Roma, 25 marzo 2017 – Manifestazioni sull’UE con le guerre in secondo piano

Roma, una settimana intensa sull’UE, le guerre in secondo piano. Ma siamo in tempo a metterle al centro, se lo vogliamo.

No all’euro, No all’Unione Europea, no alla Nato
Questo è lo slogan e programma della piattaforma sociale Eurostop che organizza una delle quattro manifestazioni del 25 marzo a Roma, quella che secondo i media dovrebbe essere la più partecipata.

Ma nelle precedenti iniziative della piattaforma era presente solo qualche cartello contro la guerra, credo uno ogni mille partecipanti.

Manca poco alla giornata imprevedibile nella quale sono annunciate nella capitale quattro manifestazioni. I quattro cortei sono indetti: da Eurostop; dall’ Associazionismo di centro sinistra filo Unione Europea con la partecipazione incomprensibile di Cobas, centri sociali, migranti e Rifondazione comunista; dalla destra; dai Federalisti europei. Questi ultimi si uniranno poi con i centri sociali, Cobas, migranti, rifondatori comunisti e associazioni di centro sinistra.

L’ insieme della giornata è troppo carico di iniziative. La settimana era prevista da mesi ma per mesi non se ne è parlato nella maniera adeguata. L’avvicinamento a sabato 25 sarà riempito quasi completamente dagli allarmi per infiltrazioni violente e da notizie sull’organizzazione del summit che segnaleranno aspetti curiosi e gigantismo.

Si parlerà poco di contenuti in genere, in particolare si parlerà troppo poco dei disastri che l’ Unione Europea sta combinando da anni nelle vicine Libia, Siria ed Iraq. Si parlerà poco della Nato, si parlerà poco dell’ aumento delle spese militari che tutti considerano scontate e giuste, anche se per motivi diversi, secondo loro, da Trump, alla Merkel alla ministra Pinotti.

Ma siamo in tempo a mettere le guerre dell’ Unione Europea al centro delle settimana, anche se insieme agli altri temi.

Sono il tema più gigantesco, più disastroso, più immorale,

Queste righe sono solo un piccolo test, il tentativo di verificare se davvero il tema è enorme, sentito ed è stato dimenticato.
Spero che le guerre diventino centrali nel dibattito del prossimo fino settimana.
Spero che saremo in tanti a cercare di mettere al centro della settimana le catastrofi e il sangue che l’ Unione Europea, insieme agli USA, di Obama prima e di Trump adesso, sta fomentando e sostenendo.

Marco Palombo

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