18 maggio 2017 – Conferma di Procedimento contro Bankitalia Spa ed altri, in seguito alla denuncia di Orazio Fergnani

IL 18.05.2017 HO RICEVUTO CONFERMA DI PROCEDIMENTO APERTO CONTRO BANKITALIA ED ALTRI, PER UNA MAREA DI REATI DA NOI DENUNCIATI, ECCO LA COPIA DELL’INFORMATIVA RICHIESTA AI CARABINIERI DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VIBO VALENTIA. VEDI QUI COSA DENUNCIAMO…
Orazio Fergnani (https://www.facebook.com/Veientefurente)

Formello, 12/11/2016

Al Comando Della Stazione Dei Carabinieri
SEDE

Alle Procure Della Repubblica Competenti
SEDE

E, p. C. Ad Altri.

QUERELA/DENUNCIA CONTRO :

L’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro;
L’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
L’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella;
Tutti i Ministri dell’ Economia a partire dall’anno 1992;
Tutti i Ministri delle Finanze a partire dall’anno 1992
Tutti i Ministri del ministero del Tesoro a partire dall’anno 1992;
Tutti i Ministri del ministero del Bilancio a partire dall’anno 1992;
Tutti i Governatori della Banca d’Italia a partire dal 1992;
I membri del Consiglio Superiore di Bankitalia Spa dal 1992
Tutti i Presidenti delle banche commerciali sotto citate a partire dal 1992;
Il dr. Angelo Cardarelli come appresso identificato;
Il dr. Giulio Trevisan come appresso identificato ;
E quant’altri coinvolti nei fatti qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini.

Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:

Attentato contro l’integrità l’indipendenza e l’unità dello Stato (art.241 c.p.);
Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art. 246);
Infedeltà in affari di Stato (art.264 c.p.);
Attentato contro la Costituzione dello Stato (art.283 c.p.);
Malversazione a danno dello Stato (art.316 bis);
Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art.319 c.p.);
Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio (art.320 c.p.);
Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
Omissione di atti d’ufficio (art.328 c.p.);
Interruzione d’un servizio pubblico o di pubblica utilità (art.331 c.p.);
Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.);
Associazione a delinquere (art.416 bis);
Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.);
E/ovvero Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.477 c.p.);
E/ovvero Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);
E/ovvero Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.480 c.p.);
E/ovvero Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.481 c.p.);
E/ovvero Falsità materiale commessa dal privato (art.482 c.p.);
E/ovvero Falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici (art.483 c.p.);
E/ovvero Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di pubblico servizio (art. 493 c.p.);
Documenti equiparati agli atti pubblici agli effetti della pena (art.491 c.p.);
Documenti informatici (art.491 bis c.p.);
Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art. 493 c.p.);

Manovre speculative su merci (art.501 bis c.p.);
Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio
(art.501 c.p.);
Manovre speculative su merci (art.501 bis c.p.);
Turbata libertà dell’industria o del commercio (art.513 c.p.);
Frode nell’esercizio del commercio (art.515 c.p.);
Vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art.517 c.p.);
Furto (art.624 c.p.);
Truffa (art.640 c.p.);
Manipolazione di mercato;
Abuso di informazioni privilegiate;
Intese di cartello ex art.2 L. n.287/1990, Cassazione n.4490/2002 e Trib. Milano n. 2521/2004;
Sfruttamento abusivo di posizione dominante;
Concorrenza sleale tra banche;
Violazione art. 1 dello stesso Statuto di Bankitalia Spa;
Violazione art. 101 e n.102 del Trattato di Lisbona;
Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-

LUOGO DI COMMISSIONE : Territorio nazionale

TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;

PERSONE OFFESE: tutti i Cittadini italiani.

Premessa

COSTITUZIONE

Art. 1
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.

Art. 47
La Repubblica controlla il credito. Con questo assetto al voto di Bankitalia Spa, vien di fatto invece impedito alla Repubblica Italiana il controllo del credito

Articolo 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

IL FATTO

Con un intervento del Dr Alessandro Govoni nell’Aula dei Gruppi Parlamentari a Montecitorio il 4 Novembre 2016 (www.radioradicale.it/soggetti/alessandrogovoni) https://www.youtube.com/watch?v=PO9EnEjs5qc )

è stato per la prima volta reso pubblico l’ipotizzato reale assetto di controllo di Bankitalia Spa e l’ipotizzato sistema che si è venuto a creare dal 1992 in Italia , a causa del decreto legislativo n.

