Spilamberto, 17 gennaio 2017 – Sant’Antonio, lu nemice de lu Dimonio?

…e pure quest’anno giunge il 17 gennaio, giorno ufficiale dell’inizio di Carnevale, e ricorrenza del Sant’Antonio, lu nemicu de lu demonio. Del demonio (forse) fu nemico ma che possa definirsi egli “amico degli animali” ho fondati dubbi. Noi festeggiamo lo stesso questa data perché almeno nella tradizione corrente con la scusa del santo si pensa con un qualche rispetto agli animali. In molti paesi e città essi vengono accolti sul sagrato delle chiese e lì benedetti da solerti preti.

Una volta la cerimonia era un po’ più complessa, il prete stesso a volte andava per le campagne a irrorare di acqua santa: mucche, capre, asini, maiali, etc. Ora ci si limita a cani e gatti. Difatti il nostro rapporto con gli animali si è molto selezionato. Gli altri animali sono tutti rinchiusi nei lager d’allevamento (da carne e da latte) mentre i cani e gatti sono i nostri “padroni” affettivi, sdraiati sui divani, sui nostri letti, nutriti con prelibatezze (ricavate dalla morte di bestie non considerate amiche) e protetti da ferree leggi “animaliste” che ne sanciscono “la quasi umanità”. Bene, anzi, male… Gli altri animali, nello stesso giorno, vengono immolati nei focheracci sacrificali, per la goduria dei festeggianti, in forma di braciole e salsicce. Come al solito nell’imperante ipocrisia sociale si usano due pesi e due misure.

E infine scopriamo che persino il Sant’Antonio così animalista non era…. infatti costui non era propriamente un “protettore” bensì un “utilizzatore”, nel senso che l’abate è rinomato per la cura del “fuoco di sant’Antonio”, per mezzo di un unguento ricavato dal grasso di maiale. Ed è per questo che nelle immaginette antiche si vedeva l’abate vicino ad un maiale. Poi in tempi successivi, tanto per far scena, lo affiancarono a capre, galline, pecore, etc. Ma nella mente dell’osservatore resta sempre l’idea che questi animali sono “utili” all’uomo (per la loro carne s’intende…). Insomma alla fine gli unici “protetti” sono i soliti “pets” (ovvero gli animali da compagnia).

Comunque il 17 gennaio 2017, la sera, alle 19.00, ci troveremo nella “cave” di Caterina, per cantare un inno a Shiva Pasupata (il Signore degli Animali) a cui seguirà la distribuzione di un prasad (dolcetto vegetariano) da ognuno portato. Info. 333.6023090

Paolo D’Arpini

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Canto in sintonia:

S.Antonio S.Antonio lu nemico de lu demonio!

S.Antonio allu desertu
se cuciva li carzuni
Satanassu per dispettu
je freghette li buttuni
S.Antonio se ne frega
e co nu spago se li lega..

S.Antonio S.Antonio lu nemico de lu demonio!

S.Antonio allu deserto
se magnava li tajolini
Satanassu per dispetto
je rubbette li forcini
S.Antonio nun se lagna e co le mano se li magna..

S.Antonio S.Antonio lu nemico de lu demonio!

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