Uso deviato delle parole… I media del sistema scrivono “Aleppo è sotto assedio…”

“Aleppo è sotto assedio”. Davvero? Aleppo, che io sappia, è una città siriana. Il regime di Assad è un regime siriano. Tra i sei settemila “ribelli troviamo la peggiore feccia terrorista che sta infestando il mondo da una decina di anni in qua: Ceceni, Sauditi, ed anche gli elementi locali non sognano che costituire un “Emirato”. Io dico che esaminata la tragedia globalmente, non avrei mosso un dito per cacciare Assad. Un paese che era tra i pochi a non conoscere emigrazione, ora è spaccato in tre, tra il governo, le opposizioni cosiddette “moderate” ed i chiaramente bastardi dell’Isil, più un altra aliquota di popolazione che ha “votato con i piedi” ovvero è scappato.

Che Aleppo cada, che quei “ribelli” si arrendano.

Quanto ai morti causati dai bombardamenti, senza scomodare il Vietnam, lì gli Americani hanno trucidato un milione di persone, per lo più civili, lasciando una eredità di sterilità, malattie mutagene e veleni, chi ha cominciato? Le balle della disinformazione anti-russa non mi incantano. la soluzione è che il Califfato sia schiacciato, che la guerra finisca ed i “ribelli” non hanno alcuna possibilità di vincerla, se non a prezzo di coinvolgere a loro favore ancora più Americani, Sauditi, Qatarioti, Turchi.

Per favore, si aprano gli occhi. Aleppo, come Mosul, come Raqqa devono “cadere”. I civili sono scudi umani. I combattenti sono una minima, canaglia fazione, se si vuole la guerra finisca, questa è la sola, unica opzione. Poi, i Siriani dovranno decidere da soli. Meglio Assad che la tragedia attuale.

Teodoro Margarita

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