481 del 14 dicembre 1992 che ha abolito in Italia la separazione tra banche di prestito e banche speculative, per effetto del quale le banche commerciali in Italia a partire dal 1992 hanno iniziato a creare l’importo dei mutui ipotecari con un clic elettronico.

Le conseguenze devastanti per le generazioni seguenti sono state che :
L’intero importo delle rate via via restituite dai mutuatari è divenuto intero guadagno per la banca, non dovendo più la banca commerciale restituire le quote capitali ad alcuno, al quale, prima del 1992, la banca commerciale, era costretta a restituirle dalla Legge bancaria mussoliniana del 1936, che aveva imposto fino al 1992, alla banca commerciale di raccogliere per poi prestare.
In sostanza dal 1992 per effetto di un ignobile decreto legislativo, pertanto in quanto tale, mai passato al vaglio di un Parlamento democraticamente eletto, le banche commerciali in Italia si sono auto-trasformate da intermediari del credito a creatori del denaro, a creatori dei prestiti, così violando l’autorizzazione all’attività bancaria non esistendo in Italia un Albo dei creatori del denaro, nè un’ autorizzazione in tal senso .
Le quote capitali delle rate via via restituite a partire dal 1992 dai mutuatari
italiani, sembrerebbe siano state eluse al fisco italiano da alcune banche commerciali e
sembrerebbe siano fuoriuscite in modo occulto dal territorio dello Stato italiano in quanto
tali banche commerciali in Italia a partire dal 1992 hanno iniziato ad eseguire nella propria
contabilità di partita doppia una scrittura contabile in corrispondenza e contestualmente, ossia
in pari data e di pari importo ad ogni prestito concesso,

CREDITI ALLA CLIENTELA A DEPOSITI DELLA CLIENTELA

facendo in questo modo figurare l’importo concesso in credito ed accreditato con un clic elettronico sul conto corrente del cliente, come se il cliente avesse effettuato un deposito prendendo i soldi da casa propria o dalla cassa della sua impresa.

Il devastante effetto di tale INIZIALE scrittura di partita doppia effettuata dalla banca in corrispondenza di ogni mutuo concesso è che quando il mutuatario restituisce via via le rate, le quote interessi vengono correttamente imputate dalla banca commerciale trai ricavi nel suo bilancio, mentre le quote capitali, per la comune ragioneria, non trovano più collocazione nel bilancio della banca e pertanto, tramite conti di transito, confluirebbero via via, eluse al fisco italiano e sottratte all’economia nazionale, in stanze di compensazione internazionale e da lì confluirebbero in una decina di hedge fund speculatori stranieri, venditori ossia allo scoperto (vendono azioni senza possederle, ma prendendole in prestito).

Operazioni che, attraverso interposte persone fisiche, in realtà studi legali che rappresentano al voto gli hedge fund stessi, hanno via via occultamente assunto il controllo di voto delle maggiori banche commerciali italiane (intesa, Unicredit, Carsibo, Carige, BNL) e pertanto hanno indirettamente assunto tali hedge fund speculatori anche il controllo di voto in Bankitalia Spa in cui le sopradette cinque banche commerciali, insieme alle rappresentate INPS ed Assicurazioni Generali, hanno la matematica maggioranza di voto (265 voti su 529), all’insaputa di Presidenti e dei membri del CDA delle banche commerciali stesse ed all’insaputa del Governatore di Bankitalia Spa e dei membri del Consiglio Superiore di Bankitalia Spa.

Casualmente una di queste stanze di compensazione, Euroclear, con sede in Belgio, risulta essere di proprietà di Jp Morgan.

CONSIDERAZIONI, RILEVAZIONI E VALUTAZIONI

Art. 1 della Costituzione italiana: L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
Con questo occulto assetto al voto di Bankitalia Spa , le società bancarie, i cui soci occulti sono gli stessi hedge fund soci occulti delle multinazionali industriali, acquistano a prezzi stracciati, dopo che gli hedge fund stessi le hanno fatte cadere in borsa con vendite allo scoperto su cui nè
Consob nè Bankiatlia Spa hanno possibilità di vigilare (impedito dal loro Statuto), pezzi strategici della industria nazionale e dopo averne acquisito il know- how, de-localizzano la produzione in paesi a basso costo della manodopera, creando perdita di posti di lavoro in Italia (tasso di disoccupazione 13%, il secondo più elevato dell’ area Euro ).
(ipotizzato Attentato alla Costituzione dello Stato).

