firenze.

La manifestazione, promossa dal Comitato Vittime di Podere Rota, vede l’adesione di liste civiche locali, comitati, associazioni della zona e chiede che venga definita in modo inequivocabile la chiusura della discarica nel 2021.

Il comitato ha indetto questa manifestazione di protesta per i disagi causati dalla presenza della discarica di Podere Rota (compreso l’impianto di compostaggio) e del suo imminente posizionamento nel piano regionale dei rifiuti come discarica strategica Regionale , a servizio di tutta la regione Toscana per la parte pubblica, e di tutta Italia per la parte privata.

Che futuro si prospetta per noi?

Ormai è chiaro che ai disagi dovuti agli impatti ambientali ( subiti da anni e anni in crescendo) non c’è soluzione perché legati all’esistenza di un impianto, posizionato troppo vicino al centro abitato, Impianto che sta accogliendo tantissimi rifiuti da ogni dove con punte fino a 1250 ton al giorno di rifiuti contro i 200 di media degli anni passati e non ce la fa a non impattare nell’ambiente circostante .

In Regione già nella deliberazione del 29.03.2017 dal titolo “Modifica del Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” non viene recepito il contenuto del Piano provinciale 2013 nella parte in cui si prevede la data di chiusura dell’impianto di discarica di Podere Rota e non viene accolto il principio del raggiungimento entro quella stessa data dell’autonomia da parte dei singoli ambiti che si dividono la responsabilità della gestione del ciclo dei rifiuti, né vengono fatti riferimenti “ad altre soluzioni impiantistiche” o a politiche ambientali alternative.

I Troppi interessi economici che girano intorno ai rifiuti, condizionano le scelte, allontanano la politica dal rispetto dei cittadini , della loro salute e del territorio, decidendone l’esclusivo destino di essere schiavi delle loro scelte, come rifiuto” di una società che ha a cuore, troppo spesso solo a parole, la dignità umana …..

Cosa chiediamo :

1) che la Regione Toscana INSERISCA e INCARDINI nel piano dei rifiuti regionale, e in ogni documento che contempli gli impianti di Podere Rota, la formalizzazione, in via uf­ficiale, della CHIUSURA del sito DI PODERE ROTA entro e non oltre la data prevista del 31.12.2021 o prima, qualora sussista l’esaurimento dei volumi concessi con l’ultimo ampliamento, con conseguente immediato avvio della gestione post-mortem dell’impianto di smaltimento.

2) . che la Regione Toscana disponga l’effettuazione di uno studio osservazionale e di mo­nitoraggio dello stato di salute della popolazione che vive intorno a “Podere Rota “ ed una valutazione di impatto sanitario (VIS).

3) che la Regione Toscana si impegni a prevenire e risolvere, da ora fino a alla fine della gestione post-mortem dell’impianto di Casa Rota, i disagi ambientali/sanitari di varia natura causati nel territorio e subiti dalla popolazione esasperata

4) Che la gestione dei rifiuti sia fuori dalla logica del profitto , e si torni alla partecipazione dei cittadini e della loro condivisione di idee e di valori,

5) La ridefinizione della politica di gestione dei rifiuti, con revisione dell’intero ciclo (produzione-consumo-raccolta-smaltimento), e con una ripartizione equa, e proporzionata alle aree territoriali dei disagi finali ;

6) dal sindaco e Dalla città di Terranuova Bracciolini una revisione drastica della propria storica politica dei rifiuti, basata su uno scambio tra sottomissione alle basse necessità e alle inadempienze di comuni lontani e potenti, e compensazioni puramente monetarie, utilizzate oltretutto da sempre al di fuori delle necessità di una azione di riduzione del disagio delle popolazioni prossime alla discarica;

7) al sindaco dalla città di San Giovanni chiediamo una posizione netta visto i problemi che Podere Rota sta creando soprattutto ai PROPRI cittadini, atti concreti inequivocabili , usando i mezzi a sua disposizione ( ordinanze, denunce etc..) senza rincorrere il comune di Terranuova nella sua storica e ingiusta politica ambientale, al fine di ottenere qualche briciola dei proventi del disagio;

8) da tutte le amministrazioni locali ci aspettiamo che si facciano davvero portavoce dei cittadini e del Valdarno nei confronti degli enti di superiore istanza della Regione . è tempo di una revisione della politica dei rifiuti e di identificazione di un’alternativa fuori dal Valdarno, area che non è assolutamente affetta da una sindrome di tipo “nimby”, perché ha già dato il suo pluridecennale contributo alla sopportazione del problema, più di moltissime se non di ogni altra area della regione, e che adesso ha esaurito la sua pazienza e la sua comprensione delle esigenze e delle comodità di altre aree; ognuno deve entrare nell’ordine di idee per cui è tempo che impari a farsi carico dei propri rifiuti, in primo luogo creandone meno, e in secondo luogo smettendo di scaricarli sugli altri

Alla manifestazione ci saranno vari striscioni/cartelloni che esprimeranno il nostro malessere e le nostre richieste, vogliamo far capire che siamo stati abbandonati per troppo tempo, non vogliamo più essere le vittime sacrificabili di inadempienze autorevoli, di interessi variamente configurati e messi in ombra, di pigrizia, scarsa capacità e totale assenza di lungimiranza amministrative!

Cercheremo di coinvolgere tutta la popolazione dei 3 comuni maggiormente interessati, ma anche la cittadinanza di quei comuni che si limitano a inviarci i loro rifiuti da lontano; cercheremo di rendere ogni persona sensibile al problema grave e senza prospettive che l’attuale modo di vivere, alimentarsi, consumare e smaltire i rifiuti comporta per tutto il nostro territorio, l’ambiente e la salute di tutti, i quali vanno tutelati con convinzione, serietà, onestà e GIUSTIZIA; cerchiamo di coinvolgere vari comuni del Valdarno, alcuni dei quali mostrano di essere più comprensivi nei confronti delle nostre iniziative.

Chiediamo che i cittadini dopo 28 anni possano finalmente cessare di esser prigionieri di una discarica che ha evidenti problemi, e che ha pressoché esaurito il suo ciclo ragionevole e sicuro di vita, questione di cui sinora nessuno si è mai fatto seriamente carico.

Comitato Vittime di Podere Rota

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