Terrorismo governativo all’opera: “…bisogna votare sì sennò finiamo in un’ennesima catastrofe…”

Quindi bisogna votare sì sennò finiamo in un’ennesima catastrofe? Votare sì perché almeno non avrò la colpa di aver detto no al cambiamento? Di quale cambiamento si tratta? Vediamo…
Mi proponete di allentare ancora di più il controllo sulle rappresentanze di governo? Uhm… qualcosa non mi quadra, soprattutto se ragiono sul presupposto, sul fatto che questo NON è il nostro governo eletto, come non lo era quello di Letta né quello di Monti prima (ve lo ricordate vero?).
Io non credo in questa riforma. Non mi rappresenta.
Questa riforma che ci viene venduta come una salvezza, che ci faciliterà la vita, riattiverà l’economia, renderà fluide le riforme e attirerà investimenti.
Ma siamo famosi nel mondo per avere una costituzione di m… o per la corruzione diffusa in tutti i livelli di governo??? Non si investe per paura di perdite, di mazzette da pagare, per l’instabilità politica, per le “eccessive tutele” dei consumatori.
E poi caro presidente di stocxxxx è decisamente l’ora di smetterla di dire che la corruzione e la mafia esistono solo nel sud Italia, smettetela con tutte queste caxxate.
Pensate davvero che semplificare l’accesso del privato nelle questioni di pertinenza del Welfare State sia una cosa che ci migliorerà la vita?
Siete convinti che l’interesse di un privato sia in grado di sostituire il nostro sistema di tutela del bene pubblico, come sono l’istruzione gratuita e di qualità, l’accesso garantito alle cure sanitarie, l’accesso all’acqua, la tutela del nostro immenso patrimonio culturale? Non vi sembra che sia iniziata già da anni un’opera di abbassamento degli standard, della perdita di qualità del pubblico in favore del privato? Non vi puzza proprio questa storia? Abbiamo davvero capito qual è il nostro problema, Italia?
Io penso che la storia sia fondamentale per capire da dove veniamo e cosa ci stanno proponendo. E io non ci sto. Io voto NO.
Con l’ultima crisi economica son cambiate le regole de sistema economico e finanziario internazionale, come avviene sempre in seguito a una crisi.
Grazie ad agili mosse, possibili solo attraverso la gestione di sistemi di massa, si sono strette ancor di più le maglie di questo sistema predatorio per cui tutto deve combaciare con indicatori economici e finanziari che “indicano la crescita” (di che!? Chi fanno crescere?). Nessuno ci dice che con questi indicatori il vero benessere non viene stimato, tantomeno tutelato.
La verità è che con la nuova crisi il vecchio e caro FMI ha iniziato a fare le sue riforme anche in Europa, in Grecia in primis.
E quando mai il FMI ha portato sviluppo e felicità? Ha per caso risollevato le sorti del continente africano? O piuttosto ha creato le condizioni per consegnare un continente all’ennesima rapina, costretto per decenni a restituire debiti sproporzionati per prestiti che poco o nulla hanno migliorato? Debiti per fare le riforme che non hanno migliorato la condizione dei più, che sono servite a creare strutture economiche e finanziarie per entrare nel sistema internazionale… Per fare la crescita!
Riprendendo il discorso attuale, con l’ultima crisi, ci hanno provato anche con l’Italia ma il processo è in atto, si stanno mettendo d’accordo.. Ci hanno convinto che ci serve la riforma della costituzione perché, così come sono tutelati gli italiani, ’ste riforme come vogliono i Big della finanza mondiale non si riescono a fare, non entriamo nelle nuove regole fissate per giocare nel nuovo sistema internazionale.
La storia, conoscere la nostra storia, è fondamentale.
Pensate che questa riforma migliorerà le nostre sorti e bloccherà il declino del welfare state, del benessere garantito come impegno di governo?
La generazione degli anni ‘80 rimane senza tutele e accesso ai posti di lavoro decenti grazie a nostri mitici politici destrimani o sinistroidi (scusate ma fate tutti schifo) che non hanno la minima idea di come sistemare le cose e di come vive la gente comune. Sarà pur finito il tempo delle ideologie, ce lo dite da tempo…
Eppure NO, io non mi vendo. Io non ci sto a questa svendita al peggiore offerente.
I problemi mia bella Italia sono altri:

La cultura;
La meritocrazia sbandierata e poco attuata;
La corruzione
La tutela dell’ambiente
la gestione dei rifiuti
L’accesso a cibo sano, di qualità, a un prezzo adeguato
La questione delle carceri.
Porsi regole sull’accoglienza
Ecco governo, io per la mia Italia voterò NO.

Stefania Spinelli

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Commento di Franca Oberti:
“Questa mattina ho visto il TG e mi venivano i brividi.
Renzi dichiara che almeno 8 banche falliranno se vince il no. Scandaloso come faccia venire paura alla gente.
Forse c’è ancora qualcuno che ha soldi in banca? Dal canto mio non me ne frega più niente se le banche falliscono, dato che non ho più potuto accantonare nulla da anni!
E poi quell’altro (il berlusca) che decide di candidarsi ancora! Con la sua riapparizione saranno voti persi di sicuro. Probabilmente si sono pure accordati per spartire ancora la torta…”

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