Art. 47 della Costituzione italiana: “La Repubblica controlla il credito” . Con questo assetto al voto di Bankitalia Spa, vien di fatto invece impedito alla Repubblica Italiana il controllo del credito
(ipotizzato Attentato alla Costituzione dello Stato)

Art. 47 della Costituzione italiana : ” La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme ..e .favorisce l‟accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione ”
Con questo occulto assetto al voto della Banca Centrale Nazionale (Banca d’Italia) viene di fatto impedito la tutela del risparmio.

Il 31/12/2016 e nel 2017 scadono rispettivamente 100 miliardi di euro e 200 miliardi di euro di obbligazioni emesse dalle banche italiane e sottoscritte per il 70% da famiglie italiane, obbligazioni che con la regola del bail -in . saranno convertite in azioni delle banche stesse , azioni quotate oggi anche meno di mezzo euro (Carige, Mps, BPM,…) o circa due Euro (Intesa , Unicredit, Popolare).

Altri 5 milioni di italiani pertanto tra fine 2016 ed il 2017 perderanno quasi totalmente i propri risparmi. Con questo occulto assetto al voto di Bankitalia Spa non è ovviamente tutelato ne il risparmio , ne l’accesso del risparmio alla proprietà dell’abitazione, ossia vengono violati con
questo occulto assetto al voto di Bankitalia Spa i dettati (tutela risparmio e proprietà dell’abitazione), cardine della Costituzione.
(ipotizzato Attentato alla Costituzione dello Stato)

È certo che Presidenti e membri del CDA delle banche commerciali dal 1992, che Governatori di Bankitalia Spa e membri del Suo Consiglio Superiore dal 1992, non fossero consapevoli del reale assetto di controllo delle rispettive banche? Mah!!!

In ogni caso è soltanto da Maggio 2014 che nel proprio verbale di approvazione del bilancio le banche commerciali (Unicredit, Intesa, Carige, Bnl, Carisbo ..) sono obbligate dalla Consob a rendere pubblici anche i delegati ed i deleganti al voto ed i loro dati aggregati. Trattandosi di decine di miliardi di azioni emesse è non confutabile che sia il Governatore di Banca d’ Italia che il Consiglio d’amministrazione di Banca d’Italia fossero rimasti all’oscuro fino a Maggio 2014 che nel capitale di queste banche commerciali azioniste di maggioranza di Banca d’Italia si fossero insinuati, attraverso interposte persone fisiche, in realtà studi legali (Angelo Cardarelli in Unicredit e Giulio Trevisan in Banca Intesa) una decina di hedge fund speculatori anglo-americani, ma in gran parte (Vanguard, State Street, Black Rock, Black Stone ) di origine caucasica, degli Stati separatisi dalla Repubblica Sovietica nel 1991.

È certo pertanto che anche i Presidenti e i membri del CDA di Unicredit, Intesa, Carige, Carisbo e Bnl siano rimasti all’oscuro che nel loro capitale si fossero insinuati a partire dal 1992 questa decina di hedge speculatori anglo-americani e di origine caucasica che ne hanno assunto rapidamente fino all’80% circa della partecipazione azionaria e di voto. Di questo 80%, circa un 60% del rispettivo capitale sociale è stato pertanto occultato, presumibilmente sin dal 1992 a

maggio del 2014, in queste interposte persone fisiche in realtà studi legali che rappresentano al voto gli hedge fund.

Prima di Maggio 2014 sarebbe risultato obiettivamente impossibile a Presidenti, Governatori e membri dei Consigli d’amministrazione conoscere il reale assetto di controllo delle proprie banche non disponendo di un software imposto soltanto a partire dal 2013 alle banche commerciali dall’obbligo impartito dalla CONSOB di indicare in bilancio le partecipazioni superiori al 3%.

Impossibile pertanto che prima del Maggio 2014 per il Presidente di una di queste banche commerciali o per i rispettivi membri del CDA scoprire chi in realtà detenesse le azioni della propria banca, non vigendo ancora l’obbligo CONSOB di comunicazione dei dati aggregati nel bilancio pubblicato nel 2014 (per quanto riguarda il bilancio anno 2013). Intesa ha emesso per esempio numero 17 miliardi di azioni, Unicredit numero 6,2 miliardi di azioni : impossibile incrociare i dati ed aggregarli in delegati e delegati se non si dispone, a monte, di un software all’uopo imposto.

Impossibile individuare il proprio assetto di controllo a prima vista anche dopo l’avvenuta, nel 2014, aggregazione dei dati per ogni singolo delegato e per ogni singolo delegante, in quanto sia in Unicredit che in Intesa sembrerebbe che volutamente, o per mero errore, sia stato variato di pugno il prospetto riepilogativo dei delegati al voto del Verbale di Approvazione del Bilancio dell’anno 2013: come si può notare (n. 2 ALLEGATI Cardarelli Angelo ) sia in Unicredit che in
Intesa in corrispondenza rispettivamente di Angelo Cardarelli che di Giulio Trevisan nella decina di pagine che costituiscono l’elenco dei delegati al voto e dove viene indicato in corrispondenza di
ogni delegato il numero di entità finanziarie rappresentate ed il n. di azioni rappresentate da ogni delegato, compare che entrambi rappresentino al voto n. 1991 (!) entità finanziarie straniere (in realtà concentrate in una decina di hedge fund anglo americani e caucasici) e da questo frontespizio, che non sembra battuto con personal computer ma con una macchina da scrivere, emerge che Unicredit ed Intesa non abbiano indicato la cifra corretta del n. di azioni da essi delegati Cardarelli e Trevisan rappresentate, in entrambi i casi Unicredit ed Intesa , in corrispondenza, rispettivamente di Cardarelli e Trevisan, dimenticano infatti tre cifre.

Quando nel maggio del 2014 qualcuno mise on- line il Verbale di Approvazione del Bilancio di Unicredit composto da centinaia di pagine, fu finalmente possibile leggere tutto ed essendo rimasti insospettiti dal fatto che non derivasse da un foglio di calcolo tipo excel o comunque in formato informatico,…., ma fatto manualmente… (una parte del verbale appariva scritta con macchina da scrivere) e quindi facilmente mistificabile, furono fatti i calcoli.

Con enorme sorpresa fu scoperto che dal totale n. di azioni rappresentate dai delegati , mancassero nel caso…. per esempio di Unicredit, numero 2 miliardi di azioni.

Si è allora controllato nelle pagine successive i deleganti per ogni delegato di Unicredit e con enorme sorpresa è risultato che Angelo Cardarelli non rappresentasse numero 1,8 milioni di azioni (n. 1.881.969,05) ma numero 1,8 miliardi di azioni (1.881.969.051) quindi oltre metà del capitale sociale di Unicredit, che all’epoca come si evince dal Verbale di Approvazione del bilancio stesso aveva emesso n. 3,2 miliardi di azioni .

Inoltre avendo analizzato i mutui di Monte Paschi Siena sottoscritti da MPS con innumerevoli mutuatari a rata sempre uguale ( i cd mutui affitto ) che convengono alla banca soltanto in una prospettiva di tassi in rialzo,questi non quadravano, come non quadrava anche che Intesa , Unicredit , BNL e Carige stessero piazzando nel medesimo periodo ad ignara clientela derivati sul tasso con clausola killer banca vince se tasso cala.

Sorse pertanto il dubbio che MPS fosse stata esclusa dalla maggioranza decisionale di Bankitalia Spa, infatti MPS dalle indagini compiute da alcune Procure tuttora in corso, risultava essere una

banca che potrebbe essere stata truffata da banche terze (straniere, Nomura, deutsche bank,..) attraverso derivati che le hanno causato una perdita di bilancio di circa 4 miliardi di euro.

È stato allora letto tutto lo Statuto di Bankitalia Spa per cercare di capire come Bankitalia dal 1992 avesse statuito gli sbarramenti al voto e fu pertanto trovata tale clausola, di totali quattro righe, tra le innumerevoli pagine del Suo Statuto, clausola che stabilisce gli sbarramenti al voto, ossia la clausola che assegna ad ogni banca azionista di Banca d’Italia dal 1992 un determinato diritto di voto in base alla quote azionarie possedute in Banca d’Italia stessa. Con grande sorpresa emerse che Intesa, Unicredit, Carsibo, Carige e Bnl,- che sono lo banche che risultano essere state insinuate, attraverso interposte persone fisiche in realtà studi legali, da una decina di hedge fund speculatori stranieri venditori allo scoperto (vendono senza possedere i titoli),-detenessero 265 voti su 529 (compresi i voti di Ass. Generali ed Inps che per la stessa clausola dello Statuto di Banca d’Italia risultano rappresentate al voto da una delle suddette cinque banche), e che la maggioranza di voto in Bankitalia Spa risultasse essere evidentemente controllata da due emeriti sconosciuti a nome di dr. Angelo Cardarelli e dr.Giulio Trevisan in realtà detenuta da una decina di hedge fund speculatori stranieri, il che oltre ad essere una cosa inammissibile in quanto costituisce l’unico caso al mondo di Banca Centrale nazionale controllata in realtà da una decina di hedge fund speculatori stranieri, integra ipotesi di attentato alla Costituzione dello Stato e tutto ciò si è certi che sia obiettivamente avvenuto fino a Maggio 2014, dopo Maggio 2014 se i Presidenti delle banche, il Governatore di Banca d’Italia e i membri dei rispettivi Consigli d’amministrazione avessero avuto soltanto l’accortezza di
svolgere i calcoli suddetti, tuttociò non sarebbe avvenuto “all’insaputa” dei Governatori di Bankitalia Spa, dei membri del CDA di Bankitalia Spa, dei Presidenti di Unicredit, Intesa, Carige, Bnl, Carisbo, Inps, Assicurazioni di Generali ed “all’insaputa” dei rispettivi membri del CDA”.

Per questo motivo si ritiene che trattasi di ipotesi di reati commessi da soggetti esteri (?), comunque in compartecipazione con italiani, hedge fund speculatori, che si ipotizza siano usciti ed entrati dalle sopracitate cinque banche commerciali italiane, già quattro volte negli ultimi 24 anni in corrispondenza di ogni ciclico, ogni circa 7 anni, crollo della Borsa di Milano, nel 1994, nel 2001, nel 2008 e nel 2016. Per la precisione gli hegde fund sono usciti dalle cinque banche commerciali
italiane sopracitate alla fine di ogni bolla settennale, dopo averne pompato le azioni per circa un anno, facendosi, verso la fine della bolla precedente, liquidare le azioni quando ossia le azioni delle banche commerciali suddette avevano, per l’effetto del pompaggio (acquisti allo scoperto) una quotazione elevata e pertanto liquide.

Questa fuoriuscita di capitale dalle banche ha provocato ad ogni ciclo, ovviamente una riduzione dell’indice di patrimonializzazione (Capital Tier 1) delle banche commerciali italiane stesse che sono diventate immediatamente più rischiose e quindi attaccabili dagli stessi hedge fund appena fuoriusciti da esse banche. Da questo momento in poi per circa un anno gli hedge fund hanno eseguito, in corrispondenza di ogni ciclo, continue vendite allo scoperto al fine di farne crollare via via il corso.

Media mainstream hanno occultato le chiusure delle vendite allo scoperto come rally (= rialzi) di borsa avvenuti a seguito di ipotizzate artefatte notizie quali p.e “lontano l’accordo OPEC” = vendite allo scoperto nella notte precedente sfruttando i fusi orari tra borse, facendo invece credere che le vendite delle azioni fossero avvenute il mattino seguente a Borsa di Milano aperta.
“Vicino l’accordo OPEC”= rally di borsa nei giorni successivi, rialzo invece dovuto esclusivamente alle operazioni di chiusura (=acquisto titoli) delle vendite allo scoperto.

Gli hedge fund sono sistematicamente poi rientrati nelle banche commerciali italiane all’inizio delle bolla settennale successiva così acquistandone le azioni a prezzi stracciati, ossia ai prezzi che essi stessi hedge fund avevano fatto crollare con studiate continue vendite allo scoperto.
Sembrerebbe che sia seguito, nell’effettuare queste operazioni allo scoperto, l’anno solare, per ragioni di bilancio.

In conclusione , per circa 6 anni su 7 circa , ogni sette anni , dal 1994, questi hedge fund speculatori sembrano aver potuto assumere in modo occulto il controllo delle prime cinque banche commerciali italiane e pertanto anche di Bankitalia.

Ad ogni crollo della borsa di Milano, dal 1994, circa cinque milioni di Italiani hanno visto quasi azzerare i loro risparmi investiti in azioni di banche italiane o in azioni di altre società italiane quotate, ciò provocando un progressivo impoverimento dello nazione.

Occorre rammentare che anche questo insano, incredibile, indicativo,drammatico ed emblematico impatto sulla struttura dello Stato e della Repubblica è conseguente al piano strategico in atto da decenni a tutto svantaggio dei cittadini e dello Stato italiano stesso, ed ora occorre che la magistratura cominci davvero a fare il proprio mestiere e riconsiderasse e ponderare anche i seguenti fatti da noi di AlbaMediterranea a sui tempo denunciati.

Ci si deve domandare come sia stato possibile che le nostre Istituzioni, i nostri pubblici amministratori, funzionari quasi al completo.. nelle ultime legislature siano riusciti ad inanellare una tale massa e serie continuativa di infauste, demenziali e catastrofiche leggi in danno dei cittadini,
della Nazione e dello Stato.. e incredibilmente mai intercalate da qualche neppure sporadica e minima evidenza di azioni di benché minimo successo…..

UN ESCURSUS DA PERFETTI INFAMII, O CORROTTI OLTRE OGNI LIMITI E FANTASIA IMMAGINABILE …. e alla fine di questa breve disamina …. i fatti e le responsabilità sono ormai chiarissimi… non ci si può semplicemente rispondere che i nostri governanti sono una categoria di totali ed assoluti incompetenti…. Oppure sono una compagnia di splendidi ed inveterati delinquenti.. o peggio ancora… e questa è sicuramente la possibilità più probabile… e cioè che costoro sono equamente divisi fra completi incapaci e perfetti delinquenti… con una massiccia preponderanza di personaggi presenti in entrambe le categorie…

Altrimenti non si potrebbe capire (in considerazione dell’ampiezza del contesto)…come siano riusciti in così poco tempo a combinare cosi tanti, grandi ed irreparabili guai e disastri di ogni genere, come sommariamente tracciato di seguito …:

Svendita del patrimonio dello Stato …. meglio regalia, (palazzi, castelli, immobili);
Regalo della Banca d’Italia ai privati;
Distruzione dell’economia e della finanza italiana

Solo un parlamento e Governo di derelitti, e per una buona parte corrotti moralmente …. poteva riuscire in una tale e completa degenerazione…qui ed ora semplicemente lo Stato sociale non esiste piu’ perché’ per primi i nostri cari governanti lo hanno demolito, distrutto, devastato, abbattuto…. Soppresso… REGALATO ALLO STRANIERO.

Grazie a questa interminabile sequela di male gestioni dell’attività delle ultime legislature parlamentari ci ritroviamo succubi di un regime di occupazione controllato dall’estero, dispotico, illiberale, antidemocratico, incostituzionale …

TUTTO CIÒ PREMESSO e quanto ancor più tralasciato e qui neppure enunciato… e considerate le competenze e le funzioni evidenziate in premessa…

Viene da domandarsi…. “Dove stanno le Istituzioni in tutto questo sfacelo e la loro responsabilità nel controllo? E tutti gli altri organi dello Stato (ad esempio le varie Magistrature)… mentre governanti succubi ai Rothschild, ai Morgan o a Israel Moses Seif attraverso tirapiedi di infima morale, e quant’altri, commettevano ogni genere di soverchierie, usurpazioni, sopraffazioni, oltraggi, disfacendo e stravolgendo le istituzioni dello Stato sociale e la vita dei cittadini????

Chiediamo quindi a chi ci legge di :

procedere penalmente nei confronti dei succitati personaggi nei loro vari ruoli e responsabilità

impedire la continuazione dei gravissimi reati;

verificare pure mediante opportune perizie la conferma della qui fornita dinamica.

Ricordo ed enfatizzo ad uso di chi ci legge rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Legge, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.

Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art 405, 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.

IN FEDE

(Orazio Fergnani ed altri) – Fonte: https://docs.google.com/document/d/1L0LdwQbMTsoNh2yXMhGgxrnkSOwMZZvsirOX_MgkA18/edit#

Informativa ingrandita del 18 maggio 2017

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